…permettimi di dare a lui l’amore che già nutro per la mia creatura...
)O( RIASSUNTO )O(
Mitrhil riposa accanto al suo bambino, quando a farle visita sarà una delle sorelle della velata: Hagall. La Sibilla si accoccola sul letto della Custode, rivelando timori e sogni inespressi. Mitrhil la tiene stretta a sè come farebbe con suo figlio, chiedendole infine, di far da madrina a Briok il giorno in cui verrà consacrato alla Triade.
.COMMENTO.
2° role di riposo per Mitrhil.
Un grazie sentito ad Hagall, la quale non sa il destino a cui sta andando incontro.
)O( REGISTRAZIONE )O(
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Dorme la custode della luce. Dorme il sonno più bello, tinto dei colori più tenui e più luminosi. Anche il bimbo dorme ora, dopo che è stato nutrito, coccolato, cambiato è accanto a lei, con le ditina che si aggrappano alla mano dell’ancella. Rannicchiata sul fianco per far posto alla sua creatura, i capelli biondi nuovamente luminosi, sparsi sul cuscino come una nuvola d’oro, l’incarnato colorito, le labbra appena dischiuse come un bocciolo di fior di pesco. Si alza e si abbassa il suo petto con quel ritmo costante e profondo, nessun segno sul suo viso della fatica del parto, avvolta dalla luce di Cerridwen e dalla lieve e tiepida brezza che entra generosa, dalla finestra aperta. Aria che porta con sé gli odori dell’orto, delle essenze che la madre terra regala alle sue figlie e che ora riempie la stanza con le naturali fragranze. }
HAGALL { Nicchia di Rhiannon . FU } • { Questa non è l’ora delle Ombre. Questo è il momento in cui il sole è più caldo, alto nel cielo che infiamma il Tempio con i suoi colori ardenti. Questo è l’istante in cui solitamente si accuccia sotto le coperte, con il cuscino sul capo, per cercare di sopprimere gli incubi e dormire. Questa, normalmente, è l’ora in cui fallisce. Ritta in piedi davanti alla statua della Velata, la Sibilla la guarda in silenzio. Non sta pregando. Semplicemente le carezza distrattamente i piedi con l’indice della mano destra, mentre la sinistra è mollemente posata sulla pietra. I capelli sono raccolti in una morbida treccia che le scivola fra le scapole, coperte come di consueto dalla veste sacerdotale. Sul petto il ciondolo di congrega, ai fianchi il Sacro Athame e il sacchetto contenente le Rune }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Si sollevano le ciglia bionde su quello che è lo scenario più bello: il suo bambino. Il cinguettio degli uccellini l’hanno lentamente fatta riemergere dal suo sogno luminoso per affacciarsi su una realtà ancora più rosea. Quel piccolo terremoto ha preso quasi tutto il letto relegando l’ancella ad un angolo del letto, così piccino e già con una forte personalità. La magia di Avalon non permetterà di godere ancora molto di questo stato, presto se lo troverà già a sgambettare in giro per il tempio, con orrore delle sorelle più oscure. Un sorriso si allunga sulle sue labbra, ma è proprio una delle fiamme nere a catturare l’attenzione della bianca vestale. Figlia della velata la percepisci la sua aurea che splende nella luce della Giusta e a lei legherai il tuo pensiero, quel filo dorato che si andrà a legare al suo in un dolce nodo. [// Telepatia lvl 4] } Hagall, mia sorella carissima…! Ho una sorpresa per te… raggiungimi in sala visite! { Così come ha allacciato la sua mente a quella del chicco di grandine, così lentamente si ritrae, come la più dolce delle maree. }
HAGALL { Nicchia > Sala Visite . FU } • { Sta ancora fissando gli occhi di Rhiannon. Perché lei va oltre quel velo che le oblia il viso. Li guarda, con un’espressione assorta. Li immagina restituirle uno sguardo severo, carico di disprezzo e al contempo di rassegnazione. Perché è così. Come lei la guarda dal basso, rassegnata come una serva e presa come una figlia, la Vecchia probabilmente si sente allo stesso modo nei suoi confronti. Deve essere così. Altrimenti non funzionerebbe. Sta già compiendo un passo indietro, decisa ad andare a trovare la sorella di cui percepisce l’aura di luce, quando la voce di questa le s’insinua dolcemente fra i pensieri. Sorride, quindi si volta e scalza corre verso la porta della Sala Visite. Proprio ora, che nessuno può vederla. La mano destra si posa sulla maniglia e la abbassa. Lentamente schiude la porta e già cerca Mitrhil con lo sguardo }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { La presa, a dir poco ferrea della manina di Bryok, non cede. Aggrappato alla mano dell’ancella come a voler sottolineare uno stato di appartenenza, il visetto d’angelo che si contrae in una buffa smorfia nel sonno, chissà quale sogno starà vivendo. Non può che fare a meno la Custode di seguire il profilo con il suo sguardo d’argento, cogliendone ogni minimo particolare. Perfetto. Non potrebbe essere altrimenti, quale mamma non ha simili pensieri del proprio figlio? Un figlio. Se la ripete quella parola nella sua mente e a fior di labbra, tanto piccina quanto piena di significato: figlio. La maniglia si abbassa e la distoglie dai suoi ragionamenti di madre, per osservare il volto di Hagall che fa capolino nella stanza. Un sorriso raggiante illumina il volto della custode che si alza appena, sostenendosi con il gomito, per non disturbare il sonno del suo bimbo. } Vieni… vieni pure… { E’ appena un sussurro, ma il silenzio del tempio lascerà che la voce, tornata chiara e cristallina, possa giungere alle orecchie della vestale oscura. }
HAGALL { Sala Visite > Letto Mitrhil . FU } • { Lo sguardo ambrato ha dentro ombre che adesso riposano. Sono sepolte sotto la marea di luce che viene irradiata in quella stanza dal semplice sorriso della Custode. Sorride ancora, serena, senza quasi rendersene conto. I piedi nudi l’accompagnano lentamente fino al suo letto, dove si siede piano, dalla parte del bambino, ma più in basso. Le gambe si piegano e si raccolgono sul materasso, lentamente, in modo da non turbare il sonno di quella creatura. Lo guarda per lunghi istanti, quasi dimentica della sorella. Le labbra si schiudono e la fronte si corruga. Istintivamente le mani vanno a carezzare il proprio ventre, ormai ben visibile e rotondo } È bellissimo… { mormora riuscendo finalmente a spostare lo sguardo su colei che l’ha partorito } Lo è davvero. { la sua voce è un sussurro nel quale non c’è spazio per convenevoli e complimenti scontati verso una neomamma. No. In esso c’è un’appartenenza primordiale a questo miracolo }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { La segue con lo sguardo mentre avanza come un felino dal manto scuro per poi accoccolarsi, anche lei, ai piedi del letto. Ma la Custode è ben felice di condividere il suo spazio con chi rappresenta parte della sua famiglia. Ritrae appena le gambe per far più spazio andandosi a sollevare fino ad appoggiare le spalle alle sponda del letto. Il bimbo si stropiccia il visetto nel sonno, lasciando la presa, momentaneamente, dalla mano dell’ancella, così che ne approfitterà per sistemarsi meglio. Si gira nel sonno finendo per accoccolarsi al suo fianco, prendendo un lembo di stoffa e portandoselo in bocca, cominciando a succhiare sonoramente. E’ probabile che a breve si sveglierà per la fame. Osserva Hagall annuendo alle sue parole, senza lasciarsi sfuggire quella breve carezza su quel ventre accennato. Anche il viso dell’oscura sembra essere leggermente diverso, come se la gravidanza ne avesse addolcito i lineamenti. } E’ un piccolo uragano… e tremo al pensiero di cosa farà appena sarà in grado di camminare o parlare! Ma… sono felice… come non lo sono mai stata! { Brillano di intensità gli occhi della Custode, ora davvero completa in quel suo ruolo che Arianrhod le ha affidato. } E tu… come stai? { Una semplice domanda invero, ma che vuole sondare l’animo di quella sorella così particolarmente turbolenta e tormentata. }
HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Più lo guarda e più si domanda intimamente se non vi sia qualche supplica, qualche lamento, qualche sacrificio, affinchè il proprio bambino possa godere di queste lenzuola e questo silenzio. Ascolta le parole della sorella e il suo viso torna a farsi specchio del proprio. Ne osserva la gioia, la vede davvero come fosse acqua pulita. Ella la porta addosso alla stregua d’una ninfa luminosa sorta da un torrente. Alle sue parole il viso della Sibilla ha un guizzo. Sopra vi passa qualcosa di repentino, di bello, di doloroso. E poi le sue braccia si aprono come ali di corvo e si dirigono alle spalle della Custode, che abbraccerà delicatamente se le verrà concesso. Non dice niente durante quel contatto così lontano dal suo essere, che sfuma con la stessa fragilità con cui è nato. Torna in eretta postura } Sto bene { sorride sinceramente, con sulle gote un’infanzia che sfuma ogni giorno di più. } Nymeria è molto paziente con me. { guarda il piccolo, gli carezza impercettibilmente un piedino }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Cosa passa sul viso di quel piccolo chicco di grandine? Dolore, gioia, desiderio atavico di un sogno che sta per sfumare ai primi raggi di un pallido sole che non porta luce. [// Empatia lvl 3] L’ancella avvolge la custode con le sue ali nere, come un corvo che plana sulla rosa bianca, ma non per strapparne i petali, piuttosto per carpirne il suo profumo, per essere consolato. Posa il biondo crine sul petto abbracciandola, potrà sentire il battito regolare della bianca vestale, che ricambierà abbracciandola come se stesse tenendo proprio il suo bambino. Le accarezza i capelli, infilando le dita tra le lunghe ciocche accogliendo quella sorta di momentaneo smarrimento. Non servono tante parole che spieghino meglio di quel gesto, quello che l’ancella della velata vuol comunicare e Mitrhil la terrà a sé finchè ella lo desidererà, fintanto che la sua voce spezzi il silenzio rotto solo dal canto degli uccellini. } Hagall, abbi fede in Lei, credi in Lei… sia che questo bimbo venga alla luce, sia che la velata lo prenda per sé! { Sa bene la custode cosa si prova quando viene strappato dal proprio grembo un bambino che non vedrà mai la luce, ma sa anche che per ogni dono che viene tolto, ce n’è un altro di maggior valore che verrà concesso. }
HAGALL - { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Annuisce. Lentamente, come lentamente muore la fiamma di una candela posta sotto vetro, sfiorisce la giovinezza sul suo viso. Ed è terribile guardare questo fenomeno accadere. Poiché la Sibilla è una delle ancelle più giovani del Tempio. Ma le ombre pesano. E non ci sono spalle abbastanza forti per reggerle senza dare in cambio qualcosa. Qualcosa come la vita, come l’adolescenza, come gli anni migliori. Eppure non vacilla più. Nei suoi occhi lo sguardo è forte e li, per quanto vi sia della Velata, non c’è niente di morto. Tutt’altro. Ha trovato la sua forza questa giovane Figlia del Tempio. L’ha trovata da qualche parte e forse il mistero più grande è proprio questo. Dove l’ha presa? Ah ma solo il tempo lo dirà, per il momento non è altro che uno dei segreti che si porta nel petto la Vespertina. } Lei è la mia strada. La mia Signora. { annuisce, sorridendo di nuovo. Non ha più paura. }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Annuisce materna Mitrhil a quell’atto di totale abbandono che la magistra professa nei confronti della Velata. } Così sia. { Ma repentino il cambiamento spezzando quel momento di commozione e di confessione, incrociando le gambe come una qualsiasi ragazzina. Il bimbo apre gli occhietti su quel nuovo mondo, piagnucolando appena, protestando per il pancino che probabilmente brontola vista l’ora. Ma afferra un lembo della veste della Custode con le manine per infilarselo in bocca, succhiando sonoramente e finendo per addormentarsi di nuovo. } Non durerà a lungo ancora… questo piccolo guerriero ha sempre fame… a volte non sono sicura nemmeno di avere latte a sufficienza per sfamarlo, per quanto è vorace! { Sorride divertita la Custode, il bimbo sembra nuovamente essersi perso nei suoi sogni dorati e non sarà certo la voce della madre a svegliarlo. }
HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Guarda a lungo il piccolo. Ne studia i movimenti e inevitabilmente si ritrova ad immaginare una scena simile, in un letto dove una creatura così piccola sarebbe l’unica fonte di luce in mezzo alle ombre. Sorride teneramente, persa in una fantasia proibita, dove si sente quasi in colpa a sperare in qualcosa che potrebbe portarle troppo dolore per il semplice fatto che ha osato pregare che la Vecchia cambiasse le proprie intenzioni. Ma del resto, come le hanno detto già in due, magari vuole solo metterla alla prova e questa creatura che ha in grembo nascerà e vivrà con lei. Ed in tal caso, come la chiamerà? Per il momento non ha voluto pensare ad un nome, perché significherebbe legarsi ancora di più a qualcosa che forse non dovrà mai chiamare } Permettimi di darlo a lui… { sussurra infine, parlando con Mitrhil ma guardando suo figlio } …permettimi di dare a lui l’amore che già nutro per la mia creatura, se questa non dovesse vivere. { aggiunge con gli occhi tristi }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Gli occhi della sibilla studiano i movimenti del bimbo, lo cerca come se volesse imprimere su di lui il proprio desiderio. Piccoli movimenti di chi dorme il sonno dei giusti, degli innocenti. Così come la nera ancella non stacca gli occhi dal guerriero di Mitrhil, la custode osserva il viso di quella ragazzina che, ad un tratto, è divenuta grande. Quali pensieri scorrono nella sua mente? Ombre che offuscano gli occhi d’ambra, proprio come gli spiriti di cui è avvolta, ma non sempre gli spiriti vengono per tormentare, spesso sono lì per guidare e consigliare. [ // Empatia lvl 3 ] Allunga una mano la custode posandola su quella della sorella. } E’ anche figlio del tempio Hagall! { Annuisce a quella richiesta espressa. } Io credo che avrò bisogno di aiuto appena sarà in grado di camminare ho il vago sentore, e non mi viene dalla Dea questo nuovo potere - ammiccando in maniera complice verso la sorellina - che mi sarà difficile tenerlo sotto controllo. Mi aiuteresti? { Stringe appena la presa sulla mano della ancella di Rhiannon, elargendole un sorriso affettuoso. }
HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Forse a volte abbiamo bisogno di questo. Che le persone ci diano piccoli pezzi di loro. Forse ci servono per riempire i buchi della nostra anima, dove i pezzi di noi mancano o sono stati perduti. Così annuisce la selvatica Sacerdotessa, tornando a guardare la sorella e sorridendole } Ne sarei onorata { saranno gli ormoni della gravidanza, o gli istinti che grazie alla Lupa sono sempre più forti del raziocinio, che le fanno comprendere che davvero di onore si tratta quando si sfiora la carne fragile di un neonato, o si guarda il suo sonno come fanno gli Spiriti con il nostro } Lo consacrerai alla Dea? { si è perso da qualche parte, forse fra la porta e la nicchia, il “voi”. } Lo Benedirai davanti ai Tre Volti? { chiede a bassa voce, curiosa e forse in procinto d’avanzare una richiesta }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Torna ad appoggiarsi con le spalle alla sponda del letto, attirando al petto le ginocchia per abbracciarle. Le sorride affettuosamente suggellando quel patto tra di loro. Ascolta i lemmi della Sibilla ed effettivamente stava già pensando a quel rito per consacrare Bryok alla Triade. } Si! Vorrei che avesse la benedizione dell’Una e Trina, pensavo all’inizio di consacrarlo ad Arianrhod, ma credo sia giusto affidarlo allo sguardo benevolo della Dea, così che abbia la benevolenza di tutti e tre i volti. { Gli occhi d’argento si spostano su quel frugoletto rannicchiato accanto a lei, lo accarezza solleticando con il dito l’angolo di quella boccuccia a cuore, che si aprirà istintivamente, proprio come un bocciolo di una rosa ai primi raggi del sole primaverile. Una scintilla illumina lo sguardo della custode che si soffermerà sul volto di Hagall. }
HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Senza rendersene conto, le sue mani si sono accostate ai piedini morbidi del piccolo e teneramente li hanno racchiusi fra le dita tatuate. Come sono diversi. La sua pelle scura, tatuata, che sembra quasi cotta da un sole antico. E poi la cute pallida e liscia del bambino, che sembra essere stata creata con la cura amorevole di una Dea purissima. Mitrhil ha ragione. Sarebbe meglio consacrarlo alla benevolenza della Triade tutta, ma fa notevole fatica ad immaginare -o desiderare- gli artigli di Rhiannon su quel viso che dorme beato. Forse dunque è più per proteggerlo dalla Velata, che non per esserne rappresentante reale, che domanda timidamente } Lasceresti a me il compito di guidarlo nelle ombre della Vecchia? { come una sorta di Madrina fra le tre che dovrà scegliere. Sempre che quella dell’alba non sia direttamente lei. Non si spiega il perché di questo strano legame che sente nei confronti del Bambino di Mitrhil. Forse dovrebbe provarlo più forte per la figlia di Chloe, per il rapporto che ha con la madre…Ma forse, semplicemente, il fatto che sia un maschio le ricorda Aurelhien. Le ricorda che aveva promesso ad un uomo di prendersi cura di lui. Le ricorda che si era lasciata attraversare dall’amore e da quello sguardo cieco delle terre Irlandesi, come quelle di Fhieèral. Ricorda che non potè. Che non potè mantenere la promessa. }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Le parole della Sibilla danno voce ai pensieri della Custode come se fosse una normale conseguenza e probabilmente, il legame che lega le figlie del tempio, è proprio questa empatia che c’è fra di loro, questa capacità di essere intrecciate le une alle altre. } Te lo stavo per chiedere sorella mia! Sarei più che felice di affidarti mio figlio per accompagnarlo alla Velata! { Annuisci facendo scorrere lo sguardo dalla giovane ancella a quella creatura innocente, mentre un guizzo oscuro sembrerà avvolgere i piedini nudi, tanto da farti percepire la presenza di qualche spirito, invece sono le mani della Sibilla, con i suoi tatuaggi che hanno avvolto la pelle di Bryok, in una morsa dolce. }
HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Sorride di gratitudine. Non aggiunge altro. Semplicemente come una bambina china il capo e si sdraia ai piedi di Bryok e accanto a Mitrhil, come se ormai le cose più piccole la stremassero. Dentro due pesi. Una Lupa e una creatura contro cui la Bestia a volte ringhia, a volte si fa protettiva. Spezzata. Costantemente. E la Dea sola sa quanto sia faticoso avere non uno ma tre volti. Forse ora più che mai, infatti, la Sibilla è simile alla Triade. Innocente crolla in un sonno che le viene tolto la notte. Con amore le mani sono precedentemente strisciate fino al ventre, ad abbracciare qualcosa che ancora le vive dentro. Ed infine si spegne, finalmente la cera dei pensieri si è consumata e si è lasciata morire sul candore di lenzuola che profumano di famiglia. }
MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { La vede accoccolarsi su quel letto che già accoglie madre e figlio, ma per quella sorellina dall’animo tormentato, c’è sempre posto nel cuore della Custode, la quale scende lentamente affianco al suo bambino chiudendolo in un amorevole abbraccio, così che, se si dovesse addormentare anche lei, possa essere al sicuro. Per il momento lo guarda dormire desiderando di poter essere per un momento nei suoi sogni innocenti, un sorriso si dipinge sul volto di mamma, abbassando, finalmente anch’ella, le ciglia bionde sullo spettacolo più bello a cui possa aver mai contribuito fin’ora. }
[Modificato da Mitrhil 29/05/2011 15:50]
"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"