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Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Iniziamo a conoscerci )O(

Ultimo Aggiornamento: 31/05/2011 23:51
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26/05/2011 22:57
 
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1°, 2° e 3° role di riposo

)O( RIASSUNTO )O(

Arriva il momento per la neo mamma di prendersi cura delle necessità primarie del suo bimbo.
E' la prima interazione tra madre e figlio, un quadretto tenero, dove le coccole non sono mai sufficienti... anche quando uno zampillo -di dubbia provenienza- rischia di bagnare la Custode!!! :D
Ma si sa che ai i bimbi tutto è concesso!



.COMMENTO.
La posto momentaneamente solo qui perchè non hanno ancora approvato il parto per via del ranocchio.
E dopo il papà ci mancava il figlio ad essere così irriverente nei confronti di Mitrhil. E' proprio vero tale padre, tale figlio!!! [SM=g2159809] [SM=g2159809] [SM=g2159809]


LINK FM


)O( REGISTRAZIONE )O(


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( La notte è passata tranquilla, la velata ha preso tra le sue braccia madre e figlio per cullarli in un sonno ristoratore e ora, con la luce nuovamente della Giusta, il volto di Mitrhil ha ripreso i colori di un tempo. I capelli sono ancora sciolti, liberi da ogni fermaglio, cadono a cascata come onde dorate sulle spalle nude. La camicia da notte pulita scende morbida a delineare le forme ancora leggermente rotonde, ma niente è paragonabile a quello che si può leggere nel suo animo attraverso i suoi occhi d’argento. Mai stelle hanno brillato sul suo volto come in questo momento, nel mentre osserva il piccolo che dorme beato nella sua culla. Lo guarda e non può che seguire quel profilo perfetto, un angelo sceso per allietare e rendere completa la sua vita e quella del suo amato. Le labbra che hanno ripreso il colore dei boccioli di pesco, si schiudono lentamente, lasciando fiorire una dolce melodia, una ninna nanna che risale a quando era piccola lei, una melodia tramandata da suo padre e ancora prima dal suo nonno. }


BRYOK [Con mamma] ''Uééééééé! Uéééééééééé! Uééééééééééé!'' E' un pianto straziante quello prodotto da Bryok, un richiamo inequivocabile rivolto a colei con il cui battito cardiaco il piccolo è in sintonia. La riconosce dall'odore, dal calore, dalla vibrazione, lei si è sempre presa cura di lui per tutto quel tempo, perché dunque ora non riesce più a sentirsi al sicuro e soddisfatto come in precedenza? ''Uéééééééééé! Uééééééééééé! Uéééééééé!'' Ha bisogno d'energia il piccolo, di alimentarsi, ma certo non può comprendere razionalmente quella necessità. A guidarlo in quell'emissione di prorompente lamento è soltanto l'istinto e starà all'abilità della neo mamma comprendere il suo bisogno. A nulla servirebbe quel leggero cullarlo tra le braccia, anzi il risultato sarebbe d'indispettire maggiormente la creatura affamata. Si agiterebbe sgusciando come una piccola anguilla tra le braccia dell'ancella, tutto rosso e nervosissimo. ''Non voglio dormire...lo vuoi capire!? Mi si è rincitrullita la madre'' penserebbe il piccolo qualora ne fosse in grado ''Eppure dentro là, in quel paradiso silenzioso, riusciva a soddisfare tutti i miei bisogni...a parte quelle schifosissime tisane perché ora sembra non capire cosa voglio? Cos'è tutto questo fastidio che provo?''


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( Si aprono gli occhi del suo piccolo guerriero, ancora annebbiati e vacui anche se può essere certa che il loro colore sarà simile a quello suo o del padre. Madre e figlio finalmente insieme: il loro primo incontro. La voce della custode non cessa di dispensare quella dolce melodia ma il pianto del suo piccolo urlatore la sovrasta completamente, facendole intendere che non necessita più di dormire. Uno sguardo alla luce che filtra dall’ampia finestra, l’ultima poppata risale alla tarda mattinata… effettivamente potrebbe avere fame. Mai svegliare i bimbi che dormono, per questo ora sbraita in quella maniera. Lo tiene tra le braccia e anche se il suo pianto non cessa, l’ancella non smette di sussurrargli quella melodia, per fargli sentire la sua voce che di certo può riconoscere. Tante notti ha passato a cantare al suo piccolo e quella particolarità fisica sicuramente è il primo legame che gli fa comprendere inconsciamente, che quella donna è proprio la sua mamma. } Shhh… la mamma è qui… { Si siede la custode sul letto sistemandosi nella maniera più comoda possibile, con la schiena appoggiata alla sponda del letto, sorretta da qualche cuscino. Tenendo il bimbo nell’incavo del braccio, si slaccia la spallina della veste, sciogliendo il fiocco, così che quella boccuccia affamata possa finalmente attaccarsi al seno e saziarsi fino a che il suo pancino non sarà sufficientemente pieno. }


BRYOK [Con mamma] Ah com'è dura venire al mondo! Anima beata, se ne stava a cullarsi nell'etere senza bisogno alcuno se non quello di contemplare l'infinito ed ora... Fame, caldo, freddo, rumori, odori, luce...umidiccio qui in basso, in mezzo alle gambine, un po' brucia questo appiccicamento. E poi cos'è sto odore, sarò mica io a produrlo? Nel luogo in cui galleggiava fino a ieri il piccolo Bryok non era certo tormentato da tutto questo. Uffff...com'è dura la vita...tocca pure respirare! Per fortuna che c'è lei! Nonostante non sia più efficiente come i giorni precedenti continua a prendersi cura di lui, amorevolmente. E Bryok percepisce quell'amore quasi come se fosse il suo vero nutrimento, come un qualcosa di palpabile e protettivo...rassicurante. Nonostante il turbamento dovuto alla nascita allora cesserebbe il pianto e la boccuccia sdentata tenterebbe di esibirsi nella smorfia di un sorriso. ''Nghé...Nghé...'' Sarebbe il ringraziamento del piccolino a colei che lo avvolge nell'abbraccio del suo amore, a colei che ancor ora rappresenta tutto il suo mondo e che lo rassicura con dolcezza infinita. La voce della mamma è un suono melodioso che sovrasta l'assordante silenzio del mondo, a boccuccia aperta la cercherebbe quietandosi un poco. Il giunger con le golose labbra all'ambita meta farebbe scatenare il piccolo figlio di Daharlan. ''Ciup ciup ciup!'' goloso e vorace il suo suggere al capezzolo della mamma, mentre i pugnetti serrati spingerebbero parzialmente sul seno della donna e le guance di Bryok. Quanto adora la sua mamma...''ciup ciup ciup!'' Sì sì...è proprio una brava mamma, anzi...com'è buona!


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( Sembrerebbe aver intuito l’esigenza del piccino che le fa quel suo primo sorriso conquistandola all’istante. Ma è solo un attimo perché l’odore del latte attirerà il piccolo guerriero come un animaletto, attaccandosi a ventosa con quel modo vorace, tanto da far scappare una esclamazione di fastidio all’ancella. } Fai male così! { Ovviamente non si scompone, perché la priorità ora è tutta per Bryok che ha fame, lasciando che quel dolce dolore si trasformi nel loro momento, un tempo che finirà anche troppo presto, ma che suggella il legame tra un figlio e la propria madre. Il sorriso che fiorisce sulle labbra della custode è quanto di più dolce possa esistere al mondo. I pugnetti chiusi sul suo seno, come se non avesse nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire il suo sostentamento principale, di certo quella foga con cui sugge è degna di suo padre. } avrai preso qualcosa da me? { Mormora ilare mentre le dita accarezzano dolcemente il capino ricoperto di una peluria bionda. } Ehi… ma qui c’è qualcuno che deve cambiarsi anche… { L’odore è inconfondibile, arriccia un po’ le labbra in una smorfia per quel profumino non proprio invitante, ma aspetta ormai che finisca di mangiare… dopo penserà a fargli un bel bagnetto. }


BRYOK [Con mamma] La poppata si protrarrebbe fino a quando il piccolo non si sentisse totalmente sazio. Quel colostro materno è bene preziosissimo, oltre al nutrimento il piccolo sta ricevendo un essenziale apporto di difese immunitarie. La Madre ha pensato e provvede davvero a ogni cosa. Certo quell'impetuoso suggere al seno materno lascerebbe ora Bryok sfinito e spossato, più che altro pieno come un uovo. Tenderebbe ora ad addormentarsi ancora con il capezzolo fra le labbra. La testolina si farebbe pesante e forse la solerte e attenta mamma non mancherebbe di percepire quel crollo...ma il piccolo potrebbe rigurgitare tutto se dovesse addormentarsi senza aver digerito. Mentre il paffuto esserino si lascia trasportare nel limbo di un sonno che gli ricorderebbe lo stato antecedente a ieri, sarà cura e attenzione di Mitrhil provvedere al giusto e salutare agire. I giorni a venire con tutta probabilità la vedranno impegnata sol che in quell'attività: nutrire, cullare, far digerire, lavare. E poi ancora nutrire, ancor più, e poi lavare sempre più...e via così, in un'apoteosi di odori, liquami e strilli...le gioie d'esser madre!


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( Non smetterebbe mai di guardarlo, di seguire il suo profilo con il dito, solleticandolo appena sulle guanciotte, in prossimità delle labbra, ora che le vede aprirsi leggermente, mentre sente diminuire notevolmente la presa sul suo capezzolo. Non sembra riprendere la suzione e lo sente abbandonarsi tra le sue braccia pronto per essere nuovamente trasportato nel suo mondo fatto solo di sogni. Lo stacca del tutto da lei con tutta la dolcezza possibile, tenendolo nella culla che hanno formato le gambe incrociate, così che l’ancella possa riallacciare la veste in fretta, prima di prenderlo nuovamente su per appoggiarlo sulla sua spalla dandogli dei colpettini affettuosi sul sederino perché possa digerire. Si alza dal letto andando fino alla finestra continuando a picchiettarlo leggermente finchè l’aria ingurgitata non venga espulsa con il classico ruttino. Solamente dopo che il suo piccino esterni che la pappa è stata gradita, ritornerà verso il letto posandolo su un asciugamano, in modo da sfilare le pezze sporche per lavargli il sederino nella bacinella posta sul comodino, così da poterlo poi nuovamente rivestire con qualcosa di fresco e pulito, non prima di aver spalmato un po’ di unguento alla calendula, per lenire le parti più delicate, un pochino arrossate. } Ora sei pronto per fare la nanna! { Sussurrerebbe la neo mamma riprendendolo tra le braccia per cullarlo nuovamente un po’ prima di metterlo nel suo lettino. }


BRYOK [con mamma] ''Gné Gné...che c'é? Ufffff voglio dormire! Che scocciatrice...'' Si sente sollevare e spostare il piccolino...il latte rischierebbe di risalirgli in gola per un attimo. Poi la mamma lo posizionerebbe verticalmente sopra la propria spalla e quella posizione gli sarebbe maggiormente gradita. ''Ehi ma che ti picchi lì sotto...no dai son tutto appiccicaticcio...è tutto umido!'' Quei piccoli colpettini però sortirebbero l'effeto desiderato da Mitrhil e...''RUTTTH! '' il piccolino si esibirebbe in un rumoraccio inimmaginabile per quella creatura innocente, ma si sentirebbe molto meglio, più leggero. La mamma ora lo porterebbe presso una bacinella e la puzza, dopo essere aumentato per un istante, come per incanto svanirebbe. Le dolci e delicate mani dell'ancella andrebbero a risciacquare e detergere la pelle delicata del sederino di Bryok. Certo che quel freschetto.....psssssssssssss! il piccolo cosetto fra le gambe del cucciolo (in quelle misure modeste avrà certamente preso dal padre!) si andrebbe ad animare e agendo con vita propria espellerebbe un liquido giallognolo che rischierebbe di zampillare su Mitrhil. Ah...ora sì che è tutto a posto! Felice, sereno e soddisfatto il piccolo Bryok precipiterebbe in un sonno profondo e senza sogni; del resto del tutto meritato, per oggi ha lavorato anche troppo!


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( Fa appena in tempo a coprire il pisellino del bimbo con il triangolo pulito di stoffa, che quel birbante zampillerà come se fosse una piccola fontanella. } Ehi… è così che porti rispetto per la tua mamma? { Imbroncia fintamente le labbra ad osservare ora quel visetto soddisfatto e del tutto godurioso del suo piccolo guerriero. La sua voce torna a dispensare quella nenia dolce, mentre sfilerà nuovamente, con pazienza, il pannolino di stoffa sporco per sciacquare velocemente quel monello e riapplicare un po’ di unguento. Veloce e abile, come se l’avesse sempre fatto, il bimbo è nuovamente pulito e profumato. Lo culla tra le sue braccia osservando il lento passaggio dalla veglia al mondo fatto solamente di bei sogni. Lo sente abbandonarsi tra le sue braccia e i suoi occhietti lentamente si chiuderanno, le ciglia bionde, come un sipario, caleranno su quel primo atto. } Dormi tesoro mio… dormi sereno… che Arianrhod di protegga sempre! Domani la tua mamma sarà ancora qui!

[Modificato da Mitrhil 29/05/2011 15:50]




"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"

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29/05/2011 15:49
 
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…permettimi di dare a lui l’amore che già nutro per la mia creatura...

)O( RIASSUNTO )O(

Mitrhil riposa accanto al suo bambino, quando a farle visita sarà una delle sorelle della velata: Hagall. La Sibilla si accoccola sul letto della Custode, rivelando timori e sogni inespressi. Mitrhil la tiene stretta a sè come farebbe con suo figlio, chiedendole infine, di far da madrina a Briok il giorno in cui verrà consacrato alla Triade.

.COMMENTO.

2° role di riposo per Mitrhil.
Un grazie sentito ad Hagall, la quale non sa il destino a cui sta andando incontro. [SM=g27828]


)O( REGISTRAZIONE )O(

MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Dorme la custode della luce. Dorme il sonno più bello, tinto dei colori più tenui e più luminosi. Anche il bimbo dorme ora, dopo che è stato nutrito, coccolato, cambiato è accanto a lei, con le ditina che si aggrappano alla mano dell’ancella. Rannicchiata sul fianco per far posto alla sua creatura, i capelli biondi nuovamente luminosi, sparsi sul cuscino come una nuvola d’oro, l’incarnato colorito, le labbra appena dischiuse come un bocciolo di fior di pesco. Si alza e si abbassa il suo petto con quel ritmo costante e profondo, nessun segno sul suo viso della fatica del parto, avvolta dalla luce di Cerridwen e dalla lieve e tiepida brezza che entra generosa, dalla finestra aperta. Aria che porta con sé gli odori dell’orto, delle essenze che la madre terra regala alle sue figlie e che ora riempie la stanza con le naturali fragranze. }


HAGALL { Nicchia di Rhiannon . FU } • { Questa non è l’ora delle Ombre. Questo è il momento in cui il sole è più caldo, alto nel cielo che infiamma il Tempio con i suoi colori ardenti. Questo è l’istante in cui solitamente si accuccia sotto le coperte, con il cuscino sul capo, per cercare di sopprimere gli incubi e dormire. Questa, normalmente, è l’ora in cui fallisce. Ritta in piedi davanti alla statua della Velata, la Sibilla la guarda in silenzio. Non sta pregando. Semplicemente le carezza distrattamente i piedi con l’indice della mano destra, mentre la sinistra è mollemente posata sulla pietra. I capelli sono raccolti in una morbida treccia che le scivola fra le scapole, coperte come di consueto dalla veste sacerdotale. Sul petto il ciondolo di congrega, ai fianchi il Sacro Athame e il sacchetto contenente le Rune }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Si sollevano le ciglia bionde su quello che è lo scenario più bello: il suo bambino. Il cinguettio degli uccellini l’hanno lentamente fatta riemergere dal suo sogno luminoso per affacciarsi su una realtà ancora più rosea. Quel piccolo terremoto ha preso quasi tutto il letto relegando l’ancella ad un angolo del letto, così piccino e già con una forte personalità. La magia di Avalon non permetterà di godere ancora molto di questo stato, presto se lo troverà già a sgambettare in giro per il tempio, con orrore delle sorelle più oscure. Un sorriso si allunga sulle sue labbra, ma è proprio una delle fiamme nere a catturare l’attenzione della bianca vestale. Figlia della velata la percepisci la sua aurea che splende nella luce della Giusta e a lei legherai il tuo pensiero, quel filo dorato che si andrà a legare al suo in un dolce nodo. [// Telepatia lvl 4] } Hagall, mia sorella carissima…! Ho una sorpresa per te… raggiungimi in sala visite! { Così come ha allacciato la sua mente a quella del chicco di grandine, così lentamente si ritrae, come la più dolce delle maree. }


HAGALL { Nicchia > Sala Visite . FU } • { Sta ancora fissando gli occhi di Rhiannon. Perché lei va oltre quel velo che le oblia il viso. Li guarda, con un’espressione assorta. Li immagina restituirle uno sguardo severo, carico di disprezzo e al contempo di rassegnazione. Perché è così. Come lei la guarda dal basso, rassegnata come una serva e presa come una figlia, la Vecchia probabilmente si sente allo stesso modo nei suoi confronti. Deve essere così. Altrimenti non funzionerebbe. Sta già compiendo un passo indietro, decisa ad andare a trovare la sorella di cui percepisce l’aura di luce, quando la voce di questa le s’insinua dolcemente fra i pensieri. Sorride, quindi si volta e scalza corre verso la porta della Sala Visite. Proprio ora, che nessuno può vederla. La mano destra si posa sulla maniglia e la abbassa. Lentamente schiude la porta e già cerca Mitrhil con lo sguardo }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { La presa, a dir poco ferrea della manina di Bryok, non cede. Aggrappato alla mano dell’ancella come a voler sottolineare uno stato di appartenenza, il visetto d’angelo che si contrae in una buffa smorfia nel sonno, chissà quale sogno starà vivendo. Non può che fare a meno la Custode di seguire il profilo con il suo sguardo d’argento, cogliendone ogni minimo particolare. Perfetto. Non potrebbe essere altrimenti, quale mamma non ha simili pensieri del proprio figlio? Un figlio. Se la ripete quella parola nella sua mente e a fior di labbra, tanto piccina quanto piena di significato: figlio. La maniglia si abbassa e la distoglie dai suoi ragionamenti di madre, per osservare il volto di Hagall che fa capolino nella stanza. Un sorriso raggiante illumina il volto della custode che si alza appena, sostenendosi con il gomito, per non disturbare il sonno del suo bimbo. } Vieni… vieni pure… { E’ appena un sussurro, ma il silenzio del tempio lascerà che la voce, tornata chiara e cristallina, possa giungere alle orecchie della vestale oscura. }


HAGALL { Sala Visite > Letto Mitrhil . FU } • { Lo sguardo ambrato ha dentro ombre che adesso riposano. Sono sepolte sotto la marea di luce che viene irradiata in quella stanza dal semplice sorriso della Custode. Sorride ancora, serena, senza quasi rendersene conto. I piedi nudi l’accompagnano lentamente fino al suo letto, dove si siede piano, dalla parte del bambino, ma più in basso. Le gambe si piegano e si raccolgono sul materasso, lentamente, in modo da non turbare il sonno di quella creatura. Lo guarda per lunghi istanti, quasi dimentica della sorella. Le labbra si schiudono e la fronte si corruga. Istintivamente le mani vanno a carezzare il proprio ventre, ormai ben visibile e rotondo } È bellissimo… { mormora riuscendo finalmente a spostare lo sguardo su colei che l’ha partorito } Lo è davvero. { la sua voce è un sussurro nel quale non c’è spazio per convenevoli e complimenti scontati verso una neomamma. No. In esso c’è un’appartenenza primordiale a questo miracolo }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { La segue con lo sguardo mentre avanza come un felino dal manto scuro per poi accoccolarsi, anche lei, ai piedi del letto. Ma la Custode è ben felice di condividere il suo spazio con chi rappresenta parte della sua famiglia. Ritrae appena le gambe per far più spazio andandosi a sollevare fino ad appoggiare le spalle alle sponda del letto. Il bimbo si stropiccia il visetto nel sonno, lasciando la presa, momentaneamente, dalla mano dell’ancella, così che ne approfitterà per sistemarsi meglio. Si gira nel sonno finendo per accoccolarsi al suo fianco, prendendo un lembo di stoffa e portandoselo in bocca, cominciando a succhiare sonoramente. E’ probabile che a breve si sveglierà per la fame. Osserva Hagall annuendo alle sue parole, senza lasciarsi sfuggire quella breve carezza su quel ventre accennato. Anche il viso dell’oscura sembra essere leggermente diverso, come se la gravidanza ne avesse addolcito i lineamenti. } E’ un piccolo uragano… e tremo al pensiero di cosa farà appena sarà in grado di camminare o parlare! Ma… sono felice… come non lo sono mai stata! { Brillano di intensità gli occhi della Custode, ora davvero completa in quel suo ruolo che Arianrhod le ha affidato. } E tu… come stai? { Una semplice domanda invero, ma che vuole sondare l’animo di quella sorella così particolarmente turbolenta e tormentata. }


HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Più lo guarda e più si domanda intimamente se non vi sia qualche supplica, qualche lamento, qualche sacrificio, affinchè il proprio bambino possa godere di queste lenzuola e questo silenzio. Ascolta le parole della sorella e il suo viso torna a farsi specchio del proprio. Ne osserva la gioia, la vede davvero come fosse acqua pulita. Ella la porta addosso alla stregua d’una ninfa luminosa sorta da un torrente. Alle sue parole il viso della Sibilla ha un guizzo. Sopra vi passa qualcosa di repentino, di bello, di doloroso. E poi le sue braccia si aprono come ali di corvo e si dirigono alle spalle della Custode, che abbraccerà delicatamente se le verrà concesso. Non dice niente durante quel contatto così lontano dal suo essere, che sfuma con la stessa fragilità con cui è nato. Torna in eretta postura } Sto bene { sorride sinceramente, con sulle gote un’infanzia che sfuma ogni giorno di più. } Nymeria è molto paziente con me. { guarda il piccolo, gli carezza impercettibilmente un piedino }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Cosa passa sul viso di quel piccolo chicco di grandine? Dolore, gioia, desiderio atavico di un sogno che sta per sfumare ai primi raggi di un pallido sole che non porta luce. [// Empatia lvl 3] L’ancella avvolge la custode con le sue ali nere, come un corvo che plana sulla rosa bianca, ma non per strapparne i petali, piuttosto per carpirne il suo profumo, per essere consolato. Posa il biondo crine sul petto abbracciandola, potrà sentire il battito regolare della bianca vestale, che ricambierà abbracciandola come se stesse tenendo proprio il suo bambino. Le accarezza i capelli, infilando le dita tra le lunghe ciocche accogliendo quella sorta di momentaneo smarrimento. Non servono tante parole che spieghino meglio di quel gesto, quello che l’ancella della velata vuol comunicare e Mitrhil la terrà a sé finchè ella lo desidererà, fintanto che la sua voce spezzi il silenzio rotto solo dal canto degli uccellini. } Hagall, abbi fede in Lei, credi in Lei… sia che questo bimbo venga alla luce, sia che la velata lo prenda per sé! { Sa bene la custode cosa si prova quando viene strappato dal proprio grembo un bambino che non vedrà mai la luce, ma sa anche che per ogni dono che viene tolto, ce n’è un altro di maggior valore che verrà concesso. }


HAGALL - { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Annuisce. Lentamente, come lentamente muore la fiamma di una candela posta sotto vetro, sfiorisce la giovinezza sul suo viso. Ed è terribile guardare questo fenomeno accadere. Poiché la Sibilla è una delle ancelle più giovani del Tempio. Ma le ombre pesano. E non ci sono spalle abbastanza forti per reggerle senza dare in cambio qualcosa. Qualcosa come la vita, come l’adolescenza, come gli anni migliori. Eppure non vacilla più. Nei suoi occhi lo sguardo è forte e li, per quanto vi sia della Velata, non c’è niente di morto. Tutt’altro. Ha trovato la sua forza questa giovane Figlia del Tempio. L’ha trovata da qualche parte e forse il mistero più grande è proprio questo. Dove l’ha presa? Ah ma solo il tempo lo dirà, per il momento non è altro che uno dei segreti che si porta nel petto la Vespertina. } Lei è la mia strada. La mia Signora. { annuisce, sorridendo di nuovo. Non ha più paura. }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Annuisce materna Mitrhil a quell’atto di totale abbandono che la magistra professa nei confronti della Velata. } Così sia. { Ma repentino il cambiamento spezzando quel momento di commozione e di confessione, incrociando le gambe come una qualsiasi ragazzina. Il bimbo apre gli occhietti su quel nuovo mondo, piagnucolando appena, protestando per il pancino che probabilmente brontola vista l’ora. Ma afferra un lembo della veste della Custode con le manine per infilarselo in bocca, succhiando sonoramente e finendo per addormentarsi di nuovo. } Non durerà a lungo ancora… questo piccolo guerriero ha sempre fame… a volte non sono sicura nemmeno di avere latte a sufficienza per sfamarlo, per quanto è vorace! { Sorride divertita la Custode, il bimbo sembra nuovamente essersi perso nei suoi sogni dorati e non sarà certo la voce della madre a svegliarlo. }


HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Guarda a lungo il piccolo. Ne studia i movimenti e inevitabilmente si ritrova ad immaginare una scena simile, in un letto dove una creatura così piccola sarebbe l’unica fonte di luce in mezzo alle ombre. Sorride teneramente, persa in una fantasia proibita, dove si sente quasi in colpa a sperare in qualcosa che potrebbe portarle troppo dolore per il semplice fatto che ha osato pregare che la Vecchia cambiasse le proprie intenzioni. Ma del resto, come le hanno detto già in due, magari vuole solo metterla alla prova e questa creatura che ha in grembo nascerà e vivrà con lei. Ed in tal caso, come la chiamerà? Per il momento non ha voluto pensare ad un nome, perché significherebbe legarsi ancora di più a qualcosa che forse non dovrà mai chiamare } Permettimi di darlo a lui… { sussurra infine, parlando con Mitrhil ma guardando suo figlio } …permettimi di dare a lui l’amore che già nutro per la mia creatura, se questa non dovesse vivere. { aggiunge con gli occhi tristi }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Gli occhi della sibilla studiano i movimenti del bimbo, lo cerca come se volesse imprimere su di lui il proprio desiderio. Piccoli movimenti di chi dorme il sonno dei giusti, degli innocenti. Così come la nera ancella non stacca gli occhi dal guerriero di Mitrhil, la custode osserva il viso di quella ragazzina che, ad un tratto, è divenuta grande. Quali pensieri scorrono nella sua mente? Ombre che offuscano gli occhi d’ambra, proprio come gli spiriti di cui è avvolta, ma non sempre gli spiriti vengono per tormentare, spesso sono lì per guidare e consigliare. [ // Empatia lvl 3 ] Allunga una mano la custode posandola su quella della sorella. } E’ anche figlio del tempio Hagall! { Annuisce a quella richiesta espressa. } Io credo che avrò bisogno di aiuto appena sarà in grado di camminare ho il vago sentore, e non mi viene dalla Dea questo nuovo potere - ammiccando in maniera complice verso la sorellina - che mi sarà difficile tenerlo sotto controllo. Mi aiuteresti? { Stringe appena la presa sulla mano della ancella di Rhiannon, elargendole un sorriso affettuoso. }


HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Forse a volte abbiamo bisogno di questo. Che le persone ci diano piccoli pezzi di loro. Forse ci servono per riempire i buchi della nostra anima, dove i pezzi di noi mancano o sono stati perduti. Così annuisce la selvatica Sacerdotessa, tornando a guardare la sorella e sorridendole } Ne sarei onorata { saranno gli ormoni della gravidanza, o gli istinti che grazie alla Lupa sono sempre più forti del raziocinio, che le fanno comprendere che davvero di onore si tratta quando si sfiora la carne fragile di un neonato, o si guarda il suo sonno come fanno gli Spiriti con il nostro } Lo consacrerai alla Dea? { si è perso da qualche parte, forse fra la porta e la nicchia, il “voi”. } Lo Benedirai davanti ai Tre Volti? { chiede a bassa voce, curiosa e forse in procinto d’avanzare una richiesta }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Torna ad appoggiarsi con le spalle alla sponda del letto, attirando al petto le ginocchia per abbracciarle. Le sorride affettuosamente suggellando quel patto tra di loro. Ascolta i lemmi della Sibilla ed effettivamente stava già pensando a quel rito per consacrare Bryok alla Triade. } Si! Vorrei che avesse la benedizione dell’Una e Trina, pensavo all’inizio di consacrarlo ad Arianrhod, ma credo sia giusto affidarlo allo sguardo benevolo della Dea, così che abbia la benevolenza di tutti e tre i volti. { Gli occhi d’argento si spostano su quel frugoletto rannicchiato accanto a lei, lo accarezza solleticando con il dito l’angolo di quella boccuccia a cuore, che si aprirà istintivamente, proprio come un bocciolo di una rosa ai primi raggi del sole primaverile. Una scintilla illumina lo sguardo della custode che si soffermerà sul volto di Hagall. }


HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Senza rendersene conto, le sue mani si sono accostate ai piedini morbidi del piccolo e teneramente li hanno racchiusi fra le dita tatuate. Come sono diversi. La sua pelle scura, tatuata, che sembra quasi cotta da un sole antico. E poi la cute pallida e liscia del bambino, che sembra essere stata creata con la cura amorevole di una Dea purissima. Mitrhil ha ragione. Sarebbe meglio consacrarlo alla benevolenza della Triade tutta, ma fa notevole fatica ad immaginare -o desiderare- gli artigli di Rhiannon su quel viso che dorme beato. Forse dunque è più per proteggerlo dalla Velata, che non per esserne rappresentante reale, che domanda timidamente } Lasceresti a me il compito di guidarlo nelle ombre della Vecchia? { come una sorta di Madrina fra le tre che dovrà scegliere. Sempre che quella dell’alba non sia direttamente lei. Non si spiega il perché di questo strano legame che sente nei confronti del Bambino di Mitrhil. Forse dovrebbe provarlo più forte per la figlia di Chloe, per il rapporto che ha con la madre…Ma forse, semplicemente, il fatto che sia un maschio le ricorda Aurelhien. Le ricorda che aveva promesso ad un uomo di prendersi cura di lui. Le ricorda che si era lasciata attraversare dall’amore e da quello sguardo cieco delle terre Irlandesi, come quelle di Fhieèral. Ricorda che non potè. Che non potè mantenere la promessa. }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { Le parole della Sibilla danno voce ai pensieri della Custode come se fosse una normale conseguenza e probabilmente, il legame che lega le figlie del tempio, è proprio questa empatia che c’è fra di loro, questa capacità di essere intrecciate le une alle altre. } Te lo stavo per chiedere sorella mia! Sarei più che felice di affidarti mio figlio per accompagnarlo alla Velata! { Annuisci facendo scorrere lo sguardo dalla giovane ancella a quella creatura innocente, mentre un guizzo oscuro sembrerà avvolgere i piedini nudi, tanto da farti percepire la presenza di qualche spirito, invece sono le mani della Sibilla, con i suoi tatuaggi che hanno avvolto la pelle di Bryok, in una morsa dolce. }


HAGALL { Sala Visite . Letto Mitrhil . FU } • { Sorride di gratitudine. Non aggiunge altro. Semplicemente come una bambina china il capo e si sdraia ai piedi di Bryok e accanto a Mitrhil, come se ormai le cose più piccole la stremassero. Dentro due pesi. Una Lupa e una creatura contro cui la Bestia a volte ringhia, a volte si fa protettiva. Spezzata. Costantemente. E la Dea sola sa quanto sia faticoso avere non uno ma tre volti. Forse ora più che mai, infatti, la Sibilla è simile alla Triade. Innocente crolla in un sonno che le viene tolto la notte. Con amore le mani sono precedentemente strisciate fino al ventre, ad abbracciare qualcosa che ancora le vive dentro. Ed infine si spegne, finalmente la cera dei pensieri si è consumata e si è lasciata morire sul candore di lenzuola che profumano di famiglia. }


MITRHIL {[ Sala visite – letto ]} )O( { La vede accoccolarsi su quel letto che già accoglie madre e figlio, ma per quella sorellina dall’animo tormentato, c’è sempre posto nel cuore della Custode, la quale scende lentamente affianco al suo bambino chiudendolo in un amorevole abbraccio, così che, se si dovesse addormentare anche lei, possa essere al sicuro. Per il momento lo guarda dormire desiderando di poter essere per un momento nei suoi sogni innocenti, un sorriso si dipinge sul volto di mamma, abbassando, finalmente anch’ella, le ciglia bionde sullo spettacolo più bello a cui possa aver mai contribuito fin’ora. }
[Modificato da Mitrhil 29/05/2011 15:50]




"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"

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Stella dell'Alba
31/05/2011 23:51
 
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)O( Tu sei un padre migliore, perchè hai deciso tu di esserlo! )O( [3/3]

)O( RIASSUNTO )O(

Mitrhil e Bryok riposano all'ombra di un grosso faggio, quando sopraggiungerà il neo papà, pronto per prendere un po' di dimestichezza con il suo bambino.
Come ogni buon genitore che si rispetti, le preoccupazioni riguardanti il futuro del loro piccolo guerriero, sono all'ordine del giorno. Ma con i "se" e con i "ma" non si può condizionare la vita di nessuno, quello che potranno fare sarà appoggiare, consigliare per quanto sarà loro possibile. La Dea farà il resto!


.COMMENTO.

Ultima role di riposo. Ormai si è rimessa completamente e il bimbo cresce che è na vera bellezza. [SM=g27828]
Un grazie sincero a Daharlan, vederlo inebedito e instupidito davanti al figlio non ha davvero prezzo!!! ahahaha [SM=g27832]



)O( REGISTRAZIONE )O(


MITRHIL {[ ingresso -> giardini esterni ]} )O( { Il piccolo guerriero è stato sufficientemente accudito dalla Custode, non sono state risparmiate carezze, coccole, baci e attenzioni per quell’esserino, che ora, in braccio alla madre, si gusta la prima uscita dalle mura del tempio. La custode ha quasi ripreso del tutto le forze, i colori sul suo viso sono tornati ad essere vivi, i lunghi capelli biondi rifulgono della stessa luce del meriggio in una nuvola dorata, che circonda un volto talmente incantevole, che farebbe impallidire anche i boccioli dei fiori di pesco ai primi raggi del sole. La veste scende fluente ad accarezzare le forme armoniche della giovane fino a lambirne i piedi nudi che si affrettano a lasciare la frescura del marmo per saggiare il calore della viva terra. Rimane qualche istante ad inebriarsi di quella carezza che la leggera brezza le concede, inspirando l’aria profumata dei giardini in fiore. Bryok sembra osservare, rapito dai colori probabilmente che l’eden elargisce, agita le manine e sgambetta in braccio all’ancella, per una eccitazione tutta nuova. }


DAHARLAN [sentiero->giardini esterni] Si reca al quotidiano appuntamento con i due esseri che più ama al mondo...che sono il suo mondo. Un sorriso un po' ebete sarebbe dipinto sul viso del sassone e la barbetta intrecciata lo farebbe assomigliare a una capretta un po' più tonta delle altre, è il pensiero di quel faccino paffutello a renderlo totalmente estatico e sorridente. Il suo Bryok è di una bellezza incredibile, da mozzare il fiato *Certamente e fortunatamente ha preso tutto dalla mamma!* sarebbe il pensiero del sassone. I suoi amori, i suoi bellissimi e meravigliosi amori, ancora non gli sembra possibile che la Dea l'abbia benedetto con una simile fortuna. Con passo trotterellante e zufolando un motivetto insulso giungerebbe a superare il perimetro esterno del tempio, introducendosi ai giardini esterni, laddove sa di poter incontrare Mitrhil e nutrirsi ancora una volta della sua visione, lei, l'eterna primavera del suo cuore, colei che lo ha reso un uomo migliore e...felice.


MITRHIL {[ giardini esterni ]} )O( { Tiene il piccolo con la schiena poggiata sul petto, mentre con una mano lo sorreggerà dal sederino e l’altra davanti a protezione perché non si sbilanci, così da lasciarlo il più possibile libero nei movimenti. Libero di esplorare e di osservare. E’ già cresciuto un bel po’ da che è nato, avendo già la capacità di rimanere con la testina dritta… non durerà ancora molto e presto se lo troverà tra le pieghe della sua veste o sgambettando per tutto il tempio. Le labbra si allungano in un sorriso materno mentre si sposta appena sul manto erboso per ripararsi dal sole all’ombra di uno dei tanti faggi presenti nel giardino. } Manca solo il tuo papà all’appello… ce la fai ad aspettare pazientemente? { Parole sussurrate al vento perché Bryok si dimena come un ossesso in braccio alla madre. Estasiato, eccitato per tutte quelle novità che sta vedendo, le manine vorrebbero afferrare ogni cosa, protendendosi di botto in avanti, per tentare di acchiappare una farfalla che vola intorno a lui, quasi per farlo divertire con le sue ali colorate. Un motivetto giungerebbe alle orecchie della custode che alza lo sguardo, per la prima volta dal figlio, a cercare il volto che è certa appartenga a quella voce. } Lo senti? E’ arrivato… e…. aggiungerei… finalmente…. Mi stai sfiancando Bryok! { La voce è ilare, quanta felicità nel suo tono, nella luce del suo sguardo, ogni cosa sembra perdere di intensità accanto alla custode della luce. }


DAHARLAN [giardini esterni] *Guardalo lì come sgambetta e borbotta...in questo mi sa che ha preso da me* sorriderebbe tra sé Daharlan. ''Acciderboli...ma che gli dai da mangiare?! Sembra un torellino, addirittura cresciuto rispetto a ieri!'' Tutto orgoglioso del suo puledrino si avvicinerebbe a Mitrhil, colei che quel dono gli ha elargito, e la bacerebbe con dolcezza sulla guancia. ''Amore mio, ti verranno due braccia da scaricatore a forza di sorreggere il nostro piccolino. Vuoi darlo a me? Anche se, certamente, mi sento più a mio agio a imbracciare uno scudo o impugnare una spada anzichè un pargolo''. Nel dire allungherebbe le braccia verso il piccolo, ma senza afferrarlo, lasciando che sia lui a scegliere se tuffarsi tra le braccia del padre o starsene appoggiato sul morbido seno che costituisce anche la sua dispensa di cibo. ''Ma sto coso - indicando con il capo il ranocchio che galleggia nell'aria accanto a Bryok - deve stare per forza tra noi? Siamo sicuri che sia igienico? Se lo schiaccio dici che il piccolo se la prende? Mi fa davvero schifo!'' usando un tono semi serio con l'ancella ma mantenendo di fronte al piccolino un sorriso rassicurante. ''Piri piri piri! Ma quante è bello il cuccioloo di papà?! Piri piri piri! Ma di chi sono questi piedini belli belli belli?'' Un deficiente, il classico padre instupidito dal primo figlio, sempre la stessa solfa in qualsiasi periodo storico...sti maschi!


MITRHIL {[ giardini esterni ]} )O( { Eccolo finalmente! Gongolando sul sentiero non sa se è più buffo il sassone con quel sorriso stampato sul volto o suo figlio che si agita come un puledrino alla vista del padre. Protende le manine verso il sassone elargendo grandi sorrisi all’uomo che accenna a prenderlo in collo. La barba ispida solletica la guancia della custode, prima che le labbra del sassone possano posarsi sulla sua pelle, riderebbe appena ritrovando la gioia di quel contatto intimo e affettuoso con il suo amato. } Non vorrete mica deludere vostro figlio alla sua prima richiesta, vero? Coraggio, prendilo in braccio, non vedi come ti reclama? { Lo stacca appena da sé per porgerlo al padre. } Ti prego, fallo per me… tuo figlio comincia a pesare troppo! …e… in quanto al ranocchio… oh beh… da che è nato non si allontana un attimo… non credo sia pericoloso e a Bryok sembra fargli tanta compagnia! { La voce della Custode è quanto potrebbe esserci di più rassicurante. Non metterebbe mai in repentaglio la vita del suo bambino e qui non ci sono in uso i poteri della Dea, ma un potere ancora più grande quello d’esser genitore e madre. Inarcherebbe un sopraciglio a tutte le moine che Daharlan fa verso suo figlio scoppiando in una risata cristallina. }


DAHARLAN [giardini esterni] Afferrerebbe il piccolo che sembra reclamare le braccia paterne con una foga davvero gratificante per il sassone. ''Ehi guarda come mi riconosce! Sembra proprio preferire stare con i maschi...uhm...speriamo non sia così anche da adulto! Mi sa che sta già troppo con voi altre comari, non vorrei mi diventasse...insomma...di gusti deviati! Appena crescerà un po' ci penserò io a metterlo sotto con l'addestramento alle armi e a trasformarlo in un vero uomo! Il rannocchio potrà tornare utile allora...lo aiuterà a sviluppare l'agilità e anche la mira con l'arco; sì sì, facciamone tesoro, penserò io a trovare un'occupazione appropriata anche a...sto coso!'' Il dire sarebbe da uomo duro, fiero combattente, la postura nel tenere in braccio Bryok decisamente meno fiera ed elegante. Infatti il bimbo sarebbe tenuto dalle grandi mani del Tuor sotto le ascelle, le braccia parzialmente distese di fronte a sé a farlo sgambettare a mezz'aria come un merluzzo appena pescato. ''Ma perché si agita tanto? Non potrebbe osservare il mondo senza sgambettare in questo modo convulso, sembra un'anguilla! Però è tanto bello, amore mio, sei stata davvero brava e...forte... coraggiosa. Mi hai fatto un dono meraviglioso...ma da quando ti ho incontrata per la verità la vita è divenuta un dono.'' Parole tenere pronunciate con trasporto, questa è l'attuale realtà di Daharlan...finché durerà.


MITRHIL {[ giardini esterni ]} )O( { Finalmente il sassone si decide a prendere quel puledrino tra le sue braccia, sollevando quel peso, sicuramente dolce, dall’ancella che si lascerà sedere ai piedi del faggio. Si apre la veste bianca sul manto erboso come i petali di una rosa in sboccio, le parole di Daharlan corrono nel vento, chiacchiere inutili di un padre fin troppo premuroso e …maschiliste. E come se volesse smentire le parole del padre, Bryok, ora che si sente meno sicuro in quella presa goffa, cerca con lo sguardo la custode voltandosi di scatto. }Oh, ma che sciocchezze sono queste che vai blaterando!? Non ti preoccupare, tuo figlio è normalissimo e… - si sofferma a guardare con quanta poca dimestichezza terrebbe suo figlio - ma come lo tieni? Sii più naturale, coraggio…non ti mangia mica! { La voce è dolce, e non manca di rassicurare con un sorriso suo figlio. } Non ti preoccupare non ti lascerà cadere! Daharlan, siediti, così ti sarà più facile e Bryok potrà da solo esplorare i dintorni! { Batte delicatamente la mano sul terreno vicino a lei per incoraggiare il neo papà a prendere un pochino più di dimestichezza con la sua progenie. } Si agita perché per lui è tutto nuovo… ripensa a quando sei andato per la prima volta alla loggia… a quelle emozioni… beh per lui non è poi così diverso! { Sorride e si imporporano appena le gote della custode come se fosse una giovinetta alla prima dichiarazione d’amore. } E voi siete il mio dono più prezioso!


DAHARLAN [giardini esterni] Storcerebbe un poco le labbra sotto la bionda barbetta intrecciata, il sassone, all'udir l'osservazione dell'ancella riguardo la sua dimestichezza con l'infante. Si adagerebbe quindi accanto all'amata, ai piedi del faggio, posandosi in grembo quel piccolo fagotto. ''E' che ho paura di fargli male. Le mie mani generalmente impugnano ben altri oggetti...cioè...non che Bryok sia un oggetto, ma...insomma le mie mani sono callose e lui così liscio e delicato.'' Terminato di proferir quelle parole poserebbe la propria guancia sul capo del bimbo, con delicatezza estrema. La volontà sarebbe quella di portargli un bacino, ma il timor di pungerlo con la peluria che gli orna il mento lo spingerebbe a optare per quel gesto di egual tenerezza. ''Sono momenti preziosi mia Mitrhil, chissà se potremo sempre goder di questa spensieratezza e serenità...chissà se il fato ci riserverà d'invecchiare uno accanto all'altra e di veder crescere in salute e prestanza il nostro Bryok. E chissà che destino gli riserverà la Dea...chissà che via è destinato a intraprendere. E se ci diventasse caotico...ci hai mai pensato?'' Tendendo la mancina appoggiata al petto del piccolo per sorreggerlo di fronte a sé sul suo grembo, porterebbe la man dritta a giocherellare con la barbetta, con fare meditabondo.


MITRHIL {[ giardini esterni ]} )O( { Il bimbo si protende di nuovo verso la mamma che, per tutta risposta allunga solamente un mano perché possa afferrarla e sentirsi comunque al sicuro. Gli solletica la boccuccia con le dita, un gioco il suo ma che ha gradito, il piccolo, per più di una volta. La risatina di Bryok è quanto di più dolce e allegra possa esserci al momento nel giardino, meglio ancora del canto delle allodole o degli usignoli, le sue manine cercano, toccano esplorano. } Non gli farai male, di questo ne sono più che convinta! { Si sofferma lo sguardo argenteo su quello scenario di puro amore incondizionato. Un uomo può amare un’altra donna, ma l’amore verso un figlio è qualcosa che supera ogni limite umano conosciuto. Le domande del sassone sono sì giustificate da quell’amore, ma troppi sono quei “se” per doversene preoccupare ora. } Daharlan, la Dea ci ha fatto dono l’uno dell’altra… e ci ha reso ancor più felici affidandoci la vita di un altro essere… dunque possiamo solamente consegnarci a lei, prendere quanto di buono c’è ogni giorno per poter affrontare con coraggio e determinazione anche un domani oscuro… Quanti ostacoli hai dovuto affrontare nella tua vita? Quanti ne ho affrontati io? Lo stesso parto, per quanto possa essere stato doloroso, difficile è servito perché ora possiamo stringere tra le braccia nostro figlio… I nostri sentieri per tanto tempo si sono snodati tra le ombre, ma alla fine la luce del sole ci ha benedetti… probabilmente, anzi sicuramente, l’oscurità tornerà ad avvolgerci, ma noi, con la stessa determinazione guarderemo oltre cercando di giungere, con ogni mezzo, sino alla prossima alba! { Sorride l’ancella all’uomo che tanto ama, sorride affabile certa delle sue parole. }


DAHARLAN [giardini esterni] Il ghé ghé pronunciato da Bryok, a mostrar gaudio e serenità nello stare in braccio al padre, sarebbe più gratificante per il Tuor della vittoria di un duello, il suo bambino gradisce la sua presenza e il suo contatto! ''Vedrai Bryokkino mio...il tuo papà ti insegnerà a combattere e - sussurrandogli all'orecchio per non farsi udire da Mitrhil - anche a duellare tra le lenzuola. Diventerai l'avalonese più forte e affascinante di questa terra, sarai il migliore.'' Normale dire di un padre sassone che per il suo piccino desidera il meglio, poi penserà il fato in realtà a tracciar la via del buon Bryok. Ascolterebbe ora il dir dell'amata e a quello andrebbe a rispondere senza indugio. ''Io nemmeno ho potuto contare su un padre degno di tal nome, in verità spero che nostro figlio non mi riservi il trattamento ch'io ho donato al mio genitore ed io spero di non meritarmelo. La nostra via, la nostra scelta è quella di difendere l'Equilibrio e la Luce, non abbiamo la certezza che ciò sarà anche per Bryok, il destino intreccia trame oscure alla conoscenza umana. Non possediamo le chiavi della porta che da sul domani, soltanto la speranza è ciò che lo rende più luminoso, unitamente all'assoluta certezza che il nostro credo e la nostra lotta saranno per rendere più serena e luminosa l'esistenza di tutti gli avalonesi, non soltanto nostra e di Bryok. '' S'infervorerebbe in quel dire Daharlan, quasi a voler difendere già da quell'istante coloro che gli sono cari da invisibili minacce. '' A tal proposito...è forse tempo ch'io faccia rientro in loggia draconica, ho doveri da assolvere, com'è giusto che sia''. dicendo ciò prenderebbe tra le braccia il piccolo Bryok per passarlo con delicatezza a Mitrhil, la quale certamente con maggior efficienza saprà prendersi cura del piccolo guerriero.


MITRHIL {[ giardini esterni ]} )O( { Sorride divertita a quelle confessioni tra padre e figlio lasciandoli al loro momento per osservare la luce che filtra dalle fronde del faggio fino a giungere sul suo viso disegnando un merletto luminoso. } Tu sei un padre migliore, perché SEI migliore e non grazie a me… o a Bryok… sei migliore perché hai deciso TU di esserlo! { Si poserebbe delicatamente la mano su quella del sassone che tiene quella del loro bambino. Eccola la vera famiglia! Annuisce la custode alle parole di Daharlan. } Anche Bryok farà le sue scelte e noi, come suoi genitori, lo appoggeremo, lo consiglieremo per quanto ci è possibile. La Dea farà il resto! { Bryok sembra essere sfinito, tante emozioni tutte insieme e starebbe per addormentarsi, ma prima deve mangiare e fare il bagnetto. Prenderebbe così dalla mani dell’uomo il bimbo che si rianimerebbe un pochino alla vista della mamma allungando le manine paffute sul suo viso sorridendole e, comunicandole, con quei gorgheggi divertiti, quanto è contento. } Vieni da mamma che il papà deve andare via, ma tornerà presto a trovarti! { La voce si fa appena un sussurro, verso l’orecchio del bimbo, anche se è ben udibile pure dall’uomo. } Tu non lo sai ma lui non può fare a meno di te ora! { Uno sguardo complice riserverà al suo amato alzandosi in piedi con il piccino tra le braccia. } E tu, mio caro ometto… prima della pappa dovrai fare un bel bagnetto! Non c’è ranocchio che tenga! { Sebbene la sua voce è dolce, nessuno sfiderebbe contraddire quanto la custode ha appena sentenziato. } Che Arianrhod vegli su di te amor mio con la sua luce! { Si inchina appena per posare le sue labbra su quelle dell’uomo un bacio tanto delicato quanto dolce per poi risollevarsi, e dopo un ultimo sguardo all’uomo si dirigerebbe nuovamente all’interno del tempio. } Non provare ad addormentarti monello… { Sarebbero queste le ultime parole sentite dal sassone prima che, l’oscurità benevola della sacra struttura, non avvolga la figura luminosa della bianca ancella. }


DAHARLAN [giardini esterni->sentiero] Ascolterebbe quasi commosso le parole di stima che l'amata gli rivolge, cosa mai avrà fatto per meritare l'amore di una creatura così speciale... ''Spero di poterlo essere sempre...un buon padre e buon compagno, un uomo degno, lotterò per esserlo.'' Poi la famigliola si unirebbe in un triplice contatto e ciò infonderebbe ulteriore forza alla convinzione del Tuor. ''E come potrei far e a meno di voi...ma se sceglierà la via del caos, giuro quant'è vera la Dea che lo raddrizzerò a calci nel sedere!- poi una risata gutturale uscirebbe dalla labbra del sassone - Ma credo non ci sia pericolo, nostro figlio è troppo bello per finire a insozzarsi in terraferma, tra baldracche, ladri e vigliacchi.'' Un bacio dolce ricevuto e donato dall'amata, un congedo sempre troppo prematuro. '' E non iniziare a imporgli troppe direttive, se è come il padre...abituati a vederle presto deluse.'' Prenderebbe poi a percorre il sentiero verso la cordigliera, sua casa e suo rifugio.




"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"

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