Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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Ultimo Aggiornamento: 15/11/2009 15:27
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Polvere di Stelle
15/11/2009 15:27
 
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Martia Sapiente del Vespro
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)O( Riassunto )O(
Martia sosta all'interno del Tempio, intenta a pregare la Signora dell'Ombra, quando infine giunge la Signora di Avalon, che indossa una veste nera, da semplice sacerdotessa di Rhiannon. Kagome si mostra esausta nel fisico, con volto emanciato, occhiaie, segni evidenti di un digiuno e di un'insonnia prolungate. Martia le domanderà, forse un poco preoccupata, di sedersi e riposarsi, ma la Signora non le presterà ascolto, mostrando, con un rametto di sorbo e la propria voce, tre diversi volti. Sarà tono gracchiante e rauco a rivolgerle in primis, poi neutro, e poi ancora più dolce del miele: infine l'Oscura si mostrerà come fredda e spietata, prospettando a sua figlia un avvenire tristo e duro. Martia, tuttavia, affermerà di volere ciò che Ella ha in serbo per lei, e così la Dama del Lago e l'Oscura la proclameranno Sapiente di Rhiannon.


KAGOME {{ Giardini Interni >> Margini Tempio }} - {{ Incede, lenta, rapida, relativo, ciclo. E' solo un passo, che sa di danza e d'altri tempi, d'antichità e saggezza antica, leggero eppur pesante, soltanto un passo d'una donna che avanza, con una **
KAGOME ** stella nera sulla fronte - per stanotte - ed un gioiello color dell'oro e dello smeraldo al collo -per l'eternità-. Nient'altro ad ornare il suo corpo, neppure il vestito dorato di Signora del Tempio: soltanto una veste semplice, scura, **
KAGOME ** come quella portata dalle ancelle appena scelte da Rhiannon. Eppure, non pochi son i segni che posson tradire la sua reale identità, a partire dai capelli ben ordinati, dall'andatura e dal portamento tanto sicuro, dal saluto che forse **
KAGOME ** potrebbe donare a chi sopraggiungesse al Tempio, dal suo sapere. Neutra è l'espressione sul volto, pallido e smunto, come se non mangiasse da più di ventiquattr'ore. I piedi, scalzi, raggiungono infine la superficie fredda del marmo, pallido **
KAGOME ** e scuro: rabbrividisce, per un momento, la Domina, eppure continua ad avanzare, come se non fosse accaduto alcunchè, in realtà. Oltrepassa l'arcata di confine, ed è nella Sala Circolare che s'addentra: il primo sguardo, a Lei, a Loro, alle **
KAGOME ** Tre Nicchie, alle Tre Essenze che sono lei, ed a lei che è Loro. }}

MARTIA { Tempio ° Nicchia di Rhiannon } . { Il fievole lume delle candele e la viva fiamma del Braciere bagnano di luce il pavimento, le pareti e le circolari colonne Tempio creando dei concentrati chiaroscuri, che quasi potrebbero apparire come °°
MARTIA // colonne del Tempio
MARTIA °° quadri dipinti da un abile artista. Una figuretta fra le Ombre ed i rari Bagliori si confonde, vestita di quel bicromo abito che ormai sente appartenere come fosse una seconda morbida pelle. In piedi, perfettamente bilanciata su entrambe le °°
MARTIA °° gambe, in modo da non pesare eccessivamente su uno degli arti, parrebbe osservare l’effige in ebano della Velata. Eppure si muovono le coralline labbra, senza che alcun suono abbandoni le corde vocali. Prega, il Nero Bocciolo. Prega e pensa. °°
MARTIA °° Meditazioni frammiste ad invocazioni, si accavallano le emozioni al ricordo della Visione da poco tempo avuta. Come oro liquido i capelli della Vespertina ricadono sciolti sulle spalle, carezzando la fronte, le gote ed il collo; il capo è °°
MARTIA °° lievemente piegato verso il basso e la nera stellina è parzialmente nascosta da alcune bionde ciocche. Le braccia son distese e le dita delle mani intrecciate fra loro davanti al grembo; son scalzi i piedi completamente celati dallo scuro °°
MARTIA °° orlo della lunga veste Sacerdotale. Tal è la concentrazione, tal la sua mente proiettata verso l’Oscura, che per il momento ancor non s’accorgerà della Signora del Lago, colei che da molto tempo soltanto incrocia lungo il Corridoio dell’Ala °°
MARTIA °° Privata, o poco più e con cui non è ancora riuscita a discorrere da quando l’Una e Trina l’ha scelta, Somma Stella di Avalon. }

KAGOME {{ Tempio | >> Pressi Nicchia di Rhiannon }} - {{ Tempo. Ogni momento sfugge, ed è passato, e non tornerà, ma è futuro, e sarà eternamente ciclico. Pochi momenti passano, pochi istanti nei quali la Signora di Avalon si addentra nel Tempio, **
KAGOME ** guarda Loro, e nota con gli occhi quel che sente nel cuore. Martia. Quanto ha amato insegnare a quella Figlia? Ed ora, ora veglia i suoi sogni, condivide il suo potere, l'incarna e l'ama, come, quand'era figlia del Rosso, ancora non sapeva **
KAGOME ** di fare. S'accosta a lei, s'avvicina alla sua figura scura, a quel pallido fiore che è morente e, pure, eternamente vivo. Non la chiama, non ancora. Aspetta soltanto, con il suo volto smagrito e stanco, con le membra cadenti e che quasi **
KAGOME ** cederebbero, incapaci di sostenere il suo peso. Eppure, si costringe. Chissà da quanto non dorme e non mangia, chissà da quanto non si concede requie: non ha importanza. Resta soltanto lì, immobile, a fissare quella figlia ed a attendere che **
KAGOME ** la sua preghiera termini. Dal canto suo, è a Lei che si rivolge, come in ogni momento, in ogni istante dell'esistenza: eppure, resta cosciente, resta presente a questo mondo mortale, che l'ancora dalle caviglie, che la trattiene saldamente, **
KAGOME ** impedendole di traghettare verso quello ove solo Lei esiste. Non è ancora tempo, quel giorno è lontano. Eppure, ella ora sosta davanti alla Statua della Morte, quasi cadente dalla stanchezza, pronta a reclamare un'altra vita forse, o forse **
KAGOME ** soltanto a donarne di nuova. O...semplicemente a discorrere. }}

MARTIA { Tempio ° Nicchia di Rhiannon } . { Lentamente solleva il capo Blàth, lo sguardo di ghiaccio non più vitreo e statico sulla statua della Vecchia, della Tessitrice, ma vivo seppur sempre avvolto da quell’alone di freddezza e di distacco che °°
MARTIA °° sempre lo contraddistingue. Si scioglie l’intreccio di affusolate dita ed il destro braccio si solleva quanto basta perché il palmo dal candido incarnato possa sfiorare il legno dell’effige: dura solo qualche istante il contatto, come fosse °°
MARTIA °° una fugace carezza o forse l’unica richiesta domandata a Rhiannon. Comprendere, giacché nulla è ancora chiaro. Infine si volge, l’Alta Sacerdotessa, avvertendo una strana sensazione, quella che tutti accomuna quando ci si sente °°
MARTIA °° osservati. Qualche Spirito nell’Aere danza per Ea con sinuose movenze, cantando una nenia silente, ma non è su quello che le artiche iridi si soffermano, bensì sulla figura che quieta ed in disparte attendeva. Sgrana appena gli occhi Martia, °°
MARTIA °° nel notare il pallore e la stanchezza su quel volto che sempre ha veduto materno, combattivo e protettivo. Quasi non l’avrebbe riconosciuta, con quell’abito semplice e scuro, ma già poche parole rotolano dalle morbide labbra, un mormorio °°
MARTIA °° lieto quanto spaventato dall’aspetto della Somma } Mia Signora… { Due verbi soltanto, eppure carichi di significato, espressi con tono vibrante e sussurrato, marcati da quell’accennato accento Franco ch’è in lei insito. Quanto tempo! Un °°
MARTIA °° lieve inchino del capo ed ancora riprenderà } Come state? { Apprensione? Forse un poco, ma ormai è celata e la voce appare più ferma, più sicura. E’ un’adolescente ancora ed a tratti manifesta questa sua età in pieno, lasciandosi trascinare °°
MARTIA °° dagli umori, dalle ciclicità con cui ogni donna è costretta a convivere e così se un attimo prima era apparsa preoccupata per la Domina, ora appare più quieta, più tranquilla, seppur nell’animo sia ancora covata tale emozione. }

KAGOME {{ Tempio | Nicchia di Rhiannon }} - {{ Sì, stanchezza, pallore: questo è il volto della Domina stanotte. Per molto, per poco, per quanto ancora? Chissà: v'è un compito, importante, fondamentale, da svolgere prima del riposo...prima dell'oblio **
KAGOME ** di qualche ora di sonno, prima di Vedere ancora. Sa già qualcosa: accenni, piccole tracce. Scruta il viso di Martia, ed a lungo la sua voce si fa attendere, bassa e quasi gracchiante, invece della solita chiara, limpida, pacata dell'ancella. **
KAGOME ** E' davvero solo la stanchezza, o v'è qualcosa di più? V'è qualche male oscuro che s'è annidato nel petto di questa donna mortale e divina, v'è qualche dolore che corrode l'animo ed il petto, s'insinua tra le carni e la mente, e la distrugge **
KAGOME ** lentamente? Così parrebbe a dirla tutta, all'apparenza, al fisico, all'esteriorità...ma l'animo, l'animo è ben diverso. Quella forza innata, quella scintilla divina, le donano uan determinazione, una sicurezza, una volontà inquantificabile, **
KAGOME ** che potrebbe sconfiggere qualsiasi malattia terrena...o forse no. Sorride appena a Martia, gracchiando con voce rauca e bassa verso di lei. }} °° [[ Sto bene, Figlia mia. Sono solo stanca. ]] °° {{ E muoverebbe appena, a sfiorare con la **
KAGOME ** mancina uno dei tanti rametti di sorbo posati sul piccolo altare antecedente la nicchia. }} °° [[ Le mie notti non sono mai vuote. Ella richiama sempre la mia mente ed il mio spirito verso altre lande, altri luoghi... ]] °° {{ Prende un **
KAGOME ** rametto, lo stringe tra le mani, lo fissa. Non guarda l'alta sacerdotessa. }}

MARTIA { Tempio ° Nicchia di Rhiannon } . { La osserva la ragazzina, lascia che le iridi indaghino quel lividore, quel volto emaciato dal digiuno forse, dai pensieri, dalle Visioni. Eppure non v’è indiscrezione nello sguardo di Martia, non oserebbe °°
MARTIA °° mai sfiorare con la vista la Domina in tal modo. La replica di Kagome non tarda a giungere, con quella voce insolita, così simile a quella di Callista e soltanto quando ea distoglierà gli occhi dalla Figlia, questa riprenderà a loquire, con °°
MARTIA °° medesimo timbro di pria, caldo ed appena roco } Comprendo. Eppure… { S’interrompe per un istante, l’inquietudine ora blandamente celata dall’espressione del volto } … eppure siete davvero pallida, Madre. Desiderate sedervi? E’ molto tempo °°
MARTIA °° che il vostro cammino non incrocia il mio, son numerosi giorni che desidererei parlarvi. { Madre. Se Martia è per lei Figlia, allora la Signora di Avalon è per l’Ancella dell’Oscura Madre. Null’altro v’è dietro tale appellativo, tale °°
MARTIA °° affetto che ad ea la lega, sua prima maestra. Gli occhi ricadono lenti sul rametto di sorbo tenuto fra le dita della Somma, su quel tralcio dell’arbusto caro all’Anziana, ma alcun’altra domanda vien lasciata sfuggire dalle labbra. Kagome °°
MARTIA °° conosce questa giovinetta taciturna, lei che per prima l’ha accolta al Tempio quando era ancora soltanto un’Aspirante, lei che tante volte ha discorso su ciò che riguardava la Dea, osservando Blàth vestita di giada. E’ il Silenzio che ora °°
MARTIA °° empie l’Alcova di Rhiannon, in attesa che la rauca voce della Somma Stella spezzi la quiete per una nuova conversazione, di qualunque genere essa sia. }
MARTIA // CON una nuova conversazione, pardon ^^

KAGOME {{ Tempio | Nicchia di Rhiannon }} - {{ Raucedine che va, che viene, quasi senza motivo o perchè. In realtà, ben evidente sarebbe la motivazione ad una qualunque ancella ch'abbia già visto simili prodigi. E' scura la stella sulla fronte, **
KAGOME ** incredibilmente nera: eppure, la Domina del Lago parla di nuovo, tranquilla, e stavolta è chiara e limpida la voce, come se d'improvviso fosse tornata se stessa. O come se qualcos'altro si fosse fatto prepotentemente strada nel suo animo, **
KAGOME ** mettendo per un momento da parte la voce di Corvi dell'Oscura Stella. }} °° [[ Non importa, che io mi sieda o meno. ]] °° {{ Non sorride, non inclina il viso in una smorfia. Soltanto neutralità, via di mezzo perfetta, tranquillità e **
KAGOME ** compostezza. Stringe tra le mani quel Sorbo, e lo tende nell'aria, puntando, con esso, la figura dell'alta sacerdotessa. }} °° [[ Quest'arbusto, una volta, era Vivo. Avresti potuto sentire la vita scorrere in lui, le formiche percorrerlo **
KAGOME ** alla ricerca di chissà cosa, gli insetti posarvici. ]] °° {{ Ancor di più s'addolcisce la voce, come se, ora, fosse fatta di puro miele. Cosa c'è davanti a Martia, ora? E' soltanto uno dei multiformi e mutevoli aspetti della personalità **
KAGOME ** Signora? }} °° [[ Ancor prima, questo arbusto era un seme, nocciolo di vita e di splendore futuro. Promessa...speranza. ]] °° {{ Ancora, l'ultimo mutamento. Torna il gracchiare dei corvi, e non v'è più sorriso aleggiante, nè dolcezza, nè **
KAGOME ** miele gustoso. S'incupisce la stella...e v'è argento sulla fronte, ombra nell'animo, freddezza in ogni gesto, saggezza nascosta, velo trasparente e tenebroso. }} °° [[ Ora è morto. Ora è Mio. ]] °° {{ Si abbassa l'arto, ed un passo vien **
KAGOME ** mosso verso colei ch'è bambina e donna, colei ch'è serva e schiava, e diletta e devota. Implacabile e duro il viso che la guarda, volto che non ammette sbagli od errori. Crudeltà. Spietatezza. Inverno più freddo, rigido, implacabile. }} °°
KAGOME ** mosso verso colei ch'è bambina e donna, colei ch'è serva e schiava, e diletta e devota. Implacabile e duro il viso che la guarda, volto che non ammette sbagli od errori. Crudeltà. Spietatezza. Inverno più freddo, rigido, implacabile. }} °°
KAGOME ** [[ Questo ti attende. La morte, l'estinzione, la decadenza fisica e mentale. ]] °° {{ Si stringe la mano, attorno a quello stelo, spasmodica, intensa, energica. Fino a distruggerlo, spezzarlo, scagliarlo contro il terreno e calpestarlo **
KAGOME ** con il piede. Il tutto senza guardar minimamente l'erba, ma fissando, sempre, Martia. }} °° [[ Tu diventerai ciò che sono io. Esausta, non dormirai. Le tue notti saranno costellate dagli incubi e dai sogni, le visioni ti tormenteranno, il Velo
KAGOME ** si solleverà così spesso che la frequenza dei Miei oracoli ti sarà insopportabile. Soffrirai, patirai...giungerai alla morte, e per te non ci sarà calore bastevole a strapparti al Mio inverno gelido. Vuoi tu tutto questo? ]] °° {{ Non mente: **
KAGOME ** Rhiannon e Kagome son sincere, nella loro saggezza e sapienza. Questo è ciò che attenderà Martia del Vespro. Sarà in grado di sopportarlo? Sarà in grado...di accettarlo? }}

MARTIA { Tempio ° Nicchia di Rhiannon } . { No, non è stata ancora corrosa dalle Visioni, dagli Oracoli, non si è ancora sottoposta ai prolungati digiuni ed all’assoluta Tenebra nella sua stanza. Non è ancora giunto tale tempo, giacché non è per il °°
MARTIA °° momento pronta ad affrontare tutto questo, lei ch’ha ricevuto i messaggi dell’Oscura Tessitrice soltanto dietro alla guida dell’Ibrida Stella, almeno fino a pochi giorni addietro, fino a quando la mano dell’Anziana s’è posata sull’Alta °°
MARTIA °° Sacerdotessa ai Giardini, donandole quelle imago così confuse, così traboccanti d’un significato che per ora le sfugge. Non può comprendere Martia quel che in futuro vedrà in se stessa riflesso nello specchio. Si soffermano le artiche iridi °°
MARTIA °° ancora sull’essiccato ramoscello di Sorbo che vien ora teso verso di lei, fino a quando la voce della Signora nuovamente s’ergerà nell’aere; ecco che lo sguardo limpido e freddo di Blàth si solleverà fino ad incontrare nuovamente quello °°
MARTIA °° color nocciola della Domina. Quanti cambiamenti in ea, sia di atteggiamento che di voce, quanti Volti si stanno manifestando ora. E dopo la Madre, la calda Estate, giunge la Vecchia, recando con sé l’Inverno e la Morte. S’avvicina Sahmain, °°
MARTIA °° il momento d’incontro fra Vivi e Spiriti, il giorno che più legherà il Nero Bocciolo al Volto cui è devota. Rimane in silenzio la giovinetta, ascolta ed osserva Rhiannon lacerare quel rametto, spezzandolo e distruggendolo ed una luce nuova, °°
MARTIA °° una fiamma fatta d’ombra illuminerà lo sguardo ceruleo dell’Ancella. Non perde una sola parola, un solo istante, avvertendo la presenza della Vecchia fra loro, come ai Giardini era stato con Primarosa e soltanto infine giungerà replica °°
MARTIA °° dalle coralline labbra di Blàth } Mi avete scelta, mia Signora. Avete guidato i miei passi ed a Voi ho giurato devozione, fedeltà. Sì, io mantengo la parola data, i miei propositi, le mie scelte mai son vacillate e mai cambieranno. Accetto °°
MARTIA °° qualunque cosa il futuro mi riservi, accetto la pena, la malattia e la morte. Accetto la sofferenza. Accetto il compito affidatomi e con gioia mi ci sottopongo. Sì, voglio tutto questo. { E’ una voce sicura, ferma quella cui son relegati i °°
MARTIA °° sussurri, giacché in un soffio le parole son rotolate dalle labbra di Martia. Potrebbe sembrare una pazzia, per chi non creda, scegliere volontariamente di procedere in un cammino fatto di dolore e lacrime, fatto di Ombre, Spiriti ed Oracoli °°
MARTIA °° ma ella Crede, la Fede in Lei mai è barcollata. Mascella serrata, mento appena all’insù, in quell’insito quanto inconsapevole orgoglio nordico che l’ha plasmata fin dai primi anni di vita e sguardo rivolto alla Domina, la Domina trasfigurata °°
MARTIA °° nella Vecchia, con quella stella nera tatuata sulla fronte che ora risplende di luce oscura, di ombre e di tenebre. }

KAGOME {{ Nicchia di Rhiannon }} - {{ Raccordo, ruota che gira, donna che fa un altro passo. Ha davanti una bambina, la Domina del Lago, eppure è donna, eppure è ancella. Non si fa domande, mentre la fissa con quel viso freddo e distaccato che **
KAGOME ** è suo e non lo è: è soltanto il Tempo, è soltanto Giusto, e chi di colei che è stata prediletta della Rossa può comprenderlo meglio? Sì, Martia, potrebbe sembrare una pazzia, e forse un giorno te ne pentirai amaramente: ma, oggi, non è quel **
KAGOME ** giorno. Alle parole dell'alta sacerdotessa, è la mancina della Somma a muovere, ad andare a sfiorare soltanto con l'indice la stella scura sulla fronte dell'adolescente. Di nuovo i corvi gracchiano dal petto, di nuovo il Suo volere si **
KAGOME ** spande per il Tempio, ed il Potere fluisce, da arto a fronte, da spirito a spirito. }} °° [[ Dunque, tu lo avrai. Tu sarai mio vessillo in queste terre, sarai mia figlia e mia ancella. Conoscerai i segreti della vita e della morte, gli **
KAGOME ** spiriti ti accompagneranno, e l'inverno sarà tuo amico. Guarderai ai pianeti, costruirai rune, custodirai terre e segreti. Il Velo per te si solleverà senza pace, e tu soffrirai, deperirai, ma avrai la Conoscenza. ]] °° {{ Si staccano, le **
KAGOME ** dita. Eppure, la stella oscura non cessa di brillare, sulla fronte pallida, sul viso stanco eppure completamente distaccato di Rhiannon e della Dama del Lago. }} °° [[ Avrai la mia benevolenza, ed io ti guiderò. Le mie spalle ti sosterranno, **
KAGOME ** e le mie ombre ti saranno di conforto dopo le prove della Vista. Insegnerai alle tue Sorelle, sarai loro guida. Tu sei Mia, ed io vogli che tu sia Mia Sapiente. ]] °° {{ Così, soltanto allora, le labbra si chiuderebbero, ad impallidire **
KAGOME ** e divenir ancora più chiare di quanto naturalmente non sarebbero. Un flebile sussurro [Telepatia 6], di colei che è Una e Trina, e torna ad esser donna, non più sol Dea, va a tendersi tra le trame, ad infilarsi tra i fili ed a tentare di insinuarsi nella **
KAGOME ** mente di colei che è neonata Sapiente. Un ultima richiesta, forse un'ultima supplica: poi, le ginocchia crollano, gli occhi si chiudono, e la Dama del Lago cade nei sogni, nell'oblio, riceve il riposo che merita e che non può più rimandare: **
KAGOME ** Il suo dovere è compiuto: di nuovo fulgore brilla l'Ombra del Tempio. }}
Sussurro: "Mi raggiungerai nei sogni, figlia mia, e lì mi parlerai"

MARTIA { Tempio ° Nicchia di Rhiannon } . { Ascolta Martia, assorbe ogni parola, ogni verbo che con sé recherà dolore, sofferenza eppure gioia e non si sottrae al proprio destino, a quel che per ea è stato tracciato. La fiamma, le lingue di fuoco e °°
MARTIA °° di tenebre negli occhi della novella Sapiente ancora sono vive, guizzano vivaci e da Kagome, dalla Somma trasfigurata saranno ben visibili. Qualche lacrima imperla lo sguardo, pur rimanendo segregata fra le bionde ciglia, ma non è debolezza… °°
MARTIA °° è solo traboccante felicità. Annuisce appena alle parole della Vecchia e la stellina sulla fronte che come nero pozzo attira ogni luce parrebbe risplendere d’intensità, catturando i bagliori delle candele e la luce del braciere. D’Ombre °°
MARTIA °° nuove eppur già conosciute d’ora in avanti verrà avvolta, proprio a partire da adesso, Sahmain è ormai prossimo, gli Spiriti più sovente ed in numero maggiore si manifesteranno a lei, lei ch’è divenuta Sua Sapiente. E quando Rhiannon avrà °°
MARTIA °° abbandonato la propria Alcova, quando Kagome sarà tornata donna, Domina e Madre la mente del Nero Bocciolo accoglierà quel telepatico sussurro, che s’è dipanato lungo l’invisibile filo che unisce ogni Sorella e la Madre con le proprie °°
MARTIA °° Figlie. Le braccia di Blàth si protenderanno verso la Signora inginocchiata, esausta, per offrirle un sostegno ed un conforto a quanto da ea patito ultimamente, mentre già una risposta seguiterà per la medesima Via scelta dalla Signora di °°
MARTIA °° Avalon ( //Telepatia liv.3). }
MARTIA - Ti sussurra - °° T °° - Madre mia, lasci che Vi accompagni e che Vi sostenga. Nei Sogni Vi incontrerò e forse presto avrò nuovamente la possibiltà di parlarVi.


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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