Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( L'Alba di un nuovo cammino )O(

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2009 18:57
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Luna Nera
14/11/2009 18:57
 
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Mitrhil °° Sacerdotessa dell'Alba °°

)O( RIASSUNTO )O(

L'iniziata MItrhil ha passato la prima parte della serata con la neo sacerdotessa Martia, nel momento di congedarsi, invece di proseguire verso l'ala sacerdotale si recherà in visita alla neo mamma PrimaRose. Ma la stella del Tempio la stava aspettando. Investita della luce dell'Una e Trina, sarà proprio lei a chiamare l'iniziata a seguire la via definitiva del cammino dell'Alba. Ariianrhod ha parlato ed ha scelto Mitrhil come sua ancella.



MARTIA { Giardini Interni -> pressi Arcata } . { E mentre già stai movendo i primi passi per far ritorno al Melo e dunque alla Sacra Struttura, ecco che un’ultima domanda giunge al tuo oto e tu appena ti volgi verso ea, riservandole un artico sguardo fuggevole per quindi riprender ad osservar il terreno avanti e poco distante da te e replicare } Avete risposto da voi, Sorella: Samhain è Oscurità, è Riposo, è Rhiannon, Beltane è Fuoco, è Passione, è Cerridwen ed Imbolc, più di Ostara è è Rinascita, è Promessa di Vita e Raccolto, è Arianrhod. { Speri di aver chiarito quel dubbio, rinforzando ogni festività con quelle caratteristiche che ad esse si addicono… quieto il passo e come timide ali di libellula i piedi nudi che affiorano di tanto in tanto dall’orlo della nera veste sfiorano il terreno umido con delicatezza, senza violentarlo. Fronte alta, sguardo algido, orgoglio nordico. Un’ultima occhiata all’oscura volta ove copiose brillano milioni di stelle, prima di riportar gli occhi alla strada che vai compiendo, verso il Tempio, verso l’Alcova della Vecchia cui renderai breve omaggio pria di cominciar ad addobbar l’Interno per la ventura celebrazione, sperando d’aver mitigato i dubbi di Mitrhil. }

MITRHIL { giardini interni -> Tempio } Sorride alla giovane sacerdotessa che non fa che rafforzare le nozioni apprese correggendoti appena quell’ultima osservazione sulla festività legata al volto dell’alba. Camminano per quel sentiero erboso fino a giungere all’arcata che le condurrà nuovamente al tempio. Non più manto erboso, ma freddo pavimento di marmo. Le ghirlande finite sono infilate nel tuo braccio, quelle da finire sono morbidamente adagiate in una piccola tovaglia di stoffa, dove fiori, boccioli e nastri di sete, sono lì per essere finemente intrecciati. L’iniziata si sofferma con lo sguardo sulla stanza delle visite. “…Martia… se non vi dispiace andrei a fare visita alla neo mamma… non ho ancora avuto modo di farle personalmente i miei auguri… e avrei tanto desiderio di vedere la bimba”… sorridendo alla sorella.

PRIMAROSA {{ Sala Visite }} °° { Accese, come lucciole immerse nella notte, quelle candele disposte ad illuminare vagamente l'interno. Dormono i bambini, dorme Ardea, dormono altri degenti, dormono tutti ma lei è sveglia e vigile, in piedi accanto ad una credenza. Le fiammelle indorano le sue palpebre e cercano vie più sicure per raggiungere gli occhi cangianti. Uno scialle nero veste le spalle che paiono meno stanche, quasi addolcite nella soffusa penombra. Tutto è quiete, tutto è pace. Non è ben chiaro cosa ella stia facendo, si sente solo ogni tanto come il rumore di un ramoscello che si pieghi, di una foglia che si sistemi in un intreccio più complesso. Le spalle ella da alla porta che conduce dentro la sala. Scalza, con quella larga camiciola di seta pulita che ancora non sembra intenzionata a togliersi che le sfiora le caviglie magre. I capelli legati in treccia, la fronte distesa. Un'infinita tranquillità alberga sul suo volto di Luna. }}

MARTIA { Arcata -> Tempio ° Nicchia Rhiannon } . { E dunque una volta scesi quei pochi gradini che segnano il passaggio dalla Natura alla Sacra Costruzione, Mitrhil va loquendo qualche parola riguardo a PrimaRosa ed alla neonata ed in risposta ad ea sol un cenno d’assenso e null’altro. Ardèa, l’hai tenuta dormiente fra le braccia, durante l’Iniziazione di Hagall ed il rifiuto dell’altra Aspirante… virgulto appena nato che senza volerlo ti ha trasmesso vibranti emozioni, come dovrebbe °° accadere per ogni femmina con i cuccioli, è l’istinto. Nulla fa supporre che tu porti qualche nuova parola all’Iniziata, eppure nuovamente sul filo che indissolubilmente quanto invisibilmente vi unisce – unilateralmente per il momento – viene °° portato un messaggio silente ( Skill: Telepatia liv. 1 ). Ed i passi ti condurranno poco oltre il breve corridoio che dall’Arcata conduce a fianco della Nicchia di Cerridwen… all’Alcova della Vecchia Saggia, alla preghiera e poi, forse, comincerai ad addobbare il Tempio per le celebrazioni di Beltane… dopo la concentrazione, dopo l’abbandono ad Ea. Dopo. }

MARTIA - Ti sussurra - ( T ) °° Andate pure, ammirate quello splendido frutto di beltade divina... che Rhiannon vi protegga, Sorella. A presto. °°

MITRHIL { Tempio -> sala visite } la mente viene carezzata dal telepatico messaggio della sacerdotessa. Le sorride per poi congedarsi da lei con un sobrio inchino. Dunque la giovane si dirige verso la sala visite dove sono accolte la stella del vespro e la sua bambina. Tutto è avvolto nella quiete e pace più assoluta. Il lieve fruscio della stoffa dell’ampia gonna, come battito di ali leggiadro, ti accompagna fino alla porta della sala visite. Delicatamente appoggi la mano destra, libera dalle ghirlande, sulla maniglia e, cercando di fare il minimo rumore per non disturbare l’altrui riposo, l’abbassi lentamente fino a che la serratura non scatta sotto quella lieve pressione. Apri così la porta, dentro è buio, scivoli dall’altra parte senza spalancarla del tutto, così da non far entrare troppa luce.

PRIMAROSA {{ Sala Visite }} °° { Continua imperterrita e calma il suo lavoro, che pare occupar tutte le sue attenzioni.. seppure così non sia affatto. Le sue percezioni le permettono di sapere un attimo prima che accada, che Mitrhil è finalmente giunta. Un solo attimo si concede, un solo attimo sorride, un sorriso affettuoso, che solo ora da madre riuscirebbe a comprendere se lo vedesse riflesso nelle acque. Alza il mento e apre un'anta della credenza, che scricchiola dolcemente. Ardèa, nella sua culla fatta di copertine, sistemata sul letto, muove un piedino e poi torna apparentemente tranquilla. Lei sa che durante la notte si sveglierà, ma saprà prevenire i suoi pianti e la condurrà fuori con se, magari sotto la luce della luna nei giardini interni, l'allatterà e camminerà con il suo peso attaccato al petto e magari si occuperà anche di lavarla se dovuto. Il Corvo in lei l'aiuta ad esser madre in un modo che le altre non esperirebbero. °°Telepatia liv. 5°° Un semplice tocco il suo alla mente dell'Iniziata. Un tocco delicato, quasi effimero, mentre ella riesce a carpire nella penombra quanto le serviva e richiude l'anta in legno, senza volgersi all'entrata. }}

PRIMAROSA - Ti sussurra - °° T °° Avvicinatevi, Mitrhil. Vi attendevo.

MITRHIL { sala visite } Non si aspettava di nuovo quella carezza mentale, quel filo che lega mentalmente ogni sorella. Rimane per un momento stordita da quel contatto. Chiude dolcemente la porta, avanzando nell’oscurità, solo il bagliore della luna, che filtra dalle vetrate, riesce in qualche modo a dare una parvenza di morfologia alla stanza. Si avvicina dunque verso il letto in cui sa che riposa la stella. Ma l’ombra che si delinea è in piedi vicino alla credenza. Al centro del letto il piccolo fagottino circondato da cuscini e coperte sembra dormire tranquilla. Un braccio dell’iniziata è completamente adornato da ghirlande di fiori, in realtà non aveva previsto che la stella la stesse attendendo. L’altra mano tiene i lembi di quel piccolo lenzuolo, che accoglie fiori, boccioli e nastri necessari per ultimare le ultime ghirlande. E’ alquanto imbarazzata ma non si sottrae alla chiamata di colei che rappresenta il volto velato. “…siate benedetta dalla Dea…PrimaRosa… e sia benedetto il frutto che avete partorito…” parole appena sussurrate per non disturbare la quiete altrui.

PRIMAROSA {{ Sala Visite }} °° { Quel rumore soffuso, come di natura piegata e sistemata in cerchio, si blocca, trova termine nel respiro tranquillo della Stella Nera. Ode la voce di Mitrhil, ne percepisce l'aura sullo sfondo oscuro di se stessa, come un miraggio, una perla chiara. Si volge a mezzo con il volto, la luce delle poche candele disposte nei pressi della credenza che è stata suo tavolo di lavoro non sembrano riuscir ad illuminare i lineamenti suoi, che appaiono eterei e illusori, come lo è la Notte, di cui è prima guardiana. Scintillano gli occhi, biglie di vetro che contiene il mistero e l'antico segreto rivelato per bocca delle madri che furono. L'ombra del sorriso che prima v'era sulle sue labbra, svanisce come un fiocco di neve arso dal sole al mattino di primavera neo nata. } I miei Occhi riescono a vedervi, finalmente.. Mitrhil. { Queste le parole sibilline che sussurra a bassa voce, un tono che potrebbe apparire ad orecchio di chiunque terribilmente sinistro. Null'altro aggiunge. Si volge del tutto, lo scialle che le scivola appena oltre una spalla, il mento alto, la luce delle candele dietro di lei che aureola i capelli ma che non riesce a dar forma al naso, alla bocca, alle sopracciglia. } Avvicinatevi ancora, Mitrhil.. non abbiate timore del Buio. { Pacata la voce, sospesa in un sogno notturno dove ogni luce muore, dove ogni suono si spegne, dove la vita è un ricordo racchiuso in un fiore addormentato. }}

MITRHIL { sala visite } Voce quasi ostile è quello della stella, appena sussurrata… eppure in netto contrasto con le sue parole. La giovane cerca la prima sedia a lei vicina, per poggiare le ghirlande e il piccolo contenitore di stoffa. Avanza ancora un pochino più tranquilla ora che i suoi occhi si sono abituati alla fioca luce della luna e di qualche candela posta sul tavolo. Si libera infine di quel tocco d’estate per avvicinarsi a colei che aspettava il suo arrivo. Il sorriso si delinea sulle labbra della nordica, solo di nascita invero, perché mai è stato freddo e tagliente il suo sguardo. “…qualsiasi cosa io sono qui per servire voi…” le piccole fiammelle delle candele offrono strani giochi d’ombra e di luce sul viso delle due donne. Sebbene la prima volta che incontrò quel volto così austero, così pallido avvolto in quel candore… ne ebbe soggezione, ora sente quasi di essere a lei più affezionata, forse perché madre, forse perché semplicemente ha saputo comprendere quello che la giovane serbava nel cuore. Comunque ad ognuna delle sorelle è grata per qualcosa di unico.

PRIMAROSA {{ Sala Visite }} °° { Non v'è distinzione fra la donna e la sacerdotessa: entrambe sembrano sentire le energie protendersi verso un cammino più certo, convergere attorno al corpo di Mitrhil immobile e poi sospingersi sino all'interno della sua figura pallida ma non più gracile e sottile. Il respiro lento si spezza per un attimo, ella inspira ed espira il profumo delle bianche candele accese per questa notte. Le mani che prima erano congiunte e appoggiate al grembo non più gravido si alzano appena verso gli occhi di Mitrhil e cercano di abbassarle le palpebre delicatamente. } Ditemi, Mitrhil, vi fidate ciecamente del Volere della Signora? Attendereste ad occhi chiusi, ferma e devota, anche se ella mi avesse ordinato di uccidervi? { La voce sussurrante si sposta dalla sua bocca al viso dell'Iniziata. Gli occhi di rapace attenti ed aperti, imparziali come gemme lucide, chissà cosa cercano, chissà cosa guardano. E' il momento? O non è ancora Tempo? }}

MITRHIL { sala visite } La fissa in quegli occhi di un verde così pallido… così freddo… eppure lei cerca oltre, sente il suo calore in quel tocco gelido che lentamente le chiude le palpebre. Quel lieve bagliore si è spento, ma non è sola, lo disse già alla stella che non è il buoi che le fa paura… la luce non può esistere senza l’oscurità. Accetta quindi di rimanere con gli occhi chiusi, mentre gli altri sensi si protendono a sopperire a quella mancanza. “…mi fido della Dea… non conosco il suo disegno… non mi è dato di conoscerlo… ma so che ce n’è uno per ognuno… se ora il suo volere fosse che la mia vita finisse qui… per mano vostra… accetto questo come suo progetto nei miei confronti…” Ferme le parole, il tono basso ma melodioso, eppure l’emozione è forte, il suo cuore accelera nel suo petto, ma a quello è stata chiamata… riprende il suo loquire con più tranquillità. Il viso disteso, non mostra alcuna paura. “…se la mia morte è il suo disegno per me… è perché faccio parte del suo pensiero… tutto è collegato a lei…tutto riporta a lei… che così sia… dunque!” Rimane con gli occhi chiusi in attesa che gli eventi si svolgano.

PRIMAROSA {{ Sala Visite }} °° { Cosa accade oltre la cortina delle palpebre, Mitrhil? Per lunghi attimi dopo le tue parole sarà solo silenzio. Poi il fruscio della camicia della Stella, e il calore soffuso di una luce che brucia a poca distanza dal viso, tenue e placida. Come la voce che torna a bagnare l'incanto notturno, voce che sussurrata assume la forma di un uccello che si muova grazioso nell'aria, privo di impedimenti e gabbie, libero come il vento. } Ecco, è il primo tempo del giorno, il mattino baciato dall'aurora, il tempo della Bianca Vergine. Sei pronta Mitrhil a servire questo tempo, il primo tempo della ruota, in tutti i suoi aspetti, nell'acqua e nella speranza bianca, nel sorriso candido di Arianrhod? { E allora brucerebbe un rametto di Abete sulla fiamma della candela bianca e poi verrebbe subito spento, da un soffio delicato, che spingerebbe il profumo di quell'albero fino alle narici dell'Iniziata. Torna la voce, torna mite nel buio } Ecco, è il secondo tempo del giorno, il meriggio bruciato dal sole, il tempo della Rossa Madre. Sei pronta Mitrhil a servire questo tempo, il secondo tempo della ruota, in tutti i suoi aspetti, nel fuoco e nella passione rossa, nel braccio guerriero di Cerridwen? { E ramo diverso questa volta brucerà sulla fiamma, ramo di betulla argentea che spento subito dopo dal soffio riempirà l'aria e il respiro. Ma ancora non è tempo per Mitrhil di rispondere a quei quesiti. La Voce torna per la terza volta } Ecco, è il terzo tempo del giorno, il crepuscolo sospirato dalle stelle, il tempo dell'Oscura Vecchia. Sei pronta Mitrhil a servire questo tempo, il terzo tempo della ruota, in tutti i suoi aspetti, nella terra e nella saggezza antica, nel mistero rivelato di Rhiannon? } E allora sarà silenzio, di nuovo. Landa oscura da riempire con una Scelta. Con una Promessa. }}

MITRHIL { sala visite } momenti infiniti, attimi in cui si sente sospesa ad un filo… come giovane funambolo alle prese con gli eventi, con l’unica sua salvezza data dalla corda che ha sotto i suoi piedi. Il cuore, nel petto dell’iniziata sembra esser impazzito, trema ora, ma è solamente perché avverte un potere molto più grande di lei… avverte che non è più una casualità il suo star lì. La voce della stella riprende a parlare. Le chiede conferme… promesse… all’una e Trina. Si umetta le labbra, secche. Ha paura che la sua voce possa tradirla per quell’emozione così grande. Non le viene chiesto di morire…ma bensì di rinascere in lei. “…prometto di servire la Bianca Vergine, l’astro che si alza al mattino e dona luce…” la voce è visibilmente emozionata… ma si impone di rimanere ferma… le palpebre sono ancora chiuse benché lei abbia l’immagine della stella davanti ai suoi occhi come se fossero aperti. “…prometto di servire la guerriera e la passionalità…che di lei fanno la Rossa Signora… prometto di servire colei che rappresenta il passaggio, la saggezza… l’oscura signora… si io Prometto di servirle e onorarle… perché questo è il suo volere… il mio volere.!” Apre solamente ora gli occhi che brillano in quella quasi oscurità. Una commozione lieve, solamente perché in quel momento è al padre che va il ricordo… e a quel bimbo perso.

PRIMAROSA {{ Sala Visite }} °° { E non appena la Promessa sembra esser suggellata, ella percepisce nel suo cuore fiorire una corolla di luce che drappeggia le ombre profonde. Questa è la gioia che prova ogni qual volta la Dea decide di esser le sue mani, la sua voce, i suoi occhi. L'ultimo aroma di sorbo ancora s'espande attorno alla candela bianca, che forse sarà la prima cosa che gli occhi ora riaperti di Mitrhil vedranno. La Stella Nera sorride, fulgida nel suo impero di tenebre, pronta a parlare ancora. } Dal Buio sorgono le stelle, dal Buio sorge il sole, dal Buio sorge nuova vita. { Sembra quasi che parli di se stessa, eppure non è così. Parla di Mitrhil. Parla di ciò che avverrà in lei. } L'alba irradia la sua verità scintillante sulle lande addormentate.. { Sarà allora che ella farà cadere una goccia di cera candida sulla stella lievemente marcata della fronte di Mitrhil. } E tu, Mitrhil, vestirai un abito di luce bianca e i tuoi passi saranno saldi nella speranza della Vergine Fanciulla. { Con una mano tratterrà la candela fra loro mentre con l'altra coglierà qualcosa dalla credenza. Qualcosa che sin dal pomeriggio stava creando con cura e amorevole attenzione. Ecco, le sue dita vanno a sistemare sul capo di Mitrhil una piccola coroncina, di chiare margherite primaverili e fasci di rami d'abete novello. } ..Ora tu sei Sacerdotessa dell'Alba. { Questo declamano le sue labbra, mentre sulla fronte di Mitrhil quella stellina macchiata di cera si tramuterà in un chicco di luce nivea e poi resterà impressa, mutata e cresciuta, bianca come il cammino che Mitrhil seguirà. }}

MITRHIL { sala visite } quanto calore che ti circonda. Calore che proviene dalla stella che è davanti a te e che ti illumina con quella piccola candela bianca dal quale farà cadere una goccia sulla tua fronte. Non hai parole perché è tanta le emozione… il bianco corvo può sicuramente vederlo. Le gote rosse, gli occhi umidi, un sorriso che è di gratitudine, di amore nei confronti d’ea…e di tutte le sorelle che l’hanno accolta nuovamente dopo quel suo lungo peregrinare nell’oblio. Si sente invadere dalla forza di Arianrhod, che come dolce presenza si insinua in lei, riempiendo di luce quella contorno di stella sulla sua fronte. Si inchina al cospetto di colei che rappresenta in quel momento la Dea. In ginocchio chino il capo che viene adornato dalla ghirlanda che sa di eterna primavera. Alza gli occhi verso la stella. “…Sacrum Aveas…” mormorerà infine col saluto dedicato al volto dell’alba. Si alza dunque, non sa se sarà ben accetto, ma in quel momento si sente di dover abbracciare la sorella che ha davanti. Si muoverà quindi verso di lei tendendo le braccia a chiudere quel corpo minuto, ma non troppo e nemmeno troppo a lungo. Si scosterà da lei, per far ritorno così nella sua stanza circondata da un alone di luce nuovo!
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