Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Lughnasadh 2007 )O(

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2009 01:07
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Sesso: Femminile
Luna Gelida
12/11/2009 01:07
 
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//Riassunto: Le figlie della Dea si ritrovano nel Tempio e poi si recano nel Giardino Interno per festeggiare Lughnasadh, la Festa del raccolto e del pane. Alla fine del rituale, quando ormai quasi tutte le Sacerdotesse si saranno ritirate, l'Ancella del Vespro avrà una Visione della Dama del Lago che indossa la veste rossa delle Sacerdotesse del Meriggio.

//Commento: Role interessante, è stato il primo rituale per me ^__^ ma anche divertente soprattutto in OFF


YALIN { Stanza Privata -> Tempio } - { Ed eccolo, finalmente, Lughnasad...Il giorno è giunto. Anche se il Tempio è ancora isolato, all'interno di esso tutto è pronto per la celebrazione, poichè la vita e la forza delle Sacerdotesse non vacilla. Non l'ha mai fatto. Sempre più abbaglianti le luci delle lor auree, sempre più alti i loro cuori...Ogni pensiero delle Ancelle della Dea, è ad Ella rivolto. S'alza dalla sedia la Vestale, andando quindi ad abbandonar la solita alcova, per dirigersi quindi al Tempio, ove sa incontrerà le proprie consorelle }

CALLISTA [Stanza Privata] Eccolo giunto, il momento del Raccolto e dell'Abbondanza. Esile mezzelfa, tu cos'hai da raccogliere e porgere alle tue sorelle in questa giornata di festa? Imperturbabile il volto candido della Sapiente, sul quale l'ondulato crine dal color del grano maturo si scioglie, abbandonando la semioscurità della propria alcova, attirata da ciò che l'Oscura richiede per quella giornata. Eppur il verde di quei grandi occhi sembra più spento, oggi, come se il rito ella volesse abbandonare. La mancina alliscia la soffice seta della veste violacea, in un gesto di nervosismo; solitudine, eterna ed estrema solitudine quella che potrebbe leggersi nelle sue movenze, nel suo animo, ma lei che così abile nel rifuggir da emozioni, le cela, come d'abitudine, dietro una maschera di severità.

NIVIENNE {Stanza privata --> Corridoio Ala Sacerdotale} – {le iridi verdi scrutano il paesaggio che si staglia fuori dalla finestra dell’Iniziata, il Sole come sempre irradia tutto con il suo potere, oggi più forte che mai…oggi è la festa del raccolto…è la prima festa che l’Ancella festeggerà con le Sorelle, Lughnasadh, la festa del raccolto e del pane come l’ha definita l’Alta Sacerdotessa di Cerridwen che ha conosciuto pochi giorni prima…purtroppo non è ancora stata istruita sulla Ruota dell’Anno ma anch’Ea è ormai uno strumento nelle mani della Dea e come tale deve omaggiarla come una Figlia…imponendo al proprio cuore martellante di rallentare il proprio ritmo e sistemata la veste ed i capelli, intrecciati con dei nastrini di velluto per l’occasione in modo da non darle fastidio durante i festeggiamenti, l’Iniziata si avvia verso la lignea porta che varcata con facilità le permette di ritrovarsi nel Corridoio…oggi il Tempio non è silenzioso come il solito, quando niun rumore si ode, oggi si possono udire le voci delle Sorelle che felici si preparano alla festa…un sorriso le increspa le labbra…finalmente oggi si festeggia…e con passo svelto ma sicuro si avvia verso il tempio Centrale.}

MISTRAL [Dimora sacerdotale>tempio] Lontano vaga lo sguardo di rapace, il viso appoggiato tra le mani a coppa, sereno… appoggiata alla balaustra la mezzosangue par quasi assente… il tempo è giunto. Sorride, serena, beata, sorride in questo giorno che della Madre le ricorda l’abbraccio. Un sospiro, si celan dietro nivee palpebre le adamantine iridi e silentele giunge l’abbraccio delle aure delle consorelle che attraversano il corridoio dirette verso il tempio. E par rispondere a tal richiamo la mezzosangue, si aprono gli occhi, lesta passo muove e lesta varca la soglia della propria alcova, il tempo è giunto… lesto si fa l’incedere per il corridoio, sì lesto che precederà l’iniziata verso il tempio, troppa l’ansia troppa la curiosità La Dama del lago, sarà tornata?

YALIN { Tempio -> Nicchia Arianrhod } - { Sorride nel percepire le aure delle sorelle, più quella ancora debole ma presente dell'iniziata. Tuttavia prima d'ogni altra cosa, è verso Lei, la propria Bianca Madre, che il suo passo rivolge. Le braccia al marmoreo volto son protratte, gli occhi chiusi, la preghiera nascente. Non sarà lungo il tacito verbo che alla Pura va rivolgendo, ma un semplice saluto pria di dare inizio al Rituale Festivo }

CALLISTA [Stanza->Corridoio] Prima ancora che i suoi occhi si abituino al chiarore dell'astro solare che inesorabile abbandona i propri raggi sull'ambiente che precede l'ingresso al Tempio, ella già avverte le aure delle sorelle. Lucentezza e Fuoco. Alba e Meriggio. E una nuova luce, che ancora non sa districarsi e a cui ancora la via non è stata destinata. Ne segue indi le orme, silenziosa e spettrale figura d'Oscurità figlia, in fruscii di vesti che sulle sue nude estremità ricade. Avanza, superando le stanze abbandonate di coloro che sulla terraferma ancora sostano, fin scorgere qualcosa che dapprima non v'era, alla bacheca del Tempio. Un nuovo scritto, appuntato di recente, indirizzato alla Somma. S'arresta quindi il passo, la mancina abbandona il natural giaciglio tra le pieghe della veste per raccogliere la missiva, per leggerla rapidamente, perchè forse troppo è già passato da quando mani l'han vergata. Con il pennino aggiunge alcune parole a quanto già scritto, indirizzate alla Dama del Lago. E sorride mentre i suoi pensieri prendono forma, un sorriso che da molto non piegava quelle esangui labbra. Ripiega dunque il manoscritto su se stesso e lo dona al volatile che ivi attende, seguendone il volo per qualche attimo. Ora solo gli ultimi passi la separano dalle sorelle, che riuscirà nettamente a scorgere, nella pienezza della Luce del meriggio, avvicinarsi all'Altare.

NIVIENNE {Corridoio Ala Sacerdotale --> Tempio Centrale} – {lasciatasi il Corridoio alle spalle si ritrova al Tempio, lo sguardo le si illumina nel vedere che oggi il Sole che filtra dalla cupola aperta sopra l’Altare irradia tutto con i suoi raggi…anche lui par omaggiare la Dea in questo giorno di festa…le altre Sorelle che l’hanno preceduta sono già al Tempio, indaffarate per i preparativi ma altre paion mancare…chissà se arriveranno? Nell’aria pare pulsare il ritmo del suo cuore…felice ma martellante per l’emozione…saluterà indi le Sorelle abbozzando un semplice inchino *Sid, siate benedette dalla Dea, più che mai in un giorno come questo, felice Lughnasadh* sorridendole le si avvicinerà, pronta a prender posto fra di loro per festeggiare… Si soffermerà indi davanti all’Altare Maggiore per inchinarsi alla Sacra Triade per omaggiarla prima dell’inizio del rituale.}

MISTRAL [arco fine corridoio> altare maggiore] s’apron dietro di lei le porte… eccole le figlie della Triade che a festeggiare questo sacro giorno giungono. Sorride a tal vista la mezzosangue, ma non esiterà ad attenderle alla fine del corridoio e leste leste muoverà verso l’altare maggiore… ancora col cuore in gola sebbene agli occhi si palesi quanto allo spirito già s’era fatto noto: LA dama del lago non c’è… cosa ti aspettavi mezzosangue? Eppure ancor sorride la figlia di Cerridwern, sorride in questo sacro giorno… e ora giunta innanzi all’altare maggiore si volterà ad attender l’altre consorelle per rivolger a ognuna di loro il saluto di rito...

YALIN { Nicchia -> Altare } - { Scemando van le preghiere della Bianca, così come morendo sfioriscon le sue braccia. * Sacrum Aveas sorelle care, felice Lughnasad * esclama quindi voltandosi e portandosi presso l'altare con un sorriso }

CALLISTA [Tempio->Altare Maggiore] I verdi occhi trovano la conferma finale a quanto l'anima aveva già anelato {Spirites Aveas a voi,sorelle mie} E lo sguardo si sofferma sulla nuova iniziata, di celeste vestita; era già stata avvertita della nuova presenza, ma ancora non aveva avuto modo d'incontrarla {Il mio nome è Callista, sono la Sapiente del Vespro} Null'altro aggiunge in quella giornata di festa, il suo sguardo rimane lontano, quasi irraggiungibile, quando la vista scorre sull'altare e sulle tre Nicchie. In quante sono rimaste al Tempio, mia Oscura Signora? Questo ella domanda alla Statua d'Ebano che sul suo capo par troneggiare, velata e misteriosa. Ne sorregge lo sguardo, la ringrazia per esser stata misericordiosa con tutte loro ed infine nuovo verbo rivolge alle sorelle {Iniziamo il rito, dunque} A lei tocca prendere le redini di questa festività per il grado che le è stato offerto. Che festività potrà mai essere, sorretta da una Figlia del Vespro? S'avvicina dunque a Mistral, sussurrandole con grave voce, ovattata {Voi che del Meriggio siete Figlia, prendete la candela arancio e la falce} Ed attende che le due umane prendano ciò che a loro spetta.

NIVIENNE {Tempio Centrale (Altare maggiore)} – {terminata la preghiera l’esile figura può sentire alle proprie spalle la presenza delle Sorelle, il cui potere sembra nascosto come la luce celata dietro l’ombra pronta a sprigionarsi in un giorno come quello…si volterà indi verso la nuova Sorella pronta ad accoglierla e porgendole un inchino loquirà *Sid, siate benedetta dalla Dea Sorella, piacere di conoscervi, il mio nome è Nivienne* lo sguardo vagherà indi all’intorno e su quelli delle Ancelle, poi presa la torcia poggiata sull’Altare Maggiore si avvicinerà al sacro fuoco dove l’accenderà, allungherà la mano ancora fino a prendere una candela verde sull’Altare e poi attenderà le Sorelle…}

MISTRAL [altare maggiore] eccole dunque, le figlie della Dea, eccole riunite per festeggiare Lammas, la festa del raccolto… la dama del lago è ancora lontana… ma non sarà questo a impedire a tutte noi di festeggiare comunque! Attende che tutte sian giunte, poi prende fiato pronta a loquire… ma saranno le parole della parirazza a far eco di quanto nella sua mente ha preso forma. Un tronfio sorriso un gesto del capo annuisce alla misteriosa parirazza e lesta afferra la candela e la falce, pronte entrambe vicino all’altare alla Triade tutta consacrato, accanto alla corona che non verrà indossata questo giorno… ma non importa… lesta prende qual che deve prendere e poi si volta ad assicurarsi che le altre consorella abbian fatto lo stesso…

YALIN { Altare -> Giardini Interni } - { Annuisce sol una volta pria di prendere la candela blu che le spetta, volge quindi il busto alla soglia che conduce ai giardini interni * Andiamo sorelle * esclama gioiosa, lei, giovane Ancella, che da sempre conserva un animo fanciullesco. Fresca l'erbetta umida le lambisce i piedi scalzi, mentre alla Sacra Fonte ella si dirige, certa d'esser seguita dalle sorelle }

CALLISTA [Altare -> Giardini Interni] Come oggetti predestinati ad ognuna di loro, ella osserva le movenze di ognuna delle sue sorelle: l'impiacciata Nivienne, che ancor non comprende a fondo le sue gesta, la dolce Yalin che impaziente per la festività già si incammina verso la Sacra Fonte ed infine la sorella di razza Mistral, sulla quale s'agita il fuoco di Cerridwen. Attende che tutte quante avanzino sulle orme della Figlia dell'Alba, attende che l'ultima sia ella, a chiudere la fila come sempre fu e sempre sarà, figlia della Velata che all'oscurità conduce. Dall'altare la candela marrone preleva, simbolo della Terra e nella mancina la mantiene, avvicinandola al petto scarno.

NIVIENNE {Tempio Centrale --> Giardini Interni} – {le iridi verdi guizzano da una figura all’altra si soffermano sulla Figlia dell’Alba che felice si avvia verso il Giardino per poter dare inizio al rituale…si avvia indi dietro di lei mentre nelle dritta tiene stretta la torcia accesa al sacro fuoco e con la sinistra porta la candela verde.}

MISTRAL [altare> Giardini interni- fonte] lo sguardo sposta da una all’altra, bene tutto è pronto… e per prima inizia ad incamminarsi l’ancella della Vergine Sposa, la dolce Yalin… sorride la mezzosangue mentre osserva le altre prendere il posto nella fila… e lesta prenderà a muovere, dapprima per raggiungere la bianca ancella poi per porsi al suo fianco e infine, per superarla… questa festa del fuoco… è bene sia celebrata sotto il volto del meriggio… anche se le sue ancelle predilette son lontane anche se sola rimane la mezzosangue tra le figlie di Cerridwen a celebrare questa festa… non importa… lesta e solenne procede a capo della processione nudo tonfo il passo sull’erba, lesta e solenne avanza verso il loco stabilito per arrestar passo accanto alla pianticella di grano nei pressi della fonte e su di questa per un attimo fissar lo sguardo…

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {seguirà le Sorelle presso la Sacra Fonte dove i raggi del sole si riflettono nell’acqua, i piedi nudi parranno quasi sfiorare l’erba che ivi vi cresce, verde e pura, si avvicinerà indi alla Figlia di Cerridwen e prenderà posto accanto a lei, uno sguardo alla pianticella di grano…sentirà tutti i nervi che vibrano ed il sangue che le ronza nelle vene, si morde un labbro per obbligarsi a stare attenta ed a rilassarsi…}

CALLISTA [Giardini Interni] Ultima della fila ad abbandonar il Sacro edificio, attende che sia il solleticar della fresca erba a farle capire che il freddo marmo del Tempio è stato abbandonato e che i Giardini sono giunti, circondandola rapidamente di fresche fragranze sospinte dalla leggera brezza che il profumo del Lago esala, in un turbinio di ricordi e di pensieri che la mente della Sapiente non rifugge... alto lo sguardo, sereno in quello che è solo il principio del rito, ma già ella avverte il potere della terra prendere coscienza sotto le sue nude estremità, come richiamata dalla presenza della Triade che elle in quel giorno incarnano...come prestabilito, il proprio posto prende, alla sinistra dello spazio vuoto che Mistral ha davanti a sè, non abbandonando la candela che nella mancina rimane, ferma. Lo sguardo indugia sul volto dell'Iniziata, annuendole silenziosamente a domande non espresse. Muto il volto, muta la voce. Che sia la terra a parlar

YALIN { Sacra fonte } - { Sorride alla sorella del Meriggio mentre questa giustamente la supera e va a posizionarsi per il rito. Quindi la raggiunge e, preceduta dalle altre due sorelle, prende posto anche lei alla destra dello spazio vuoto davanti a Mistral, la quale è ora al centro. E’ così che deve essere. }

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {ecco che il rito finalmente ha inizio…il sangue le pulsa nelle vene…si volterà verso la figlia di Cerridwen a cui permetterà di far accendere la candele arancione che reca in mano al fuoco della torcia, indi si sposterà di fronte ad Ea, nello spazio vuoto che le hanno lasciato le Sorelle ed accesa anche la propria candela verde loquirà con tono fermo, deciso e cadenzato *L'Estate è giunta, L'Abbondanza è vicina. L'Acqua ne ha curato la Nascita, Il Fuoco la crescita, Ed ora, è il Tempo della mietitura. Poggiate il Vostro sguardo sulla Vostra Serva, Mia Luce, Mia Signora, Mia Dea: Possa io, nel Vostro Nome, Dar inizio all'abbondanza* le labbra si incresperanno in un delicato sorriso… }

MISTRAL [giardini interni - fonte] Alta la concentrazione, con quelle perole il rito ha inizio… e il mondo non visite più solo Ella adesso ha importanza, lei la rossa Signora, Cerridwen la Giusta, Signora del Cerchio. Dalle mani dell’iniziata va ghermir la candela arancione dalla sacra fiamma alimentata, la prenderà tra le mani e dalle sue labbra qual dolce neinia usciranno le parole “Eccomi, Signora. Il Raccolto è pronto, Il Vostro tempo continua. Possa la Mia mano esser la Vostra falce. Generosa, Materna e tuttavia Mortale, Possa Io esser il Vostro Fuoco, Che dà Vita e dà Morte, Che Giusto sopra tutto si erge: Possa Io nell'Abbondanza aver il mio alloggio, Possa Io Accompagnarvi tra i campi di grano. Mia Cerridwen, Mia Luce, Mia Rossa Signora: Posate il Vostro sguardo sulla Vostra Serva, E fatene la vostra umile falce. Alto il capo, gli occhi socchiusi… Madre… avanza solo di pochi passi per tornare a posar per terra davanti allo spazio vuoto innanzi a lei la candela accesa… per poi volger alla vespertina lo sguardo…

CALLISTA [Fonte Sacra] Accoglie lo sguardo della Rossa Ancella sul suo viso, ebbro di fuoco e passione dopo le parole pronunziate. E' il turno della Figlia dell'Oscura, ora, che con movenze estramamente lente raggiunge l'iniziata, a pochi passi da lei andando a lambir con la fiamma sacra la propria candela, del color della terra bruna {Eccomi Signora, la terra è pronta, il tempo del Rosso continua} Brucia la fiamma, arde come la terra stessa sotto tutte quante, arde del calore che il sole le ha donato e che lei ha ricambiato con l'abbondanza {Possa la mia mano essere la vostra falce, attenta, sapiente e tuttavia mortale, possa essere io il vostro terreno che da vita e da morte, che fecondo eppur freddo sopra tutto si erge} risuonano nell'aere le dure parole della Sapiente, il tono della voce basso, grave, che continua {Possa io nell'abbondanza avere il mio alloggio, possa io accompagnarvi nel raccolto del grano. Mia Rhiannon, mia Ombra, mia Oscura Signora Posate il vostro sguardo sulla vostra serva e fatene la vostra umile fredda mano} Terminano così le parole della vespertina, che lo sguardo lasciar vagar sul niveo volto di Yalin, avanzando di qualche passo per porgere la propria candela accanto a quella accesa di Mistral, nello spazio che tra di loro s'è creato.

YALIN { Sacra Fonte } - { Una candela le vien porta ed ella con un sorriso l’accende con quella blu che ha in mano, per poi andare davanti alla sorella del Meriggio e decantar tal verbo *Eccomi, Signora, L'Acqua è pronta, Il Tempo del Fuoco continua. Possa la mia mano esser il vostro sostegno, Dolce, Affettuoso e Puro, Possa Io esser il vostro nutrimento, Che dà vita e dà morte…Che generoso e vergine sopra tutto si erge: Possa Io nell'Abbondanza aver il mio alloggio, Possa Io accompagnarvi nella crescita del grano. Mia Arianrhod, Mia Pura, Mia Vergine Signora: Posate il vostro sguardo sulla vostra serva, E fatene il vostro umile nutrimento. *. Per terra quindi abbandona la cerulea candela la bianca Ancella, per poi tornare al proprio posto e tacere, sì da lasciar la parola a chi spetta }

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {lo sguardo fisso sull’Ancella del Meriggio che davanti a lei pronuncerà le parole di rito…un’espressione calma e riflessiva la pervade mentre pare quasi che i lineamenti dorati le splendano…poi ecco il turno della Sorella del Vespro ed infine quello della Figlia dell’Alba…a tutte accenderà la candela con la torcia…in modo che il Fuoco Sacro possa abbracciare quel momento e la solennità del rito.}

MISTRAL [Sacra Fonte] sente scorrere il potere attraverso di lei la rossa ancella, alba meriggio vespro… finalmente riunite dopo tanto tempo. E più non han significto i timori che prima la pervadevano… per un attimo socchiude gli occhi, inspira profondamente come a volersi saziare di quel potere che il suo spirito sente, a volersi cullare nell’abbraccio della Signora. il capo alto si porta al cielo per un attimo volto… poi piano il capo china e di nuovo si rivela l’adamntine iridi…a Callista, a Yalin volge lo sguardo, un sorriso che parrebbe complice mentre a loquire prende, all’unisono con le consorelle… “Eccoci, Signora Unite nel tuo nome, Unite nel Vostro Tempo, Unite nel rincipiare il Tempo del Raccolto…”… sorride al veder le consorelle all’unisono loquire “Unite nell'accogliere l'Abbondanza. Rispondete al Nostro Richiamo, Possa Io aiutarvi nell'esaudirlo, Possa il Grano esser colto. Il Tempo è giunto, La Ruota ha girato: Primavera ha veduto, Estate ha notato, Ed Abbondanza l'attende. Ecco, ecco il grano, ecco il raccolto. “ loquisce mentre le braccia he alte s’eran levate tornano a scendere lungo i fianchi e la dritta va ad accarezzar la falce…

CALLISTA [Sacra Fonte] Le voci di Mistral e di Yalin s'innalzano nell'aere splendente della forte luce del meriggio e lei s'unisce a quel coro che s'è creato {Eccoci Signora, unite nel Tuo nome, unite nel vostro tempo, unite nel principiare il tempo del raccolto, unite nell'accogliere l'abbondanza} In perfetta sintonia le tre voci aleggiano nella ridente atmosfera dei giardini, così differenti eppur un'unica voce paion essere ora {Rispondete al nostro richiamo, possa io aiutarvi nell'esaudirlo, possa il grano essere colto. Il tempo è giunto, la Ruota ha girato: primavera ha veduto, estate ha notato ed abbondanza l'attende} Le splendenti iridi color dello smeraldo si muovono al suono della sua profonda voce, che direttamente dalle viscere della terra par provenire, or su una sorella, or sull'altra {Ecco, ecco il grano, ecco il raccolto} Termina così, in un sospiro, in un mormorio, la sua preghiera per Lughnasadh.

YALIN { Sacra Fonte } - { Il Rituale è quasi volto al termine quando giunge il momento di dire tutte insieme la formula finale * Eccoci, Signora…Unite nel tuo nome, Unite nel Vostro Tempo, Unite nel principiare il Tempo del Raccolto, Unite nell'accogliere l'Abbondanza. Rispondete al Nostro Richiamo, Possa Io aiutarvi nell'esaudirlo, Possa il Grano esser colto. Il Tempo è giunto, La Ruota ha girato: Primavera ha veduto, Estate ha notato, Ed Abbondanza l'attende. Ecco, ecco il grano, ecco il raccolto. * Un unico coro vien ad Ella rivolto, snodandosi in tre voci femminee, tre Ancelle che quest’oggi rappresentano tre Stelle. }

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {eccola partecipe del momento, il momento che da giorni ha atteso con impazienza…le Sorelle avanzano verso la pianticella di grano ed insieme pronunciano le parole del rito, in coro, un’unione di voci e di anime…Alba, Meriggio e Vespro insieme, il potere fluisce come il sacro Fuoco, come il Sole del Meriggio… nel contemplare quell’immagine con le iridi verdi le pareva che quel luogo fosse diventato un’espressione della Dea, amichevole e confortevole allo stesso tempo…l’Iniziata si avvicina indi alle Sorelle e con voce emozionata pronuncerà *L’Abbondanza è qui, Il Raccolto è iniziato. Possa esso esser ricco e florido, Possa la Terra prosperare.*

MISTRAL [Sacra fonte ] e infine la falce alta per pochi istati brilla prima di abbattersi sulla pianticella parranno suonar lontane le parole della novizia che accompagnano quel gesto... cade la pianticella recisa e la mezozsnague la roaccoglei e alle presenti la mostra, il rituale è concluso… sorride la mezzosangue mentre la pianticella lascia ora ricadere a terra…

CALLISTA [Sacra Fonte] La terra è stata ringraziata, il rituale è concluso e la Sapiente dai volti delle sorelle abbassa lo sguardo, per fissarsi sulle fiamme delle candele che una accanto all'altra ardono di quello stesso potere che le Ancelle della Dea han loro donato e che nella profondità s'allarga. Luminosità che sul suo stesso sguardo d'alabastro par risplendere, in sintonia con il dorato suo crine, sollevato da invisibili forze che dal nulla paion coinvolgerla. Il capo indi risollevato come s'ella stesse per domandarsi il motivo di quella brezza insistente, di quel calor improvviso che va a scuotere il suo esile corpo. Innanzi a sè, non più i volti delle sorelle, ma di qualcuno che da tempo non ode più la sua voce, qualcuno che sempre l'ha sorretta, anche nei momenti più difficili {Mia Signora, mia Somma Stella} La visione le appare in questo modo, dal tremolio delle fiamme che sotto di lei sostano, dal calore che dalla terra emerge, sol un richiamo a colei che è la Dama del Lago, venirle incontro, a braccia aperte, con il sorriso sulle labbra. Sol l'attimo in cui ella muove un passo per accogliere quell'invito, la Visione scompare, lasciando la vespertina con il fiato sospeso, come se nemmeno si rendesse conto di ciò che ha visto.

MISTRAL [fonte>stanza] ebbra pare del poter della rossa Signora la mezzosangue, un sorriso un saluto volge alle sorelle, lesto, per poi incamminarsi verso la propria alcova... molti sono gli obblighi che ancor l'attendono e necessita di riposo la mezzosangue... il saluto di rito e lesta lascerà il loco troppo lesta per accorgersi delle parole di Callista... della Vista che si sta manifestando... e sarà già lontana quando ella loquirà, già scomprasa aal vista dietro una colonna...

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {la Terra è stata ringraziata per il raccolto, il Sole splende e benedice tutto con i suoi raggi…lo sguardo dell’Iniziata pare estasiato e divertito, si sente le membra indolenzite per esser stata nella stessa posizione troppo a lungo e con i nervi tesi, ma una voce la avverte facendola tornare al presente con un sussurro…è quella dell’Ancella del Vespro che inneggia alla Somma Stella che ivi non è presente, quasi a guardarsi all’intorno con gli occhi sgranati per poter chiedere aiuto ma ecco che l’Ancella del Meriggio scompare quasi dietro ad una colonna lasciandola sola, gli occhi della Sorella paion velati…forse una visione? Ecco che il dono che la Triade fa alle Figlie del Vespro par prendere forma sotto agli occhi dell’Iniziata, vorrebbe parlare alla Sorella ma ha paura di disturbarla indi le si avvicina per poterla sorreggere nel qual caso le gambe non la reggessero più, non sa come funziona questo dono…}

CALLISTA [Sacra Fonte] Ora solo Nivienne che s'avvicina a sorreggerla, che curiosamente par osservarla, ora che la Visione l'ha abbandonata, lasciandole solo il mistero di ciò che le è stato rivelato, nulla di più {Scusate sorella} Ritrova la forza necessaria per mantenersi in equilibrio, ma non la mente par essere di nuovo stabile, indaffarata nel trovar spiegazione a ciò che l'Oscura le ha mostrato. Ma non tace, stavolta. Ha già sbagliato in passato: se Ella le ha mostrato qualcosa è perchè deve essere ascoltato da tutte quante. O almeno lo spera. {Ho visto Samara, la Dama del Lago} Resta ancora l'abitudine nel chiamarla con il suo nome, anzichè con il dono che la Dea le ha donato {Veniva da me, sorridente. Ma rossa era la veste che indossava. La veste con cui Cerridwen a sè l'ha richiamata, molte lune fa} Una semplice Visione, del momento in cui Samara era accanto a lei, dopo il noviziato. Ma ora a Barrington lei indossa l'abito da Somma Stella. Perchè?

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {le verdi iridi continuano a fissare la Sorella, molti pensieri si annidano nella mente dell’Iniziata incuriosita da tale potere…ritrovato l’equilibro l’Ancella del Vespro le rivela indi la sua Visione…sicura che non deve dimenticare nulla delle parole che la Sorella rivela cercherà di memorizzarle nella mente, sicura che non le dimenticherà…tutto l’accadimento le pare così strano…ha visto la Dama del Lago con la veste rossa delle Figlie della Rossa Cerridwen, quale ne sarà il motivo?...*Non vi preoccupate sorella, ora vi sentite meglio?* loquirà verbo l’Iniziata per rassicurarsi delle condizioni dell’Ancella.}

CALLISTA [Sacra Fonte] Annuisce al dire dell'iniziata, offrendole un raro sorriso malinconico {Non vi preoccupate per me, succede spesso} Un vago sentor d'ironia nelle sue parole, velate d'una profonda tristezza che all'umana non giunge, troppi distanti ancora per comprendere la vesperina Sapiente, che nonostante tutto le offre la sua visione. Le lunghe ciglia dorate si schiudono e riaprono per qualche volta, indi prendendo coscienza del fatto che le alte sacerdotesse sono tornate nelle loro alcove, rivolge lo stesso invito anche all'iniziata {Venite, andiamo a riposare dopo i raggi del sole non possano giungere} E avanza, lentamente, tra le fronde dei giardini, cullandosi nel silenzio della natura.

NIVIENNE {Giardini Interni (Sacra fonte)} – {si rasserena l’animo dell’Iniziata quando la Sorella la tranquillizza…par star bene ora…sbatte le palpebre più volte mentre lo sguardo è rivolto su di lei…annuisce indi all’invito della Sorella di tornare nelle loro stanze dove il buio può portare ristoro e tranquillità…e dove le Ancelle, soprattutto quella del Vespro, potranno meditare sugli avvenimenti di oggi…}


Io sono la Madre e la Figlia.
Sono la Prostituta e la Santa.
Io sono la Carezza che placa il dolore e la Lama che ferisce e uccide.
Io sono la mano che regala morte e il grembo che dispensa vita.
Sono il fuoco che Distrugge e Crea.
Sono la Voce della Giusta.
Rispettami sempre.
Perchè io sono la Scandalosa e la Magnifica














... e ... la casinista dietro lo schermo...






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