Testo Del Rituale Con i Druidi
La Somma indossando le vesti rosse risale verso il Tor accompagnata dall’Arcidruido Leisa, seguita dalle sacerdotesse: in cima alla colonna le sacerdotesse legate a Cerridwen, dopo di loro le altre sacerdotesse ed i druidi, a seguire le iniziate ed i postulanti.
La magistra dei Simboli porta fra le mani dei rami di biancospino fiorito, tutte le sacerdotesse del meriggio e indossano una coroncina sul capo.
Fra le mani, sacerdotesse e druidi, reggono delle candele di colore ROSSO.
Somma ed Arcudruido di dispongono di fronte all’altare.
Le sacerdotesse rosse ed i druidi da livello di druido pilastro a salire formano un cerchio attorno a loro.
Le altre sacerdotesse e druidi si fermano attorno nella radura, formando un cerchio ancora più ampioassieme ai partecipanti.
Ai piedi dell’altare fra i monoliti è preparato un falò ancora spento, composto da legni di nove essenze differenti (NON il sorbo).
La preghiera davanti all’Altare
Disposti tutti i presenti, SHIRIN pronuncia:
Benedetti siano i miei piedi che camminano sulla strada degli Dei.
Benedette le mie ginocchia che si piegano davanti al Sacro Altare.
Benedetto il mio cuore che batte sul tamburo della compassione.
Benedette le mie labbra perchè possano dire il vero.
Benedetti i miei occhi perchè riescano a vedere la saggezza dello spirito.
Che l'amore di Cerridwen e Bel sia dentro e attorno a me mentre inizio anche oggi il mio viaggio nella nuova vita.
E sia così!
LEISA prende la parola e pronuncia:
Vento, vento soffia sui miei passi,
vento, vento soffia verso casa,
vento, vento soffia verso la mia casa.
Nel Fuoco mi consuma la passione,
nel Fuoco mi consuma la vita,
nel fuoco mi consumero' danzando.
Scorrono i fiumi, scorrono e crescono,
scorre la vita, scorre e cresce,
scorre la mia vita, verso il mare della morte.
Madre, ti sento sotto i miei passi,
Madre, sento il tuo cuore che batte,
Madre, mostrati a noi!
AZIONI
EOS (ovate veggente) oppure Emydea (ovate guida) appicca fuoco al falò, avvicinatasi all’altare sul quale ha precedentemente deposto dei nastri tinti di rosso, poi torna nel cerchio. Porta con sé un cero rosso acceso
NHYMPIA (magistra dei simboli) quando le fiamme si innalzano, depone sul fuoco i rami di biancospino fiorito.
SHIRIN recita:
Sono la Dea delle corti ambrosiache
e non sono superata da nessuno i cui templi fanno
impallidire questo mondo.
Attraverso il cielo io spingo la mia luce,
diffondo la pace sul mio pallido popolo,
sulla terra, amando le creature io veglio.
Veglio su ogni lupa pregna ed ogni morbida volpe,
sulla covata implume di ogni madre pennuta,
e tutto ciò che amo sono le verdi terre
e la forza della vita che cresce.
LAIFEAIEL (Stella del Meriggio) si porta all’altare sul quale posa un calderone colmo di idromele.
Facendolo, recita:
Regina del Cielo, benedetta Cerridwen,
Madre celeste, Dea della vita, anima del mondo.
Tu che alimenti l'intero creato,
tu che nella tua grande generosita' porgi aiuto ai mortali,
tu la cui bocca, Madre, sa pronunciare incantesimi,
nutrimi, abbi cura di me e confortami.
Aiutami a ritrovare le parti disperse del mio spirito,
come hai cercato e trovato le parti disperse del tuo Sposo Divino.
Sorreggimi nelle avversita', concedimi la gioia
e liberami dal dolore.
EOS (ovate veggente) quando Laifeaiel finisce, fa un giro in senso orario nel cerchio di druidi e sacerdotesse, accendendo con il proprio lume acceso, quelli di tutti gli altri.
SHIRIN trasfigurata in Cerridwen pronuncia
Io sono la volonta' delle Stelle, io sono la vita.
Io sono la Signora della fertilità, colei che ritorna per ricordare ai suoi figli il risveglio della vita.
Io sono la Dea dell'amore che stende un mantello di stelle sopra la notte.
Io annuncio l'alba e saluto il tramonto.
Io possiedo il segreto di ogni incantesimo.
Io sono colei che comanda la folgore.
Io sono la rugiada che scende sui prati fioriti, la linfa che scorre nei boschi, che anima i venti e le acque, che sposa e feconda la terra, che nasce nel fuoco e alimenta la fiamma perenne che grida giustizia agli Dei.
Io sono colei che sconfigge la morte e spezza le catene della paura, io sono lo Spirito puro della Natura, lo Spirito libero dell'universo.
Io sono la Gloria immortale della verita' mai tradita. Io sono l'amore, io sono la vita.
Io sono la Luce infinita che mai mortale potrà spegnere.
LEISA richiamando i Poteri della Natura pronuncia
Io sono la Madre.
Io sono l'Acqua ed il Fuoco, la Terra e l'Aria.
Io sono Colei che comanda le Stagioni e i cicli naturali, Colei che dona fertilità e Amore.
Sono presente nel grembo delle Madri e nel Seme dei Padri.
Io sono lo spirito degli alberi e il sussurrio incessante dei ruscelli, la forza dei mari in tempesta e la dolcezza della rugiada mattutina.
Sono Colei che muore in Inverno e rinasce in Primavera.
Sono le messi dell'Estate e le Foglie ingiallite dell'Autunno. Io sono Colei che sempre sarà.
Vengono poi consegnati dai druidi i nastri che avvolgeranno il palo per la festa del popolo di Beltane, lasciando nastri più corti, rossi, sull’altare.
L’idromele viene distribuito a tutti.
I giovani innamorati, maschi o femmine, prendono un nastro (le femmine) un rametto di biancospino (i maschi).
Le ragazze legheranno il nastro attorno ad un polso di colui che amano o al quale si vogliono dichiarare, i ragazzi consegneranno i fiori di biancospino alle ragazze che corteggiano.
Io sono la Madre e la Figlia.
Sono la Prostituta e la Santa.
Io sono la Carezza che placa il dolore e la Lama che ferisce e uccide.
Io sono la mano che regala morte e il grembo che dispensa vita.
Sono il fuoco che Distrugge e Crea.
Sono la Voce della Giusta.
Rispettami sempre.
Perchè io sono la Scandalosa e la Magnifica
... e ... la casinista dietro lo schermo...
