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)O( Polvere di Stelle. La nascita di Ayren )O(

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2013 14:11
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Polvere di Stelle
28/08/2013 14:11
 
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Parto Nivienne
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Riassunto: Link FM


Sembra un parto semplice, quello di Nivienne. Il neonato nasce sano e subito emette il suo primo vagito.
Ma poco prima che emerga, come anche Arshal può vedere, i suoi occhi si offuscano e lei avrà il chiaro ricordo di quando le fiamme la rapirono, di quando salvò Azhael. Allora la Dea le mostrò un neonato e le diede la scelta fra le fiamme e la sua vita. Stavolta è chiamata di nuovo a quella scelta.
Non ha dubbi Nivienne. La Dea sarà sempre ciò che sceglierà e ad essa si affida senza alcuna remora.
Nel dolore di non poter mai toccare la creatura a cui dà il nome di Ayren.
Nel dolore delle sue consorelle che la vedranno svanire consumata dalle fiamme.
Ayren rivela subito di avere qualcosa, un dono raro.
Mitrhil lo sente.


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NIVIENNE { Tempio (Navata laterale)} - { Una giornata tersa, serena. Se non fosse per il mal di schiena che la accompagna ormai dal mattino. Ha tentato di rimanere stesa, oppure di starsene seduta sul proprio letto con un guanciale dietro la schiena per tentare di distenderla meglio e far passare il male. Eppure sembra proprio che quel fastidio, che non la lascia sola nemmeno per un secondo, non voglia andarsene. Cammina lentamente lungo una navata laterale, con le mani che ritmicamente vanno a posarsi sulle reni andando a massaggiarsi. La veste le tira come non mai sul ventre rigonfio, così che sembri più corta sul davanti. I piedi nudi e le caviglie spuntano da sotto il tessuto cremisi. Passi lenti, cadenzati, per poi andarsi ad appoggiare contro le mura del Tempio, un fresco che potrebbe aiutarla, forse. I riccioli corvini le ricadono oltre le spalle, soltanto una treccina sul capo -fissata come un cerchietto- non gli permettono di solleticarle il volto. Il Fuoco di Cerridwen scorre nella Stella del Meriggio, un marchio sulla sua fronte che ne rivendica l'appartenenza al volto della Madre. Al collo invece non indossa entrambi i ciondoli, quasi le dessero fastidio, preferendo lasciarli nella propria Alcova. Non sono certo quelli a fare di lei una Sacerdotessa. }


EILUNED { Tempio - navata centrale } Eiluned è rientrata da poco da una passeggiata fuori dal Tempio, e si è fermata a guardare in alto, oltre il soffitto forato del Tempio, dove vede splendere luminoso e bellissimo il sole dell'estate. Un sorriso luminoso le illumina il volto dalle gote ancora arrossate dal caldo della camminata, ma non le occorre tanto tempo prima di accorgersi di non essere la sola sacerdotessa presente in quel momento nel Tempio. E' immediatamente riconoscibile la luce scarlatta di Nivienne, ma le pare si sentirla tremolare. A passo svelto quindi le si avvicina per controllare come sta, certa che la consorella potrà sentire molto preso la sua presenza e vederla non molto dopo...


ARSHAL [Giardini Esterni/Nicchia Cerridwen] rosse sono le mura del Tempio e dello stesso colore è l'abito che la Custode indossa, come la stella sulla sua fronte scura ed il nastro sottile che ferma l'estremità inferiore della treccia, in cui i suoi capelli sono stati raccolti. I piedi scalzi s'apprestao ad abbandonare l'erba dei giardini, quel luogo a cui solo le figlie della Dea possono accedere senza limitazione alcuna. Si muove senza fretta, mentre passa dal sole del Meriggio alle ombre del Sacro Luogo, oltrepassando l’arco che la statua dedicata a Cerridwen nasconde. Ancora rosso e ancora fuoco…lo sente crepitare davanti all’altare e lo vedrà non appena avrà superato la statua; lo sente dentro di sé e nel calore del Meriggio appena nato; lo sente, infine, nella luce della sua Stella, che lì, a così poca distanza. Quanto tempo è passato e quanto è strano per chi vive nello stesso luogo, non avere la possibilità di sedersi e parlare…ma è così vuota la Casa della Triade e così tanti i compiti che le hanno separate. In modo inconsapevole, affretta il proprio passo, proprio nell’attimo in cui si rende conto che vi sono altre luci con loro. Eiluned è lì, i suoi occhi chiari possono scorgerla per prima, mentre s'avvicina ad una seconda figura, Nivienne, che anche a quella distanza le appare incredibilmente simile all'immagine della Madre.


NIVIENNE { Tempio (Navata laterale)} - { Non sembra quasi nemmeno accorgersi del muro fresco che le sostiene la schiena, visto il male che continua a farle la schiena. Negli ultimi giorni non ha sentito muoversi il bambino quasi per nulla, ma Mitrhil le ha assicurato che stava bene l'ultima volta che si sono incontrate e la Luce di Arianrhod le ha permesso di controllare il suo piccolo guerriero. Ma forse è normale, visto l'avvicinarsi del parto e di quanto poco spazio debba avere ora per muoversi nel suo ventre, che non potrà certo gonfiarsi all'infinito. Il pensiero di quel piccolo bambino che presto avrà fra le braccia sembra quasi distrarla dal dolore. Chissà se nascerà con o senza i capelli, di che colore saranno. Così come i suoi occhietti. E' un dolore più acuto, diverso dai precedenti, che la riporterebbe alla realtà. Un dolore al basso ventre, mentre un liquido caldo le scivolerebbe giù lungo le gambe, formando una pozza sul pavimento del Tempio. E' giunto il Tempo che il suo bambino veda la Luce e forse il mal di schiena ed i dolori che ha sentito fino ad ora ne erano soltanto il preludio. Lo sguardo s'alzerebbe verso la figura di Eiluned. Eccola lì, proprio ora. Nel momento del bisogno, anche se il proprio pensiero andrebbe a Mitrhil. Le aveva promesso che le sarebbe stata accanto. Una Fiamma sembrerebbe anche ridestarla, Arshal. La Sua Custode. Sono lì, ora, con lei. Labbra che s'aprirebbero, mentre articolerebbe una frase in direzione della Dama del Lago. } Eiluned...sta nascendo! { Ovvio. Sapeva che presto sarebbe accaduto. }


EILUNED { Navata centrale -> sala visite } Non solo le fiamme di Nivienne illuminano il Tempio, ma anche quelle di poco meno brillanti, della Custode Arshal. L'osserva per un istante sorridendole prima di notare la pozza che si allarga sotto le gambe di Nivienne e che bagna in parte la sua veste scarlatta. Il passo di Eiluned si fa corsa per percorrere velocemente il tratto di strada che la separa dalla Stella del Meriggio. Nel minor tempo che le è possibile la raggiunge e le cinge la vita con un braccio passando il suo sotto la spalla di lei in modo da poterla aiutare nel cammino. Tuttavia la corporatura di Eiluned non è sufficientemente robusta per trasportarla e agevolarla in maniera consistente, perciò , senza badare troppo alle buone maniere esorta l'altra consorella * Presto Arshal, aiutami a portarla in Sala Visite.* Lo sguardo eloquente della Somma Stella e l'urgenza nella sua voce non dovrebbero lasciare dubbi alla Custode, che tra l'altro è sicuramente in grado di comprenderlo da sola. Aspetta quindi che anche l'altra donna giunga sorreggendo Nivienne dall'altro lato per condurla così in sala visite, dove si potranno prendere cura di lei.


ARSHAL [Tempio/Navata Laterale] supera l'altare, il Sacro Fuoco, le prime colonne...si dirige verso la navata dove si trovano Nivienne ed Eiluned. Immagina cosa sta per accadere e la voce della sua Stella giunge a colmare quanto ha pensato. I passi si fanno ancora più veloci, tanto che la sua diventa poco meno di una corsa, e questa volta la variazione d'andatura è consapevole. Vuole essere lì il prima possibile, vicina alla partoriente, come la sorella lo è stata per lei. La voce della Dama del Lago la raggiunge e lei è presto al fianco opposto di Nivienne. Si china, tentando d'imitare Eiluned e sostenere Nivienne dal lato opposto, passandole il proprio braccio sotto la spalla. Non pronuncia una sola parola, ora non ve n'è bisogno.


NIVIENNE { Tempio (Navata laterale --> Sala Visite)} - { E' un brivido quello che la percorre. La consapevolezza che presto potrà tenere fra le braccia il suo tenero fagottino. Baciarne le manine, i piedini. Mostrarsi adorante mentre apre e chiude gli occhietti, così come la boccuccia morbida. Un piccolo miracolo presto sarà fra le sue braccia. Cullato con amore. Figlio di quel Fuoco che le si agita nelle vene, Figlio di un Fuoco Ardente, d'Amore, di Passione. Figlia della Madre e presto lo sarà a sua volta. E sembrerebbe quasi un istante quello in cui entrambe le sarebbero accanto. Ognuna su un lato differente, per aiutarla a raggiungere la Sala Visite. Il Fuoco è con lei, così come il riverbero di quel Diamante che la irradia di ogni sfumatura esistente. Arshal ed Eiluned. } Posso camminare da sola. Ce la faccio... { Testarda, come è sempre stata. Ma quasi sicura di potercela fare da sola, con le proprie gambe (//Resistenza lv. 2). Anche se sa che le altre non la lasceranno di certo andare. Non ora. Una nuova fitta che le mozzerebbe il respiro. Un'altra contrazione. Un dolore che si sposterebbe dal basso ventre, sino ad arrivarle di nuovo alla schiena. *Mitrhil...!!!* (//Telepatia lv. 5). Un urlo che dovrebbe intrufolarsi nella testa della Stella dell'Alba, perchè se il dolore le mozza il respiro, non significa certo che la sua mente non possa urlare e richiamare a lei l'amata Sorella. Almeno lei, le aveva promesso di esserci e di non lasciarla sola. Si muoverebbe e si lascerebbe trasportare. Inconscia della veste bagnata e della porta della Sala Visite che s'apre dinanzi a lei. }


MITRHIL {[ Orto -> Sala visite ]} )O( { L’ora della madre. La stella dell’Alba passeggia per i sentierini dell’orto controllando che le piantine di erbe mediche, abbiano l’acqua necessaria per non seccarsi. Il sole è generoso nel dispensare il suo calore nel suo tempo che lo vede come signore indiscusso. Ma è il tempo anche del raccolto, la madre terra dispensa frutti abbondanti e non c’è momento migliore perché anche la piccola vita, che è stata custodita al caldo nel ventre di Nivienne, decida di sbocciare. Alza il viso riparandosi dalla forte luce diurna, verso la porta a vetri che da’ sulla Sala visite proprio mentre il suo nome viene urlato, a riempirle la mente, da Nivienne. [ “Stai tranquilla, sono più vicina di quanto tu possa immaginare… e poi non strillare così forte, mi hai quasi spaventata!” ] [//Telepatia lvl 5] Il tempo deve essere decisamente giunto anche per il figlio del fuoco. Il suo tono è rassicurante, dolce mentre le labbra si allungano in un sorriso lasciando il suo lavoro per apprestarsi a svolgerne uno ben più difficile, ma decisamente meraviglioso. }


ARSHAL [Tempio/Sala Visite] ed assieme alla Dama del Lago aiuta Nivienne a raggiungere la porta della sala visite...tutto si mescola nella sua mente, perché quella che tiene sotto braccio è sua Madre per volere della Dea, ma anche sua sorella e non solo perché Cerridwen le ha chiamate entrambe, lei l'ha sostenuta alla nascita di Inish ed ora i ruoli sono invertiti. ''Lady Arhil ha consegnato una missiva per te e dice che è importante tu ne conosca il contenuto. Vuoi che te la legga?'' tenta di distrarre la mente della madre dal dolore del parto, quella voce bassa e calda, che sussurra all'orecchio della Stella del Meriggio? Sì, in parte, ma ha anche scorto l'urgenza sul volto di Arhil. Supererebbe l'ingresso della sala visite assieme a Nivienne e prima di Eiluned, perché superarlo in tre non dovrebbe proprio essere semplice.


NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { Meriggio. Quale orario più indicato per la nascita di quel piccolo guerriero che porta in grembo? Sempre se non dovrà tirare avanti sino a quando il cielo si colorerà dei colori della sera. Il Tramonto. Vedrà. Per ora tutto ciò a cui riesce a pensare è un passo dopo l'altro, quasi come se potesse alleviarle il dolore. Ma è la voce di Mitrhil quella che la rasserena. Lei che le è così vicina, quasi accanto a lei. Una risatina leggera le uscirebbe dalle labbra e forse la Dama del Lago o Arshal potrebbero prenderla per matta. } Non potrei mai spaventarti, ci vorrebbe ben altro! { Il tono sbiascicato sarebbe per la Stella dell'Alba che entrerebbe nella Sala Visite al loro contempo. Anche se il nome di Arhil la distrarrebbe in un attimo. } Cosa? { Si fermerebbe per un secondo, portandosi la mano che Arshal le ha lasciato sul basso ventre. Ansante. Ogni dolore sembra lasciarla senza respiro (//Resistenza lv. 2). } Arhil? Si, leggila! Leggila! { Attenta a seguire Eiluned e dove la sta conducendo, ma con una parte di sé focalizzata sulla Custode. E forse per un attimo potrebbe dimenticare anche il dolore del parto, quelle contrazioni che si fanno sempre più ravvicinate. }


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { E’ Arshal insieme a Nivienne ad entrare per prime, ma Eiluned le segue subito dopo muovendosi con grande fretta verso la dispensa. La discendenza dalla Stella Bianca le rendono quei gesti automatici e precisi. L’acqua sul fuoco, catino, asciugamani, bende di lino, si muove con grande maestria e Mitrhil si prepara ad accogliere la futura mamma, mettendosi un grembiule e lavandosi bene le mani. L’athame lo slega dalla cintura passandone la lama sul fuoco per disinfettarlo, per poi poggiarlo su una compressa di garza sterile. Tutto è pronto manca solo Nivienne. C’è una culletta pronta che sa di bucato fresco e presto sarà il vagito di un neonato a cantare nei primi giorni del raccolto. E’ un via vai di donne, anche Rois si affaccia alla sala visite, rimanendo nei paraggi qualora ce ne fosse bisogno. E’ forse quello il momento che le riempie di più il cuore, aiutare una donna a mettere al mondo il suo frutto più bello; l’ha provato sulla sua pelle e dopo che anche lei ha partorito, la vive con una emozione ancora più intensa. } Su… su… C’è da lavorare, la missiva puoi leggerla anche dopo mia cara, quando avrai il tuo bambino tra le braccia. { Scuote appena la testa impercettibilmente in segno di diniego verso Arshal. } Su salta sul letto Nivienne! Le contrazioni sono troppo ravvicinate e c’è bisogno di tutta la tua concentrazione ora! { Le sorride avvicinandosi al letto che ospiterà la Stella del Meriggio battendo la mano sul materasso per invitarla a stendersi. }


ARSHAL [Tempio/Sala Visite] Con la mano sinistra sfila la missiva dalla propria cinta, l'apre e la porta davanti agli occhi...all'improvviso tutto quadra, prima ancora che le sue labbra possano pronunciare le parole che lo sguardo ha scorto: la ricerca del draconico, la visione di Beltane, il coinvolgimento del Tempio...ma Mithil interviene e in fondo Arshal non ha il tempo di comprendere quanto quelle parole siano importanti per Nivienne. La Stella dell'Alba ha ragione, ci sarà tempo e lei sa meglio di tutte cos'è importante fare in questo momento. Il letto è vicino e lei vi si dirigerebbe, se Nivienne dovesse accettare di muoversi in quella direzione. Nessuna parola, però, trova la strada per le sue labbra. Vorrebbe soltanto far adagiare la sua Stella su quel letto, perché siano le mani esperte di Mitrhil a prendersi cura di lei della vita che sta per vedere la luce.


NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { Si lascia condurre dalla Dama del Lago, dai suoi gesti, dalle sue parole, dalla sua voce leggera che racchiude in sé la cadenza di ogni volto. Le sfumature di un diamante che sembrano infinite. E quando la lascerebbe per un attimo si sentirebbe come una bambina sperduta, senza la propria Guida accanto a sé. A quanti parti ha presenziato? A quanti ha fatto la sua parte aiutando le Figlie dell'Alba? Eppure in questo caso le sembra così tutto differente. Quasi stesse fluttuando in una specie di nebbia. Tutte hanno qualcosa da fare. Eiluned che si avvia a prendere l'occorrente, Mitrhil che si prepara e le mani calde di Arshal che nuovamente la sfiorano. Annuirebbe soltanto, mentre la mascella si irrigidirebbe ad una nuova contrazione. Il dolore sembra trapassarla non lasciandole molto spazio al respiro (//Resistenza lv. 2), ma non vuole nemmeno urlare. Deve essere forte. E' la Stella del Meriggio, in ogni più piccola fibra del proprio essere. Mitrhil ha ragione, la missiva può aspettare. Anche perché non vuole minimamente pensare a cosa possa contenere, non adesso. Ed Arhil ha questa sua capacità di arrivare sempre nel momento meno opportuno. Ora, ha soltanto bisogno di tutta la Forza che la Madre potrà donarle. Saltare?!? In questo momento dilanierebbe le carni di qualcuno se soltanto fosse in quella stanza, ma non crede che riuscirebbe a saltare sul letto come una gattina. Vi si appoggerebbe, per poi allungare le gambe e mettersi con la schiena appoggiata alla testiera del letto. } Un cuscino. { Avrebbe potuto urlarlo, si, ma la sua voce uscirebbe deformata all'attenzione di Arshal quasi in uno sbuffo. Aria che le sembra fuoriuscita quasi per sbaglio, o forse è così? Visto che le sembra di esser rimasta senza per una nuova contrazione? }


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { La distrarrebbe con altre domande, di carattere sicuramente più consono al momento. } Dimmi, da quanto hai le contrazioni… { Osserva la gonna bagnata. } Ah… ma allora ci siamo quasi. Vedrai che tra poco sarà tutto finito e terrai il tuo bambino nelle tue braccia. { La voce della Stella dell’alba è musicale, dolce, un flauto che suona una dolce melodia, capace di calmare anche gli animi più tormentati. [//Espressività artistica lvl 2] La osserva contenersi. Mantenere quel self control che però non le farebbe bene. [//Empatia lvl 3] } Coraggio Nivienne sei l’emblema della madre su queste terre… ti è concesso urlare, credo non ci siano urla migliori… e poi non devi trattenerti è peggio! Lasciati andare mia cara, sfogati! Questo è il tuo momento e ne hai tutto il diritto! Arshal… cortesemente, aiutami a toglierle la sopraveste! { Accarezza il viso di Nivienne con il dorso della mano, tirandole indietro quelle ciocche ribelli che le sono finite sul volto. }


ARSHAL [Sala Visite] Nivienne raggiunge il letto e lei si muove in fretta, prendendo un cuscino dal letto a fianco, come le viene richiesto. Lo sistemerebbe dietro la schiena di Nivienne, assieme a quello che già si trova lì, tra la donna e la testiera del letto perché vi si possa appoggiare, poi eseguirebbe quanto Mitrhil le ha richiesto, con un solo, breve, cenno del capo, andando a sfilare la sopraveste rossa ed accompagnando le braccia della sorella, perché si alzino e l'aiutino in quel compito.


NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { Le sembra quasi di essere una bambola, un pupazzo di pezza nelle mani di Arshal, mentre sembrerebbe quasi volersi appigliare a qualcosa. Mitrhil parla, le parla, le indica la via con la sua voce melodiosa che sembra rinfrescarle l'animo. Eppure lei non è una Sacerdotessa dell'Alba, ma del Meriggio ed il Fuoco s'agita in lei, ad ondate, s'alza e s'abbassa quasi non avesse una linea guida e sa che è ciò che dovrà dargli. Signora delle Fiamme. Il tessuto scivola via da sopra la sua testa, scompigliando ancor di più qualcuno dei propri riccioli che le si attaccano al volto sudato ed arrossato. Le mani, infine, dopo che la schiena avrà trovato la giusta posizione, si appoggeranno alle coltri, stringendole. La presenza di Mitrhil la calma, così come quella di Arshal sembra donarle nuova Forza. Forza della quale ha bisogno. Il dolore è sempre più ravvicinato, nuove contrazioni che sembrano aumentare di intensità. Tenterebbe così di respirare ritmicamente, seguendo le pulsazioni del sangue nelle proprie vene, quel fuoco del quale è portatrice (//Resistenza lv. 2, Volontà ferrea lv. 3). Se è capace di regolarizzare il proprio respiro in battaglia, anche se è ferita, potrà riuscirci anche adesso, lasciandosi cullare dalla Madre. Fluttuerebbe così fra le Fiamme del proprio respiro, assecondandone le maree guidata anche dalla voce di Mitrhil. Inspirerebbe in un moto ascendente, per poi espirare e spingere ad ogni contrazione. }


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Mitrhil è al fianco di Nivienne che le sorride serenamente, mentre Rois prepara gli unguenti necessari lasciando che gli odori delle erbe comincino a riempire la stanza. } Allora… vediamo come sta prima questo terremoto, così poi possiamo preoccuparci di altro! { Conosce perfettamente lo stato d’ansia che può attanagliare una madre in procinto di partorire il proprio figlio, gli occhi che all’argento hanno rubato il colore, si fissano in quelli smeraldini della sorella che immediatamente avvertirebbe, nonostante i dolori, una sensazione di rilassatezza e di benessere suscitati dalla Bianca Arianrhod [// Infondere sensazione lvl 5]. La sua preghiera verrà rivolta alla Dea a colei che incarna la nascita. Ella ascolterebbe la preghiera di chi custodisce la Sua luce e ne rivelerebbe la Sua presenza con una brillante luce bianca che rifulgerebbe dalla stella tatuata sulla tua fronte. In questo modo ella potrà scorgere, grazie al Dono della Vergine, lo stato di salute del nascituro. [// Luce della Stella lvl 5] Eccolo quel dono meraviglioso che non le verrebbe mai negato dalla bianca Signora, aprendole i canali segreti per oltrepassare, con i suoi occhi, quelle barriere fisiche. Si chiudono le palpebre mentre appena un canto si leva, dolce e soave, la voce delle più pure, il suono di un flauto che accompagna un momento tanto delicato. Così il velo si squarcia nuovamente sotto la luce della Pura lasciandole osservare il nascituro che è già in posizione e pronto per aprirsi alla sua nuova vita. La luce sulla sua fronte brilla di un bagliore candido. [ //Potere della stella lvl 5] Poi la luce va pian piano scemando, gli occhi si riaprono mentre si inginocchierebbe ai piedi di Nivienne. } Coraggio, la Triade ti è accanto, invocala, pregala, aggrappati a Lei… ti aiuterà...{ Osserva ancora una volta il parto della donna completamente dilatato. Già la testa del piccino è pronta a venir fuori, perciò esorterebbe nuovamente la Stella del Meriggio. La mano destra andrebbe a constatare la dilatazione. } Sento la testa, ci siamo.... alla prossima contrazione spingi più che puoi! { Lo sguardo si sofferma per un momento sulla Rossa Custode perché possa trovare in quell’espressione la certezza che tutto sta procedendo così come dovrebbe essere. Come da copione. }


ARSHAL [Sala Visite] mette da parte la sopraveste e siede al fianco di Nivienne, leggermente spostata dietro di lei, per poterla sostenere con le proprie mani...durante lo sforzo del parto, non v'è alcun bisogno che anche la schiena soffra più del necessario. Sente la voce di Mitrhil che incoraggia, sprona, dona speranza. ''Ancora uno sforzo, noi siamo qui con te.'' sussura, la Custode dei Simboli, continuando a rimanere in sottofondo ed al suo sussurro la stella rossa sulla sua fronte inizia ad emanare la luce della Madre, come in risposta a quella della Vergine. E' calda, rossa, forte...è il volto che ha chiamato le due sorelle e che ora le sprona, sostiene. [Skill Luce di Stella, liv 4] Anche quella luce si spegnerebbe, in accordo con quella bianca e pura.


NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { Il dolore sembra ormai far parte di lei, la cinge e forse per questo motivo è come se tutto il resto le arrivasse ovattato. E' una cosa presente, viva, che brucia dentro di lei. Una cosa alla quale s'è ormai abituata (//Resistenza lv. 2). Fiamme che s'agitano e s'infrangono ad ogni respiro. Un respiro che tenterebbe di regolarizzare, ma ad un ritmo elevato. Le dita stringono ancora le coltri, mentre la melodia della Stella dell'Alba e la Sua Luce tornano a rinfrancarla e rinnovarle l'animo. Un animo nel quale vorticano sensazioni contrastanti. Il sollievo ed il conforto di Arianrhod, ma anche il calore e la forza della Madre che le infonde Arshal. Una forza che per ora non le permetterebbe di sentire la stanchezza che prova il proprio corpo, ora che le contrazioni si susseguono una dopo l'altra. Ed il dolore è sempre maggiore. Continuerebbe ad inspirare ed espirare, lasciando che con esso ed il dolore nuove spinte sempre maggiori si susseguano (//Volontà ferrea lv. 3). La testa, sta uscendo la testa. Chiuderebbe le palpebre, assecondando il proprio respiro ed il proprio corpo. Presto potrà tenerlo fra le braccia. }


MITRHIL {[ Sala Visite]} )O( { Grazie agli sforzi di Nivienne la testa del bambino sarebbe ormai fuori dall'utero, un ciuffetto di capelli scuri impiastricciati di sangue e placenta spiccherebbe sul capo rosa. La Stella dell’Alba rimarrebbe per un momento ad osservare quella vita che a fatica cercherebbe di prendere il sopravvento. Accovacciata davanti alla sorella, per agevolarla e aiutarla in quell’ultimo passaggio, penetrerebbe dolcemente con la mano nella sua intimità afferrando le piccole spalle del bambino. Di nuovo la sua voce dolce, come solo l'intervento della Bianca Signora può renderla, con decisione incalzerebbe nuovamente. } Avanti Nivienne, un piccolo sforzo, l’ultimo te lo prometto, e tra poco stringerai tra le braccia il frutto del tuo grembo! Spingi alla prossima contrazione! La terra arida dopo l'inverno è pronta per donare il suo virgulto! { Le spalle sarebbero fuori, con un'altra spinta anche il busto e le gambine, molto più strette della testa, verrebbero espulsi dall'alcova in cui la creatura ha soggiornato per più di nove mesi. } Arshal, prepara i teli puliti per accogliere questa nuova creatura della Dea! { E’ pronta anche Mitrhil ad accogliere quel bimbo. Ormai è solo questioni di attimi perché possa recidere il legame fisico tra madre e figlio. }


ARSHAL [Sala Visite] da sopra la spalla di Nivienne potrebbe scorgere i movimenti di Mitrhil, ma non certo vedere la testa del bambino, come la vede lei. Continua a sostenere la sorella, mentre lascia che siano le parole dell'Alba a spronarla...sì, anche la Vergine ha una sua forza ed è del tipo che serve in questo momento. E' quasi nato ed Arshal inizia a scostarsi da Nivienne, sfiorandole la guancia destra con la mano sinistra, in una breve carezza. Scende dal letto, poi, ed i piedi scalzi la portano là dove Rois ha preparato il necessario per il bambino. Sorride all’inserviente, mentre fa quanto la Stella dell’Alba richiede. Prende i teli candidi tra le mani e torna a voltarsi verso la partoriente, avvicinandosi nuovamente a quella scena. Lì, di fianco alle sue sorelle, ancora una volta non può fare altro che attendere...ma ora vede quella piccola nuova vita che viene al mondo.


NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { Le dita continuerebbero a stringere le coltri, forse lacere in alcuni punti, lì dove le ha strette con maggior vigore, pressate. Se avesse potuto avrebbe conficcato le unghie in qualcosa che le avrebbe dato maggiore sollievo. Si, forse proprio le mani di quell'uomo che manca all'appello e che avrebbe dovuto esserle accanto. I riccioli corvini sono appiccicati al volto arrossato e sudato della Stella del Meriggio, la carezza che Mitrhil le ha donato in precedenza, e portatrice della Sua freschezza, sembra ormai sparita. Un'ombra sfuggente. Immediatamente ripristinata dal calore della Custode. Avere loro due accanto la aiuta più di ogni altra cosa al mondo. Lo sguardo smeraldino della Rossa Stella artiglierebbe il volto della Stella dell'Alba che sta aiutando il suo piccolo guerriero a venire alla luce. Annuirebbe leggermente alle parole della Sorella, assecondando il proprio respiro e l'ultima contrazione alla quale s'aggrapperebbe. Fuoco che s'agiterebbe nelle proprie vene e nel proprio grembo, mentre tenterebbe di spingere, espirando, convogliando in quel gesto tutta la propria forza (//Resistenza lv. 2, Volontà ferrea lv. 3). Una bisogno di Lei (//Luce di Stella lv. 5). Lasciando che il Suo Fuoco e la Sua Forza la aiutino in quel compito. Che la Sua Luce irradi tutto del colore delle Fiamme. Serrerebbe i denti, mentre la mascella si irrigiderebbe. L'ultimo sforzo, l'ultima spinta e poi finalmente lo avrà fra le braccia. Suo figlio. }


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Ecco che il figlio del fuoco lascia del tutto il suo caldo e accogliente nido per ritrovarsi tra le mani amorevoli della Stella dell’Alba, la quale osserva il minuscolo corpicino del bambino osservandone la perfezione. Trabocca il suo cuore di una gioia convulsa, difficile da sostenere per chi è dentro la Luce della Vergine Fanciulla. Non c’è magia più esplosiva di questa. Il momento in cui la vita si manifesta in tutta la sua potenza. Calde lacrime solcano le gote appena impallidite. Le forbici, passate precedentemente sul fuoco, verrebbero prese e usate dalla Stella dell’Alba con la mano destra, mentre terrà il piccolino disteso sul proprio avambraccio sinistro, così che, con un taglio deciso, reciderebbe il legame fisico che lo terrebbe ancorato a sua madre. E’ in quel momento che il pianto di frustrazione del piccolo dovrebbe riempire la stanza. } Tienilo Arshal! Presentalo a sua madre e poi lavalo, mentre finisco di sistemare la nostra meravigliosa Stella. Sei stata bravissima Nivienne! { Le sorride serenamente, congratulandosi con lei per quel grande miracolo che ha portato a termine. Non riesce a staccare lo sguardo dal bambino mentre lo passerebbe alle mani salde e forti della Rossa Custode. }


[ATTENDERE RESPONSO]
Le linee del tempo combaciano. Ricordi Nivienne?
Ricordi quando il soffio che ti spinse a tornare in queste terre, portando con te l'uomo che era rimasto fra le nebbie, ti donò quella profetica voce, in risposta. Quando hai varcato lo specchio fra i mondi, gettandoti nelle fiamme, quando hai visto quel bambino infante, con gli occhi spalancati sul mondo nel blu dei neonati, ancora acqua e poco fuoco, solo scintilla; col segno della tua Dea sul petto e il soffio di Lei nel cuore. Ricordi allora, non volesti quel dono, ma un giorno...un giorno...e quel dono ti ha preso nel rogo della passione, quando dentro di te si è unita la fiamma all'acqua e oggi quelle acque e quelle fiamme sono nel tuo ventre fecondo, come quello di Cerridwen, nella battaglia fra vita e morte che è la creazione e la nascita. Ascolta....Ascolta Stella....perchè il rumore delle acque del lago canta alle tue orecchie e il silenzio delle nubi ti riempie ora la bocca. Ascolta, mentre il fuoco ti riempie le narici e non sa più di incenso e di fumo, ma di cenere e di fiamma. Un giorno hai scelto le fiamme per quell'Uomo. Un giorno hai scelto la Fiamma e vi hai trovato una vita, anzi due. Oggi quel fuoco ti chiama ancora. E ancora. Nivienne lo sente. Lo sa. Che per questo c'è un prezzo ed è lo stesso della volta prima. Che il prezzo è fra le fiamme che ora vede innanzi agli occhi, da cui si sente bruciare e accecare le pupille Arshal le vede gli occhi e ne scorge il buio della cecità in quella fiamma dentro le pupille, come vetro bruciato Mitrhil no, poichè è china a raccogliere la vita del suo grembo, e sente le dita scottare. Fra le acque che sono il suo elemento e la fiamma che è il loro complemento, avverte il bruciore sulle dita. Brucia e non scotta. La Stella di Cerridwen vede innanzi a sè l'abisso circondato dalle fiamme, come vento di tornado fatto di esalazioni rossastre. E in fondo il buio, il buio di Rhiannon. Chiamano le fiamme, chiamano le tenebre. La vita lacera il suo grembo e sorge sotto il sole dell'eterna primavera. E' un dono. Lo è lui. Lo ha dentro. Lo diverrà. [GDR PLAY TURNI: AYREN-NIVIENNE-MITRHIL-ARSHAL]


AYREN Grazie alla poca luce che filtra tra i tessuti del corpo della madre, il piccolo può vedere appena le sue mani. Le tiene davanti al viso, un pollice appena appoggiato alle labbra. E' del tutto ignaro di quanto stia accadendo nel mondo che sta per raggiungere, così com'è ignaro della sua esistenza. Il suo mondo per ora è questo: il caldo ventre materno. In qualche modo si sente al sicuro, protetto dall'invisibile abbraccio della madre che a breve lo terrà in braccio e ignaro delle avversità che la vita gli riserverà. All'improvviso la sensazione di pace e di calore si fa più avvolgente e la luce aumenta di intensità, permettendogli di vedere per la prima volta i confini del guscio che per nove mesi l'ha ospitato... La sua prima casa. Sul visetto c'è un accenno di sorriso, poi qualcosa lo fa muovere e la boccuccia si serra in una linea retta. Non ha modo di tenersi stretta la sua casa, delle forze a lui sconosciute lo stanno spingendo verso la luce forte. E' la casa stessa che si muove per spostarlo verso fuori. Poi sente un tocco, estraneo, non capisce ma non è infastidito e accetta immobile quello che sta succedendo, con le piccole labbra ancora chiuse. *Addio casa* penserebbe se solo conoscesse il significato di quelle parole, mentre il mondo attorno a lui cambia radicalmente. Percepisce appena dei contorni sfocati, ma sente che tutto è diverso rispetto a casa. Non c'è nessun confine qui e il calore non è più lo stesso. Non che faccia freddo fuori, ma dentro si stava meglio! Sulla pelle può avvertire la prima sensazione dell'aria che la sfiora e il silenzio ovattato che per molto tempo l'ha cullato viene sostituito da dei suoni nuovi, più forti, più netti. Si rifugia nel contatto visivo con le proprie manine, indifeso, appena cosciente degli eventi, ma privo di preoccupazioni. Non ne ha un bambino piccolo, figuriamoci uno appena nato. E poi c'è quella luce: arriva da tutte le parti e sembra una cosa bella, quasi come il caldo che c'era dentro casa. Le cose cambiano quando, dopo gli sforzi della madre, tocca a lui farne uno: respirare. Sa che ora può farlo, ma aprire i polmoni a quell'esperienza non è facile e il trauma lo porterebbe a emettere il suo primo rumoroso pianto. Lo fa bene, liberandosi dell'angoscia, gridando con tutta la forza come se volesse dire al mondo **Sono arrivato**. E il mondo tutto, lo ascolterà. E' in quel momento che per la prima volta lei gli farà visita, perché lo stava aspettando e perché ha promesso che sarebbe tornata... Rossa come il rubino, rovente come lava fusa, terribile come l'inferno. Vesnah. E' appena un accenno quello che il neonato può percepire, ma è sufficiente per far diventare il suo gemito un terribile ed inarrestabile piagnisteo impazzito, accompagnato da una serie di movimenti frenetici di braccia e gambe. Benvenuto Ayren, questo è il mondo che ti aspetta.


NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { L'ultima spinta. Il corpo s'è teso, mentre il dolore dell'ultima contrazione l'ha cinta. Eppure è un dolore carico di aspettative. Non le importa d'altro che di mettere al mondo quel piccolo guerriero. Quel frutto di un amore inaspettato, ma che le ha stretto il cuore in una morsa di fuoco. Ogni tocco, come lava incandescente sulla propria pelle. Azhael. Non sa se è il pensiero per lui oppure per il vagito di quel figlio che finalmente apre i propri polmoni al mondo, ma dense e calde lacrime le sfiorano le guance. Ora che il corpicino del piccolo è stato espulso il corpo della Fenice sembra rilassarsi, la schiena appoggiarsi ai cuscini e la testa reclinarsi leggermente all'indietro. E' stanca, sfinita, ma non può ancora arrendersi ad un sonno ristoratore. Non adesso. } Ayren. { Una sola parola, un nome, lo chiama. Lo vorrebbe fra le sue braccia per poterlo vedere, sfiorarne la pelle soffice e donargli un bacio sulla fronte. Il suo piccolo. La voce è roca, stanca. Brezza, una nenia s'alza dalle acque. Ed insieme ad essa un filo di nebbia che le solletica i ricordi, mentre le lacrime sembrano seccarsi sulle sue guance. Ricorda ogni cosa, come se fosse ieri, ogni scelta che rimarcherebbe. Un uomo e Cerridwen. Le Sue Fiamme. Mai potrebbe distaccarsene, mai potrebbe farne a meno. Quel Fuoco che la acceca, la brucia, ma la completa al contempo. Quante volte dovrà gettarsi fra le Fiamme? La Madre sa che sceglierà sempre Lei. Le labbra si schiudono, secche, mentre l'animo s'affida alla propria fede incrollabile. } Cerridwen... { Un mormorio che sembra dare un fondo di consistenza alla sua vita. Lei e soltanto Lei. Allungherebbe le braccia. Ma per cosa? Per donarsi, oppure per poter stringere quel fagotto fra le braccia? }


ARSHAL [Sala Visite] da quanto tempo non assisteva a un parto? Dal proprio, probabilmente. Sorride, a Nivienne per prima, cercandone il volto, per poi concentrarsi sul bambino appena nato. S'avvicinerebbe ulteriormente a Mitrhil, chinandosi, per prendere il bambino dalle sue mani ed accoglierlo nelle proprie braccia. Farebbe girare le fasce pulite attorno a quel corpicino, mentre s'avvicina alla Stella del Meriggio. E’ pronta per mostrarle suo figlio…quel figlio che ora piange e si dispera. Più di altri bambini? Più di quanto abbia fatto Inish, sì, ma questo non la sorprende, lei è sempre sembrata una piccola sacerdotessa, anche se mai la stella della Dea ha infranto la perfezione della sua fronte. Qualcosa, poi, la distrae da quella giovane vita…gli occhi di Nivienne vuoti, privi di vita. “No.” quell’unica parola esce in un soffio. Stringe al petto il bambino e tutto il terrore che in passato l’assaliva torna a farsi sentire, come se fosse stato assopito per alcune lune, ma mai sconfitto del tutto. E’ stata Nivienne a donarle il coraggio d’essere quella che è, d’affrontare il suo cammino…i suoi occhi che si spengono sembrano farla regredire, in un istante. “Aryen.” Riesce a pronunciare, confermando quel nome, la sua stretta sul bambino vorrebbe essere gentile, anche se ferma e lentamente le braccia inizierebbero a cullarlo, mentre gli occhi rimangono fissi su Nivienne. Il terrore continua a riempire il suo animo, ma non può permettersi di crollare, non ancora. Dunque, è su quella nuova vita che ogni suo gesto si concentra. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] Vede le bracci di Nivienne allungarsi e le sua fanno lo stesso, avvicinando il bambino alle braccia della madre. ''Non temere piccola madre, non temere abbiamo acqua e sale. Non temere piccola madre, non temere Madre di tutti noi.'' canta Arshal, con la sua voce da contralto non avvezza a quell'arte...è un canto che proviene dalle terre di suo padre, il canto di un altro culto, ma tutte le Dee sono una sola Dea e la Madre è la stessa in ogni luogo. [Skill Conoscenze Religiose, liv 3] E' un canto per dare forza alle partorienti, ma a chi vuole donarne la Custode...a Nivienne, al bambino, a sé stessa...o a tutti loro?



MITRHIL {[ Sala visite]} )O( { Piangi pure nuova luce, strilla a tutti la tua venuta al mondo! } Che la luce di Arianrhod ti sia propizia mia piccola luce… e che l’Una e Trina siano sempre sul tuo cammino …e a te Nivienne carissima i miei più fervidi auguri! Tu possa avere pazienza, forza e lungimiranza per questa figlio del fuoco! { La bianca fanciulla lascia che sia Arshal e Rois ad occuparsi del bambino così da potersi dedicare ancora a Nivienne terminando le ultime operazioni affinché possa espellere ogni residuo di quella sostanza che ha protetto il piccolo durante la lunga gestazione. Quando ogni minima traccia di ciò che ora non è più necessario verrà espulso, la Stella dell’Alba disinfetterebbe le piccole ferite che la dilatazione ha provocato, con un piccolo pezzo di tessuto impregnato di olio di achillea, facendo ben attenzione che esso penetri nelle piccole lacerazioni. Il canto di Arshal accompagna quei gesti meccanici, la sua voce scura si mescola al pianto disperato del bambino e Mitrhil sorride. Sorride e non si accorge di quanto sta succedendo. Troppo impegnata nel suo lavoro per avvertire quella nota di terrore che attanaglia il cuore della Custode. Perché poi? E’ andato tutto bene. Come da copione. }


[ATTENDERE RESPONSO]
Un parto andato a buon fine. Sembra. La voce di Arshal risuona e sembra quasi un pò più 'maliosa' del normale, forse perchè la mente del tritone sotto lo strato della sua muove emozioni e vive della sua antichità. La sua voce si eleva e Nivienne...diviene evanescente. Un rogo che l'avvolge, che la consuma, fino alle ossa, fino a dissolvere ogni cosa. Un fuoco sacro che diviene cenere, cenere rossa, non grigia. Cenere rossa che sale e sale, brilla dell'oro del sole e davanti allo stupore ingenuo degli occhi del suo bimbo, che le sue mani non potranno mai stringere, si inalbera lungo la scia...e le sue dita protese alla creatura sembrano poterlo accarezzare ma non afferrare. No, Nivienne, tuo figlio non verrà con te. Tu non andrai con lui. Ti affidi ad ella. Mentre Mitrhil avverte qualcosa, un segno tangibile di quanto è accaduto al neonato. No, non è il drago, no non è la dea, ma la voce risuona nella sua mente ed è chiara, univoca. Se fosse accaduto ad Arshal sarebbe potuto essere il Lago....ma chi e cosa è adesso nei suoi pensieri? [GDR PLAY, SOLO AYREN E MITRHIL POI RESPONSO]


AYREN [il mondo qui fuori ] Piange, strilla, si dimena. Quella cosa brutta dentro la testa è stata peggio che uscire qua fuori. E' andata via subito, ma in qualche maniera è come se fosse ancora lì. E il caldo è tornato, forte, bruciante. Gli occhi scuri - qualcuno potrebbe azzardare a dire che sono tutti quelli del padre - continuano a proporgli un mondo sfocato, ma istintivamente gli verrebbe da distendere la braccine verso quelle altre cose che si allungano verso di lui. Era lì casa. Ma tra di lui e la sicurezza che il piccolo cerca allungandosi verso la madre si solleva un muro di fuoco. E il caldo aumenta. Ci sono fiamme dentro, ci sono fiamme fuori, e il figlio del fuoco - inconsapevole di essere tale - che altro può fare se non piangere terrorizzato? Cerca un contatto che non può più avere, perchè la sua casa, mamma, non c'è più... E' allora che il piccolo, improvvisamente, smette di gemere e sprofonda in un silenzio in cui il dolore che prova è percepibile solo attraverso le lacrime che gli scendono copiose dagli occhioni scuri. Cerca un appiglio che non trova, ma non smette di cercare e qualcosa gli permette di distendersi ben oltre dove possono allungarsi le piccole braccia. Distendersi oltre gli spazi fisici e raggiungere un altro posto sicuro. Là, dove sente provenire la quiete più assoluta. Dentro la luce. Nei pensieri di Mirthil. **Paura** Non è la parola a raggiungere i pensieri della Stella dell'alba, ma la trasmissione netta di quell'emozione. **Riparo... Protezione** Ed ecco il bisogno, espresso da una vibrazione mentale che raggiungerebbe la Bianca come un sussurro colmo di urgenza.


MITRHIL {[ Sala visite]} )O( { Finisce quelle azioni meccaniche e ricopre delicatamente le nudità della consorella con un lenzuolo pulito. Ma qualcosa di particolare aleggia in quella stanza, qualcosa che non riesce ad afferrare, ma che inevitabilmente la riconducono al bambino che Arshal tiene in braccio. Si aggrotta per un momento la fronte. Una sensazione? Eppure è forte e terribilmente reale, si insinua nella sua mente. Un sussurro. Si concentra perdendo di vista per un momento Nivienne, il bambino stesso… tutti. [//Volontà ferrea lvl 3] Solo per aggrapparsi a quella sensazione che… no… non è una sensazione è proprio una richiesta di aiuto, non a parole, ma è tanta la forza con il quale le arriva che non può fare a meno di concentrarsi sul piccolo guerriero perché è proprio lui ad invocarlo. Cosa succede? Si avvicinerebbe così ad Arshal e prenderebbe quel bimbo tra le sue braccia, cullandolo appena perché possa quietarsi, perché non debba mai più provare una simile paura. Per cosa poi? Nell’attimo in cui prende il bimbo il corpo di Nivienne diviene tutt’uno con le fiamme che l’avvolgono, la fanno propria. Fuoco al fuoco. Cenere alla cenere. Non la cenere che ci si abitua a vedere nei caminetti, quando la brace ormai ha consumato ogni piccolo ciocco di legno. No. Quella polvere rossa, dorata è qualcosa di così luminoso che potrebbe essere il pulviscolo delle stelle. Ed è proprio quello che è. Perché Mitrhil guarda con orrore quel letto vuoto che ha ospitato fino a poc’anzi il corpo della sorella. Impossibile per Mitrhil non versare lacrime. Amare. Molto amare mentre stringe tra le braccia quel figlio che non potrà mai vedere gli occhi di sua madre. Le muore nella gola il grido di disperazione. Non può fare altro che seguire quel turbinio dorato che si fa strada verso il cielo. Lì dove le stelle brillano per sempre.

o0)O(0o


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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