Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Divinazioni di Sihné )O(

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2014 15:25
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Luna Radiante
Sacerdotessa del Vespro
11/11/2013 20:49
 
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Samhain | Luna calante



Raggiungo la Baia mentre il Sole sta calando all'orizzonte, e già la notte mi reclama. Non c'è modo di sottrarsi al suo canto proibito. Questi è come droga. Lo ripudio e lo reclamo al contempo. Ad un passo da ombre più tetre di quelle che avvolgono Barrington, la realtà mi sfugge di mano, liscia come olio. Il Velo tra i Mondi si fa leggero, impalpabile; infine scivola via: la Vecchia mi chiama, i Suoi artigli mi affondano dentro, l'odore di terra umida mi riempie i polmoni. Tra le Nebbie percepisco la Stella del Vespro -che so accanto a me- e la Magistra dell'Inverno: Roseline. La sua vicinanza è quella di un corpo tangibile, che nulla ha a che vedere con lo Spettro che credevo perso nei domini delle Faerie. Vago in altri luoghi ed in altri tempi, universi preclusi al resto del mondo. Ad attendermi c'è una bambina, ed un mare immenso quanto il cielo: quella bimba è Eiluned. Eiluned è lei, o forse lo è stata. Quando quelle forme si dipanano prende vita un mondo differente, dove un'altra Dama del Lago ripone fra le mie braccia impreparate una creatura: non l'ho mai vista ma ogni mio senso grida il nome di Lairee. È lei, in un'altra dimensione, in un'altra Era. Riemergo. Tocco terra. Più che un volo mi sembra d'essermi appena salvata da una rovina vertiginosa.
La testa è leggera ed il peso della inosservanza che mi schiaccia a terra. Nulla di tangibile rimane, quando la Visione si sgretola e mi ricaccia sul nudo greto della Baia, se non l'intreccio che mi salda le dita, impossibile da sciogliere. Una condanna per chi non ha mai chiesto d'esser madre e ha dovuto fare i conti con una piccola orfana? O il Suo castigo per me, che ho abbandonato Lairee ad Avalon?

Ora le mie dita sono libere, ma la mia coscienza pesa come fosse pietra. Ogni volta che abbasso le palpebre, gli occhi della Figlia dell'Estate mi fissano, mi fissano con l'indolenza con cui si osserva un'estranea: un presagio che non voglio che si realizzi, anche se rischio di esserne responsabile. È questo che sono, per lei? Ne ha tutte le ragioni, ma ora non ho intenzione di mancare. Quando indossavo la veste verde delle Novizie, Callista disse che l'avevo delusa. Non permetterò che quella stessa frustrazione colmi uno sguardo differente dal suo. Se è vero che la Saggia mi sta mettendo alla prova, non mi opporrò. Non questa volta. La donna che sono troppo spesso viene trascinata a fondo dalla Sacerdotessa, e a malapena reagisce. Nulla da quando le ciglia si sono scontrate, ricacciando il mondo oltre il sipario di pelle. No. Le metamorfosi evidenti sono sottopelle.


Quest di riferimento : Le Nebbie di Avalon | Rito Samhain


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30 Gort | Luna calante



Al molo, c'è uno Straniero. Uno Straniero con la pelle che sembra modellata con terra quando il cielo è in fiamme. Due sgherri lo importunano, lo colpiscono con il piatto di una lama e quel colpo, cadendo sul Forestiero, si proietta sul mio fianco. La realtà si disfa, naufrago nel cupo vuoto che prelude ogni Visione. Lì mi si mostra quello stesso Uomo Rosso, giovane, tra la propria gente e le fanciulle del suo Popolo, una tanto affascinanti da farlo arrossire. Non ho mai visto un uomo vergognarsi con tanta innocenza. Tuttavia quell'immagine non dura a lungo. Grida. Panico. Dolore. Appena prendo coscienza della realtà una Bestia -fedele all'Estraneo- sovrasta il delinquente più feroce, ferendolo ad un braccio, prima di attraversare le Nebbie assieme al proprio custode.

Ardal ed io ci siamo imbarcati di lì a poco, abbiamo raggiunto l'Isola prima che facesse buio. Sono a casa, ma frammenti di me restano impigliati ad altre rive.


Quest di riferimento : L'uomo rosso (Quest MP)





// abracadabra

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