Sacerdotesse della Triade di Avalon

)O( Divinazioni di Sihné )O(

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    Sihne
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    Luna Radiante
    Sacerdotessa del Vespro
    00 11/11/2012 08:45


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    Sihne
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    Luna Radiante
    Sacerdotessa del Vespro
    00 08/04/2013 22:17
    22 Fearn )O( Luna crescente


    Per la prima volta sono scesa di mia volontà nel Suo Abisso, guidata da Roseline. La nostra consapevolezza terrena
    ha ceduto presto al potere delle erbe divinatorie. Ho inciso l'indice della Magistra, facendo colare il suo sangue nel
    bacile, e lei ha fatto altrettanto con me. Il taglio è stato netto: nella confusione narcotica l'unica sensazione netta
    era il pulsare della ferita. Il mio sangue è scivolato nel bacile, tanto, mi è stato risucchiato dalla carne,
    senza che potessi oppormi. Lì, nell'acqua del bacile, si è mischiato a quello di Roseline, disegnando forme non
    appartenenti a questo Tempo e a questo Spazio.

    Ho Visto un uomo scarno: immergeva un Monile in vari contenitori, per poi scendere nelle viscere della terra,
    laddove le ombre sotterranee uccidono irriverenti ogni granello di luce. Oscilla, il Pendolo. Tre volte l'uomo si
    perde. Tre volte ritrova la via. Prende allora un altro Monile, rosa, come quello che avevamo immerso nel catino.
    Tre volte l'uomo si perde. Tre volte ritrova la via. Prende allora un terzo Pendolo: nero. Tre volte usa il Pendolo,
    dopo aver smarrito la via, tre volte la ritrova. All'improvviso un'Ombra allunga le proprie spire verso il vecchio
    tremante, pervaso dal terrore, costringendolo a fuggire fino ad un bivio, dove usa il Monile Nero. La via viene
    indicata. Di nuovo. Ma è troppo tardi. L'Ombra ferisce l'anziano, il Pendolo cade, e l'uomo ne afferra le schegge.
    Riemerge, infine, dove tutto è oscurità. Una Torre. Forse la Terraferma.

    Vorticano i Pendoli rimasti, vorticano nel sangue e nell'acqua del bacile, passano di mano in mano, freneticamente,
    fino a giungere ad Ashlal. Infine resta solo acqua rossa di sangue.

    Rhiannon, cosa significa tutto questo? La via che viene persa e poi ritrovata, a che meta conduce? Chi è quell'uomo?
    Nulla è chiaro, nella mia mente. Forse ho solo bisogno di tempo, di riacquistare le forze e la lucidità: l'onere per
    scendere laggiù, tra le Tue Ombre, è stato più di quanto avessi immaginato. E poi, perchè hai lasciato che i miei occhi
    vedessero ancora Ashlar? Perchè l'hai fatto, sapendo che a stento avrei sopportato di scorgere di nuovo il suo volto?



    // Role di riferimento: Ti offro il sangue di mia sorella


    [Modificato da Sihne 08/04/2013 22:18]





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    Sihne
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    00 30/04/2013 20:14

    14 Saille )O( Luna calante


    Ricordi sulla Visione avuta con Hagall, Stella del Vespro, e Arshal, Custode del Meriggio,
    in merito alla morte di un uomo. Aeromanzia e Alomanzia le mantiche divinatorie utilizzate.

    L'acqua del bacile era torbida, come una nube carica di pioggia. In un prato in fiore vi è
    un uomo dall'armatura lucida, lucente come il Sole. Il suo nome è Leonidas. Egli è sano,
    sereno. Eppure la sua presenza è labile, allungando una mano potrei passare attraverso la
    sua immagine. L'acqua si smuove, la Visione muta. Del fumo. Nero. Nasce dal basso e si
    espande su Barrington. Barrington è alta. Vicino all'origine del fumo vi sono tre cadaveri.
    Si trovano in una camera scura; situata dove muore il Sole (//Nord-ovest). Viene versato
    olio bollente sui loro corpi. Le fiamme avvampano. Gli occhi di quegli uomini si spengono.




    // Role di riferimento: Cosa osi chiedere a Rhiannon?





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    Sihne
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    Sacerdotessa del Vespro
    00 11/11/2013 20:49

    Samhain | Luna calante



    Raggiungo la Baia mentre il Sole sta calando all'orizzonte, e già la notte mi reclama. Non c'è modo di sottrarsi al suo canto proibito. Questi è come droga. Lo ripudio e lo reclamo al contempo. Ad un passo da ombre più tetre di quelle che avvolgono Barrington, la realtà mi sfugge di mano, liscia come olio. Il Velo tra i Mondi si fa leggero, impalpabile; infine scivola via: la Vecchia mi chiama, i Suoi artigli mi affondano dentro, l'odore di terra umida mi riempie i polmoni. Tra le Nebbie percepisco la Stella del Vespro -che so accanto a me- e la Magistra dell'Inverno: Roseline. La sua vicinanza è quella di un corpo tangibile, che nulla ha a che vedere con lo Spettro che credevo perso nei domini delle Faerie. Vago in altri luoghi ed in altri tempi, universi preclusi al resto del mondo. Ad attendermi c'è una bambina, ed un mare immenso quanto il cielo: quella bimba è Eiluned. Eiluned è lei, o forse lo è stata. Quando quelle forme si dipanano prende vita un mondo differente, dove un'altra Dama del Lago ripone fra le mie braccia impreparate una creatura: non l'ho mai vista ma ogni mio senso grida il nome di Lairee. È lei, in un'altra dimensione, in un'altra Era. Riemergo. Tocco terra. Più che un volo mi sembra d'essermi appena salvata da una rovina vertiginosa.
    La testa è leggera ed il peso della inosservanza che mi schiaccia a terra. Nulla di tangibile rimane, quando la Visione si sgretola e mi ricaccia sul nudo greto della Baia, se non l'intreccio che mi salda le dita, impossibile da sciogliere. Una condanna per chi non ha mai chiesto d'esser madre e ha dovuto fare i conti con una piccola orfana? O il Suo castigo per me, che ho abbandonato Lairee ad Avalon?

    Ora le mie dita sono libere, ma la mia coscienza pesa come fosse pietra. Ogni volta che abbasso le palpebre, gli occhi della Figlia dell'Estate mi fissano, mi fissano con l'indolenza con cui si osserva un'estranea: un presagio che non voglio che si realizzi, anche se rischio di esserne responsabile. È questo che sono, per lei? Ne ha tutte le ragioni, ma ora non ho intenzione di mancare. Quando indossavo la veste verde delle Novizie, Callista disse che l'avevo delusa. Non permetterò che quella stessa frustrazione colmi uno sguardo differente dal suo. Se è vero che la Saggia mi sta mettendo alla prova, non mi opporrò. Non questa volta. La donna che sono troppo spesso viene trascinata a fondo dalla Sacerdotessa, e a malapena reagisce. Nulla da quando le ciglia si sono scontrate, ricacciando il mondo oltre il sipario di pelle. No. Le metamorfosi evidenti sono sottopelle.


    Quest di riferimento : Le Nebbie di Avalon | Rito Samhain


    ° ° ° °



    30 Gort | Luna calante



    Al molo, c'è uno Straniero. Uno Straniero con la pelle che sembra modellata con terra quando il cielo è in fiamme. Due sgherri lo importunano, lo colpiscono con il piatto di una lama e quel colpo, cadendo sul Forestiero, si proietta sul mio fianco. La realtà si disfa, naufrago nel cupo vuoto che prelude ogni Visione. Lì mi si mostra quello stesso Uomo Rosso, giovane, tra la propria gente e le fanciulle del suo Popolo, una tanto affascinanti da farlo arrossire. Non ho mai visto un uomo vergognarsi con tanta innocenza. Tuttavia quell'immagine non dura a lungo. Grida. Panico. Dolore. Appena prendo coscienza della realtà una Bestia -fedele all'Estraneo- sovrasta il delinquente più feroce, ferendolo ad un braccio, prima di attraversare le Nebbie assieme al proprio custode.

    Ardal ed io ci siamo imbarcati di lì a poco, abbiamo raggiunto l'Isola prima che facesse buio. Sono a casa, ma frammenti di me restano impigliati ad altre rive.


    Quest di riferimento : L'uomo rosso (Quest MP)





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    Sacerdotessa del Vespro
    00 04/01/2014 20:15

    Yule | Luna crescente



    Yule ha travolto l'Isola. Ha portato ombre, silenzio, preghiera. Ha consegnato Spiriti antichi ed una voce conosciuta vite orsono, lontano da qui.



    Il mio tempo è vicino, Sihné, sei pronta ad accogliermi?
    Verranno il Re Cervo e la Vergine Cacciatrice, allora io sarò di nuovo nel mondo.



    Il tono ed il volto erano quelli della donna del carro. Ha sorriso e mi ha lasciata una seconda volta. Devo parlarne con Roseline, forse ha Visto lo stesso. Non so se sono pronta, ma sia fatta la tua volontà, Rhiannon.



    //Quest: [DESCRITTIVO] [TEMPIO] Yule e gli spiriti (OK)





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    Sihne
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    00 20/03/2014 15:25


    Imbolc | Luna crescente


    Il germoglio cresce, diventa pianta.
    Divora la luce senza fermarsi, inghiotte l'aria e lo spazio.
    Prima di scomparire l'arbusto allunga un ramo verso di me.
    Mi accarezza la mano sinistra; io lo sfioro di rimando, senza sentire nulla.
    Assolutamente nulla.




    // Role: [DESCRITTIVO] [TEMPIO] Imbolic, la Dea-Bambina





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