Guarigione Griffit 1/1 Riposo Griffit 1/1
Riassunto:
Nella Sala Visite del tempio, Griffit, rimasto ferito durante lo scontro con l'Armata delle Fiamme alla spalla e alla gamba destre, viene raggiunto da Arshal, Custode del Meriggio.
Dopo un breve scambio di saluti e il tentativo del nordico di cercare anche in quella situazione qualcosa su cui poter ridere, la Sacerdotessa inizia l'incanto di guarigione, dopo aver controllato la ferita, mentre il soldato rimane silente e immobile fino al termine.
Terminato l'incanto il nordico non risparmia di nuovo di scherzare, mentre la Custode gli intima di riposarsi ed infine, prima che Arshal esca dalla stanza, Griffit le chiede notizie di Callista.
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GRIFFIT [Sala visite] una posizione insolita vede il soldato trovarsi adagiato su un letto della sala visite del tempio, un luogo che non gli è certo sconosciuto, quello che accoglie i tre volti della Triade, ma la stessa cosa non si può certo dire per quella determinata stanza nella quale si trova ora, forse nel suo avanti e indietro l'ha scorta, ci è passato vicino, ma di certo non l'aveva mai>>
GRIFFIT >>frequentata finora, che sia un pizzico di orgoglio a fargli storcere lievemente il naso? Forse, ad ogni modo si trova a pensare e ripensare continuamente a quel drow dal volto ricoperto di cicatrici che ha pensato bene di lasciargli un ricordo sulla spalla destra, un ricordo che brucia, tanto che ora il soldato si ritrova a serrare il labbro inferiore fra i denti, cercando di ignorare quella>>
GRIFFIT >>ferita fastidiosa in maniera leggermente migliore di un normale uomo (//resistenza +1), gli occhi nocciola si guardano intorno, quasi a cercare qualcuno, una persona più di ogni altra, Callista, che da quando lo scontro con l'Armata delle Fiamme ha avuto termine non ha più visto, vorrebbe sincerarsi delle sue condizioni, ma spostandosi leggermente sul fianco sinistro e portando in tensione>>
GRIFFIT >>la spalla opposta non gli serve molto per capire che forse sarebbe meglio che stesse fermo, almeno per ora, gli occhi si chiudono per un attimo, l'aria entra ed esce con regolarità dai polmoni mentre cerca di concentrarsi ripercorrendo ogni singolo momento dello scontro, come uno studente che ripassi i libri diligentemente, cercherebbe di focalizzare quei punti in cui la sua tattica e le sue>>
GRIFFIT >>azioni non sono riuscite, i punti in cui ha fallito, meditando sugli errori per non ripeterli in futuro
ARSHAL [Nicchia Cerridwen/Sala Visite] in silenzio le labbra della Custode si muovono, mentre gli occhi chiari sono fermi sull'immagine del volto a cui la sua vita è stata votata. I lunghi capelli scuri sono stati raccolti in una stretta treccia e la sua estremità fissata in cima al capo, in modo che soltanto rare ciocche sottili riescono a sfuggire all'acconciatura. La veste che indossa è >>
ARSHAL >> quella sacerdotale e tra le sue rosse pieghe si nasconde il manico dell'athame, fissato al fianco sinistro. La stella sulla fronte è ben visibile e nel complesso, Arshal appare chiaramente come una sacerdotessa, anche se è più comodo che formale il modo in cui s'è abbigliata. I piedi scalzi iniziano a muoversi, all'improvviso, e nello stesso momento le labbra si fermano. La >>
ARSHAL >> preghiera è giunta al termine...o forse no, perché è sempre presente in lei, come un riflesso che non può abbandonare il viso ambrato. L'andatura è decisa e svelta, anche se non realmente intrisa d'urgenza. Sa qual'è la sua meta. Raggiunge la porta chiusa della sala visite ed abbassa la maniglia. Ancora non sa chi troverà al suo interno, ma sa che è giunto il >>
ARSHAL >> momento di dare il suo, minimo, contributo alla guerra ormai conclusa.
GRIFFIT [Sala visite] mentre continua a ripercorrere avanti e indietro i pensieri circa la battaglia, riesaminandoli pezzo a pezzo con attenzione, riapre li occhi volgendo il capo in direzione della spalla destra ferita, vorrebbe inveire contro se stesso in quel momento, mentre osserva il sangue che ha ormai macchiato ben più dei suoi vestiti, non ci si aspetta certo che un ferito abbia premura di non>>
GRIFFIT >>lasciare tracce, ma la cosa lo irrita comunque, lascia ricadere nuovamente il capo all'indietro, tornando a socchiudere gli occhi e a respirare con calma ritmicità, un leggero e infido fastidio allo stinco destro gli ricorda che non è stato solo il drow segnato dalle cicatrici in faccia a lasciargli un ricordino, sebbene il calcio sia risultato qualcosa di molto più sopportabile, ha quasi>>
GRIFFIT >>l'impressione che la spalla gli vada a fuoco, eppure si sforza in ogni modo di resistere, cercando di mantenersi rilassato in modo da non tendere le carni e aumentare il dolore, continuando a serrare i denti sulle labbra e cercando di pensare ad altro (//resitenza +1), i capelli castani sono scompigliati sulla testa e il ciuffo è quasi interamente appiccicato sulla fronte sudata, la mano>>
GRIFFIT >>sinistra si muove inconsciamente sul proprio fianco, senza incontrare ciò che li vi sosta, legata alla cintola, non v'è la sua lunga, abbozza un leggero sorriso, che contorto dal sottile dolore appare più come una smorfia, quindi cerca nuovamente di rilassarsi, conscio che Callista non potrà rimproverarlo per aver portato le armi all'interno del luogo
ARSHAL [Sala Visite] non sa ancora chi incontrerà oltre quella porta e poco importa, dato che è un suo compito aiutare chi si trova all'interno...o almeno tentare. La porta s'apre, lei passa oltre, e lascia che si richiuda liberamente alle sue spalle. Lascia vagare lo sguardo sui letti e su uno in particolare si sofferma il suo sguardo, su qualcuno che non pare aver già ricevuto attenzioni da >>
ARSHAL >> parte delle sue sorelle e che, allo stesso tempo, sembra essere sveglio. ''Rispectae Aveas...ser Griffit.'' una leggera esitazione in quella voce bassa e profonda, in fin dei conti, da molto tempo non incontra il comandante e oggi lui non è certo nelle condizioni migliori. S'avvicina al letto dove lui giace ed attende una replica, mentre gli occhi già osservano con attenzione.
GRIFFIT [Sala visite]l'attenzione del nordico viene attirata dal rumore di passi che giungono nella stanza e dalla porta che si richiude, volge il capo leggermente per incontrare la figura che ha appena varcato la soglia riconoscendone lady Arshal che porge il suo saluto, cercando di alzarsi sui gomiti non senza avvertire per questo una discreta dose di dolore e bruciore cerca di sorridere leggermente>>
GRIFFIT >>direzione della figlia del Meriggio prima di risponderle *Sid et virtus lady Arshal, è da un pò che non ci incontravamo* cercherebbe quindi di ridere leggermente, quasi a voler stemperare la situazione che lo vede steso al letto e bisognoso di cure, una cosa non poi impensabile per chi combatte eppure che infonde una così strana sensazione, per il momento non aggiunge altro, mentre si limita>>
GRIFFIT >>a ridistendersi, facendo in modo che la spalla torni a riposo, inevitabilmente una leggera smorfia di dolore si paleserà sul volto, mentre l'occhio destro si stringerà leggermente quando la fitta giungerà inevitabile, il labbro inferiore serrato fra i denti, non rinuncerebbe il nordico a cercare quantomeno di resistere a quel dolore (//resistenza +1)
ARSHAL [Sala Visite] vede il sangue che ha intriso le vesti e inevitabilmente, anche le candide lenzuola del letto. Per un istante, il suo sguardo corre agli armadi, dove erbe e rimedi sono custoditi...poi scuote la testa e siede sul bordo del letto, mostrando al soldato il fianco destro ''Posso?'' domanda indicando la spalla, ma non attende realmente che l'altro risponda e va a scostare la stoffa >>
ARSHAL >> per osservare la ferita che essa cela. ''Vorrei ridere con voi e parlare del tempo trascorso dal nostro ultimo incontro, ma...penso ci siano cose più urgenti, siete d'accordo?'' aggiungerebbe, se fosse effettivamente riuscita a scorgere e valutare la ferita. La voce è calma e tenta d'essere rassicurante, bassa, ma calda. Attende nuovamente, tenendo la stoffa scostata, se le verrà concesso, >
ARSHAL >> ma senza toccare la pelle.
GRIFFIT [Sala visite]osserva la sacerdotessa prendere posto sul bordo del letto, risponderebbe alla domanda anche se lei sarebbe già in procinto di scostare le vesti dalla ferita *Certo*, abbozzerebbe un leggero sorriso cercando di tenere i muscoli rilassati si da limitare il dolore ad una dose quasi tollerabile, manterrebbe il respiro regolare andando poi a deglutire lentamente cercando ancora>>
GRIFFIT >>di ignorare il dolore si da risultare il più normale possibile (//resistenza +1), ruota leggermente il capo verso la spalla, in modo che gli occhi possano scorgere l'entità della ferita, certo questo non lo aiuta a resistere al dolore, ma i denti si serrano sul labbro inferiore fino a che Arshal non torna a parlare, di nuovo il nordico abbozza un sorrido *Sono d'accordo...o finirò per***
GRIFFIT ***imbrattare tutte le lenzuola...e vi assicuro che la cosa mi dispiacerebbe molto* direbbe ridendo e andando inevitabilmente a contrarre i muscoli guadagnandosi così un'altra fitta di dolore
ARSHAL [Sala Visite] potrebbe rispondere che delle lenzuola le importa ben poco, o ribattere in altri modi...ma al consenso di Griffit la sua mente tenta d'agire con prontezza. Eliminare tutto: suoni, profumi, forme e colori...Gli occhi chiari rimangono aperti, fissi sulla ferita, ma in realtà persi nel vuoto. Soltanto le mani si muoverebbero, con cautela, andando a posarsi ai lati della ferita, >>
ARSHAL >> là dove il sangue ha macchiato la pelle del soldato...non sulla ferita stessa, non è necessario e infliggere un dolore inutile non è nei suoi intenti. Distaccarsi da sé stessa e dal mondo che la circonda, rendere la propria mente simile al nulla che, per gli uomini, è tanto difficile da immaginare...questo è il tentativo della Custode del Meriggio, che se sta immobile sul bordo del letto >>
ARSHAL >> pronta a richiamare quel potere che sente sempre con sé, latente e pronto per essere richiamato. I suoni dagli altri letti, il calore della pelle sotto le sue mani, il profumo delle erbe...tutto dev'essere cancellato, cessare d'esistere, per il momento. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] [Guarigione - Concentrazione - Fase 1/3]
GRIFFIT [Sala visite] osserva con il solo muoversi degli occhi nocciola i movimenti della sacerdotessa che muove le mani in direzione della ferita, toccando la pelle con delicatezza senza andare a infierire sulla lacerazione, non ha molto da dire il soldato ora, sa già che non c'è nulla che possa fare e che anzi, sia la scelta migliore non fare nulla, poichè ogni cosa potrebbe disturbare colei che>>
GRIFFIT >>gli siede a fianco, in fondo, sebbene non sia mai stato ospite della Sala Visite prima d'ora, non è la prima volta che viene curato da una sacerdotessa, in precedenza era toccato alla Dama del Lago curare le ferite dovute alla giostra che lo vide soccombere a Leonidas per il rito del Re Cervo, cerca quindi di rilassarsi il più possibile, lasciando che ogni cosa accada a suo tempo, cercando>>
GRIFFIT >>mantenere regolare il respiro e limitandosi a resistere al bruciore che continua ad avinghiargli la spalla, mordendo e lasciando ritmicamente il labbro inferiore tra i denti (//resistenza +1)
ARSHAL [Sala Visite] e nel nulla qualcosa s'illumina e si fa strada...le fiamme della Madre che l'hanno chiamata a sé. E' quel potere che Arshal andrebbe a cercare, quel calore, quel bagliore che dovrebbe farsi sempre più forte. Può sentire quel potere pulsante, quella passione senza freni, quel fuoco che è, allo stesso tempo, meraviglioso e terribile? Sì, così le pare. Tenta d'afferrarlo e di >>
ARSHAL >> farsi tramite per la Dea, canale verso quel corpo e quelle ferite che attendono d'essere curate. Le labbra non si muovono, lo sguardo nemmeno...ora non è più il nulla a riempire la sua mente, ma allo stesso modo Arshal tenta di lasciare il mondo esterno...all'esterno. Le mani non si muovono, quasi non ci fosse pelle e carne sotto di esse. L'udito non vorrebbe concentrarsi >>
ARSHAL >> sul respiro del soldato, o su quelli che provengono dai letti vicini. Gli occhi non vogliono osservare il sangue su cui, apparentemente, sono fermi. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] E se davvero il potere di Cerridwen fosse pronto per usare la sacerdotessa come canale, la stella sulla sua fronte ambrata inizierebbe a brillare, di quella luce calda e travolgente, che non può che donare >>
ARSHAL >> forza a chi ha fede in Lei, ma che è pronta a terrorizzare chi Le è avverso. [Skill Luce di Stella, liv 4] [Guarigione - Incanalamento - Fase 2/3]
GRIFFIT [Sala Visite] gli occhi del soldato rimangono aperti, aperti ad osservare il volto di colei che ora lo sta curando, di colei che un giorno disse al nordico che la spada non è l'unica via, la stella sulla sua fronte è rossa, simbolo che ella è una sacerdotessa del Meriggio, da quando il nordico ha iniziato a frequentare il tempio ha appreso diverse cose, ha visto manifestarsi cose incredibili>>
GRIFFIT >>eppure rimane affascinato della forza d'animo che le figlie della Triade portano con se, quel rosso bagliore che ricorda al soldato che è Cerridwen colei a cui è votata la sacerdotessa che ha innanzi, Cerridwen che forse tra i tre volti della Dea è quello chè più sente vicino, un vorticare di pensieri riempie la mente del soldato che continua ad osservare assorto il fare della sacerdotessa>>
GRIFFIT >>restando in rispettoso silenzio, immobile come fosse di roccia, in attesa che tutto abbia inizio ed abbia fine, rilassandosi sotto quella luce che invade la stanza
ARSHAL [Sala Visite] continuerebbe a brillare la stella sulla sua fronte? Se così fosse, il potere della Dea dovrebbe attraversare il corpo della Custode, per raggiungere quello del soldato e risanarne le ferite...Arshal ha scorto quella alla spalla, ma è all'intero corpo del Comandante che l'incanto dovrebbe estendersi...non ha visto in che stato sia la sua gamba, ma dopo una battaglia non >>
ARSHAL >> dovrebbe essere difficile immaginare che l'intero corpo sia provato. Silenzio, quiete, distacco...sì, ancora una volta lo sguardo non si muove, ancora una volta la sacerdotessa tenta di mantenersi distante da ciò che ha davanti e di lasciare che ogni sua percezione sia concentrata esclusivamente dalle fiamme della Madre, dal potere che la invade, l'attraversa e l'abbandona...quel >>
ARSHAL >> potere che, con il tempo, ha imparato a conoscere ed accettare. Lentamente, le ferite dovrebbero iniziare a chiudersi, cancellandosi dalla pelle dell'uomo, per diventare sempre più simili a un ricordo, o a un sogno. Per il momento, nemmeno questo importa alla figlia del Meriggio, nemmeno su questo il suo sguardo si sofferma. [Skill Volontà Ferrea, liv 3/Skill Luce di Stella, liv 4] >>
ARSHAL >> Guarigione, liv 4 - Lancio - Fase 3/3]
GRIFFIT [Sala Visite] mentre continua ad osservare il volto della sacerdotessa potrebbe forse percepire la ferita che inizia a rimarginarsi lentamente, la pelle dovrebbe tornare a coprire quel taglio lasciato nella carne dalla spada del drow mentre il sangue smetterebbe di sgorgare riducendosi prima a un semplice rigolo prima di cessare completamente di fuoriuscire dalla ferita dove di questi non>>
GRIFFIT >>dovrebbe rimanere altro che una grande macchia rossa che andrebbe seccandosi ed assumendo un colore sempre più scuro, al contempo il dolore si attenuerebbe anche nella gamba dove era stato colpito dal calcio, riducendosi inizialmente ad un fastidio quasi impercettibile per poi scomparire del tutto, si sentirebbe forse come avvolto dal calore, ma un calore diverso da quello asfissiante del>>
GRIFFIT >>vulcano o dal bruciore estenuante della ferita, qualcosa di più simile al calore di un focolare che però non si limita a scaldare il corpo, ma anche l'animo, resta ancor silente il soldato, sdraiato sul letto macchiato di sangue
ARSHAL [Sala Visite] e dovrebbe permanere il bagliore che proviene dalla stella sulla sua fronte, mentre il potere ancora scorrerebbe in lei, come un fiume in piena...ma un fiume che con la fresca acqua ha ben poco a che fare, un fiume di fiamme, che ora dovrebbe risanare, ma pronto a distruggere. Niente suoni, niente immagini...la mente della sacerdotessa vorrebbe continuare a negare ogni cosa, >>
ARSHAL >> rimanendo isolata dal mondo esterno, invasa soltanto da Cerridwen e dal suo bagliore. Quel fiume, però, non è eterno. Lentamente, il flusso andrebbe a fermarsi, il potere dovrebbe ritirarsi, quando la pelle del soldato sia nuovamente intatta ed il dolore scomparso. Nessuna cicatrice, nessun segno, se davvero il potere della Dea avesse agito in quella stanza, perché Lei non lascia segni, se >
ARSHAL >> non il ricordo del Suo abbraccio e della sua forza risanatrice. [Skill Volontà Ferrea, liv 3/Skill Luce di Stella, liv 4][Guarigione, liv 4 - Mantenimento - 1/1]
GRIFFIT [Sala Visite] le ferite dovrebbero ormai essersi completamente rimarginate sotto il tocco dell figlia del Meriggio, ogni piccola punta di dolore tornerebbe ad assopirsi, mentre ancora la luce sulla fronte della dama ancora permane, il suo corpo sarebbe nuovamente intatto la dove le ultime ferite l'avevano lacerato, come se nulla fosse mai accaduto, mentre altre cicatrici permangono indelebili>>
GRIFFIT >>ricordo e monito del passato, ora che il dolore non l'attanaglia più ci sono altri pensieri e domande che vorticano nella mente del nordico, non il duello, non la spada...eppure attende ancora, attende fino a che non sarà certo che anche il più minimo spostamento o flebile sussurro non giunga a disturbare lady Arshal, solo gli occhi continuano a muoversi socchiudendosi di tanto in tanto>>
GRIFFIT >>nei momenti in cui la mente si riempie di pensieri
ARSHAL [Sala Visite] ed il potere l'abbandonerebbe del tutto...oh, rimane il contatto con la Madre, ma nessun essere umano potrebbe sostenerlo in eterno nel modo in cui lei ha appena fatto. Gli occhi tornano a mettere a fuoco l'immagine che hanno davanti. Dovrebbero fermarsi sulla pelle intatta, per poi spostarsi sul volto del soldato e cercarne lo sguardo. Le mani si muovono, là dove prima la >>
ARSHAL >> carne era lacerata, come per confermare quello che lo sguardo ha visto, che Cerridwen ha agito. Sente la fatica posarsi su di lei...questo è il prezzo che la Dea richiede per elargire il proprio potere e lei lo sa, se lo aspetta. Eppure cerca di mantenere la schiena eretta, senza vacillare. Non sono le sacerdotesse del Meriggio pilastri sulla cui forza gli altri possono contare? O >>
ARSHAL >> è qualcos'altro a spingerla, a imporle di non cedere? Una sorta d'orgoglio, che le impedisce di mostrare la propria debolezza davanti a qualcuno che conosce, sì, ma non a fondo, non veramente. Allo stesso tempo, sa che sarebbe sciocco tentare sforzi eccessivi. Dunque non compie che quei pochi e minimi movimenti. Le mani si scostano, infine, dalla pelle del soldato, s'aprono e si vanno >>
ARSHAL >> a posare sulle lenzuola, in un semplice e spontaneo gesto che ricerca un appoggio. Sente le membra farsi pesanti e la mene meno lucida del consueto...ma sospira appena, prima di lasciar sfuggire dalle labbra poche parole ''Ora potete ridere, se lo volete.'' [Guarigione, liv 4 - Riposo - 1/1]
GRIFFIT [Sala Visite] ed infine ogni cosa giunge al suo termine, può sentire le mani discostarsi dalla pelle e finalmente si renderebbe conto che la sacerdotessa ha portato a termine ciò che aveva iniziato, abbozza un leggero sorriso prima di alzarsi sui gomiti, portando il busto in avanti, lo sguardo degli occhi nocciola si poserebbe sul volto della sacerdotessa *Vi ringrazio Lady Arshal* quindi>>
GRIFFIT >>ruoterebbe leggermente la spalla, quasi a volerla rimettere in moto per assicurarsi che funzioni a dovere, la mano sinistra sale alla fronte scostando i ciuffi dalla fronte sudata, quindi dopo aver palesato un volto riflessivo andrebbe a dire in risposta alle ultime parole di lei *Beh...se non altro adesso ridendo non imbratterò oltre le lenzuola* direbbe guardando la candida stoffa>>
GRIFFIT >>macchiata di rosso scarlatto *Uhm, anche se più di così sarebbe stato difficile, non trovate?* direbbe tornando a guardare la sacerdotessa negli occhi sorridendole
ARSHAL [Sala Visite] sorride e lo sguardo si sposta sulle lenzuola ''Dirò a chi di dovere di venire a cambiarle.'' lo farebbe lei stessa, ma se può provare ad accantonare la stanchezza e tentare di ragionare con lucidità attraverso la nebbia che inizia ad affacciari alla sua mente, certo non può ignorare ciò che la vita al Tempio le ha insegnato...non è saggio sfidare i propri limiti, quando non >>
ARSHAL >> è necessario e se il potere della Dea può apparire come un sogno, il prezzo che richiede è molto concreto ''Voi, invece, dovrete riposare. So che ora vi sembra di stare bene, dato che non provate più dolore, ma nemmeno la Dea toglie ogni fardello in un istante. Dovrete mangiare e riposare.'' la voce è bassa, ma la decisione nel suo sguardo non ammette repliche. Quando parla in veste >>
ARSHAL >> di guaritrice, pretende che il comando sia suo e sa quanto un guerriero possa non amare l'idea di rimanere inattivo. Per questo, sottolinea più d'una volta la parola riposo.
GRIFFIT [Sala Visite]*Lo farò io stesso se mi indicherete dove posso trovare il ricambio* direbbe alzandosi ancora di più e portando il busto ad essere perpendicolare al letto, come fosse fresco e pimpante, ma le parole giungono all'udito assieme alla spossatezza che si palesa in un breve attimo, così gli occhi nocciola tornano ad incontrare lo sguardo della sacerdotessa, rivolgendole un sorriso>>
GRIFFIT >>socchiudendo gli occhi e tirando fuori la lingua mordendola leggermente, portando la mano destra a sfregare dietro al capo, come un bambino che abbia appena combinato una marachella *Penso abbiate ragione, sarà meglio che riposi* dice sorridendo, memore del carattere per nulla docile che ha la dama e che già ha avuto modo di affrontare, specchio del fuoco di Cerridwen che rappresenta, non>>
GRIFFIT >>è sua intenzione contraddirla, ne lo farà, ma si limiterà a porle un'altra domanda *Come sta Callista?* chiede non senza che il tono sia incrinato da un velo di preoccupazione
ARSHAL [Sala Visite/Tempio] è soddisfatta dalle parole del soldato. ''Lasciate ad ognuno i propri compiti. A palazzo siete un comandante, ma qui...abbiamo le nostre gerarchie.'' non è un rimprovero, dato che lui ha già acconsentito a fare come gli è stato detto...soltanto, Arshal non resiste dal lanciare quella frecciatina, forse, spinta anche dalla poca lucidità che tenta di combattere. >>
ARSHAL >> ''Callista...'' s'alza, mentre pronuncia quel nome e si ferma, una volta raggiunta la posizione eretta, mentre la vertigine l'assale improvvisa. Esita appena, dunque, su quel nome, anche se in realtà tenta soltanto di mantenere l'equilibrio e di resistere all'impulso d'accosciarsi al suolo, distruggendo l'immagine di forte colonna che una sacerdotessa del Meriggio facilmente richiama alla >>
ARSHAL >> mente ''Nessuna notizia m'è giunta di lei, recentemente, dunque, immagino che stia bene.'' e detto questo china il capo, saluta, e s'allontana.
GRIFFIT [Sala Visite] non trattiene un leggero risolio il nordico alle prime parole della sacerdotessa, forse perchè gli sembra strano che si parli di gerarchie all'interno del luogo, forse perchè percepisce quella frecciatina senza controbattere, poiechè in fin dei conti non c'è niente da controbattere, quindi ascolta le ultime parole di Arshal con particolare attenzione *Capisco* inclina leggermente>>
GRIFFIT >>il capo verso il basso *Spero proprio sia così...se la vedeste prima di me, ditegli che la sto cercando per favore* così dicendo tornerebbe ad incontrare lo sguardo della dama, abbozzando un nuovo sorriso, ora che il fragore della battaglia che minacciava l'intera isola si è smorzato, che le ferite sono state sanate, tutto può tornare alla normalità>>
GRIFFIT >>finchè la fine non diventi un nuovo principio, fino a quando ci saranno nuove battaglie da combattere, nuove ferite da curare, per la Regina, per la Triade e per l'Isola