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Riassunto:
Anche se ancora stanca e provata dopo la guerra contro l'Armata delle Fiamme e le cure prestate alla Prima Lady e ad Azhael, la Stella del Meriggio decide di recarsi a trovare il draconico in Sala Visite. Non soltanto per accertarsi delle sue condizioni o per somministargli una tisana e prenderne una anche lei nel caso, ma anche perché ha bisogno di rivederlo. Quando giunge non lo trova solo, ma in compagnia di Mitrhil e di un barattolo di miele. La Bianca Custode lì lascerà soli, dopo aver abbracciato la Fenice. Nivienne rimarrà quindi sola con il proprio compagno con intrecciando un breve discorso ad un gioco che sfocerà nella passione del loro fuoco.
//Commento:
Giocata di riposo per Nivi.
La mia intenzione era quella di far prendere una tisana a Nivi, ed invece con Az finisce sempre diversamente. Però sono carucci
Spero solo che non si faccia sempre vedere in giro in quelle condizioni da tutte le donne
, o tutta Avalon lo prenderà in giro. Nonchè a Nivi prenderà un colpo se saprà che tutte le donzelle lo hanno visto nudo
Richieste:
Abbracci da Mitrhil, un pò di miele e coccole da Azhael.
Dovrebbe andare bene come prima delle role di riposo (contando che dopo l'approvazione delle cure ad Az dovrò farne un'altra).
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MITRHIL {[ Nicchia Arianrhod -> Sala visite ]} )O( { Il giorno volge al termine. Gli ultimi raggi del sole colorano di un rosso acceso la superficie delle colonne che ben presto prenderanno le tinte della Signora Oscura. L’eterna primavera sempra aver ceduto il passo ad una stagione ben più calda, e l’avanzata della notte è quasi un piacevole refrigerio per chi ormai non è più abituato ai cambiamenti climatici. Questo altro fenomeno ha interessato l’isola, finita la guerra qualcosa sembra smuoversi ulteriormente… cosa altro dovrà succedere? La bianca custode alza lo sguardo d’argento sulla figura candida della Vergine Fanciulla, riservando una muta di preghiera di ringraziamento per la giornata trascorsa, affidando a lei ogni singola consorella. L’aria è carica di piacevoli odori di spezie, fiori e incensi, il caldo sembra amplificare le essenze che permangono come spore luminose in quella finta staticità, come se fossero sospese nel tempo e nello spazio. Scivola silenziosa lungo la navata centrale, la veste bianca fluttua al suo incedere, come delicate ali di farfalla, una fonte luminosa, chiara, nella penombra del tempio. Ha i capelli completamente tirati su, in un acconciatura tanto casuale quanto complessa, un modo per tenere a bada il caldo quasi insopportabile della giornata. Il ciondolo a forma di stella è l’unico monile che indossa, non ha bisogno di altri ornamenti, se non qualche fiorellino di caprifoglio che spunta qua e là tra i ricci dorati. E’ decisa a raggiungere i giardini esterni agognando che scenda presto la notte, per poter respirare un po’ d’aria fresca, quando si sofferma davanti alla sala visite. Molti sono ancora i guerrieri che la occupano dopo esser stati di ritorno dalla battaglia contro l’armata delle fiamme, lascia dunque per il momento il tanto atteso riposo per verificare se qualche ospite necessita della sua attenzione. Si soffermerà davanti alla porta quel tanto che basta per aprirla senza fare troppo rumore, Rois avrà sicuramente provveduto a dar loro da mangiare, ma meglio essere scrupolosi quando c’è la vita in gioco. }
AZHAEL [sala degenze] Se durante i primi giorni di riposo il confinamento obbligato in un letto non aveva pesato più di tanto all'alfiere, ora che quei giorni sono diventati settimane il peso inizia a farsi sentire. Poter stare per un pò lontano da impegni e responsabilità era piaciuto al draconico, che si è goduto il silenzio e la tranquillità del tempio, ma il suo piacere sta cominciando a diventare noia e la sopportazione dell'uomo sta per arrivare al termine. Come se non bastasse, oltre alle fastidiose e sempre più frequenti lamentele di Vesnah, il Kuhan si trova a dover sopportare anche un inspiegabile calura che, mai prima d'ora, aveva avvertito sull'isola. Un clima nemmeno troppo asfissiante, ma sufficientemente caldo per irritare chi non ci è abituato e chi, come Azhael, è sempre stato abituato a temperature del tutto opposte. Fortunatamente la sera ha portato con sé un pò di sollievo, ma quello che serve al draconico ora è fare un pò di movimento! [''Hai ragione''] mormora rivolgendosi mentalmente alla venerabile [''siamo stati sdraiati fin troppo!''] Un basso ringhio di approvazione echeggia nelle membra dell'uomo, che scosta con una mano il lenzuolo leggero per sollevarsi con accorta lentezza e mettersi a sedere sulla sponda del giaciglio che l'ha ospitato per giorni e giorni. Un respiro profondo gli basta per sondare il proprio stato di salute: le forze dovrebbero essere ormai del tutto tornate, benchè il sangue perso durante lo scontro nel vulcano non era affatto poco. ''Forza...'' sbuffa piano, appoggiando un piede nudo sul fresco pavimento di pietra, nell'atto di iniziare ad alzarsi in piedi.
MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { La stanza è illuminata da qualche torcia appesa ai muri, la fonte principale di luce proveniente dall’ampia vetrata, si sta lentamente spegnendo. Ci sono vari letti occupati, anche troppi per la verità, ma la sua attenzione si sofferma sull’uomo che sta cercando di alzarsi. Si avvicina con le braccia incrociate al petto e con un’espressione piuttosto seria, anche se nel timbro di voce traspare una certa ilarità. } Ma possibile che vi devo incontrare sempre qui dentro e in queste condizioni? { Alza appena un sopracciglio, osservando intanto lo stato fisico del draconico. Ferite fisiche non ne vede, ma a suo tempo la Stella del meriggio si era occupata di lui, certo però che a forza, lascia ancora un po’ a desiderare, ma aspetta pazientemente che Azhael si sistemi almeno seduto, stare troppo a letto non fa nemmeno bene e, ormai, ne sono passati di giorni da che la guerra è finita. } Volete appoggiarvi a me e fare due passi? Magari fino al tavolo al centro della sala, così vediamo se riesco a farvi recuperare un po’ di energia… mi sembrate … alquanto …. Uhmmm… deboluccio! { Picchiettandosi il mento con il dito indice, con aria assorta, per poi sorridergli divertita ben sapendo che l’uomo non è più in pericolo di vita. }
AZHAEL [sala degenze] Il tocco del pavimento sotto i piedi nudi è piacevole e le gambe sembrano reggere bene il peso del colosso, che continua però ad essere cauto in ogni movimento onde evitare una caduta dovuta ad un calo improvviso di forze. Si rende conto di non essere ancora in piena forma, ma è altresì consapevole di aver ormai recuperato quasi del tutto. Sopportare la debolezza rimanente dovrebbe essere una così grande fatica, aiutato da una tempra al di sopra della media [//resistenza +1]. Sta per muovere un passo, ma non ci riesce, interrotto dall'arrivo improvviso della Bianca Custode. Ciò che aveva fatto in maniera del tutto spensierata, come se fosse nella sua stanza privata, ovvero alzarsi da quel letto senza avere nemmeno un paio di mutande addosso, diviene nell'arco di un solo secondo un atto consapevole di cui la ragione si accorge nell'attimo esatto in cui la voce di Mitrhil rompe il silenzio. Durante lo stesso secondo gli occhi scuri del Kuhan si sgranano in un espressione che ha insieme dello stupito e dell'imbarazzato; il braccio destro si allunga verso il letto per cercare una presa sul lenzuolo, mentre le gambe si lasciano andare in modo che, con un tonfo sordo, l'uomo torni a sedere sul letto nella maniera più veloce possibile. Sembra che l'ancella non abbia notato nulla o, se l'ha fatto, ha fatto finta di nulla, ma questo il draconico non può certo saperlo! ''Ehm.. Ben trovata lady Mitrhil...'' mormora incerto, preso alla sprovvista nella sua nudità. ''Se non mi incontraste qui dentro, vorrebbe significare che non ho fatto il mio dovere'', prova a scherzare. ''Ma credo sia quasi giunto il momento che io lasci nuovamente il tempio... Mi trovate così tanto debole? Credo di aver consumato tutta la vostra scorta di carne per l'inverno!!!'' All'espressione imbarazzata se ne sostituisce una divertita, mentre ormai il lenzuolo è tornato a coprire le parti basse del Vichingo. ''Credo di riuscire a camminare da solo...'' sostiene annuendo una volta, iniziando a legarsi le bianche stoffe attorno alla vita alla bell'e meglio.
MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Sta per afferrare il draconico per le braccia ma poi si accorge del perché l’uomo si sia lasciato nuovamente cadere così di botto sul letto. Le gote si infiammano e si gira di scatto, dando le spalle al draconico il quale tenta di coprirsi alla bene meglio con il lenzuolo. } …Forse sono troppo abituata a curare e faccio poco caso a certi… “elementi”… ma forse ormai siete abituato a mostrare le vostre grazie... Qui al tempio c’è sicuramente chi apprezza…. { Il tono della Custode è sicuramente divertito, ma fortunatamente è talmente abituata a curare ogni tipo di creatura che, fortunatamente o sfortunatamente, è passata inosservata la virilità del Kuhan. } Posso girarmi… siete vestito? Sarete poi voi a dovermi raccogliere da terra se mi sottoporrete ad altri simili spettacoli! { Un accenno di risata risuona soffocata da quel tono che vorrebbe rimanere serio. } Se non altro siete pronto di riflessi… è già un punto a vostro favore… probabilmente siete in grado di tornarvene tra i vostri confratelli quanto prima. Ma se mi date il permesso di voltarmi, vi accompagno a sedervi vicino al tavolo, è bene che non esageriate se è la prima volta che mettete i vostri… ehmmm… piedi fuori dal letto! { Nell’attendere il consenso da parte di Azhael il suo sguardo si sofferma sulla credenza dove Rois ha lasciato un cestino di pane fresco, frutta e formaggio. }
AZHAEL [sala degenze] Il lenzuolo bianco assicurato alla vita non è poi così tanto diverso, se non per il colore, da ciò che comunemente copre le gambe dell'Alfiere, abituato a vestire la sua tenuta dalla gonna ampia, e l'uomo si trova quindi abbastanza a suo agio sistemato in quella maniera. Il petto resta scoperto e mette in mostra una muscolatura imponente, ma ciò che più può impressionare non è la struttura muscolare del torso, bensì il sigillo impresso su di esso: non un tatuaggio, non una cicatrice, non una bruciatura... Un segno impresso dalla forza divina di Cerridwen, per preservare l'anima del suo guerriero. I piedi tornano a posare al suolo e, sempre lentamente, le gambe spingono per risollevare il draconico da giaciglio. ''Scusatemi... Non avevo proprio pensato che potesse arrivare qualcuno, né tantomeno che una sacerdotessa potesse sorprendermi in quel modo!'' Mormora, avanzando due brevi passettini per scostarsi un pò dal letto. ''Potete girarvi pure, sono coperto!'' Il collo si piega a destra e sinistra per tendere i muscoli e far scricchiolare le vertebre, in quel movimento istintivo che fa chi ha bisogno di sgranchirsi. Lo stesso fanno le braccia, ruotando sulle spalle, e il Kuhan ricomincia a prendere consapevolezza del proprio corpo! ''Avete acceso un braciere più grande?'' Domanda nel frattempo alla Custode. ''Ho sentito un caldo mai provato prima... '' Una considerazione a cui il colosso non dà poi tutto quel peso, concentrato maggiormente sulla voglia di rimettersi in sesto e tornare alla sua vita normale.
MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Con le mani intrecciate dietro la schiena attende pazientemente che il kuhan si ricomponga. } Azhael, non c’è problema, se vi può togliere dall’imbarazzo non me ne ero nemmeno accorta… e poi io nudo vi ho già visto!!! { E’ dolce e divertito il tono della bianca ancella che si volta appena con il capo inclinandolo appena per constare se effettivamente il guerriero sia nuovamente presentabile. } Bene… se non altro non mi sembra che abbiate perso tonicità nei muscoli! { Fa scorrere appena lo sguardo sul torace del draconico, soffermandosi sul marchio impresso dalla Dea. Sorride amabilmente, per sorpassarlo e dirigersi verso la credenza per prendere quanto Rois ha lasciato ed appoggiarlo sul tavolo. } Su coraggio, ora venite qui e non strafate perché non ce n’è bisogno… { Gli scosta la sedia dal tavolo mentre nel frattempo torna nuovamente verso la dispensa da dove tirerà fuori un vasetto il cui contenuto è piuttosto denso dal color ambra, tipico del miele di acacia. } Un paio di fette di pane con questo sopra e vedrete che domani mattina sarete un leone… ehmm… o un drago… fate voi, non vorrei che la vostra compagna si offendesse! { Appoggia così anche il vasetto di miele sul tavolo prendendo il coltello per tagliare tre belle fette di pane. } Lo avete avvertito anche voi eh?... no nessun braciere acceso, anzi abbiamo abbassato pure le fiamme nel camino, sembra che l’ago si sia spostato dalla primavera alla piena estate… non so sinceramente cosa sta accadendo all’isola. { Si siede su una sedia libera davanti al posto che occuperà Azhael. } Da che la guerra è finita sento comunque che l’isola sta cambiando…. E ora questo caldo insopportabile… { Sospira appena lasciando che quel sorriso si smorzi leggermente. }
NIVIENNE { Ala Sacerdotale --> Tempio } - { Il passo è lento, leggero. Le ombre agguantano il vestito della Rossa Stella, sembrano non volerlo lasciare. Ha tentato di dormire, di riposare, di tornare ai propri compiti, ma mille pensieri le vorticano nella mente. Si, dovrebbe riposarsi ancora. Prima però ha una visita da fare. Una visita che potrebbe essere obbligata per una Sacerdotessa, ma che è tutt'altro per lei. Le piace averlo qui, al Tempio. Dove può guardarlo dormire, sognare, dove sa che è al sicuro. Purtroppo non può pensare di tenere un cavaliere in una campana di vetro. Ognuno ha il suo compito, no? Le ombre sembrano agguantarla maggiormente, quando si soffermerebbe innanzi alle stanze di Callista, Nixi e Chloe. Da quanto non le percepisce? Cosa manca? Chi manca? O semplicemente le manca stare col Giglio bianco o con colei che è stata la sua maestra. Muoverebbe leggermente il capo, lasciando che i riccioli ribelli le si muovano appena attorno al viso. Lascerebbe dietro di sè le stanze sacerdotali e con esse l'arcata che vi conduce. Un'altra sosta, non per il fisico, quanto per la sua mente affaticata. Sguardo che si poserebbe leggero prima sul Sacro Fuoco, poi sulla statua di Granito di Rosso. Eccola la Madre. La Guerriera. E' pace per lo spirito, per l'anima, ma non per il sangue che pulsa nelle vene della Sua Figlia Prediletta. Palpebre che si chiuderebbero, quasi un velo che calerebbe su quell'istante, mentre un sospiro le fuoriuscirebbe dalle labbra scarlatte. }
AZHAEL [sala degenze] Mentre gli occhi scuri scrutano con attenzione i movimenti della Custode, le gambe si avvicendano una dietro l'altra per muovere piccoli passi. L'alfiere saggia la resistenza dei propri muscoli con paziente attenzione, facendo suo il consiglio della sacerdotessa dell'Alba. I piedi toccano la pietra fresca inizialmente con leggerezza, per poi accogliere cautamente il peso del corpo cercando di dividerlo sempre equamente tra destra e sinistra. Dopo i primi passi incerti e decisamente brevi, il colosso inizia a prendere sicurezza e prova ad allungare leggermente la falcata, muovendosi però sempre lentamente. Intanto le braccia continuano il loro tentativo di sgranchire i muscoli della parte superiore del corpo, con semplici movimenti di tensione e rilascio verso i due lati del corpo. Il percorso tra il letto ed il tavolo è abbastanza breve e l'uomo non avverte particolare fatica nel compierlo tutto e comunque dovrebbe sopportare bene l'incertezza dovuta alla lunga mancanza di movimento [//resistenza +1]. Raggiunta la sedia, si accomoda cercando di sistemare come meglio riesce l'abbondante lenzuolo e lo sguardo vagherà sul cibo presente sulla tavola. ''Non mi sono mai sentito meglio, lady Mitrhil, ma se proprio insistete...'' Sorride, mentre una mano si appropria di una delle tre fette di pane e l'altra va ad infilarsi - non tutta, ma due dita almeno si - nel vasetto di miele. Il movimento è rapido e, prima che la sacerdotessa abbia mosso il coltello, l'ALfiere dovrebbe già aver tolto le dita piene di miele dal contenitore e spalmato lo stesso miele sulla sua fetta di pane. ''...Non faccio complimenti!'' Termina, e gnam... Un gran boccone gli riempie la bocca. Il capo intanto fa su e giù per annuire alle parole riguardo il caldo e, bofonchiando tra una masticata e l'altra, l'uomo commenta con semplicità ''Di cose strane... ne succedono ogni giorno da queste parti... E' Avalon, no?'' Gnam... Gnam... Gnam...
MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Non fa in tempo a porgergli il cucchiaino che le dita dell’uomo affondano nel vasetto di miele senza scomporsi troppo. Le palpebre sbattono ripetutamente per poi scoppiare in una delicata risata. } L’appetito non vi manca di certo… ma a buone maniere, mio figlio è molto più educato… { Si sofferma qualche attimo pensando al bambino. } Uhm…. No… forse andate a braccetto, solo che lui ha otto anni… e voi quanti? { Sorride divertita, incrociando le braccia sul tavolo osservando con quanto gusto l’uomo si sia fiondato sul cibo che gli ha messo sul tavolo. } Giusto perché vi conosco da tanto tempo ormai e conosco la vostra impeccabile quanto rigorosa condotta! { Se ne rimane per qualche istante in silenzio divertita dalla voracità dell’uomo. } Beh a questo punto avete fatto venire fame pure a me a forza di guardarvi ingozzarvi in questo modo! { Dicendo così taglierebbe a metà la fetta di pane, seguendo il gesto del Kuhan, infilerà anche lei due dita nel vasetto per raccogliere un po’ di miele. }
NIVIENNE { Tempio --> Sala Visite } - { Passi, fruscii, nuova brezza estiva che sembra giocare con i riccioli ribelli intessendo nuove danze. Danze di guerrieri che acclamano la guerra, danze di madri che richiedono un raccolto migliore, danze di fanciulle che festeggiano i fuochi di Beltane, ma anche di donne che chiedono vendetta. Sangue e Fuoco. Ciò che la contraddistingue, ciò che ha scelto di essere e che Lei ha voluto che fosse. Luce. Bianca e luminosa. Purezza e dolcezza nella figura di Mitrhil. Ed un solo posto in cui trovarla, quello che stava tentando di raggiungere. Un sorriso affiorerebbe sulle sue labbra, felice di rivederla. E' stata troppo da sola dopo quella notte. Si è occupata troppo poco delle piccole luci e di tutto il resto. Ma non ne aveva la forza. Si fermerebbe dietro alla porta della Sala Visite, lasciando che la mano destra si posi prima su quel rubino incastonato nel ciondolo che porta al collo. Un nuovo lento respiro, ricercando quella calma e tranquillità di cui ha bisogno. Risa. Ecco cosa proviene dall'altro lato della porta. Lui e lei, e lei si sarà accorta di quella sorella che la sta raggiungendo? Forse si, forse no. Dita che scivolerebbero sul pomello per poi farne scattare la serratura, forse di quello si accorgeranno. Porta che s'aprirebbe, mentre un ammasso di riccioli corvini sbucherebbe nella stanza, sguardo curioso. } Disturbo, forse? { S'inarca un sopracciglio inaspettatamente a vederli con le dita nel barattolo del miele. }
AZHAEL [sala degenze] La fetta di pane non ci mette molto a scomparire, lasciando si sé solo il ricordo e qualche piccola briciola sulla superficie del tavolo. A seguire, il draconico si infilerà in bocca le dita ancora piene di miele per pulirsele e gustare il sapore della gustosa sostanza. ''Oh, su, Milady... Non siamo ad un banchetto regale...'' Riprende appena la bocca sarà nuovamente libera. ''E poi vi conosco da così tanto tempo che posso anche permettermi di non seguire l'etichetta!'' Sul viso c'è una chiara nota di serena tranquillità e nel tono quella schiettezza sincera che l'alfiere sa dedicare alle persone che si sono meritate la sua fiducia. ''Ecco, brava, fate così anche voi!'' Annuisce convinto, mentre la Custode imita il suo gesto, mettendo da parte la posata. ''Così il cibo è ancora più buono! Così mi diceva il vecchio Rume... E, come per altre mille cose, aveva ragione!'' La fetta di pane rimasta viene presa, questa volta con più lentezza, e le dita della mano libera rimangono pronte in attesa che Mitrhil finisca col miele, prima di infilarsi nuovamente nel vasetto. ''D'altronde, si è mai sentito si una coscia di maiale che non sia stata mangiata con le mani?! Per la dea, non priviamoci anche di questo piacere!'' Le parole del Vichingo echeggiano brevemente nella stanza, quando altre parole giungono a riempire il nuovo silenzio. La riconosce ancor prima di guardarla, solo dopo la prima sillaba pronunciata, come se anche lui avesse un qualche potere che gli permetta di sentire quando la Sella del Meriggio gli si avvicina.
MITRHIL {[ Sala visite -> Ala sacerdotale ]} )O( { Le sembra un po’ sfacciato, ma ha le dita impiastricciate di miele e, ormai arrivati a questo punto che lei si lecchi le dita oppure no, non fa molta differenza. Lo spuntino le ha messo un po’ di colore sulle gote, così come le risate hanno giovato al suo umore. } Ma si,alla fine avete ragione e poi è notte inoltrata ormai… e non ci vede nessuno, saprete tenere il segreto vero? { Mormora come se qualcuno potesse sentirla realmente. } E poi sapete, anche le risate a volte sono un potente curativo… { Si finisce di pulire le dita su di un panno dopo aver tolto il più leccandosele una ad una, quando avverte la danza, nell’oscurità, della Fiamma più fulgida del tempio, colei nelle cui vene scorre il fuoco dell’ardore e della passione. Il suo sguardo si sofferma sulla porta nell’attimo stesso in cui l’uscio viene aperto e la voce di Nivienne giunge alle sue orecchie. Finisce di pulirsi frettolosamente le dita per poter andare incontro alla sorella per abbracciarla. Sono molti giorni che non si incontrano, ma sicuramente la Stella del Meriggio sarà venuta per assicurarsi che lo stato dell’alfiere dei draghi sia migliorato. } Nivienne… mia sorella carissima… { Allungherebbe le braccia con l’intento di abbracciare la consorella. Acqua. Fuoco. Opposte, eppure unite da quel vincolo invisibile tessuto abilmente dalla Triade. } Sono venuta per vedere se qualcuno avesse bisogno di qualcosa e alla fine è diventato uno spuntino notturno! { Sorride dolcemente, con le labbra vagamente sporche ancora di miele. } Ma per me è ora di ritirarmi. Azhael, mi ha fatto piacere vedere che, nonostante tutto, siete di tempra superiore a qualsiasi mortale che io conosca! Mi auguro davvero che la prossima volta il nostro incontro sarà in altro luogo che non sia la sala visite con abiti sicuramente a voi più consoni! { Brilla il suo sguardo di quella gioia pura e semplice, fresca come l’acqua della sorgente. } Sorella, credo che abbia bisogno delle vostre attenzioni ora, noi avremo modo di conversare domani! Che Arianrhod vi illumini sempre! { Rivolgendo un piccolo cenno di saluto al draconico e poi alla consorella, per poi lasciare silenziosamente la stanza, lasciando dietro di sé quel vago profumo di caprifoglio. }
NIVIENNE { Sala Visite } - { Lama di luce che inonderebbe inizialmente il viso, quella stella rossa marchiata a fuoco sulla fronte ed una parte del vestito della Stella, per poi metterne in luce l'intera figura entrando completamente nella stanza. Richiuderebbe la porta dietro di sè, appoggiandovisi per un momento. Una Fenice che non rifulge del suo solito Fuoco, opaca, ma non ancora del tutto spenta. Deve morire per rinascere nelle proprie ceneri? Oppure le basterà dormire e riposarsi ancora? Spera vivamente la seconda delle opzioni. Le piace quando la chiama, il suono della sua voce. Così, come di contrasto non sopporta quando le da del voi. Sguardo che si riaccenderebbe quasi divertito a quella strana scena, sicuramente poco convenzionale. } Allora forse non disturbo. { E' un sorriso leggero, stanco quello che s'apre sulle sue labbra. Eppure il tono è divertito. Lui sta meglio. Questo è tutto ciò di cui le importa. Si scosterebbe dalla porta, avvicinandosi e lasciandosi andare fra le braccia della Sorella. Un contatto che la rasserena, che la fa stare bene. In pace. Avrebbe dovuto pensarci prima, se solo non avesse avuto paura di disturbarla, le avrebbe chiesto di dormire con lei. Le carezze che le dona ogni volta sui capelli sono come il mormorio dolce dell'acqua della sorgente. Fanno venire sonno. Si, lei sarà sempre la sua salvezza. La lascerebbe quasi controvoglia, rimanendo per qualche istante con le mani nelle sue, se lei glielo permetterebbe. } Pare che il miele sia sempre una tentazione per te. Dovrò abbondare nella quantità dei prossimi biscotti. { Il tono della voce è sicuramente migliorato. Per poi quasi spegnersi in un sussurro per l'altra. } Grazie. { Per essersi occupata di lui, per averla abbracciata, per esistere. Per tutto. } Buona notte. { La lascerebbe infine, seguendola con lo sguardo fino alla porta. Si avvicinerebbe ad Azhael, ma non siederebbe accanto a lui. Gli poserebbe una mano sulla spalla, per poi passargliela fra le scapole e fermarsi sull'altra, sfiorandogli i capelli. } Ero stanca. E sono passata, ma dormivi.
AZHAEL [sala degenze] Miele e pane, un connubio perfetto che dona immediata energia al corpo e che l'alfiere si gode con immenso piacere. Nei giorni passati ha riposato e ha mangiato per un intero esercito e ora questa sembra la ciliegina sulla torta, l'ultimo passo per ricaricarsi del tutto, la prova finale prima di potersi dire guarito. Con due morsi, più di metà della seconda fetta di pane viene divorata e in mano al colosso rimane un solo ultimo boccone. Mentre mastica, non toglie gli occhi dalle due sacerdotesse, quelle che meglio conosce al tempio: una perchè è la prima che ha conosciuto e la prima che gli ha fatto sentire la forza del potere divino, l'altra perchè è quella con cui ha condiviso di più e con la quale tutt'ora condivide la sua stessa vita. Quando Mitrhil lascia la stanza, l'uomo la saluta con un breve inchino del capo ''Non mi sorprenderete più in quello stato, ve lo prometto!'' Assicura convinto. Poi, rimasto solo con Nivienne, le dedica tutta la sua attenzione. Lascia che il tocco di lei gli passi sulle spalle, e istintivamente vorrebbe raggiungere la mano che traccia quel breve percorso, ma le sue sono una impegnata dal pane e l'altra sporca di miele... ''Potevi svegliarmi... O passare ancora... Ho dormito così tanto?'' Domanda con un basso sussurro. Poi si affretta a mettersi in bocca l'ultimo boccone e con la mano ora libera andrebbe a stringere quella di lei, sopra la propria spalla. ''Ora comunque sto bene, credo di aver recuperato tutte le forze... Ma tu? Nella tua voce c'è ancora tanta stanchezza.'' Dovrebbe aver imparato a conoscerla più che bene e non gli dovrebbe sfuggire la sfumatura nel tono di Nivienne. ''E' ancora colpa della battaglia, o qualcosa non va?'' Cerca quindi di girarsi, in modo da riuscire a guardarla bene negli occhi, a pochi centimetri dai suoi.
NIVIENNE { Sala Visite } - { Le piace il tocco della sua pelle calda. Quasi non potesse farne a meno. } Abbastanza, avevi perso molto sangue. Il problema non era la ferita in sè. { Pensosa, per poi aggiungere. } Ed anche io ho cercato di riposare. { Per lo più incubi. Che l'hanno appesantita e stancata. E dubbi. E questo cambiamento nella temperatura dell'aria, in ciò che la circonda. } Si, ora stai bene. { Si lascia stringere la mano, mentre un nuovo sorriso si dipingerebbe sulle sua labbra. Come ha fatto a stargli così lontana? E per di più sotto lo stesso tetto? Sospira lievemente. } Si, sono ancora stanca. Eiluned mi ha subito curato la spalla, ma ho attinto troppo al Potere di Cerridwen. Mi ha lasciata stanca e svuotata. { Come un guscio vuoto, si sente quasi inutilizzabile, anche se un pò ha riposato. } Ci vuole soltanto del tempo. { Lo rassicura, guardandolo ora negli occhi visto che s'è girato verso di lei e lei s'è abbassata di conseguenza. } E forse qualcosa di dolce. { Uno sguardo vago, prima di indicare con lo sguardo il barattolo del miele. } Potresti condividere il cibo, o devo procacciarmelo da sola? { Forse è proprio venuta a disturbarlo ed a portargli via il miele. Attende per qualche istante, lasciando che lui realizzi, o forse prima che lui vi riesca tenterebbe di prendergli la mano con le dita sporche di miele e portarsele alla bocca, andando a cibarsi di quel nettare dorato. Gli scoccherebbe infine uno sguardo da sotto le folte e lunga ciglia, prima di lasciarlo andare. Una risata leggera e cristallina, prima di passarsi la lingua sulle labbra per finire di assaporare quel sapore dolce e pieno. Che arriva subito alla mente. O è il sapore di lui. Cos'era già che la preoccupava? Perchè sparisce tutto quando sta con lui? E' una medicina per lei, peggio di Mitrhil. Di lei forse potrebbe farne a meno, di lui no. }
AZHAEL [sala degenze] Un sospiro leggero sottolinea il suo annuire, nel prendere consapevolezza che è solo un po’ di stanchezza – probabilmente sia fisica che psicologica – a turbare la Stella. Non le chiederà altro, lasciando che lei prenda la sua mano e cominci il gioco che li avvicinerà nuovamente dopo tanti giorni di lontananza. Le dita scivolano sulle labbra scarlatte e vengono accolte all’interno di queste, così che il calore e la passione di quel gesto possano traferirsi dalle dita fin nel più intimo scrigno del Vichingo. Non le stacca gli occhi di dosso, ma si gira ancora un po’, così da mettersi quasi del tutto frontale alla sacerdotessa e far si che le gambe di lei si allarghino ai due lati delle sue, che restano invece chiuse. Con la mano libera la cingerebbe all’altezza dei reni e farebbe una leggera pressione per invitarla a sedersi sulle sue cosce, uno fronte all’altra. Se, come è facile, non incontrerà la resistenza della donna, farà più stretto il suo abbraccio in modo da avvicinare il più possibile i due corpi. “Il tempo non manca…” sussurra ad un palmo dalle sue labbra. “Ora non ci corre dietro nessuno.” Detto questo, ritrae la mano dopo averle passato l’indice un ultima volta su tutto il profilo della bocca. Si sporge ancora un po’ in avanti e cerca le labbra di lei con le sue, andando ad abbracciarla anche con l’altro braccio e annullando così ogni millimetro di spazio tra di loro. Il fuoco avvampa nella fibra del colosso, il cuore comincia a pompare sangue in abbondanza e Vesnah si fa distante e silenziosa, lasciando del tutto soli gli eletti dalla Fiamma. L’alfiere non si stupirebbe se la stellina rossa cominciasse a brillare…
NIVIENNE { Sala Visite } - { Lui non la ferma, e lei lascia che quel gioco infantile e divertente si trasformi in qualcos'altro. Si lascia scivolare in quella spirale di lentezza e passione, continuando a guardarlo con uno sguardo divertito ed al contempo sembri contenere qualcosa di più. Brama, forse. In entrambi. Continuerebbe a sostenere quello di lui nocciola scuro e quando il vichingo si sposterebbe per esser completamenti frontali, quello che accadrebbe dopo sarebbe solo consapevolezza. Lo asseconderebbe quindi così che le sue gambe si ritrovino divaricate ai lati di quelle di lui. In quel tocco gentile ed inesorabile sulle proprie reni è come se ci fosse un ordine che non ammetterebbe disobbedienza. O forse, avrebbe potuto scostarsi, ma semplicemente non ne ha alcuna voglia. Non chiedere nulla perchè potresti ottenerlo. Lei non ha chiesto nulla, semplicemente s'appartengono. Non si lascerebbe nemmeno distrarre da quei dubbi che ultimamente la assalgono e cioè al pensiero di quando Lei deciderà di separarli, sarebbe come un dolore improvviso e violento che le trafiggesse il cuore ed ora non avrebbe la forza per sostenerlo. La distanza infine si annulla, mentre si lascia avvinghiare e stringere più forte da lui, così come lei appoggerebbe entrambe le mani contro il petto di lui, per poi farle risalire verso l'alto e ricongiugerle dietro il collo di Azhael. Giocando ora con i suoi capelli. La Sala Visite ed il crepitio delle fiamme nel focolare con le sue sfumature rosso sangue si riversano come una cascata di miele su quei sussurri a fior di labbra. } Solo io e te. { Non permetterà che altri incubi si insinuino nei suoi sogni agitati. Non questa notte. Così come ci saranno mille altre cosa da dire, ma non in questo momento. Ora, è soltanto lui che vuole. Le labbra si cercano, incontrano, scontrano. Solo loro due, irrimediabilmente persi in quel Fuoco che li contraddistingue. Si, presto la stellina comincerà a brillare in una notte calda, dolce ed appagante. }
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[Modificato da Nivienne 08/09/2012 13:54]
o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle
Figlia di Cerridwen
Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.
o0)O(0o La Fenice o0)O(0o
Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.