Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

Questo forum fa riferimento all'ambientazione Fantasy www.isoladiavalon.net

Nomi e riferimenti usati in questo forum sono frutto di pura fantasia e si riferiscono al gioco in oggetto.






Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

)O( La Dolcezza della Stella dell'Alba )O(

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2012 23:15
OFFLINE
Post: 1.708
Sesso: Femminile
Luna Nera
Polvere di Stelle
25/07/2012 13:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Guarigione Nivienne (Quest AF)
o0)O(0o


Riassunto: Link FM


Finita la battaglia contro l'Armata delle Fiamme, Eiluned incoraggia Nivienne ad uscire dalla grotta. Si ritroveranno così finalmente all'aria aperta dove, trovato un posto appartato, la Stella dell'Alba si assicurerà delle condizioni della Stella del Meriggio e richiamando il potere di Arianrhod risanerà la spalla sinistra della Fenice.


//Commento: E' sempre bello giocare con Eiluccia, grazie [SM=g27836]

o0)O(0o


EILUNED { Cuore del vulcano- > Accampamento} Ora tutto è finito, e rimane solo il silenzio, da ascoltare. Il silenzio ed il gorgogliare delle fiamme. Ma non è ora il momento di fermarsi a contemplare quel terribile, eppure meraviglioso spettacolo. Non lontano da lei infatti, la Stella dell’Alba vede le consorelle ferite e provate dalla fatica, più provate di quanto ella non sia. Non serve neppure un secondo per pensare al da farsi, infatti la giovane irlandese si precipita verso Nivienne, visto che la sua luce gemella Mitrhil si sta già occupando di Callista. Loro non sono le sole ad essere provate, o ferite più di lei, ma sa che se riusciranno a rimetterle in forza loro potranno, a loro volta, venire in soccorso a chi vorrà.Si avvicina perciò velocemente a Nivienne e, afferrandole un braccio con ferma delicatezza le dirà: * Presto usciamo di qui, il caldo è insopportabile!”. E se Nivienne la seguirà si dirigerà velocemente con lei verso l’uscita, verso l’accampamento dove già altri si stanno recando.


NIVIENNE { Cuore del vulcano --> Accampamento } - { E' successo tutto così in fretta, quasi senza accorgersene. Le era sembrato di sentire il terreno franare e poi...inspiegabilmente saltare quella voragine che si stava aprendo, quasi che una forza sovrannaturale le abbia permesso di salvarsi... Cerridwen, la Triade tutta, non sa chi l'abbia aiutata, certo se avesse lasciato tutto alle sue forze...beh forse i suoi piedi non sarebbero così saldi a terra e le sue smeraldine iridi non starebbero gioendo così ampiamente alla vista spettacolare che le è arrivata di rimando. Il ponte è crollato e con lui tutti quelli che sopra vi sostavano, un gorgoglio, magma che li ha agguantati sino a farli scomparire fra quelle Fiamme. Ha atteso quasi in trance, forse sperando che da quelle Fiamme si levasse proprio Lei, Cerridwen, magari per dire qualcosa a tutti coloro che hanno combattuto per liberare l'Isola. Quanto avrebbe voluto vederla? Sarebbe il tocco di Eiluned quello che la raggiungerebbe e la ridesterebbe da quei pensieri. } Si, usciamo. { La seguirebbe tenendo con la mano destra la spalla sinistra che ancora le fa male, anche se di un dolore sopportabile (//Resistenza +2). Accarezzandola lievemente. No, non è rotta, ma sicuramente è slogata. Presto, molto presto usciranno da lì e tutto il resto non sarà altro che un ricordo. }


EILUNED { Accampamento } Qui l'aria è buona, si respira ed il caldo soffocante, non adatto ad alcun essere nato per la superficie, sembra ad ogni passo un ricordo sempre più lontano, distante. No, non dimenticherà quelle scene la Stella dell'Alba, non scorderà quel calore, la sua stanchezza, la fatica che il solo respirare le provocava. Ma ora la vita chiama altrove, Chiama ad usare il potere della Bianca Stella ancora una volta, ma ora non per colpire, bensì per qualcosa che con molta più decisione la sua anima sente. E' ora di curare Nivienne. La Stella dell'Alba si guarda intorno per scegliere un posto libero in cui poggiarsi, in cui sedersi lei stessa e la consorella. Non passa che qualche istante prima che veda uno spiazzo erboso libero, della giusta misura per entrambe. Attenta a non afferrare il braccio di Nivienne slogato, la conduce lì dove anche lei sta andando sedendodi poi per prima, ed invitandola a fare lo stesso. Quindi con dolcezza dirà alla Stella del Meriggio * Sono certa che se anche tu mi aiuterai la Dea risponderà alla nostra richiesta sorella mia. E' la spalla sinistra a farti male? Cosa pensi le sia successo?* Chiede sapendo che ella è in grado di comprendere da sola la natura delle sue ferite.


NIVIENNE { Accampamento } - { E' un respiro profondo quello che riempirebbe i polmoni della Fenice appena metterebbe il primo piede fuori da quella grotta. Aria aperta, limpida, pulita. Lascerebbe che un sorriso incrinato leggermente dal dolore, anche se sopportabile (//Resistenza +2), le illumini il volto. Sicuramente sporco. Non sono rimasti molto tempo là dentro, ma le è sembrata una vita intera. Non sa dove la dolce Stella dell'Alba la stia guidando, ma si lascerebbe guidare da lei. Sa benissimo cos'ha in mente di fare. Potrebbe leggerle sul volto ogni cosa, è un'empatia fra Sacerdotesse, fra Sorelle. Si lascerebbe cadere accanto a lei, in modo che la spalla sinistra da curare le sia più vicina. } Sono stata spinta e sono caduta. Non credo sia rotta, non fa troppo male, ma è slogata sicuramente. { Tenterebbe così di abbassare la stoffa dell'abito sulla spalla. } Slaccia il corpetto se ce n'è bisogno. { Non crede che alcuni boccoli, scappati allo stretto chignon, possano darle fastidio, ma li sposterebbe verso la spalla destra, facendo passare la mano destra dietro al collo catturandoli. } Non ho mai provato il Suo tocco su di me, ma starò immobile Eiluned. { Annuirebbe docilmente, se vorrà cercare Azhael fra i feriti ed aiutarlo non potrà fare altrimenti. } La Dea è in noi, Sorella. { Un ultimo sorriso, prima di serrare la labbra scarlatte. Cerridwen il suo unico pensiero. }


EILUNED { Accampamento } Ora che sono all'aria aperta sembra ancora più folle, più impossibile il calore che hanno dovuto sopportare all'interno del vulcano, ma ormai è inutile ora pensare a ciò che è stato. Sorride quindi a Nivienne e con dolcezza poggia le mani affusolate sulla sua spalla slogata dicendo con dolcezza * Le Dee che ci hanno scelto sono sorelle mia cara, sono due parti del medesimo Tutto!* detto questo si sporgerà appena a baciarle la fronte , come spesso fa con le consorelle, quindi socchiudendo appena gli occhi ignorerà la stanchezza, il sudore che ora le fa freddare i vestiti sulla pelle, la paura provata fino a poco prima, e tornerà a richiamare a se tutta la forza della Dea Vergine, della Signora dell'Alba, affinche la sua Luce benefica, portatrice di Vita possa scorrere attraverso le sue mani e risanare ciò che è stato ferito dalla volontà di chi si oppone alla Trina Dea. Con dolcezza la voce inizierà a trillare un dolce canto, la sua invocazione alla Dea [Skill. Volontà ferrea liv II; Imperturbabilità liv. 5-- Incanto: Guarigione: Concentrazione 1/3]


NIVIENNE { Accampamento } - { Annuirebbe ancora, lasciandosi baciare la stella scarlatta dalle labbra di pesco di Eiluned. Un bacio dolce e rinfrescante, un bacio capace di lenire l'animo della Rossa Stella. Di lavare via l'immagine di quei drow restii ad allontanarsi e ferrei nell'avanzare nonostante la stella sulla sua fronte brillasse in tutta la sua potenza, con tutto il suo fulgore. No, non era preparata a questo. Si, era a pronta a quello che Ilyth le aveva narrato, ma non che resistessero così pregni della magia dei loro maghi. Non dovrà esser dimenticato, sarà un monito per il futuro, dovranno farsi trovare più pronte e sicuramente, almeno lei, non era così pronta per una battaglia. Appena il la dolcezza del canto di Eiluned le arriverebbe all'oto andrebbe a chiuder le palpebre, lasciando che il suo canto, la sua dolcezza e la sua luce la inondino. Ora è tutto quello di cui abbisogna, insieme al calore di Cerridwen che mai l'abbandona. }


EILUNED { Accampamento } La voce soave, dolce come il suono di un flauto, la voce che la Dea le ha donato, la richiama ancora una volta sperando che la dolcezza della Signora dell'Alba risponda ora alla sua chiamata. Il suono vibrante della sua voce scorre attraverso la gola, sfiora le labbra e, lei spera, possa essere udito ed esaudito da Colei che con tutta se stessa invoca. Anche il suo più piccolo muscolo brama ora che Ella torni a scorrere nelle sue vene, a donarle il suo potere di Vita, di Luce dopo tutte le tenebre infauste a cui sono state esposte, controp le quali hanno dovuto combattere. Se Ella risponderà, in questo momento, la Luce che Eiluned sta chiamando e che dovrebbe sentire scorrerle dentro , dovrebbe manifestarsi anche agli occhi di Nivienne. La Stella sulla sua fronte infatti ora dovrebbe iniziare a brillare come se fosse la stella del mattino sulla sua fronte, come il più prezioso dei diademi, la più bella delle corone. [Luce di stella liv.5/ Incanto Guarigione 2/3]


NIVIENNE { Accampamento } - { La voce della Stella dell'Alba continuerebbe a spargersi per l'aere in un dolce canto così simile al suono d'un flauto. Si lascerebbe trasportare da quella melodia intensa ed inconfondibile, sempre tenendo gli occhi chiusi. Inspirando ed espirando, quasi dovesse lei stessa richiamare le Fiamme della Giusta, proprio come aveva fatto all'interno del vulcano, anche se non sarà così. No, non ora. Anche se permarrebbe a crogiolarsi nel calore di quella linfa vitale che scorre nelle sue vene. Sa che se Arianrhod rispondesse al richiamo della Sua Figlia prediletta la bianca stella sulla fronte della Stella dell'Alba incomincerebbe a rilucere di un alone perlaceo. Una luce così bella che mai le era parso di poter vedere, una luce che si fonderebbe con quella scarlatta della Fenice. Perchè anch'essa incomincerebbe a rilucere di un alone scarlatto (//Luce di Stella lv. 5), quasi rispondendo a quella della Sorella ed intrecciandosi con essa. E sarebbe in quest'istante che Nivienne aprirebbe gli occhi per riuscire non soltanto a percepire con quel filo che le lega, ma anche a vedere con i propri occhi quella magnificenza. }


EILUNED { Accampamento } Se ora le Dea ha risposto alla chiamata della sua Ancella prescelta la Luce sulla fronte di Eiluned dovrebbe risplendere con sempre più decisione, con sempre più potere. E dovrebbe accompagnarsi, fondersi, come una cosa sola, a quella scarlatta della Stella del Meriggio. Ora Eiluned sentirebbe il potere della Bianca scorrere dal centro di essa fin sulle sue mani, attraversarle la pelle, attraversare il tessuto dell'abito sporco di Nivienne, la sua pelle e giungere infine alle ossa, rimetterle al loro posto, effondere sulla consorella il Suo potere benefico. La voce di eiluned si farebbe sempre più decisa, di volume più alto, coem se così cercasse di mantenere ancor meglio il contatto con la sua Signora, sorretta anche dalla forza del Fuoco che sente bruciare in Nivienne [Luce di stella liv 5___ Incanto guarigione 3/3- Lancio]


NIVIENNE { Accampamento } - { Quante volte è stata lei stessa a curare qualcun altro? Quante? Forse non riuscirebbe nemmeno a ricordarsele tutte. Ma mai come ora è un tocco diverso quello che scende su di lei. E, sempre se, Arianrhod avesse risposto alla richiesta di Eiluned la sua stella brillerebbe al suo culmine, quasi fosse un diamante che irradia luce propria. Così come la stella sulla fronte della Fenice non smetterebbe di rilucere nel suo folgore, sempre rispondendone al richiamo (//Luce di Stella lv. 5). Sarebbe un tocco così diverso, da quello di Cerridwen, quello che dapprima le fluirebbe sulla pelle, quasi fosse un sottile strato di nebbia che la percorrerebbe solleticandola, per poi infiltrarsi nella sua spalla andando a risistemare le ossa, ma anche i muscoli indolenziti. Sino a non doverle far più male la spalla, a non procurarle più alcun dolore. Un tocco differente: dolce e carezzevole nello stesso istante. Questo sarebbe il tocco della Stella della Vita, sorretto dalla Forza del Fuoco della Guerriera. Un sorriso sulle labbra della Rossa Ancella, un sorriso non soltanto per Eiluned sempre impegnata nel proprio canto, ma anche per ciò che potrebbe provare su di sè. Un tocco rinfrescante e puro. }


EILUNED { Accampamento } Se ogni cosa ha seguito il corso che Eiluned ha sperato ora la sua voce scemerebbe pian piano, fino ad andare a spegnersi insieme alla luce bianca che brillava sulla sua fronte. Pian piano, battendo le palpebre due o tre volte ella tornerebbe ad aprire gli occhi per andare a ricercare quelli della Stella del Meriggio, per cercare di scorgere dall'espressione di quelli quale sia stato l'esito dell'incanto che ha cercato di compiere. Non tarderà però a farsi sentire la stanchezza, che come una cascata sentirà caderle addosso spingendola a cercare il conforto del terreno per le sue membra e la sua mente stanca. Così, ormai sdraiata sorriderà a Nivienne, sussurrandole con dolcezza * Stai meglio sorella mia?* Si poggerà quindi con il capo spettinato sul suo braccio ricurvo celato da una sporchissima manica una volta candida [Incanto Guarigione - Riposo 1/1]


NIVIENNE { Accampamento } - { Così come la voce della Stella dell'Alba s'estinguerebbe, la stella sulla fronte della Fenice smetterebbe pian piano di brillare, lasciando che il suo fulgore a poco a poco si spenga. Lo sguardo della Stella del Meriggio si poserebbe ora sugli occhi di Eiluned, attendendo che s'aprano, per poi specchiarvisi. E solo l'altra potrebbe comprendere ciò che sul suo volto e nel suo sguardo si troverebbe, se Ella si fosse manifestata. Così come le risponderebbe di rimando, una voce morbida che s'intreccerebbe a quella dell'altra. } Si, grazie a te. Grazie a Lei. { E se la spalla sinistra fosse ormai guarita andrebbe a ricoprirla con la stoffa, per poi alzare quel braccio in modo da avvicinarsi alla Sorella e, con la mano sinistra, andarle ad accarezzare i capelli e sfiorare quella stella bianca, ma ormai spenta, che poc'anzi aveva visto rilucere. } E' tutto così simile, ma diverso. E' stato magnifico. { Il tono della voce, anche se stanco, non lascerebbe remore a ciò che pensa. } Tu? Come ti senti? Dovresti riposare. { Annuirebbe leggermente, per poi guardarsi intorno e lasciando che lo sguardo cada sui feriti che popolano l'accampamento. } Abbiamo molto lavoro che ci attende. { Già intenta a cercarlo. L'ha perso di vista in quel momento finale, ora lo ritroverà. }

o0)O(0o


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

OFFLINE
Post: 1.708
Sesso: Femminile
Luna Nera
Polvere di Stelle
08/09/2012 13:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

o0)O(0o


Riassunto:


Anche se ancora stanca e provata dopo la guerra contro l'Armata delle Fiamme e le cure prestate alla Prima Lady e ad Azhael, la Stella del Meriggio decide di recarsi a trovare il draconico in Sala Visite. Non soltanto per accertarsi delle sue condizioni o per somministargli una tisana e prenderne una anche lei nel caso, ma anche perché ha bisogno di rivederlo. Quando giunge non lo trova solo, ma in compagnia di Mitrhil e di un barattolo di miele. La Bianca Custode lì lascerà soli, dopo aver abbracciato la Fenice. Nivienne rimarrà quindi sola con il proprio compagno con intrecciando un breve discorso ad un gioco che sfocerà nella passione del loro fuoco.


//Commento:
Giocata di riposo per Nivi.
La mia intenzione era quella di far prendere una tisana a Nivi, ed invece con Az finisce sempre diversamente. Però sono carucci [SM=g27836]
Spero solo che non si faccia sempre vedere in giro in quelle condizioni da tutte le donne [SM=g27837] , o tutta Avalon lo prenderà in giro. Nonchè a Nivi prenderà un colpo se saprà che tutte le donzelle lo hanno visto nudo [SM=g27815]

Richieste:
Abbracci da Mitrhil, un pò di miele e coccole da Azhael.
Dovrebbe andare bene come prima delle role di riposo (contando che dopo l'approvazione delle cure ad Az dovrò farne un'altra).

o0)O(0o


MITRHIL {[ Nicchia Arianrhod -> Sala visite ]} )O( { Il giorno volge al termine. Gli ultimi raggi del sole colorano di un rosso acceso la superficie delle colonne che ben presto prenderanno le tinte della Signora Oscura. L’eterna primavera sempra aver ceduto il passo ad una stagione ben più calda, e l’avanzata della notte è quasi un piacevole refrigerio per chi ormai non è più abituato ai cambiamenti climatici. Questo altro fenomeno ha interessato l’isola, finita la guerra qualcosa sembra smuoversi ulteriormente… cosa altro dovrà succedere? La bianca custode alza lo sguardo d’argento sulla figura candida della Vergine Fanciulla, riservando una muta di preghiera di ringraziamento per la giornata trascorsa, affidando a lei ogni singola consorella. L’aria è carica di piacevoli odori di spezie, fiori e incensi, il caldo sembra amplificare le essenze che permangono come spore luminose in quella finta staticità, come se fossero sospese nel tempo e nello spazio. Scivola silenziosa lungo la navata centrale, la veste bianca fluttua al suo incedere, come delicate ali di farfalla, una fonte luminosa, chiara, nella penombra del tempio. Ha i capelli completamente tirati su, in un acconciatura tanto casuale quanto complessa, un modo per tenere a bada il caldo quasi insopportabile della giornata. Il ciondolo a forma di stella è l’unico monile che indossa, non ha bisogno di altri ornamenti, se non qualche fiorellino di caprifoglio che spunta qua e là tra i ricci dorati. E’ decisa a raggiungere i giardini esterni agognando che scenda presto la notte, per poter respirare un po’ d’aria fresca, quando si sofferma davanti alla sala visite. Molti sono ancora i guerrieri che la occupano dopo esser stati di ritorno dalla battaglia contro l’armata delle fiamme, lascia dunque per il momento il tanto atteso riposo per verificare se qualche ospite necessita della sua attenzione. Si soffermerà davanti alla porta quel tanto che basta per aprirla senza fare troppo rumore, Rois avrà sicuramente provveduto a dar loro da mangiare, ma meglio essere scrupolosi quando c’è la vita in gioco. }


AZHAEL [sala degenze] Se durante i primi giorni di riposo il confinamento obbligato in un letto non aveva pesato più di tanto all'alfiere, ora che quei giorni sono diventati settimane il peso inizia a farsi sentire. Poter stare per un pò lontano da impegni e responsabilità era piaciuto al draconico, che si è goduto il silenzio e la tranquillità del tempio, ma il suo piacere sta cominciando a diventare noia e la sopportazione dell'uomo sta per arrivare al termine. Come se non bastasse, oltre alle fastidiose e sempre più frequenti lamentele di Vesnah, il Kuhan si trova a dover sopportare anche un inspiegabile calura che, mai prima d'ora, aveva avvertito sull'isola. Un clima nemmeno troppo asfissiante, ma sufficientemente caldo per irritare chi non ci è abituato e chi, come Azhael, è sempre stato abituato a temperature del tutto opposte. Fortunatamente la sera ha portato con sé un pò di sollievo, ma quello che serve al draconico ora è fare un pò di movimento! [''Hai ragione''] mormora rivolgendosi mentalmente alla venerabile [''siamo stati sdraiati fin troppo!''] Un basso ringhio di approvazione echeggia nelle membra dell'uomo, che scosta con una mano il lenzuolo leggero per sollevarsi con accorta lentezza e mettersi a sedere sulla sponda del giaciglio che l'ha ospitato per giorni e giorni. Un respiro profondo gli basta per sondare il proprio stato di salute: le forze dovrebbero essere ormai del tutto tornate, benchè il sangue perso durante lo scontro nel vulcano non era affatto poco. ''Forza...'' sbuffa piano, appoggiando un piede nudo sul fresco pavimento di pietra, nell'atto di iniziare ad alzarsi in piedi.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { La stanza è illuminata da qualche torcia appesa ai muri, la fonte principale di luce proveniente dall’ampia vetrata, si sta lentamente spegnendo. Ci sono vari letti occupati, anche troppi per la verità, ma la sua attenzione si sofferma sull’uomo che sta cercando di alzarsi. Si avvicina con le braccia incrociate al petto e con un’espressione piuttosto seria, anche se nel timbro di voce traspare una certa ilarità. } Ma possibile che vi devo incontrare sempre qui dentro e in queste condizioni? { Alza appena un sopracciglio, osservando intanto lo stato fisico del draconico. Ferite fisiche non ne vede, ma a suo tempo la Stella del meriggio si era occupata di lui, certo però che a forza, lascia ancora un po’ a desiderare, ma aspetta pazientemente che Azhael si sistemi almeno seduto, stare troppo a letto non fa nemmeno bene e, ormai, ne sono passati di giorni da che la guerra è finita. } Volete appoggiarvi a me e fare due passi? Magari fino al tavolo al centro della sala, così vediamo se riesco a farvi recuperare un po’ di energia… mi sembrate … alquanto …. Uhmmm… deboluccio! { Picchiettandosi il mento con il dito indice, con aria assorta, per poi sorridergli divertita ben sapendo che l’uomo non è più in pericolo di vita. }


AZHAEL [sala degenze] Il tocco del pavimento sotto i piedi nudi è piacevole e le gambe sembrano reggere bene il peso del colosso, che continua però ad essere cauto in ogni movimento onde evitare una caduta dovuta ad un calo improvviso di forze. Si rende conto di non essere ancora in piena forma, ma è altresì consapevole di aver ormai recuperato quasi del tutto. Sopportare la debolezza rimanente dovrebbe essere una così grande fatica, aiutato da una tempra al di sopra della media [//resistenza +1]. Sta per muovere un passo, ma non ci riesce, interrotto dall'arrivo improvviso della Bianca Custode. Ciò che aveva fatto in maniera del tutto spensierata, come se fosse nella sua stanza privata, ovvero alzarsi da quel letto senza avere nemmeno un paio di mutande addosso, diviene nell'arco di un solo secondo un atto consapevole di cui la ragione si accorge nell'attimo esatto in cui la voce di Mitrhil rompe il silenzio. Durante lo stesso secondo gli occhi scuri del Kuhan si sgranano in un espressione che ha insieme dello stupito e dell'imbarazzato; il braccio destro si allunga verso il letto per cercare una presa sul lenzuolo, mentre le gambe si lasciano andare in modo che, con un tonfo sordo, l'uomo torni a sedere sul letto nella maniera più veloce possibile. Sembra che l'ancella non abbia notato nulla o, se l'ha fatto, ha fatto finta di nulla, ma questo il draconico non può certo saperlo! ''Ehm.. Ben trovata lady Mitrhil...'' mormora incerto, preso alla sprovvista nella sua nudità. ''Se non mi incontraste qui dentro, vorrebbe significare che non ho fatto il mio dovere'', prova a scherzare. ''Ma credo sia quasi giunto il momento che io lasci nuovamente il tempio... Mi trovate così tanto debole? Credo di aver consumato tutta la vostra scorta di carne per l'inverno!!!'' All'espressione imbarazzata se ne sostituisce una divertita, mentre ormai il lenzuolo è tornato a coprire le parti basse del Vichingo. ''Credo di riuscire a camminare da solo...'' sostiene annuendo una volta, iniziando a legarsi le bianche stoffe attorno alla vita alla bell'e meglio.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Sta per afferrare il draconico per le braccia ma poi si accorge del perché l’uomo si sia lasciato nuovamente cadere così di botto sul letto. Le gote si infiammano e si gira di scatto, dando le spalle al draconico il quale tenta di coprirsi alla bene meglio con il lenzuolo. } …Forse sono troppo abituata a curare e faccio poco caso a certi… “elementi”… ma forse ormai siete abituato a mostrare le vostre grazie... Qui al tempio c’è sicuramente chi apprezza…. { Il tono della Custode è sicuramente divertito, ma fortunatamente è talmente abituata a curare ogni tipo di creatura che, fortunatamente o sfortunatamente, è passata inosservata la virilità del Kuhan. } Posso girarmi… siete vestito? Sarete poi voi a dovermi raccogliere da terra se mi sottoporrete ad altri simili spettacoli! { Un accenno di risata risuona soffocata da quel tono che vorrebbe rimanere serio. } Se non altro siete pronto di riflessi… è già un punto a vostro favore… probabilmente siete in grado di tornarvene tra i vostri confratelli quanto prima. Ma se mi date il permesso di voltarmi, vi accompagno a sedervi vicino al tavolo, è bene che non esageriate se è la prima volta che mettete i vostri… ehmmm… piedi fuori dal letto! { Nell’attendere il consenso da parte di Azhael il suo sguardo si sofferma sulla credenza dove Rois ha lasciato un cestino di pane fresco, frutta e formaggio. }


AZHAEL [sala degenze] Il lenzuolo bianco assicurato alla vita non è poi così tanto diverso, se non per il colore, da ciò che comunemente copre le gambe dell'Alfiere, abituato a vestire la sua tenuta dalla gonna ampia, e l'uomo si trova quindi abbastanza a suo agio sistemato in quella maniera. Il petto resta scoperto e mette in mostra una muscolatura imponente, ma ciò che più può impressionare non è la struttura muscolare del torso, bensì il sigillo impresso su di esso: non un tatuaggio, non una cicatrice, non una bruciatura... Un segno impresso dalla forza divina di Cerridwen, per preservare l'anima del suo guerriero. I piedi tornano a posare al suolo e, sempre lentamente, le gambe spingono per risollevare il draconico da giaciglio. ''Scusatemi... Non avevo proprio pensato che potesse arrivare qualcuno, né tantomeno che una sacerdotessa potesse sorprendermi in quel modo!'' Mormora, avanzando due brevi passettini per scostarsi un pò dal letto. ''Potete girarvi pure, sono coperto!'' Il collo si piega a destra e sinistra per tendere i muscoli e far scricchiolare le vertebre, in quel movimento istintivo che fa chi ha bisogno di sgranchirsi. Lo stesso fanno le braccia, ruotando sulle spalle, e il Kuhan ricomincia a prendere consapevolezza del proprio corpo! ''Avete acceso un braciere più grande?'' Domanda nel frattempo alla Custode. ''Ho sentito un caldo mai provato prima... '' Una considerazione a cui il colosso non dà poi tutto quel peso, concentrato maggiormente sulla voglia di rimettersi in sesto e tornare alla sua vita normale.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Con le mani intrecciate dietro la schiena attende pazientemente che il kuhan si ricomponga. } Azhael, non c’è problema, se vi può togliere dall’imbarazzo non me ne ero nemmeno accorta… e poi io nudo vi ho già visto!!! { E’ dolce e divertito il tono della bianca ancella che si volta appena con il capo inclinandolo appena per constare se effettivamente il guerriero sia nuovamente presentabile. } Bene… se non altro non mi sembra che abbiate perso tonicità nei muscoli! { Fa scorrere appena lo sguardo sul torace del draconico, soffermandosi sul marchio impresso dalla Dea. Sorride amabilmente, per sorpassarlo e dirigersi verso la credenza per prendere quanto Rois ha lasciato ed appoggiarlo sul tavolo. } Su coraggio, ora venite qui e non strafate perché non ce n’è bisogno… { Gli scosta la sedia dal tavolo mentre nel frattempo torna nuovamente verso la dispensa da dove tirerà fuori un vasetto il cui contenuto è piuttosto denso dal color ambra, tipico del miele di acacia. } Un paio di fette di pane con questo sopra e vedrete che domani mattina sarete un leone… ehmm… o un drago… fate voi, non vorrei che la vostra compagna si offendesse! { Appoggia così anche il vasetto di miele sul tavolo prendendo il coltello per tagliare tre belle fette di pane. } Lo avete avvertito anche voi eh?... no nessun braciere acceso, anzi abbiamo abbassato pure le fiamme nel camino, sembra che l’ago si sia spostato dalla primavera alla piena estate… non so sinceramente cosa sta accadendo all’isola. { Si siede su una sedia libera davanti al posto che occuperà Azhael. } Da che la guerra è finita sento comunque che l’isola sta cambiando…. E ora questo caldo insopportabile… { Sospira appena lasciando che quel sorriso si smorzi leggermente. }

NIVIENNE { Ala Sacerdotale --> Tempio } - { Il passo è lento, leggero. Le ombre agguantano il vestito della Rossa Stella, sembrano non volerlo lasciare. Ha tentato di dormire, di riposare, di tornare ai propri compiti, ma mille pensieri le vorticano nella mente. Si, dovrebbe riposarsi ancora. Prima però ha una visita da fare. Una visita che potrebbe essere obbligata per una Sacerdotessa, ma che è tutt'altro per lei. Le piace averlo qui, al Tempio. Dove può guardarlo dormire, sognare, dove sa che è al sicuro. Purtroppo non può pensare di tenere un cavaliere in una campana di vetro. Ognuno ha il suo compito, no? Le ombre sembrano agguantarla maggiormente, quando si soffermerebbe innanzi alle stanze di Callista, Nixi e Chloe. Da quanto non le percepisce? Cosa manca? Chi manca? O semplicemente le manca stare col Giglio bianco o con colei che è stata la sua maestra. Muoverebbe leggermente il capo, lasciando che i riccioli ribelli le si muovano appena attorno al viso. Lascerebbe dietro di sè le stanze sacerdotali e con esse l'arcata che vi conduce. Un'altra sosta, non per il fisico, quanto per la sua mente affaticata. Sguardo che si poserebbe leggero prima sul Sacro Fuoco, poi sulla statua di Granito di Rosso. Eccola la Madre. La Guerriera. E' pace per lo spirito, per l'anima, ma non per il sangue che pulsa nelle vene della Sua Figlia Prediletta. Palpebre che si chiuderebbero, quasi un velo che calerebbe su quell'istante, mentre un sospiro le fuoriuscirebbe dalle labbra scarlatte. }


AZHAEL [sala degenze] Mentre gli occhi scuri scrutano con attenzione i movimenti della Custode, le gambe si avvicendano una dietro l'altra per muovere piccoli passi. L'alfiere saggia la resistenza dei propri muscoli con paziente attenzione, facendo suo il consiglio della sacerdotessa dell'Alba. I piedi toccano la pietra fresca inizialmente con leggerezza, per poi accogliere cautamente il peso del corpo cercando di dividerlo sempre equamente tra destra e sinistra. Dopo i primi passi incerti e decisamente brevi, il colosso inizia a prendere sicurezza e prova ad allungare leggermente la falcata, muovendosi però sempre lentamente. Intanto le braccia continuano il loro tentativo di sgranchire i muscoli della parte superiore del corpo, con semplici movimenti di tensione e rilascio verso i due lati del corpo. Il percorso tra il letto ed il tavolo è abbastanza breve e l'uomo non avverte particolare fatica nel compierlo tutto e comunque dovrebbe sopportare bene l'incertezza dovuta alla lunga mancanza di movimento [//resistenza +1]. Raggiunta la sedia, si accomoda cercando di sistemare come meglio riesce l'abbondante lenzuolo e lo sguardo vagherà sul cibo presente sulla tavola. ''Non mi sono mai sentito meglio, lady Mitrhil, ma se proprio insistete...'' Sorride, mentre una mano si appropria di una delle tre fette di pane e l'altra va ad infilarsi - non tutta, ma due dita almeno si - nel vasetto di miele. Il movimento è rapido e, prima che la sacerdotessa abbia mosso il coltello, l'ALfiere dovrebbe già aver tolto le dita piene di miele dal contenitore e spalmato lo stesso miele sulla sua fetta di pane. ''...Non faccio complimenti!'' Termina, e gnam... Un gran boccone gli riempie la bocca. Il capo intanto fa su e giù per annuire alle parole riguardo il caldo e, bofonchiando tra una masticata e l'altra, l'uomo commenta con semplicità ''Di cose strane... ne succedono ogni giorno da queste parti... E' Avalon, no?'' Gnam... Gnam... Gnam...


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Non fa in tempo a porgergli il cucchiaino che le dita dell’uomo affondano nel vasetto di miele senza scomporsi troppo. Le palpebre sbattono ripetutamente per poi scoppiare in una delicata risata. } L’appetito non vi manca di certo… ma a buone maniere, mio figlio è molto più educato… { Si sofferma qualche attimo pensando al bambino. } Uhm…. No… forse andate a braccetto, solo che lui ha otto anni… e voi quanti? { Sorride divertita, incrociando le braccia sul tavolo osservando con quanto gusto l’uomo si sia fiondato sul cibo che gli ha messo sul tavolo. } Giusto perché vi conosco da tanto tempo ormai e conosco la vostra impeccabile quanto rigorosa condotta! { Se ne rimane per qualche istante in silenzio divertita dalla voracità dell’uomo. } Beh a questo punto avete fatto venire fame pure a me a forza di guardarvi ingozzarvi in questo modo! { Dicendo così taglierebbe a metà la fetta di pane, seguendo il gesto del Kuhan, infilerà anche lei due dita nel vasetto per raccogliere un po’ di miele. }


NIVIENNE { Tempio --> Sala Visite } - { Passi, fruscii, nuova brezza estiva che sembra giocare con i riccioli ribelli intessendo nuove danze. Danze di guerrieri che acclamano la guerra, danze di madri che richiedono un raccolto migliore, danze di fanciulle che festeggiano i fuochi di Beltane, ma anche di donne che chiedono vendetta. Sangue e Fuoco. Ciò che la contraddistingue, ciò che ha scelto di essere e che Lei ha voluto che fosse. Luce. Bianca e luminosa. Purezza e dolcezza nella figura di Mitrhil. Ed un solo posto in cui trovarla, quello che stava tentando di raggiungere. Un sorriso affiorerebbe sulle sue labbra, felice di rivederla. E' stata troppo da sola dopo quella notte. Si è occupata troppo poco delle piccole luci e di tutto il resto. Ma non ne aveva la forza. Si fermerebbe dietro alla porta della Sala Visite, lasciando che la mano destra si posi prima su quel rubino incastonato nel ciondolo che porta al collo. Un nuovo lento respiro, ricercando quella calma e tranquillità di cui ha bisogno. Risa. Ecco cosa proviene dall'altro lato della porta. Lui e lei, e lei si sarà accorta di quella sorella che la sta raggiungendo? Forse si, forse no. Dita che scivolerebbero sul pomello per poi farne scattare la serratura, forse di quello si accorgeranno. Porta che s'aprirebbe, mentre un ammasso di riccioli corvini sbucherebbe nella stanza, sguardo curioso. } Disturbo, forse? { S'inarca un sopracciglio inaspettatamente a vederli con le dita nel barattolo del miele. }


AZHAEL [sala degenze] La fetta di pane non ci mette molto a scomparire, lasciando si sé solo il ricordo e qualche piccola briciola sulla superficie del tavolo. A seguire, il draconico si infilerà in bocca le dita ancora piene di miele per pulirsele e gustare il sapore della gustosa sostanza. ''Oh, su, Milady... Non siamo ad un banchetto regale...'' Riprende appena la bocca sarà nuovamente libera. ''E poi vi conosco da così tanto tempo che posso anche permettermi di non seguire l'etichetta!'' Sul viso c'è una chiara nota di serena tranquillità e nel tono quella schiettezza sincera che l'alfiere sa dedicare alle persone che si sono meritate la sua fiducia. ''Ecco, brava, fate così anche voi!'' Annuisce convinto, mentre la Custode imita il suo gesto, mettendo da parte la posata. ''Così il cibo è ancora più buono! Così mi diceva il vecchio Rume... E, come per altre mille cose, aveva ragione!'' La fetta di pane rimasta viene presa, questa volta con più lentezza, e le dita della mano libera rimangono pronte in attesa che Mitrhil finisca col miele, prima di infilarsi nuovamente nel vasetto. ''D'altronde, si è mai sentito si una coscia di maiale che non sia stata mangiata con le mani?! Per la dea, non priviamoci anche di questo piacere!'' Le parole del Vichingo echeggiano brevemente nella stanza, quando altre parole giungono a riempire il nuovo silenzio. La riconosce ancor prima di guardarla, solo dopo la prima sillaba pronunciata, come se anche lui avesse un qualche potere che gli permetta di sentire quando la Sella del Meriggio gli si avvicina.


MITRHIL {[ Sala visite -> Ala sacerdotale ]} )O( { Le sembra un po’ sfacciato, ma ha le dita impiastricciate di miele e, ormai arrivati a questo punto che lei si lecchi le dita oppure no, non fa molta differenza. Lo spuntino le ha messo un po’ di colore sulle gote, così come le risate hanno giovato al suo umore. } Ma si,alla fine avete ragione e poi è notte inoltrata ormai… e non ci vede nessuno, saprete tenere il segreto vero? { Mormora come se qualcuno potesse sentirla realmente. } E poi sapete, anche le risate a volte sono un potente curativo… { Si finisce di pulire le dita su di un panno dopo aver tolto il più leccandosele una ad una, quando avverte la danza, nell’oscurità, della Fiamma più fulgida del tempio, colei nelle cui vene scorre il fuoco dell’ardore e della passione. Il suo sguardo si sofferma sulla porta nell’attimo stesso in cui l’uscio viene aperto e la voce di Nivienne giunge alle sue orecchie. Finisce di pulirsi frettolosamente le dita per poter andare incontro alla sorella per abbracciarla. Sono molti giorni che non si incontrano, ma sicuramente la Stella del Meriggio sarà venuta per assicurarsi che lo stato dell’alfiere dei draghi sia migliorato. } Nivienne… mia sorella carissima… { Allungherebbe le braccia con l’intento di abbracciare la consorella. Acqua. Fuoco. Opposte, eppure unite da quel vincolo invisibile tessuto abilmente dalla Triade. } Sono venuta per vedere se qualcuno avesse bisogno di qualcosa e alla fine è diventato uno spuntino notturno! { Sorride dolcemente, con le labbra vagamente sporche ancora di miele. } Ma per me è ora di ritirarmi. Azhael, mi ha fatto piacere vedere che, nonostante tutto, siete di tempra superiore a qualsiasi mortale che io conosca! Mi auguro davvero che la prossima volta il nostro incontro sarà in altro luogo che non sia la sala visite con abiti sicuramente a voi più consoni! { Brilla il suo sguardo di quella gioia pura e semplice, fresca come l’acqua della sorgente. } Sorella, credo che abbia bisogno delle vostre attenzioni ora, noi avremo modo di conversare domani! Che Arianrhod vi illumini sempre! { Rivolgendo un piccolo cenno di saluto al draconico e poi alla consorella, per poi lasciare silenziosamente la stanza, lasciando dietro di sé quel vago profumo di caprifoglio. }


NIVIENNE { Sala Visite } - { Lama di luce che inonderebbe inizialmente il viso, quella stella rossa marchiata a fuoco sulla fronte ed una parte del vestito della Stella, per poi metterne in luce l'intera figura entrando completamente nella stanza. Richiuderebbe la porta dietro di sè, appoggiandovisi per un momento. Una Fenice che non rifulge del suo solito Fuoco, opaca, ma non ancora del tutto spenta. Deve morire per rinascere nelle proprie ceneri? Oppure le basterà dormire e riposarsi ancora? Spera vivamente la seconda delle opzioni. Le piace quando la chiama, il suono della sua voce. Così, come di contrasto non sopporta quando le da del voi. Sguardo che si riaccenderebbe quasi divertito a quella strana scena, sicuramente poco convenzionale. } Allora forse non disturbo. { E' un sorriso leggero, stanco quello che s'apre sulle sue labbra. Eppure il tono è divertito. Lui sta meglio. Questo è tutto ciò di cui le importa. Si scosterebbe dalla porta, avvicinandosi e lasciandosi andare fra le braccia della Sorella. Un contatto che la rasserena, che la fa stare bene. In pace. Avrebbe dovuto pensarci prima, se solo non avesse avuto paura di disturbarla, le avrebbe chiesto di dormire con lei. Le carezze che le dona ogni volta sui capelli sono come il mormorio dolce dell'acqua della sorgente. Fanno venire sonno. Si, lei sarà sempre la sua salvezza. La lascerebbe quasi controvoglia, rimanendo per qualche istante con le mani nelle sue, se lei glielo permetterebbe. } Pare che il miele sia sempre una tentazione per te. Dovrò abbondare nella quantità dei prossimi biscotti. { Il tono della voce è sicuramente migliorato. Per poi quasi spegnersi in un sussurro per l'altra. } Grazie. { Per essersi occupata di lui, per averla abbracciata, per esistere. Per tutto. } Buona notte. { La lascerebbe infine, seguendola con lo sguardo fino alla porta. Si avvicinerebbe ad Azhael, ma non siederebbe accanto a lui. Gli poserebbe una mano sulla spalla, per poi passargliela fra le scapole e fermarsi sull'altra, sfiorandogli i capelli. } Ero stanca. E sono passata, ma dormivi.


AZHAEL [sala degenze] Miele e pane, un connubio perfetto che dona immediata energia al corpo e che l'alfiere si gode con immenso piacere. Nei giorni passati ha riposato e ha mangiato per un intero esercito e ora questa sembra la ciliegina sulla torta, l'ultimo passo per ricaricarsi del tutto, la prova finale prima di potersi dire guarito. Con due morsi, più di metà della seconda fetta di pane viene divorata e in mano al colosso rimane un solo ultimo boccone. Mentre mastica, non toglie gli occhi dalle due sacerdotesse, quelle che meglio conosce al tempio: una perchè è la prima che ha conosciuto e la prima che gli ha fatto sentire la forza del potere divino, l'altra perchè è quella con cui ha condiviso di più e con la quale tutt'ora condivide la sua stessa vita. Quando Mitrhil lascia la stanza, l'uomo la saluta con un breve inchino del capo ''Non mi sorprenderete più in quello stato, ve lo prometto!'' Assicura convinto. Poi, rimasto solo con Nivienne, le dedica tutta la sua attenzione. Lascia che il tocco di lei gli passi sulle spalle, e istintivamente vorrebbe raggiungere la mano che traccia quel breve percorso, ma le sue sono una impegnata dal pane e l'altra sporca di miele... ''Potevi svegliarmi... O passare ancora... Ho dormito così tanto?'' Domanda con un basso sussurro. Poi si affretta a mettersi in bocca l'ultimo boccone e con la mano ora libera andrebbe a stringere quella di lei, sopra la propria spalla. ''Ora comunque sto bene, credo di aver recuperato tutte le forze... Ma tu? Nella tua voce c'è ancora tanta stanchezza.'' Dovrebbe aver imparato a conoscerla più che bene e non gli dovrebbe sfuggire la sfumatura nel tono di Nivienne. ''E' ancora colpa della battaglia, o qualcosa non va?'' Cerca quindi di girarsi, in modo da riuscire a guardarla bene negli occhi, a pochi centimetri dai suoi.


NIVIENNE { Sala Visite } - { Le piace il tocco della sua pelle calda. Quasi non potesse farne a meno. } Abbastanza, avevi perso molto sangue. Il problema non era la ferita in sè. { Pensosa, per poi aggiungere. } Ed anche io ho cercato di riposare. { Per lo più incubi. Che l'hanno appesantita e stancata. E dubbi. E questo cambiamento nella temperatura dell'aria, in ciò che la circonda. } Si, ora stai bene. { Si lascia stringere la mano, mentre un nuovo sorriso si dipingerebbe sulle sua labbra. Come ha fatto a stargli così lontana? E per di più sotto lo stesso tetto? Sospira lievemente. } Si, sono ancora stanca. Eiluned mi ha subito curato la spalla, ma ho attinto troppo al Potere di Cerridwen. Mi ha lasciata stanca e svuotata. { Come un guscio vuoto, si sente quasi inutilizzabile, anche se un pò ha riposato. } Ci vuole soltanto del tempo. { Lo rassicura, guardandolo ora negli occhi visto che s'è girato verso di lei e lei s'è abbassata di conseguenza. } E forse qualcosa di dolce. { Uno sguardo vago, prima di indicare con lo sguardo il barattolo del miele. } Potresti condividere il cibo, o devo procacciarmelo da sola? { Forse è proprio venuta a disturbarlo ed a portargli via il miele. Attende per qualche istante, lasciando che lui realizzi, o forse prima che lui vi riesca tenterebbe di prendergli la mano con le dita sporche di miele e portarsele alla bocca, andando a cibarsi di quel nettare dorato. Gli scoccherebbe infine uno sguardo da sotto le folte e lunga ciglia, prima di lasciarlo andare. Una risata leggera e cristallina, prima di passarsi la lingua sulle labbra per finire di assaporare quel sapore dolce e pieno. Che arriva subito alla mente. O è il sapore di lui. Cos'era già che la preoccupava? Perchè sparisce tutto quando sta con lui? E' una medicina per lei, peggio di Mitrhil. Di lei forse potrebbe farne a meno, di lui no. }


AZHAEL [sala degenze] Un sospiro leggero sottolinea il suo annuire, nel prendere consapevolezza che è solo un po’ di stanchezza – probabilmente sia fisica che psicologica – a turbare la Stella. Non le chiederà altro, lasciando che lei prenda la sua mano e cominci il gioco che li avvicinerà nuovamente dopo tanti giorni di lontananza. Le dita scivolano sulle labbra scarlatte e vengono accolte all’interno di queste, così che il calore e la passione di quel gesto possano traferirsi dalle dita fin nel più intimo scrigno del Vichingo. Non le stacca gli occhi di dosso, ma si gira ancora un po’, così da mettersi quasi del tutto frontale alla sacerdotessa e far si che le gambe di lei si allarghino ai due lati delle sue, che restano invece chiuse. Con la mano libera la cingerebbe all’altezza dei reni e farebbe una leggera pressione per invitarla a sedersi sulle sue cosce, uno fronte all’altra. Se, come è facile, non incontrerà la resistenza della donna, farà più stretto il suo abbraccio in modo da avvicinare il più possibile i due corpi. “Il tempo non manca…” sussurra ad un palmo dalle sue labbra. “Ora non ci corre dietro nessuno.” Detto questo, ritrae la mano dopo averle passato l’indice un ultima volta su tutto il profilo della bocca. Si sporge ancora un po’ in avanti e cerca le labbra di lei con le sue, andando ad abbracciarla anche con l’altro braccio e annullando così ogni millimetro di spazio tra di loro. Il fuoco avvampa nella fibra del colosso, il cuore comincia a pompare sangue in abbondanza e Vesnah si fa distante e silenziosa, lasciando del tutto soli gli eletti dalla Fiamma. L’alfiere non si stupirebbe se la stellina rossa cominciasse a brillare…


NIVIENNE { Sala Visite } - { Lui non la ferma, e lei lascia che quel gioco infantile e divertente si trasformi in qualcos'altro. Si lascia scivolare in quella spirale di lentezza e passione, continuando a guardarlo con uno sguardo divertito ed al contempo sembri contenere qualcosa di più. Brama, forse. In entrambi. Continuerebbe a sostenere quello di lui nocciola scuro e quando il vichingo si sposterebbe per esser completamenti frontali, quello che accadrebbe dopo sarebbe solo consapevolezza. Lo asseconderebbe quindi così che le sue gambe si ritrovino divaricate ai lati di quelle di lui. In quel tocco gentile ed inesorabile sulle proprie reni è come se ci fosse un ordine che non ammetterebbe disobbedienza. O forse, avrebbe potuto scostarsi, ma semplicemente non ne ha alcuna voglia. Non chiedere nulla perchè potresti ottenerlo. Lei non ha chiesto nulla, semplicemente s'appartengono. Non si lascerebbe nemmeno distrarre da quei dubbi che ultimamente la assalgono e cioè al pensiero di quando Lei deciderà di separarli, sarebbe come un dolore improvviso e violento che le trafiggesse il cuore ed ora non avrebbe la forza per sostenerlo. La distanza infine si annulla, mentre si lascia avvinghiare e stringere più forte da lui, così come lei appoggerebbe entrambe le mani contro il petto di lui, per poi farle risalire verso l'alto e ricongiugerle dietro il collo di Azhael. Giocando ora con i suoi capelli. La Sala Visite ed il crepitio delle fiamme nel focolare con le sue sfumature rosso sangue si riversano come una cascata di miele su quei sussurri a fior di labbra. } Solo io e te. { Non permetterà che altri incubi si insinuino nei suoi sogni agitati. Non questa notte. Così come ci saranno mille altre cosa da dire, ma non in questo momento. Ora, è soltanto lui che vuole. Le labbra si cercano, incontrano, scontrano. Solo loro due, irrimediabilmente persi in quel Fuoco che li contraddistingue. Si, presto la stellina comincerà a brillare in una notte calda, dolce ed appagante. }

o0)O(0o
[Modificato da Nivienne 08/09/2012 13:54]


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

OFFLINE
Post: 1.708
Sesso: Femminile
Luna Nera
Polvere di Stelle
13/09/2012 23:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

o0)O(0o


Riassunto:


Nivienne s'appresta a prepararsi una tisana all'alloro per recuperare le forze mentali, quando Sihné la raggiunge. Le due parleranno del compito portato a termine dall'Iniziata, di ogni sfaccettatura del volto della Triade, della sua scelta di voler rimanere al Tempio che però dovrà esser confermata dalla Dea e dell'abbandono di Callista. Infine si separeranno perchè la Stella avrà ancora bisogno di riposo. Solo una parola aleggia per l'aere.
Fiducia.


//Commento. Grazie alla mezzelfuccia per avermi tenuto compagnia =)

Cure prestate:
Tisana all'alloro per distendere la mente ed allontanare l'insonnia e fare bei sogni [SM=g27821]

o0)O(0o


NIVIENNE { Cucine } - { Un nuovo giorno, una nuova sera. Missive che son giunte e ripartite insieme a richieste di incontri e nuovi ordini. Lui che ha fatto ritorno in cordigliera. L'ansia e la stanchezza che par non vogliano andarsene ancora del tutto. E' come un lieve velo calato abilmente sulla mente della Stella del Meriggio che par non riesca a farla concentrare al meglio. Un lieve sospiro, mentre un cucchiaio di alloro essiccato verrebbe fatto scivolare abilmente all'interno di una tazza vuota. Foglie sminuzzate che volteggerebbero prima di toccare il fondo della tazza. Sguardo fisso su quelle piccole particelle verdi, prima di richiudere il barattolo in vetro e spostarsi verso la credenza dove verrebbe riposto. Una tisana, ciò che le serve questa sera. L'unica cosa che potrebbe aiutarla per riprendersi. I riccioli corvini sono lasciati sciolti, ondeggianti oltre le spalle. La veste sembrerebbe leggermente più larga del solito. (//Conoscenze naturali lv. 3, Potere della stella lv. 5) }

SIHNE { Navata centrale > Cucine } Ci sono delle piume cerulee tra i capelli castani della mezzosangue. Ognuna di essa ha una storia, ognuna di esse un nome. E la meticcia li ricorda tutti a memoria. Ma ora non è il momento di ricordare, perchè i ricordi non devono essere confusi con la preghiera, ed in egual modo la preghiera deve avere i suoi spazi ed i suoi tempi. E' rimasta quasi tutto il pomeriggio nei giardini interni, la bastarda, senza nemmeno presentarsi alla solita ora in cui Ròis prepara la cena, come sempre. Ora è proprio lì che è diretta, verso le cucine, giusto per farsi vedere dall'inserviente del Tempio, che teme di tanto in tanto possa pensare all'ennesima fuga. Sì, perchè l'Iniziata già una volta ha abbandonato la Sua Casa senza preavviso. Ma ora ha compreso, ora tutto s'è fatto più chiaro, ed i contorni dell'errore sono diventati nitidi ed identificabili. Mentre si avvicina alle Cucine ode qualche suono, sintomo della presenza di qualcuno [Sensi sviluppati], anche se ancora non ha la certezza di riconoscerne la fonte. Poco male, perchè le bastano ancora pochi passi per riuscire a scorgere chi si trova oltre la soglia: la Stella del Meriggio, alla quale verrà rivolto un saluto leggero, lievemente roco, come uno stormire di foglie. } La Dea vi benedica { e lì tace, cercando lo sguardo della Mediterranea, con attenzione, prima di varcare l'arco di soglia.

NIVIENNE { Cucine } - { Dita che scivolerebbero via dal barattolo. Non ha bisogno di girarsi per comprendere chi si stia avvicinando. Una piccola luce. Piccola, ma luminosa, in ogni sfaccettatura della Triade. Così come non avrebbe nemmeno bisogno di sentire la voce della mezzelfa. } Sihné { Solo il suo nome, sembra che abbia deciso di aggirarsi ancora per il Tempio, fuggirà ancora? Quante Sorelle vedrà sparire dall'Arcata d'ingresso? } Prendi una tisana con me? All'alloro, contro la stanchezza. { A lei decidere, a lei rifiutare. Si girerebbe così infine, senza ancora tornare al tavolo centrale. Sguardo smeraldino che verrebbe afferrato da quello dell'Iniziata. E che non lascerebbe decadere, sostenendolo. } Oppure preferiresti dell'altro? { Un sopracciglio s'alzerebbe curioso, nonostante il tono della Rossa Stella possa giungerle affaticato. Sembrerebbe che solo il colore della propria veste e quello della stella sulla fronte non siano sbiaditi. }

SIHNE { Cucine } I piedi scalzi della mezzelfa si intravedono saltuariamente oltre l'orlo della verde veste che indossa, mentre nuove qualche passo innanzi. Proprio lì, sulla pelle, si notano ancora sottili cicatrici pallide, ricordo della sua fuga dal Tempio verso la Foresta. Si è sempre sentita particolarmente legata a quel luogo, ed il non poterlo raggiungere molto spesso, a volte le pesa. Tra quelle mura si trova l'unico conforto che potrebbe desiderare -la Trina- ma delle volte le manca il poter correre sulle spiagge alla luce del sole morente o tra le betulle, quando la luna è alta in cielo. Sì, ora non resta più rintanata nella propria alcova, abbandonandola solo a notte fonda, come qualche luna fa. Ora almeno fa la cortesia di salutare, di parlare. Dona un lieve sguardo alle Cucine: di Ròis non c'è traccia, ma non indugia più di tanto su quel pensiero. Poi la Stella la chiama per nome, e lì ogni altro pensiero svanisce, evapora. Rimane ad osservarla, scorgendo stanchezza tra i suoi bei lineamenti, e spossatezza nella sua voce gentile [Empatia +2]. Annuisce: va bene la tisana, la gradisce più che volentieri. Dunque vaga con lo sguardo, avvicinandosi ancora di poco alla Stella, per osservare il suo lavoro, ed infine schiudere le labbra. } Siete stanca. { Non è una domanda. E' un'affermazione.

NIVIENNE { Cucine } - { Ha lasciato il voi per il tu, infondo sembra non stia per sparire nuovamente come una foglia trasportata dal vento. Almeno per ora. Questa sera non ha voglia di combattere. Lo sguardo smeraldino seguirebbe il gesto semplice della mezzelfa, quindi la Stella si girerebbe ed il barattolo dell'alloro essiccato e sminuzzato verrebbe raggiunto nuovamente. Si sposterebbe per prendere un'altra tazza da un ripiano del mobile accanto. Insieme ad un nuovo piccolo telo di lino a maglie non troppo larghe. Si riavvicinerebbe così al tavolo. Il panno verrebbe infilato all'interno della tazza, in modo da ricoprirne il fondo, le pareti e farne fuoriuscire i lembi. Uno sguardo all'Iniziata che la raggiungerebbe curiosa. Annuirebbe soltanto alla sua affermazione, non ci vuole molto per comprenderlo e lei non ha nemmeno tentato di nasconderglielo. } Guarda. Un cucchiaio basta. { E così aprirebbe il barattolo per estrarne un nuovo cucchiaio che verrebbe svuotato all'interno della tazza. Quindi aggiungerebbe l'acqua bollente ad entrambe le tazze. } Poi bisogna aspettare. Non serve solamente contro la stanchezza, ma anche contro l'insonnia, l'influenza ed il raffreddore. Semplice, ma efficace. { Un sorriso semplice che s'aprirebbe sul volto della Stella. } Ovviamente a te non servirebbe per dormire. { Un lieve movimento dei riccioli, insieme al capo. (//Conoscenze naturali lv. 3, Potere della Stella lv. 5)}

SIHNE { Cucine } Il profumo delle foglie di alloro essiccate le raggiunge le narici, in maniera molto più intensa di quanto potrebbe con l'olfatto umano. Ma la novizia non cerca di ignorare quel profumo, anzi: inspira a pieni polmoni. Vuole ricordarlo. Continua a seguire le movenze della Stella, con sguardo attento e vispo nonostante anche la notte precedente si sia concessa ben poche ore di sonno. Ma si sa, che i bastardi come lei sono resistenti a questo tipo di necessità più puramente umane. Ed ella sembra esser particolarmente forte, in questo campo. Ma non se ne vanta, nè accenna minimamente a ciò: forse è anche l'ultimo dei suoi pensieri, in questo momento. Pensa al Ladro. Al Ballo di cui tutti parlano. E pensa a Callista, che se n'è andata. Pensa all'ultima volta in cui vide il suo sguardo traslucido, all'ultima volta che scesero assieme il pendio del Tor per tornare a casa. E lei non le disse nulla, schiacciata da un dolore che solo ora inizia ad accettare. Poi, all'improvviso, sembra riscuotersi dai propri pensieri, prima osservando distrattamente quanto Nivienne fa, e poi sempre con maggior interesse, seguendone i movimenti e cercando di comprendere le indicazioni. } Ha un buon profumo. { Commenta, piatta, senza accennare al fatto d'aver compreso ed apprezzato ogni singola informazione fornitale. Sorride amaramente infine, quando viene accennata alla succitata resistenza al sonno dei mezzelfi: se sia una benedizione o una condanna non l'ha ancora compreso.

NIVIENNE { Cucine } - { Annuisce a Sihné. } Si, già solo il profumo sembra quasi che distenda la mente. { Inspirerebbe così profondamente, per poi scordarsi delle due tazze. Almeno per un pò. Ora si volterebbe completamente verso l'Iniziata. Da quanto non si incontrano? Da molto. E s'erano lasciate con una richiesta da parte della Guida delle Novizie. } Ricordi cosa ti chiesi l'ultima volta? { Il tono non è incalzante, ma piatto e stanco. } Hai portato a termine il tuo compito Sihné? { Vuole sapere come va il suo apprendimento, anche perchè la sua richiesta sarebbe forse una delle poche cose che potrebbero mancare alla Novizia. Poi tutto non sarà più Equilibrio ed un colore predominerà. Sempre se l'oblio non l'agguanterà ed il Cerchio ricomincerà. Che tipo di viaggio sarà? Il suo è stato deciso stagioni precedenti, prima quando Samara la iniziò, e poi quando Kagome la velò e Primarosa le inondò le vene con il Fuoco di Cerridwen. Quante Dame del Lago ha veduto? L'ultima la piange ancora, come quella Madre e Stella perduta tredici e più lune prima. }

SIHNE { Cucine } Sapeva che prima o poi la Stella le avrebbe rivolto quella domanda. Ma non ha avuto fretta alcuna di udirla, forse perchè -almeno per lei- il tempo sembra distendersi come un elastico, a differenza delle percezioni umane. Annuisce: ricorda perfettamente. Inspira ancora, con calma, con leggerezza, mentre il petto ancora acerbo -non ancora quello d'una donna matura- si alza e s'abbassa lievemente, seguendo il ritmo del suo respiro. Lascia che ella termini di parlare, senza interromperla in alcun modo. } Sì, Nivienne. { Fermo il suo tono di voce, e pronuncia quelle parole senza mai abbandonare lo sguardo della Mediterranea. Lo sguardo chiaro della Novizia riflette quello smeraldino della Figlia della Giusta, e viceversa. Dunque attende qualche attimo, lasciando ricompattare il silenzio, prima di squarciarlo di nuovo, ma questa volta con voce più tenue, ma non per questo priva di nerbo. } Ho visto, e percepito l'amore e la delicatezza della Vergine attraverso una delle sue più giovani Ancelle -Samarah-, quando invocò il Suo potere per curare le ferire del mio corpo e del mio animo. { Si riferisce a quando fuggì, e si ferì scappando nella Foresta, e vivendo lì per giorni, come una volpe. } Ho sentito la forza di Cerridwen e delle sue Figlie, guerriere e protettrici al contempo.. quando Arshal guidò ed aiutò Samarah nel suo compito, senza abbandonarla un istante, come una madre. E quando la stessa Custode redarguì un avventore, riportandolo sulla retta via, liberandolo dall'errore.. vedo in te la forza delle Sue fiamme, in te che non ti lascia distruggere dalla stanchezza. { Tace, per qualche attimo, attendendo di rievocare quanto di più doloroso possa ricordare, e del quale ancora fatica a parlare. } Infine la saggezza della Vecchia, per mano di Rose ed Hagall. La Sua crudeltà al fine di far perdurare la verità e la conoscenza, quando.. { si adombra un attimo, il suo sguardo chiaro. } ..quando le due Figlie di Rhiannon mi fecero sporgere oltre il precipizio del Tor. Dopo avermi bendata. Dopo avermi quasi ustionata. Quasi annegata. { Sono secche, quelle parole: quella è la cruda verità, ora compresa, ma fino a qualche settimana addietro travisata. } Ho visto Callista andarsene, piegata sotto un peso più forte di lei. Ma ho visto anche molte sorelle tornare vittoriose dalla Battaglia, sotto il Suo sguardo. { Nuovamente una pausa. } Ho visto, provato tutto ciò sulla mia stessa pelle -perfino quando la mia anima avrebbe voluto ribellarsi-. Ma ora ho capito. Ora so. { Una sapere relativo, il suo, ancora all'inizio. Un piccolo germoglio, forte di quando acquisito sin'ora, pronto a sbocciare o a morire senza che nasca alcun fiore.

NIVIENNE { Cucine } - { Lo sguardo smeraldino scivola come petali morbidi e setosi sul volto della mezzelfa. Non ha bisogno di affaticarsi per tentare di comprenderla, no è come un libro aperto questa sera per lei. Le è bastato chiedere. Annuisce di rimando, appoggiando entrambe le mani sul tavolo, polpastrelli delle dita rosee che tamburellano silenziosamente. Attenta, non perderà nemmeno una parola. Vuole sentire non soltanto cosa ha imparato, ma come. Cosa ne ha tratto. } Bene, hai toccato con mano il potere della Bianca Fanciulla. Ciò che potresti percepire facendoti curare da un'Ancella del Meriggio, da me per esempio, { Un mano s'alzerebbe, per indicare la propria persona in un gesto fluente. } sarebbe differente. Luce e Purezza. Fuoco e Passione. { Il battito dei cuori di ogni guerriero in battaglia, che si fonde con il rullo dei tamburi. Le grida. Il sangue che pulsa nelle vene in un turbinio ardente. Un sorriso al sentire nominare Arshal. La Custode che s'accresce sempre più nel Suo Fuoco. } Esistono varie sfaccettature dell'amore. Quello della Madre per una Figlia, ma anche quello di una donna per il proprio compagno. Nonchè quello di una Sacerdotessa per la propria Dea. Amare, ma anche Difendere od Attaccare. { Bruciare. } La Forza. Si, appartiene alle Ancelle del Meriggio in primis. Ma è insita in ognuna di noi. { Lo sguardo si sofferma negli occhi dell'Iniziata. } Non trovi? { Alza un sopracciglio a quella domanda. Se non fosse stato così dopo ciò a cui Hagall e Roseline l'hanno sottoposta non se la ritroverebbe dinnanzi. Un mezzo sorriso le s'aprirebbe sulle labbra. } Le Sue Figlie possono essere dure Sihné, ma ciò che ti attenderà non per mano nostra metterà a dura prova la tua resistenza. Molto più di quanto abbiano fatto Hagall e Roseline. { Potrebbe dirle che forse hanno esagerato, ma non è così. E poi Callista. Vorrebbe andare avanti, invece le mani si serrerebbero attorno al bordo del tavolo. Dita che vorrebbero quasi intaccarne la superficie, il sorriso sparirebbe dal volto della Stella, mentre una lacrima calda le scenderebbe su una guancia. Ustionante. L'unica che si lascerebbe sfuggire dinanzi alla mezzelfa. Anche lei se n'è andata, anche lei l'ha abbandonata. Un'altra promessa infranta. }

SIHNE { Cucine } Per qualche attimo lo sguardo della mezzosangue si perde nell'osservare le volute di fumo che si alzano dalle tisane bollenti. Vi vede volti, volti che ha perso oltre le Nebbie, quelli di persone che non sono più tornate. Ma presto giunge di nuovo la voce di Nivienne, a spezzare quel silenzio. Sbatte appena le palpebre, la bastarda, mentre le ciglia scure e sottili collidono violentemente con le gote appena rosate, ed il suo sguardo chiaro torna a posarsi sulla figura della Stella. Annuisce, sì: sarebbero due sensazioni completamente differenti, ognuna della quali rispecchia il Volto al quale l'Ancella è votata. } Il Fuoco della Giusta.. { mormora, più per se stessa che per altri. Poi scivola, il discorso, prendendo una piega differente, quasi con naturalezza, e per la mezzosangue non è difficile seguirne il filo. Si lascia condurre dalle parole della Stella verso ragionamenti sempre nuovi, senza mai abbassare la guardia. Si lascia sfuggire un sorriso tenue. } L'amore fra Sorelle. { Sì, parla delle Sorelle del Cerchio, ma non si sofferma a lungo su tale argomento. } Sì, la forza è in ogni cuore. Da più puro al più torbido. Tra le Sue Figlie c'è forza nelle Ancelle dell'Alba, e nel loro compito di guidare alla luce le nuove vite, nel rimarginare le ferite di corpo ed anima. Forza in quelle del Meriggio, e nella loro tenacia come protettrici del Tempio, come Guerriere in Suo nome. E Forza nel Vespro, nel resistere oltre il Velo, tra Mondi che i più non potrebbero immaginare, e tantomeno sopportare. { Poi, le parole si smorzano, ed in un flash le torna nella mente, vivido come non mai, il volto stanco di Callista, il suo sguardo vuoto, la sua voce lontana. Ed, alzando lo sguardo, potrebbe immaginare che un pensiero simile ha attraversato la mente della Stella nel medesimo istante [Empatia +2]. Non le serve domandare, questa volta. Callista se n'è andata, schiacciata da un peso più forte di lei. Quella lacrima. Vorrebbe piangere anche lei, e gridare, gridare con tutto il fiato che ha in gola. Ma tace, in un silenzio troppo stretto, per entrambe, lasciando che sono poche parole le si stacchino a fatica dalle labbra. } Sarò forte. { Mormora, cercando lo sguardo di smeraldo di Nivienne. } Sarò forte per Callista. Per tutte voi. Per Lei. { E quella è una promessa.

NIVIENNE { Cucine } - { La ascolta. Annuendo solo impercettibilmente alle sue parole. Un riassunto perfetto. Ha portato a termine il suo compito. E non ha semplicemente guardato, ma ha toccato ogni aspetto con mano. E' fiera di quella mezzelfa con le piume fra i capelli. Quella lacrima che scivola sulla sua guancia ustionandola è una ferita che non si rimarginerà facilmente. Se in superficie non si potrebbe notare nulla, il solco che si è lacerato al di sotto è ampio e difficile da rimarginare. Lei. Da lei non se lo sarebbe mai aspettato. Lei aveva giurato. Sorella, Insegnante, Amica, Madre. Si erano ripromesse di stare una accanto all'altra, di non lasciarsi mai, di aiutarsi a vicenda. Ed ora? Una promessa infranta. E non le ha fatto sapere nulla. Non avrebbe mai pensato che si sarebbe lasciata sopraffare, travolgere. Annegare, smettendo di combattere ed infine soccombere. La voce della Stella del Meriggio squarcerebbe nuovamente l'aria, un tono sempre stanco ma che tenterebbe d'esser forte scacciando la malinconia, la tristezza, l'abbandono. } Quindi è questo ciò che scegli? { La domanda questa volta è pungente. Ecco la domanda più importante, quella che le avrebbe nuovamente posto. } Ora sai. { Non aggiunge "cosa ti attende". } Se deciderai di restare, sarà per sempre Sihné. { Per sempre. Per una mezzelfa è molto tempo o ancora di più. } Sei pronta a farlo? { Mentre attenderebbe la risposta dell'altra andrebbe a chiudere insieme e fermare i lembi delle pezze di lino, in maniera da rinchiudervi all'interno l'alloro in frantumi e separarlo dal resto. Lo lascerebbe sgocciolare, strizzandolo leggermente in maniera da poterne raccogliere tutto il succo possibile. } Puoi aggiungere del miele se vuoi. { E gliela porgerebbe. A lei accettarla se la vorrà. (//Conoscenze naturali lv. 3, Potere della Stella lv. 5)}

SIHNE { Cucine } L'assenza di Callista la lacera, la ferisce, ed anche la lacrima della Stella lo fa. Stanno soffrendo tutte, è innegabile. Ognuna a modo suo. Scivola piano, lo sguardo della bastarda, dalle iridi verdi della Stella a quella piccola lacrima. Piccola per dimensioni sì, quasi insignificante, allo sguardo, ma che racchiude un dolore immenso. Cercherebbe di allungare una mano verso il suo volto, e l'indice verso quella piccola stilla, con l'intenzione di asciugarla, qualora la Stella glielo permetta, prima di proferire. } Dobbiamo essere forti. Tutte noi. { Un tempo lo disse anche ad Arshal. Ora lo ripete a Nivienne, ma la convinzione che guida quelle parole è la medesima. Poi giunge la domanda, fatidica, cocente. In cuor suo ha sempre conosciuto la risposta, l'ha sempre saputa, non v'è bisogno di chissà quale ragionamento complesso prima di rispondere, eppure attende qualche attimo. Così, dischiude le labbra, e parole scivolano oltre quella soglia, convinte, forti, forti come solo una Novizia all'inizio del Cammino può essere. } Non solo scelgo. Io lo giuro. { Questo è quanto. Resterà, non c'è bisogno di dirlo. Non potrà più tornare indietro, gliel'ha detto proprio Callista, e di ciò non se ne dimentica. } Sì, lo sono. { Questo il verdetto finale. Questa la sua promessa. Si stringe nelle spalle infine, inarcando appena le sopracciglia quando il suono delle gocce filtrate oltre la garza le solletica l'oto fine, riportandola alla realtà [Sensi sviluppati]. Accetta volentieri la tazza che le viene porta, avvicinandola al naso per annusare il profumo dell'alloro, come se questo potesse lavar via, oltre alla stanchezza, anche tutte le sue paure. Niente miele. Nè per la tisana nè per il suo animo, non oggi.

NIVIENNE { Cucine } - { L'indice della mezzelfa le raggiunge la guancia, la lacrima, prima che questa possa asciugarsi. E lei glielo permette. Solitamente non lascia a nessuno il permesso d'avvicinarla, ma questa sera complice forse la stanchezza o il dolore che entrambe provano, lascia che le distanze si accorcino. Un dolore differente, provato da due anime differenti, ma che potrebbero divenire affini. Ancora non lo sa. } Dovrei essere io a dirvero. A dirtelo. O ad esserlo per ognuna di voi. { Un sorriso dolce e amaro s'apre sulle sue labbra. Eiluned, Mitrhil e lei. Loro hanno vissuto ogni abbandono. Una ferita che si apre e si rimargina ininterrottamente. Il giuramento della mezzelfa ancora non significa nulla, non è l'Iniziata che decide, ma la Triade. } Avvertirò la Dama del Lago della tua scelta. { Questo implica ogni cosa, presto avverrà il Giudizio. La Chiamata, la Morte o l'Allontanamento. Sosterrà lo sguardo dell'altra, prima di dedicarsi alla cura della propria tazza. Ogni operazione come in precedenza. Solo quando terminerà inspirerà profondamente, e prima di portarsela alle labbra nuovo verbo proferirà. } L'ultima volta che un'Iniziata ha accettato una tisana da me. { Si placa per un istante, un piccolo breve silenzio. } L'ho vista cadere priva di sensi ai miei piedi. Su questo stesso pavimento. { Krysliin. Un sorso leggero, mentre il liquido riscalderebbe la sua gola ed il suo animo. } Proprio dove ti trovi tu adesso. { Un sorriso, forse enigmatico. }

SIHNE { Cucine } Sfiora la pelle della Stella, e scivola per qualche centimetro, il suo dito, sulla guancia di lei. Con una delicatezza quasi innaturale, giusto quella necessaria per far svanire ogni traccia di quella lacrima, prima di ritirare la mano, poggiandola sulla tazza calda. A quel sorriso amaro risponde con un sorriso che vorrebbe esser convinto, ma invero non ha la certezza che il risultato sia quello desiderato. } No. { Risponde, in un sussurro. } Questa volta va bene così. { Non la rimprovera, non la contraddice, e nemmeno le da ragione. Non specifica altro, e null'altro dice, lasciando che sia il silenzio a parlare per lei. Si prende il peso di quel sorriso agrodolce sulle spalle, in silenzio. Questo è l'amore tra Sorelle. Questa è la forza insita in ognuna. Sì, va bene così: nulla sarebbe potuto andare diversamente. Poi quell'affermazione, ed il cuore della Novizia inizia a battere all'impazzata, più ferocemente che i tamburi la notte di Beltane. Ma è un attimo. Perchè infine tutto si quieta. Non ha timore. Ha sempre saputo che, se Ella l'avesse voluto, prima o poi quel momento sarebbe giunto. L'ha saputo da quando Callista le disegnò sulla fronte quella stellina incolore. Quello è il suo destino. } E sia. { favella, prima di portare il proprio sguardo sulla superficie fumosa della tisana, appena in tempo per udire le parole della Stella. Solleva appena lo sguardo, quanto basta per incontrare il suo, rispondendo con un sorriso altrettanto sfuggente, e con parole che non son da meno. } Ti stupirebbe se non accettassi ogni conseguenza? { Si piegano ancora le labbra, prima che concluda, con voce consapevole. } Ho accettato. { E lì tace, quello è il suo Cammino.

NIVIENNE { Cucine --> } - { Un cuore che batte, un cuore che palpita. Un cuore che vorrebbe fuoriuscire da quella cassa toracica, da quella pelle che sembra così fine, sottile. Ma lei non lo può udire, può soltanto comprenderlo dallo sguardo della mezzelfa. Perchè da quella immobilità momentanea, da quello sguardo può capire ogni cosa. Perchè ognuna di loro c'è passata a proprio tempo. Al proprio giro di ruota. Un nuovo sorso, una nuova sferzata di calore che andrebbe a rimpinguare le difese della Stella. Un nuovo sorriso in direzione dell'Iniziata, labbra morbide, calde e bagnate da quella tisana bollente e profumata. Non la stupisce come l'altra le si rivolge. Lieta che sia pronta ad accettare ogni sfaccettatura del proprio destino. Si muoverebbe così verso la porta. Tazza racchiusa fra entrambe le mani, a scaldarsele, o a tenerla al caldo. Chi potrebbe dirlo? Le da la schiena ormai, e solo all'ultimo le labbra scarlatte s'aprirebbero per l'ultima volta. } La fiducia è fondamentale. Ricordalo. { Un'ultima frase che aleggerebbe per l'aere, prima che la porta venga raggiunta, una mano si scosti per aprirla e venga così varcata. Le sue stanze la attendono. Il suo letto. Ma nuove lacrime non sgorgheranno. Delusione e rabbia per quella Stella caduta. Ha deciso lei. E non riesce a capacitarsene. }

o0)O(0o
[Modificato da Nivienne 13/09/2012 23:15]


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com