Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Da questa Notte sarai la Custode dei Miei Simboli più Sacri )O(

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2012 19:18
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Luna Nera
Polvere di Stelle
28/06/2012 19:18
 
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Arshal, Custode dei Sacri Simboli
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Riassunto: Link FM


La Stella del Meriggio richiama a sé la propria Magistra. Molte sarebbero le cose da dirsi, ma solo uno sembrerebbe il discorso che interessa la Fenice. Come è cambiata la propria Figlia? Chi è diventata? L'incertezza verrebbe scacciata dalla Fiamma, defindendosi una Figlia di Meriggio, una Figlia di quella Dea Temibile e Terribile. In quell'istante proromperà all'interno del Tempio la Signora di Avalon, la cui stella incomincerebbe a rilucere di un bagliore rossastro, stessa cosa che accadrebbe a quella di Nivienne, mentre quella di Arshal sembrerebbe rispondere a quell'immenso potere. La luce diventerebbe un fascio sino a creare due sfere di Fuoco, due sfere dalle quali prenderanno forma Excalibur ed il Graal. I Sacri Simboli. Nuove domande risuoneranno nell'aere, insieme ad una nuova sfida, lasciarsi andare completamente a Cerridwen che sta parlando tramite le Sue Figlie. Divenendo così la Custode di quei prezioni oggetti. Arshal accetterà il richiamo della propria Stella ed i Simboli verranno risucchiati dalla stella che ha sulla fronte. Un nuovo Sigillo. Da oggi le apparterranno, li proteggerà, sino a quando la Domina non ne avrà bisogno, allora dovrà cercarli per Lei.



//Commento: Bellissima giocata, una di quelle che ti ricordano perchè hai iniziato a giocare [SM=g27836]
Finalmente Eil e Nivi sono riuscite a promuovere Arshalluccia, dopo svariati tentativi [SM=g27828]

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NIVIENNE { Cucine --> Tempio } - { Notte che tutto accoglie e lambisce, ombre che si disegnano attorno alla figura della Stella del Meriggio. L'abito scarlatto si agita ad ogni passo della Fenice. Un Fuoco che mai la abbandona, come la Stella della quale è la Prediletta. I riccioli corvini ondeggiano insieme a lei, lunghi fino al bacino. Le labbra piene sono socchiuse, mentre le smeraldine iridi si posano attentamente su quei cestini di biscotti che ha terminato di preparare. Ora è tempo di andare, finirebbe gli ultimi ritocchi, ne prenderebbe uno con sè, per poi lasciarsi quel luogo alle spalle. Il profumo s'agita in lei, attorno a lei, ed è sicura che aleggi anche per il Tempio. Perchè è là che lo porta con sé. E poi, forse, verso l'Ala Sacerdotale. Un animo Giusto, ma anche agitato. Deve parlarle, ha atteso fin troppo. Ora è giunto il Tempo. Passi leggeri, movimenti accurati, sino a richiudersi la porta dietro di sè, varcarne un'altra e ritrovarsi finalmente all'interno della Sala Circolare. Il Tempio, il Sacro Fuoco che crepita in ogni sua scintilla. }


ARSHAL [Giardini Interni/Nicchia Cerridwen] guardano in alto gli occhi chiari della Magistra, guardano quella luna disegnata per metà nel cielo stellato...è così vuoto il suo viso ambrato, ma non è il gelo del nord a renderlo remoto, né l'addestramento del Tempio a impedire a qualunque passione di sfociare...non sa cosa prova, le pare all'improvviso di non conoscere più sé stessa, né le emozioni che agitano il suo animo. Troppe piccole ferite, forse, per lasciarla del tutto incolume, ma nessuna abbastanza grande da portarla direttamente alla disperazione. Sospira e abbassa lo sguardo, portandolo sulle sue stesse mani, intrecciate poco sotto il ventre, poggiate sul rosso tessuto della veste sacerdotale. L'apatia non è fatta per le figlie del Meriggio, no, dunque Arshal si muove e i piedi scalzi la riportano a quell'arco che si nasconde dietro la Statua della Madre e che permette l'accesso al Tempio. I lunghi capelli scuri ondeggiano liberi, vagamente disordinati, anche se sempre perfettamente lisci, com'è nella loro natura. Non ha nulla con sé, questa sera, nessun oggetto e nessun simbolo, se non quella stella sulla fronte che mai l'abbandona.


NIVIENNE { Tempio (Pressi Sacro Fuoco)} - { Il Fuoco crepita e scaccia ogni Ombra, quasi fosse in grado di divorarle e farle proprie accrescendosi di intensità. Sguardo che sembrerebbe perdersi in esso, quasi vi potesse trovare ogni risposta, ogni venatura che va cercando. Rapita da quelle lingue scarlatte ed aranciate, quasi più di quando assorta contempla la statua granitica della Madre. Passo che infine si fermerebbe ad un paio di metri da esso, l'athame permarrebbe semi-nascosto fra le pieghe della veste. Immobilità, tranne quel rubino incastonato in quel ciondolo a forma di stella che si muoverebbe in concomitanza al proprio respiro. Cosa vedi nelle Fiamme Rossa Ancella? } Arshal. { Eppure le sue labbra non si muoverebbero, anche se la sua voce andrebbe a lambire la mente della Magistra. Una tonalità calda, materna. (//Telepatia lv. 5) Tutti i suoi sensi sono proiettati verso di lei, verso quella Fiamma che avrebbe voluto cercare, ma che sembra stia tornando a lei. Non ha bisogno di dirle nient'altro, la aspetterà. In fondo ha un dono in serbo per lei. Lo senti il profumo di biscotti? }


ARSHAL [Nicchia Cerridwen/Tempio] ecco la rossa statua comparire davanti ai suoi occhi e in quell'attimo nell'animo della Magistra torna un lampo di consapevolezza...sa che esistono passioni che non potranno mai essere distrutte, mai domate, mai cancellate, né oscurate. Il fuoco della Madre arde in lei, come in ogni altra figlia del Meriggio. Più le lune si susseguono, meno rimane della fanciulla che è divenuta iniziata tanto tempo prima, ma esiste qualcos'altro, ora, qualcun'altro e questa consapevolezza la fa avanzare con sicurezza, mentre supera la statua e va a raggiungere la stanza su cui le tre nicchie s'affacciano. La voce di Nivienne giunge fino a lei, tramite il filo invisibile che le lega e scaccia qualunque traccia dei dubbi che poco prima sembravano averlo attanagliata. Si ferma, per un istante, davanti alla nicchia, appena fuori dal suo arco e come ogni sacerdotessa del Meriggio, non può che apparire simile ad un riflesso dell'immagine della Dea che le sta alle spalle ''Madre...Nivienne.'' le sue parole risuonano nell'aria, in modo diverso, dunque, da come hanno fatto quelle della Stella, che ora può vedere. E' la prima volta che la chiama Madre? Forse, ma in questa notte sente più che mai il bisogno d'essere sacerdotessa prima che donna. Infine, anche il profumo dei biscotti la raggiunge e l'avvolge, quel profumo che ha imparato a ricondurre alla sorella, più che ad ogni altra persona.


NIVIENNE { Tempio (Pressi Sacro Fuoco)} - { La voce della Rossa Stella si spegne in quel rivolo caldo nella mente della Magistra e già la voce della stessa par giungere fino a lei. Si girerebbe ora, per guardarla avanzare. Distolta da quelle Fiamme che sembrano attirarla verso di loro, verso qualcosa che forse la Sorella non potrebbe comprendere. Eccola, stagliarsi dinanzi alla statua granitica della Madre. Quel viso, quel vestito, quella stella. Una stella di Fuoco, come quello che arde in ognuna di loro. Non le serviva nient'altro per percepirla se non quel legame che le riporta a Lei. } Figlia mia. { Avevano promesso che sarebbero state Sorelle una per l'altra, ma forse questa Notte non sarà così. Hai più bisogno di una Sorella o di una Madre Arshal? } Sarei venuta da te. { Nient'altro, attenderebbe che l'altra la raggiunga. Sa che ha bisogno di parlare, quante cose sono accadute? Ma vuole che sia l'altra a parlarle, a confidarsi. Certo non la obbligherà in nessuna scelta. Lo senti il Tempo che scorre Arshal? Il Cerchio infinito che s'agita attorno a te ed in te? Danzatrice, Cacciatrice, Amante, Madre, Guerriera. Una Fiamma che continua a ravvivarsi. }


ARSHAL [Nicchia Cerridwen/Pressi Sacro Fuoco] ed ecco i piedi scalzi muoversi ancora, su quel pavimento che conoscono tanto bene, ormai, portandola più vicina a Nivienne e a quelle fiamme che così spesso l'hanno attirata in modo inevitabile...ma in questa notte? Il suo sguardo è solo per la Stella del Meriggio. Non arde, forse, in lei lo stesso fuoco? Attende d'essersi fermata di fronte a lei, prima di schiudere le labbra e replicare ''Sono accadute così tante cose dall'ultima volta...allora mi sentivo persa dopo la scomparsa di Elysiane e non sapevo quanto ancora avrei dovuto subire.'' non c'è alcuna lamentela nel tono della sua voce, l'ultima parola della sua frase è scelta soltanto per indicare che ha avuto ben poco modo d'avere un ruolo attivo, nelle vicende che l'hanno circondata. La voce rimane bassa e le parole escono in modo ordinato, ma ora vibrano di quelle passioni che sembravano essere assopite, solo pochi minuti prima ''Sai di Inish?'' dolore, rabbia, impotenza...tutto questo in quelle tre brevi parole.


NIVIENNE { Tempio (Pressi Sacro Fuoco)} - { Si volterebbe completamente verso di lei, lasciando che le Fiamme del Sacro Fuoco le inondi. Un incontro privato, un incontro che sa di perdita, abbandono, rabbia. Cosa vedi in quegli occhi Nivienne? Le Fiamme o la resa? Spera non la seconda. Si chinerebbe per posare a terra il cestino con i biscotti, così da aver entrambe le mani libere. Si girerebbe infine verso di lei. Lasciando che gli occhi verdi si tuffino in quelli dell'altra. Non replica alle sue prime parole, ricorda l'abbandono di Mistral. Ma Inish? Come potrebbe essere una Figlia? La figlia di Beltane. } Si, lo so. { Sente vibrare quel sentimento, così come potrebbe percepire molto di più da quello sguardo, da quelle labbra che s'aprono e chiudono rilasciano parole lievi, eppure gravi. (//Empativa lv. 1)} Non la cercherai. { Una considerazione. Quella piccola bambina ha fatto la sua scelta. } Lascia che il Fuoco assorba tutto ciò che provi. Liberatene, brucialo ed accresci nella Sua Fiamma, Arshal. { Chi ha ragione? La Stella o la Magistra? Entrambe hanno sofferto, anche se in maniera differente. } Sono qui per te. { Serve altro da dire? }


ARSHAL [Pressi Sacro Fuoco] ascolta in silenzio e con attenzione, lo farebbe anche se Nivienne non fosse la Sua Stella, ogni sua parola ha una grande importanza per Arshal, da molto tempo. ''No...'' solo un sussurro per quella prima parola, poi il tono si fa leggermente più alto e lo sguardo, che per un istante pare essersi perso nel vuoto, torna a fissarsi negli occhi verdi della sorella ''Non la cercherò, come non ho fatto fin'ora.'' esita, forse soltanto perché, per lei, è un concetto difficile quello che deve pronunciare ed accettare...la paura di non essere all'altezza è ancora nascosta dentro di lei e questo Nivienne lo sa ''Samarah m'ha chiesto di piangere per mia figlia, di dar voce al dolore...ma davanti a lei non l'ho fatto. Né sono riuscita a dar voce a ciò che provavo quando ho incontrato quel padre terreno che il Dio ha voluto usare come tramite.'' si morde leggermente il labbro inferiore, in un gesto riflessivo, che richiama momenti lontani, in cui non c'era nessuno davanti a cui mantenersi composta ''Devo lasciarla andare, non è vero?'' e nuovamente la sua voce è un sussurro, mentre la mano destra si stacca dalla sinistra a cui, ancora, è intrecciata, andando a cercare il contatto con Nivienne, come in risposta alla sua ultima affermazione, ma senza ancora imporre il proprio tocco all'altra


EILUNED { Giardini interni -> Sacro Fuoco } Lungamente ha sostato la Signora del lago nei giardini racchiusi all’interno del Tempio, ha osservato passare le ore, il sole compiere il suo circolo e lasciare il posto alla Luna, la luna crescente che illumina d’argento quella notte, offuscando le stelle del cielo. ma altre stelle la sua anima e la sua mente sentono brillare con una luce intensa e rossa, una luce fiammeggiante che la chiama a se con forza . Ad esse quindi si sta dirigendo, guidata dalle loro rosse aure, dalla loro forza e splendore. Si avvicina ormai fino ad intravedere anche i volti che il suo cuore lega a quelle anime splendenti in questa vita. Quindi sorride, dolce, materna, mentre con dolcezza saluta * Che la Triade vi benedica sorelle mie, la vostra luce così vigorosa pare offuscare quella del Sacro Fuoco questa notte. Così ho pensato di raggiungervi…anzi a dire il vero ho sentito il bisogno di unirmi a voi* Si avvicina ora prima ad Arshal, quindi a Nivienne e pone loro sulla fronte un bacio, proprio dove si trova il segno che le rende sorelle, quindi si mette in modo da averle entrambe di fronte ed afferma *Ma perdonatemi, probabilmente ho interrotto il vostro discorso…* di nuovo sorride loro, lievemente imbarazzata. La forza di Cerridwen in lei rifulge fiammeggiante come se reagisse alla presenza delle altre, ed è così forte e luminosa che quasi fa scomparire gli spiriti che le sussurrano attorno, tanto che fa sembrare quasi impalpabile la luce pure dell’Alba.


NIVIENNE { Tempio (Pressi Sacro Fuoco)} - { Non discosterebbe lo sguardo dall'altra, ancora riflessa in quegli occhi così simili ai suoi. Annuirebbe soltanto a quello che l'altra andrebbe a dirle. Non aveva ancora lasciato il Tempio, non era partita, e la piccola aveva espresso la sua opinione. Loro non impongono nulla a nessuno. E mai lo faranno. Come non ha fatto con Roseline, o con Sihné che ha da poco incontrato. Ma entrambe dovranno percorrere ancora molta strada sulla via della Triade. Le labbra scarlatte infine si aprirebbero lasciandone uscire la voce morbida e calda della Rossa Stella. } Samarah è una Figlia dell'Alba. E non sempre il pianto, le lacrime posso purificare ciò che sentiamo. Cerridwen le asciuga ancor prima che possano scendere sulle nostre gote. { E' conscia di quello che dice. } E non è detto che colui che è stato tramite per il Dio possa comprendere ogni cosa. Lui non può comprendere la Triade. Soltanto tu sai chi sei, Arshal. Lo sai, vero? { Lascerebbe che il suo volto si muova, e che i riccioli si spostino con lei. } Potrai mantenerla nel tuo cuore. I ricordi servono a questo, ma solo se tu lo vorrai. E' soltanto un'altra delle Sue prove. { Un sorriso leggero, mentre s'allungherebbe a trovare il contatto con l'altra, avvolgendole quella mano fra le sue. Contatto ed intimità che durerebbe poco più di un'istante, prima che la prepotenza della Somma Stella penetri nel suo animo. Potrebbe percepirla ancor prima che le sue parole si spandano per il Tempio. Sguardo che la seguirebbe sin dinanzi a loro. } Eiluned, mia Signora. { Un inchino leggero, abbassando il capo mentre l'altra le bacerebbe la stella rossa. Eccola nella sua radiosa bellezza, colei che racchiude la Triade completa. }


ARSHAL [Pressi Sacro Fuoco] muove il capo in segno d'assenso, in risposta alla domanda di Nivienne. Sì, ora più che mai sa chi è e forse è il momento di pronunciarlo ad alta voce, staccando per sempre l'Arshal del passato dalla sacerdotessa che accetta grata la stretta della Stella del Meriggio ''Sono chi la Dea ha voluto e finché sarà così sarò una sacerdotessa della Madre, della Giusta, della Guerriera.'' perché è così importante che ogni aspetto di Cerridwen venga pronunciato? Perché Nivienne le parla di quel volto che le ha chiamate entrambe e lei sa che è il momento d'abbracciarla completamente...non può più evitare di vederla nella sua immagine complessa. Sente la luce della Somma Stella, quella luce che ha percepito, ma che ancora non ha avuto modo d'incontrare da quando la ruota ha girato. Lascia che le labbra di Eiluned le sfiorino la fronte e china il capo, in un movimento molto simile all'altra figura che, al duo fianco veste di rosso ''Mia Signora.'' mormora a sua volta, per poi tornare ad alzare lo sguardo.


Il fuoco che brilla perpetuo nel Tempio non è altro che un vago spettro della fiamme della Giusta Cerridwen che splendono nelle sue prescelte e nella Somma Stella in quella notte di luna crescente. Una luna che preannuncia novità, un nuovo ciclo, un nuovo inizio. Ed è nella volontà della Trina forse che quella notte sia così, che quei tre fuochi siano uniti sotto la nuova luna, accanto ala sacro fuoco. Tale volontà non resta però un mistero, infatti ben presto la stella sulla fronte di Nivienne prende a brillare di un’intensa luce scarlatta, meravigliosa come la luce al tramonto e spaventosa come un lago di sangue. Quasi nello stesso istante anche quella di Eiluned si accende del medesimo bagliore, ed è come se quelle due luci si unissero colorando di rosso l’intero tempio e richiamando a loro anche la terza luce, quella di Arshal che , come se rispondesse ad una chiamata si accende avvolgendole completamente in un bagliore rosso, perfetto, rassicurante. Un bagliore che senza alcun dubbio tutte riconosceranno come presenza della Rossa Dea.


NIVIENNE { Tempio (Pressi Sacro Fuoco)} - { Rialzerebbe il capo, lasciando che lo sguardo si tuffi nello sguardo della Domina, prima d'esser rapita da quella stella che dall'esser marchiata a Fuoco, perchè pregna dell'essenza di quelle due ancelle del Meriggio alle quali la Somma Stella s'è unita, incominci a brillare d'una tonalità scarlatta. Un richiamo al quale non vi sarebbe bisogno di rispondere o replicare, perchè anche la stella sulla fronte della Fenice incomincerebbe a brillare d'un riverbero rosso, del colore del Sangue e delle Fiamme più pure (//Luce di Stella lv. 5). Luce, Fiamme che s'accrescono, sino quasi a sormontare il fulgore del Sacro Fuoco, accanto al quale sostano e che sembra far da cornice anche a quella terza stella che richiamata da Cerridwen dovrebbe anche cominciare a brillare, seppure in un secondo momento. S'era attardata, quasi immersa nelle Fiamme del Sacro Fuoco, aveva percepito quello strano gorgoglio, quelle scintille salire una sull'altra. Un presentimento, forse, per la Stella del Meriggio. Attende con fervore ciò che presto accadrà. Il sangue nelle vene scorre veloce, un ritmo frenetico. }


ARSHAL [Pressi Sacro Luogo] arriva spontaneo il fuoco di Cerridwen, divampando senza che la Magistra si sia adoperata per cercarlo...ma è sempre in lei, in ogni momento, e come potrebbe non sgorgare in modo naturale quel potere, dal momento che la luce di Nivienne e quella di Eiluned hanno illuminato il Tempio? Come potrebbe non brillare anche il simbolo sulla fronte scura della Magistra? Come evitare di cedere a quel richiamo? No, anche se fosse possibile non lo vorrebbe, perché ora più che mai può sentire il tocco della Dea e quella miscela di coraggio, passione, giustizia...ciò che le sue labbra hanno da poco terminato di menzionare. Rimane ferma, mentre il suo sguardo abbraccia, per quanto possibile, entrambe le figure che ha davanti. Non comprende del tutto cosa stia accadendo, ma ha imparato che la Dea non si manifesta mai in modo casuale.


EILUNED { Tempio- Sacro Fuoco} Il fuoco di Cerridwen illumina di rosso questa notte, un fuoco che ora si manifesta in tutto il suo splendore, nella sua pienezza. La presenza della Giusta si manifesta in tutta la sua potenza, in tutto il suo fulgore. Come un cuore che batte la sua forza risplende ora nella tre ancelle . Eiluned, per la prima volta, sente ardere dentro di se tutto il potere della Signora del Fuoco. Ed è un potere che racchiude il se la passione che si prova tra le braccia di un amante, la potenza dell’urlo che fa iniziare la battaglia, la forza di una madre che lotta per i suoi figli. E sorride la Somma Stella, riderebbe addirittura con la sua voce che pare il trillo di un flauto.


Quando la luce sembra essere giunta al massimo del suo bagliore questa si trasforma in una grande fiamma che per qualche istante risplende sospesa in aria facendo danzare mille ombre prodotte dalla colonne del Tempio. Ma è poco più di un attimo. Immediatamente infatti la grande fiamma si divide in due più piccole sfere che rapidissime si dirigono una verso la Stella Nivienne, l’altra verso la Somma Stella. Sembrerebbe quasi che la sfera di fuoco stia per scagliarsi contro di loro , ma un istante prima di raggiungerle questa si blocca all’improvviso. Contemporaneamente le sfere fluttuano e ribollono davanti le due donne, come se queste parlassero loro, come se dessero loro un messaggio sussurrato poi piano piano iniziano a cambiare forma. Quella di Eiluned divine più piccola, quindi si allunga e vorticando su se stessa come un mulinello prende la forma di un calice, ma non un calice qualsiasi, bensì un calice che ogni ancella della Dea saprebbe riconoscere, un calice conosciuto come Graal. Quella che si trova dinnanzi a Nivienne nello stesso tempo si allunga, si stira ed infine dà forma ad una spada . Anche l’arma sarà facilmente riconoscibile come la leggendaria Excalibur… [turni: Nivienne- Eiluned- Arshal]


NIVIENNE { Tempio (Pressi Sacro Fuoco)} - { La luce s'espande, ed il bagliore diverrebbe infine Fiamma. Può sentirla non solo dentro di sè, ma attorno a sè, in ogni cosa. In ogni rivolo di vento, in ogni soffio, in ogni scintilla, in quelle due donne che sono accanto a lei. E più che in ogni altra in Eiluned. Hai mai provato queste sensazione Domina? Il Fuoco della Madre che ti abbraccia e ti dilania nello stesso istante, che ti completa. Guerriera, Amante, Madre, Giusta. La Fiamma si divide e prende forma, vorticando verso la Fenice. Eppur permarrebbe ferma, immutabile, attendendo ciò che il Fuoco vorrà dire alle Sue Figlie, ciò che Cerridwen sussurrerà alle proprie Ancelle. Crepitii e scintille che sembrerebbero allungarsi verso di loro in quel contatto così intimo. Sfera infuocata che infine prenderebbe una forma precisa. Eccola, Excalibur. Quella spada fatta completamente di fuoco. Allungherebbe una mano la Stella del Meriggio, ma senza toccarla, semplicemente andandola a dirigere verso la Magistra, continuano a fluttuare. E' l'ora di decidere Arshal, cosa farai? Non ti sentirai all'altezza e ti tirerai indietro oppure accetterai? La voce s'espande, potrebbe sembrare quella della Rossa Ancella, ma è come se fosse in trance, semplicemente guidata da quella Stella che fedelmente serve. } Questa è Excalibur. { Una pausa, un crepitio di fiamme.} Affida a Me le tue debolezze, Io le annienterò. Affida a Me ogni tua paura, Io la sconfiggerò. Lei è tua, sarai il braccio che protegge questa Sacra Spada? { E' una voce che rieccheggia forte in ogni anfratto, che sconquassa ogni cosa. }


EILUNED { Tempio- Sacro Fuoco} Ed arriva quel momento in cui la donna che EIluned è comprende, comprende di non essere più sua, di essere mossa da una volontà alla quale ha affidato la sua vita ed il suo essere, anima mente e corpo. Ed è questo che ora la Dea fa con lei. La presenza della Rossa signora è tanto forte che non teme neppure per un istante che quella sfera infuocata che le giunge innanzi possa colpirla e sorride quando la sente sussurrare nella sua mente più che nelle sue orecchie, sorride per la gioia che le viene comunicata. E dopo di questo il suo corpo pare non appartenerle più, le sembra come se potesse vedere dall’esterno ciò che sta accadendo. Nonostante comprenda quello che accade la sua voce ed il suo corpo si muovono grazie ad una volontà non sua. Sente, come se fosse lontana, la voce di Nivienne parlare ad Arshal, e solo quando questa terminerà sarà il suo turno di parlare. Intanto dinnanzi a lei si è formato un calice che la parte cosciente di se non stenta a riconoscere. Un calice fatto di fiamma. Sente le sue braccia allungarsi come se volessero prendere il calice tra le mani, in realtà quello continuerà a fluttuare davanti a lei, tra le sue mani che tuttavia non lo toccano. Quindi la sua bocca si aprirà, spinta da una volontà che non le appartiene e la sua voce dolce dirà con fermezza * Tu sei stata il grembo della Dea, tu sei stata la Vergine Cacciatrice ed hai dato vita al frutto di Beltane. Sarai ora colei che difende questo calice, Grembo della Dea?*


ARSHAL [Pressi Sacro Fuoco] e un lampo di meraviglia non può non accendersi nel suo sguardo, che fissa le fiamme senza riuscire a distaccarsi nemmeno per un istante. Sente le voci di Nivienne ed Eiluned riecheggiare nel Tempio, ma sa che in quel momento non sono loro a parlare, ha imparato a riconosce i momenti in cui è la Dea a muovere le labbra delle sacerdotesse e la Sua voce a prendere forma. Exacalibur, il Grall...figure di fiamme, che brillano davanti a lei. Immagini, simboli. Le parole che risuonano l'avvolgono, assorbono del tutto la sua attenzione...ma è una risposta quella che chiedono ed è una risposta quella che Arshal s'appresta a dare. Ora, la sua voce decisa, alta, come nel momento in cui, assieme alle sue sorelle, s'appresta a celebrare un rituale. ''Sarò il Tuo braccio, sarò colei che difende il Calice e la Spada, secondo il tuo volere.'' la sua è una forza ed una convinzione che nasce dalla Dea stessa, dunque, quel riferimento al Suo volere sorge spontaneo...può accantonare la paura, ma solo lasciando che brucino tra fiamme di Cerridwen. Alza entrambe le mani, portandole all'altezza di quei simboli infuocati, sospesi, ma senza toccarli ''Ogni parte di me è Tua.''


Non appena Arshal ha pronunciato l’ultima parola del suo giuramento, le labbra delle altre due ancelle si apriranno quindi in contemporanea, come se fossero la medesima voce in due differenti corpi e diranno con dolce calore «Arshal per me Tu Hai Danzato, Hai Amato, Hai Generato. Madre. Ora Difenderai e Custodirai. E quando sarà il Tempo Attaccherai. Tu sei Mia Arshal. Tu Mi apparTieni, da questa Notte sarai la Custode dei Miei Simboli più Sacri. Questo è il Mio Dono. Questo il Mio Sigillo. » La spada ed il calice di fiamma mantenendo la loro forma penetrano ora nella stella che è posta come sigillo dell’appartenenza a Lei sulla fronte della sacerdotessa, divendendo parte di lei da quel momento in poi. Tuttavia le parole di Eiluned e di Nivienne non sono le ultime che Arshal ascolterà. Infatti nella sua mente, ma come se fossero ovunque ella sentirà di nuovo una voce, una voce che questa volta non ha nulla di mortale, una voce che dura e dolce le sussurrerà e urlerà dicendo: «Ora ti appartengono, faranno parte di te. Ma ricorda, quando la Domina te li chiederà tu dovrai trovarli e consegnarli a lei. Non dimenticarlo mai Arshal, Custode dei Sacri Simboli».


ARSHAL [Pressi Sacro Fuoco] rimane immobile, per quanto sia possibile ad un essere umano, e per i suoi occhi chiari non esiste più nulla, soltanto il bagliore del fuoco, che infine scompare, ma non nel nulla. E' in quella stella che tutto converte, quell'unico simbolo che questa notte porta su di sé, quell'unico simbolo che sempre basterà ad indicarla come figlia di Cerridwen. C'è qualcos'altro, sì, oltre le fiamme...c'è chi è madre e sorella, per lei, e chi è la Signora di tutte loro...ci sono le sue sorelle, ma le loro luci si confondono e quasi Arshal fatica a distinguerle in quell'avvampare di potere. Sente le loro parole e ancora una volta sa che non appartengono del tutto a loro. Qualcos'altro, poi, qualcosa di diverso, perché ancora Arshal non aveva percepito la Dea in questo modo. Ancora parole e infine le labbra della sacerdotessa si schiudono e sussurrano poche parole ''Non lo dimenticherò...'' inutile, forse, pronunciarle in modo che fluttuino nell'aria, ma è qualcosa che viene spontaneo. Ora, lo sguardo può tornare a posarsi sulle figure che ha davanti ed è un sorriso appena accennato quello che piega le sue labbra, ma non è un sorriso dolce, nè espressione di gioia, è il sorriso che caccia la paura dal volto della nuova Custode.

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o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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