Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Completamente opposte, completamente uguali )O(

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2012 15:56
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18/04/2012 15:56
 
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Eiluned Somma Stella - Callista Sapiente del Vespro

Riassunto:
Callista, in preda ad una specie di ricerca spirituale interiore, cerca un rifugio tra le ombre del Tempio, per il timore di affrontare direttamente la Triade, sentendosi colpevole e inadeguata al proprio ruolo (leggere le puntate precedenti ). Giunge Eiluned con la sua luce e la sua dolcezza, ma la mezzelfa non riesce a trovare conforto nel suo abbraccio, riuscendo solo ad avvertire il dolore che le provoca nel momento in cui sfiora il Medaglione del drago. Convinta che questa sia la punizione che la Triade vuole infliggerle, cade in ginocchio, sconfitta, per poi comprendere che il suo ruolo come Dama del Lago è terminato e che deve essere (e sarà) Eiluned la nuova Somma Stella. Il destino di Callista è quello di tornare tra le ombre e gli spiriti di Rhiannon, promettendo alla nuova Signora di Avalon di farle da guida nel mondo della morte.

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CALLISTA {.Tempio.Navata Centrale.} . Rosse le mura del Tempio, rossa la stella che vive e pulsa sulla pelle candida della Somma Stella. Fiamma che brucia, che arde, che divora chiunque abbia l'audacia sufficiente ad affrontarla. Ma non c'è nessuno a guardarla, in questo meriggio assolato, splendido, meraviglioso, unico. Davanti a lei quella poca semioscurità, talmente lieve da non poter nemmeno essere chiamata così. A terra, la fredda pietra dell'Isola, a diretto contatto con i suoi piedi scalzi, coperti dal lungo abito tessuto nell'oscurità di una notte che mai potrà vedere la nuova luce. E sopra, sebbene tenti di nascondervisi, c'è il dorato bagliore del sole che si insinua ovunque, andando a colmare ogni lacuna della navata, fino a baciare le bionde chiome della mezzelfa, sciolte completamente sulle spalle, donandole un'espressione da fanciulla, da innocente, quasi da bambina. Ciò che non vuole esserci si trova alle sue spalle, cercando la superficie dura ed antica di una delle colonne che circondano l'ampia sala. Una protezione, un sicuro rifugio è quello che la Dama del Lago va cercando, da qualche giorno. Non osa affrontare apertamente le tre Nicchie. Sarebbe davvero troppo, anche e soprattutto per lei. Sa fin dove si è inoltrata e sa che si sta buttando in un precipizio. E che lo desidera, ardentemente.

EILUNED { Giardini interni-> Tempio } Solo poche lune passate dal terremoto che ha devastato la sua anima, eppure alla Stella pare che sia trascorso il tempo di una vita da come quel dolore si è trasformato divenendo come un fuoco soffocato, un fuoco relegato nelle più profonde segrete di una grotta per non permettergli di farle male. Vaga nei giardini alla ricerca di tranquillità, ma una luce completa e perfetta richiama la sua attenzione ed i passi sperduti ad essa si rivolgono. La veste candida ondeggia accarezzando prima l'erba dei giardini, poi la pietra del pavimento del tempio. I capelli neri come la notte ammantano la sua schiena esile, ed un sorriso, piccolo eppure sincero, si accende sul suo volto in direzione della Somma Stella, di colei che il cuore chiama insieme madre e sorella. Con passo veloce a lei si avvicina, giungendo infine a vedere il volto al quale è legata quella luce. La voce soave, dolce come il suono di un flauto risuona nel tempio *Sacrum aveas Callista sorella mia!* saluta sforzandosi di apparire serena, mente a lei si accosta ponendo un lieve bacio sulla fronte dove rifulge rossa la stella che entrambe hanno come sigillo d'apparteneza alla Dea.

CALLISTA {.Tempio.Navata Centrale.} . Se è profonda oscurità e tenebra ciò che in cui vorrebbe lasciarsi andare, ciò che la sta chiamando da intere notti e giorni interminabili senza la sua presenza, allora, se è davvero questo, la voce candida e pura, la luce brillante della Sua Stella più dolce dovrebbe salvarla. Arriva con il profumo della primavera e il canto degli usignoli, Eiluned. La sfiora con le sue labbra, la bacia su quella stella che non è mai appartenuta a nessuna delle due, retaggio della Madre e Guerriera che ora riposa nell'animo di Callista. Vorrebbe ricambiare il saluto, far sentire la sua voce, la sua presenza. Invece, socchiude solo gli occhi, nascondendo le pallide iridi di un verde che si è consumato nei lunghi giri di ruota. Un lieve contatto, tra le due donne e Sacerdotesse. Non è un atto di scortesia e, seppur per un breve attimo la sua mente possa scorgere il futuro e la sua possibilità di scelta, è più facile lasciarsi cadere che tentare di comprendere. Cade in questa maniera il volto della mezzelfa, crolla su se stesso, abbassando il mento, sempre più giù, fino a sfiorare il metallo di quei due medaglioni che da sempre - così le sembra davvero - la accompagnano. Una parte di quei poteri non ha alcuna influenza in questo luogo, ma ciò che ne rimane, nell'unione tra la stella dorata in cui è stato immerso uno smeraldo ed il ciondolo con i suoi raggi, diventa d'improvviso così forte da non lasciarle omettere quel piccolo grido di dolore, nella carezza che, al contrario, tanto desiderava.

EILUNED { Tempio- Navata centrale } Lo sguardo color degli smeraldi osserva con attenzione le azioni della Somma Stella, osservano lo sguardo. Le orecchie di Eiluned colgono il gemito di dolore che abbandona le sue labbra. Con spontaneità, senza rifletterci neppure un attimo la stringe a se, sperando che questo gesto non la disturbi. La stringe a se con tenerezza, sussurrandole poi in un soffio: * Cosa hai sorella mia?* Le braccia che prima la stringevano scivolano lora lungo le braccia della Somma Stella andando ad afferrarne le mani in un gesto di conforto . Quindi lo sguardo si sposta sul medaglione che ella porta al collo, la stella dorata che circonda lo smeraldo. Un ciondolo che si trova, gemello, sul suo petto. * Ho promesso di dividere con te ogni peso sorella mia... vorrei aiutarti e far svanire le nuvole che adombrano il tuo sguardo* Afferma sincera tornando infine a guardarla negli occhi, aspettando la sua risposta e sorridendole di nuovo, in maniera incoraggiante.

CALLISTA {.Tempio.Navata Centrale.} . Si allunga per tutto il meticcio corpo della Somma Stella quel dolore, quell'energia che punge, che infligge, che vuole uscire. Eppure neppure la mente eletta della Dama del Lago può comprendere nell'immediato il significato di quello che accade attorno a lei, nella Sua Isola. Rimane pur sempre una creatura con i suoi difetti, le sue colpe, i suoi peccati. Un essere nè umano nè elfo, scelto da una Divinità, ma con i piedi piantati per terra, spesso fin troppo ancorati, per chi bene la conosce. L'abbraccio dell'amata sorella non è altro che la risposta a questa inquietudine che la sta divorando, quell'esplosione di luce che non trova la gemella risposta dentro di sè, come se ogni forma di purezza se ne fosse andata, si fosse sciolta, non nel fuoco ma nella miseria più assoluta. Le parole della bianca Stella si sciolgono come miele nelle sue orecchie, ma l'unica risposta che è in grado di donarle è un brusco movimento che la fa scostare da quell'abbraccio di amore e comprensione. No, non può condividere nulla con lei, certamente non questo. Si divincola allontanandosi di un paio di metri dalla colonna che dapprima rappresentava la sua unica ancora di salvezza, il suo degno riposo, per trovarsi completamente illuminata dalla luce del giorno, davanti all'Altare, davanti alle tre Nicchie, davanti alla Triade intera. Pronta al giudizio, per essere scivolata verso l'oblio, per aver dimenticato i suoi compiti, per non essere più degna di essere chiamata Sua figlia. Una sola occhiata, un solo gesto: quello di scendere verso terra, per abbassarsi, chinarsi, umiliarsi. Davvero non ha più le forze, questa mezzelfa.

EILUNED { Navata centrale } Rimane spiazzata per qualche secondo quando Callista bruscamente si scosta dal suo abbraccio e quindi si inginocchia a terra, sfinita. Inizialmente la Stella dell'Alba sente la rabbia e le lacrime salirle dentro, un profondo sentimento di ingiustizia la pervade. Ma cosa c'è perchè tutti debbano allontanarsi da lei? Forse quella luce che lei sente così forte dentro è oscurata da qualcosa che ella non comprende, che gli altri vedono senza che ne sia consapevole. Ma è proprio quella luce che di nuovo, per un'altra volta tra le infinite la fa tornare a sorridere facendole balenare in testa un'idea forse sciocca, am che non riesce a frenare. Avvicina il viso al braccio e annusa la sua veste, sussurrando * Credo di avere addosso un odore che mi rende repellente ai mezzelfi* afferma dapprima seria, per poi scoppiare a ridere avvicinandosi alla Somma Stella e sedendosi di fronte a lei, senza dire nulla, aspettando che sia la sua voce ora ad accarezzare la pietra del tempio.

CALLISTA {.Tempio.Presso Altare.} . Quello che attende è il giudizio della Dea, un responso unico e definitivo, finale. Ha sbagliato, deve pagare. Il peso insopportabile di quel medaglione attorno al collo sembra annebbiarle anche la mente, oltre a strapparle gli ultimi istanti di una vita, lasciandola soffocare senza la possibilità di alcuna redenzione. Ha tenuto lei stessa in mano quel potere ed ora le si rivolta contro, come un'arma doppia. E lei, la Dama del Lago, è pronta a subire. Ma non è il giudizio della Triade quello che le arriva alle orecchie, piuttosto l'insolita ironia di una Eiluned amareggiata e pronta a farla rialzare, sebbene con un ardore del tutto nuovo, che ben poco le fa ricordare una fanciulla giovane ed inesperta che incontrò al Tempio parecchie lune fa, con la veste di Novizia uguale alla sua. Gli occhi della mezzelfa rimangono ben aperti nel cercare il volto della sorella dedita ad Arianrhod, ma ciò che vede non è quello che credeva di trovare. Lei è semplicemente la risposta, la luce che, forse per l'ultima volta, schiarisce di colpo la mente di Callista, come solo la pioggia riesce a fare con la polvere. Le ginocchia rimangono a terra, eppure una nuova forza la fa rialzare parzialmente, per ritrovarsi così l'una di fronte all'altra. Completamente opposte, completamente uguali. { Stai soffrendo, Eiluned. Ne sento l'odore. } Non bastano queste parole, non possono bastare. Ma riuscire ad incatenare tutto quello che sta provando è più difficile che viverlo sulla sua stessa pelle { Devi farlo. Ora conosci il valore del dolore e devi assaporarne il gusto } C'è una tale fermezza nelle parole della Somma, che sembra che perfino gli uccellini e gli insetti si siano fermati per ascoltare la sua voce { Sai anche come combatterlo, perchè in te ho visto l'ardore e la rabbia. } Non parla delle guerre che hanno affrontato perchè sono lì, tra di loro, in quello spazio ristretto che le separa { E sei e sarai sempre la Sua Stella più luminosa e dolce } Le sue parole nascono senza un fine ben preciso, che tale però diventa nel loro susseguirsi, con lentezza, con passione. { Sei tu } Con un unico gesto, le due mani si alzano per sfiorare la bianca nuca, nel tentativo di donare ciò che non le appartiene più, che, come il susseguirsi naturale delle stagioni, cade per essere riportato in vita. Eppure qualcosa le impedisce questo movimento, Qualcosa che precede il suo gesto, facendo scivolare nel suo grembo entrambi i medaglioni, mossi da una mano invisibile che così ha sancito la Sua, di scelta.

EILUNED { Navata centrale } Come contraddire quelle parole. L'odore della sofferenza. Callista lo sente, e con lei Ella lo sente. E la piccola, sciocca Eiluned che voleva consolare la Stella più splendente del Tempio. Ingenua, come sempre. Risposte inespresse si affollano nella sua mente. Sì, ha conosciuto la sofferenza, i suoi genitori, le consorelle scomparse, il fuoco del suo cuore. Perduti. Tutti. Non sa dove sono ora, nè se mai le loro anime si rincontreranno. Lo ha assaporato quel dolore, che ha il gusto del sale delle troppe lacrime versate, l'odore del sangue di troppe ferite, e l'aspetto di tutto il buio che neppure la Sua luce ha saputo dissipare. Ed il sale dell'acqua dei suoi occhi, il fuoco ardente del dolore e le ombre che ha visto in altri e nei suoi occhi sono ora dentro di lei. Ma le ultime parole proferite da Callista la lasciano basita, i dolci occhi color degli smeraldi si sgranano per poi corrucciarsi *Chi sono?* domanda lasciando che quelle parole lascino le sue labbra quasi contro la sua volontà. Poi lo sguardo corre sui medaglioni che scivolano in grembo a Callista e quasi le sembra di non poter più parlare, di non poter distogliere gli occhi dalla mezzelfa che in quel momento è la fonte di ogni sua domanda e , lo spera, di ogni risposta.

CALLISTA {.Tempio.Presso Altare.} . Sciocca, sciocca Callista. Davvero pensava alla perdita di tutto questo, alla maledizione, alla sconfitta, al dolore? No, è tutto sbagliato. Quel dolore così opprimente da schiacciarle il petto, quella scossa avvertita nello sfiorare il potere del Medaglione del drago. { Sei la risposta, Eiluned. } Sì, quella fanciulla mortale lo è. Gli occhi d'un verde sbiadito rimangono fermi e fissi sui due ciondoli che sono scivolati nel grembo oscuro della sua veste, osservandoli come se non li conoscesse, come se mai le fossero appartenuti, come se non avessero alcun significato per lei. E, nel momento in cui il suo volto si rialza, un sorriso, l'ultimo sorriso così ricco di luce, di speranza e di passione, le accende l'intera figura, restituendole per un solo battito di ciglia tutta la bellezza e lo splendore che l'hanno caratterizzata come Dama del Lago. Non è solo il movimento inconscio di chi percepisce questa luminosità, è la volontà della Triade che va a manifestarsi attraverso il simbolo di tutte le Sue figlie, la stella che solo in apparenza è di colore vermiglio, che ora esplode in tutta la sua fastosità e potere, tra ogni sfumatura e vibrazione di colore conosciuto [//Luce di stella liv.6], lavando, colmando e donando saggezza ad entrambe le Sacerdotesse. E' sotto questa luce che le mani di colei che fu Somma Stella raccolgono i due ciondoli, differenti per potere e per forma, racchiudendoli in una coppa, pronta per essere offerta ad Eiluned { Tu sei la Dama del Lago, non lo vedi? Le tenebre sono passate ed io ho insegnato a tutti a non aver paura e ad aver fiducia nella Sua saggezza. Ora tocca a te riportare la Luce, questo sarà il tuo compito } Non può sapere quello che sta provando la sorella davanti a sè, ma ciò che ella riesce a percepire, nel mormorare queste parole, è la luce che si spegne, non nel sole, non nelle stelle, ma dentro di sè. Una lenta scia che percorre la sua colonna vertebrale, dal collo fino alla punta dell'alluce, per poi dimenticarsi completamente di lei, svuotarla e renderla libera.

EILUNED { Navata centrale } La sue mente, umana, piccola e dall'esperienza limitata alle poche primavere trascorse sulla terra dei mortali all'inizio non comprende di cosa ella sia la risposta. Assapora prima solo quel sorriso così raro in Callista, e si bea della luce perfetta e completa che brilla ancora una volta dalla stella sulla fronte della mezzelfa. Poi ella le porge le mani, a coppa e dentro di esse ci sono due medaglioni dei quali conosce bene il significato. La donna inizia a tremare nel comprendere ciò che sta accadendo, ma dentro di lei qualcosa sta cambiando. Alla luce bianca, perfetta e pura di Arianrhod si stanno intrecciando la passione del fuoco ed il gelo delle ombre, e queste scorrono, scorrono in lei muovendo le sue mani, le sue dita, quasi contro la propria volontà e le dita si poggiano sui medaglioni, li sfiorano, li afferrano mentre il potere della Triade inizia a scorrere in lei, completo, totale. Ed è come se l'arcobaleno nato dalla fronte Callista compisse il suo arco in lei, tuffandosi nella sua mente, nella sua anima nel suo corpo, riempiendolo di se tanto che quel fragile involucro di carne e sangue sembra non poterlo contenere. Infine le labbra si schiudono e la voce risuona di nuovo nel Tempio, uguale eppure nuova, sua eppure non solo sua, piena di una consapevolezza che solo Ella è in grado di darle * Ella mi ha chiamata, ed io sono sua. La Bianca Signora mi ha insegnato la via della luce, ed ora la forza di Cerridwen e la sapienza di Rhiannon mi guideranno come Dama del Lago* le dita infine si stringono attorno ai medaglioni e le mani, così strette tra loro si congiungono al petto. Lo sguardo infine torna posarsi su Callista e di nuovo le labbra si schiudono * Sei stata per me sorella e poi madre, ed ora sei mia figlia, Callista, mia amata, Sapiente di Rhiannon, possano gli spiriti tornare a guidarti* Ad essa la nuova Dama del Lago di nuovo si avvicina, stringendola e di nuovo baciandole la fronte.

CALLISTA {.Tempio.Presso Altare.} . E così come la abbandona la luce, non è la Triade a farlo. Le sue mani vengono private dal peso dei due medaglioni ed è la stessa sensazione che la stessa mezzelfa avverte sul suo intero corpo, come se un grosso peso le fosse stato sciolto, non strappato, ma con amore e dolcezza, come se fosse un dono da parte di Eiluned verso colei che è e sempre rimarrà sua sorella, con una leggera deviazione da Madre a Figlia. La luce scatenata dalla sua stella si spegne e la totale assenza di colore ora la riempie, accompagnata da un'estrema sensazione di gelo come mai ricordava, soffiata da una miriade di spiriti che l'attendevano a braccia aperte, che altro non desideravano che una nuova Sapiente a guidarli e ascoltarli. L'abbraccio della Somma Stella le restituisce ciò che le è appena stato tolto, un lieve ricordo che comprende ed accetta che ora appartenga ad un'altra delle Sue figlie, pronta per compiere quello che lei non è stata in grado, come se ognuna delle Signore di Avalon passate fosse una pedina nella spirale del tempo, destinata a raccogliere il seminato per farlo rinascere, ancora ed ancora. Gli occhi di colei che torna a riabbracciare la Vecchia, vibrano della luce della speranza per questo ritorno della luce nell'Isola. Non si può dimenticare il passato, soprattutto ora che il presente vive e respira attraverso una delle sorelle che più ha amato e che più ha sentito vicina a se { Per la prima volta Lei ha scelto una delle Sue bianche Figlie. Sarai la Dama del Lago più splendente, forte e saggia che mai il Lago abbia visto, Eiluned } e, mormorando questo, la nera Sapiente si scioglie dall'abbraccio, osservandola in quella veste candida che lei non ha trovato il coraggio di indossare, nonostante la Vergine continui a regnare in questo tempo { La mia mano ti accompagnerà tra la Morte e ti insegnerà a conoscere ogni Spirito, per poterli amare, uno ad uno } Tocca a lei ora avvicinarsi alla Somma Stella, non per un bacio, ma per un'ultima, gelida carezza.


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