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Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Non tutto è andato perduto )O( [Cure Hilm 2/2]

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2011 13:53
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14/12/2011 23:39
 
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RIASSUNTO

Eiluned si sta recando all'approdo per raggiungere Barrington e lì la fortezza ancestrale. ma sul sentiero che dal tempio porta all'approdo incontra proprio colui che stava cercando, Hilm, vivo sebbene piuttosto malandato. Eiluned lo porta in sala visite e , dopo averlo lavato, medica la ferita sulla spalla con succo di alchemilla, quindi, accorgendosi che in quel punto l'osso è fratturato, fascia la parte e quindi aiuta il mezzelfo a mettersi a letto, sedendosi al suo fianco per assisterlo.

Link giocata: Lo schiavista, L'Apocalisse e il prigioniero

- SPECIFICA DELLE FERITE RIPORTATE COSI COME DESCRITTE DAL MASTER

- Cure prestate: Pulizia del corpo e della ferita sulla spalla.
Disinfezione della ferita con succo di alchemilla (cicatrizzante e disinfettante)
Fasciatura alla spalla ferita

- LINK ALLA SCHEDA EILUNED


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EILUNED { Esterno tempio- sentiero verso l'approdo} Non ha preso che pochissime cose con se Eiluned, il viaggio non sarà lungo e , in tutta sincerità il suo stato d'animo non le permetteva, mentre preparava un frugale bagaglio di pensare ad altro che al motivo per il quale sta partendo: decisamente meglio viaggiare leggeri. Porta cons e quindi una semplice scarsella di tela con poco o niente all'interno. Dovendo essere il meno identificabile possibile e molto comoda ha preso in prestito da uno degli attendenti del Tempio una corta casacca grigiastra, un paio di braghe poco più scure ed un corto mantello, nero come la notte, come i suoi capelli. Alla cintola, sotto la cintura, ha legato il suo athame di congrega, ma sa benissimo che l'unica sua forza proviene da ben altra arma. Sono passati solo alcuni minuti da quando ha lasciato, silenziosa come una gatta, la sua ''casa'' per avventurarsi nel crepuscolo verso l'approdo. Il cappuccio è ancora calato sulle spalle, ad Avalon non ha bisogno di nascondersi. Il passo è però svelto, veloce tanta è la fretta di poter iniziare la ricerca di colui che le ha regalato , con la sua magia la sfera che tiene stretta nella mano destra.

HILM (Sentiero - Tempio) Nulla è finito, ogni cosa è ripresa da dove mai si sarebbe aspettato che tutto ricominciasse, da zero.. Dopo un viaggio infernale, durato ore e ore, per colpa di barcaioli quasi del tutto assenti o spaventati, per non parlare della sua condizione poco propensa ai viaggi, il povero mezzelfo è finalmente giunto ad Avalon.. Qui vive l'ultima, l'unica, persona a cui tiene ancora.. Probabilmente anche il suo aspetto non ha giovato un granchè al ritrovamento di un barcaiolo, tant'è che vederlo al momento farebbe spaventare non poche persone.. Abiti lisi e sporchi, stracciati sulla spalla sinistra dove è stato malamente ferito, grondanti sangue suo e di altri, incrostati della sporcizia delle celle di Sharden.. anche i capelli, generalmente spettinati e di un colore così vivo da sembrare infuocati veramente, ora sono appiattiti sulla sua testa e sulla fronte, anch'essi sporchi e appiccicosi.. Non ha con se nulla, denaro e armi perse, pozioni e veleni persi.. tutto è andato perduto. E' stanco, avanza a stento e zoppicando, ormai senza più energie e con carenze di sangue che lo provano alquanto.. Indossa quindi ancora la tunica rossa lunga fino alle ginocchia, stivali di cuoio e pantaloni neri... E' li che arranca, ancora disperato per al frustrazione dovuta alla missione fallita, e alla morte del suo padrino... Non sa spiegarsi come tutto sia andato male, non sa spiegarsi perchè la dea non l'ha aiutato.. Sa solo che ha bisogno di Eiluned, e quel sentiero lo sta portando, molto lentamente verso ella... Sale, senza più energia in quella strada percorsa un'infinità di volte, vedendo finalmente nel buio non totale, per la luna quasi piena, in lontananza il profilo scuro del tempio di pietra.. I suoi passi si susseguono, stanchi, depressi, e sopratutto non più pieni della vita che l'aveva animato prima di provare a cercare la sua vendetta..

EILUNED { Sentiero dal Tempio all'approdo} L'ansia, la paura mettono le ali ai piedi di Eiluned che cammina più veloce che può lungo il sentiero che è solo l'inizio di un viaggio che non sa come andrà a finire e dove realmente la porterà. Sa bene che i barcaioli sono pochi e spaventati per via delle creature del lago, ma è disposta anche a nuotare fino a Barrington per raggiungere la fortezza Ancestrale e chiedere notizie, chiederle a chiunque possa averlo visto, fino a scoprire dov'è, fino a trovarlo, e, spera, a salvarlo. Ma la luna sorta da poco ed il sole che in cielo color del fuoco lascia a lei il posto le rivelano una figura in lontananza che avanza faticosamente. Accellera ancora il passo Eiluned arrivando quasi a correre, il corto mantello che svolazza alle sue spalle. Il suo cuore ha avuto un balzo e non ne capisce il motivo, e questa stessa sensazione senza apparente senso l'ha spinta anche a correre. Tuttavia a causa di un avvallamento nel sentiero per un istante il suo equilibrio viene a mancare e, seguendo l'istinto di parare la caduta con una mano, la piccola sfera di vetro scivola via per la discesa, facendola per un attimo sussultare. Ma è solo un istante, infatti in un batter di ciglia ella si rialza e di nuovo, sebbene più cauta, affretta il passo, la persona che ha visto avanzare sempre più vicina. E' poi l'ultimo bagliore del sole morente ad accendere la testa di quell'individuo di un bagliore che ha lo stesso colore dei suoi raggi. A questo punto al sacerdotessa abbandona ogni precauzione per se stessa e , alla velocità maggiore chepuò corre con il cuore in gola, seguendo quel bagliore rosso e la sfera che forse proprio ai piedi di colui che faticosamente sale si sarà andata a fermare.

HILM (Sentiero - Tempio) Cammina, solo con se stesso, il suo dolore fisico e mentale, la sua disperazione e i suoi pensieri... Vorrebbe solo lasciarsi andare, arrendersi e basta, ma non ha il coraggio nemmeno di fare qualcosa di così semplice ed indolore.. Ha fallito, ogni cosa fatta, ogni sforzo tentato, hanno portato solo ad un fallimento enorme e totale.. La terra è dura, compatta, per attimo si chiede se è lei a muoversi o è lui a continuare a camminare.. Le forza svaniscono, cammina più per inerzia che per passione, più per principio che per decisione.. Non sa dove siano finite molte delle sue cose, non sa che fine abbiano fatto i mercanti che erano con lui e quello gnomo vigliacchetto che era nascosto con lui sotto quel cespuglio... Non sa più nulla, si ricorda solo dei suoi propositi e delle aspirazioni andate in frantumi.. Un animo distrutto, in passato candido, divenuto poi oscuro quando ha deciso di farsi vendicatore, e infine sbocciato totalmente nell'incredulità del fiore più buio... Come può avere un cuore, colui che ha perso tutto, che ogni volta che avvicina qualuno lo perde e sempre per colpa dello stesso drow, che lo sconfigge ripetutamente, senza nemmeno dargli tregua.. A testa bassa prosegue, ogni cosa intorno a se è fittizia, il vento che soffia leggero, le chiome degli alberi smosse da questo, l'odore dell'erba e dei fiori, anche il rotolare di un pezzo di vetro rotondo che scorre sul sentiero e gli termina contro la punta dello stivale destro.. PEr un attimo guarda esterrefatto, pensano di trovarsi solo con una pietra rotolante finitagli addosso, infine la riconosce, in silenzio, ricollegandola alla sua sacerdotessa.. alza lo sguardo, il rumore dei passi in corsa si fa più forte, la riconosce, preoccupata e maldestra, ma lei, eiluned! La guarda senza dire nulla, senza muoversi, curvo sotto il peso dei suoi muscoli stanchi, delle ferite e del sangue perso.. Se fosse un altro giorno, se non fosse successo nulla e tutto quello che ha passato altro non fosse che un incubo notturno, allora forse allargherebbe le braccia e le mani verso l'esterno, per aspettare accogliendola in un abbraccio.. Ma nemmeno quello fa, rimanendo come una statua a guardare a tratti la sfera di vetro, a tratti Eiluned..

EILUNED { Sentiero} No. Non può essere. Deve aver digiunato una volta di troppo per avere una simile visione, o la sua ragione deve essersene andata insieme a tutte le sue lacrime. Decisamente non può essere. Non può, eppure deve. Deve essere lui, quei capelli, ed ora che si avvicina il suo viso, e poi quel colpo al cuore che forse prima di ogni senso le ha svelato la verità. Corre ancora Eiluned inciampando ogni tanto, così poco abituata a movimenti atletici, corre anche se respirare piano piano le fa male al petto, corre fino a che ogni dettaglio del mezzelfo che ormai ha innanzi le appare nitido. Ogni ferita, ogni livido, ogni strappo della veste, ogni incrostazione di polvere e sangue. E quando si ferma, ansimando per la lunga corsa lo guarda, ancora incredula, lo guarda stringendosi il petto affannato e dolorante. Lo guarda come guarderebbe un miracolo. E solo allora si accorge che in fondo le lacrime non erano finite perché ora qualcuna di loro sta scorrendo sulle sue guance fino a sfiorare le labbra che senza nessun suono modulano un *Grazie* rivolto a chi non si sa. E per qualche lungo minuto nessun'altra azione viene fatta se non quella di guardarloPoi piano piano la Stella dell'alba inizia a muoversi, lenta e cauta. Si avvicina fino a potergli sfiorare il volto e con estrema delicatezza i polpastrelli si posano sulla guance di lui. *Sei tu ?* Domanda ancora incredula toccandogli il viso come se fosse di delicatissimo cristallo, non schifandosi della polvere nè del sangue rappreso. Lo curerà, non può non notare che ne ha bisogno, ma prima vuole accertarsi che quello che ha di fronte non sia solo un parto della sua mente stanca e addolorata.


HILM (Sentiero - Tempio) E' ancora li che corre, inciapando sui suoi piedi, affannata ma così bella, l'estrema visione della perfezione, eccola Eiluned.. Lui perde il contatto visivo con la sacerdotessa, quando si china in terra pieganod le ginocchia, in preda a terribili dolori ora che l'adrenalina l'ha abbandonato definitivamente. Ora che ha lasciato le segrete di Sharden, ora che dovrebbe essere tornato alla vita, ma è solo in un crudele limbo in cui non ha ancora scelto quale via prendere.. Si china, afferrando con la mano sinistra, la piccola sfera di vetro che ha dinanzi al piede.. Si rialza poi, tetro, e scarno, più magro di quano era partito, un'ombra o un fantasma dell'artiglio che con le sue spalline aveva lasciato la fortezza dei maghi per la sua vendetta e il suo orgoglio.. I suoi occhi color del ghiaccio, quasi neutri, sfilano a cercare quelli della donna che gli ha rapito l'anima ormai da così tanto.. Ma sono tristi, crudeli risvolti di quella nuova delusione.. Lei piange, ringrazia, si ferma ansante con le mani al petto davanti a lui, ma il meticcio non le porge nemmeno un sorriso, o un cenno di saluto.. freddo come un mattino autunnale, ma di quel freddo che mai ti aspetteresti possa cambiare con il cambiare dell'orario.. Ha un aura grigia il mezzelfo, e se solo lei fosse in gradi di vedere quei risvolti arcani della sua aura, forse lo odierebbe.. {Si} risponde con un filo di voce, lasciandosi toccare e sentendo solo per un attimo il calore di una mano amica e amorevole.. Il mago si gode quel tocco socchiudendo gli occhi, e sebbene il suo cuore gli dice di piangere, il suo corpo si rifiuta di farlo.. Ha dovuto versare troppe lacrime, per mostrarne ancora a qualsiasi mortale.. {Solo io} aggiunge, riaprendo gli occhi e fissandola, senza alcuna emozione percepibile in viso, a meno che non si voglia veramente scavare molto a fondo nell'animo martoriato del meticcio... (Sotterfugio liv 1)





EILUNED {Sentiero} Oh come vorrebbe stringerlo a se e non lasciarlo più andare, prendersi cura di lui come di un re, e far sì che nulla di male mai possa accadergli mai più Ma lui non le appartiene, non più di quanto le appartengano le Sorelle e le poche altre persone che ama, e perciò non può averlo solo per lei, non può proteggerlo dal Suo Volere. Ma può fare qualcosa per lui ora. Non si dispiace per non aver ottenuto alcun segno di gioia da quel volto provato, il solo che fatto che lui si stesse dirigendo al tempio vale per lei più di mille sorrisi, più di mille parole. Lo osserva ora asciugandosi gli occhi con il dorso delle mani e nel frattempo gli occhi scorrono, ora più attenti,sulle ferite di quel corpo che appartiene all'anima del suo Re Cervo. Particolare apprensioneprova nell'osservare la spalla sinistra di Hilm, sa che dovrebbe scoprirla per meglio accertarsi delle sue condizioni, ma non è quello il luogo adatto per un tale intervento. Con delicatezza perciò si avvicina di più a lui e con la mano, leggera come il vento, scopre la sua fronte per porvi una carezza e quindi posare un piccolo bacio sulle sue labbra serie. Infine si mette alla sua destra>dalla parte del braccio che vede più sano e allargando il suo si volta a guardarlo con dolcezza sussurrando * Visto che non sei un fantasma della mia mente appoggiati a me, vorrei poterti portare in braccio, ma non ne ho la forza. Dobbiamo andare al Tempio... * E' così felice di vederlo lì, vivo seppure malconcio, che neppure se fosse la più brava delle poetesse saprebbe esprimere la sua gioia. Si limita perciò a rimanere in quella posizione, aspettando la mossa del suo amato.


HILM (Sentiero - Tempio) E' così strano poter guardare negli occhi qualcuno che non gli provoca paura, qualcuno che non lo ucciderebbe mai e che non gli farebbe certo del male.. E' quasi un sogno quando lei si puntella sui piedi e dopo un leggero tocco alla fronte del mezzelfo, lo bacia sulle labbra, in quello che a sua insaputa è così simile ad un bentornato.. Ma nemmeno così riesce a rivolgerle qualcosa di più di un cenno di ringraziamento con la testa che si abbassa un attimo.. La lascia avvicinarsi al proprio fianco destro, ben capendo che è da quella parte che lei può aiutarlo, vista la sua ferita alla spalla opposta.. {Dobbiamo andare al tempio!} replica come un automa, quasi fosse in una trance dalla quela nessuno potrebbe farlo uscire con facilità.. Prende quindi a camminare, appoggiandosi leggermente al braccio che lei le porge, con la propria mano destra e di conseguenza tenendo il braccio medesimo un po’ più teso del normale.. Averla li, al suo fianco, gli provoca un calore che mai si sarebbe immaginato di poter provare ancora, ma ha anche tanti altri tremiti che deve trattenere, e ci riesce a stento.. Una piccola fonte di calore non potrà mai sciogliere tutto quel ghiaccio.. {E' stato difficile venire, i barcaioli.... Dove sono?} chiede in realtà più per allontanare possibili domande a cui non vuole rispondere, non ora, non in una notte tanto funesta.. Quanto tempo è passato da quando ha potuto averla al suo fianco? Nemmeno se lo ricorda più, ma la permanenza nella prigioni del palazzo di sharden gli hanno ricordato, cosa fosse prima di diventare il figlioccio del Cornero: nulla, non era semplicemente nulla, solo spazzatura alla mercè di tutti.. Cerca per un attimo la mano sinistra di lei, con la propria destra, per cercare di depositare sul palmo d'ella la sfera di vetro che ha raccolto poco prima.. Lo fa però, senza aggiungere nulla.


EILUNED {Sentiero- Tempio } La gioia di averlo a fianco fa diventare tutto così insignificante... ogni paura, ogni ansia, ogni congettura...come potrebbe importare ora che lui è lì. Anche se è ferito, se ha sentito sulla fronte bruciare la febbre, se vede quanto difficilmente egli si muova, se senta ogni suo muscolo tremare ad ogni passo. Ormai ha imparato a conoscere la sua freddezza e ad amarla senza desiderare nient'altro, perchè anche quella è parte di lui. Accoglie perciò con generosità il suo peso e quando vede la mano di lui cercare la sua con delicatezza la stringe senza lasciarla andare, sentendo la piccola sfera di vetro rotolare tra i loro palmi. Ma il mezzelfo ha bisogno anche di qualcuno che tenga viva la sua mente, provata dalla fatica e dalla febbre e le pone una domanda che meriterebbe una risposta troppo lunga e difficile per una notte come quella * E' una lunga storia ... ma non è necessario che tu la sappia questa notte amore mio * Senza far cadere la sfera intreccia le dita a quelle di lui e nella salita la voce risuona un po' affannata dallo sforzo quando dice, con dolcezza* Adesso ti porterò in sala visite, ti pulirò e ti darò un bicchiere del latte più buono che tu abbia mai assaggiato, con del miele...ti farà bene e ti darà forza* Parla di piccole cose Eiluned per farlo sentire tranquillo, ora che è con lei. Ed in quel momento non le interessa sapere nulla di ciò che è accaduto, delle ferite e di come se le è procurate. Le basta ora farle capire che tutto andrà bene ora che è lì, ed a questo contribuisce inviandogli una dolcissima sensazione di sicurezza e fiducia, come solo chi dalla Dea trae la sua forza può fare [ Infondere sensazione liv 5]

HILM [ -> Tempio ] Avanzano in quel buio così caldo e calmo, Avalon è così diversa dalla fredda Barrington, così rassicurante in qualche modo, eppure falsa perchè senza l'equilibrio che solo il normale ricircolo delle stagione dovrebbe dare.. Eterna primavera, impossibilità di morte, è tutto così assurdo.. Eppure li si sente bene, anche in quel concentrato di non-equilibrio.. Mano nella mano si accompagnano in quella salita, e mentre lei parla, lo rassicura e lo fa sentire un pò megli.. quella sensazione, come se venisse dall'esterno per poggiarsi sul suo cuore dolente, la sente eccome, la sente forte e in qualche modo opprimente, come se qualcuno volesse modificargli i pensieri o le emozioni.. questo non può accettarlo, questo non deve accadere, non quando la sua vita è stata salvata da una caotica, e Sharden l'ha risparmiato in quell'assurdo modo tanto disonorevole, anche per un mago di scarse capacità.. Si trascina avanti, e finalmente si avvicinando insieme al tempo, il mezzelfo che annuisce senza sentire il bisogno di dire altro, lasciandosi quasi trascinare, così stanco da non ricordare come ci si sente quando si è riposati e tranquilli.. Solo dopo lungo tempo varcano l'ingresso del tempio, passando per il solito giardiano esterno in fiore.. Ma lui non ha occhi per quella rara bellezza, ha solo pensieri per la miseria a cui si è ormai abbandonato, arrendendendosi all'esistenza stessa.. Non nota nemmeno come Eiluned, la sua bella, lo ha appena chiamato.. Troppo concentrato a cercare di capire a cosa si dovrà aggrappare questa volta, perchè se la prima volta era la vendetta, ora cosa può essere? Si lascia accompagnare, seguendola come un cane che segue il padrone, senza più una propria fonte decisionale, la segue e basta, ben sapendo che lo porterà veramente in una sala in cui potrà curarlo, perchè lei lo avrebbe resuscitato anche se fosse stato necessario, e se non ci fosse stata la possibilità, l'avrebbe seguito, e di questo il mago ne è certo.


EILUNED {- >Tempio } In quel percorso vorrebbe essere , forse per la prima volta nella sua vita, più alta e robusta, o per lo meno vorrebbe non aver digiunato tanto a lungo ... ma le cose capitano come e quando la Dea vuole e non certo quando fanno più comodo, o nel momento più opportuno, Sente tremare Hilm così forte che davvero vorrebbe prenderlo tra le braccia e risparmiargli anche la fatica di fare quegli ultimi metri che li separano ormai dalla sala visite. Si rende conto che lo sta quasi trascinando e non gli parla più per risparmiare il fiato e la forza che le serve per giungere a destinazione. Arrivati presso l'entrata dei giardini esterni del tempio, la Stella dell'Alba, ormai esausta, si ferma e con tutta la voce che riesce a tirare fuori chiama *Ardal...sono Eiluned per favore venite ad aiutarmi* Passa qualche minuto prima che il Gregario accorra da lei, la fronte sudata e lo sguardo interrogativo che pare chiederle *Cosa desidera?*. Con un po' di fiatone la Stella risponde *Per favore, aiutatemi a portarlo in sala visite, non ce la fa a camminare. Ma siate delicato, è la ferita alla spalla mi sembra grave, siate cauto* Ogni parola è scandita senza che la Stella lasci neppure per un attimo la mano di Hilm. Da parte sua il gregario del tempio, se il mezzelfo lo lascerà fare , con l'aiuto di Eiluned lo sosterrà in modo di non fargli quasi toccare terra, e così velocizzerà il loro arrivo in sala visite, dove poi , ad un semplice cenno della Stella li lascerà soli.

HILM [ Tempio -> Sala visite ] Proseguono ancora, in un quasi totale silenzio, non certo per l'imbarazzo, ma piuttosto per la poca loquacità del meticcio che non fa altro che seguire la sua stella del tempio, sacerdotessa della luce, verso la sala visite.. eppure lei chiede aiuto, chiede aiuto ad uno sconosciuto.. Per un attimo il mago la guarda con espressione di pura delusione, ma senza parole per quel comportamento, si lascia portare via dall'uomo che lei ha chiamato Ardal.. Respira così piano che sembra cercare di immagazzinare aria da tenere da parte per i problemi futuri.. L'uomo lo alza praticamente, e l'artiglio durante quel breve percorso chiude addirittura gli occhi, come se sentisse il bisogno di assopirsi per qualche tempo.. solo quando sentirà mancare sotto il suo braccio destro la presenza di Ardal tornerà a posare il proprio peso sui piedi, e finalmente si sentirà di nuovo padrone delle proprie azioni... Si guarda intorno, la sala non è grande come si ricordava, ma si sa, quando non si sta bene di solito si vedono le cose in un altro modo, come quando si è piccoli.. {e ora? che succederà?} chiede quasi sospettoso, non sapendo dove andare e seguendo ogni cosa con lo sguardo come un ragazzino curioso e un pò fuori luogo...

EILUNED { Sala visite } Ora che si trova lì nel suo ambiente, con i suoi strumenti e la presenza della Dea così forte al suo fianco Eiluned si sente di colpo più serena e più forte. Senza indugio getta via il mantello e gli stivali che non le occorrono lì dentro, quindi con grazia si avvicina al suo Hilm, ridacchiando appena alla sua domanda *Oh...adesso succederanno cose molto dolorose* ridacchia ancora ormai ad un palmo dal suo viso, mentre lo guarda dal basso con aria furbetta. E' una sua tipica abitudine cercare di sdrammatizzare sempre, convinta che sorridere di cuore sia la prima delle cure efficaci. Quindi estrae da sotto la tunica maschile che indossa l'athame e senza parlare lo avvicina ad Hilm e con un gesto deciso taglia nel mezzo i brandelli della tunica sudicia di Hilmquindi fa lo stesso con la manica sinistra prima e con la destra poi, infine prende la mano del Rosso e lo condunce quanto più possibile vicino al fuoco nel quale getta quegli stracci sudici. Se lui non opporrà resistenza , ora che sa di averlo portato in un luogo caldo che non farà peggiorare la sua febbre, ripeterà la stessa operazione con i pantaloni. Infine gli porgerà una sedia, la più vicina, lo inviterà a sedersi e con attenzione sfilerà anche gli stivali malridotti. Senza perdere tempo, senza alcuna vergogna, se lui le permetterà di farlo, con gesti rapidi riempirà un bacile di acqua, aggiungendone qualche mestolo di quella che bolle nel camino, e con un panno pulito inizierà a lavarlo, trasmettendo in quei gesti necessari tutto l'amore che potrebbe fargli sentire in unbacio appassionato.

HILM (Sala visite) E' una situazione così surreale... Lui che voleva finire tutto a suo modo, o in baia o con un'arma infilata nel cuori di Sharden, e invece è qui con Eiluned, pronto a farsi curare, senza aaron e con ancora un nemico immenso come Sharden ad attenderlo... Scuote la testa, silenzioso, ancora guardandosi intorno come se fosse spaesato e fuori luogo, sebbene sia già stato qui, in passato.. rivolge un'occhiata tardiva ad eiluned, trovandola ancora bellissima come quando l'aveva lasciata per rincorrere una vendetta mai avuta, è lui che è in pessime condizioni fisiche e mentali.. Un attimo dopo vede eiluned avvicinarglisi con un athame; soffoca per un istante la voglia di allontanarsi da lei con un balzo, cercando di non sembrare per nulla alterato a quella vista (Sotterfugio liv 1). Ma lei non si dimostra per nulla pericolosa, e non fa altro che tagliargli via quegli abiti in pezzi, la tunica rossa con le spalline da artiglio, i pantaloni neri e gli stivali, uno per uno, provocando solo un leggero dolore quando cerca di tagliargli via la parte della manica sinistra, proprio dove ha la spalla a pezzi, in tutti i sensi.. Si lascia fare, senza dirle nulla, e ora che è nudo davanti a lei, forse dovrebbe sentirsi imbarazzato, ma non è così, per la prima volta in tutti questi mesi di prigionia, si sente quasi al caldo, al sicuro, e per la prima volta in mani amorevoli e piene di comprensione.. Lei non fa domande, sembra capire dal suo mutismo che non ne vuole.. Non riesce ancora a sorriderle, ma quando la guarda negli occhi durante quel procedimento di lavaggio, l'ex ragazzino prodigio dei maghi, le dice in tutta sincerità {Grazie amore mio}. Nessun altra parola, silenzioso come la morte, stanco di ogni cosa.. Lascia cadere dalla mano destra la sfera di vetro, e con la sinistra afferra il polso di lei opposto con assoluta gentilezza, tirandola leggermente verso di se.. {Grazie!} ripete ancora tristemente.


EILUNED { Sala visite } E' in ginocchio davanti al suo amato la giovane Eiluned, e ancora sta lavando via da quel corpo tutti i residui di qualsiasi brutta cosa gli sia accaduta. Ma deve essere cauta perchè in molti punti la pelle è viola a causa di grossi ematomi, e lei non vuole in alcun modo arrecargli dolore. Solo ora che il fuoco illumina il suo corpo libero da qualsiasi copertura si rende conto di quanto lui sia dimagrito, di come le ossa premano contro la sua pelle chiara. Eppure la Stella non può fare altro che sorridergli ogni volta che ne incrocia lo sguardo, troppo felice di vederlo lì, al suo fianco, troppo felice di vederlo respirare. Sta per aprire la bocca parlandogli di qualche altra banalità... ma la voce di lui la precede attirando la sua attenzione. Di nuovo solo un sorriso sembra la parola più opportuna, un sorriso che viene di nuovo bagnato da lacrime di gratitudine nel sentire quel ringraziamento per la seconda volta, nel sentirlo quest'ultima volta pronunciato vicino al suo viso. E come non rispondere con un bacio a quel secondo grazie, un bacio lieve eppure meno fugace di quello datogli in precedenza, un bacio seguito da una delicata carezza sulla gota prima che la Stella vada ad osservare più da vicino la ferita sulla spalla, togliendo con estrema cautela le bende lacere che la celano in parte.

HILM [ Sala Visite - Tempio ] Ovviamente dire che la ferita fosse stata fasciata in precedenza, è veramente un paralone... Gli è stata sbattuta sulla pelle lacera e insenguinata qualche benda e via, come se nulla fosse... Per così tanto in un seminterrato, esposto all'umidità e alla fame, alla sete, al buio e alla paura.. L'unica cosa tra queste con la quale ha legato, è stato proprio il buio. Ed ora nella penombra della sala visite, anche davanti al camino caldo, seduto su quella sedia con eiluned davanti, non può fare a meno che sentirsi imprigionato: bloccato dal suo corpo, dalla sua debolezza e dalla sua stupidità... Troppe cose, che sommate insieme lo portano infine a sentirsi sconfitto e basta, senza possibilità d'appello.. Lascia il polso destro di eiluned, così che lei possa continuare a pulirlo, ma accade quel che non si sarebbe aspettato, perchè lei, umida di lacrime, lo bacia con una leggerezza così essenziale, da farlo sentire importante, almeno per qualcuno.. Anche lui ricambia, questa volta vuole farle capire che c'è ancora, ma che è solo molto stanco, stanco di molte cose invero... {Perchè piangi?} le chiede senza grandi alteramente espressivi, quasi con curiosità, sentendo di doverle nascondere ancora una volta il dispiacere per aver causato tanto malumore, preoccupazione e tristezza anche in lei (Sotterfugio liv 1).. {Le lacrime non porteranno a nulla... Io sono......} si ferma un attimo, quasi pensieroso nell'ammettere una triste verità {.... tornato.}. Prende un lungo respiro, e un attimo dopo sente le bende della spalla che gli vengono tolte, e un brivido più di paura che di dolore, si fa strada nel suo corpo stanco e lacerato..

EILUNED { Sala visite }Lentamente e bagnando le bende in continuazione per far si che le crosticine di sangue rappreso si stacchino il meno dolorosamente possibile, osserva la ferita, sporca , profonda e pulsante, sulla spalla di Hilm. Ma la voce del mezzelfo risuona ancora nelle sue orecchie, e la domanda che le pone la porta a spostarsi per poterlo di nuovo guardare negli occhi senza che si sforzi a voltarsi. Di nuovo a lui dona una carezza *Piango perchè sono felice amore mio... sono felice che tu sia qui, sono felice di poterti curare e sono felice che tu mi abbia chiamata ''amore mio''* Afferma infine mentre le gote si arrossano appena. Quindi un po' per nascondere quella sua debolezza un po' per senso del dovere torna ad osservare la ferita ormai del tutto scoperta. Le vecchie bende vanno a bruciare assieme agli abiti stracciati di Hilm, quindi Eiluned si allontana da lui per un attimo andando a prendere alcune bottigliette e due pezze pulite. Una delle due viene data ad Hilm e con voce dolce ma ferma gli dirà * Tienila tra i denti... questo brucerà un po''' Quindi di nuovo si porta dalla parte della spalla ferita e prima con la sola acqua pulisce meglio che può la ferita cercando di essere il più delicata possibile, quindi sull'altra pezza pulita, che aveva poggiato sul braccio sinistro, versa una quantità sufficiente di succo di alchemilla, che disinfetterà la ferita e l'aiuterà a cicatrizzarla. Eiluned tuttavia non ignora che quella ferita sia molto profonda ed il modo in cui Hilm tiene il braccio intuisce che la spalla potrebbe essere rotta. >>* Ora potrebbe bruciare un po’…* avvisa con voce calma la sacerdotessa prima di iniziare a disinfettare la ferita con quel preparato.

HILM [ Sala visite - Tempio ] Per un attimo sente quasi il bisogno di sorriderle, non tanto perchè trovi divertente quella scena, ma forse più per rassicurarla.. Ci prova il giovane mago mezzelfo, ma ne viene fuori qualcosa che sembra più un ghigno di commiserazione, forse più verso se stesso che verso di lei. Sono così vicini, che lui sente il calore di un corpo umano, dopo aver tanto >>
sofferto dentro le prigioni di quel cane di Sharden, e la cosa prende quasi un aspetto di positività. Il ghigno, o sorriso che dir si voglia, sparisce veloce quanto è apparso, per tornare ad un espressione discostata. Ma dentro si sente in subbuglio, ci sono così tante cose a cui pensare, che tutto pare sparire dinanzi alla persona che più importa al mondo. Forse è stata la mancanza >>
+di una figura femminile, sebbene Sheila un pò l'abbia aiutato, però ancora adesso non riesce un granchè a capire l'altro sesso, e per lui quel pianto di felicità è abbastanza insensato. Guarda il fuoco scoppiettare, animato anche dalle bende e dai vestiti stracciati che lei ha buttato lì.. che cosa strana vedere di nuovo il fuoco, quando quest'ultimo l'ha così miseramente deluso. >>
+O forse è solo di se stesso che dovrebbe essere deluso, visto che in teoria aveva anche l'aiuto della Dea dalla sua parte. Prende con la mano destra la pezza che gli vien passata, e senza troppa paura visto il dolore fin ora subito non solo fisico, se la infila in bocca e tra i denti, in modo da non rischiare di mordersi la lingua in un possibile eccesso. Infine sente qualcosa di >>
+immensamente fresco e allo stesso tempo doloroso che gli vien versato sulla ferita.. gli si blocca per un attimo il fiato, chiude gli occhi emorde la pezza che ha in gola, lasciandosi sfuggire solo un lieve mugugno.. Non dice nulla però lo sguardo puntato sul fuoco, le spalle e la schiena ritta, quasi fosse fiero di quelle ferite.

EILUNED {Sala visite} Forse in quel momento la sacerdotessa vorrebbe che lì ci fosse una qualche altra consorella a disinfettare la ferita di Hilm, e lei vorrebbe essere dall’altro lato a stringere la mano della spalla non ferita, a consolarlo e a farle capire, senza parole inutili, che e lei non importa nulla di sapere se quel mezzelfo che i suoi occhi vedono innanzi a se sia vincente o sconfitto, perché per lei egli sarà sempre il suo re. Ma la Dea non le ha concesso quel compito, e ora sono le sue mani esperte nelle cure a dover esprimere ciò che la voce non riesce a professare, ed è solo la grande concentrazione alla quale è stata temprata dalla Dea Stessa a non farle perdere la lucidità necessaria a compiere le cure [Volontà ferrea + 2] *Ho quasi finito * sussurra con la voce più rassicurante che riesce a tirar fuori terminando infine di disinfettare la ferita che ora appare in tutta la sua profondità, tale da permettere di intravedere il candido osso tra la pelle insanguinata. Si allontana ancora una volta per qualche istante la giovane Eiluned andando a prendere una lunga e preziosa benda di lino candido che quindi avvolgerà intorno alla spalla ferita del mago stando bene attenta a non stringere troppo né a forzare le ossa rotte. Alla sacerdotessa non sono tuttavia sfuggiti i tentavi di sorriso di Hilm, osservandolo con attenzione non può non notare la sofferenza che i suoi occhi grigi ed il suo viso vorrebbero celare [Empatia + 1], quindi, una volta terminata la fasciatura si china appena a sfiorare con un bacio la tempia del suo Rosso. Ha imparato a conoscere l’orgoglio di lui e non vuole ferirlo con quella che il mago potrebbe scambiare per pietà. Dopo quel leggero bacio quindi, senza dire altre parole l’irlandese si pone di fronte al suo amato e a lui porge una mano per aiutarlo ad alzarsi, alla mano si accompagna un sorriso pieno di orgoglio nei suoi confronti.

HILM [ Sala visite - Tempio ] Il tempo scorre via lento, e tutto appare così doloroso e faticoso agli occhi del mezzelfo, che sebbene non abbia bisogno di dormire, senza dubbio sente che il proprio corpo e la propria mente sono ridotti in pezzi piccoli e infinitesimali di quel che erano un tempo. Sembra rimanere concentrato ancora a lungo con lo sguardo diretto al camino scoppiettante, ma in realtà i suoi pensieri sono rivolti altrove, ben oltre quel dolore fisico lancinante che prova alla spalla rotta e che lo fa tremare violentemente per qualche secondo.. La mente allenata lo porta in un piano diverso, fatto di calcoli e ragionamenti, di piani e prove, ma sopratutto di intenti. Si riscuote solo quando prima sente la voce di Eiluned, e poco dopo sente il tessuto di una benda che gli viene legato sulla ferita.. Fa male ancora, ma si sente più tranquillo ora, pensando che almeno così scongiurerà rischi di infezioni, perchè la sola idea di perdere un arto lo farebbe impazzire.. si volta a guardarla, ma non ha nemmeno il tempo di aggiungere nulla che riceve un bacio sulla fronte da lei, un bacio così dolce e pieno di tenerezza che non riesce a ricollegarlo a possibile pietà da parte sua, ma al limite ad un amore sfrenato e senza paragoni. {Ho perso tanto, ma forse non tutto....} le rivela, cercando di alzarsi in piedi senza avere il coraggio di guardarla direttamente negli occhi. Ma le sue parole sono sincere, e quello almeno la Stella del Tempio potrà appurarlo senza alcun problema. {Vorrei riposare, e vorrei rimanessi con me} le dice ancora, alzando questa volta lo sguardo di ghiaccio per cercarla. Non c'è supplica nei suoi occhi, piuttosto pare una richiesta semplice, una ricerca di qualcosa che si vuole e può ottenere.. Aspetta una sua risposta, e se sarà positiva, si farà accompagnare in una stanza, magari quella d'ella, in cui se non può dormire per lo meno può riposare.

EILUNED { Sala visite } La sua piccola mano prende quella di Hilm e lo aiuta ad alzarsi, ne osserva i movimenti, assaporando quasi come se fosse una carezza il suo sguardo color delle tempeste. Non risponde subito alla sua richiesta, ha ancora un’ultima cura per lui. Con un gesto svelto ed elegante si toglie la corta tunica maschile che indossa, restando coperta dalle braghe e dalla semplice sottoveste leggera che indossava sotto la tunichetta. Ancora senza alcuna parola si avvicina ad Hilm, e se lui non opporrà resistenza lo aiuterà ad infilare la veste, lasciando però fermo il braccio della spalla ferita. Solo allora prenderà di nuovo la mano del suo amato dicendo dolcemente *Forse un giorno, ripensando a tutto questo, comprenderai che ciò che hai perso è meno di quanto guadagnerai… * gli sorride ancora una volta poggiando poi con delicatezza la testa al petto di lui. Quindi con grazia lo conduce al più vicino dei letti puliti che si trovano in sala visite e lo scopre per farcelo meglio accomodare. Quando egli si sarà sdraiato la fanciulla prenderà una sedia e un pbacile con dell’acqua fresca . Sedutasi sulla sedia si preoccuperà mettere una pezza bagnata sulla fronte di lui, resa bollente dalla febbre ed aspettando che si addormenti gli prenderà la mano mormorando una delicata melodia di ninna nanna.





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Luna Nera
28/12/2011 13:53
 
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