Guarigione Lisirya e Serafin (04/11/11)
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La Stella del Meriggio sosta nei Giardini esterni all'ombra di una colonna, quando giungono al Tempio due donne ferite. Nivienne inizialmente vorrebbe comprendere perchè, tra tutti i posti in cui sarebbero potute andare a farsi curare, hanno scelto il Tempio, visto che sembrano non esser fedeli. Domande, informazioni, scambi di opinioni, sino a quando Heward mancherà di rispetto all'Ancella della Triade all'interno della Sua Dimora. Quest'ultimo verrà così bandito dal Tempio. L'arrivo della reggente aiuterà a calmare l'animo della Fenice, in modo da poter curare le due protettrici dell'Equilibrio. Ea si manifesterà tramite le due Figlie del Meriggio curando le due rangers, ma chiedendo in cambio qualcosa che va al di là della loro vita.
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NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Raggi argentei della luna che donano il loro riflesso a tutto ciò che la circonda, forse anche a lei stessa, se non fosse rintanata e seduta fra le ombre. Le palpebre socchiuse, la schiena appoggiata ad una colonna antistante il Tempio, seduta sull'erba. La man dritta è appoggiata sull'erba, fili smeraldini che scivolano fra le dita affusolate. Un bocciolo di rosa scarlatto dal sapore di miele che par attendere nella più profonda delle notti. Presto sarà Samhain e le Sue Ombre lambiranno ogni cosa, nonostante l'eterna primavera che regna sull'Isola Sacra, eppur può percepire la terra che si prepara ad accogliere il gelo. Sospira la Stella del Meriggio, le labbra morbide e scarlatte leggermente dischiuse. Non sa cosa attende. Forse lui, o forse più semplicemente di trovare il momento più opportuno per parlare con Mitrhil. Ma forse ben altro sarà ciò che si troverà innanzi questa notte, ancora a sua insaputa. }
LISIRYA (sella Levante-dietro Serafin) il leggero dondolio del passeggio del cavallo, adesso che sembra aver rallentato or che l'imponente ed elegante struttura del tempio sarebbe ben visibile, regala alla ranger un certo sollievo, la ferita sembra farle ancora piu male, dolore misto a bruciore, spossatezza, stanchezza come se non desiderasse altro di dormire, riposare forse per sempre chi lo sa...il braccio sx proteso verso il fianco relativo della sorella dinnanzi a lei a condurre il cavallo, la mano appena poggiata sull'elsa della di lei spada come se avesse voluto sorreggersi, diversamente il dx che dondola al fianco relativo, la guancia appoggiata sulla spalla di lei, e quel sangue che non vuole saperne di smettere di fuoriuscire bagna ancora e ancora quella camicia chiara...all'altezza del plesso, vincendo quella sorta di prima fasciatura fatta poche ore prima da uno dei cavalieri, i riccioli scomposti e appicicosi appaiono come cascate corvine lungo le spalle della consorella dinnanzi...gli occhi sono socchiusi,ma i suoi sensi sembrano essere ancora in allerta, benche leggermente ovattati...' dove siamo Serafin...come stai?' in un sussurro, leggermente roco, il tono quasi fumoso come se non riuscisse nemmeno a proferire quelle brevi sillabi...troppo sangue sembra aver perso in queste ora, spossata e derubata della sua linfa vitale da un redivivo ed infine altro ancora versato per l'isola e la sua foresta.
SERAFIN [Sentiero/Giardini Esterni]*Non addormentarti.Non è giunto ancora il momento per te di farlo.Cerca di resistere.Solo per un altro po.*Ecco come si tiene sveglia,o almeno come tenta di rimanere sveglia e di non crollare fra le braccia di Morfeo,preda di una spossatezza tenuta a bada solo ed unicamente dalla testardaggine innata di cui è pregna la sua essenza.La voce nella sua testa le suggerisce di non mollare.Il suo corpo invece le chiede in tutti i modi possibili di farlo,inviandole degli stimoli che hanno il sapore della resa,costringendola a calare per qualche istante le palpebre sugli occhi chiari.Dovrebbe guidare quel cavallo,ma in realtà è lui che lo sta facendo al suo posto,seguendo con un passo altalenante il sentiero che si srotola davanti alla sua vista.La luna concede più della metà di se,invadendo il manto bluastro della notte costellato di stelle,permettendole di riuscire ad intravedere dopo qualche minuto,secondo la sua percezione temporale della lunghezza di ore,la costruzione marmorea che si eleva in tutta la sua maestosità davanti ai suoi zaffiri,che finalmente trovano la forza di mostrarsi come fari nel buio,puntati verso quello che adesso rappresenta il suo unico porto sicuro,o almeno è quello che spera,il Tempio.E' strano.Non ha mai trovato un motivo valido per metterci piede prima d'ora.Adesso invece si trova catapultata quassù,sulla cima morbida di una collina su cui la dimora delle sacerdotesse troneggia.Il mezzelfo le aveva suggerito di domandare di una certa Callista..ma lei non sa nemmeno chi sia.Si ridesta dal fluire rapido dei suoi pensieri solo per via di quella domanda sorta all'improvviso,da dietro le sue spalle.''Ci stiamo dirigendo verso il tempio.Siamo quasi arrivati e..smettila di preoccuparti per me.Io sto bene''Certo.Ormai non riesce a tenere più il conto di quelle insensate bugie con cui vorrebbe mentire non solo alla Lupa,ma anche a se stessa.Ormai dovrebbero aver raggiunto l'ingresso esterno di questo luogo sacro.Si intravedono dei giardini da quel punto.Deserti,come immaginava.Come crede di immaginare.
HEWARD [sentiero/ 20 metri dal tempio]..Selene l’argento a te ti dona e sorridente accompagna il passo tuo spedito non ti impedisce di riflettere..sul volto tuo la tristezza si palesa ma niuno adesso può contemplarla..rimpianto per ciò è stato..un’angoscia che l’anima ti prende e che ti soffoca..quando vorresti tornar indietro nel tempo..quando vorresti che quel meriggio al limitar del bosco niuna cosa fosse accaduta eppur è successa..anche se ordine tu avevi avuto non dovevi lasciar in balia di quelle bestie immonde le due tue sorelle..intuivi che poteva andar storta e così è stato..ha provato a proteggere chi di te si è preso cura e nella sua famiglia ti ha accolto e tu..tu che hai fatto per proteggerla?..nulla..hai fallito quella possibilità che la tua fedele balestra ti abbandonato e non ancora sai spiegarti il perché..il fato e la fortuna non han guidato la tua mano..hai mancato quel colpo che poteva esser forse risolutivo ai fini di quel maledetto evento che in assoluto preveder non si potea..ti senti in colpa..meschino e demoralizzato..non cerchi in te giustificazioni ..no..ma provi nausea di te stesso ..lo risparmieresti di sputi e di ingiurie..travolto da una sorta di abominio che vomita su di te tutto il suo disprezzo..come hai potevi e non hai fatto!!..hai sbagliato e di questo errore mai e poi mai potrai perdonarti..ed ora ti rechi ove si presume possa trovar ricovero chi ha rischiato la vita giacchè informato sei stato dalla sorellina tua Sharoll cavaliere..al Tempio ove è spitale dei potuto prender quella decisione che a serio rischio hai messo delle persone che credevano in te..si fidavano di te..si..dovevi disubbidire e condividere con esse l’istessa sorte ..soffrir l’istesse ferite..non ti senti degno di essere quel che or tu sei..difensore di che?..protettore di ciò che non sei in grado di proteggere..certo è che se uno specchio il volto riflettesse non lo dava ..in quel frangente la sorte dei sofferenti et vulnerati ..l’anima tua spera che le ferite non siano gravi e che guariscano in fretta..confidi nella Verde Madre e preghi col cor in mano che tutto si risolva affinchè che il sorriso possa ancor disegnarsi sul volto di chi per te è persona amica.
NIVIENNE { Giardini Esterni } - { La notte la circonda, silenziosa ed ovattata, se non per alcuni piccoli suoni che le giungono all'oto. Però rumori che caratterizzano sempre le tenebre che la accerchiano. Anche il Tempio è tinto di blu, come ogni sera, come ogni qual volta Rhiannon stende il proprio Velo sull'Isola Sacra. Eppur non ha paura del Buio, o almeno ha imparato a non averne. Perchè mai si ritroverà nell'Oscurità più totale. Lei è Fuoco, schiava e padrona, nello stesso istante, delle Sue Fiamme. Figlia Prediletta di Cerridwen. La veste scarlatta le cinge la piccola eppur sinuosa figura, così come è ben visibile la rossa stella marchiata a fuoco sulla fronte rosea. Non ha nient'altro con sè questa notte, nè il ciondolo, nè il sacro athame, che solitamente indossa. Solo sè stessa, la solitudine ed i pensieri. Fletterebbe leggermente le ginocchia, portandosele al petto ed infine posandovi sopra entrambe le mani. Un nuovo sospiro, mentre nuovi rumori potrebbero giungerle all'oto. }
LISIRYA (giardini esterni-sella Levante) si abbassano le scapole appena ricurve del Signore dei boschi per poi rialzarsi in un sussuegursi di respiri lenti, profondi, si apre e si richiude subito dopo il diaframma, quasi lacerandogli ancor di piu le membra...apre appena le palpbre lasciando a quelle iridi viola cosi inusuali si di un volto umano di guardare leggermente in avanti...'il tempio...ha ha riflessi blu...che bello...che Rà ci abbia tra i suoi pensieri sorella...' dice ancora in sussurri parole che richiamano una preghiara verso il suo Dio, leggeri flussi di vento e soffuse parole, senza staccare la guancia dalla di lei spalla, poi ancor la sua mente lavora , sempre , ogni attimo ogni giorno...' fa tornare Nephasto...adesso...ho davvero bosigno di lui serafin, piu di quanto lui stesso possa immaginare...' finisce la sua frase a metà mentre ad un ultimo respiro piu profondo si lascia cullare dal calore del corpo della sorella e dal dondolio di Levante...
SERAFIN [Ingresso Esterno/Giardini Esterni]Il manto dell'equino conferisce un velo di tenebra ancor maggiore a quella scena che già di per se porta le tinte lugubri della notte e del buio.Levante,il cavallo della donna cavaliere,un equino del colore dell'ebano più cupo,si mimetizza perfettamente con le vesti della donna che dovrebbe trascinarlo in avanti,sorreggendo le briglie ma senza imporre a queste la forza necessaria a farlo scattare con impeto,dal momento che adesso non ne hanno bisogno.''Siamo arrivati'' sentenzia in un mormorio roco che sfrega contro le sue labbra carnose e secche,schiudendole.Un'espressione severa e fredda come quella che indossa adesso è rara a vedersi su quell'ovale d'alabastro,dalle linee ora più che mai tese,intrappolate in una smorfia a metà fra il dolore e la rabbia,giacchè non saprebbe distinguere ciò che le preme dentro con più insistenza tra l'uno e l'altro.Rotea appena il capo,come a voler ricercare lo sguardo della donna appoggiata dietro le sue spalle,senza riuscire ad intercettare comunque le sue violette.Prima di rispondere alla sua ennesima richiesta si concede il lusso di un sospiro stanco.''Sarà la prima cosa che farò non appena mi sarò assicurata che tu sarai in grado di sopravvivere a questa notte''sussurra,corrugando la fronte al pensiero della preghiera appena emanata dalle labbra della capobranco.Non sa se sta vaneggiando per via del sangue perso fin'ora..o se questo Ra che nomina esiste davvero.Per quello che ne può sapere potrebbe trattarsi benissimo di un'invenzione dovuta al momento.E' chiaro che la cacciatrice crede in pochissime cose,e tra queste non rientra nessun tipo di divinità,nemmeno adesso che dovrebbe invocare davvero l'aiuto di qualcuno.Ma non è il caso di pensare a questo adesso che le priorità sono tutt'altre.E visto che quei giardini non ospitano,a meno per quello che ha potuto constatare fin'ora,anima viva,sarà lei stessa ad andare a richiedere l'arrivo di qualcuno.Una sacerdotessa.Sarebbe l'ideale.Non è questa la loro casa in fondo?''Adesso smonto da cavallo,ma tu vedi di non cadere e di sorreggerti alla sella''afferma gonfiando il petto per via di un respiro più profondo degli altri prima di liberare i piedi dalle staffe di scavalcare la sella con la gamba dx superando il collo del cavallo.L'unico modo che ha per scendere al momento è questo, perciò appoggiando i palmi contro la sella concederebbe alle gambe lo slancio necessario per farla discendere,molleggiando sulle ginocchia una volta raggiunto il terreno con i piedi per evitare di impattare malamente sul suolo.''C'è nessuno quaggiù?''certo,non è il migliore dei modi per presentarsi ma visto che per il momento parla solo in direzione del buio non sa come farlo altrimenti.
HEWARD [sentiero/ 10 metri dal tempio]..frenesia forte in te di riveder ancor respirare coloro nelle quali affetto nutri..non rechi nuin arma con te stasera..sol il coltello infoderato nella larga cinta di cuoio che la vita ti cinge..a tracolla rechi una sacca di pelle che pende al destrorso tuo fianco..a viso scoperto ti movi mettendo in mostra a chi in eventual guisa abbia ad incrociar li lineamenti tua anche se vorresti celarteli non per dovere ma per pudore..il guardo innanzi rivolto a forar la flebile foschia che par miscuglio di ectoplasmi che si contorcono nel silenzio di questa notte..in essa t’infili non decelerando il moto ma poi ti fermi un istante..a fletter ti vai piegandoti sulle ginocchia e dritta a sfiora il terreno ..delle macchie al suol son evidenti..liquido rossastro che par ematico..le dita indugiano a valutar strofinando li polpastrelli ..è proprio sangue ed è che in quel preciso momento il sangue tuo sembra gelarsi nelle vene..* son passati di qua..son loro!*..a te favelli con un sussurro emesso fra i denti ..e allor ti arriva forte la frenesia di arrivare e di far presto..ti ergi ritto e riprendi fin quando alzando la visual verso la cima ecco che scorgi quel che ti aspettavi di scorgere..la enorme et imponente struttura che innalza maestosa a al davanti lo colonnato che ne delimiterebbe quel giardino attraverso il quale si ha accesso al tempio..noti dei movimenti ovver ti par di notarli.. un equino parrebbe che a recar sul forte garrese due figure..scorgi quelle vite proprio quando esse si trovano a ridosso del presunto giardino..l’andatura acceleri..forse son chi hai bramosia di rivedere ..col cor in gola per l’emozione sicuro sei che fra da li a poco sarà là.
NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Pochi istanti, in cui appoggerebbe una guancia sulle ginocchia, lasciando che i ribelli riccioli corvini le si addensino non solo più oltre le spalle e sull'erba, ma anche andandosi a riversare sulla veste scarlatta. Tutto di lei parla di Rosso, Giustizia, Guerra, Amore e Passione. Tutto ciò che è Fuoco e Calore, Estate. Perchè è questo ciò che è. Ciò che rappresenta. Lo avvertiranno coloro che stanno giungendo? Palpebre che si chiuderebbero per poco, per poi ritornare ad aprirsi in un morbido battito di ciglia. Curiosa. Pare che i nuovi rumori che aveva percepito non paion dipendere unicamente dalla natura. Sopracciglio destro che si inarcherebbe curioso, mentre il volto verrebbe rialzato ed infine la schiena raddrizzata nuovamente contro la colonna. Nuovi rumori, questa volta accompagnati dalle prime parole che arriverebbero a lei come sussurri portati dal vento. S'alzerebbe così, lentamente, ed infine sbucando dall'ombra. Pochi passi, prima che lo sguardo smeraldino si posi sulle strane figure a cavallo all'ingresso, smeraldine iridi che si artiglierebbero su colei che par scendere in strana maniera da cavallo, per poi mettersi ad urlare. Scarlatte e morbide labbra che si aprirebbero di rimando. La voce che fenderebbe l'aria, tagliente. } Vi sembra il luogo consono per urlare questo? { Ancora pochi passi, mentre le si avvicinerebbe. Per chi le sta innanzi non le sarebbe difficile identificarla come Sacerdotessa, forse grazie alla veste che indossa, ma più che altro per quella stella che adorna la sua fronte. } Chi siete? E cosa volete a quest'ora della notte? { Il sopracciglio destro ancora alzato, curiosa, ma nello stesso tempo irritata. Chi osa disturbare il sonno delle proprie sorelle? Ed inoltre preoccupata. Cos'altro sarà successo? L'Isola è destinata a sanguinare ancora? }
LISIRYA (giardini esterni-sella Levante) a dirla tutta adesso che sarebbe allo stremo delle forze, tutto quello che chiede è la sua amata foresta, sentire gli uccellini cinguettare , il soffio del vento che fa sussurrare le foglie dei rami piu alti degli alberi, l'odore di erba fresca, il calore del suo fuoco al centro del campo, Morda, tutti i suoi confratelli, infondo anche se questa sorta di ferita d'affondo non è eccessivamente grave, grava su di lei la pardita eccessiva di sangue, e anche la perdita di un certo equilibrio mentale che la lascerebbe forse un po vaneggiare, o sognare forse...(resistenza+1) sorride appena ad occhi socchiusi...poi perderebbe il contatto dalle spalle della sorella dopo le di lei parole che non giungeranno particolarmente chiare alla ragazza....barcolla , perdendo quasi stabolita, qualche istante per poi lasciare alle mani di premere di palmo sul collo del cavallo , il calore di quell'animale, la forza dei suoi muscoli, il manto liscio...'hey' sussurra a Levante...mentre si lascerebbe cadere di pancia sul suo addome per poi carezzare con entrambe le mani i lati del collo del cavallo...'grazie amico...' ancora un sussurro or che lascia alla guancia di poggiare sulla sua criniera...scura...il contatto che potrebbe sentier l'animale sarebbe quasi leggero e non ne sarebbe intimorito anzi...dovrebbe quasi sentirsi la sicuro come lei stessa, quasi in simbiosi con il figlio della natura piu amico dell'uomo dopo i cani....(istinto animale lv3) tutto quello che succede in prossimita sembra non esistere per ora nella sua mente, in questo istante quasi interminabile non esiste che il pulsare del proprio cuore che batte quasi ad unisono con quello del destriero...
SERAFIN [Giardini Esterni]Ed ecco che dal buio viene rigettata fuori una piccola quanto consistente fiamma.Le sue cristalline la intercettano,seguendo quegli spostamenti ancor prima di poter udire una risposta da parte sua.Risposta che in un altro luogo forse l'avrebbe fatta adirare,ma non qui.Questa in fondo non è casa sua e quella donna ha tutto il diritto di mettersi sulla difensiva.Lei al suo posto avrebbe fatto lo stesso,per tutti coloro che osano anche solo disturbare la quiete della sua amata foresta.Ma hanno bisogno del suo aiuto,dell'aiuto di chi?Di una sconosciuta che per il momento,proprio come le vesti che la fasciano,dardeggia di puro fuoco come una luce nel buio.La sua sola speranza.''Direi di no..ma la gravità della situazione purtroppo non mi permette di mostrarvi la cortesia che meritate.Abbiamo bisogno del vostro aiuto.C'è una donna ferita qui con me''niente smancerie.Nessuna ossequiosa riverenza.Non è mai stato il tipo.Figuriamoci in un momento del genere.''Il mio nome è Serafin..ed il suo Lisirya''prende un respiro tra una sillaba e l'altra,inalando l'aria che a tratti scompare per via del dolore che avverte pulsare all'altezza del petto.''Siamo state attaccate al limitare della foresta,nei pressi dell'approdo''e mentre parla si avvicina alla sella per tentare di afferrare il braccio sx della capobranco,al di sotto della curva ascellare e cercare con una presa salda di portarla con cautela sul fianco sinistro dell'equino,per farla scivolare verso terra..''..da tre elfi oscuri..Drow..dell'armata presumo''aggiunge con il fiato corto per la fatica che sta compiendo,per tentare di sorreggere la Lupa evitando al contempo di farla crollare verso il suolo con un tonfo.Di farle crollare entrambe.Ha fretta,certo.Non c'è tempo da perdere.''Ha perso molto sangue''conclude semplicemente con un tono di voce che adesso rasenta la supplica.''Vi prego..salvatela''
HEWARD [> giardini esterni]..man man che avanzi ti convinci sempre più che son coloro che vai cercando..il tuo andar di passo spedito in una corsa si sviluppa fin quando a ritrovar ti trovi a circa pochi metri dalle due tue consorelle..giungi da tergo e lo spettacolo che ti si presenta non è dei più rassicuranti..le perle nigre tue indugiano sugli astanti per soffermarsi al fin su colei che par assai dolorante..sanguine ella ha versato e ancor ne versa assisa ancor sulla buona bestia semidistesa in avanti..una terza figura che parrebbe adorna dal rubinea veste farebbe capolin dal giardin fiorito dal giardin fiorito che parrebbe dialogar con la sorella tua Serafin che smontata nel frattempo è da cavallo..lumi la sacerdotessa chiede alla Ranger mentre tu ormai palese favelli [ Sid Vobis..]..riman silente un attimo avvicinandoti ancora per poi riprendere..[ Heward è mia nomea e costoro milady son mie amiche]..ti rivolgi così a distanza alla figlia della Dea..mentre ancor all’equino t’avvicini e con voce pacata e apprensiva a Lisirya favella..[..coraggio mia cara..va tutto bene..ti aiuto a scendere..]..offriresti aita alla consorella cercando di renderti ad ella disponibile tendendo ad ella le tue forti braccia..
NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Solo un fugace sguardo verrebbe donato alla figura che par accasciarsi sulla sella del destriero, per posar infine la capigliatura sul suo crine. Curiosa, ma molto più irritata, nello stesso istante. E si farebbe ancora innanzi, d'un passo, alle parole della donna che sta tentando di spiegarle. Scarlatte labbra che s'aprirebbero nuovamente, un tono atono. } La gravità della situazione? { Per poi farsi più marcato. } E chi siete, Voi, per decidere quale sia la gravità della situazione? Non credo che Vi potreste mai sostituire ad una Dea, non credete? { Parole che forse potrebbero esser irritanti nei confronti di chi le sta innanzi. } Continuo a non comprendere...sapete? Non Vi ho mai viste al Tempio, mai, ed ora venite a chiedere aiuto? Perchè qui? Se non siete fedeli della Triade? { Non dona ancora risposte, solo altre e nuove domande, alle quali esige delle risposte e che siano celeri, si spera. Se forse avessero trovato una Figlia dell'Alba le cose sarebbero andate diversamente. Ma lei è Fuoco e Battaglia. La Figlia della Signora del Cerchio. Pretende quelle risposte. E nel frattempo ascolterebbe attentamente ogni singola nuova parola che le arriverebbe all'oto. I loro nomi, insieme a colui che sbucato dal nulla par voler aiutare a far scendere la ragazza da cavallo. Parole che le scivolerebbero addosso, attenta alla voce di colei che ha innanzi. Il tono usato, le pause, l'aria che par passare faticosamente fra i denti ad ogni singolo fiato, ad ogni singola parola emessa. Colei che par farsi forza, anche se ugualmente ferita, almeno crede (//Empatia lv. 1). E questa volta, forse i suoi occhi si accenderebbero di pura fiamma al sentir nominare nuovamente quei drow, così come il tono s'innalzerebbe d'una tonalità. } Quei dannati rinnegati! Bisogna sterminarli al più presto! { Soffre a sentir udire quelle parole, soffre insieme alla Sua Sacra Isola. } Dove sono ora? Vi hanno seguiti? { Guarda colei che s'è presentata come Serafin, dal basso vero l'alto, ma è come se la sovrastasse. } Voi iniziate a rispondermi. Non sarò io a decidere, ma Ea se vorrà curarVi.
LISIRYA (giardini esterni) sente la mano della sorella toccarle il braccio , poi ancora la voce a lei conosciuta...apre gli occhi verso di lui ormai vicino al destriero...'ceh ci fate qui?' chiderebbe adesso quasi sorpresa di vederlo indi si lascerebbe scivolare perdendo il contatto con fisico con il cavallo...per lasciarsi scivolare verso il mezzo...' vi avevo detto di andare ' si permette di replicare verso di lui, poi le parole della sacerdotessa risuonano, sebbene sempre leggermente ovattate al suo senso uditivo, tanto che uno sguardo sorpreso e un sopracciglio inarcato disegnerà quel volto pallido e provato, stringerebbe con forza la camicia del fratello di fede, semmai l'avrebbe sorretta....ma le sue forze , stanno scemando, troppo, 'maledizione' impreca fra i denti...' i drow sono morti,' risponde appena in sussurro, parole spezzate dal fiato corto ' stecchiti...allora, credete che la Dea lascerebbe una figlia dell'isola sacra morire ai piedi del tempio?' ancora una pausa metre cerca di riprendere le ultime forze rimaste in lei...' e sopratutto coloro che stanno difendendo la stessa isola della dea da questi esseri immondi?' se la sacerdotessa è figlia del fuoco, lo lisy ma non per fede, per nascita....roventi deserti delle sue terre sembrano ribollire nelle sue vene trasformando quel poco sangue rimasto in circolo in roventi fiumi di porpora, poi socchiude gli occhi metre poggiandosi di guancia alla spalla del mezzo...' voglio tornare a casa...' sussurra in un modo impercettibile ad orecchie altrui, se non al suo decisamente piu fine...
SERAFIN [Giardini Esterni]Quelle parole schiette la inchiodano sul posto,sembrano annebbiarle la vista per un po.O forse è solo colpa del pianto che vorrebbe inondarle gli occhi,sgorgare dagli angoli di quelle iridi già umide?Non ne ha idea.Sa solo che la colpiscono come sferzate in pieno volto,che la feriscono come piccole punture che non fanno altro che rendere ancora più straziante il dolore che prova in questo momento.Anche la sua ultima speranza sembra essersi spenta,malgrado il fuoco che brilla negli occhi dell'altra sia rovente,instancabilmente passionale.E' l'unica cosa che riesce ad avvertire per il momento,squadrandola.''Io?Non sono proprio nessuno.Solo solo una donna,un'abitante di quest'isola,che sta cercando in tutti i modi di non vedere scivolare via la vita di sua sorella.Voi che fareste al mio posto?''domanda,seguendo con la coda dell'occhio la comparsa del mezzelfo,lasciando fra le sue braccia il corpo della capobranco per avvicinarsi di qualche passo alla sacerdotessa,fronteggiarla,ricambiandone lo sguardo altero.''Siamo difensori dell'equilibrio,difensori di questa terra di pace,proprio come voi,colpiti senza preavviso dall'imboscata di coloro che inondano questo luogo sacro da tempo.Li abbiamo fermati.Almeno tre di loro.Ma per questo attacco abbiamo subito delle ferite,gravi ferite.''Prende un altro respiro profondo prima di proseguire ''Non sono una donna di fede,è vero.''che senso avrebbe mentire?''Proprio per questo vi pongo un'altra richiesta..Se non avete intenzione di prestarci il vostro soccorso perchè solo la Dea può decidere sul nostro destino..allora vi chiedo di intercedere al nostro posto per Lei.Dal momento che io non ne sono capace.Forse non ascolterà la mia preghiera.Per questo confido nella vostra.''conclude..e all'arrivo di quell'ultimo verbo si preannuncia l'insorgere di una sola lacrima che solca subito la sua guancia,rigandola.Quella donna è l'ultima possibilità che le rimane.Hanno perso troppo tempo.
HEWARD [giardini esterni]..la Signora si lascerebbe andar alla tua proposta e tu l’accogli nelle tue braccia..ella dalla parte inferior delle costate ancor sangue riversa ..piano la sorreggi facendo passar il braccio destro dietro la schiena e il sinistro al disotto delle articolazion delle ginocchia..non avverti il peso di lei ma il peso che rechi dentro di ciò che le è accaduto..la tieni ben salda in modo che ella possa rilassarsi..[non pensare a quel che è stato..vedrai..qui ti cureranno e guarirai dalle ferite..fatti forza amica mia!] le sussurri con dolcezza avvicinando le labbia all’orecchio di lei ma quando a recepir andresti il verbo quasi altezzoso di quella Ancella del Tempio allor il sangue ti va alle cervella e l’apprensione lascia il posto alla rabbia..ti rode dentro il comportamento di costei che ti par assai ingiusto..allor trattenendoti con calma verso la Stella favelleresti dopo aver ascoltato il dir di Serafin e un’occhiata le daresti facendo intuir di calmarsi ..verbi allor alla Sacerdotessa con pacatezza[ milady..con estrema calma e raziocino vi favello..forse ancor fate mente locale della situazione o forse non v’è chiara..a prescindere delle entità supreme teniate conto che colei che reco in braccio è seriamente ferita e rischia la vita ..sta morendo o voi lo sottovalutate?..se a cuor leggero prendete questa situazione non credo che alla Dea che voi tanto osannate e venerate farebbe piacere giacchè la Dea in questione, ne son convinto, a favorir andrebbe la vita e non la morte..a prescindere da teologie agite in fretta anche e vi chiedo..vi supplico di recar soccorso perché se non lo fate volontariamente vi rivelerete complice di un assassinio..sarete voi che l’avrete uccisa non altri quindi lasciate cader chiacchiere e interrogativi e lasciate libero spazio alla vostra coscienza dimostrando a noi di averne una..se coscienza avete è giunta l’ora di usarla perché stiamo parlando dalla vita di un essere umano e quindi vi prego di aiutare chi vi chiede aiuto..vi scongiuro umilmente di agir col core]..la fin del tuo discorso quasi una preghiera necesaria si dimostra verso quella Sacerdotessa..la vita prima di tutto.
NIVIENNE { Giardini Esterni --> Tempio } - { Li guarda, tutti e tre, curiosa ed irritata. Ed il suo tono fenderebbe l'aria come lama affilata, in risposta al fioco sussurro di Lirisya. } Se proverete ad alzare un solo dito verso di me o verso una delle mie Sorelle non ci sarà bisogno che Ea si manifesti. Piuttosto sarete Voi che dovrete pregare per rimanere in vita. { Sguardo che si assottiglierebbe leggermente, così come la voce. } Sono capace di difendermi da sola, così come ho già fatto in passato! { Uno sguardo di sfida verso coloro che le stanno innanzi. } Pensate forse di esser stati gli unici ad uccidere qualcuno di quei drow rinnegati? { No, come sa che loro si son ben difese, ma non basterà. Dovranno essere uniti per vincere quella guerra, tutta l'Isola. Che sia forse questo lo scopo della Triade? Ma a quale amaro prezzo? } Se siete riusciti ad uccidere dei drow non credo che siate dei semplici abitanti di quest'isola, così come ha detto la vostra amica. { Tono diretto a Lisirya, per poi girarsi nuovamente verso Serafin. } Vi definite difensori dell'equilibrio, della Sua Isola, ma com'è possibile se non credete in Lei? Non pensate che forse sarebbe il primo passo da compiere? Visto che respirate grazie a Lei ed è Lei che Vi dona questa eterna primavera? L'Isola Sacra è la Triade! { Ma quando tutti gli avalonesi lo comprenderanno? Che possono vivere e sopravvivere solo perchè Lei glielo permette giorno dopo giorno? } No, Heward. Siete Voi che non avete ben compreso come sta la situazione. La Triade è: Gioia, Purezza e Vita nel Volto di Arianrhod; Giustizia, Passione e Guerra nel Volto di Cerridwen; Saggezza, Morte e Spirito in quello di Rhiannon. Lei in ogni Volto, in ogni cosa, anche nella morte. { Lo guarda nuovamente, più intensamente. } Ricordate che avete davanti una Figlia dell'Isola Sacra e l'Isola stessa, sulla quale poggiate i vostri piedi, non avrebbe vita se almeno una di noi, per ciascuno dei Suoi Volti, non calpestasse questo suolo. { Non è altezzosa nel suo essere e mai lo sarà, così come non è in grado di esser diplomatica. Forse se ci fosse stata Eiluned oppure Mitrhil con lei, le cose si sarebbero evolute molto più velocemente. } Ho curato avalonesi e congreganti di molte delle gilde dell'isola, alcuni non potevano nemmeno reggersi sulle loro gambe, oppure erano in stato di incoscienza. { Ha riportato anche lui indietro dalle Nebbie. } Ma se lei mi avesse richiesto di non curarli, così avrei fatto. E se questo significa rendersi partecipi di un assassinio, come dite Voi, non lo avrei fatto comunque. O forse che sia la Triade un'assassina? { Pungente ora il tono usato dalla Fenice. Loro non sanno nulla, non sanno cos'è richiesto alle Sue Figlie e quanto debbano soffrire, così come rinunciare a ciò che hanno di più importante al mondo. Solo la Triade è importante. Non le sono piaciute le parole di Heward e nemmeno il suo tono, non glielo hanno mai insegnato a non offendere le persone nella loro dimora? Ma la preghiera di Serafin forse ha toccato corde differenti. E Lei può decidere di curare sia fedeli che infedeli. Un ultimo sguardo alla lacrima che le scenderebbe lungo la gota, prima che la sua voce risuoni per l'aere. } Entrate. Se ne avete, lasciate le vostre armi fuori dal Tempio. E seguitemi. { Avrebbe preferito se lui fosse rimasto fuori, ma Lisirya ha bisogno di qualcuno che la sorregga. Un ultimo sguardo, prima di voltarsi verso l'ingresso del Tempio, salire i tre gradini d'accesso e perdersi sulla sinistra, per la Navata laterale. } Ma ricordate, ogni cosa ha un suo prezzo. { E cosa potrà mai chiedere in cambio questa notte la Triade tutta alla Signora dei Boschi? }
LISIRYA (esterno-giardini) lisy sarebbe davvero allo stremo delle forze, dopo le ultime parole della sacerdotesse. cercherebbe di ritrovare una calma che a lei non appartiene ma che per forza di cose...tendono a renderla debole, donna ingenua la sacerdotessa, forse troppo guerriera nelle parole, sfacciata e a tratti malvagia nel suo modo di porsi, lisirya in quello stato di spossatezza si sente inerme tra le braccia del confratello, ma i suoi occhi benche velati di lacrime, arrossati e resi quasi due fessure, cercherebbe di disegnare su quel visetto, vulnerabile adesso, un leggero sorriso....tenterebbe di fissarla negli occhi, come se volesse cercare oltre quelle iridi altrui i reali pensieri....ma non parla , annuisce ...animo selvaggio il suo, al pari di quello di un lupo, e al pari dello stesso, quando si rende conto di essere ferito e che qualsiasi attacco sia vano...attende...osserva,,,scruta e studia...per poi agire...la Dea conosce Lisirya, come Signore dei Boschi e come semplicemente Lisirya, conosce le sue debolezze, le sue forze...la sua fragilita...e come la stessa ferocia...dunque la situazione richiede attesa e lisy attende...
SERAFIN [Giardini Esterni/Ingresso Tempio]C'è troppa tensione nell'aria,la avverte in ogni parola,in ogni concitato respiro,in ogni sguardo tagliente.La avverte perchè riesce a trapassare ogni fibra del proprio essere,scoraggiandola nel profondo,dal momento che non è di tensioni o rivalità o minacce di alcuna sorta che hanno bisogno in questo momento.Sospira pesantemente,chiudendo con insistenza le palpebre sugli occhi,cercando di controllarsi,anche quando le parole del confratello fendono l'aria facendole presupporre di aver appena reso vano ogni suo tentativo.Per questo li riapre con ferocia,inspirando senza foga dalle nari,mantenendo le labbra forzatamente serrate.E' stanca di dover sopportare questo supplizio che non sembra voler conoscere fine stasera.Non vede l'ora di veder sorgere il sole e di poter dire *ecco,oggi è un altro giorno,sicuramente andrà meglio di ieri*.E invece no,questa è la notte infinita.Così sembra.Se solo non avesse il richiamo di quel bruciore all'altezza del petto tutto sarebbe più facile..ma nonostante questo,nonostante la disperazione di quegli istanti vorrebbe affliggerla,coglierà ognuna delle parole della sacerdotessa,apprendendo cose che non si era mai curata di conoscere davvero.Una Dea dal triplice volto.Ed uno di questi comprende la morte.Come è giusto che sia.Come avviene per l'Equilibrio in cui crede.Ma è certa che non è questo il destino prescritto per la capobranco,che non sia questa la volontà suprema di Colei che governa quest'isola servendosi delle sue ancelle.Un profondo sospiro di sollievo la anima nell'istante in cui la sentenza finale di quella fiaccola nel buio decreterà infine il permesso di accedere all'interno di questo sacro luogo.Di seguirla.Si volterebbe quindi verso la capobranco ed il confratello solo per mormorare ''andiamo..'' avrebbe voluto aggiungere dell'altro.Altro che forse sarà intravisto dietro il suo sguardo severo e rigido,ma stanco,impietosamente stanco. Eppure non dirà nient'altro,limitandosi ad afferrare le briglie di Levante per legarle attorno all'albero più vicino ed infine cominciare a procedere nella direzione indicata da quella veste purpurea e svolazzante che procede speditamente dinanzi a se.Sono le ultime parole pronunziate dalla donna a farla riflettere,in silenzio.
HEWARD [>interno tempio] per necessita virtù lasci cader la provocazione dell’Ancella dalla rubinea veste..ribatter colpo sul colpo all’arroganza di costei si dimostrerebbe assai controproducente..ti preme or la vita di colei che rechi nella tue braccia ..null’altro desìo pretendi..e quando la senti favellar ancor con un sorriso appen abbozzato rincalzi..[ niuna lingua è stata in grado mai di ferirmi per scatenar la mia ira..compito vostro a mio avviso e soccorrere chi aita vi chiede e lungi da me pensare che voi tutte della Triade siate degli assassini..se aitato avete genti errato nel somministrar le cure vi auguro che l’error sia stato in buona fede..me lo auguro per voi perché non dovete render conto a me o chicchessia ma ad un’entità ben al di sopra di me e di voi..entità che ben conoscete.. ..quindi vi chiedo ancor di metter da parte la vostra sicumera che par a questo punto fuori luogo..so che siete a casa vostra ed io non so altro che ospite ma è giusto che vi comportiate in modo da rispettar una seria etica..rispetto io vi reco ma all’istesso modo da voi rispetto pretendo..ed or sbrighiamoci..vi prego..ogni minuto che passa può esser fatale] ..si può aver tanto gelo nel cuore?..certo..or chi hai dinnanzi lo ha appen dimostrato con quell’aria di superbia che non è altro che pura forma di meschinità..e anche se colei alfin qualcosa pretenda in confronto della vita niun prezzo vale tanto ..ma tu..tu ora devi far la pecorella..mostrarti umile perché hai bisogno di quella dama dalla stella sulla fronte..ne vale la vita della tua sorella che par minuto dopo minuto sempre più debole..devi star buono e tutto si risolverà per il meglio ..la Sacerdotessa finalmente acconsente nel far transeare la Signora nel loco di culto et ricovero..indesiderato ti senti ma al compito tuo devi ottemperar..non puoi metter via l’unica tua arma che sta nel coltello..non puoi sfilarlo perche le mani tue son impegnate a sostener colei ch’è vulnerata ma nemmeno puoi usar quell’arma..al fin fai finta di nulla e seguitar vai colei che strada all’interno impegna..annuisci a Crepuscolo e t’avvii ove indicato.
NYMERIA [esterno.colonnato] dopo aver camminato per l'isola tutta negli ultimi giorni, come a volerne controllare ogni angolo, ogni fenditura, come una madre premurosa farebbe con i propri piccoli, infine giunge dinnanzi al Tempio, luogo per lei sicuro per antonomasia. il passo leggero mentre attraversa la radura antistante all'edificio, la veste nera di velluto accarezza l'erba, le maniche rosso cupe si gonfiano ondeggiando come ali di un uccello che nella notte dispiega le ali. La luce della presenza delle consorelle le riverbera nell'animo e ravviva il fuoco in lei mai sopito, tanto che la silvana sente il ruggito delle fiamme levarsi a saluto della sacralità del luogo. Con una mano raccoglie il lembo frontale della veste e risale i pochi gradini che consentono l'accesso al colonnato, dal quale sente provenire voci e brandelli di discorsi che, grazie all'udito sviluppato della sua razza, intende con chiarezza. Fra tutte una voce le è conosciuta e un sorriso le increspa le labbra.. mentre protende la mente a tentare di sfiorare quella della Stella ''Sid Nivienne...'' [telepatia] muovendo rapida fino a sbucare dalle colonne verso l'interno del tempio, dove rallenta e si ferma, posando lo sguardo argentato sui presenti.
NIVIENNE { Tempio (Navata Laterale) } - { Si fiderebbe dandogli le spalle e continuando a camminare, sentendoli dietro di sè. Parole che le giungerebbero all'oto una dopo l'altra, fino a quando il di lei passo s'arresterebbe. Fruscio che s'arresterebbe, come lei, girandosi e fronteggiando chi le sta innanzi. Ma come si permette, ancora, di offendere una Sacerdotessa proprio all'interno del Suo Sacro Tempio? Voce che risuonerebbe alta all'interno del Tempio, fendendo l'aria. } Ma come vi permettete, Ser Heward? Pensate di poter offendere una Figlia dell'Isola Sacra nella Sua Dimora?! { Non è altezzosa la voce della Fenice, ma è disprezzo forse per chi le sta innanzi. } Nessuna delle cose che Vi ho detto è fuori luogo, in nessun momento! Anzi, dovreste imparare e tenerle a mente! { In quest'istante il braccio sinistro si innalzerebbe, mentre con l'indice della mano sinistra punterebbe l'ingresso del Tempio dal quale sono appena giunti. } Uscite immediatamente da qui, prima che la mia ira si abbatta su di Voi! Subito! Penserò io alle Vostre amiche, ma Voi uscite! Ora! { E gli si avvicinerebbe, pronta lei stessa a sostenere la Signora dei Boschi. Ma lui, lui, lo vuole fuori di lì, immediatamente! E solo allora s'avvedrebbe della figura della reggente, sol allora un nuovo tono uscirebbe dalle scarlatte labbra, morbido e vellutato, ma ancora con una sfumatura d'ira. } Rispectae Aveas Nymeria. Sorella avreste voglia di aiutarmi? Queste donne hanno bisogno di cure. Lui, invece, { E con un cenno del capo indicherebbe l'uomo. } è diretto all'uscita.
LISIRYA (tempio) finalmente attraversa con il fratello le porte del tempio, ovvero i giardini che riesce ad intravedere, sempre ricolmi di fiori candidi altri colorati e per un lasso di tempo sembra vedere attraverso quel pezzettino di natura, la sua foresta, piu selvaggia certo, piu misteriosa ma che ha seco gli stessi colori,poggia la guancia nuovamente sulla spalla del confratello, è davvero stanca adesso, ha sempre creduto che la Dea fosse l'altra faccia del suo Dio, ma una delle sue ancelle sembra essere diffidente o poco portata a dare aiuto a chi non crede possa essere degno della mano della Dea, tuttavia comunque quel luogo che ella ha sempre ritenuto magico, a differenza della sue ancelle, sarebbe come una sorta di balsamo lenitivo, non tanto sul dolore della sua ferita, quanto sulla sua profonda spossatezza....lisy, lisy, gli parla lo spirito selvaggio, perche non sotterri l'ascia? come sotterrerla sarebbe come chiedere ad un lupo di non ringhiare difronte ad un nemico, in questo la sacerdotessa ormai diveuta tale attraverso le gesta e le parole anche se comunque gli ha concesso di varcare quella sacra soglia in compagnia dei suoi confratelli...nuove e piu ampie chiazze di sangue impregnano visibilmente la sua camicia chiara strappata, vincendo definitivamente quella sorta di bendaggio, rivoli scarlatti si protendono verso il basso, verso i fianchi della ragazza per gocciolare infine sul suolo sacro del tempio, mentre Heward si appresta ad avanzare, sente fluire la sua vita in ogni goccia versata, Sente ogni parola della sacerdotessa in risposta a quelle di suo fratello...indi tenterebbe di alzare la mano dx verso le di lui labbra, quella mano ancora una volta intrisa di sangue , ma che profuma di boschi , gelsomino misto a ferroso odore di sangue per poi sussurrare in leggero e impercettibile sussurro che forse verrebbe udito solo da lui, spingendo il viso nelle sue vesti...'sssshh...ti prego heward...basta...il tempo sarà nostro alleato, un giorno...ma adesso...' breve pausa' non ce la faccio piu' poi si sente strappare forse dalle braccia del confratello e tenterebbe di aprire gli occhi, cercando il di lui sguardo, non appena i piedi toccheranno terreno...lisy risulterebbe essere decisamente poco stabile, barcolla...per poi ringhiare quasi verso la sacerdotessa troppo vicina...occhi ancora di fuoco verso ella...poi Nymeria...sfuocata poco lontana...mentre il braccio dx, cerca ancora quello di Heward per poi finire...'vai...' un sospiro e l'altro...'ti prego' gli dice mimando la frase con le labbra come se avesse voluto scusarsi ben conscia dello stato d'animo dello stesso, quindi...'fidati di me...'
SERAFIN [Tempio/Navata Laterale]Le parole del confratello invadono l'aria,facendole presupporre una reazione da parte della sacerdotessa che non tarda a manifestarsi.La anima una fede indissolubilmente cieca dall'interno.Può intravederla al di là di quelle smeraldine infervorate dal fuoco più puro,come se un'entità si stesse palesando davvero al di là di quello sguardo ora puntato ferocemente contro le iridi del confratello.Anche lei si volta,ricercando le fattezze del ragazzo ed in seguito della capobranco.E' stremata.E' sull'orlo del precipizio.E quelle parole non fanno altro che avvicinarla sempre di più verso il baratro.''Fa come dice,ti prego.Ti contatterò io stessa non appena sarà fuori pericolo''uno sguardo d'intesa scivola sugli occhi del ranger prima che,proprio nello stesso istante nel quale una figura sconosciuta si palesa al di là del profilo di un'ampia colonna,si porterebbe in direzione dei due per sorreggere la capobranco lei stessa,cercando di farle passare il braccio destro sopra la sua nuca per adagiarlo sulle sue spalle,facendo scivolare il braccio sx dietro la schiena della Lupa.''La tengo io adesso''afferma in direzione della Fiamma''non preoccuparti,andrà tutto bene''aggiunge in un sussurro che si espande contro i ricci della sorella.Solo ora gli occhi risalgono,carichi di curiosità,in direzione dell'elfa denominata dalla sacerdotessa come Nymeria.Ed è solo adesso che si rende conto di chi ha davvero di fronte.Ma non è il tempo degli inchini riverenti questo..perciò si limita a mormorare un semplice ''Mare asperum'' seguito da un cenno frettoloso del capo verso di lei.''Possiamo proseguire adesso?''chiede con un tono di voce accorato,stanco e stremato,riportando le cristalline sulla donna dalle rossastre vesti.
HEWARD [tempio/navata laterale>uscita] sembra che il tuo dir abbia colto nel segno..hai ferito l’orgoglio di colei che par essere ora preda del nervosismo..non importa che ella a te alla porta ti ha messo e quando a te costei che pria avea verbiato con un dir carico di boria ..parole uscite da chi astio proverebbe nei tuoi confronti tu rilassato rimani e ti limiti sol ad indietreggiare..andresti a tentennar il capo in segno di diniego.. verso la Stella privandola di quel dolce fardello che rechi..[..mi dispiace ma ci terrei a deporla io nel giaciglio ove la riposerà e sarà curata..poi sparirò in uno schiocchiar di dita dalla vostra vista se è questo che ottener volete..]..ma non fai in tempo a finir la frase che le dita affusolate di Lisirya intrise di sangue a sfiorar vanno le tue labbra..quel sapor acre del rosse ematico che si confonde col profumo di lei che sa di fior di campo..chini il capo socchiudendo gli occhi per un istante per poi rialzar lo sguardo verso la Sacerdotessa che come per magia or viene affiancata da una dama ..una dama che tu non conosci ma dal sentito dir par essere la Reggente dello Regno..uno sguardo incroci con costei ..uno sguardo implorante come per dirle..* aiutatela..aiutatela..*..gli occhi tuoi diventan lucidi ma niuna lacrima a solcar vanno il tuo volto..straziata l’anima tua ormai non puoi far altro che non rispettare l’ordine della Sacerdotessa ma il consiglio della tua amica sofferente..tendi le braccia e quel corpo di femminea creatura che par straziato tenderesti alla boriosa Sacerdotessa senza favellar altro..attenderesti che ella si prenda cura di Lisirya con l’aiuto di Serafin e dopo che entrambe avrebbero preso in in consegna la Signora ti volteresti all’altra sua tua sorella e con voce strozzata verbieresti..[stalle vicino e abbi cura di lei..mi raccomando..].. a tutti poi mestamente il tuo saluto [ Sid a voi ..]..usciresti così for di scena e via dal loco..attraverseresti quel giardino fiorito per trovarti alfin fuori dal complesso..da solo andresti a riflettere e forse ad aspettare in compagnia della silenziosa e bella notte .[exit]
NYMERIA [tempio] rimane ferma a qualche passo di distanza dal gruppo, ascoltando le voci che si intrecciano. Accenna ad annuire con il capo alla richiesta di Nivienne, rispondendo a bassa voce ''certamente'' gli occhi non abbandonano il trio macilento che parrebbe aver richiesto aiuto, sebbene dai toni utilizzati e dagli sguardi, sembrerebbe proprio che fossero giunti per condannare qualcuno invece che poter qui trovare conforto, ma nulla traspare dai tratti immoti della silvana. Gli occhi limpidi si soffermano su Serafin, che le appare affaticata, provata, ferita, forse? Proseguono verso il mezzosangue che ha sentito bandire dalla Stella, e su questi si sofferma. Ancora non parla, solleva appena un sopracciglio delicatamente arcuato, in segno di perplessità, probabilmente. Nei momenti di tensione e di timore per una persona cara ha visto anche i più consumati guerrieri perder le staffe, ma ha sempre avuto la fortuna di veder loro mantenere il rispetto. Proegue per soffermarsi su Lisyria.. il colore che l'avvolge è cambiato, la volta precedente riluceva di blu, ora è intrisa di sangue che sgocciola sin sulla pietra del pavimento. La sapiente si volge verso Nivienne, nel tentativo dapprima di placarne le fiamme dardeggianti, provando ad infonderle una sensazione di pacatezza e calma interiore [infondere sensazione liv. 4] per aiutarla a soprassedere allo scontro verbale testè avvenuto.. quindi le chiede, in un mormorio ''La adagiamo nella sala delle visite o invochiamo qui la Madre?'' Un breve sguardo a Lisy, come ad accertarsi che in quel frangente non abbia ancora smesso di respirare, con tutto il sangue che la ricopre difficilmente è possibile comprendere la globalità delle sue condizioni, ma di certo non sono lievi le ferite. Non si cura dell'allontanarsi di Heward ma, se egli fosse un fedele (e solo la Dea lo sa) potrebbe anche lui giovarsi forse delle sensazioni di calma irradiate dalla Regina.
NIVIENNE { Tempio (Navata Laterale) --> Sala Visite } - { Non si sottrae dallo sguardo di Heward la Stella del Meriggio, il Fuoco la pervade e la completa, ardente linfa vitale che la sostiene istante dopo istante. Continuerebbe a fronteggiarlo, ma lasciando che i suoi lineamenti si calmino, e nascondendo il resto della propria ira a chi le sta innanzi (//Imperturbabilità lv. 5). Sol una semplice parola uscirebbe dalle scarlatte e morbide labbra. } No. { Tono atono in risposta alla di lui richiesta, prima che intervenga Lisirya a sussurrargli parole che a lei, forse, arriverebbero all'oto incomprensibili. Si avvicinerebbe alla Signora dei Boschi, ma non la aiuterebbe, come voleva in precedenza fare, visto che Serafin andrebbe ad aiutarla e sorreggerla. E poi l'avvicinarsi di Nymeria la aiuterebbe a far sopire leggermente le sue fiamme ardenti. Un accenno alle parole di Serafin, per poi girarsi ed avviarsi verso la seconda porta sulla sinistra ed infine aprirla. } Portiamola in Sala Visite { Risponderebbe così ad entrambe, per poi inoltrarsi all'interno della stanza. } Appoggiatela sul primo letto disponibile. { E nel frattempo s'avvicinerebbe alla credenza per prenderne bende pulite e portarsi infine accanto al letto. Prima vuole vedere la ferita sul petto della donna e la gravità del danno. }
LISIRYA (tempio) heward si è fidato di lei, e il di lei sguardo seguirà e sue spalle fin quando non sparirà dalla sua vista leggermente sfuocata...poi sente il braccio di Serafin sorreggerla...e riesce ancora una volta a rispondere verso di lei..' tieni a bada le tue forze cucciolo...' gli scappa ormai quasi vaneggiante...' sei ferita...non fare che io possa gravare su di te...' breve pausa....' ce la faccio devo solo....sedermi' respira a fatica adesso...(resistenza +1) se la voce di nymeria incute calma nel suo melodioso tono elfico accompagnato dalla sensazione magica che sprigiona quel posto, lisy si sentirebbe serena, in preda si alla stanchezza piu totale e non sa ancora quali forze gli danno la capacita di non perdere i sensi completamente, forse la stessa Dea, o come Rà il dio Sole del culto delle sue terre o come Anubi che non vuole ancora pesare il suo cuore sulla bilancia della morte, tuttavia allungherebbe una mano verso Nymeria, quasi forse inconsapevolmente mentre verrebbe trascinata forse in parte verso l'interno della sala visite...or che un sussurro volgerebbe verso di lei...verso la reggente...'Nymeria?'...
SERAFIN [Tempio/Navata laterale/Sala visite]''Di questo puoi esserne certo''risponde semplicemente all'accorata richiesta del confratello che con occhi lucidi rivolge lo sguardo ai presenti prima di voltarsi per abbandonare,come richiesto dalla sacerdotessa,il tempio.Non avrebbe voluto ritrovarsi nel bel mezzo di una situazione simile,ma la sua unica priorità al momento rimane sempre e comunque la vita della sua Lupa che ormai non sembra possedere più molte forze in corpo.Ed è verso il suo profilo che rotea il capo per rispondere alle sue richieste ''Non preoccuparti per me..io posso farcela..tra poco potrai sdraiarti e riposare''finalmente.Vorrebbe aggiungere.Ma l'attenzione verrà nuovamente riportata sul profilo esile della regina di queste terre che si rivolge alla stella rossa.La voce melodica dell'elfa dovrebbe riuscire,se non a eliminare il suo sconforto e la sua spossatezza,perlomeno ad accantonarle e a concederle il coraggio di cui necessita per procedere,per andare avanti,per non mollare.Riprende a camminare dietro la Fiamma,seguendo senza sosta la direzione indicata dalla veste purpurea che fluttua ad ogni angolo.Quelle vesti le richiamano l'immagine del sangue.Troppo sangue.Sangue sotto il suo corpetto scuro.Sangue sulle fasce che attorniano il petto della capobranco.Sangue sulle sue mani.Sangue nel suo scorcio di anima ferita.Scrolla il capo per cercare di allontanare la sensazione che vorrebbe prenderla,quella di farle vacillare le gambe,annebbiarle per qualche istante la vista ancora intrisa da due copiose lacrime che allontana chiudendo gli occhi per riaprirli subito dopo.Dovrebbero riuscire a raggiungere la sala visite adesso e,seguendo le indicazioni della sacerdotessa,portarsi nei pressi del primo letto libero.Al fianco dx di questo si fermerebbe per aiutare la Lupa a stendersi,sorreggendole il capo con una mano,in una dolce carezza che dovrebbe farla scivolare verso il giaciglio scelto.
NYMERIA [tempio.sala visite] si accinge a seguire Nivienne, senza nulla aggiungere. Nel muoversi si porta più vicina alle due figlie dei boschi e rivolge il viso verso Lisyria.. ''shhh sono io, sono qui. Non temete ora siete nelle mani della madre, lei si prenderà cura di voi'' le si rivolge con voce dolce, quasi volesse cullar un bimbo e rassicurarlo dopo un brutto risveglio. Una lieve esitazione prima di protendere la mano e prendere fra le proprie dita quelle protese dalla ferita. Accanto a loro prosegue sino all'interno della sala delle visite. Lì sosterebbe ad accostare la porta, prima di raggiungere il letto occupato e indicarne uno libero a Serafin che parrebbe star meglio della sua compagna. Si rivolge, sempre con voce incoraggiante alla cacciatrice ''Sedete anche voi..'' indicandole un altro giaciglio libero, con un leggero sorriso e un moto di incoraggiamento del capo.
NIVIENNE { Tempio (Sala Visite)} - { Attenderebbe che Serafin abbia adagiato Lisirya sul letto, prima di affiancarla ed aprirle delicatamente la camicetta, ora che Nymeria le ha preso la mano. Si, l'intervento della sua sapiente è stato più che utile questa notte. Quante volte si era ripromessa di cercarla? Di parlarle? L'Isola soffre, l'armata delle fiamme la corrode e loro non sono ancora riuscite a parlarne. Come può difendere l'Isola se non riescono ad accordarsi? Pochi istanti, lievi riflessioni, prima di andar a toglierle le bende che le erano state messe, intingere una garza nell'acqua ed infine provar a ripulirle la ferita. } E' un taglio non troppo grave e netto, ma ha perso molto sangue. { Alzerebbe il volto verso la reggente, prima di continuare. } Te ne occupi tu Nymeria? Ho visto che rimane calma con te. Io mi occupo di Serafin. { Attenderebbe sol un accenno da parte della sorella rossa, prima di dire poche altre parole, in direzione della Signora dei Boschi. } Ricordate che se Ea deciderà di guarirVi le dovrete molto di più della Vostra stessa Vita. Dovrete combattere non soltanto per l'Equilibrio di queste terre, ma anche per Lei. { Socchiuderebbe le palpebre leggermente, un'ultimo sguardo, prima di girarsi verso Serafin. } E Voi Serafin? Dove siete stata colpita? Fatemi vedere. { E le si avvicinerebbe, lasciando quegli occhi d'ametista nelle mani della reggente. }
LISIRYA (sala visite) lentamente verrebbe adagiata su quella sorta di lettino, comodo, pulito profumato, forse troppo rispetto alla sua casa, troppo comodo per la selvaggia Lisirya, abituata a riposare su guacigli di paglia e tende di canapa, armi , solo armi e un vestito sgualciato a rendere viva quella tenda...insieme a tanti ricordi, riesce ancora ad apire lentamente gli occhi per cercare le iridi della sorella e le parole di Nymeria sembrano averla decisamente tranquillizzata,come il contatto con la di lei mano, forse la dolcezza nel tono della voce chi lo sa...decisamente un lupo in tutto e per tutto lisirya nello spirito, tanto da farle inarcare appena un sorriso, non parla annuisce, completamente alla mercè della Fiamma e della Regina , ovvero tra le braccia della Dea, a dire il vero una sensazione simile la sentiva solo tra le braccia della sua cosa, tra alberi, fiori , cespugli, animali...e forse chissà che non sia la Dea stessa tutto quello che lei per anni ha difeso e continua a difendere...supina su quel letto non sa cosa a breve accadra, ma sembra stranamente...fiduciosa? forse in questa stramba quasi paradossale notte, la Dea ha deciso di palesare la sua energia al giovane Egiziano Signore dei Boschi.Alle parole della Fiamma,stranamente risponde con un disarmate sgaurdo comprensivo come se dentro di se stesse nascendo la mera consapevolezza che tutto quello che difende e continuera a difendere per la vita...sia in realtà in simbiosi con la Dea...
SERAFIN [Tempio/Sala Visite]La reggente sembra avere un effetto catartico sulla capobranco che pare calmarsi in sua presenza.Forse si conoscono da tempo..ma le sue rimarranno semplicemente supposizioni visto che non ha il tempo ne la voglia di spegnere questa sua curiosità al momento.La distenderebbe lungo quel morbido giaciglio e rilasciando il suo corpo rilascerà anche l'ansia e la preoccupazione provate fin'ora per via delle sue condizioni fisiche.Non che adesso siano meno precarie,ma perlomeno sa di averla lasciata in mani sicure,malgrado la sua incomprensione e la sua ignoranza nei confronti della Dea e di ciò che le sue ancelle compiono per Lei siano ancora molte.Si lascia andare ad un sospiro stanco,l'ennesimo di questa notte,prima di annuire in direzione dell'elfa che le suggerisce di accomodarsi a sua volta.Si volta quindi,ricercando il letto più vicino a quello della Lupa,per non perderla di vista,per farle avvertire la sua vicinanza anche da lì,malgrado il loro contatto sia appena stato sciolto.Rotea sul corpo per adagiare i glutei contro il giaciglio al di sopra del quale ripone i palmi per conferire al corpo lo slancio necessario che le permetterà di sedercisi sopra.E solo in quell'istante riuscirà a risollevarsi,anche se solo per un po,riuscirà a sentirsi al sicuro,a scansare i suoi pensieri e le sue ansie,il suo peso,che vorrebbe fluire dai suoi zaffiri alle smeraldine della donna che ancora una volta le si avvicina,rendendo chiaro il suo intento di volersi occupare di lei.''In realtà non è niente di che..''Beh,anche nel caso in cui l'avessero ferita come è accaduto per la capobranco risponderebbe a quella maniera.Forte e risoluta.Anche quando non dovrebbe..ma forse comprende che è giunto il momento di concedersi un piccolo spazio,e forse lo comprende solo perchè la ferita richiama la sua attenzione,bruciando la pelle.Non risponde con altro verbo alla domanda della Fiamma,limitandosi a portarsi le mani sulle stringhe del corpetto per aprire ogni singolo laccio e per farsi scivolare quell'indumento di pelle dietro la schiena con un sospiro che trasporta in se un brivido impercettibile.E di certo non per via del freddo.Si passa le mani sopra le bende che coprono i seni,sfilandole dal petto,liberando da quelle stoffe la ferita su cui comunque il suo sguardo non si posa,come se la temesse.
NYMERIA [sala visite] con occhio attento osserva Nivienne togliere i bendaggi provvisori dal torace di Lisirya e ne osserva la ferita di arma da taglio, una volta che la Stella l'ha ripulita dal sangue. Il viso rimane immoto, sereno, calmo, forse grazie all'imperturbabilità insegnata dal Tempio nei lunghi anni [imperturbabilità liv.4] forse perchè nella sua vita di sacerdotessa di Cerridwen la silvana ha visto pressochè ogni genere di ferita possibile.. Una mano affusolata scivola a carezzare la fronte di Lisirya, passandole quindi sugli occhi e finendo su una gota, ove trattiene per qualche momento i polpastrelli. Ritira poi la mano e si accosta al giaciglio della Signora dei Boschi, ponendosi a fianco di lei. Le mormora ''ora sei nelle mani della Madre, accoglila e lascia che lei ti culli..'' un ultimo sguardo al volto dell'egiziana, prima di abbassare le palpebre a velare lo sguardo.. un respiro lento, lungo precede la ricerca della pace interiore della silvana. Cerca di allontanare da sè i rumori, richiude i pensieri in fondo alla mente, relegandoli in un angolo buio laddove non abbiano modo di turbarla. Piano piano sgombera il campo, fa spazio, fa silenzio dentro di sè, preparandosi a farsi sacello di un potere che, se Cerridwen rispondesse, dilagherebbe in lei e tramite lei. [guarigione 4 liv - Concentrazione - Fase 1/3]
-->[Modificato da Nivienne 11/11/2011 21:15]