Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Se fosse possibile sarei io la prima ad immolarmi per voi! )O(

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2014 21:39
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Stella dell'Alba
27/11/2014 21:38
 
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Mitrhil - Inwe

)O( RIASSUNTO )O(

A seguito della comunicazione lasciata da Hagall nella bacheca delle sacerdotesse, Mitrhil si reca in sala visite, nonostante ormai la malattia abbia il pieno controllo su di lei, per dare l’unica pasticca messa a disposizione dall’oracolo per essere prima testata, onde evitare di peggiorare la situazione. Nonostante Mitrhil le esponga i rischi che corre, le promette allo stesso tempo che la veglierà per tutta la notte, così da poter richiamare il potere curativo della Vergine dell’Alba,se le cose non dovessero mettersi come invece tutti si aspettano. Inwe accetta con quella fede che è propria delle ancelle della Dea e, la Stella dell’Alba si stende al suo fianco decisa a non dormire per vegliare lo stato di salute della ragazza.


SUL FM QUI

Lo stato attuale delle due sacerdotesse è:

-Mitrhil stato vomitoso 4/4
-Inwe stato tosse convulsa 1/3



)O( REGISTRAZIONE )O(


INWE [Sala visite] Ogni giorno che passa sembra portare nuovi dolori, per l'Iniziata: invece di combattere, il suo organismo appare ormai avviato verso l'inevitabile sconfitta contro quella che verrà certamente ricordato come una delle peggiori epidemie che abbia mai colpito l'Isola. A malapena ha la forza per stare seduta diritta, e camminare è diventata un'impresa non da poco, senza qualcuno a sorreggerla: è talmente debole da essere caduta più e più volte in terra, anche durante brevissimi tratti, nei giorni passati. Distesa nel letto, nella sala visita, ha indosso solo una camiciola di panno chiaro, che fa risaltare in maniera ancora più evidente il colorito cianotico della pelle esposta: le labbra e la zona attorno agli occhi, soprattutto, hanno assunto una tinta bluastra, in contrasto con quella purpurea delle orecchie, nascoste tuttavia dai capelli sciolti e aggrovigliati. Ha gli occhi chiusi, le labbra leggermente aperte, ma non dorme: il petto si solleva aritmicamente ma con insistenza, ogni respiro accompagnato dal raschiare dell'aria attraverso la gola ostruita dal catarro. Sta morendo? Certamente, è ormai lanciata lungo un pendio che si fa sempre più ripido, accelerando la corsa verso il suo termine. E nonostante sappia che vi sarà Rhiannon ad attenderla, non può fare a meno di provare la paura che sempre s'accompagna all'ignoto, al pensiero.


MITRHIL {[ ->Sala degenze ]} )O( { L’effetto della noce ha avuto durata breve purtroppo e i conati e tutto il resto hanno ripreso a tormentarla l’indomani successivo. Se non altro è riuscita a mangiare qualcosa e a trattenerlo per quel poco di tempo che l’effetto è durato, ma già oggi tra nausee, crampi e corse urgenti ai primi servizi igienici disponibili è nuovamente ridotta uno straccio. Peggio, lei comincia a sembrare anche l’ombra dello straccio stesso. Ha perso molti chili e la veste bianca scende su un corpo emaciato privo di forme, manco fosse una del vespro. Labbra emaciate, bianca come la stessa veste che indossa,anche la stellina sulla fronte si perde se non si fa particolare attenzione. Prima o poi, e forse questo è il momento più adatto farà meglio a trasferirsi nella sala visite, almeno ha erbe a portata di mano e qualche rimedio giusto per alleviare lievemente i sintomi che altrimenti la costringerebbero a letto. [//Conoscenze naturali lvl 3 – volontà lvl 3 – Resistenza lvl 2] Ha letto la comunicazione lasciata in bacheca dalla stella del vespro e pregala Dea che quelle pasticche possano davvero mettere la parola fine a questa epidemia. Solo al tempio sono in otto e in più si sono aggiunti anche la fatina Hyade e Dyniel venuti nella sacra dimora convinti di trovare la soluzione ai loro mali. Dunque che l’esperimento abbia inizio. Questo non è il volere della Dea. Questa è meschinità. Si trascina fino alla sala entrando reggendosi dalla porta al primo letto disponibile fino ad arrivare alla credenza dove Hagall le ha lasciato la pillola. Se la pillola non funzionasse lei comunque passerebbe alla fase acuta come Arshal e a quel punto come potrebbe essere in condizione di richiamare il potere curativo della Dea? Ha smesso ormai di farsi domande ubbidisce come un automa nemmeno fosse l’ultima arrivata. Osserva la giovane iniziata a letto sconquassata dalla tosse. Prende un profondo respiro avvicinandosi al suo letto. } Cara… come stai? Domanda sciocca…. Vero? {Cercherebbe di sorridere per far sorridere anche la ragazza più che altro in un momento così drammatico. }


INWE [Sala visite] E' lucida, nonostante tutto: ascolta il suono innaturale dei propri respiri, e perfino lei, dotata di conoscenze limitate, intuisce che non le rimane poi molto tempo, se una cura non le verrà somministrata in fretta. Lei non sa che Hagall ha finalmente trovato le pasticche della visione, è costretta a letto da giorni, e tutto le sembra terribilmente privo di speranza. Dov'è Arianrhod, per questa piccola luce del Tempio? L'ha pregata tanto, in queste lunghe ore che si sono trascinate l'una sull'altra, e l'arrivo della Sua Bianca Stella non può che far sussultare il cuore stanco della Mezzosangue. Una risposta, un aiuto! Ma anche Mitrhil soffre, e sul suo bel volto è palese il dolore ed i patimenti che ha subito. Cerca di aprire gli occhi, nonostante le palpebre pesanti, per meglio seguire la figura della prediletta della Vergine. Un colpo di tosse violento la colpisce prima che possa rispondere, e la costringe ad annaspare alla ricerca di aria. “Così” allarga appena le braccia con un sorriso stanco e tirato, come ad invitarla a guardare lei stessa le condizioni di quel corpo provato. “Appena m'abituo ad uno... dei sintomi che questo dannata malattia porta con sé..” tossisce di nuovo, coprendo debolmente la bocca con la destra “.. subito uno diverso viene a farmi visita. È una tortura.” Non ha problemi ad ammettere la propria debolezza. “Voi... sorella... voi come state?” domanda, ma la risposta è già visibile senza che venga formulata dalle labbra dell'altra: non sta bene, non sta bene affatto.


MITRHIL {[ Sala degenze ]} )O( { La brocca d’acqua e il bicchiere sono poggiati fortunatamente sul comodino ma la pasticca è rimasta sulla credenza avvolta in una garza sterile. La guarda con quell’aria “E ora che ci torna laggiù?” Ma fortunatamente entra Rois che da quando si sono ammalate, poverina sta svolgendo i compiti più ingrati. } Io sto un pochino meglio, ma credo che presto questa tosse si aggiungerà a tutti gli altri sintomi. Ma… { Respira lentamente per dissipare la nausea che l’ha assalita vorticosamente. [// Resistenza lvl 2 – volontà lvl 3] Forse abbiamo la cura! Ma Hagall ha qualche dubbio sull’effettiva efficacia. La prenderei io… sarei la prima ad immolarmi per voi… { Toglie i capelli appiccicati dal sudore dalla fronte della giovane luce. } Ma se davvero non dovesse avere l’effetto sperato, proverei in qualche modo a richiamare il potere di guarigione della Dea… { Non lo sa davvero come potrà farlo in quelle condizioni, ma non vuole far preoccupare inutilmente Inwe, anzi vorrebbe darle una speranza. [//Imperturbabilità lvl 5] Sul viso dell’ancella dell’alba c’è solo il dolore per se stessa, per la vita che lentamente si sta consumando a poco a poco. } Lo so che ti sto chiedendo molto… { Le dispiace anche doverle fare correre un rischio così inutilmente. Ma Arshal è sicuramente ad uno stadio più avanzato di entrambe e ci sarebbe solo la giovane Elysiane a potere usufruire del potere della Dea, ma con un livello non propriamente alto per contrastare il morbo. } Vuoi essere tu la prima a provare a prendere questa pasticca? Sono obbligata a chiedertelo, ma non voglio nemmeno costringerti. Le tue paure sono quelle di noi tutte, ma non ti lascerò sola… questo posso promettertelo! { Respira davvero a fatica anche Mitrhil e Rois è pronta a soccorrerla in qualsiasi momento. }


INWE [Sala visite] Ascolta, il respiro affaticato, quella che potrebbe essere la migliore - o la peggiore - notizia da quando il morbo ha iniziato a diffondersi. A malapena nota l'ingresso di Rois, presa com'è dalla rivelazione di Mitrhil. Attende che termini di parlare, gli occhi fissi sul volto della donna in cui cerca una sicurezza che non trova, almeno non del tutto. Sta ponendo tutto sul piatto, incertezze comprese, senza nasconderle nulla, e la Mezzosangue non può che apprezzarlo. “D'accordo” è poco più di un sussurro, quello che le lascia le labbra dopo qualche momento di silenzio. “Avete ragione, c'è tanto bisogno di voi qui... non possiamo rischiare... di peggiorare ulteriormente le vostre condizioni.” Non solo perché Figlia prediletta della Bianca, ma anche perché Sua unica Ancella, al momento. “Speriamo... speriamo sortisca il suo effetto. In caso contrario...” tossisce violentemente, tanto da farle dolere il petto, su cui posa il palmo “almeno saprete che effettivamente non funzionano, e potrete vagliare altre vie al più presto. Facciamolo” è sicura di quel che dice, nonostante il timore: sa che è davvero la cosa più ragionevole, e non ha intenzione di tirarsi indietro.


MITRHIL {[ Sala degenze ]} )O( { Le carezza i capelli, la mano trema appena e vorrebbe sdraiarsi lì vicino a lei. } Siamo tutti utili e nessuno indispensabile. Verrà qualcun’altra dopo di me… non sono eterna.. magari tu… chi può dirlo! { Stavolta è un sorriso sincero. } Ti veglierò tutta la notte anche fosse l’ultima cosa che faccio questa notte! Non ti lascio sola… né ora, né mai! { Prende un profondo respiro mentre un conato le sale a bruciarle la gola, trattenuto solo perché non ha più da vomitare. Le occhiaie, il volto emaciato, la carnagione ormai trasparente da vedere addirittura le vene. Si potrebbe fare una mappatura del sistema venoso. Ma ora è in grado solo di preservare quel poco di forze che le restano per dare coraggio alla nuova luce del tempio. Rivolge lo sguardo verso l’inserviente. } Per favore Rois, ho dimenticato la pasticca sulla credenza. Me la puoi portare per favore? E non scordarti di indossare un fazzoletto a coprirti naso e bocca quando ti avvicini. Ci servi in salute… e hai la mia profonda riconoscenza per quello che stai passando. { Ovviamente la Stella dell’Alba si riferisce a tutte le volte che la giovinetta accorre da una stanza all’altra per pulire, cambiare lenzuola, svuotare i catini… insomma non è che sia un lavoro propriamente piacevole. La ragazza fa come le dice l’ancella e si premunisce di indossare una mascherina che si è cucita appositamente, prima di portarle la pasticca facendo attenzione a non toccare le mani della Stella Bianca. } Grazie… Rois… grazie davvero. { Ma cosa sta facendo? Dovrebbe essere lei la prima a prenderla piuttosto che chiedere ad una giovane promessa della Dea di fare da cavia. Se qualcosa dovesse andare storto, se ne assumerà la responsabilità completa. Versa un po’ d’acqua nel bicchiere. } Vieni ti aiuto a sollevarti un po’. { Le passerebbe il braccio sinistro dietro le spalle aiutandola quanto basta a mandare giù la pillola con una sorsata d’acqua. }


INWE [Sala visite] L'ossigeno portato da un respiro più profondo – e per questo più rumoroso – degli altri costringe la paura a scendere nei polmoni con esso, e a svanire nell'espirazione successiva. Sarà ciò che la Dea vuole, come sempre. Se il suo destino è di morire di qui a poche ore, o fra cento anni, a nessuna di loro è dato sapere: ma intanto può fare qualcosa per aiutare le sue sorelle, e l'Isola, e tutti gli innocenti colpiti dalla malattia. E poi, Mitrhil è lì con lei, ed anche in condizioni difficili come quelle in cui si trova non può evitare di rappresentare la Speranza, agli occhi dell'Iniziata. È con cuore sereno che quindi si tirerebbe malamente a sedere, aiutata dalla presa di Mitrhil dietro le sue spalle, e se non fosse per il colpo di tosse che la prende nuovamente sembrerebbe ad un passo dal sorridere. Invece è una smorfia di dolore quella che ne deturpa i lineamenti, prima che con un filo di voce mormori un'invocazione, l'ennesima, alla Trina: “Signora, che sia fatto il Tuo volere”. La pillola, rossa, come aveva predetto la visione, non è difficile da ingoiare, anzi: a malapena la percepisce, trascinata dal flusso della grande sorsata d'acqua che l'accompagna, e quasi non s'accorge d'averla effettivamente ingerita. Si appoggerebbe nuovamente sui cuscini, semidistesa, senza lasciare il volto della Stella dell'Alba. “Aspettiamo?” domanda con un piccolo sorriso tirato.


MITRHIL {[ Sala degenze ]} )O( { Ha veramente un macigno che grava sul suo cuore e non c’entra nulla la malattia, è più la responsabilità che sente di avere per quella giovane luce. Inwe ha accettato senza nemmeno aver bisogno di farselo ripetere due volte. Dopo un eccesso di tosse ha buttato giù, aiutata da una bella sorsata di acqua fresca, la pillola rossa. Lentamente la riadagia sul cuscino, chiedendo a Rois di prendergliene un altro paio così da tenerla sollevata in modo che la tosse non fosse così persistente e le concedesse un momento di respiro. } Sono entrambe così magre che possono entrare benissimo nello stesso letto e Mitrhil si accoccola vicino a lei con l’intenzione di sorvegliarla. Non dormirà. Non questa notte. Deve essere pronta, in qualsiasi momento si rendesse necessario, a soccorrere la giovane iniziata. C’è poco, molto poco da dire, i suoi occhi non la lasciano un momento. Non ci sarà malattia che tenga per lei che la farà desistere dal compito che si è prefissata. [//Resistenza lvl 2 – volontà lvl 3] } Qualsiasi nuovo effetto avvertissi dimmelo immediatamente. Sono qui per te… solamente ed unicamente per te. { Rois le copre con un paio di coperte perché entrambe ancora hanno la febbre alta, probabilmente si siederebbe all’angolo della stanza pronta per qualsiasi evenienza. La stella dell’Alba pregherà tutta la notte se si rendesse necessario colei che è per definizione la Rinascita, che questa notte sia l’ultima sulla tanto attesa alba. }


INWE [Sala visite] Si fa da parte quel poco che basta a far distendere Mitrhil accanto a sé, e torna a chiudere gli occhi: il cuore corre, non può evitarlo, ma i respiri che si susseguono sono quanto più silenziosi possibile, quasi abbia paura che ciò che accadrà – qualunque cosa sia – possa manifestarsi al di fuori del suo organismo, e lei debba essere pronta ad udirlo. Dubita che riuscirà a riposare, nonostante la stanchezza. Si ritira nel buio della propria mente, in quell'angolo privato dove può rivolgere alla Trina la propria preghiera: fa che funzioni, Signora, fa che funzioni.
[Modificato da Mitrhil 27/11/2014 21:39]




"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"

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