00 19/03/2011 14:41
La nuova Regina di Avalon

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RIASSUNTO (di Ka): Nei Giardini interni del Tempio, Callista ha preparato l'occorrente per interrogare Rhiannon circa il futuro reggente dell'Isola e la risposta giungerà dalla lettura della Rune: per prima compare Teiwaz capovolta, segno d'un Guerriero sconfitto che rappresenta l'attuale stato dell'Isola. Segue poi Othila, la Runa della fine del viaggio e del nuovo principio, nel segno d'un legame col passato e di un'eredità che ritorna. La terza invece le sfugge dalle dita, finendo nella Polla Sacra a pochi passi di distanza... Quando Callista rompe il cerchio per raccoglierla, il Simbolo di Sowelu brilla di un potere misterioso e dirompente, un serpente dorato prende forma da quel segno stilizzato e inizia ad avvolgersi su per il braccio della Dama del Lago, fino a fondersi con il Medaglione del Drago che porta al collo. Nell'osservare se stessa riflessa nell'acqua della Fonte, Callista vedrà mutare i propri lineamenti fino a riconoscere quelli della Passata e Futura Regina di Avalon, Nymeria... la guida tanto attesa e promessa da quell'ultima Runa.



CALLISTA {.Giardini Interni.} . C'è un'ombra tra le ombre quella notte, nei giardini interni. Non veste d'oro, ma d'un abito del colore delle tenebre, perchè all'Anziana deve chiedere e ottenere una risposta. Ha promesso a Griffit che avrebbe risolto quel problema e la speranza nell'Una e Trina par essere l'unica che rimane. Avanza a passo leggero, aprendo l'oblio innanzi a sè e richiudendolo oltre le sue spalle. Nei biondi capelli, intrecciati accanto alle orecchie a punta, c'è un'orchidea nera come la notte. Avanza verso quel luogo che ha deciso essere la sua destinazione, ove prima di cambiarsi abito aveva posato il necessario per quella Visione. La Polla Sacra è ormai a pochi passi da lei e i piedi scalzi accarezzano la terra che scivola come velluto su di lei. La stellina sulla fronte è nera come le tenebre più profonde, il corpo è troppo magro eppure dovrebbe resistere a ciò che viene preparato.Tintinnano sulla sinistra della veste le rune di adularia, mentre dal lato opposto riposa l'athame dal manico nero. Innanzi a lei, sulle sponde della Sacra Fonte, quattro candele la attendono, due blu per facilitare la chiamata alla Vecchia e due viola, affinchè il suo Spirito meglio si sintonizzi con gli Spiriti che le danzano attorno. Formano un piccolo cerchio, nel quale la Somma Stella si inserisce, posando la quinta candela, nera come il terrore, accesa anch'essa nel centro, per la protezione contro ogni negatività [//Ritualistica della Dea liv. 6]

[ATTENDERE RESPONSO]

Scura è la notte, eppure una Luna Bramosa di tornare ad essere l'unica ed incontrastata Regina del cielo, interrompe con delicata armonia la nera monotonià della volta celeste. Scura è anche la candela che Callista posa a terra, eppure la fiamma che danza timidamente sulle prime gocce fuse di cera, è abbastanza per rischiarare il poco spazio di cui ha bisogno questa sera. Gli altri ceri si uniscono silenziosi al coro luminoso che fa da sottofondo, mentre ancora il velo fra i mondi è serrato. Tutto, intorno alla Somma, sembra attendere solo i suoi gesti... e forse, sebbene inconsiamente, un'Isola intera attende quel che le rune han da dire alla Mezzelfa.
[GDR PLAY. Vai Callista]


CALLISTA {.Giardini Interni.} . Il cerchio è ancora aperto. Non ha chiesto a nessuna Sorella di aiutarla, perchè coloro che sono rimaste al Tempio hanno altro da pensare. La Stella è incinta e la Magistra è ancora priva della vista mortale. No, sarà lei a prendere le redini di questa responsabilità. La luna è piena sopra di lei, il momento meglio indicato per le divinazioni. Prima di toccare le Rune, metodo scelto per la risposta di questa sera, dormono ancora nel sacchetto e tintinnano quando il braccio sinistro afferra l'athame, per donarlo alla mano destra. Ha già una ferita in corso e sarà quel sangue a chiudere il Cerchio. Si incammina in senso orario, all'interno delle candele e con violenza riprende con la lama il taglio procuratasi con la spada di Nebbia. La mancina scende verso terra e il sangue sgorga come un piccolo fiume dalla sua mano, mentre la sua voce, rauca e per nulla turbata da quel dolore che le attraversa il cuore, abituata ai sacrifici richiesti dalla Vecchia, mormora { Alla terribile Regina della Notte mi rivolgo, all'Anziana che conosce la verità chiedo. Ed affido il mio corpo e il mio spirito a Arianrhod affinchè lo preservi e a Cerridwen perchè mi dia la forza di compiere ciò che viene richiesto. } Si ferma infine nel centro del cerchio, dinnanzi alla candela nera, con le gambe incrociate e l'abito di tenebre aperto a scoprire le nude gambe { Alla Triade mi affido, donando la mia vita per una domanda:chi sarà il Reggente dell'Isola? Chi dividerà con me il Suo peso? } e dalla tasca della veste estrae un tozzo di pane, sul quale polvere di stramonio è stata sbriciolata. Un rapido boccone, per affidarsi all'Una e Trina. [Resistenza 1]

[ATTENDERE RESPONSO]

La voce di Callista risuona nei Giardini Interni, voce di mezzelfa ancora sfiora le sue corde vocali, lei che sarà bocca della Vecchia, si prepara ad ascoltarne le parole. L'athame morde la carne già provata di recente da un'altra lama, le fiammelle hanno un unico e uniforme tremito come se per un attimo si inchinassero di fronte alla risolutezza della Somma... poi più nulla. C'è solo il tempo di ingoiare quel boccone di pane e per percepirne il sapore, distorto dalla polvere con cui è stato sapientemente condito... e i sensi della Mezzelfa già prendono ad ardere più di quanto la sua natura semi immortale le consente. Le sue membra si fanno più leggere, anche più di quanto la magrezza del suo fisico vorrebbe dimostrare e solo la tempra che la contraddistingue la tiene legata a questo mondo. Il Velo è pronto a schiudersi... vuoi allungare la mano, Callista?
[GDR PLAY]


CALLISTA {.Sacra Fonte.} . Lo stramonio scende veloce nella sua gola, si diffonde nel suo corpo ibrido come un veleno in grado di ridurla in coma, se non conoscesse la quantità necessaria per tagliare il Velo [//Conoscenza della Stella liv.6] . E prima di varcarne la soglia, prima di muovere il primo passo verso una realtà sconosciuta e orribile come il peggiore degli incubi, stacca il sacchettino delle rune dalla cinta, aprendone il legaccio di velluto. Le sente, la chiamano. E' la pietra della Luna che l'accompagnerà nell'oblio. Non ne osserva il contenuto, ma esse vibrano come un terremoto nella terra dove le ha posate. Urlano, selvagge. La mano sinistra, che di sangue gocciola ancora, ne estrae una, piccola e splendente alla luce della Luna. Dovrebbe posarla a terra, innanzi a lei, senza che i suoi occhi, sbiaditi nell'aroma dello stramonio, riescano a leggerla. E così fa con la seconda, senza vedere, cieca per suo volere sull'adularia, ma fissa sulla nera candela innanzi a sè. E poi l'ultima, la terza, l'ultima che urla a gran voce la sua presenza. Si macchia di sangue posandola alla sinistra della seconda estratta. Questa dovrebbe essere la risposta della Saggia, se il suo compito è stato adeguato.

[ATTENDERE RESPONSO]

Dall'altra parte del Velo, mille spiriti invocano il nome della Mezzelfa... ma non è per loro la mano che si allunga e infine scosta il sottile sipario fra i Mondi. Con il corpo già altrove e la mano insaguinata unica superstite di questa realtà, Callista cerca la risposta dell'Una e Trina in un sacchetto di pietre. La prima è tratta, il simbolo macchiato dal suo stesso sangue ma ben leggibile se solo la Somma volesse. Viene posto con delicatezza fra gli steli d'erba, zittito da un identico gesto della Dama del Lago che nuovamente va a tuffare la mano ferita fra le Rune. La seconda allo stesso modo resta salda fra le sue dita affusolate e finisce accanto alla prima, senza che gli occhi della Mezza vadano a cercarne il disegno. L'ultima infine attende la mancina che presto la separa dalle sorelle, combattendo contro il sangue che cola per trattenerla... e perdendo la battaglia. La terza Runa sfugge alle dita di Callista cadendo oltre il cerchio delle candele e sfuggendo poi anche alla vista mortale della mezzelfa, troppo intorpidita dallo stramonio per seguirne il rimbalzo. In suo aiuto, un suono liquido e cristallino che lascia immaginare il destino della terza pescata. In quell'attimo, come insieme all'acqua della Sacra Fonte fosse risuonato un antico campanello, nella mente di Callista appariranno come marchi infuocati i simboli di quelle due rune che non ha guardato e che ancora stanno sull'erba davanti a lei. Teiwaz è la prima ed è capovolta. Othila la Seconda. La terza resta ad attendere che vada a raccoglierla...
[GDR PLAY]



CALLISTA {.Sacra Fonte.} . La droga che circola nel suo sangue, nel suo corpo, nel suo spirito viaggia ad una velocità tale che in pochi attimi la realtà diviene confusa. Si rende conto a malapena che l'ultima Runa, quella della risposta finale, l'esito della battaglia, è scivolata tramite il suo sangue nell'acqua, oltre il Cerchio. Dondola la sua testa, l'orchidea nera in quel movimento dovrebbe cadere dalla bionda chioma per ardere sulla candela a lei innanzi. Vorrebbe alzarsi, spezzare il Cerchio chiuso per recuperarla. Ma nei suoi occhi brucia la vista delle prime due Rune. Teiwaz capovolta. Facile comprenderla, come facile immaginarsi che fosse il guerriero sconfitto lo stato presente dell'Isola. Un urlo sgorga comunque dalla sua voce, forse silenzioso o forse così acuto da spezzare la notte. L'Isola sta perdendo la battaglia,ora. Ma c'è Othila a seguirla. Othila che rappresenta la fine del viaggio e l'inizio di una nuova era spirituale. Ma non solo questo. La seconda Runa scelta rappresenta il legame con il passato, un'eredità che ritorna. La saggezza degli Avi, di chi ci ha preceduto. Sorride la Somma Stella in quel vortice di visioni e spiriti, sorride perchè inizia a capire. Ma la terza... cosa dirà l'ultima Runa? E dov'è finita, ora che il mondo ha un altro colore?

[ATTENDERE RESPONSO]

Come un cenno d'assenso per quel che la mente della Somma ha partorito, rilucono fra la terra e il sangue le due rune a lei d'innanzi. La dita della Mezzelfa hanno sapientemente snodato il gomitolo del Fato, hanno dato forma umana al volere soprannaturale della Dea... ma ancora manca una tessera al mosaico. Ancora la terza runa, forse la più importante perchè parla del Futuro, attende a qualche spanna dalla riva nella pozza Sacra che dista solo qualche passo dal cerchio. Sotto il pelo dell'acqua, un simbolo ancora ignoto pulsa e chiama a gran voce colei che l'ha strappato al mondo oltre il Velo. Reclama la sua attenzione e lo fa con ampi cerchi d'onda che si allargano dal punto in cui la runa è finita dentro la Fonte, molto più ampi di quanto le dimensioni della pietra e la forza dell'urto dovrebbero. Parlano la lingua degli Dei... e dei Re. Vuoi di nuovo allungare la mano, Callista?
[GDR PLAY]


CALLISTA {.Sacra Fonte.} . Tutto è avvolto da spiriti e ombre, la vista semi immortale non è chiara, mentre quella donata da Rhiannon è più vivida che mai. Ha finora compreso parte di quello che la Triade le vuole dire, ma... manca qualcosa. Cerca di raccogliere l'athame dal manico nero da terra, cercando poi di porsi in posizione eretta per dirigersi verso uno dei varchi tra una candela e l'altra, tagliando, se dovesse farcela, l'aria attorno a sè, apparentemente nulla, ma protezione per la Dama del Lago. La Polla le indica chiaramente dove la forza dell'Anziana si sia rivolta, in ampi cerchi. Senza pensarci, le sue nude estremità e l'orlo della veste nera si inzuppano rapidamente. Raccogliere la terza Runa non dovrebbe essere difficile per lei [//Agilità +1] sebbene la mente razionale della mezzelfa si artigli alla motivazione per cui questa è scivolata via. Tuffa la mano sinistra nelle acque ballerine e sente che essa la chiama, che vuole essere ritrovata. La chiama, come se fosse una delle Sue figlie. Ed è per questo che combatte contro la forza dell'acqua. Per lei. Per loro. Per l'Isola.

[ATTENDERE RESPONSO]

L'athame sferza con vigore l'aria che freme del potere della Dea, Callista veleggia con passo sicuro verso il limite delle acque, senza alcun timore di immergervi il piede o la veste. I cerchi d'onda sono ancora troppo vividi e pulsanti perchè possa sbagliarsi, la mano libera è lesta a scendere verso il fondo della Polla è il potere che la trafigge al contatto con l'ultima runa è insieme un dolore e una liberazione. Ben prima che la sua mano sia riemersa dall'acqua scura, gli occhi della Somma potranno seguire con disarmante facilità il profilo dell'ultimo simbolo: Sowelu. Ciò che in maniera stilizzata appare come un serpente dorato, ribollirà e si scuoterà con forza fra le dita di Callista, fino a che esse non saranno più in grado di trattenerlo ma ne verranno senza scampo avvolte, spira dopo spira il polso e il braccio indicherà al serpente dorato la strada verso il collo della Mezzelfa, là dove il Medaglione del Drago che indossa in virtù della sua carica ha preso a pulsare dello stesso dorato e ritmico battito. Nell'acqua, c'è il tuo volto che si riflette Callista: è magro e scavato dalla meditazione, ma non è questo che te lo rende estraneo. Osserva Callista, osserva e comprendi.
[GDR PLAY]


CALLISTA {.Sacra Fonte.}. E' parzialmente immersa nell'acqua della Sacra Fonte, continuando a sentire l'ultima Runa in fondo alla Fonte. Riesce a raccogliere la pietra d'adularia, ma prima ancora che i suoi occhi verdi osservino il disegno dorato che v'è inciso, il simbolo della Luce si anima come un serpente stilizzato, la forma di Sowelu, la Runa che in questo caso indica che ci sarà una guida, una protezione. Nonostante il Velo rimanga aperto, la mente di Callista comprende il disegno della Triplice. O almeno è quello che crede. Quella forma stilizzata risale il suo corpo fino a raggiungere il suo candido collo, affondandosi completamente nel Medaglione del Drago che sempre indossa accanto a quello che la simboleggia quale Somma Stella. Ed ella china il capo dorato, osservando nelle sacre acque la sua immagine, così come se la ricorda: esile, troppo magra per la meditazione obbligata, l'abito nero che non rappresenta nulla. Il volto pallido, le vene attorno agli occhi sono evidenti, come se la sua pelle fosse trasparente. E' ormai lo spettro di se stessa, ma è Callista. Perchè Sowelu è la forza della luce e della femminilità.

[ATTENDERE RESPONSO]

Quando il pensiero prende corpo dietro la stella sulla fronte di Callista, le rune daranno un ultimo bagliore dorato e poi torneranno ad essere semplici pietre. La profezia è compiuta, la Vecchia ha parlato... eppure le sorti dell'Isola sono troppo importanti perchè la Dea stessa possa permettersi di rimaner vaga circa i suoi disegni; dunque quel serpente dorato prosegue nel suo lento cammino, raggiungendo il monile al collo della Dama del Lago e fondendosi con esso, in un ultimo sublime lampo in cui ogni squama della sua pelle d'oro pare brillare dello splendore d'un drago. No, non di un drago... ma dell'Unico Drago che è l'essenza stessa di Avalon. Può vedere tutto questo Callista, riflesso nelle acque della Polla, mentre osserva i cambiamenti sul suo volto, più affilato davvero e anche più nobile, quasi i pochi spigolosi tratti della sua mezza natura umana, stessero scomparendo per far posto unicamente a quelli immortali degli Elfi. La sua chioma è più scura e mossa, i suoi lineamenti più morbidi e profeticamente simili a quelli di un volto che non ha dimenticato, nonostante le Lune trascorse. E' il volto di chi già un tempo ha avuto sul capo la corona di Avalon. Guarda, Callista... guarda e vedi Nymeria, nuova Regina dell'Isola di Avalon, per volere del Pendragon e dell'Una e Trina.
[GDR PLAY]


CALLISTA { .Sacra Fonte.} . Ha compreso inizialmente il significato delle Rune, una dopo l'altra. E non si meraviglia quando il serpente stilizzato si avvolge al Medaglione che un Drago, no, il Pendragon le donò quale Somma Stella e quale guida dei Mezzelfi. I suoi occhi continuano a fissare le acque ormai tranquille della Polla, rispecchiandosi e studiando i cambiamenti che man mano prendono forma, al posto dei suoi. Viso che ben conosce, di una Sorella che prima di lei ha guidato anche il Tempio ed ora è ritornata, per volere della Triade e del Pendragon. Sorride a Nymeria, ma in verità lo fa a se stessa. Sapiente del Meriggio e Regina di Avalon, pronta ad affrontare con lei ogni avversità, in grado di toglierle quel peso che in parte la sta prosciugando. { Grazie Nymi, per essere ritornata } mormora lentamente a se stessa. A quante persone dovrà comunicarlo ora? Abbandona la Fonte, raccoglie le sue Rune lasciando che le candele rimangano a brillare come la nuova Luce che ora veglia sull'Isola.