La Madre richiama a sè la propria figlia

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.callista.
00venerdì 13 novembre 2009 13:34
Mistral Alta sacerdotessa del meriggio

Samara si reca nella stanza di Mistral, da giorni non la vede e il suo presentimento diviene preoccupazione,Ella sa che la Sacerdotessa non era probabilmnte ancora pronta ad accogliere il Potere di Cerridwen.
Trovera' Mistral distesa sul letto in uno stato di torpore,la stanza invasa dal fumo delle candele....la richiamera' a se'...riuscendo a guidarla con la sua voce alla realta'.

REGISTRAZIONE
MISTRAL [stanza privata- dimora sacerdotale] non più della rossa veste cinta,
immota or giace la minuta imago della mezzosangue, piccola, ancor più gragile alla pallida
termolante luce delle candele che fioche illuminano la stanza. Posa il capo sul cuscino,
il corvino crine incornicia qual viso pallido e scavato, queglio occhi profondi,
di un azzurro intenso che ora fissano vuoti il soffitto sorpa la sua testa...Madre dove sei?
troppo quegli occhi hanno visto perchè lo spirito potesse sopportare,
perchè la mente ancora non pronta potesse comprendere... Madre...
un vorticare di colori caldi le immagine che dietro a quegli occhi vuoti si susseguono,
immagini come di un sogno... E in apparenza nulla traspare del turbamento interiore della sacerdotessa,
impossibile capire ove la sua mente sia rivolta... fissa immobile il soffito, una candida tunica di lino,
quella che usa per dormire, riveste quel minuto corpo, che in tacito riposo par giacere...

SAMARA [stanza-privata] un manto di velluto appar la volta del cielo,
di piccole e luminose stelle adornato,l'aria fresca penetra nella stanza dalla finestra aperta..
fuori la Luna e' quasi totalmente invisibile e solo la luce tremula di una candela guida i suoi occhi
all'interno della stanza...ha trascorso gli ultimi giorni a riflettere a cercare risposte e segni..
Arianrhod l'ha sfiorata e Rhiannon le ha mostrato la sua potenza...ma la sua Dea? Cerridwen dove siete?
Quante volte ha pronunziato quel nome in un soffio,ed infine ha compreso...e l'assenza di Mistral ha
confermato i suoi timori. Non vi e' altro tempo da attendere,tutto accade per un motivo...
si dirige verso la porta lentamente , ogni passo sfiora il pavimento e in rigoroso silenzio incede
verso la stanza di Mistral davanti alla quale una volta giunta si fermera' bussando lievemente alla sua porta...
anche se probabilmente la Sacerdotessa non potra' sicuramente aprire se i suoi presentimenti saranno corretti


MISTRAL [stanza privata- dimora sacerdotale] Appena le annebbia la vista il fumo delle candele che bruciano
nella stanza, stranamente stasera la finestra è chiusa... Volta la testa sul cuscino la mezzosangue,
appena conscia del sordo rumore che dalla porta proviene, assente lo sguardo si posa sulla scrivania,
sulla candela che sopra arde... sulla fiamma... e in quella fiamma torna a predersi lo sguardo di rapace,
nessuna espressione sul niveo viso or che la mente sconvolta della mezzosangue un onda di ricordi le invade...
Madre... soffocante sensazione di liberta, quelle fiamme che non bruciano, quel calore, Tu che ti
ergi al di sopra di tutto... passato, presente futuro... nulla aveva più significato quando ho potuto solo
per un istante vedere il tuo viso... perchè non ricordo? Madre...la tua presenza era così forte...
dove sei Madre?... pensieri confusi quelli che vortican nella mente della mezz'elfa, indistinti, carpiti
solo a momenti, brevi momenti di lucidità, momenti troppo brevi perchè la sacerdotessa riesca ad alzarsi
da letto e rispondere a chi alla sua porta bussa, un suono che troppo lontano par giungere...



SAMARA [stanza mistral] sol l'eco del suo stesso pugno sulla superficie della lignea porta,
ma dall'altra parte il silenzio..china lo sguardo verso il basso, e con subitanea ansia osserva
leggere strisce di fumo fuoriuscire da sotto la porta...con impeto e rapidita' posa la mano sulla maniglia
della porta aprendola cautamente...dapprima i suoi occhi non visualizzano l'interno in tutta la sua ampiezza e
si precipita verso al finestra in modo da poterla spalancare...le lingue di fumo prendono a muoversi
vorticosamente verso l'esterno e le immagini divengono nitide,solo allora si accorgera' che distesa sul letto..
abbigliata di una sola veste di lino grezzo giace Mistral con le palpebre spalancate,ma non sveglia..
persa..ad osservar la piccola fiamma che dalla stoppino della candela prende vita bruciando..
La Dama del Lago osserva quell'esile corpo...un sospiro lungo e lento nel buttar fuori l'aria dalle labbra
per poi accostarsi e sedersi accanto alla Sacerdotessa sul bordo del letto....*Mistral....*solo il suo nome
per capire quale siano le condizioni della sua allieva..



MISTRAL [stanza privata] trema la fiamma dapprima al passaggio lesto della Dama del lago,
poi al vento che dalla finestra entra a purificar l'aria della stanza, trema la fiammella, e da
essa lo sguardo della mezzosangue si sposta, a posarsi su colei che ora occupa i suoi pensieri tutti...
Samara... sorella... no, qualcosa è cambiato, adesso... a fatica la mezzosangue pare riconoscere la figura
che si siede sul latto accanto a lei, Samara del meriggio, mia guida, mia maestra... mia Signora
ricordi confusi alla mente le tornano, un lungo sospiro, cerca di aspandere le sue sensazioni di concentrarsi
sull'aura della dama che ora siede sul suo letto... Aura forte le giugne di rimando, distinto percepisce il
potere della triade tutta
ma la Madre dov'è? Madre... dove sei? allunga la mano la figlia di Cerridwen, quella mano che non ha
perso il suo calore, qual calore che le figlie della Signora dle meriggio contraddistingue, allunga la
mano verso Samara, vuoto pare lo sguardo che in quello della Dama del lago si fissa, occhi che ha visto troppo
lontano, troppo presto....''Samara...mia Signora'' ...quasi un sibili quel loquire che dalle sottili labbra
sfugge...



SAMARA [stanza Mistral] fra le sue prende ora la mano di Mistral delicatamente..e da quel contatto
percepisce nitido il potere di Cerridwen..calore...tepore ...che si tramuta pian piano in calore intenso..
ed ora i suoi occhi ricercano quelli di Colei che troppo presto hanno visto...si china verso di Lei ed un
rassicurante bacio posa sulla di lei fronte ove impressa ha la Stella, simbolo delle Figlie della Dea...
*Si Mistral sono io...non vi preoccupate non e' accaduto nulla di male...vi siete persa ....la Da vi ha messo
alla prova..ma evidentemente non siete ancora pronta ad accogliere in Voi il Potere di una Stella...ma avete
avuto il privilegio di Vederla..Alcune volte la Dea ci mette alla prova....Come vi sentite?



MISTRAL [stanza privata] tenta di sorridere la mezzosangue, ora che piano la èssenza della Somma
sta portando quella coscienza delirate a riprender contatto con la realtà... tenta di sorridere invano...
poi qualche istante dopo flebili parole dalla sua bocca sfuggono ''ho fallito, mia Signora... ho fallito...
potrete mai perdonarmi?'' uno strozzato lamento l'ultima parola, tenta di farsi fiero il viso, tenta di assumere
austera espressione, senza riuscirvi, e senza mascherare quel velo di lacrime che appana la vista della
mezzosangue. Tenta di sollevarsi, brancolando, riuscendo appena ad appoggiarsi sui gomiti, continuando a
fissare la Somma, più vigile pare adesso, ora che accanto a lie la presenza della prediletta tra le ancella
della triade ha confortato il suo spirito..


SAMARA [stanza Mistral] mantiene ancora la mano di Mistral mentre con la destra le accarezza
lo scuro crine lasciando che la sua quiete possa trasmettere alla Sacerdotessa un po' di serenita'
[skill infondere sensazione]...le scosta dal viso alcune ciocche per poi aiutarla a sollevarsi sul letto
sitemandole il cuscino affinche' possa stare piu' comoda..*Non avete fallito mia Cara...questa esperienza mi
servira' molto piu' di ogni lezione che io stessa vrei mai potuto farvi...Avete conosciuto l'essenza di
Cerridwen...avete visto il suo potere devastante...ma il vostro Spirito non e' pronto, questo non e' un limite,
ma il punto di partenza per il vostro viaggio ..Siete tornata fra Noi..questo e' l'importante...la nostra Dea
vi vuole come sua Voce ed io stessa non posso oppormi alle sue decisioni,ma Ella stessa poi decide se quel
momento e' giunto, vi aiutero' affinche' avvenga al piu' presto...da questo momento sarete un'Alta Sacerdotessa
di Cerridwen ...perseguite l'Equilibrio e fatte tesoro di goni momento...anche di questo...

MISTRAL [stanza privata] Confusa ancora pare, sotordita eppure più serena... ora cha pare estarsi da un
lungo sonno la mezzosangue. Difficile resistere al desiderio di stringer nuovamente in un abbraccio la sua
guida, lei che adesso è la Signora del lago dificile come ricacciare indietro quelle lacrime che beffarde
solcano il viso ora sereno della mezz'elfa. Scuote appena la testa, come a volersi scrollare di dosso quel
torpore che la attanagliava e che piano va dissolvendosi come neve al sole goffa, le membra intorpidite
dal lungo riposo, scivola lungo le coltri per andarsi a sedere a fianco della Somma. Col dorso della mano
cancella dal viso quelle impudenti lacrime per poi volgersi ancora alla Somma, umbra di un sorriso ora su
quel pallido viso,sorriso inganantore, di tristezza ricolmo ''quel che ho visto... quel che ho sentito...
passerò anni ad interrogarmi su quanto ho potuto vedere... su quanto non ho compreso... '' verso la somma
di scatto si alza la testa poi a loquire prende ''Samara... Mia Signora... vi prego, siate la mia guida,
concedetemi di comprendere quello che ho visto, siate per me la guida che siete sempre stata... poichè
se mai Cerridwen tornerà per chiamrmi ancora... non voglio che il spirito sia ancora... un ricettacolo
imperfetto...'' terma la voce, tremeno le braccia, le gambe che il pavimento non sfiorano...

SAMARA [stanza Mistral] abbandona ora la mano della mezz'elfa lasciandola libera di riprendere coscienza
del proprio corpo e delle propri gesti...un sorriso ad incorniciarle il niveo viso ,le gote lievemente
arrossate ed i capelli che ogni tanto si muovono seguendo i respiri del vento che penetra nella stanza...lo
sguardo alternativamente si posa lontano..fuori dalla finestra...poi su Mistral...*Non temete comprenderete
molto presto...ne sono certa...ed io mi prendero' cura di Voi non ne dovete dubitare..anche PrimaRosa vi
restera' accanto ...MIstral non siete sola..non scordatelo mai...il Tempio e' la vostra casa...* nelle
ultime parole il tono diviene deciso e piu limpido, si alza dal letto e volgendo sempre il fronte verso la
mezz'elfa...*Riposate ora con l'animo sereno....Io mi ritiro nella mia stanza..La Sacra Triade vi sia vicina
mia Cara....ci vediamo domani...*....

MISTRAL [stanza privata]vorrebbe sorridere, lazarsi in piedi per salutare come si conviene la Signora...
ma le gambe ancora tremano sotto il suo peso.. ha fatto un lungo viaggio la mezz'elfa, se non nelo corpo
nelo spirito e adesso è ancora debole solo un sorriso, stavolta sincero, di rimando alla Signora volge al
posto dell'inchnodal quale certo non riuscirebbe a risollevarsi ''respectae aveas... Mia Signora... vi ringrazio
per la vostra comprensione... possa la Madre indicarvi sempre la giusta via... e possa indicarla anche a
me...'' conclude, sorridendo serena, or che alla realtà definitivamente è tornata la mezz'elfa, sorride a
celare il profondo dolore per quella perdita... per aver sentito la Madre tanto vicina per non essere stata
in grado di sopportare tale vicinanza... sorride, ora che un pò più vicino alla Signora del Cerchio è il suo
spirito...

SAMARA [stanza Mistral] risponde con un ulteriore sorriso..aperto...rassicurante coem quello di una Madre..
perche' e' sol questo che ora si sente..una Madre...e le ama tutte..infinitamente..si volta piano percependo
lo sguardo seppur ancor smarrito della mezzo sangue...ma non ha dubbi..si riprendera'...Mistral e' forte..se
non per questo Cerridwen l'avrebbe scelta?Avanza...ed oltrepassa l'uscio della porta lasciata precedentemente
semiaperta per poi svnaire nella penombra del corridoio dell'ala sacerdotale e far rientro nella sua stanza.

MISTRAL [stanza privata] non abbandona lo sguardo l'imago della Signora che la sua stanza lascia finche
questa dietro la lighea porta scompare... sospira, per poi volger lo sgurdo alla candela rossa ormai quasi
del tutto consumata... sorride, amara
triste befferda.. eppur determinata, fiera adesso di esse sopravvissuta a tanto. Come una morza
le stringe il cupre il dolore, vorebbe piangere urlare, anche solo scirvere sul suo diario, ma la
stanchezza ha la meglio e solo dopo pochi istanti dall'uscita della Somma la mezzosangue crolla sfinita
sul suo letto, spfofondando in un profondo ristoratore sonno...
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