[TEMPIO] )O( Il Lembo della Veste della Dea )O(

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)Krysliin(
00domenica 1 febbraio 2015 20:59
RIASSUNTO

Una Krysliin che, nonostante sia vestita del Bianco della Fanciulla, porta con sè il silenzio spettrale di una preghiera, inginocchiata davanti al Volto di Arianrhod.
Un'altra fanciulla ritorna al Tempio con paure ed esitazioni, una Fanciulla che recava sulla fronte una stella bianca.
Krysllin la ricorda, le dà il benvenuto -nuovamente- nella casa della Dea e Nixi non può che rimanere stupita di vedere colei che una volta portava il nero di Rhiannon recare con sè la speranza dell'Alba.
Ma non saranno sole, Arshal prima e Roseline poco dopo si ritroveranno con loro.
Vi sono attese, prove e destini per tutte davanti quell'Altare.








{ TEMPIO DI AVALON }





NIXI (ingresso)Una figura se ne sta ferma all'ingresso del tempio, come se le mancasse il coraggio di fare qualche altro passo avanti, come se fosse indecisa tra il tornare indietro o proseguire. Se ne sta lì, ferma, come se qualcosa l'avesse immobilizzata in quel punto. E' giunta da poco di nuovo in queste terre dopo un'assenza lunghissima che le è sembrata durare una vita. Ripercorrere quei luoghi le è sembrato come camminare in un sogno. Ed ora eccola lì, a fissare il luogo che un tempo aveva chiamato casa come se lo stesse vedendo per la prima volta. Lo sguardo corre in ogni angolo, cerca. Ma lei ancora non avanza. Un tempo vestiva di bianco, ma adesso non più. L'abito che porta è di semplice lana ed è grigio, privo di colore. A tracolla porta una grossa e vecchia borsa, una di quelle usualmente utilizzata dai viaggiatori. Sulla sua fronte spicca ancora una stella, ma non è più come una volta, bensì è più sbiadita. Se ne sta lì in silenzio, con le labbra serrate. Sembra in attesa di qualcosa, ma forse nemmeno lei sa esattamente cosa. Sul suo volto vi un'espressione strana, un misto di timore e qualcos'altro meno facilmente riconoscibile, ma nessun sorriso oggi.



KRYSLIIN | . Altare § Nicchia Arianrhod . | Crolla a terra l'abito bianco, l'abito della Vergine, della Bambina, della sua Acqua che sgorga, scivola così quel vestito che ti riveste come Sacerdotessa dell'Alba, come Sua Figlia, -amore e consolazione-, si direbbe, o si narrerebbe in questo Volto, un tempo… probabilmente un tempo, che è ormai lontano. Stai lì, inginocchiata davanti al Volto di Arianrhod, gli occhi chiusi, le labbra serrate. Il palmo della mano sinistra che ancora brucia, lo fa da giorni, non pare volersi schiudere quella ferita dal giorno della Maledizione, dal giorno della Morte per altra Morte. Ed è così che vive quella stella bianca sulla tua fronte. Un segno, meno arduo di ciò che ti aspetta. Mentre le erbe bruciano e tutto sembra così immobile nel Tempio, come se le stesse Ere si siano fermate, apri in un momento lo sguardo, di colpo, verso il nulla che si inframmezza tra gli aliti e gli spazi delle statue. Non v'è presentimento. V'è Cerchio, scambio di Ruota, in questo Imbolc che cade a pezzi, a te sembra così, la luce dell'Alba è pesante come il fardello che non conoscevi. E rimani sconosciuta a te stessa. Per questo motivo, spinta forse dall'aria tiepida, dal desiderio di essere rischiarata dal Sole bianco della volta, principieresti ad alzarti in piedi, trattenendo i bordi del candido abito tra mani doloranti sulle quali non si leggono nemmeno altri segni propiziatori.



NIXI (navata centrale)Dietro di lei, il giardino esterno era come nei suoi ricordi e allo stesso tempo diverso, come sempre accade per i luoghi dominati dalla natura e dalla sua mutevolezza. Ogni passo in mezzo a queste se l'ingresso costituisse per lei un qualche confine oltre il quale non è possibile tornare indietro. Fa un respiro profondo, annusando l'aria che profuma della primavera e delle molte erbe che bruciano all'interno del sacro luogo. Un'altra sensazione familiare che rievoca molto ricordi. Alla fine, come presa da un'improvvisa ondata di sicurezza, riprende ad avanzare, entrando definitivamente nel tempio. I suoi passi tuttavia non sono davvero sicuri, ma lenti, quasi timidi. Avanza lungo la navata centrale, lasciando che lo sguardo spazi in quella che era la sua casa una volta. Lì il tempo sembra essersi fermato, nulla sembra cambiare, eppure lei sa che non è del tutto vero. Cammina, osserva da distante le tre nicchie, soffermandosi su quella di Arianrhod. La fissa con attenzione ed è lì che nota una figura bianca che avanza. Si fa più attenta quindi, lo sguardo si illumina, salvo poi abbassarlo di colpo. Però non dice ancora nulla, ostinandosi a rimanere nel suo silenzio completo per adesso.



KRYSLIIN | . Altare § Nicchia Arianrhod . --> Navata . | Le cose cambiano. Molte di queste diventano uniche ed irripetibili. Costanti Ricordi, alla ricerca dell'Origine del Bene o del Male. Di un Ricordo che potrebbe darci forza, rassicurarci, da accompagnare con noi per il tempo che ci rimane, oppure potremmo scegliere di disfarcene. Di alcuni hai voluto così. Alcuni li hai Stracciati, Divisi. Allontanati. Certi erano addirittura Estranei. Nello sguardo che si allunga verso l'ingresso del Tempio, forse è un Ricordo vacuo e flebile, quello che torna o no alla tua mente. Quando il passo nudo scalcerà i bordi dell'abito si farà strada, nel centro di quella navata, la consapevolezza che tutto, immobile, si muove. ''Sacrum Aveas'' saluti con il tono di voce normale, talmente è alto il silenzio nel Tempio, come se volessi arrivare tu per prima nel centro del cuore di quella figura di fanciulla che entra in questo Tempio di morte e di nascita, di abbandoni, di ritorni, di disperazione. Ma anche di Fede, devozione. Gioia. Amore. Come la Guerra. ''Siete benvenuta nella Casa della Dea.'' e mentre quelle parole feriscono e cullano chi forse le riceverà tu avanzi, incedi in quel bianco che addosso a te è spettrale, come se si fossero scavate le ossa e fossero tornate fuori per te, per mostrarti spigolosa, innocente, pura, lasciare allo sguardo di chi ti guarda una mera confusione negli occhi.



NIXI (navata centrale)Anche lei continua ad avanzare, senza rialzare gli occhi in un primo momento, comportandosi quasi come una colpevole o una supplice. Solo quando le distanze tra lei e la figura in bianco si sono accorciate, allora la nordica deve alzare lo sguardo, sebbene la cosa le risulti meno semplice di quanto si sarebbe aspettato. Le giunge un saluto, parole conosciute che un tempo lei stessa aveva pronunciato tante e tante volte. Ma a distanza di quasi tre anni hanno uno strano suoni e un significato particolare, stranamente dolce. E' l'Alba ad accogliere il suo arrivo al tempio, alla fine, tramite una delle sue Figlie. Non la giustizia della Rossa o il gelo della Vecchia. Forse è un segno e lei non può che attaccarsi a questa flebile speranza. Eppure potrebbe voler dire anche l'esatto opposto. Osserva con attenzione la bianca figura di Krisliin, mentre molti altri volti scorrono come ricordi nella sua mente. E anche quella figura a suo modo è familiare, sebbene non riesca a capire ancora. ''Dia abar'' risponde, utilizzando il saluto dei nordici ''Io... vi ringrazio'' dice soltanto sulle prime. ''Spero davvero che sia come avete detto. Un benvenuto...



KRYSLIIN | . Altare § Nicchia Arianrhod . --> Navata . | Arriva da lontano, dal Nord, proprio come te quel saluto che si spande in un silenzio assordante, in un incubo e in una perdita ricorrente, quando la luce di Arianrhod si allontana, la Mano della Dea provvede, allunga, stringe, porta vicino. Porta i Suoi messaggi alle Sue figlie, all'isola, fino al lago, oltre, più giù. ''I Vostri passi…'' mentre proferisci quelle poche parole sussurrate tra le labbra sottili, mentre gli occhi cercano nella memoria il Tempo che è trascorso per tutte Voi, chi qui, chi lontano, la stessa Mano vi proteggeva, vi cullava, la guardi… ''Sei tornata, sei tu?'' domandi allungando quella mano sottile, ferita dal rito della Maledizione, ferita ed ora quel sangue vuole colare via, sgorgare e disubbidire, per accogliere colei che fu luce, in un tempio, in una Casa delle Sacerdotesse in pieno lutto, un lutto di corvi, che assomigliano tanto ai capelli della Vecchia, alle unghie di Rhiannon. Se così fosse, porteresti avanti un solo passo nudo, un delicato quanto pesante passo verso chi torna scrutando negli occhi di lei, se vi fossero altre lacrime di acqua a motivarla.



ARSHAL [Ala Sacerdotale] la sua stanza non è libera da troppo tempo, perché uno strano bambino continua a dormire al suo interno, un bambino che non da segno di volersi svegliare. Eppure, i piedi scalzi della Stella del Meriggio si muovono lungo il corridoio dell'area riservata alle sacerdotesse. Indossa l'abito rosso delle figlie del Meriggio e sulla fronte ambrata si può scorgere la stella con cui Cerridwen ha segnato la sua pelle, ma nessun'altra simbolo orna il suo corpo. Il suo aspetto potrebbe essere lo stesso del primo giorno in cui la Madre l'ha chiamata a sé, come semplice sacerdotessa, se non fosse perché una gravidanza ha modificato il suo corpo, rendendolo più pieno, meno giovanile, ed anche sul suo viso i segni del tempo si possono notare: la fanciulla che è stata è scomparsa del tutto ed ora rimane soltanto la donna. Il corridoio è terminato e lei può sentire le voci che giungono dalla sala centrale, può percepire le luci che giungono da quel luogo...ed è tutto molto strano, perché è l'Alba a brillare, ma la sua luce sembra pulsare in maniera differente dal solito. Supera l'arco che la separa dalla sala circolare e cerca le due donne con lo sguardo.



NIXI (navata) Mantiene gli occhi bassi, forse non ha il coraggio di guardare negli occhi quella sacerdotessa della Vergine che nella sua mente prende le sembianze di tutte coloro che in passato aveva amato e che l'avevano guidata o seguita nel suo percorso della Luce. Tuttavia non riesce a riconoscere colei che ha davanti, sebbene il suo aspetto le suggerisca qualcosa. Solo quando si sente dare improvvisamente del tu, rialza gli occhi di colpo, quasi trattenendo il respiro. Fissa Krysliin, mentre la sua espressione si fa più confusa. ''Vi... ti ricordi di me?'' chiede quasi timidamente ''Sì, ho vissuto qui un tempo. Mi ricordo il tuo viso, però...'' lascia in sospesa la frase. L'unica Krysliin che ricorda vestiva il nero della Vecchia, ma quella che ha davanti è una sacerdotessa dell'Alba. Altri dubbi si affollano nella sua mente gia poco serena per conto proprio. ''Sono passati quasi tre anni. Dovevo tornare, molte domande mi hanno perseguitato fino ad ora e la risposta, se c'è, deve essere qui... con voi'' spiega, abbozzando il primo sorriso da quando è giunta. Non si accorge della presenza di Arshal, da tempo ormai non ha nemmeno più tentato di usare certe capacità, per timore di quello che avrebbe sentito o no. E' solo una donna quella che sta lì, vestita di grigio, forse solamente un'ombra della Magistra che era un tempo.



KRYSLIIN | . Altare § Nicchia Arianrhod . --> Navata . | Specchio di Acqua, tra voi diventa speculare, l'oro e l'argento che si mescolano, i fili sottili e consumati delle vostre vite, così vi palesate l'una all'altra. Alba, quella di molto tempo fa…, con questa Alba che porti tu, carica di ombre e di tristezza, carica di morte, per il ricordo di Eiluned, l'allontanamento di Mitrhil ed è una nenia questo correre di voci, di cose che devono ancora accadere ''Nixi '' non vi sono più tentennamenti, perché si è sorelle oltre e dentro il Cerchio, si è l'una accanto all'altra anche quando il destino strappa e porta via la luce divisa dal mare e l'ombra dalle terra. L'abbracci, la tireresti a te, portandola al petto, appoggiando la mano destra sulla sua schiena, in modo che possa sentirsi a casa. In quel momento ricordi lo schiaffo di Mitrhil, ma poi il suo abbraccio profondo, sincero. ''La Dea ti ha guidata, ti ha protetta, infine sei qui, anche tu, di nuovo con noi tutte.'' stringi le palpebre, forse è la prima volta che tante prove, tante preoccupazioni ti vincono e vince una piccola lacrima che ricade sulla gota. Se lei avesse accettato quell'abbraccio e l'avesse accolto come un benvenuto, tu disseteresti un momento di nostalgia. ''Vieni...!'' le diresti invitandola ad entrare -maggiormente- in questa casa, in quella che era la sua casa, o questa notte -forse- lo sarà ancora. ''Spero che tu stia bene…'' sospiri, asciughi quella piccola lacrima ma non ti avvedi del caldo fuoco del Meriggio che avanza.



ARSHAL [Tempio/Navata] avanza con calma, mentre osserva le due donne… Krysliin, certo, come potrebbe non risultare strana la luce che emana da lei, da quella sacerdotessa a metà? Eppure qualcos'altro risuona tra le mura del Tempio, una nota strana e difficile da cogliere. Gli occhi chiari della Stella si soffermano sulla donna vestita di grigio ed i passi si fermano, di colpo. Non riesce immediatamente a collegare un nome al volto che vede, ma a livello più istintivo, probabilmente, riconosce Nixi e la sorpresa fa sì che lei rimanga immobile, a circa 5 metri dalle altre due. La sua mente corre in fretta, ragiona, elabora la voce che sente ed il viso che vede...ma per il momento lascia che le due continuino a parlare, anche se certo non può nascondersi alla loro vista e nemmeno lo vuole. Nixi...quel nome le giunge chiaro ed ogni dubbio è scacciato in un solo istante.



NIXI (navata)Un attimo prima faceva fatica a riconoscere la donna che ha di fronte e un secondo dopo se la ritrova stretta a sè. La nordica ha un attimo di esitazione, come se non si fosse aspettatata quel gesto, tuttavia subito dopo ricambia quell'abbraccio, appoggiando la propria guancia contro quella di Krysliin, sentendo il profumo dei suoi capelli. Sorelle, come una volta. Una fitta di nostalgia le stringe il cuore e di nuovo gli occhi le diventano velati, esattamente com'era successo poco tempo addietro, quando per la prima volta aveva rivisto il tempio. Sorride e il suo è un sorriso di gratitudine e gioia insieme. ''Lo spero tanto. Vorrei tanto rimanere qui con voi e prego la dea che me lo permetta... Ma io non so se sono ancora sua Figlia'' ammette, abbassando involontariamente la voce. ''Penso di stare bene, sì'' risponde ma il tono non è del tutto convinto. Quando l'abbraccio si sciglie parla di nuovo. ''Ma tu sei Krysliin, vero? Ti ricordavo sul sentiero del Vespro... ma forse mi sbaglio'' dice. Fa per lasciarsi guidare dalla sacerdotessa, ma si blocca quando nota una figura vestita di rosso. Abbassa ancora lo sguardo. La giustizia della Rossa è infine giunta? Non può saperlo. ''... Arshal?'' chiama. L'ha riconosciuta in fretta, non avrebbe mai potuto dimenticarla, non lei.



KRYSLIIN | . Altare § Nicchia Arianrhod . --> Navata . | I passi a ritroso, come le vostre strade. Il tuo abito bianco si fa largo per la navata, per il lungo corridoio, sempre sotto l'occhio delle Tre Statue, dei fili che legano e slegano. Sorridi ed asserisci sulle prime parole di Nixi, comprendi il Suo volere, ma non puoi sapere quali strade ella dovrà percorrere. Una parte di te spera che siano meno ripide delle tue e cercheresti di sollevarla e rassicurarla. ''Rimani qui, annuncerò alle nostre Sorelle del tuo ritorno, molte cose sono cambiate Nixi, vorrei poterti incontrare tra qualche giorno quando ti sarai ambientata nuovamente nella Casa della Dea'' dovuto tempo e spazio per l'ex Sacerdotessa di Arianrhod, perché il Tempio non si fa dimenticare mai, ma v'è dell'altro che masticate sotto una casa senza tetto. ''Ricordi perfettamente. Ora vesto il bianco di Arianrhod, ma la Dea mi ha punito, Rhiannon mi ha punito, privandomi del dono del Vespro. Affronto la mia Prova, non sono sicura che sia questo ancora il Volto che mi appartiene, Nixi... a volte una debolezza non viene perdonata. La Dea è Giusta con le Sue figlie, ma spero che con te sia Clemente… '' le sfiori una mano, mentre l'accompagni dinanzi ai Tre Volti, quando ella chiamerà Arshal, le labbra si dipingeranno di un sorriso per la Stella. La guarderai senza nulla dire, chinando solo il capo in segno di rispetto per lei. Di affetto.



ARSHAL [Tempio/Pressi Altare] ancora qualche istante, poi è il suo nome che viene pronunciato e la Stella torna ad avanzare, fino a portarsi davanti alle due donne e vicino all'altare. Ha sentito le parole di Nixi, i suoi dubbi sul poter essere e il non poter essere ancora considerata una sacerdotessa. Ha lasciato che Krysliin donasse la sua risposta, l'ha ascoltata, ma ora possono essere le sue labbra a schiudersi ''Nixi...'' quella prima parola esce in un sussurro, ricco di mille sfumature. Il primo sguardo è quello pieno d'amore di chi ritrova una sorella, gli occhi si spostano, per abbracciare materni l'intera figura di chi fu sacerdotessa, poi si fermano sulla bianca stella sbiadita...''Perché sei tornata?'' la domanda giunge secca, il tono non è molto più alto di quello usato per pronunciare il nome della nordica, ma è differente, in modo profondo.



ROSELINE { Ingresso > Navata }{ FU }{ Il cuore in frantumi e mille pensieri per la testa, strascichi di sogni e la bocca impastata dagli incubi, così la Regina varca la soglia del Tempio, facendo ritorno dal Palazzo Reale. Indossa l'abito nero delle Sapienti del Vespro , il cui orlo gioca con il profilo pallido delle caviglie; al fianco ha le rune e l'athamè al collo pendono il ciondolo di congrega ed il medaglione del Drago. I capelli sono sciolti sulla schiena, lunghi quasi fino a terra, e sulla fronte non porta la corona che le mise Hagall sul capo, bensì una molto più semplice, donatale da Monroe in un lontano giorno di sole. Il solito marasma di spettri la insegue mentre sale i gradini dell'ingresso, e con lei si infilano nel ventre del Tempio, come un lugubre mantello di cose morte che non la lascia mai. Non è più una ragazzina nel fiore dell'adolescenza: è una donna che dimostra più di vent'anni, una madre, una sovrana. Ha il viso spigoloso e si porta nel petto una lupa e una gatta, e un peso terribile che sembra insopportabile per quelle spalle così sottili. Eppure quando lo cammina lo fa a testa alta, e con la schiena ben ritta, avvicinandosi alle sorelle senza neppure bisogno di vederle, percependole con il cuore.



NIXI Non si era sbagliata, quella che ha davanti è davvero Krysliin. Ascolta attentamente le sue parole e annuisce. Molte cose cambiano, ma altre rimangono sempre le stesse. La Dea da e toglie, era qualcosa che da molto tempo non sentiva dire e ora ne ha davanti una dimostrazione vivente. ''Se mi sarà permesso rimanere, potrai venire da me ogni volta che vuoi. E anche se Lei mi manderà via, penso che rimarrò comunque su quest'isola... Non c'è più niente nella mia terra natale per me'' risponde. C'è un velo di rammarico nell'ultima parola del discorso, sebbene non sia particolarmente evidente. Si volta nuovamente verso la Stella rossa, la sente pronunciare il suo nome. Quella parola strappa alla nordica un sorriso affettuoso, che però viene subito cancellato dalla successiva domanda che riceve. Se nel primo momento ha parlato con una sorella, adesso ha di fronte qualcosa di diverso, qualcosa che in fondo teme. ''Sono qui in cerca di risposte'' le dice ''Voglio sapere se sono ancora una sua Figlia o se Lei mi ha respinto per sempre'' pronuncia queste parole con fatica, l'espressione del suo viso rivela che quei pensieri la fanno soffrire. ''Non ho mai smesso di avere fede in Lei, di amarla, ho sempre cercato di servirla con tutte le mie forze e anche ora vorrei continuare a farlo. Eppure ho lasciato questo luogo... Forse era il Suo volere, ma non ne ho idea. Ma ora devo saperlo'' pronuncia queste parole come se avessero il più amaro dei sapori, tornando poi in silenzio. Non si accorge ancora di Roseline dal momento che le da le spalle e non la percepisce come avrebbe fatto un tempo. Difficile a dire però se sia stata lei a chiudersi a quella capacità o se le sia stata effettivamente tolta.



KRYSLIIN | . Altare § Nicchie . | La domanda di Arshal è legno secco, preciso arriva nelle intenzioni e nei pensieri che Nixi lesta palesa a voce. E' sincera, percepisci il desiderio di servirla ancora, il senso della più totale devozione. Ma anche quella continua e funesta cecità del destino di Voi tutte {//Empatia +1}. ''Arshal… Nixi pare tornare quando l'Alba si allontana da Avalon...'' le parole più fini e gentili che mai potresti pronunciare, avrebbero un senso anche di protezione verso Nixi, come se non volessi mai vederla percorrere una punizione per un'altra come lo è per te. A metà nel cielo, nella Ruota. Incompleta e dannata. Attendi il Fuoco del Meriggio e poi Ella la tua Vecchia Madre. Quando avrà gli occhi nell'abisso allora capirete, forse. Osservi con la coda dell'occhio poi l'ingresso del Tempio. Il nero della Notte giunge, il nero delle mura calcato nei passi di Roseline. Volgi il capo proprio dove il fuoco bacia il buio anche quella sensazione si spezza a metà. Rimani in silenzio, ma torni a guardare tra gli spazi le tue sorelle. A tempi di luce vi sono quelli di buio. Questi rammentano solo dolore. Anche se la tua stella continua a brillare bianca. Forte, nonostante tutto.



ARSHAL [Pressi Altare] sente le ombre avvicinarsi, le riconosce, sa a chi appartengono, ma non si volta per accogliere quella che è diventata la sovrana di Avalon. In quel discorso c'è qualcosa di più importante. Ascolta le parole di Nixi e rimane concentrata su di lei. Scuote il capo, alla fine ''Non so risponderti, nessuna di noi può.'' è in quel momento che lo sguardo si scosta dalla nordica, per portarsi su Krysliin e poi su Roseline, non ancora giunta vicino a loro ''Il potere dell'Alba s'è indebolito, ogni sua ancella ha lasciato il Tempio e soltanto la Somma Stella porta in sé, pienamente, la speranza.'' a quelle parole il suo sguardo scivola nuovamente su Krysllin, sulla sua veste bianca… ancora non è abbastanza, portare i colori della Vergine e parte dei Suoi poteri non fa della nordica un'ancella della Vergine, eppure le sue parole sembrano voler portare speranza. Arshal sorride ''Forse...forse è tempo che la Luce torni sull'Isola della Dea, o forse è il tempo del sangue e delle tenebre.'' pronuncia quelle parole con un distacco disarmante e con il sorriso sulle labbra.



ROSELINE { Tempio | Navata centrale }{ FU }{ Si porta dietro anime vocianti e le tinte della notte, come se il suo passo fosse quella pennellata che tinge di nero le mura ora che il vespro scalza il meriggio e l'oscurità torna ad abbracciare l'Isola. La stellina sulla fronte di Roseline è immutata: piccola e nera, una macchia che insulta la purezza della pelle chiarissima e la eleva al contempo alla categoria di veggente. I suoi occhi invece sono diversi, pur conservando il taglio obliquo appaiono slavati, appannati, come contaminati dal velo. Consunti. Occhi da vecchia su un viso ancora troppo giovane. La vede di spalle. Ne sente il nome. Ne percepisce la voce. E il cuore salta un battito, per poi accelerare per riprendere il giusto ritmo. Possibile che sia lei? Percorre l'intera navata sentendosi un centimetro dopo l'altro sempre più giovane, quasi bambina, come catapultata in un passato lontano. In un passato in cui la stella era ancora vuota, e il suo accento francese era ancora più evidente. Gli occhi fissi sulla schiena della fu magistra dell'Alba, la Sapiente non può fare a meno di ascoltare le parole della Stella, ed è indossando la consueta maschera che leva la voce, trattenendo sul volto spigoloso un'espressione impassibile [imperturbabilità lvl4] } Il popolo di Avalon ha bisogno della Speranza della Vergine. Non so dire se s'avvicinano giorni luminosi o giorni di sangue e tenebre, ma so che il seme della Bianca deve essere nuovamente piantato nei cuori dei figli dell'Isola. { Fa quindi per raggiungere anche lei l'altare, posando lo sguardo prima su Krysliin, così bizzarra per lei in quella veste chiara, quasi estranea, quindi su Arshal, e sul calore che anche solo l'espressione del suo volto riesce ad emanare. E se riuscisse a raggiungerle, tenterebbe di posare la mano sinistra sulla spalla corrispondente di Nixi, per voltarla. Ora in silenzio }



NIXI (navata) Sorride alle parole di Krysliin, non può che essere grata della protezione che questa cerca di offrirle. Ma la Dea non è solamente il candore dell'Alba, ma anche la rabbia delle fiamme e il gelo dell'inverno. Ed è il secondo di questi che la nordica ha creduto di dover affrontare, ma dalla risposta di Arshal forse quel momento non è ancora venuto. Si volta verso l'ancella bianca. e poi di nuovo sulla Stella. ''Non capisco... Mithril, Samarah, Eiluned... Andate?'' vi è quasi un tremito nella sua voce. Non comprende oppure semplicemente si rifiuta di farlo perchè quel pensiero è troppo brutto. Vi è quasi paura nei suoi occhi, l'espressione è un misto di timore e trepidazione. E' tornata su Avalon, ma per trovare cosa? Buio e un'Alba scomparsa? Infine una terza voce attira la sua attenzione, spingendo la nordica a voltarsi. La donna che vede davanti a sè ha un aspetto estremamente familiare, è un altro volto che non avrebbe mai potuto dimenticare. Hanno condiviso troppo in passato perchè qualcosa del genere possa accadere. ''Roseline'' il suo nome le sale immediatamente alle labbra e non può trattenerlo, così come un mezzo sorriso pieno di un antico affetto. ''Pensare che la Vergine abbia abbandonato queste terre...'' non termina la frase. ''Speri che io lo faccia? Non so nemmeno se sono ancora degna di essere qui'' dice con una dolorosa consapevolezza.



KRYSLIIN | . Altare § Nicchie . | Una nuova Regina, una Nuova Somma, una Maledizione in corso, una ferita sul palmo della mano che brucia che non permette di dimenticare il dolore, mai, se questo è così solcato nelle vostre pelli, oltre l'anima. ''Roseline'' sussurri un flebile fiato per chiamare il nome della Reggente, per poi sorriderle, timidamente, così in quel bianco che nessuna di voi si dimenticherà mai, perché dei Ghiacci della Vecchia Krysliin v'è solo uno sputo di ricordo, perché sei sconosciuta a te stessa, perché i tuoi passi sono lenti. ''Sorelle, vi devo lasciare, sono nella mia Alcova per qualsiasi cosa...'' le guardi una ad una, chini il capo, fletti di poco il collo per congedarti, ma non lasceresti Nixi senza parole, non adesso che un altro lembo della Veste della Dea potrebbe ricomporsi. ''Sono felice che tu sia nuovamente con Noi. Il tempo non conta.'' la lasci così, andando via da quell'altare, dalla Reggente e dal meriggio che emana la Stella. Ora è Notte, l'Alba può riposare, fino all'avvento di una nuova aurora. ''Mia Regina, Arshal… '' detto questo i tuoi passi nudi si orienterebbero verso il corridoio. Ma saranno sempre da Rhiannon che dovranno passare. Davanti.



ARSHAL [Pressi Altare/Navata] scuote appena il capo, ma senza specificare a cosa quel gesto sia riferito. Ha ascoltato ogni parola, ha chinato il capo al congedo di quella strana figlia dell'Alba ed ora, anche per lei è giunto il tempo di andare ''Eiluned fu Somma Stella dopo Callista.'' ancora il dolore si fa sentire a quelle parole e lei non lo nasconde, si può ben leggere nei suoi occhi ''Ma la Dea l'ha strappata a questa vita ed ora Hagall indossa l'abito dorato della Dama del Lago. Samarah ha scritto parole d'addio. Mitrhil,'' alza appena le spalle ''non sento più la sua luce, non è con noi...ma vedrai che molte altre non dimorano più nel Tempio della Triade.'' scuote la testa ancora una volta ''L'Alba dovrà tornare nel cuore e nelle menti dei Suoi fedeli, ma come lo farà è ancora un mistero. Questa non è la politica degli uomini, ogni previsione, ogni tentativo di forzare le cose potrebbe risultare vano. Eppure lo spero anch'io, Nixi, spero che tu possa ancora vestire il bianco, ma dovrai trovare le risposte, perché la Triade sceglie, ma senza la nostra volontà tutto sarebbe vano.'' china appena il capo, verso le due donne che ha ancora davanti, poi s'incammina lungo la navata, senza ulteriori saluti.



ROSELINE { Navata centrale }{ FU }{ Solleva la mano destra in una muta benedizione per Krysliin: un augurio di ghiaccio e oscurità, a dispetto della stella bianca che adesso le riempie la fronte. Resta quindi a fronteggiare Nixi, pur senza essere sorda alle parole di Arshal e nascondendo il dolore che le sue parole le provocano [imperturbabilità lvl4] E' accaduto troppo negli anni che hanno visto Nixi lontana dal tempio. Troppi eventi si sono condensati negli ultimi cicli di luna, addossandosi l'uno all'altro e rendendo ogni cosa opprimente e confusa. A questo proposito, intreccia un silenzioso e breve legame con Arshal [Telepatia lvl4] in modo da non confondere ulteriormente la fu Magistra ''Ho ricevuto una lettera da Hagall. E ho visto. Ho visto due mannari deturpati dalla maledizione giungere sull'isola e ingaggiare battaglia contro due fate; erano presenti Fehrer e la Somma Stella, la quale ha ordinato al mio compagno di portarla via. In quel momento la maledizione è decaduta. Per ripristinarla, Hagall ha consegnato i suoi ricordi più preziosi alla Dea. Credo che sia stata una nuova maledizione. Solo il tempo ci dirà. E Hagall. Dobbiamo andare da lei. A presto, sorella mia'' Dopo averla velocemente informata così la saluta, senza nulla di più, meditando sui suoi auspici e su quelle parole che riecheggiano nonostante lei si allontani. } Sono cambiate molte cose { mormora, facendo eco al dire della Guida delle Novizie, con gli occhi che, chinandosi verso il basso, cercano quelli di Nixi } Tutto accade per un motivo. E il fatto che tu appaia in quest'ora così buia non può essere un caso. Ma perchè sei qui, Nixi? Cosa pensi di fare? { La voce nonostante sia inflessibile non riesce a nascondere l'affetto che prova nei suoi confronti. Nonostante tutto. Perchè ha ragione Krysliin: il tempo non conta }



NIXI Alla parola Regina, la nordica si volta a fissare Roseline, intuendo che è a lei che questo titolo è rivolto. La sorpresa è dipinta sul suo volto, ma non dice nulla al riguardo, avrebbe voluto forse ma la sua attenzione viene subito spostata su altro. La figlia della bianca si congeda e la nordica le risponde: ''Ti ringrazio, spero di rivederti presto''. Poi giungono le parole della Stella rossa ed esse giungono crudeli come una pugnalata di ghiaccio, specialmente quelle riguardo ad Eiluned. L'espressione della nordica si contrae dimostrando incredulità. Non riesce a capire subito quelle parole, sono troppo dolorose anche solo per poterle immaginare. Confusione e dolore si alternano sul volto della donna. E dopo aver detto questo anche Arshal se ne va. La nordica non riesce rispondere, anzi non riesce proprio a parlare. Fissa il vuoto e solo Roseline è rimasta con lei, la figlia della Morte e del gelo, quale presenza più azzeccata? Dopo qualche lungo attimo di silenzio parla di nuovo. ''Ho bisogno di risposte. Voglio sapere se la Dea mi ha abbandonato oppure...'' altra frase lasciata in sospeso. ''Ti racconterò tutto, ma non adesso, ti prego. Posso restare qui, Roseline?'' chiede il permesso, cosa che un tempo non avrebbe certo dovuto fare, ma qui momenti sono passsati. E' l'unica cosa che riesce a dire in questo momento. Deve riflettere, ha trovato più di quello che pensava e ora probabilmente dovrà pagarne le conseguenze.



ROSELINE { Navata centrale > Alcove }{ FU }{ Un arcobaleno di emozioni attraversa il volto di nixi, e Roseline, che nonostante il tempo passato può dire di conoscere piuttosto bene la figlia di Cornovaglia, non se ne fa sfuggire neppure una [empatia +3] vede la confusione, lo stupore e il dolore. E dinanzi ad esso, la Regina si ritrova impotente, incapace di alleviare una sofferenza che tormenta lei per prima } Spero tu abbia le giuste domande. Solo così avrai le risposte che cerchi. ma il quesito più importante è questo: hai tu abbandonato la Dea, Nixi? { Non il contrario. Lascia intendere che non vi sia bisogno di risposta. Non adesso. Non davanti a lei. } Resterai qui. Vieni, ti accompagno. { E così la precede, avviandosi verso le stanze degli ospiti. E' a voce bassa che lo dice, e di spalle } Sono felice che tu sia tornata. Non vedo l'ora che tu conosca mia figlia. { Sissignore. Roseline dell'Inverno è Regina e madre, e compagna dell'uomo più forte e giusto dell'Isola. Eppure per qualche momento, ascoltando il passo di Nixi dietro di sè, si sente come quell'iniziata che fu assieme a lei, e che da qualche parte in fondo al cuore non ha mai dimenticato }

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