)O( Yule 2008 )O(

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+-Mistral-+
00giovedì 12 novembre 2009 01:11
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Riassunto:


Le Sacerdotesse della Triade si ritrovano nei Giardini Interni per festeggiare Yule, ma prima che il Rito abbia inizio prima la Giusta e poi la Pura si impossesseranno della Dama del Lago per richiamare a sè prima Nivienne come Sapiente del Meriggio e dopo Yarin come Sacerdotessa dell'Alba. Indi la Somma avrà una visione relativa alla Morte di Sianna e cadrà al suolo stanca e turbata. Hagall la accompagnerà nelle sue stanze ed il Rituale avrà inizio: Yarin, Nivienne e Martia quali Sacerdotesse dell'Alba, del Meriggio e del Vespro festeggeranno Yule, infine solo agli occhi della Vespertina si mostrerà una Runa rimansa intonsa fra le braci della Pire: Kenaz.

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KAGOME {{ Giardini Interni | Cristallo }} - {{ Viola. Come l'ametista, e come l'abito che indossa stanotte, per il solstizio d'inverno. Da quante ore il Sole è calato? Da quanto tempo le ombre le vorticano attorno, silenziose, maligne e protettive? Sciocco, sciocco chi teme la notte. Sciocco, sciocco chi ama il buio e ad esso senza cautele s'affida. I suoi occhi sono socchiusi. Le sue membra contratte, in attesa. Spiriti scivolano attorno al corpo, s'insinuano tra le vesti bianche e bluastre, maniche dello stesso colore dell'antico abito di Dama del Lago. Sibili conosciuti ed ignoti. Visi, volti, smagriti dalla fame, distrutti dalla decomposizione, beccati dai corvi, carcasse putride e maleodoranti. Ricorda il puzzo del bosco oscuro. Ricorda le tenebre della torre più alta di Barrington. Lei ha vissuto laggiù, sapete? Lei ha amato quella cittadina ora avvinta dal caos. Lei l'ha vista ergersi e cadere. Lei, allora, ha ritrovato la Dea. Ha incontrato se stessa sul proprio cammino ed ora, con le sue braccia deboli, con il suo corpo mortale, indica la via ad altre, infinite creature. Accorrete, ancelle...accorrete, poichè Yule è lungo, ma non infinito. Candela Viola tra le mani, rune in un sacchetto, appeso alla cintura. Capelli sciolti, come se fosse il tempo di offrire anche la propria chioma al fuoco ed ai morti. Ah, defunti...quanti, quanti di voi Kagome riconosce tra le fiamme ancora spente? Nella sua mente, nella realtà. Non ha importanza. E' buio. Sibila il vento, ghiacciato. Se Avalon non fosse protetta da Lei, vi sarebbe la neve. Bianca, gelata. Domina l'inverno. Si sollevano, i cadaveri ed i veli [Potere della Stella Liv.6]. }}

HAGALL { Nicchia Rhiannon -> Giardini Interni } • { La piccola Sacerdotessa del volto Oscuro tace sotto la Nicchia della sua Signora. Ha gli occhi stanchi, non dorme molto la notte, non da quando ha veduto il viso di Cassidya, le sue carni divorate. Quegli occhi…quegli occhi vitrei e vacui, privi della luce della vita, privi però, persino delle ombre della morte. C’era il vuoto, in quegli occhi, in quell’espressione terrorizzata che ha veduto la fine peggiore. Un sospiro silenzioso abbandona il petto e le labbra della Vespertina, che volge un ultimo sguardo alla Statua e poi uno alla candela nera che stringe fra le mani. A malincuore si allontana dalla Nicchia, non perché non sia pronta al Rituale, semplicemente, perché si sente al sicuro, la sotto. Quindi i piedini scalzi la conducono sotto l’arcata che conduce ai Giardini Interni e poi, verso il Piedistallo. La vede, da lontano, la Domina del Lago, e le sorride, sebbene da quella distanza lei non le vedrà il volto }

MARTIA { Giardini Interni } . { All’orizzonte, là ove terra e cielo divengono un tutt’uno, sfumature d’una giornata ch’ormai è trascorsa - il dì più corto dell’anno - si vanno sempre più assottigliando ed il rosa ed il rosso tendono verso l’oscurità, verso un viola sempre più scuro… come una dama che volge al disio recando con sé uno strascico di tenebre e d’infiniti bagliori. In questa Notte Sacra, ancora dominata dalle note del Crepuscolo, avanza la figuretta della Sapiente fra le ombre dei Giardini; proviene dall’interno, dal Tempio e reca con sé una candela nera nella mancina ed un rametto di Sorbo nella diritta. Smunta, pallida, deperita. Così appare il Nero Bocciolo, eppure agli occhi di chi non la incontrasse dalla Visione riguardante Cassydya apparirebbe forse meno magra, meno scavata in volto; leggere occhiaie contornano le palpebre inferiori e si mostrerà stanca, ancora spossata da quel rito che par quasi averle risucchiato ogni energia. Lo sguardo ceruleo, quasi del color del ghiaccio, è però vigile, attento, a dispetto del resto del fisico: scorge Spiriti danzanti, Ombre che tessono lodi alla Vecchia che in questo momento dell’anno è più che mai potente. E’ bicroma la veste ch’ella indossa, nera e bianca, e pare all’altrui sguardo esser abbondante per quel corpicino da uccellino, tutt’ossa e pelle; i piedi scalzi appena fanno capolino oltre l’orlo dell’abito, come ali di libellula che s’alternano per donare il volo sul pelo dell’acqua. Verso la Dama del Lago vengon diretti i passi lenti, privi di quella fretta che spesso conduce in errore ed un sol sussurro verrà trasportato dalla notturna brezza lungo quell’invisibile filo che lega ogni Sorella.
MARTIA (//Telepatia liv. 3) } ° Signora, infine Vi incontro °

NIVIENNE { Giardini Interni (Pressi Sacra Torcia --> Cristallo di Ametista) } – { Notte silenziosa, carica del mistero che la avvolge, notte dedita a quei misteri che solo le Sacerdotesse della Triade conoscono, eccole mentre si apprestano a festeggiare Yule, mentre tutte si apprestano a decantare quella festività. Sorride, mentre può sentire vivide le luci delle Sorelle e quella della Dama del Lago che le attende presso quella parte della radura dove trova riposo il piedistallo in Pietra che sorregge il Cristallo di Ametista. Sa che se solo si girasse potrebbe vederla, le membra cinte dalla Veste viola indossata per quell’occasione, lì a pochi passi da lei, eppure ora altro è il suo compito. Lentamente allunga la man dritta per poter accendere alla Sacra Torcia il Rametto di Betulla che ivi tiene, rametto che quasi immediatamente comincia a prender fuoco producendo qualche piccola scintilla che lascia il posto a quelle Fiamme delle quali in quella Notte sarà detentrice. Sospira l’Alta Sacerdotessa del Meriggio, cercando di liberare la mente e di rassicurare quell’animo inquieto, come ogni volta prima di un Rituale, sa che quella sensazione di inadeguatezza, di non essere all’altezza presto scomparirà eppure riesce sempre a farvi breccia. Si gira infine, cercando di non bruciarsi con il rametto o di non far colare la cera della candela Rossa che tiene nella mano sinistra sulla stoffa dell’Abito bicromo, e si avvia verso la figura tinta di viola della Somma Stella, che per ora vede solo di spalle e delle Sorelle che cominciano a fluire verso la Radura. I riccioli corvini danzano sulla sua schiena, mentre si avvicina al Piedistallo. Niuna parola ancora andrà a fendere l'aria. }

YARIN [stanza privata > giardini interni] La notte del solstizio invernale , la notte più lunga dell'anno. L'oscurità trionfa, e già prepara il cammino e si trasforma in luce. Il respiro della natura è sospeso, come sembra sospesa la gallese questa notte, il primo Yule passato con le Sorelle del Tempio. L’iniziata si prepara per il rito, trepidante. Sta per giungere il momento tanto atteso. Ancora una preghiera rivolta all’Una e Trina prima di uscire dalla propria stanza, prima di varcarne la soglia e di avviarsi lungo il corridoio reggendo tra le mani una candela marrone. La ragazza avanza nella silenziosa oscurità, col cuore che le danza in petto per l’aspettativa di ricongiungersi alla solenne riunione con le Sorelle per la celebrazione del rito che si sta per compiere. Affacciandosi sul limitare dei giardini interni, la fanciulla intravede le Sacerdotesse, che come lei, stanno convergendo verso la Signora di Avalon, come falene attirate dalla Luce della loro Stella.

KAGOME {{ Giardini Interni | Cristallo }} - {{ Luci. Ah, quanto siete vicine, eppure lontane. Si annida, l'ombra più fitta, nella mente della Signora dei Mondi e dei Tempi. S'insinua prepotente, minacciosa, infida. Scuote la testa Kagome, di scatto e più volte, stringe le labbra e la scaccia. Yule. Yule. Yule. Passi pesanti risuonano nelle sue orecchie, lumi troppo intensi ad accecare i suoi occhi. Eppure, non li chiude. Eppure, non cerca rifugio tra le ombre. Ah, Nivienne...quant'è bella la tua fiamma! Forte, eppure ancora così piccola. E Yarin! Quant'è incerto il tuo futuro. Eppure gli spiriti sussurrano, eppure gli spiriti parlano. E poi dal Tempio, quell'allieva d'un tempo più rosso, Martia. Ed Hagall, la rifiutata poi accolta, scelta, per ben due volte. Le rune si scontrano tra loro, rumor sottile, mentre la Dama del Lago avanza. Si volta, e guarda con occhi che son ciechi, e non vedono i volti ma solo le essenze. Non risponde a Martia, rimandando il contatto ad un momento del futuro prossimo. Oh luce, luce, quanto sei intensa! Come accechi la tua sovrana! Quanto...bruci! Sente le fiamme avvinghiate al suo corpo, sente il calore pervardele l'anima, ricorda quant'era passionale la Fiamma, un tempo. Penetrante, a fendere e distruggere spietata, a baciare e sanare caritatevole. Rammenta il volto infuocato della Giusta nelle sue notti, il Sole tra i capelli e gli occhi del Cervo. E lì, in quel preciso momento, la Stella sulla fronte, fosca e scura, si tinge dei colori di tutto l'arcobaleno. Bianco, grigio, blu e marrone...e verde, e azzurro, e giallo e arancione e rosso, rosso, rosso. Ogni colore che mai sia stato conosciuto da occhio mortale o immortale. Alza le dita, lascia la candela viola nella destra, e la punta del mignolo, del pollice, dell'anulare e del medio e dell'indice si adagiano, sorriso sulle labbra e nel cuore, sulla fronte calda di Nivienne. }} °° [[ Oh, Figlia Mia... ]] °° {{ Di chi sono quegli occhi? Castani, nocciola, umani. O forse rossi, febbricitanti, brucianti? }} °° [[ Tu sei calda più di un incendio. Sei forte. Sei salda. Sei giusta, sei Madre...sei distruttrice. ]] °° {{ E cercherebbe di prenderle la candela dalle mani, per far colare la cera sulla sua fronte. }} °° [[ Tu sei mia Sapiente Rossa. Tu mi ami, ed io amo te. ]] °° {{ E poi, lascerebbe andare quel cero, incurante di dove andrà a cadere. Quanto, quanto Sente, stanotte! L'ombra si insinua di nuovo nella mente, di nuovo quell'agglomerato informe! Scuote il capo, e, di nuovo, è cieca. Aspetta, si gira, cerca con gli occhi che mai han potuto vedere meglio e che, pure, potrebbero sembrare del tutto inutili. Poi, la nota. Poi, la guarda. Ed è come se per la prima volta la vedesse. Ed è come se non l'avesse mai guardata davvero. }} °° [[ Tu...sei così... ]] °° {{ E cammina, rapida, quasi corre. Non si ferma finchè non la trova. Finchè non la riconosce, nonostante sia cieca. Non è più difficile distinguerla tra le ombre. Non è più difficile indovinare quale sia il suo futuro. }} °° [[ Pura. Bianca. Innocente. I tuoi occhi sono bendetti. Le tue mani, create per guarire, per donare vita. Tu conoscerai il segreto del grembo materno. Tu saprai la natura di chi è stato generato. Tu custodirai i fiori e proteggerai le Acque. Io ti amo e tu ami me, Chiara Sacerdotessa di Arianrhod...Yarin degli Agrifogli. ]] °° {{ Ed un bacio, sulla sua fronte, a lasciare splendere, a mostrare il Bianco in tutta la sua forza anche alle altre sorelle. E' giunto il tempo, finalmente. Ma, ma, ma...ancora si annida l'ombra, ancora incombe! Cosa, cosa, cosa? Il rituale, Yule, la notte più lunga! Ma no. Non è questo. Si gira, di nuovo, e cerca con gli occhi. Martia. La sente, la scorge, con quel nugolo grigio attorno. Con quel nero a penetrarle l'anima e ad illuminarle gli occhi. Hagall, la bambina. Con quella ferita nell'anima, lacerazione che le è ancora ignota. No. Non sono loro. Ma cosa, allora? E non deve aspettare. Non deve attendere, perchè Lei le doni risposta. Non è il tempo dell'attesa, questo. I misteri sono svelati. E lei prende forma nella sua mente. }} °° [[ Sianna... ]] °° {{ E' solo un sussurro, stavolta. Quasi inudibile. Eppure il suo viso è così chiaro nella sua mente. Così bianco...così immobile. Si china, e nella visione è come se lo toccasse. Freddo. Gelato. Corvi. Le orbite vuote. La pelle lacerata e deperita. Uccelli a mangiarla, a cibarsene. E' morta, è morta, è morta! Tutto urla, tutto tace. Eppure, la consapevolezza l'assale. Eppure, crolla riversa per terra, ma non è tempo di occuparsi di lei, figlie. Stanotte, la Domina del Lago si curerà di Sianna. Stanotte, la Domina del Lago non avrà pace, e vagherà tra i morti. Ma Yule incombe. La caduta delle ombre, per ora, può aspettare. E, con esse, anche quella del Corvo Bianco. }} . [Potere della Stella Liv.6]

NIVIENNE { Giardini Interni (Cristallo di Ametista) } – { Passi lenti, cadenzati, il vestito produce un lieve fruscio scivolando sull’erba verso il Cristallo, i riccioli corvini danzano liberi e ribelli sulla schiena, mentre le smeraldine iridi si posano sulla chioma castana della Somma Stella quando le passa accanto. Eppure si sofferma un attimo, la vede muovere il capo disordinatamente, come le mani, lo sguardo subito si fa attendo, curioso, cercando di comprendere cosa le accade e poi è come se un vortice la assalisse, la Stella che ha sulla fronte si tinge dei colori dell’arcobaleno, di fronte agli occhi increduli dell’Alta Sacerdotessa, cosa sta per accadere? Solo un secondo prima che la mano sinistra della Signora si posi sulla sua fronte, attimo in cui le sembra di esser quasi accecata dalle Fiamme, da quella sensazione di Caldo, di Passione che la stringe, che con tutta la sua Forza verso quella Luce Rossa. Socchiude gli occhi mentre istintivamente risponde a quel richiamo. } Si, Mia Signora, Madre, eccomi { Risponde, sussurra o forse pensa solo nella sua mente? Gioisce il suo animo al contatto con la Madre. } Si, Vi Amo Madre più di ogni altra cosa. Vi amerò per sempre. { Lasciando andare istintivamente quella Candela Rossa nelle sue mani, quasi senza accorgersene, mentre la sua Calda Cera Rossa colerà sulla Stella che sulla Fronte, Rinnovandola di nuovo Splendore, senza bruciarla. Sorride ora la Sapiente del Meriggio andando a riaprire le palpebre che pochi istanti prima aveva chiuso. Emozione, il sangue nelle sue vene pulsa, ristorato come nuova linfa vitale, batte più forte il cuore nel suo petto e per tutto il rito continuerà a farlo. Si china per recuperare la Candela Rossa che non si è spenta, mentre la Somma si avvicina a Yarin, ora Nuova Sacerdotessa dell’Alba. Lentamente si appresta al Piedistallo sistemandosi accanto a Martia, poi compie un passo in avanti. } La Ruota Gira, l’Inverno è Giunto, nella notte più corta dell’Anno. La Saggia cammina fra noi, portando con sé il Freddo e la Notte. Venite Sorelle, Venite Stelle, Onoriamola in questa notte. La Notte è giunta, Ora che il Fuoco e la Luce sono lontani È il tempo del Buio che ci sovrasta, la Velata cammina fra noi, portando con sé il Sonno della Saggezza, la Terra scarna chiede il suo riposo. La Ruota Gira, La Notte è Giunta, le Tenebre ci circondano. { Alza le mani al cielo, come fanno in coro le Sue Sorelle. }

YARIN [giardini interni >cristallo] Si stanno radunando tutte le sacerdotesse nei giardini interni, una alla volta come colombe si avvicinano alla Somma Luce che rifulge nei pressi del cristallo di ametista. Strette tutte insieme alla Dama del Lago, aspettiamo l'alba non lontana, quando la Grande Madre da vita al Sole Bambino, che porta con se speranza e la promessa dell'estate. Ma questa notte molte sono le sorprese che la Madre ha in serbo per le sue figlie. La felicità riempie i cuori delle ancelle ivi convenute mentre la voce della Dea tramite le labbra della Somma proclama la sapienza di Nivienne. La Dama del Lago viene spinta ancora dalla Dea tra le sue figlie. La gallese resta senza fiato ascoltando la chiamata della Fanciulla, il cuore sembra fermarsi nel petto, per riprendere a battere tumultuosamente mentre le labbra della Domina le sfiorano fresche la fronte. “Si, mia Signora. Cercherò di essere degna dell’onore che mi avete fatto.” La voce della giovane trema per l’emozione mente gli occhi le si riempiono di lacrime di gioia per la profonda commozione che la Dea le ha riservato. La candida luce dell’Alba scende nel cuore della nuova sacerdotessa divampando fresca come le acque della Polla sacra. “Vi amo, Candida Arianrhod e sarò sempre Vostra.” L’emozione cresce a dismisura nel cuore della gallese, ma ancora bisogna portare a termine il rito e la nuova sacerdotessa dell’Alba si affianca alle sue Sorelle stringendo tra le mani tremanti per il batticuore la sua candela ripete insieme a loro le parole del rito: "La Ruota Gira, l’Inverno è Giunto, nella notte più corta dell’Anno. La Saggia cammina fra noi, portando con sé il Freddo e la Notte. Venite Sorelle, Venite Stelle, Onoriamola in questa notte.'' la candela viene sollevata in alto ''La Notte è giunta, Ora che il Fuoco e la Luce sono lontani È il tempo del Buio che ci sovrasta, la Velata cammina fra noi, portando con sé il Sonno della Saggezza, la Terra scarna scarna chiede il suo riposo.''

HAGALL { Giardini Interni -> Cristallo } • { Cammina, piano, diretta al luogo in cui verrà principiato e concluso il Rituale per Yule. Raggiunge quindi il Piedistallo, la Domina e sua sorella di gilda e cammino: Martia. Verso la prima un inchino del capo, null’altro in questa notte in cui le parole sembrano finite. O almeno per lei, che non riesce a dimenticare. Uno sguardo verso la Sapiente, uno sguardo consapevole, che mira alle sue occhiaie, alle sue iridi. Lei sa. Lei comprenderà, lei che divide il suo dolore derivato da quel Rito. Un sorriso tirato volge invece a Nivienne ed a Yarin, che giungono subito dopo. La fiammella della candela che tiene in mano vibra e danza come se non sentisse il suo stato d’animo. E poi…improvvisamente, s’accorge che qualcosa turba la Somma, qualcosa che scuote le sue membra. Ma non tanto questo scorge la Vespertina, quanto più la stella che Kagome porta in fronte. L’arcobaleno l’attraversa, la irradia come fosse un prisma attraversato dalla Luce. E lei la guarda, restando incantata, riuscendo a dimenticare persino il dolore che in questi ultimi giorni l’ha colpita. Ed ecco che Cerridwen s’impossessa delle forme aggraziate della Dama del Lago, e, attraverso lei, chiama a sé Nivienne, come sua Sapiente. E poi la Rossa lascia il posto alla Bianca, e questa chiama a sé per la prima volta Yarin. Ma tutta la sua serenità, nell’apprendere di queste nuove scelte della Trina, scema quando dalle labbra della domina scivola il nome di Sianna. E tutto le diventa chiaro. La sua stessa visione le torna alla mente, davanti agli occhi, e qualcosa le stringe la gola. } Madre! { sussurra consapevole di ciò ch’ella ha veduto, chinandosi su lei che crolla al suolo, chiamandola per la prima volta come ha chiamato tante altre, ma sentendola ora più reale che mai. Le posa la mano libera sulla spalla. Poggia la candela a terra, un solo sguardo alle sorelle che capiranno senz’altro quindi si passa il braccio della Domina attorno al collo e l’aiuta ad’alzarsi. Senza parlare la sostiene dirigendosi al Tempio e poi, lentamente…all’Ala Sacerdotale. Resterà con la Domina stanotte, a vegliare sul suo sonno turbato }

MARTIA { Giardini Interni ° Cristallo } . { Ed ecco che infine la Vespertina raggiunge la Pira, il luogo in cui è stato designato il Rituale di Yule, il luogo in cui le Ancelle dei Tre Volti s’incontreranno per celebrare questa Sacra Notte. S’appropinqua per fermar i passi alla destra della Signora di Avalon e dunque volge l’artico sguardo dapprima sul mucchietto di legnetti e pigne e sul Piedistallo che regge il cristallo d’Ametista ed in un secondo momento sulle Sorelle ormai vicine. La Somma Stella sembra persa in una propria trance e soltanto quando la stella sulle fronte d’ella si colorerà d’ogni tonalità sarà certa Martia della presenza della Dea fra loro; affusolate dita che si posano sulla fronte di Nivienne e la voce di Cerridwen abbandona le labbra di Kagome. Una nuova Sapiente, novella saggia il cui bocciolo si schiude del tutto questa notte… non più Allieva ma Maestra. Corre quasi la Somma, il cui spirito, il cui corpo è ora nuovamente fuso con la Triade stessa, finché il destino di un’altra Luce si palesa… Yarin, il Piccolo Lume, è divenuta Sacerdotessa Sacra ad Arianrhod. Quale emozione, qual ricordo sovviene alla mente della ragazzina, così Vecchia eppure così giovane… sorge nell’animo il sentimento che l’avvolse quel dì ormai lontano in cui Rhiannon la scelse e può solo vagamente avvertire la gioia che dovrebbe scorrere nelle vene di Yarin, in virtù della rimembranza ancora così vivida, così brillante. Ed ora, ora dopo un lungo istante di silenzio la Dama del Lago si affloscia su se stessa, svuotata da quell’Essenza che l’ha permeata fino a pochi istanti prima, mentre la piccola Hagall la soccorre accompagnandola nell’Ala Sacerdotale, ove troverà il riposo, forse. E’ ormai giunto il momento del Rito: compie un passo in avanti insieme a Nivienne e Yarin ed in coro le voci femminee quanto differenti delle tre Ancelle si leveranno verso la Volta Notturna } La Ruota Gira, l’Inverno è Giunto, nella notte più corta dell’Anno. La Saggia cammina fra noi, portando con sé il Freddo e la Notte. Venite Sorelle, Venite Stelle, Onoriamola in questa notte. { Solleva la mancina che regge la Nera Candela e prosegue con quel tono caldo, lievemente rauco e dominato dal leggero accento Franco } La Notte è giunta, Ora che il Fuoco e la Luce sono lontani È il tempo del Buio che ci sovrasta, la Velata cammina fra noi, portando con sé il Sonno della Saggezza, la Terra scarna chiede il suo riposo. La Ruota Gira, La Notte è Giunta, le Tenebre ci circondano. { Si spengono le fiammelle sui ceri d’ognuna, con un refolo di vento che non di natural origine appare. Eppur, eppur non è terminato quanto la Sapiente dell’Oscura debba loquire… mentre le Sorelle arretrano d’un passo, ea rimane immota, riabbassando soltanto il braccio sinistro che regge la Candela ormai spenta e proseguendo a favellare } La Ruota Gira, La Notte è Giunta, le Tenebre ci circondano. Lontano è il Tempo della Luce e del Fuoco, Ora è il Tempo del Freddo e del Buio. { S’interrompe la voce solenne soltanto quanto occorre perché Blàth si chini ed allunghi il diritto arto per posare il rametto di sorpo sulla Pira e dunque riprende } Rhiannon, Signora dei Corvi e della Saggezza, Signora che cammina fra i Mondi, Custodisci la Terra in questa Notte, in cui le Tenebre ci circondano. { Indietreggia d’uno, due passi ed infine si ferma. E’ Ora che il Meriggio parli. }

NIVIENNE { Giardini Interni (Cristallo di Ametista) } – { Il Rituale è cominciato, la Ruota Gira e questa Notte ne è consapevole nell’Animo che le Arde come una Fiamma Accesa. Sorride, mentre pronuncia in coro con le Sorelle la parte destinata alla Dama del Lago che stanca è scivolata al suolo ed ora Hagall accompagnerà nelle sue Stanze e la veglierà per questa Notte. Ascolta le parole pronunziate da Martia, Colei che in questa Sera Sacra veste i panni della Stella del Vespro, poi compie nuovamente un passo in avanti e la sua voce vibra nell’aria. } La Ruota Gira, La Notte è Giunta, le Tenebre ci circondano. Lontano è il Tempo della Luce e del Fuoco, Ora è il Tempo del Freddo e del Buio. { Indi si avvicina alla Pira ancora spenta e Vi posa il Rametto di Betulla, in modo che essa prenda fuoco. Nuovamente la sua voce si libererà nell'aere, ed al termine tornerà al suo posto. Cerridwen, questa Notte ha sentito il Suo richiamo, la Sua Forza, la sua Passione, la sua Ardente presenza, Giusta e Madre. } Cerridwen, Signora del Fuoco e della Giustizia, Madre e Guerriera, Proteggi la Terra in questa Notte, in cui le Tenebre ci circondano.

YARIN [ giardin interni | cristallo] Chiamiamo il Sole dal grembo della notte. La ruota gira ancora una volta. La nuova sacerdotessa dell’Alba fa un passo avanti “La Ruota Gira, La Notte è Giunta, le Tenebre ci circondano. Lontano è il Tempo della Luce e del Fuoco, Ora è il Tempo del Freddo e del Buio.” a questo punto la gallese prende un rametto di abete e lo getta sulla pira ''Arianrhod, Signora dell’Acqua e della Luce, Vergine e Pura, Veglia la Terra in questa Notte, in cui le Tenebre ci circondano.''

MARTIA { Giardini Interni ° Cristallo } . { E dopo il Meriggio giunge l’Alba. Dopo l’Alba, nuovamente le Tre Stelle s’uniscono in coro per pronunziar quelle parole ch’eran destinate alla Signora di Avalon. Compie un passo il Nero Bocciolo e si china per poggiar la Nera Candela sul terreno; indi si rialza e solleva ambo le braccia verso il cielo, tendendo le scheletriche dita alle stelle, come se cercasse d’impadronirsene, pallida carne che non vien più celata dalle maniche. } Signora del Vespro, Sovrana degli Spiriti e del Tempo, il Cerchio ha Girato, l’Inverno è Giunto. Ti ringraziamo Velata per questo tuo Dono, prima che la Terra che Ora riposa, possa nuovamente tornare a Rilucere per la Primavera che si Avvicina. Ora è il tuo Tempo, possano le Tenebre donarci il Riposo, possano le Ombre Vegliarci. Sia la Notte, Sia il Freddo, Sia il Sonno. { E come il coro si conclude, nuovamente si china Blàth, sollevando da terra un tintinnante sacchetto in tela, differente da quello ch’è costantemente riposto fra le pieghe della bicroma gonna e lo schiude, gettando così le Rune che la Somma Stella ha abbandonato in terra prima d’esser accompagnata alla propria Alcova. Avvampa il Fuoco, ardono i rametti e le pigne di cui la Pira è composta. La Dea è giunta, si manifesta alle proprie Ancelle. }

NIVIENNE { Giardini Interni (Cristallo di Ametista) } – { Avanzano nuovamente in avanti, verso quella Pira che ora Brucia, che per lei Vive, scoppiettano i rametti secchi di cui è composta, il Calore si spande, sembra quali lambirle le Vesti. Posa dinnanzi a sé la Candela come fanno le sue Sorelle e poi le mani, come prolungamenti delle braccia si innalzeranno verso il Cielo, parlano ora all’unisono le Sorelle delle Tre Stelle. } Signora del Vespro, Sovrana degli Spiriti e del Tempo, il Cerchio ha Girato, l’Inverno è Giunto. Ti ringraziamo Velata per questo tuo Dono, prima che la Terra che Ora riposa, possa nuovamente tornare a Rilucere per la Primavera che si Avvicina. Ora è il tuo Tempo, possano le Tenebre donarci il Riposo, possano le Ombre Vegliarci. Sia la Notte, Sia il Freddo, Sia il Sonno. { Ed ecco che colei che incarna la Stella del Vespro getta fra le Fiamme le Rune contenute nel sacchetto che trova presso la Pira, forse perso dalla Somma Stella, le Fiamme si alzano, Ardono, la Dea si è Manifestata alle sue Ancelle. }

YARIN [ giardin interni | cristallo] È il tempo in cui lasciar andar via le nostre paure,i nostri dubbi, è un nuovo inizio che ci porterà ad una nuova crescita. È il momento di lasciar andare il passato e di camminare verso la luce. In questa lunga notte, noi rinnoviamo e diamo nuova vita ai nostri corpi e spiriti. In questo momento piantiamo i semi del cambiamento. Questa notte la Dea ha dato nuova linfa alla vita di Yarin che è rinata in Lei. La nuova sacerdotessa dell’Alba avanza insieme alle sorelle verso la pira, con la candela alzata innanzi. Il calore della fiamma accarezza le gote delle giovani mentre si apprestano a ripetere all’unisono: “Signora del Vespro, Sovrana degli Spiriti e del Tempo, il Cerchio ha Girato, l’Inverno è Giunto. Ti ringraziamo Velata per questo tuo Dono, prima che la Terra che Ora riposa, possa nuovamente tornare a Rilucere per la Primavera che si Avvicina. Ora è il tuo Tempo, possano le Tenebre donarci il Riposo, possano le Ombre Vegliarci. Sia la Notte, Sia il Freddo, Sia il Sonno.” La voce della nuova sacerdotessa trema per l’emozione, mentre termina di pronunciare le parole del rito. La Dea si è manifestata alle sue figlie.

MARTIA { Giardini Interni ° Cristallo -> Tempio } . { E’ accecata la Sapiente dalle lingue di Sacro Fuoco, da quelle Fiamme così vive, così luminose. D’istinto volano le ciglia a baciar le gote per protegger la vista e soltanto quando la Vampa si sarà estinta le sarà possibile schiudere le palpebre… fra le ceneri, fra le braci ancora ardenti una sola Runa sarà rimasta intonsa, non si sarà sciolta né bruciata. Compie un sol passo in avanti Martia, per meglio osservare quel simbolo scolpito nella pietra e plasmato dal Fuoco: Kenaz o Kano, come la si desideri nomare. Manifesta il termine d’un periodo buio, come una fiaccola che istilla sicurezza e conoscenza, simbolo di guarigione sia fisica che spirituale. Osserva rapita la ragazzina quel disegno stilizzato che somiglia ad un angolo, dovrà discuterne con qualcuno per capir con esattezza a cosa tal simbolo si possa riferire… s’allontanerà sol dopo qualche lungo istante e probabilmente le Sorelle non comprenderanno cosa le iridi di ghiaccio stiano fissando là, in mezzo alle braci ancora calde, ancora incandescenti. Quindi solleverà il capo e con un debole sorriso soltanto loquirà } Congratulazioni, Sorelle. Che l’Oscura possa sempre proteggervi. { Non è così freddo come potrebbe invece apparire il tono di voce d’ea, eppur non è momento di convenevoli. S’allontanerà un poco claudicante, ancora spossata da quel rito che le ha tolto le energie, che le ha turbato i sogni, certamente meno di quanto sia accaduto ad Hagall. Domani il Piedistallo ed il Cristallo saranno circondati da un’aiuola di Vischio e da frammenti d’Ametista, a testimoniar la presenza d’Ella. Yule è giunto. Il giorno che non è giorno è terminato. Che la Ruota prosegua il proprio Giro, che le Stagioni si susseguano. }

NIVIENNE { Giardini Interni (Cristallo di Ametista) --> Tempio } – { Il Fuoco divampa con tutta la sua Forza, la Dea si è Manifestata, eppure tutta quella Luce la acceca, istintivamente l’Ancella del Meriggio porta un braccio verso gli occhi tentando di coprirli e dopo un istante la Pira si spegne. Il crepitio del Fuoco lascia il posto al Silenzio, mentre gli occhi ancora accecati dalla Luce tentano di abituarsi all’Oscurità, non riesce bene a metter ogni cosa a fuoco l’Ancella, come quando alza gli occhi al Cielo e tentando di guardare il Sole rimane accecata per alcuni istanti, vedendo delle chiazze bianche qua e là. Chiude e riapre gli occhi per alcune volte, prima di riuscire a vedere bene le braci che ha innanzi e lo sguardo assorto della Sapiente del Vespro che ivi guarda, non comprendendo cosa Vi sia da fissare. Le smeraldine cambieranno traiettoria andando a posarsi sul volto di Yarin, neo Sacerdotessa dell’Alba, le sorride. } Congratulazioni Sorella, che la Purezza di Arianrhod Vi Guidi e la Forza di Cerridwen possa Sostenervi. { Poi verbo vien rivolto alla Sapiente dell’Oscura. } Vi Ringrazio Sorella. { Le Sorride, Sorride a quella ragazza che ricordava sì silenziosa, ma più sorridente, ora invece la nivea pelle risalta sulle vesti scure. Sospira, l’Animo ancora gioisce per la Nuova chiamata della Madre ed è ora di ritirarsi } Rispectae Aveas Sorelle, che Cerridwen Vi Benedica, Buona Notte. { La voce vibra nell’aria mentre segue Martia verso le Alcove Sacerdotale. Sa che se il mattino seguente andasse a passeggiare nei Giardini Interni potrebbe trovare un’aiuola di Vischio che circonda il Cristallo di Ametista al posto delle braci e delle pietre di Ametista. }

YARIN [giardini interni | cristallo] La Dea si è manifastata. La pira arde ed il fuoco divampa crepitando. Improvvisamente le fiamme si estinguono, lasciando le giovani nel buio.Gli occhi si abitueranno nuovamente al buio ed al silenzio. Le Sorelle si stringeranno nel reciproco affetto prima di rientrare ''grazie Sorella. davvero è un grande dono, quello che mi ha fatto stasera la Triplice. Ma sono molto felice della preferenza che la rossa Signora Vi ha riservato'' Sorride la gallese all'indirizzo prima di Nivienne e poi di Martia alla quale aggiungerà un rigraziamento ''Vi Ringrazio sorella. che La Dea Vi preservi. Buonanotte, mie care Sorelle''

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