)O( Verrà la Morte e avrà i tuoi Occhi )O( DESCRITTIVO )O(

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.callista.
00sabato 14 novembre 2009 18:53
Riammissione Sianna in Congrega

)O(



''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.''


Notte. Cala sulle colonne come nugolo di serpi striscianti e lente, pigre quasi nella loro inevitabile danza. Tutti i ceri al Tempio sono spenti, tranne il Fuoco che etterno arde nelle sue braci sacre. Il vento è una melodia alienante e corre in cerchio senza alcun fine e alcun inizio. Porta i profumi del Tor e della città. Profumi di fiori che non sanno chiudersi neppure alle tenebre. Nessuno si muove per i corridoi della Casa delle Sacerdotesse. Nessun bisbiglio se non i respiri calmi del sonno di tutte le ancelle della Dea. Un sonno tranquillo per molte. Per altre più simile ad una tortura incosciente e accettata. Fra queste, v'è una. Shakty, Sianna, Bianco Corvo. In molti modi hanno chiamato lei che veniva dall'isola degli Echi. E dunque, che sia sveglia o dorma, che sia alzata o stesa, ovunque si trovi, sentirà un Sussurro. Gelido e atono, di vecchia. **Vieni Sianna..** E come un bisogno, più forte di ogni altro, di raggiungere i giardini interni.
{ GDR START - SIANNA }



SIANNA [°Tempio|Sala Visite°] Antico è il cigolio di cardini che nel silenzio ovattato del Tempio va strisciando... Esule rumor ch'appena va sfaldando l'atmosfera di misticismo madida... Si va protrandosi quello stridulo metallico che nel sacro loco impreca.. Anteponendosi all'apertura della porticina ch'alla Sala delle Visite conduce... Ivi, amalgama antropomorfa d'ombre va serrando i propri passi all'interno della Dimora della Triade... Cala su di ella il silenzio della Neve... del nulla s'ammorba sul Corvo la presenza opprimente... vergognosa... E scivolan sul marmoreo pavimento quegli scalzi piedi dal selenico chiaror rappreso... Buio.. tutto intorno.. par che il meriggio abbia perduto il suo sfavillante volto ed una precoce notte abbia calato su di ella il proprio oblioso sipario.. Se leva lo sguardo d'onice della mezzosangue.. volto seco all'unica luce ivi presente.. Ah, l'ardor eterno della Dea... Sempiterna luce ch'andrà illuminandole la via.. ovunque ella sia... Ed avanza quel passo di perla... Alla luce andà volgendo, pria che del cuore un suggestivo battito vada percependo... Dove mi spingi spirto malato...? Dove vuoi che vada?

Nulla muta o cambia. Ovunque sembra calata la Notte.. ma non è nulla di Illusorio. E' notte veramente.. che forse ella abbia perso cognizione del Tempo? O magari, è tutto un Sogno. Chi può definire quali strumenti gli Dei sfruttino per parlare ai viventi? Quali vie possiamo mai dire che Essi non conoscano? La ratio umana non può spingersi sino ai confini del divino.. ma solo contemplarli da lontano. Ed ecco, di nuovo nella testa, come il gracchio laconico di un Corvo, quella voce roca e sibilante. **Vieni, Sianna..**. Il tono sembra provenire dal corridoio che conduce ai Giardini Interni. Anche l'eco di quel richiamo si spezza e si sfrange tra le pareti della struttura, volgendosi dove la luna illumina le fronde delle betulle e degli abeti.
{ GDR PLAY - SIANNA }


SIANNA [°Tempio|Altare Maggiore°] Avanza ancor il passo del Corvo.. Muta vestale, or accolita sol del silenzio che peregrino divien oracolo dei suoi pensieri... Avanza quei passi che si colpelvoli van appestando il suolo del Tempio... E quella calva testa depredata della sua fluente chioma d'argento screziata, va appena abbassandosi.. Se reclina or ch'alla sinistra dell'altare maggiore si trova.. Torreggia la Statua della Triade innanzi ad ella... SOl di sfuggita va osservandola, poichè nelle confuse ombre e nel dibattersi della fiamma sacra, tutto appar un addensarsi di fugure melmose e mutevoli... Poi... Quel digrignar di verbi modulati va penetrando nella propria mente... Chi sei? Gracchia l'onitico corvo... gracchia ancora.. e come latente richiamo d'essenza indistinta va richiamandola ove della Dea si dipana il volto del germoglio sopito... RIcordi la strada? Si, s'effondon quei silenti passi, oltre l'altare... oltre quel varco ch'ai giardini conduce... Ma sosterrai la luce del meriggio, o innanzi ad ella negherai lo sguardo come hai sempre fatto... Scivola lento quello scheletrico sinistro arto alla volta del varco sigillato... Una spinta.. nulla più.. sol quello va permettendo al portale di schiudersi.. E l'occhi repentina ella va socchiudendo... Timore... no... speranza...

Non v'è Luce, lì dove Sianna ora si addentra. Nessun Astro Diurno, solo la pallida luna e le stelle, tinteggianti su una volta nera come velluto. Che ore sono mai? Tarda, tarda notte. I Giardini sono una valle sciolta nei baci del vento: si piegano armoniosamente all'unisono mille steli smeraldo e mille foglie argentee. Nulla di strano sembra essere presente.. la Sacra Fonte scorre poco distante, scintillante di riverberi selenici e pullulante di piccole lucciole ed insetti notturni. Tuttavia, il silenzio è opprimente e pare quasi ostile nella sua totale mancanza di suoni. Non si sentono i grilli cantare ne le rane gracidare. Sulla Riva della polla d'acqua beendetta dalla Vergine, è in piedi una figura alta, vestita completamente di nero, con un velo del medesmo colore che le oblia il viso. Alla destra della figura è presente un boschetto di meli. Alla sua sinistra scorrono le acque, imperiture e in perpetuo divenire. **Avvicinati, Sianna..** comanda ancora la voce, che non ha tono terreno, che sembra filo di vetro purissimo e gelido.
{ GDR PLAY - SIANNA }


SIANNA [Tempio|Giardini] Avanza Sianna... Alle spalle l'ombra di Shatky va disgregandosi... S'apron nuovamente quegli occhi che filigrana d'ombra van rimandando al cielo notturno.. Notturno... ? Si, niun dardo dell'astro pomeridiano ne scalda il volto sol il cupo stendardo della notte va dispiegando le sue trame innanzi ad ei... Confusione si fonde nel suo spirto per un istante.. Poi nulla.. il vuoto... ed un sospiro di sollievo che in quell'emaciate carni va affossandosi... Cara notte.. domina del mistero... Par quasi che un sorriso vada dipingendosi su quel cadaverico volto.. Ma non è il sorriso che va fustigando quell'inespressiva funebre maschera.. no.. son l'occhi d'ella che quell'ombra tramutano in aureo devogico splendore... E protesi vengon i passi, mossi su quell'erboso accogliente tappeto.. Lento protrarsi di leggiadre movenze van conducendo la mezzosangue in direzione della Sacra Fonte.. L'osserva.. poco distante da ella ora... Eppure non sola.. non come sarebbe dovuto essere.. o com'è sempre stato.. A quella Velata figura va ella lo sguardo suo rivolgendo.. Non un cenno di titubanza.. Nè un passo indietreggiante se leva... Poi.. quella voce... Se mi chiami verrò...

Chissà se Sianna si accorgerà di quegli strani Occhi che la osservano, nascosti sulle cime più alte delle Betulle.. chissà se si accorgerà del riflesso della luna su piume nere come pece e del brillore plumbeo di Selene su becchi e artigli..? Loro guardano, Loro esaminano, Loro osservano e in silenzio attendono. Corvi. Numerosi, copiosi come lacrime di ferro brunito condenzate sulle foglie. Non fanno rumore, si beccano ogni tanto fra loro, aprono e chiudono le ali. Sono ovunque, nascosti nel fogliame. Ecco, due o tre scendono addirittura dagli abeti e vanno camminando e zompettando sull'erba, alle spalle della Stella Caduta. Non si avvicinano troppo a lei, quasi che la temano.. o seguano gli ordini di qualcuno. D'improvviso la figura Velata alza la mano destra. Una mano pallida e lattiscente, come quella di uno Spettro, di un Fantasma, di una Vecchia. Indica i meli e se Sianna fosse ancora del tutto collegata alla sorgente Pura del Potere, sentirebbe il brivido familiare.. di Magia ed Energie che vengono incanalate per un incanto. Si creano Ombre fitte e liquide tra lei, la Velata, e l'altra, Sianna. Un muro che si infittisce sempre più.. che diviene come uno Strappo nel Reale.. un Buco Oscuro.. il Nulla.. il Niente.. la Fine.. e chiama.. chiama.. chiama con voce di mille spiriti. **Vieni, Sianna!**
{ GDR PLAY - SIANNA }



SIANNA [Tempio|Giardini] Niuna traccia di timore par dibattersi nel di lei cuore.. No.. non vi può esser paura per chi il buio e le profondità dell'oblio ha abitato... Prosegue ella ad avvicinarsi alla figura Velata... Non si chiede perchè, nè s'azzarda a proferir verbo.. Del tutto impossibile sarebbe in effetti.. Sol va prostrando quel proprio spirto ottenebrato innanzi alla figura ch'ancor mi mostra innanzi ad ei.. Ed ancor persevera nel chiamara... Basso si manterrà lo sguardo suo.. mentre quell'insonora natura andrà agglutinandole il passo... Perchè quella natura silente non si esprime innanzi ad ei? Cosa porta quelle furiose lanterne d'ombra a schiudersi intorno ad ella.. Ancor indistinti paion i profili dei volatili ch'intorno ad ella van riversandosi come fiume d'onice liquefatta... D'essi non si cura sebbene poco dop vada riconoscendone le fattezze.. Corvi.. Espositari del Non Mondo... Messaggeri di colei che tutto vede.. e che nel vespero cavalca.. Ed andrà in fine morendo il proprio passo innanzi alla Velata.. Chino il capo andrà mostrandole quella calotta lucida ebbra sol di qualche sprazzo di lunare lanuggine... E sol dal cuore un verbo sopito emergerà.. { Sono qui... }


Avanza Sianna.. avanza sui suoi propri passi.. sulle sue proprie gambe. Avanza fiduciosa verso la Velata. Ma non riuscirà a raggiungerla. C'erano tenebre tra loro. E le Ombre chiedono, le Ombre bramano. Si infittiranno ancora di più attorno al corpo di Shakty.. la bloccheranno in un limbo ove nessuna luce può raggiungerla. Il Buio più fitto ed oscuro. Nessuna Voce la chiama più. L'hanno abbandonata. Tutti e tutte. Sembra così, da come si mettono le cose. Ovunque ella si volgerà, vedrà solo lo stesso Nero di prima. Ingoiata la sua pallida e scarna imago dalla tenebra. E adesso? Sibili si alzano, canti sommessi, incubi e sogni.. bisbigli, sì, tra le fitte trame del Buio che è attorno a lei. E poi, d'improvviso, come per tetro incanto, Sianna sentirà attorno a lei dieci, cento, mille creature in volo.. dieci, cento, mille ali corvine che frusciano e sbattono.. dieci, cento, mille becchi e artigli che pungono.. In un vortice che non sembra avere fine. Questa è la Prova.
{ GDR PLAY - SIANNA }



SIANNA [Tempio|Giardini] E' melmoso quell'involucro di tenebra che va fagocitando il mezzelfo.. Ah si, fiduciosa eri di ricongiungerti alla Velata.. e ora? Quella densa barriera di oscurità ch'andava dividendoti da ella t'ha trascinata via... Tornerai sulla via delle Nebbie? Ti perderai anche questa volta? No... S'adombra lo sguardo di chi d'ombra ha lo spirto... E di marmorea coriacea fermezza si farà quel corpo, tutt'uno con la spirituale sua corazza or innalzata... S'agiterà appena l'ala sinistra del Bianco Corvo.. volta a raggiungere un pertugio nascosto nel proprio petto.. si, ove ancora qualcosa di estremo valore custodisce... Si sofferma la mano a carezzar quel pendente d'onice che un antico patto ancora suggella.. un nome ed una promessa... è arrivato il momento di mantenerla... Poi, quel caotico frastuono andrà elevandosi dal nulla.. Dalla più profonda tenebra che possa condensarsi intorno allo spazio immoto.. Quelli che prima parean placidi corvi sembra voler or asserragliare la scalza Rinnegata.. Si.. li sente ella tutto intorno.. quel metallico gracchiare... Quello starnazzar d'ali pungenti.. Compare il timore che quelle lamine ossute faccia strage delle proprie membra.. eppur non un passo la muove... Stretta, radica al terreno, come secolare quercia... Esil betulla, funebre frassino.. tutto in ella par immobilizzarsi alla terra.. e stretto quel ciondolo alla sinistra manterrà...


Corvi. Sono Loro, che vengono a prenderla. Per portarla via. Vorrebbero divorarla forse. Le loro zampe si posano sulla carne della Mezz'Elfo, i loro becchi si posano sul tessuto. Tirano, pungono. Ma non lacerano. Non lasciano alcuna ferita. Perchè Colei che li comanda.. tra i Campi della Morte.. Colei che cavalca fra i Regni, Morrigan dei Bretoni.. Rhiannon di Avalon.. alza di nuovo la voce ed essa brilla come fulgida stella oscura nel turbine di piume. **Allontanatevi!** E ancora i becchini e i messaggeri, gli spiriti che volano sulla terra di notte, ancora oscurano la Via. Per pochi istanti. Poi le Ombre si diradano.. i Corvi volano in gruppo verso il cielo.. e la Via si svela di nuovo. Una mano è tesa proprio di fronte a Sianna.. La stessa mano che la prese al Tor.. o forse no. Non è la stessa perchè non è una Donna che le ha parlato. La Prova è stata Superata. **Eccoti, Sianna. Sapiente del Tempio di Avalon. Sacerdotessa del Vespro.** Parla da sotto il Velo la figura di nero vestita. Il silenzio torna sovrano. Le dita pallide attendono di essere avvolte. La Vecchia Severa riconosce di nuovo la sua figlia.
{ GDR PLAY - SIANNA }




SIANNA [Tempio|Giardini] Persiste nell'aggrapparsi alla sua forza.. Oh, si.. eri quello che eri... ora sei solo una donna come altre.. Al pensiero di Ella si aggrappa.. che nella forza la trascina.. Ed i becchi, le frustati dell'ali dei corvi va ella a percepire.. ma indistintamente.. quasi che di un altra dimensione s'avvalessero per punirla.. Poichè d'altro è composto lo spirto e non sarà un materiale flagello a farlo scomporre nel caos.. Immota ancor attende che tutto raggiunga il suo fine... un risvolto... qualsiasi sia... Attenderebbe che l'abulia dei suoi giorni arrivasse alla fine.. o forse di poter riabbracciare senza vergogna le sue sorelle... Ma che importa.. se ad altro s'accosta il Suo volere... Poi si inesplicabile s'envola al proprio indirizzo.. E calerà il sipario del silenzio su di loro.. All'attacco dei corvi subentrerà la calma che viene con il riposo del crepuscolo... E sol allora potrà ella risollevar lo sguardo... Senza esitazione.. Senza rimorso... Andrà così volgendo lo sguardo a colei che del Mistero è austera Madre... Poi, ancor quell'affilate orecchie andran cogliendo un nuovo sussurro... E' lei.. ritrovatasi e ritrovata...


La Velata parla di nuovo. La sua voce è stranamente familiare alle orecchie di Sianna. Le labbra di chi pronuncia le parole filtrano il messaggio divino. Piano piano, però, la Vecchia lascerà il posto alla giovane. Alla madre. Alla bambina dai capelli bianchi. **Da questa Notte tornerai a servire la Dea come sempre hai fatto. Abbraccerai le tue sorelle, celebrerai la Ruota dell'Anno e guiderai le Ombre e le più piccole seguirai nella crescita. Così sia. ** E il velo si alza. Il viso della Stella Oscura albeggia sotto i raggi di luna. Piano si sporgerà la giovane donna incinta a baciare la stella sulla fronte dell'antica maestra. Nessun sorriso. Solo la sensazione di riallacciare di nuovo il legame con la quint'essenza. Di nuovo a casa, Sianna. Di nuovo Te.

''Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.''

{ GDR END }


.oO Riassunto & Commento Oo.

E' notte. Una voce chiama Sianna fuori dalla Sala Visite. Fino ai Giardini Interni del Tempio, dove uno strano silenzio è pervaso da energie oscure. Una donna velata attende sulla riva di un fiume la Fu Stella. Corvi sembrano presenziare la scena sino a quando la Mezz'Elfo non finisce in mezzo alle dense ombre create dalla figura Velata. Nel turbine di piume e di Buio, Sianna rinsalda la promessa che la lega indissolubilmente alla Faccia Oscura della Triade. Così Rhiannon la riconosce di nuovo come sua Sacerdotessa e l'attuale Stella del Vespro le concede di vivere ancora tra le sacerdotesse, dove sempre è stata e dove potrà riprendere il suo Cammino.
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