)O( Ti racconterò una storia )O(

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+-Mistral-+
00domenica 15 novembre 2009 13:32
Ardèa iniziata del Tempio
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E' giunto per Ardea il tempo di divenire Iniziata. La madre, che veste ancora gli abiti di Somma Stella, la condurrà alla Dea e ai suoi tre volti narrandole una storia e passando a lei il Dono baciandola sulla fronte.

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Manca la prima parte della giocata perchè non inerente al rito di iniziazione.

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ARDEA {Tempio} {Le parole della Stella Rossa vanno a toccare un punto molto debole di lei, per questo forse si stringerà ancor di più alla madre propria per averne contatto con essa, legandosi in quel'intreccio carnale di cui con Lei fa parte, >
ARDEA >lasciandosi prendere per mano da questa e condurre verso la nicchia della Vergine Eterna} mi racconti una favola mamma?{ingenua nel suo porre domanda, non sapendo che forse il proprio tempo stia giungendo infine, tra le mani della propria >
ARDEA >genitrice a compiersi nuovamente, solo con lei verso un destino che si vuole per opera della Dea. Volgerà verso Hagall al suo congedarsi, sventolando la manina bianca e pasciuta in direzione di questa, in quell'inante saluto gioviale che si >
ARDEA >ripercuote nell'aria, prima di lasciarla decadere lungo lo stesso fianco a posare, creando una piccola smorfia sul visetto lentigginoso ad indirizzo del Fuoco di Cerridwen, nasino che si arriccia e boccuccia che si increspa, volgendo di scatto>
ARDEA >un istante dopo, verso la madre, come se nulla fosse mai stato}



KAGOME {{ Tempio >> Nicchia di Arianrhod }} - {{ Ascolta le parole di Fiheèral, ed annuisce. Lo sa bene: quante notti ha trascorso insonni, nonostante la stanchezza ed il bisogno fisico del riposo, per non mancare ai suoi doveri? Quante notti **
KAGOME ** ha passato a vegliare sul Tempio, lì, sotto l'arcata che separa la struttura dall'esterno, a puntar gli occhi contro il sentiero, a tender i sensi per percepire qualunque eventuale pericolo? Riporta le braccia lungo i fianchi, nota la smorfia *
KAGOME ** di Ardèa, eppure non fa nulla. Ha salutato la Domina, le ha reso onore. Ora, il Fuoco la richiama, e lei sente il cambiamento farsi strada nella Ruota eterna, ma ancora non è tempo che lei veda. Non sa come, non sa in che modo nè perchè, **
KAGOME ** ma sa che è così. S'arresterà proprio mentre stava per prender la via della nicchia della Bianca, per sentir anche lei quella storia, per sgridare - o forse giocare? - Ardèa ed ancora onorare la Signora. Non è più il Tempo, però. Sente la **
KAGOME ** fiamma perenne ardere sempre più intensa, e così si ferma, s'allontana. Sussurra qualcosa tra i veli per la Signora, e poi si volta, cammina. Lenta, come in preda a chissà quale trance o chissà quale emozione, avanza verso l'ingresso del **
KAGOME ** Tempio, verso quell'arcata che la separa dai giardini esterni. E state certi che non si fermerà, finchè non avrà potuto vedere il Sole splendere sull'erba costeggiante il sentiero, levarsi e raggiunger lo Zenith. Il Sole, il Fuoco, l'arsura. **
KAGOME ** Ama il Meriggio, ama Sua madre, e sempre l'amerà, fino ed oltre la morte. }}
KAGOME // Tempio >> Nicchia di Arianrhod = Tempio >> Giardini Esterni


PRIMAROSA {{ Nicchia Bianca }} °° { La Bambina la segue. Con una mano tiene la sua, con l'altra coglie il cero che Hagall prontamente le **
PRIMAROSA ** porge. Saluta la giovane Iniziata con un semplice cenno del capo, dunque osserva la Rossa Fiamma. Le sorride dolcemente, con la luce fioca della candela che nulla può contro la chiarezza cignea della sua pelle. Così anche ella si allontana, **
PRIMAROSA ** eppure un tempo nuovo sta per giungere, anche per l'amica. La ruota gira ed ella segue il suo moto, armoniosamente. Ecco, madre e figlia di fronte alla statua. Ecco, la storia inizia. }**
PRIMAROSA ** Ardèa, sappi che la Dea è Trina come le facce della Luna. { Questo le mormora, la voce pacata e ben udibile, guardandola negli occhi per scorgere ogni ombra di dubbio nel caso affiorasse. Sa che non sarà così.. i bambini comprendono molto **
PRIMAROSA ** meglio degli adulti gli dèi celesti. }**
PRIMAROSA - ** Quando la Luna sale novella nel Cielo, sulle acque scure del lago, e ti sorride sottile, essa è nata, essa è Arianrhod. Un giorno, la Luna novella, la Regina delle Acque, Arianrhod, questa fanciulla bianca che vedi, chiamò a se una bambina che **
PRIMAROSA - ** doveva diventare sacerdotessa. Ardea, quella bambina sei tu e questo è il giorno che ella ti chiama. Tu vuoi prendere parte della sua luce di Speranza, portarla nel tuo cuore? **
PRIMAROSA { Con voce d'argento glielo domanda. La guarda, il suo volto sembra trasfigurare, farsi ancora più rilassato e dolce, ricolmo di una gioia che vive in eterno nelle primavere. Non c'è solo la donna, ora, o la sacerdotessa: c'è anche la Dea.


ARDEA {nicchia Ariand}°{Segue la genitrice in quel corto peregrinare per arrivare ai piedi della vergine, presa per mano, come suole sempre fare quando cammina di fianco ad essa. Piedini scalzi che si susseguono sul marmo di quel tempio ai suoi occhi >
ARDEA >come un arcobaleno sempre vivo, sempre mutevole, vivedo quel sogno ad occhi aperti in continua mutazione, un cotinuo scoprire tra la realtà di un sogno che la Dea le reglaa ai suoi occhi vivaci, e le parole di una madre che narra una storia antica
ARDEA >
ARDEA >Siederà infine sulla panca della bianca Signora, sotto i piedi di colei che guarda dalla sua coppa che erge, ed a cui ai piedi mille e mille volte ha posto secchielli con ranocchie in un gesto di devozione innato.} Si mammina anche io lo voglio>
ARDEA >... voglio diventare come te{ E sobbalza quel corpicino seduto sulla panca di marmo, saltella e ride in quella speranza che si apre di poter seguire le orme materne che per lei sono sempre stata una guida presente, come una bimba nel giorno>
ARDEA >in cui le vien data la notizia che è divenuta donna, eppure Ardea ancora questo non lo sa.. o forse non se ne rende conto}

PRIMAROSA {{ -> Nicchia Rossa }} °° { Amorevoli gli occhi pallidi che su quella creatura speranzosa si adagiano come un bacio di seta. Altro che petali di rosa le labbra! No, gli occhi nivei della Signora di Avalon sono come quella morbidezza. Un passo, **
PRIMAROSA ** semplice, dunque ancora cercherà la manina della piccola, e comunque le indicherà l'altra nicchia, quella rossa di Granato, quella con la donna dal ventre gonfio. Quali immaginari di bambina copriranno quella solenne immagine? Chè penserà **
PRIMAROSA ** Ardèa della Signora del Cerchio? Si befferà di quella sua grossa pancia? Forse, ma sicuramente, più in profondità, ella percepirà l'intenso e magico legame che esiste fra lei e Cerridwen. } Vieni allora Ardèa, la storia prosegue. { Questo le **
PRIMAROSA ** sussurrerà, la voce muta, si fa più calda e ferma, gli occhi sono quelli do gni madre. } Poichè quando la luna è Piena nel cielo e la sua luce è così forte che tutta la terra è coperta di una fertile e materna luce e le stelle tutte **
PRIMAROSA ** scoloriscono sconfitte a confronti d'ella, essa è divenuta Cerridwen. Lei, la Signora del Cerchio, che genera e divora, questa donna che tu vedi qui, forte e giusta, essa anche chiamò a sè una bambina che doveva diventare sacerdotessa. Ardea, **
PRIMAROSA ** quella bambina sei tu e questo è il giorno che ella ti chiama. Tu vuoi prendere parte del suo Amore di Giustizia, portarla nel tuo cuore?


ARDEA {->nicchia Cerri}°{Salta già da quella panca bianca, con la vivacità di un grillo in primavera e le'energia che sol in tale tenera età si possiede. Occhi che si sgranano, diritti sulla madre che la prende nuovamente per mano, ed irrequieta lei >
ARDEA >in quella storia fatta di volti che mutano e sussurri che chiamano, la seguirà docile nelle sue movenze infantili, vivace come gli occhi color del mare che si spostano dalla genitrice alla Rossa Signora, altalenadosi tra le due parti man mano che>
ARDEA >il racconto va avanti, stringendo la boccuccia e rivelando nuovamente una smorfia, che altro non è che un bacio al nulla} Si mammina... anche lei ... come Kagome{E gli occhi luccicano come quella voce pimpante genera esaltazione e allegria>
ARDEA >neppure forse rendendosi conto di quanto stia accadendo, segue solo quel richiamo, oggi più forte di prima, eppure lo ha sempre udito dalle loro bocche, ha sempre udito la voce di quella Balia Eterea parlargi, crescerla, accudirla, ninnarla>
ARDEA >ed averla rappresentata dentro di se come la voce della propria madre, quella voce che ora narra la storia della vita e del cerchio}


PRIMAROSA {{ -> Nicchia Nera }} °° { Davvero una madre può portare la sua bambina di fronte alla Morte? Eppure ella deve e sa che è giusto, perchè anche di una fine si tinge la vita, così come di una rinascita. Stringe dolcemente la mano di Ardea e *
PRIMAROSA ** percepisce con forza l'Ombra penetrarle nel respiro. Ricorda il Destino che a breve le spetterà, ricorda l'abbraccio degli spiriti che l'ha tenuta in grembo per così tanto tempo. Pochi passi, ne bastano davvero un nonnulla, ed ecco che dalla **
PRIMAROSA ** nicchia in granato passeranno a quella sacra in legno d'ebano. Ed Ella, che pensieri susciterà? Velata, misteriosa, con quell'arma in mano. Minacciosa protettrice del tempio della saggezza, ultimo arrivo di tutte le anime più alte e anche **
PRIMAROSA ** di quelle più meschine. } La storia sta per finire, Ardea. Poichè quando la Luna sale al cielo, sottilissima e tagliente, essa viene per mietere le stelle. L'ombra che segue a lei è profonda e fitta ed è difficile vedere. Ella è Rhiannon. **
PRIMAROSA ** Un giorno, la Luna calante, la Regina degli Spiriti, Rhiannon, colei che vedi con il velo, chiamò a se una bambina che doveva diventare Sacerdotessa. Ardea, quella bambina sei tu e questo è il giorno che ella ti chiama. Tu vuoi prendere **
PRIMAROSA ** parte della sua ombra di Saggezza, portarla nel tuo cuore? { Questa volta glielo domanda quasi a bassa voce, il viso serio ma non severo, solo infinitamente in attesa. Ecco, se ella risponderà positivamente, ella l'avrà data per sempre a Lei. **
PRIMAROSA ** Ardèa non lo sa, forse nessuno lo sa, ma questo, oggi, è un Sacrificio.



ARDEA {nicchia Rihannon}°{Ed ecco infine che la triplice si conclude in quella forma austera e velata, nera essenza di una vita per quanto crudele anche giusta anch'essa, perchè tutto ha un termine e tutto ha una fine, la fine è in Lei, viso celato >
ARDEA >da quell'eterno velo che solo dopo il trapasso essa si leva per accompagnare le anime di coloro nei campi elisi, dove la ruota della vita girerà di nuovo per loro, o se vi fosse misericordia e bisogno, anche del più meschino, Essa lo riporrà nel>
ARDEA >corpo da cui è stato portato via. La mano della madre viene di istinto stretta più forte, naturlae il gesto del corpicino di quella colombella stringersi al ventre materno, carne e sangue a cui per sempre resterà legata, cercando quel contatto >
ARDEA >che più di ogni altro ha bisogno di sentire, soprattutto in tal momento, quando gli occhioni grandi ed azzurri si levano alla Nera Signora, a cercare un viso che non c'è, scivolare sull'arma che essa stringe in mano e da li ai suoi piedi, >
ARDEA >volgendo a cercare il viso e gli occhi materni} Si come te mammina... l'ho visto il tuo vestito nero nel baule...{Quella sensazione di timore muta nella mano che si tende, nel coraggio che ancora non si sa di avere, essendo solo determinazione>
ARDEA >alle volte anche caparbia cocciutaggine}... ma dopo il velo se lo toglie?...{E s'alza un sopracciglio, ammicca il viso e si aggrotta la fronte, si direbbe che più di dieci siano gli anni che essa porta in se, infantile eppure con quella grande>
ARDEA >forza di volontà che la forgia come un'arma}


PRIMAROSA {{ Nicchia Nera }} °° { Ricambia quella stretta, non la fa mancare, ed ella risponde affermativamente. Già qualcosa è compiuto, poco manca per confermare quanto la bambina stessa ha deciso nel seguire il suo Destino. Poi, quella domanda. **
PRIMAROSA ** Apparentemente innocente e semplice. Poichè semplice è la Verità. } Sì, Ardea, un giorno alzerà per te il velo e tu potrai vederla in viso. E scorgerai, sui suoi lineamenti, quelli belli e candidi di una giovane bambina come te.. poichè **
PRIMAROSA ** essa ti riaccompagnerà all'inizio della Storia e tutto si ripeterà ancora. { Tremano le sue labbra mentre lo dice. Pieni di lacrime gli occhi, lacrime alle quali non ha saputo porre freno. E' la gioia mista al dolore, eppure non avrebbe **
PRIMAROSA ** permesso a nessun'altra di condurla attraverso questo cammino. Lei è sua! E' sangue del suo sangue! Eppure non lo è più. O, forse, lo è ancora. Si china, piano, come respirando e vivendo questi ultimi attimi prima del Dono. Adagerà delicata **
PRIMAROSA ** le labbra sulla fronte di sua Figlia e lì, proprio lì dove la tocca, ecco sbocciare come una Rosa la stella a cinque punte, solo delineata vagamente, simbolo ora e per sempre di appartenenza alla rina Signora. } Ecco, Ardèa, ora tu conosci **
PRIMAROSA ** il segreto della vita e della morte. Fanne tesoro e cresci negli insegnamenti delle tre signore, vergine di Avalon, Iniziata della Dea.. { Solenni parole che le mormora ancora da chinata, gli occhi appannati e quella strana sensazione di **
PRIMAROSA ** benessere che chiamano felicità.


ARDEA {Nicchia Rihannon}°{Si arricciano le labbra in avanti sporgendo, quel bacio che muta in perplessità allo sguardo della madre ed alle sue gote rigate, non capendone, ancora, il motivo di tale emozione, lasciandoche quel bacio sulla sua fronte >
ARDEA >schiocchi, ma non è un bacio che normalmente le veniva dato prima della buonanotte, non è un bacio di dolce rincuorare dopo esser caduta ed essersi fatta male. E' quel bacio che si genera attraverso la madre propria tramite la Trina Dea. >
ARDEA >Chiudendo gli occhi a quel contatto si dolce che infonde pace, illumina gli occhi e la fronte, la consacra Figlia della Dea, Ancella Eterna di quell'isola e del Volere Divino. Le manine rilasciano la presa dall'abito e dalla stessa mano che poco>
ARDEA >prima si stringeva, per poter prendere tra di esse, piccole dellicate e paffute dita, il viso materno ancora chino su di se, passare i pollici sulle gote pallide della madre, su quella figura eterea che più d ogni altra ai suoi occhi è la più>
ARDEA >bella, proprio angelo custode} Sarò come te ... però non devi piangere mammina che poi si fanno gli occhi brutti {Son le parole ripetute dal padre proprio a se, in tutte quelle volte che ha fatto capricci e pianto. Le guancie si gonfiano in una>
ARDEA >ennesima smorfia infantile, prima di aprire un enorme sorriso e cercare di circondare il collo materno per avvinghiarsene ad esso, sussurrare all'orecchio} ... ti voglio bene mamma..{Suggello di eterno amore}


PRIMAROSA {{ -> Verso i Giardini }} °° { Proprio quando il senso di Vuoto si era fatto pressante in quel momento che viene dopo la Felicità, ecco che quelle piccole braccia paffute arrivano a colmarla di nuovo. Si stringe a lei dolcemente, le carezza con **
PRIMAROSA ** una mano la testolina ramata. } Anche io te ne voglio, piccola mia. { Questo il mormorio affetuoso, la voce più buona e morbida che conosca, che dispensa solo ed esclusivamente per lei, neppur mai sentita dall'uomo che comunque ama. Nessuna **
PRIMAROSA ** lacrima danneggia più lo sguardo limpido e una serenità che è fatta solo per esseri dotati di un occhio volto al Divino riempie la valle nivea del volto della Signora di Avalon. } Andiamo a vedere come sta Nammy, che dici? E poi ti farò **
PRIMAROSA ** vedere il tuo nuovo vestito.. { Qualche passo già compie e sulla arcata che di luce più forte si tinge e tinge lei stessa, facendola brillare come se fosse una stella caduta sulla terra, ella come Dea e come Donna le porge la mano, **
PRIMAROSA ** sorridente, promettendole amore eterno.. vita eterna.


ARDEA {Nicchia Rihannon->Giardini}°{Ed ancor più grande quel sorriso si apre, parrebbe raggio di sole, o metà del viso della notturna signora del cielo, ad arrossare le gote lentigginose e far brillare gli occhi di una luce nuova, con quella stella>
ARDEA >bianca a far capolino tra le mille ciocche di capelli rosse come il fuoco}Si andiamo da Nammy.. te l'ho detto che Nammy ha fatto le ranocchiette?... c'è tutto il giardino pieno.... stai attenta a dove metti i piedi che sennò le schiacci... {E le >
ARDEA >braccia si aprono in quel cerchio che vorrebbe far immaginare il giardino tutto, nella sua completa immagine a disegnarlo illusoriamente con la propria mente e quella capacità di fantasia di cui solo a quell'età si è dotati, sul confine tra sogno>
ARDEA >e favola; afferra la mano materna che gli vien data guidata verso quell'arcata che apre la soglia al giardino, cornice di quell'insieme tra madre e figlia di nuovo insieme, ora Sorelle del Cerchio}

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