)O( Squarcio nel Passato. Il Sentiero di Rhiannon. )O(

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Nivienne
00domenica 21 febbraio 2010 14:35
Hagall Sapiente del Vespro
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Riassunto:Link FM


Hagall prega presso la Nicchia dell'Oscura quando giunge la Dama del Lago, vinta e ristorata da una zuppa di farro. Le due discorrono della fenice veduta durante la festività di Imbolc, della visione avuta dalla Grandine e dalla Sapiente Chloe sull'armatura portata al Tempio da Ser Azhael e quello che ne comporta. Il Volo dei Corvi preannuncian l'Oscura che si manifesta e reclama a sè Hagall quale Sua Sapiente. Infine la spada forgiata dallo stormo di Corvi si annulla nel petto di Rhiannon ed una visione le trasporterà fra i ricordi di Morgana, Araglas e Radiack.

//Commento: Congratulazioni Hagaluccia *.*

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HAGALL { Nicchia Oscura } • { Raccolta in quelle Ombre Nere, l’Alta Sacerdotessa prega in ginocchio quella madre che invece di adottarla l’ha rapita. Che invece di crescerla l’avvizzisce. Eppure guardatela, prostrata sotto il suo perverso dominio, lasciando che quel Velo nasconda un volto d’ebano così come il buio ora nasconde il suo viso ambrato. La stellina che reca tatuata in fronte si sfama della poca luce che trova, vibrando in quel contatto divino ed umano che si tende come un filo di seta. Il tempo scorre, i capelli crescono, biondi e ondulati, raggiungendole la schiena in una carezza fuggevole che segue il ritmo della brezza d’estate che penetra fra le colonne come sciame di libellule inconsistenti. Poi delicatamente la preghiera sfuma, similmente ad un fuoco che si spegne, e il legame si slaccia nel gesto di tornare in eretta postura. E’ alta, sicuramente più di ieri, probabilmente meno di domani }

CALLISTA {.Cucina->Tempio.} . Notte che avanza, notte che divora ogni luce, notte che porta paura. Fruscio di dorate stoffe in quell'ala del Tempio che in passato difficilmente poteva bearsi di quella creatura meticcia, troppo agile per essere mortale e troppo goffa per appartenere all'elfica stirpe. Cammina in bilico, come un'acrobata sul filo della sua vita, filo che non è più solo nero, ma anche candido e vermiglio. E così una zuppa di farro ha vinto la sua eterna battaglia nei morsi della fame. Imbolc è passato ed il tempo di Beltane troppo distante per pensare al digiuno spirituale. La ciotola di legno riposta nello scaffale perfettamente pulita, linda e pronta per essere utilizzata dalla prossima sorella che desidererà approfittarsene. Per lei, quel tempo è già passato e ogni materiale desio colmato. Certamente non per questo motivo il suo volto risplende di gioia e nemmeno d'odio. Espressione completamente muta che si incrocia con la nera stellina sulla fronte, oscuro contorno di un alabastrino incarnato, presto rivolto verso quella soglia da cui l'ardore di fiaccole accese ed il profumo delle fragranze del braciere si possono intuire, sbirciando appena oltre quel ligneo uscio, come una bambina colta con le mani nella marmellata. Ma ciò che le tre Statue osservano è la loro incarnazione sull'Isola. Ed è la Dama del Lago che avanza, alta e severa nei suoi passi e leggera come una farfalla preziosa.

HAGALL { Nicchia Oscura } • { La sente. La Dea. La sente in tutte e tre le sue forme, la sente muoversi ed arrivare. La sente frusciare in quella sua veste sottile, la sente in un aurea che ha imparato ad amare e di cui ormai non saprebbe fare a meno. Si scosta dalla nicchia di un solo passo, scivolando lontano dalle tenebre che sembrano ammaliarla ed abbellirla. Si allontana ancora di più dalla nicchia, scalza e selvatica come una pianta di ortica. Velenosa, ispida, eppure fedele ad un unico muro, intrappolata per amore o per natura a quella pietra che la fa salire verso le stelle. } Vi sento { mormora senza cercarla con lo sguardo. Lei comprenderà cosa la Vespertina intende dire. Sente la sua Aura. La sente e se ne bea. } Vi sento { ripete come per convincersene, come per non lasciar sfumare questa splendida sensazione. Soltanto dopo alcuni istanti si volgerà er guardarla } Spirites Aveas mia Signora { mormorerà infine }

CALLISTA {.Navata Centrale.} . Si fonde quell'oro prezioso. S'unisce con le ombre che governano indisturbate la notte e gioca con i riflessi di quella luna che sta giungendo alla metà della sua vita. Si ferma per un attimo il suo passo, come se volesse assicurarsi che ciò che avverte è reale e tangibile, sprigionata da una persona in carne ed ossa anzichè da uno di quegli spiriti che senza sosta artigliano le ampie maniche della sua veste e le sussurrano i segreti del passato, del presente e del futuro. Una voce si leva sulle altre, un richiamo ch'ella riconosce come tenebra e nebbie, come coltri che si disfano alla volontà della Regina dei Corvi { Ed io non mi nascondo a te. Mai a te, Grandine. } Un sussurro che supera ogni confine tra lei e la nicchia della Vecchia, avvicinandosi sempre più all'Altare. I suoi smeraldi, sbiaditi nelle tenebre e rinvigoriti nello stesso cristallo che sussulta ad ogni respiro della mezzelfa, posato sulla curva del suo petto, là ove un corpetto ricamato nell'oro esalta la sua magrezza, cercano quella voce e la trovano { Una bellissima fenice...} Solo questo viene mormorato, in ricordo di quella che fu nella festività della Vergine.

HAGALL { Pressi Callista } • { La guarda avanzare nella sua mistica e mezzana bellezza. Ibrido di due stirpi che hanno scelto di fondere gli elementi più sacri della loro natura. Sorride delicatamente, come se la sua bocca non fosse avvezza a tal gesto e rischiasse di spezzarsi. Colma la distanza che le separava raggiungendola con una camminata quieta e senza fretta, per poi affiancarla e guardarle gli occhi lacustri } Non ne avevo mai veduta una { ammette. Eppure è sicura che non ne vedrà una più bella in futuro. } Come state mia Signora? { chiede conscia dei sacrifici di mente e corpo a cui ella, Sacerdotessa o Somma, è solita sottoporsi. Solo dopo che le risponderà aggiungerà } Siete a conoscenza della Visione che abbiamo cercato io e la Sapiente di Rhiannon? { una domanda a cui per retorica seguirà una spiegazione dalla stessa voce }

Non un Destino per tutti. La Terra di Avalon è scossa da minacce ed oltraggi. Offesa, vituperata, terrorizzata. La luce della primavera è un’atmosfera apparente in cui si allungano ombre assassine ed infide.
Isola immobile ed eterna, eppure Leggenda senza confini in cui si mescolano equilibri, si intuiscono momenti storici e passaggi di testimone che condizionano epoche intere. Avalon è l’anticipazione del futuro, è il luogo in cui gli attimi si fermano ed ogni attimo, per tal motivo, va compreso e va affrontato a velocità di pensiero istantanea. Ogni errore è un errore per milioni di vite. Ogni azione, nella bellezza infinita del centro dell’universo, è un passo verso l’assoluto o un cedere nel baratro. Ci sono occhi scuri che osservano dall’alto. Corvi [circa una dozzina] che come frecce d’ossidiana solcano il buio, planano morbidamente oltre il declivio. Una macchia scura compatta che offusca le stelle ed il cielo. Diretta al Tempio. Sede della trasfigurazione del Destino. Il Bene, il Male, la Giustizia. La Giustizia per un equilibrio troppo facile a confondersi o a perdersi. [Gdr Play Callista Hagall]


CALLISTA {.Pressi Altare.} . E nel centro di quella costruzione che è divenuta casa ormai da lunghi anni, perduta e ritrovata, le due ancelle si ritrovano. Una vestita d'oscurità e l'altro d'oro splendente. Non è solo il crine a renderle simili, c'è anche un piccolo simbolo che si specchia quando i loro volti si incroceranno, due stelle ladre d'ogni fonte di luce. E' cresciuta quella ragazzina che ha di fronte, nel corpo, nel volto che non teme più l'oscurità e nelle profondità degli occhi che troppo iniziano a vedere. Qualcosa che le fanciulle della sua stessa età nemmeno possono immaginare { E cosa vi ha mostrato ? } Una semplice domanda, che molto di più esige che una semplice risposta { Lei fu la mia maestra e la mia guida tra gli spiriti } Chissà se l'elfa questo l'ha già annunciato alla giovane Hagall. E rimarcarlo, in questo momento, rende solo l'espressione della Dama del Lago più dolce e più serena, allungando la propria mancina verso il volto dell' alta sacerdotessa, porgendo una debole carezza a quella pelle ambrata e ribelle. Tocco che potrebbe farla trasalire, perchè i suoi occhi, abituati alla penombra d'una notte spezzata dall'argento della luna, potrebbero intuire un cambiamento in quelle tenebre, in quelle macchie di cristalli ora inesistenti sopra il suo capo.

HAGALL { Pressi Callista } • { Mentre la notte si fa piena attorno a loro, un nuovo sole pondera già la propria rinascita fra qualche ora. Loro ne saranno testimoni, come ogni volta che s’incontrano, poiché la notte è troppo bella per perderla dormendo. Così anche oggi, forse, la trascorreranno a parlare. Eppure ricorda ancora perfettamente quando la notte era la sua più grande nemica. Le rubava il sonno e glielo restituiva dopo avervi cucito sopra incubi e sudore. } Per me è un onore starle accanto. { annuisce } Abbiamo chiesto alla Velata ciò che ser Azhael, facendo le veci del Re, ha chiesto a noi. { sicuramente ella rammenta la richiesta del cavaliere. Quindi prosegue } Ci ha mostrato il luogo in cui i nemici si rifugiano, c’erano grotte ed anfratti, una vegetazione diffusa e qualcuno che spegneva un fuoco. Loro erano una ventina, si sono divisi in due contingenti di cui uno si diresse a Nord, capeggiato da un uomo elegantemente vestito, dai capelli ricci e rossi. { racconta, come se parlasse del più e del meno. Poi sente quel tocco e chiude gli occhi per un attimo }

Lo Stormo si assottiglia quale lama d’una spada oscura ed in un attimo punta l’accesso al Tempio. La Lama della Notte, come condotta da una leggera brezza del Nord, è rapida e veloce, mossa da abile ed invisibile spadaccino. Formata da decine di occhi neri come inchiostro, plasmata perfettamente da una forza indicibile che ne condensa le movenze e la guida verso l’obbiettivo. Callista ed Hagall hanno la percezione che qualcosa stia accadendo, adesso, perché l’aria è attraversata da tremori udibili nell’eco dell’ampie volte e lo Spirito si sorprende dall’essere meravigliato da una situazione d’improvviso così insolita. Come se i sussurri del passato fossero in un attimo giunti a raccontar nuove storie e ad aprir nuovi varchi verso la Verità. Sussurri, vibrazioni del vento. Oltre l’accesso, la sagoma del mistero si proietta verso l’interno. I discorsi si sospendono. Non un Destino per tutti. Il Volo del Corvo anticipa l’inquietudine e ne diviene il suo custode preferito [Gdr Play stesso ordine].

CALLISTA {.Pressi Altare.} . Un tocco che assapora il gelo di quello che anche lei era, prima d'essere scelta. Sorelle che se ne vanno e sorelle che tornano, questo è quello che l'Una e Trina ha voluto regalarle, perchè tutto ritorna, come la Ruota che avanza negli arrugginiti cardini di una nuova era. Rimane sollevata la sua mancina mentre le parole della figlia di Rhiannon colpiscono le sue appuntite orecchie, svelandole segreti e verità che forse nessun altro ha ancora udito { Bisogna informare il Re, al più presto. } Voce che flebile s'addormenta nelle sue stesse labbra esangui, sensazione che le impedisce di proseguire, affinchè anche il cavaliere del drago sia informato di quanto Ella ha deciso di mostrare alle Sue figlie. Brividi inesistenti accarezzano in una morsa ghiacciata la sua schiena e ferite nascoste affiorano sulla pelle levigata d'avorio. Vibra il tempio, vibra l'aere e lei con tutto quanto. Ma nulla le sue verdi iridi riescono a cogliere nella notte, quando una rapida occhiata verso l'ingresso le distoglie l'attenzione da Hagall. Solo per un attimo tutto questo dovrebbe durare, perchè la conoscenza supera di gran lunga quella sensazione che solo un angolo della sua mente potrebbe riconoscere, qualcosa che rimane ancora sigillato, per il momento. E' stata attirata come una falena alla luce per un altro motivo. La sua mano scivola lungo il volto della sorella e figlia, fino a giungere al collo, ove tenterebbe di stringere con più forza, non per procurarle dolore, ma solo per obbligarla ad inchinarsi a lei e a poggiare le ginocchia sulla fredda pietra del pavimento. { Ascolta la terra. E respira il suo profumo }.

HAGALL { Pressi Callista } • { Annuisce } Ho già preso accordi con ser Azhael affinché venga qui per sentire il Suo responso { Qualcosa si spezza. Si rovina la colonna e la pietra. Si raschia la brezza della notte come se strisciasse a fatica su un suolo ruvido. Sgrana gli occhi l’Alta Sacerdotessa, senza dire una parola. Cerca lo sguardo della Domina, cerca in esso qualcosa che le dica che anche lei ha sentito. Non ce n’è bisogno, lo sente nella sua voce. Spiriti che sussurrano, giorni passati che tornano presenti nelle loro parole impalpabili. Resta immobile come una statua di sale, teme che un minimo movimento possa riaprire quella voragine passata. Tremerebbe, se ne avesse la forza. Arriva però la forza della Signora, che la conduce al suolo perché lo ascolti. Non comprende, ma cerca di chinarsi piano seguendo il suo invito, per poi tentare di posare la tempia destra sulla pietra }

C’è una Storia da raccontare ed una da capire. Mentre Hagall si inginocchia e Callista trova con l’attenzione l’ingresso, la manifestazione del Divino si compie e qualcosa, nell’animo dell’Alta Sacerdotessa del tempio, si rivela.
Quella Lama oscura appare fendendo con il proprio buio la fievole luce che anima il tempio. Chi muove i Corvi? E’ Rihannon? E’ Morgana? Ancora Lei a tormentare, ancora il suo nome tra le labbra che tremano per la rabbia. Ogni volta che viene pronunciata, ogni volta il dubbio che qualcosa possa accadere in qualunque istante. E’ il sentimento che accomuna ormai da mesi Callista e le Sacerdotesse che la seguono incondizionatamente. La Lama della Notte, tuttavia, attraversa la navata centrale ma non pare essere una minaccia, il volo è costante, il frullar d’ali deciso e coordinato. La cuspide si flette poi a destra, ondeggiando per alcuni frangenti sul profilo d’ un mare impetuoso, prima di fermarsi e trovare il nuovo spunto che le permetta di muoversi e chiarire il proprio significato . La Nicchia di Rihannon. E’ in quella direzione che viene puntato il vertice della Spada. [Gdr Play stesso ordine]


CALLISTA {.Pressi Altare.} . La mancina divenuta artiglio si abbassa con le movenze della figlia d'Africa, abbandonando quell'ambra solo quando niun movimento di ribellione le si mostra. E perchè dovrebbe farlo, quella figlia che la segue come un faro tra le ombre e le avversità d'ogni giorno? Si muove lenta la bocca della Somma Stella, forse per mormorare qualcosa che ancora non può avvenire, perchè ciò che prima aveva semplicemente temuto, diviene realtà. Una verità agghiacciante, un qualcosa di già visto e sopportato, un incubo che si ripropone nella stessa versione. S'alza il suo volto pallido, tuttavia deciso questa volta a combattere e a non lasciarsi perdere tra inutili chiacchiere. I denti serrati, gli occhi che ardono di verdi fiamme. Ma ciò che le viene mostrato non dovrebbe aver nulla di spettrale e nè di pericoloso per il Tempio [//Sesto senso liv.6], solo il volo di quei messaggeri che sono cari all'Anziana e che si allungano fino ad entrare nella sua nicchia, superando entrambe le Ancelle, affondando le loro ali nella Sua oscurità e nella Sua rappresentazione d'ebano. Libera di poter seguire quel volo, un'intuizione e una presenza che potrebbe consolidarsi nella luce della propria stella, capace di donare ad entrambe i riflessi d'ogni colore conosciuto e donatole dalla Triade [//Luce di Stella liv.6]. E se così fosse, la Dama del Lago riuscirebbe a comprendere quello che sta accadendo, quella scintilla di divino che ha sbattuto le ali sopra i loro capi. E se così fosse, la sua voce, gracchiante come il nero stormo, tornerebbe a vibrare sulla bionda figlia di Rhiannon { Tu sei la Morte e la Grandine, la fine di ogni speranza. I Corvi ti appartengono e tu appartieni a loro. } Nuovamente la mancina andrebbe a posarsi sulla fronte di Hagall, su quella nera stella pulsante d'ombra e di spettrali tenebre, per premere con forza, forse causando dolore { E li comanderai perchè essi si nutrono delle tenebre, come farai anche tu da ora, Sapiente dell'Anziana } Si alza d'improvviso la voce della Dama del Lago, lasciando risuonare quel nuovo incarico nell'aria.

HAGALL { Pressi Callista } • { Mentre la pietra fredda le congela la tempia, tutto accade con una lentezza inesorabile che al contempo avanza attraverso una sorta di velocità fuori dal tempo. Vede ogni cosa con gli occhi e l’animo, segue quella nigra cuspide indicare la nicchia dove pocanzi lei stessa pregava. Deglutisce, com’è difficile ora… Cerca di sollevarsi piano, non torna in piedi, come bambina si accuccia senza distogliere lo sguardo dalla spada. Soltanto dopo aver tenuto abbracciate le ginocchia per alcuni istanti, tenta di alzarsi del tutto. Cerca la stoffa della veste della Somma Stella del Tempio, cerca di afferrarla come fanno i bambini quando sono spaventati, eppure lei adesso non ha paura. Non più. Sente il tocco di Callista, sente dolore dove tempo addietro Rhiannon la baciò. Sente le sue parole e poi sente e basta. La chiama Sapiente. La chiama e la sceglie. Di nuovo. Non riesce a dire niente. Solo schiude le labbra e nient’altro }

Il Futuro di Hagall e la manifestazione del Divino si compiono, quasi, nello stesso istante. Ricordi Callista di Morgana e del suo avvicinarsi alla Statua? Ricordi com’era cauta e com’era brava a fingere tra le maschere che indossava a suo piacimento? La Nicchia di Rihannon è il Destino di Hagall. Ed è lì che Morgana si è diretta, prima di tutto. Perché mai avrebbe dovuto farlo? La Spada saetta e corre in direzione della Dea dell’Oscurità. Sembra in qualche modo potersi schiantare, a meno di non fermarsi all’ultimo momento. Ma la velocità intrapresa suggerisce l’inverso. I Corvi scendono in picchiata. Ma nessun tonfo, nessuno schianto. La Lama si annulla, letteralmente, sul corpo scultoreo di Rihannon,attraversandola ed illuminandola di uno splendore violetto. Il Tempio si riempie della luce dell’Ossidiana. Hagall avverte il proprio cuore essere inondato da emozioni fortissime. Callista, comprende, prima dell’Alta Sapiente, che non si tratta di Morgana. E’ la Dea. E’ Lei a manifestarsi. E’ Lei che muove la lama di scura ossidiana e diffonde la sensazione del misticismo, del divino, dell’Assoluto nella sua Dimora. [Gdr Play]

CALLISTA {.Pressi Altare.} . Le parole improvvisamente non hanno più senso. E' la luce dell'Una e Trina che colpisce entrambe ed è la comprensione che la figura di quella vecchia megera va dissolvendosi che porta la Somma Stella ad abbandonare il volto ed il biondo crine della nuova Sapiente oscura per affondare i propri occhi verso quella nicchia che per lungo tempo fu solamente sua. Discendono i neri corvi, sfiorano la nera Statua di Rhiannon che riluce in un'atmosfera violacea, come il cielo quando le ombre iniziano a dipingerlo. { Guarda, Hagall } Rapide le sue parole, che non nascondono la sua eccitazione all'evento divino che si è da poco dimostrato. Morgana? Perchè il suo pensiero inizialmente si era soffermato su di lei e su quello che aveva dovuto sopportare? { Sono i Suoi corvi, quelli }

HAGALL { Pressi Callista } • { Tutto si è concluso, tutto è divenuto pulito, le ombre, quelle cattive che aleggiavano sul suo cuore, sono scomparse facendole comprendere tutto solo adesso. Guarda la statua di Rhiannon, guarda la sua maestosità ed emozioni bellissime l’attraversano come lame meravigliose. E un’altra notte avanza, sui sospiri del giorno prima, sui bagliori di quello che verrà. } No madre. Sono i miei, stanotte { ssh.}

La spada brunita si annulla nel petto di Rihannon e i suoi occhi si illuminano di un riflesso topazio. Il fascio di luce che si leva dallo sguardo addiviene di un intenso turchese. Callista ed Hagall ne possono mirare lo splendore e, nel buio violetto che si diffonde nel tempio, scorgono più avanti l’immagine ovattata di un ragazzino dai capelli rossi, sospesa tra i fumi inconsistenti dell’incenso aleggiante nell’aria, che in tal modo reagisce allo sguardo di Rihannon, appalesando la visione di un Ricordo. Araglas, il Signore delle Sabbie per chi lo avesse conosciuto, è in piedi nello sfondo indefinito di una stanza cupa. Parla. E le sue parole attraversano il tempo e lo spazio per raggiungere, in quel momento, l’attenzione della Somma Stella e dell’ Alta Sapiente. “ Io non capisco … Perché mai siamo alla ricerca di quei Cristalli … se poi la Spada di Errenwen è in grado di distruggerli…E poi, che mi dite di quella Maledizione?” Una voce si leva in replica, una voce che Callista ben conosce, ma il cui profilo non vede, nascosto ed invisibile rispetto al quadro della visione “ Figlio mio … nemmeno io so con certezza il luogo ove Errenwen nascose l’Athame … per cui non possiamo affidarci alla speranza di ritrovarlo … Le Strali del Potere vanno trovate prima che lo faccia Radiack, a cui non possiamo consentire alcun vantaggio. La Maledizione è possibile contrastarla e probabilmente sanarla, ma questo probabilmente comprometterebbe l’utilizzo stesso dell’Athame. E probabilmente, una volta trovato, dovrò…” La voce di Morgana si sospende in tempo, il ragazzino dai capelli rossi assume un’ espressione preoccupata ed interrogativa “ Cosa …dovrete…fare Madre? Non capisco…?” La replica non si trattiene dall’essere confortevole e pronta “ Nulla… non preoccupatevi … Adesso guardatemi negli occhi e … Promettetemi … Voi prenderete le Strali ed impedirete a Radiack di impossessarsene … Domani partirete per Barrington. Domani io inizierò il mio viaggio verso il Magiliot…” Mentre la voce di Morgana sembra sbiadire facendosi sempre più lontana, nel volto di Araglas si mostra una smorfia di stupore e di quasi incondizionata accettazione. Il capo si china verso il basso e l’immagine, nel suo complessivo, torna a sbiadire, polverizzandosi come sabbia condotta da una brezza leggera della sera. I fumi si dissolvono sciogliendosi innanzi alla Scultura di Rihannon, la cui luce nello sguardo si assottiglia sino a svanire del tutto quando la Visione di un ricordo avrà terminato il suo corso. [Gdr Fine, proseguire in auto mastering]

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