)O( Se tradirai, io ti distruggerò )O(

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Ardia.
00giovedì 21 agosto 2014 12:46
Hivtur Iniziata del Tempio
Riassunto: Hivtur aspetta che qualcosa accada, dopo a sua richiesta. Arshal la cerca. Elysiane le raggiunge, forse casualmente. Arshal inizia a porre domande all'aspirante, che risveglia la rabbia della Stella del Meriggio. In quel dialogo, Hivtur rischia d'essere strangolata, poi pugnalata ed incontra il potere della Dea, il tutto sotto gli occhi di Elysiane. Alla fine, l'athame cala sulla fronte dell'aspirante, ma non la ferisce e ne fa un'iniziata della Triade.

HIVTUR { Navata centrale } La richiesta lasciata sull'ara è stata sostituita da due pergamene, con diverse calligrafie. Risaltano, bianche, nel bianco del Tempio. Questo è un giorno importante, lo sente nelle viscere, quasi corvi invisibili solcassero cieli dimenticati da tempo, invitandola a spiccare il volo. Uno, due, tre. Ha lasciato il candelabro nelle stanze degli ospiti e in pugno regge il >
HIVTUR bastone che fu del Vala; in più si è tinta il contorno occhi con pigmenti scuri, come è uso fare nelle grandi svolte dell'esistenza. Come faceva suo padre. Gli occhi grigi dell'uomo hanno vegliato i suoi pensieri lungo tutta la notte, ha visto il suo volto almeno un migliaio di volte, e sempre con espressioni diverse. Da lontano il Corvo è una macchia bluastra sormontata da una massa di >
HIVTUR capelli scuri e mossi, lucidi come le ali di Huginn e Muninn; braccia e gambe due stecchi puntinati di lentiggini che pendono da una tunica troppo grande. Poco a poco solleva lo sguardo carico di pioggia fino a sfiorare, una ad una, le Nicchie. Ora che può dare un nome ai Volti che abitano l'abside della Sua Casa c'è meno timore nello schiudere le labbra ed accennare qualche parola, con >
HIVTUR la caparbia certezza che, prima o poi, risponderanno.

ARSHAL [Giardini Esterni/Navata Centrale] s'è svegliata presto, la Stella del Meriggio, non sembra dormire molto, ultimamente, eppure il suo corpo non sembra mostrare segni eccessivi di stanchezza. I piedi scalzi, che spuntano sotto l'orlo della veste rossa, salgono i pochi gradini che la separano dall'interno del Tempio. Ha fatto visita alle stalle e controllato che il sentiero principale fosse >>
ARSHAL >> in ordine, ma ora un altro compito la chiama all'interno del Tempio. Forse, non dovrà nemmeno cercare molto. Vede una figura, che le volta le spalle...non può essere certa di chi sia, ma sicuramente non è la donna che lei stessa ha invitato al Tempio e Rois le ha detto che un'altra ospite è una bambina. Ne rimangono due, dunque. Rallenta il proprio passo, per poterla osservare >>
ARSHAL >> mentre s'avvicina, ancora per un po'. Non fa nulla per celare la propria presenza, anche se il suo passo dovrebbe comunque risultare leggero, scalza com'è, con il fruscio della veste appena percettibile. I lunghi capelli scuri ricadono sciolti lungo la schiena, ondeggiano lisci nell'aria, ad ogni passo, forse non sono in un ordine perfetto, ma lasciano ben visibile l'unico ornamento che >>
ARSHAL >> la sacerdotessa porta con sé: la stella rossa imposta dalla Dea.

HIVTUR { Navata centrale } Prima che sorgesse il sole ha letto e riletto ad alta voce le risposte delle due Stelle. Si può dire che la ragazzina sappia leggere meglio di molti, dato che i Sacerdoti di Britannia tramandano altresì l'arte delle parole scritte, anche se si vocifera il contrario. Tutte bugie. Com'è falso che gli antichi dèi sono morti dopo l'avvento del Cristo. Un rumore di passi >
HIVTUR incrina il silenzio, lo frantuma. Dita bianche come nuvole artigliano il legno, in preda ad un fermento istintivo. Il Corvo percepisce le nocche sbiancare all'improvviso. Conosce solo alcune delle Figlie della Dea, e il profilo cremisi di Arshal è una novità. Pur avendo conosciuto Elysiane è facile capire che non si tratta della stessa donna: la prima è più slanciata, a meno che le ombre la >
HIVTUR ingannino. L'aria si fa di colpo immobile, persino l'Isola che si risveglia pare allontanarsi man mano che la Stella di Cerridwen esaurisce le distanze [ Volontà +1 ]. Hivtur la osserva in silenzio, con le labbra piene compresse nell'abbozzo di un sorriso. Quello non si nega a nessuno, nemmeno al proprio nemico. { Sid. } La saluta d'un fiato, lasciando intravedere i denti malfatti che bucano >
HIVTUR le gengive in modo insolito.


ELYSIANE { . Nicchia di Cerridwen > Altare . } ° { Sull�Isola delle Mele s�estende ancora il dolce abbraccio della Vergine, il quale dipinge le colonne e le mura di bianco e riempie di luce la semioscurità del Tempio; nell�abside dedicato alla Guerriera si staglia la figura della Diaconessa, la cui tunica sacerdotale cremisi si °°
ELYSIANE sposa perfettamente con l�intimo ambiente circostante. La treccia nel quale ha raccolto i capelli castani permane fra le scapole ossute ed oscilla ogni volta che la diciannovenne china il capo per omaggiare tacitamente la Madre mentre le mani sono °°
ELYSIANE intrecciate all�altezza dei fianchi e solo di tanto in tanto le dita si muovono impercettibilmente. Le iridi smeraldine sono celate dalle palpebre mentre l�Ancella del Meriggio prega silenziosamente il Volto che l�ha fatta sua e vengono mostrate sol quando il capo si rialza e la stretta delle mani si scioglie. Con un fruscio di vesti, le spalle vengono donate alla °°
ELYSIANE statua di rosso granito ed i piedi scalzi conducono la giovane ben oltre la Nicchia di Cerridwen, là ove il suo sguardo potrebbe benissimo abbracciare tutti e tre i Volti: verso l�Altare. L�athame donatole dalla Rossa Stella si muove ad ogni passo cadenzato della giovane, accompagnato dall�oscillare ritmico delle braccia. }


ARSHAL [Navata Centrale] continua ad avvicinarsi ed osserva la giovane apertamente. Sì, l'aspirante ha ragione, perché Arshal può essere più alta di Elysiane, ma gli anni in più l'hanno segnata, la gravidanza ha reso le sue forme ben diverse da quelle di una fanciulla. E' una donna e questo suo aspetto, forse, si sposa bene con il ruolo che ricopre. ''Rispactae Aveas.'' pronuncia, ma soltanto >>
ARSHAL >> quando si trova a circa un metro da chi ha davanti ''Qual'è il vostro nome?'' no, non lo chiederebbe a chiunque, qualcosa le dice che quella è la persona che cerca, qualcosa che va oltre il semplice intuito umano. [Skill Comprensione, liv 5] Parla con calma, la Stella, con una voce bassa ed allo stesso tempo accogliente, nonostante abbia iniziato quella conversazione senza alcun >>
ARSHAL >> preambolo. Sente qualcos'altro. Fiamme. La sua mente le segue, anche se gli occhi chiari non si scostano dal volto di Hivtur ''Aspettami vicino all'altare.'' sono parole che l'aspirante non potrà sentire, parole pronunciate in silenzio, nella mente di Elysiane, grazie al tocco caldo della Madre. [Skill Telepatia, liv 5]


HIVTUR { Navata centrale } Quante volte ha assicurato di essere Hivtur di Britannia, unica figlia legittima del Vala Gyrd? Quante? Impossibile contarle. In verità è una ragazzina che si è aggrappata alla vita più a lungo del previsto. Una creatura che credeva di barattare il sacrificio di una gallina per un prodigio più vecchio di lei. Volta completamente il viso squadrato e il petto acerbo in >
HIVTUR direzione della Nordica, non fa mistero della propria indiscrezione. Le spalle vengono raddrizzate in un unico, disinvolto, movimento. { Hivtur. } Sicure, le sillabe si schierano tra il Corvo e la Stella. Senza la minima traccia di uno degli attributi che ha spesso appuntato al primo nome per ricordare chi fosse. { E il vostro? } Domanda poi, curvando un sopracciglio riarso dal sole del nord. >
HIVTUR Quelle parole sono prive di irriverenza, tutt'altro. Per un istante indugia sulla stella color sangue, sul marchio della Madre. Nella sua fantasia la immagina cucita punto per punto dalla Dea in persona - magari seduta accanto alle fiamme - e, forse, così è. Cresciuta lontano dai villaggi e dalle loro regole, si è creata un codice proprio, che rispetta scrupolosamente. E, tra le rovine della >
HIVTUR bambina che fu, tali leggi resistono, salde come roccia. Ancora non si rende contro di Elysiane, continuando a reggere lo sguardo di Arshal.

ELYSIANE . Pressi Altare . } ° { L�incedere s�arresta là ove le viene indicato di farlo: i piedi scalzi si fermano, seguiti dall�ondeggiare degli orli della tunica, il quale cessa rapidamente, così com�è iniziato. Le braccia s�adagiano all�altezza dei fianchi larghi e le dita si perdono fra la stoffa vermiglia della veste; annuisce silenziosamente la Diaconessa, °°
ELYSIANE rispondendo tacitamente al richiamo della sua Stella. Le iridi seguono la figura di Arshal, indi si concentrano su quella di Hivtur mentre all�oto arriva il dire di entrambe le donne. La sua voce, né di bimba né di donna, si farà sentire sol quando il silenzio sarà tornato nel sacro loco } Rispectae Aveas { Un saluto gemello a quello della donna di rosso °°
ELYSIANE vestita che si trova ora dinanzi alla Nordica; non s�immischia oltre, attende che la Sorella la raggiunga come le ha promesso. Senza il suo richiamo avrebbe raggiunto i giardini esterni per una passeggiata mentre ora si trattiene con gioia, comprendendo che la sua presenza potrebbe essere d�aiuto e di conforto alla Rossa Stella. }

ARSHAL [Navata Centrale/Altare] ''Arshal.'' risponde con una sola parla, soltanto con il suo nome, perché ha risposto alla missiva di Hivtur e dunque, non ha bisogno d'altre presentazioni, o titoli. ''Seguitemi e mentre lo fate, parlatemi meglio della richiesta che avete lasciato davanti al Sacro Fuoco. Ditemi perché siete giunta qui e come i vostri intenti siano mutati.'' avanza, senza attendere >>
ARSHAL >> che l'altra replichi, o accetti di seguirla, quella non è una richiesta. Supera Hivtur e si dirige verso l'altare, verso Elysiane. Rivolge un sorriso alla Diaconessa del Meriggio, poi il suo sguardo si posa sulle fiamme davanti all'altare e per qualche istante vi si perde, mentre il fuoco della Madre fa da eco nella sua anima e in quel contatto con Elysiane, che soltanto loro due, ora, >>
ARSHAL >> possono percepire appieno.


HIVTUR { Navata centrale > Altare } La sua tunica color cobalto impallidisce, vicino agli abiti scarlatti delle due Sacerdotesse. Se le mura del Tempio fossero meno luminose, Hivtur potrebbe giurare di vederlo in pasto alle fiamme. In ogni caso, la ragazzina è un'accozzaglia smunta di stracci e polvere che pare addensarsi sui palmi delle mani, dove ha tatuato due artigli scuri. Solo l'espressione >
HIVTUR fiera tradisce il resto, come un punto fisso in mezzo a pagine di frasi ininterrotte. { Sono cresciuta con le tradizione di questa terra, verso nord. } Una premessa d'obbligo, quella. { Quando mio padre è stato assassinato gli ho promesso un sacrificio, per garantirgli l'ingresso nel Valhalla. } Ricorda l'esatta frase che lascio al corpo esanime. Sorrise alla notte. Sposta una ciocca scura >
HIVTUR dietro l'orecchio destro e segue la Stella Rossa, stando alla sua destra, poco dietro di lei. Sacrificavano galline, piccoli animali, nella Foresta. Tingevano le palpebre con il loro sangue. { Sapevo di un Tempio, su quest'Isola, così l'ho raggiunto. Ancora con quel chiodo fisso. } Il sorriso sulle labbra vacilla, prima di allargarsi in una smorfia sostenuta. { Qui ho incontrato Hagall, >
HIVTUR Elysiane� } E con un cenno dal capo indica la Diaconessa. { Ospite della vostra dimora, dopo mesi, mi sono sentita a casa. Perché, sì, se tornassi nella Foresta che mi ha visto crescere, farei uno sbaglio. } Con calma cerca il profilo dei tre Volti, uno ad uno. { Il mio destino era, alla morte di mio padre, essere Vala di Britannia come lui fu prima di me, ma il cielo e la terra mi hanno >
HIVTUR condotta ad Avalon. Nella Trina ho rivisto le forme delle dee e degli dei che mi hanno dato forza e ho capito cosa sacrificare. Me stessa. } Tace, c'è poco niente da aggiungere, tutto da aspettarsi.

ELYSIANE { . Pressi Altare . } ° { Alza il mento giusto per vedere la Sorella sorriderle ed ella fa altrettanto, lasciando che gli angoli della bocca carnosa s�incurvino per mostrare alla sua Stella il suo affetto. Anche se l�invito è rivolto ad Hivtur, anche la Diaconessa imita i movimenti della Figlia prediletta del Meriggio, lasciando che le iridi si perdano tra le °°
ELYSIANE fiamme. Là la mente di Elysiane perde il contatto con la realtà, cercando una connessione tra la sua intimità e l�abbraccio rovente della Madre. Di tanto in tanto sposta il peso del proprio corpo su una gamba o su l�altra finché i piedi nudi non vengono uniti, messi a giacere uno accanto all�altro. Ed ecco che l�attenzione per le fiamme sciama °°
ELYSIANE anche se vivo rimane l�ardore nei confronti della Guerriera, celato sotto una maschera d�impassibilità. Ascolta con attenzione il dire dell�Aspirante, immaginandosi i luoghi da dove ella proviene, luoghi che mai la Romana, abituata alla calura, ha potuto visitare. Non fa udire la propria voce, attende che sia Arshal ad esporsi: dopotutto, è lei ora a °°
ELYSIANE rappresentare il Volto gravido della Dea ma non è solo Cerridwen a dover posare gli occhi sulla Nordica. Le labbra vengono serrate mentre le mani s�avvicinano nuovamente e le dita affusolate si fondono in una stretta alla base dei fianchi. }

ARSHAL [Altare] fissa le fiamme, non l'aspirante, come se in esse potesse trovare le risposte. In realtà, la Stella ascolta con attenzione le parole che le vengono rivolte e le risposte le vuole da quella giovane donna. Lascia che lunghi istanti scorrano, che il silenzio si posi tra di loro, poi, le labbra tornano a schiudersi e la sua voce torna a farsi sentire. Ancora più bassa, fino al limite >>
ARSHAL >> in cui è possibile udirla, dalla distanza in cui le tre si trovano. Abbassa il tono e nella sua voce echeggia una nota di pericolo, se non fosse perché le parole scorrono lisce ed uniformi fuori dalla sua gola, si potrebbero scambiare quelle parole per un ringhio ''Avete violato un giuramento, dunque? Avevate un ruolo da ricoprire e vi siete tirata indietro? Avevate una promessa da >>
ARSHAL >> mantenere e avete deviato il percorso?'' si volta, dopo quelle domande, ruotando su sé stessa ed i suoi occhi verdi si fisserebbero in quelli dell'aspirante, senza mascherare in alcun modo le emozioni che fanno ribollire il sangue della Stella del Meriggio ''Perché un vostro giramento alla Dea dovrebbe avere maggior valore?'' Non si rivolge più ad Elysiane, non con parole che fluttuano >>
ARSHAL >> nell'aria, né con parole che risuonano nella mente, ma lei sentirebbe qualcosa...qualcosa che dovrebbe percepire anche Hivtur, dal momento che Arshal ha entrambe davanti a sé: la sensazione di un'energia che s'estende nell'aria e le avvolge, un'energia pura, fremente...perché Elysiane ha ragione, oggi non è soltanto Cerridwen a dover scegliere e non soltanto la sua voce Arshal dovrà >>
ARSHAL >> ascoltare. [Skill Infondere Sensazione, liv 5]

HIVTUR { Altare } Questa è una decisione vitale. Pesa. Grava sulle spalle e comprime il torace, ma è proprio quella che, dopo, permette di respirare a pieni polmoni. È un po' come fare ritorno a casa. Se la Stella in questo momento non ha occhi che per le fiamme, il Corvo scruta il colonnato dove la luce cede il passo alle ombre. Ritmicamente. Le permette di farsi largo tra i pensieri, di >
HIVTUR scartare quelli superflui ed evidenziare i basilari. Quel che la Prediletta di Cerridwen insinua è come uno schiaffo in pieno volto. No, non è andata così. E ad Hivtur fa male sentirselo sbattere in faccia da una donna che conosce da pochi minuti. { No. } Lì un ringhio c'è davvero, carico di rancore, persino. Davvero è tanto difficile da capire? { Sarei stata Vala dopo aver giurato ai >
HIVTUR Saggi. Senza mio padre a garantire per me è impossibile. } Ci vuole un passaggio di consegne, ma con entrambi i Sacerdoti vivi e - più o meno - nel pieno delle proprie facoltà mentali. Gyrd fu massacrato, le sue ultime parole furono d'affetto, qualsiasi ufficio passò in secondo piano. Ma a quel punto era troppo tardi. { Con questo sacrificio sto tentando di tornare sul percorso da cui sono >
HIVTUR stata deposta� } Scalzata a suon di coltellate, per esser precisi. Il Corvo aveva tredici anni: pochi per rivestire ufficialmente il ruolo che le spettava di diritto. E, in un modo o nell'altro, la voce dei Potenti è uguale per tutti, non importa che terra si calpesti o che veste si indossi. Il naso trapuntato di nei e lentiggini viene corrugato per trattenere un netto principio di >
HIVTUR rammarico. { Non volevo alzare la voce, Arshal. } Conclude, posando lo sguardo sul viso dell'altra.
HIVTUR [ // fine dell'azione precedente ] E' in quell'istante che, quasi fosse l'eco della propria voce, un'onda di energia la travolge. La avvolge. Ma no, Hivtur non arretra né cerca sgomenta una conferma negli occhi verdi della Stella. Inspira a fondo e allarga le braccia, lasciandosi investire. Le labbra, prima arricciate in un cuccio informe, si tendono in un sorriso ampio che presto sfocia in >
HIVTUR risata. Chiude a pugno, eccitata, le dita fredde dei piedi, ed ad artiglio quelle delle mani. I suoi occhi grigi sfolgorano, non piove più, lì dentro.

ELYSIANE { . Pressi Altare . } ° { Fiamme di collera e risentimento avvolgono la voce ed il giovane corpo dell�Aspirante, la quale ritrova poi il giusto contegno. Risponde con vigore alle accuse mosse da Arshal, la Stella del Meriggio sa sempre dove colpire per poter suscitare una °°
ELYSIANE reazione. La Diaconessa segue la diatriba con vivo interesse, alzando il sopracciglio destro udendo la risposta della Nordica ma niente di più. Ella ha risposto con furore alla provocazione di Arshal: puro orgoglio o vivo interesse nei confronti dell�Una e Trina? Vorrebbe dirle che non °°
ELYSIANE sempre il percorso da cui si parte rimane lo stesso per tutta la vita, anzi, molto spesso non è così; vorrebbe ricordarle che servire la Dea è doloroso quanto magnifico e che serve molto di più della volontà. Occorrono ardore, passione ma anche pazienza e totale apertura °°
ELYSIANE all�obbedienza. Le labbra permangono serrate: non molto distante da lei v�è la donna che Cerridwen ha scelto come portavoce, perché mai ella dovrebbe impicciarsi se non interpellata? }
ELYSIANE +//(fine azione) D�un tratto si sente travolgere dalla testa ai piedi da un�onda scarlatta impregnata d�energia pura: senza alcun dubbio, la Rossa Diaconessa sa che l�Una e Trina è lì più del solito e può sentirsi ancora più partecipe, ancora più coinvolta nel momento. Le mani fremono giungendosi e la mente si perde in una tacita lode accompagnata dal muoversi delle labbra prima che tutto sciami

ARSHAL [Altare] mille domande potrebbe porre, quella donna nordica dai tratti mediterranei, invece osserva la giovane e ne ascolta la risata. Soltanto affermazioni escono dalle sue labbra e questa volta le parole non saranno sussurrate, la voce della Stella del Meriggio diventa quella che usa soltanto durante i riti, quella forte e ferma, piena di passioni, che incarna Cerridwen in ogni suo >>
ARSHAL >> aspetto ''Se non temete il potere degli Dei siete una sciocca. Giungete qui, pensano che questo cammino sia la normale continuazione del vostro passato e parlate di un mondo dei morti che il nostro culto non potrà mai comprendere. E' anche il vostro terrore che la Triade vuole, Hivtur, se mai dovesse scegliervi come sua iniziata vorrà tutto e sfidarla'' mentre continua a parlare, >>
ARSHAL >> la mano destra s'alza, in fretta e senza preavviso. I piedi della sacerdotessa avanzerebbero, nello stesso momento, per azzerare le distanze tra lei e la ragazzina che ha davanti, infine, le dita tenterebbero di stringere il collo di Hivtur, se questa non fosse troppo pronta a reagire, o ad indietreggiare. Quelle dita, se riuscissero nel proprio intento, non darebbero soltanto un >>
ARSHAL >> assaggio, ma stringerebbero con tutta la forza di cui il corpo della Stella è capace [Skill Potenza, liv 2] ''non vi porterà alcuna gioia.'' termina quella frase, ma non il proprio dire, perché alla fine c'è nuovamente una domanda, ovviamente soltanto se i suoi intenti precedenti si saranno realizzati ''Ponete ancora la vostra richiesta e siete disposta a piegare il capo davanti alla >>
ARSHAL >> Triade e a chi la rappresenta?'' in quel momento, la rossa stella sulla sua fronte inizierebbe a brillare, di una luce intensa, che soltanto un animo fedele alla Dea può accettare nell'animo, come dono di forza e sostegno. [Skill Luce di Stella, liv 5]

HIVTUR { Altare } Pian piano si ricompone. Torna seria, la luce nello sguardo scema a fatica. Per un secondo le sfila dietro le palpebre la breve lista di vite che si sono scontrate con la sua: suo padre, i monaci, poi i mercanti. Ed infine queste donne. Le loro stelle. Resta ferma, mentre le dita di Arshal si avventano sul suo collo. Deliberatamente [ Volontà +1 ]. Nemmeno abbassa le palpebre, se >
HIVTUR non per il lecito spavento che i movimenti bruschi portano seco. Alcuna gioia. Capisce benissimo, nel più viscerale dei modi. Gli dei hanno lasciato che suo padre venisse assassinato. Hanno versato il male in un angolo di mondo che, davvero, meritava di meglio. Dolore. Ha visto il dolore ghiacciarsi e farsi povere tra le proprie mani, il Corvo. Fino a gelarle il midollo. Quella risata è solo >
HIVTUR uno spicchio di un più vasto ventaglio di emozioni. Si limita ad annuire, con una consapevolezza a momenti esagerata per i suoi quindici anni. Non è più tanto soffice, la sua anima. È macchiata di nera consapevolezza come scura è la china sulle sue mani. { Ho più di un motivo per temere gli dei, Arshal. Li rispetto con tutta me stessa, è per ciò che non do voce ai loro disegni, e qui >
HIVTUR rimarco la mia richiesta. } Usa le stesse parole della Stella Rossa. Poi flette prima il ginocchio destro, quindi il sinistro, inginocchiandosi letteralmente in direzione delle Nicchie. Infine china il capo fino a sfiorare il pavimento freddo con la fronte. { Lo sono. Accetto il Suo volere. } Qualsiasi esso sia.


ELYSIANE { . Altare . } ° { La furia di Cerridwen par impossessarsi del corpo della Sua Ancella prediletta, la quale afferra il collo dell�Aspirante con tale impeto da poter incarnare senza fatica la Fiamme della Madre che bruciano dirompenti, incenerendo tutto ciò che si staglia contro di loro. °°
ELYSIANE �Colei che genera e divora�� Si ripete nella mente la diciannovenne, la quale assiste impotente a quello spettacolo. Dapprima ha strabuzzato gli occhi, quindi ha imposto al proprio corpo di non avvicinarsi e di lasciare sola la Nordica nel fronteggiare la Dea. Ella appare °°
ELYSIANE all�Aspirante col Suo Volto più duro e spigoloso, quello che Elysiane serve, quello a cui la Granger ha votato la propria vita. Hivtur par non cedere, par non intimorirsi e presto s�inginocchia al cospetto delle Nicchie, rimarcando la sua richiesta di servire la Dea che pochi °°
ELYSIANE istanti fa l�ha aggredita. La stella tatuata sulla fronte di Arshal inizia a brillare, lasciando propagare un alone scarlatto che dona subito ristoro all�animo fedele della Romana. Nemmeno Elysiane può resistere alla chiamata dell�Una e Trina: china il capo con tale devozione da °°
ELYSIANE sembrare un�Iniziata colma di fervore ed incrocia le mani all�altezza del petto non più acerbo prima di chinare il capo dinanzi ai tre absidi, accogliendo nella sua preghiera non solo la Gravida ma anche la Vergine e la Sapiente. }

ARSHAL [Altare] lascerebbe Hivtur libera d'inginocchiarsi, ma sul suo collo dovrebbero essere rimasti i segni di quella stretta, anche se la durata ed il modo d'afferrare non dovrebbero aver provocato danni reali, soltanto ematomi che si riassorbiranno in fretta, ma per qualche giorno saranno un ricordo. ''Il tuo athame, Elysiane.'' allunga la mano destra verso la Diaconessa, senza guardarla, >>
ARSHAL >> dato che si dovrebbe trovare alle sue spalle, ora, e che gli occhi della Stella sono fissi sull'aspirante. ''Guardami, Hivtur.'' la stella brilla ancora, sulla sua fronte, più che mai e quel momento è carico d'attesa. [Skill Luce di Stella, liv 5]


HIVTUR { Altare } Deglutisce una, due volte. Una terza rischia di strozzarsi con la saliva. La stretta della Stella del Meriggio ha lasciato il segno, in tutti i sensi. Nemmeno il contatto con il selciato fresco concede una tregua dall'assalto della Trina. Ormai i minuti d'attesa volgono al termine, e l'aria s'è fatta carica di tanti piccoli sospiri che si intrecciano e si accavallano come onde. Da >
HIVTUR oltre la massa di capelli scuri che le ovatta le orecchie carpisce la voce della Stella del Meriggio, e le basta poco per capire a cosa si riferisca. Sa cos'è un athame. Riesce a disegnare il profilo ad occhi chiusi, ciò nonostante non fiata né arretra, l'anima salda come roccia [ Volontà +1 ]. Solo all'ordine di Arshal solleva finalmente in capo, la schiena torna in posizione eretta e poco a >
HIVTUR poco si rimette in piedi, sollevando il bastone di legno che mai ha abbandonato. Le serve per andare avanti, così ha raccontato alla bambina incontrata nei giardini. Non avrebbe potuto dire cosa più giusta. Così, una di fronte all'altra. Lo scarto, in altezza, è minimo. E certo non è per ciò che la ragazzina drizza le spalle e solleva il mento. Ha le labbra immobili, ferme in una curva tumida >
HIVTUR e sformata. Qualche parola è appesa all'angolo della bocca, ma ancora tace. E' uno dei momenti in cui andrebbero contati uno ad uno i corvi, con gli occhi incollati al cielo e la mente carica di nuvole. Ma ora Hivtur vede solo i lineamento severi della Nordica e la lama rituale che, verosimilmente, passerà di mano in mano.

ELYSIANE { . Pressi Altare . } ° { La voce della sua Stella le solletica l�oto come una carezza vigorosa: ella la reclama, anzi, reclama qualcosa che è suo. Le dita della mancina scivolano sul fianco destro, là ove l�athame donatole da Arshal stessa dimora a proteggere la Diaconessa ed il Tempio tutto; la destra corre in aiuto alla gemella, sciogliendo i lacci °°
ELYSIANE che imprigionano il pugnale e consegnandolo ufficialmente alla sinistra } Il tuo athame { sull�avambraccio preme ancora ciò che rimane del loro giuramento: un formicolio unito ad un taglio in procinto di rimarginarsi. Con movimenti lesti, la lama scivolerebbe nella mano della Stella e la Sacerdotessa s�allontanerebbe di nuovo, lasciando sola °°
ELYSIANE l�Aspirante con l�incarnazione dell�Una e Trina. La stella sulla fronte di Arshal brilla intensamente, colorando l�aere circostante delle tonalità del sangue e di Cerridwen stessa. Le iridi smeraldine della diciannovenne si beano della brutalità del momento, figlia della Dea che tanto ama e che ha imparato a conoscere solo da poco. La complessità °°
ELYSIANE della Sua essenza l�abbacina: odio e amore, passione e tormento caratterizzano il Volto che l�ha stretta a sé e che la Diaconessa può ritrovare quando vuole nella statua di granito custodita dalla semioscurità del suo abside. La giovane ha fatto il suo dovere, ha obbedito consegnando l�athame nelle mani della Stella ed ora è di nuovo ai margini della situazione, silenziosa ed attenta. }

ARSHAL [Altare] accoglie nella mano destra l'athame che le viene consegnato. Non ringrazia, anche in questo caso le sue parole non erano una richiesta. Osserva l'aspirante ed ora sa cosa deve fare, sa quale strada la Dea indica per la fanciulla che lei ha davanti. [Skill Comprensione, liv 5] Alza l'athame al proprio petto, lo tiene sollevato per un istante, poi la mano avanza ancora, fin sopra >>
ARSHAL >> alla fronte di Hivtur e la lama si poggia sulla sua pelle bianca. Non smette di brillare la stella rossa, non smette di ricordare a tutti che la Dea è lì, anche se lo fa con l'unico colore di cui Arshal è portatrice. La lama si conficcherebbe nella carne, di poco, ma il dolore dovrebbe essere reale per la giovane. Eppure, la Triade non vuole che il suo sangue scorra, non oggi, ed >>
ARSHAL >> il dolore si tramuterebbe in un formicolio intenso, mentre il contorno di una stella inizia a segnarsi sulla fronte dell'aspirante...no, non più aspirante ''Se tradirai i tuoi giuramenti, io ti distruggerò.'' pronuncia Arshal, mentre la stella senza colore è, ormai, compiuta ''Rinasci, Hivtur, e sii l'iniziata che la Triade reclama.'' scosterebbe l'athame, senza lasciare ferite e tornerebbe
ARSHAL >>
ARSHAL >> ad abbassarlo, mentre la luce sulla sua fronte inizia a scemare. Ogni cosa è compiuta. [Skill Luce di Stella, liv 5]

HIVTUR { Altare } Stringe con la mano destra il collo del legno, come ha fatto poco prima la Nordica con il suo. Eppure la differenza è abissale. Un marchio, come ha detto Hagall. I battiti del suo cuore sono in lotta, una lotta ordinata, con ritmi pieni e profondi. Davanti al fulgore della Dea vorrebbe abbassare le palpebre, ma si obbliga a resistere, ad immergersi nel riverbero delle >
HIVTUR fiamme vivide [ Volontà +1 ]. Una luce incapace di estinguere la fitta della lama che scanala la carne per tracciare il contorno di una stellina. Perché la Trina è anche sofferenza. Dolore. Disperazione. Da quando ha messo piede nel Tempio ha capito che la Trina è agli antipodi del dio dei cristiani, che è una divinità per cui vale la pena rischiare. Così affonda gli incisivi nel labbro >
HIVTUR inferiore, che morbido si avvalla sotto tale pressione. Respira con estrema calma mentre il formicolio scompare. La certezza di essersi sobbarcata un peso finalmente pari alle proprie aspettative fa questo effetto persino a una ragazzina come lei. Anzi che fermarsi a considerare i passi sin lì compiuti, volge lo sguardo a quel che verrà. In questa casa. Su quest'Isola. { Così sia. } >
HIVTUR Risponde, senza aggiungere altro. Una frase di rito che ha imparato ancor prima che le spuntassero i denti da latte e l'ha accompagnata fin quando i corvi - dopo anni - si sono di nuovo alzati in volo. Che la Dea la distrugga, se dovesse tradire il proprio giuramento. Qualora dovesse rinnegare il proprio sacrificio.

ELYSIANE { . Altare . } ° { Ancora una volta il volere dell�Una e Trina si compie mescolando sofferenza e gioia, impeto e consapevolezza. Le mani esperte della Stella del Meriggio marchiano con l�athame che ora appartiene alla Diaconessa la nivea fronte della Nordica, la quale viene accolta come Iniziata e resa partecipe in parte dei Misteri. °°
ELYSIANE China il capo la giovane Sacerdotessa, in attesa che sulla fronte arrossata della giovane si possa scorgere il marchio che segna tutte le Figlie della Dea. Sono Sorelle anche in questo, accomunate dal dolore iniziale e dalla fatica dei loro cammini individuali. Una volta che l�athame cessa di essere utile, esso ritorna fra le mani della Diaconessa, la quale sa °°
ELYSIANE che dovrà pulirlo prima di rimetterlo al suo fianco. Le iridi cercano il viso della Novizia, dedicandole un sorriso } Rispectae Aveas, Figlia del Tempio. Riceverai la tunica verde delle Iniziate e ti inchinerai dinanzi a tutti i Volti, come fino ad ora hai fatto. Verrà il tempo in cui sarai giudicata di nuovo ed allora tutte noi sapremo se la Dea ti chiamerà °°
ELYSIANE nuovamente a Sé o se dovrai lasciare questo posto { Sebbene il tutto sia cominciato con un sorriso, il tono adoperato da Elysiane è tutt�altro che giulivo: la durezza di Cerridwen è insita in tutte le Sue Ancelle ed esse sanno quando estrarla. Certo, è anche un momento di gioia: una nuova Luce brilla fra le sacre mura, eppure il suo cammino è così tortuoso e lungo che è meglio lasciar spazio °°
ELYSIANE ai consigli ed ai commenti pratici. }

ARSHAL [Altare/Giardini Interni] sorride...ora che tutto è concluso sorride ed è il sorriso di una madre che accoglie la propria figlia tra le sue braccia. ''Potrai lasciare il Tempio, se lo vorrai, ma non l'Isola e ricorda che queste mura, come le pietre del Tor, sono sacre e più tempo trascorrerai tra esse, più i Misteri si sveleranno davanti ai tuoi occhi.'' la osserva ancora, attende un >>
ARSHAL >> brevissimo istante ed aggiunge ''Finché sarai iniziata non potrai conoscere l'unione carnale con un uomo. Finché sarai iniziata sarà tuo compito occuparti del Tempio e prendertene cura, aiutando gli inservienti e le altre iniziate. Verrà il Tempo per il tuo addestramento e dovrai ascoltare ogni sorella come una maestra. Sei nostra sorella, ora, ma ricorda che ogni sacerdotessa >>
ARSHAL >> ha un'autorità che tu, ancora, non possiedi e la Dama del Lago sopra tutte loro.'' infine si volta verso Elysiane ''Mostrale quale sarà la sua stanza ed occupati dei suoi lividi, se necessario. Che la Mare vegli su entrambe.'' e così dicendo, s'allontanerebbe, lasciando le due figlie della Dea dietro di sì. Forse, le altre non lo sanno, ma il suo cuore è pieno di gioia nel vedere >>
ARSHAL >> che la luce della Triade continua a brillare e a reclamare vite.
Ardia.
00sabato 13 settembre 2014 19:26
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