)O( Se dovessi romperlo le Sue Fiamme avranno la mia Vita )O(

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00giovedì 16 giugno 2011 14:26
Nivienne Stella del Meriggio

RIASSUNTO: Nivienne, dopo aver udito telepaticamente l'avviso di Mitrhil sul suo viaggio con Raine sulla terraferma, incontra Eiluned e Callista, raccontando loro quel che sa. L'ira trionfa su tutte e tre, seppure con intenti differenti: Nivienne crede che la Somma Stella la stia accusando, mentre, al contrario, è Cerridwen che la richiama nuovamente a sè, eleggendola Stella del Meriggio e avvolgendola nelle Sue fiamme. Negli stessi istanti giunge Nymeria che, rimasta sola con Callista, parla di messaggi e di creature che vogliono il suo trono. Infine, insieme, passeranno la notte a leggere il grimorio della Regina.

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EILUNED { Giardini Esterni- > Tempio } L'aria dolcemente accarezza il volto della Stella dell'alba, così come le Ombre che tingono del loro stesso colore le mura del Tempio, la sua casa . Nonostante sull'Isola ogni stagione sia benedetta con il dolce tepore dell'estate, lei, come le altre sacerdotesse sa avvertire i cambiamenti portati dal girare della ruota, sa assaporarli con tutta se stessa, come se quelli le scorressero dentro, come se il fluire delle stagioni sia legato al suo sangue, come se i suoi sensi siano nati per ascoltarlo. Dopo aver a lungo camminato per l'Isola, accompagnata dai suoi pensieri, ora quella stessa energia che scorre dentro di lei l'ha riportata alla sua casa, della quale , con passo leggiadro, ne varca ora la soglia.

CALLISTA {.Mensa->Navata centrale.} . E' seduta al grande tavolo rotondo, dove non esiste gerarchia, solo l'unione di più sorelle che qui consumano i propri pasti. Ovviamente, la Somma Stella non è qui per quel motivo. Dalla cucina adiacente si sentono i rumori abitudinari di Rois, dalla finestra spalancata i richiami di notturni volatili che si sono destati dal pomeridiano sonnecchiare. Innanzi a lei, una pergamena, con alcune parole già vergate dal nero pennino che ora posa sulla superficie del tavolo, sbuffando. No, nemmeno questa volta va bene. Energicamente afferra quel foglio, accartocciandolo fino a formarne una palla non perfetta e scaraventandola lontano da sè. La nera stella sulla sua fronte osserva immobile quella scena, rispecchiandosi nell'abito dello stesso colore che la Dama del Lago indossa, avendo abbandonato quello dorato, troppo elegante e fastoso per la mezzelfa. La sedia scelta viene trascinata all''indietro, rilasciando nell'aria un grave rumore, e lì rimane quando ritrova la posizione eretta. Sospira pesantemente, tanto da far innalzare i due medaglioni che accarezzano il suo candido collo. Fortunatamente, quel che avverte è un'aura pura e candida, così luminosa da far sparire ogni traccia di oscurità sulle mura del Tempio. Eiluned. I piedi nudi avanzano lungo la stanza, portando la Somma Stella sulla soglia, verso la Navata centrale.

NIVIENNE { Corridoio Ala Sacerdotale --> Tempio } . { Notte che lambisce con le sue Ombre l'Isola Sacra, così come le mura del Tempio si sono ormai tinte da ore di quella tonalità scura ed ora la Velata regna sovrana. Fruscio di vesti e passi lungo il corridoio dell'ala sacerdotale, una fiammella danzante ha appena lasciato la stanza della Sorella, di Mitrhil, per assicurarsi che il piccolo dorma ormai beato nel suo lettino ed ora si dirige verso il Tempio. I riccioli corvini morbidi e ribelli le ricadono oltre le spalle ed intrattengono una flessuosa danza ad ogni passo, così come l'athame dal manico scarlatto che sembra scomparire fra i lembi della veste vermiglia. E' attratta verso quel luogo soprattutto per quelle luci che sente pulsare e rilucere più forti d'ogni altra. Una è dorata eppure screziata d'oscuro, l'altra invece pura e cristallina. Si affretterebbe così la rossa Custode oltrepassando l'arcata che la condurrà alla navata centrale del Tempio. Avrebbe proprio voluto parlare con loro e molte sono le cose da dire. }

EILUNED { Tempio- navata centrale} Litha è vicino, e la sua energia , frutto dei fuochi di Beltane, pulsa come il cuore di un innamorato dentro al Tempio e su tutta L'Isola. Sorride Eiluned nel sentirla dentro di se, vibrare all'unisono con il suo cuore, e sorride nel sentire , sempre più vicine le luci delle consorelle che tanto ama. In particolare due, si avvicinano a lei. Una vigorosa e passionale come la sacra Fiamma che illumina il centro del tempio, l'altra invece cela in se ogni sfumatura sebbene avvolta dal velo di ombre che per prime hanno scelto quell'anima. Il sorriso della Stella dell'Alba si fa ora più splendente e luminoso, e dopo aver rivolto un breve inchino in direzione della nicchia che ospita la statua della Bianca Signora , con la grazia di una farfalla si siede su una delle panche di pietra, attendendo che le altre la raggiungano.

CALLISTA {.Navata centrale.} . Se ne rimane zitta, appoggiata con il fianco sullo stipite della porta aperta, ad osservare la candida figura della Stella dell'Alba superarla e raggiungere una delle panche che seguono la circonferenza del Tempio. Non ha bisogno di chiamarla, sicuramente lei l'ha già avvertita. Esattamente come quelle fiamme che dalla parte opposta giungono, accompagnate da una forza che quasi sorprende la Dama del Lago. Silenziosa, con il favore delle tenebre a celar la sua figura vestita di nero, avanza anche lei verso la stessa destinazione, sfiorando con i nudi piedi il pavimento di pietra della Navata centrale. Solo i biondi riccioli, sciolti lungo le spalle, scoprono la mezzelfa in quella penombra annullata dal Sacro Fuoco. { La Triade ti benedica, Eiluned } la sua voce gracchia verso la candida figura della sorella, attendendo che giunga anche Nivienne, prima di prendere posto sullo stesso scranno della prescelta di Arianrhod.

NIVIENNE { Tempio } . { Sosterebbe per un solo istante la rossa Custode, lasciando che il braccio destro s'alzi leggermente e la mano venga appoggiata sulla pietra. Sol un istante attenderebbe la Fenice che come guardiana scruterebbe quelle due figure, quella di Eiluned, la prima sulla quale si poserebbe lo sguardo che andrebbe a sedersi candidamente su di una panca, per poi ricercar quello di Callista fasciata dall'abito oscuro, senza rimanerne sorpresa, sapeva che prima o poi non avrebbe più sopportato l'abito dorato. L'increspatura di un sorriso ed il sopracciglio destro che si inarcherebbe leggermente rivedendo in lei una posa simile a quella da lei stessa assunta: due guardiane. Sguardo smeraldine che si intreccerebbe al suo, carico di parole e sentimenti inespressi. L'uomo con cui l'ha rivista nella stanza di Hagall e con cui se n'è andata, la dolcezza in quei gesti. Sa perché non ha ricercato per primo il suo sguardo, forse lei sapeva, forse essendo la Sua Prediletta sapeva che Mistral se n'era andata, ma non le ha detto nulla. Solo a quel pensiero il Dolore si farebbe più intenso, quasi che il suo cuore venisse dilaniato da quell'assenza. Lo stesso che prova per la scelta di Mitrhil. Si avvierebbe infine verso di loro, che ormai paion esser riunite, ma sul suo volto le labbra sono serrate, anche se la sua voce potrebbe risuonare ugualmente vellutata e calda come brezza estiva, anche se grave. } Rispectae Aveas Sorelle { Non si siederebbe ancora la rossa Custode, preferirebbe attendere in piedi. }

EILUNED { Tempio } Socchiude le palpebre , lasciando che sia la sua anima ad ascoltare, prima del suo udito, l'arrivo delle consorelle. Ma anche le loro voci, tanto amate non tardano a giungere. Prima quella della Somma Stella, la voce di colei che è sorella, amica e madre e che poco prima ha superato per andarsi a sedere sulla panca dove ora riposa. Solo pochi istanti dopo anche quella della Custode dei Simboli. A quest'ultima, volge un più approfondito sguardo. La voce della consorella è calma e vellutata come al solito, ma il volto e gli occhi sembrerebbero svelare che qualcosa non va [Empatia liv 1] Un rapido sguardo interrogativo viene rivolto a Callista, quindi di nuovo a Nivienne. Con grazia quindi Eiluned si alza donando una lieve bacio ad entrambe le consorelle, senza aggiungere altro, se non dopo essere tornata a guardare la Custode alla quale con dolcezza domanda * Che succede cara Nivienne... ?* chiede posta con dolcezza, con reale interesse e sincera preoccupazione, mentre sedendosi di nuovo prova ad afferrare le mani delle altre due tirandole appena a se, come a volerle invitare a sedersi accanto a lei.

CALLISTA {.Tempio.} . Come un'onda scarlatta, la rossa Custode si riversa nell'oceano che si infrange su quella panca, ove solamente la Stella dell'Alba ha preso posto. Lei, la bionda mezzelfa, attende l'arrivo di Nivienne, sciogliendo i nodi della visione con quegli occhi di un verde molto chiaro, innaturale. { Possa la Triade intera benedire i tuoi passi, Sorella } risponde al saluto con una benedizione simile a quella in precedenza udita nella navata. Da tempo le tre non si incontrano insieme, ha avuto modo d'incontrare entrambe a Palazzo, nell'agonia del dolore di Hagall ed ora che si ritrovano, è come tornare a casa. Non quella in mezzo ai ghiacci che ha cresciuto un'essere incomprensibile, ma questa, ove tutte e nessuna sono differenti dalle altre. Eccolo, quel bacio che si aspettava da Eiluned, preceduto poco prima da uno sguardo interrogatorio, che corrisponde alla stessa domanda che la sua mente ha formulato, non appena i suoi occhi hanno sfiorato la figlia di Cerridwen [//Empatia +1]. Non replica a quella domanda, attende che sia la mediterranea a rispondere, lasciandosi afferrare dal gentile tocco della bianca Stella, una carezza su un mondo popolato da spiriti, dubbi e pensieri irrisolti.

NIVIENNE { Tempio } . { Lascerebbe così che quell'intreccio venga sciolto fra loro, andando a socchiudere le palpebre e chinando leggermente il capo verso colei che è la Domina del Lago, infine permetterebbe ad Eiluned di donarle il suo bacio. E come potrebbe negarglielo? A lei che par esser la creatura più pura e la prediletta di Arianrhod? E forse quel bacio, quella semplice dimostrazione di affetto permetterebbero al suo animo di sciogliersi leggermente e lasciarsi attirare sulla panca, sulla quale infine si siederebbe. Ha conosciuta l'ira sulla sua pelle, quella rabbia che prima d'allora non aveva provato così fortemente e sa che non vuole riversarla su Callista, così come ha fatto con Hagall. Non può ferire ogni persona che si trova accanto a lei. Palpebre che si socchiuderebbero leggermente, prima che la cosa più pressante venga detta, mentre un sospiro le uscirebbe dalle scarlatte labbra. Nuovamente la voce grave risuonerebbe per il Tempio, anche se questa volta potrebbe non sentirsi quella nota di bruciante assenza per la rossa mezzelfa. } Si tratta di Mitrhil. { Ed ora lo sguardo smeraldino si poserebbe prima su Callista ed infine su Eiluned. } Ha seguito Lady Raine in terraferma. { Parole che forse peserebbero come macigni negli animi delle Sorelle. }

CALLISTA {.Tempio.} . Il suo corpo trova quella superficie verso la quale l'ha condotta la candida Stella, ritrovandosi così con il biondo capo alla stessa altezza di quello delle due sorelle. Ciò che le sue orecchie a punta odono non è per nulla piacevole. Non poteva esserci notizia più nefasta e grave di questa. I suoi pensieri scorrono rapidi come saette nella sua mente, tanto che la sua voce tarda a uscire da quelle labbra serrate, come se l'intero suo corpo dovesse esplodere. Si apre la sua bocca, ma nulla ne esce, come se fosse stata folgorata da Qualcosa di più grande e immenso. E, in fin dei conti, è esattamente così. Piove sul suo crine, ma non è acqua, non è terra. E' fuoco. Terribile per la mezzelfa, fiamme che divorano e catturano, senza aver pietà. Di scatto l'esile corpo vestito di nero scatta nuovamente in piedi, andando a porsi innanzi alla rossa Custode. Le parole sono dure e pesano come macigni che si sgretolano lentamente { Ha seguito Raine } Ripete le parole udite, certamente non con lo stesso tono. La sua veste si mescola con le stoffe delle due Sorelle sedute innanzi a lei. Bianco, Rosso e Nero. Per lunghi attimi la Dama del Lago tace, ma sul suo volto ogni sentimento è chiaro, riflesso in quegli occhi sbiaditi per aver a lungo servito l'Oscura. { E tu cosa hai fatto per impedire tutto questo? Cosa farai, Nivienne? } Lo sguardo, terribile da vedersi, si salda sulla figlia di Cerridwen { Cosa farai, Nivienne, ora che la Giusta ti reclama per sorvegliare le Sue Figlie e custodire il Tempio? } tuonano le parole della Somma Stella. Feriscono.

EILUNED { Tempio } Come una valanga la situazione rotola su se stessa. Ogni cosa cade portandone con se altre, spinta dalla sua semplice, apparentemente innocente, domanda, la prima parte della montagna si stacca *Mithril...con Raine...* Sussurra sgomenta Eiluned saltando in piedi, e mancando per un pelo la Somma Stella che in quello stesso momento si dirige, verso Nivienne, portando con se un'altra buona parte della stessa montagna. Eiluned la guarda stupita, accesa di una rabbia, di un fuoco potente. Istintivamente stringe ancora la mano di Nivienne e senza pensarci troppo l'allontana da Callista portandola verso il cetro del Tempio, l'altare e il braciere dove arde la Fiamma Sacra che riempie il tempio di ombre danzanti. La notizia di nivienne l'ha sconvolta molto più di quanto dia a vedere. Mithril , la sua luce gemella lontana, con Raine.... ma ora ben altri fatti contingenti l'attraggono, lo sguardo fisso su Callista, attendendo, non senza un certo timore quello che accadrà

NIVIENNE { Tempio } . { Gli occhi di Eiluned nei quali si specchiava sino ad un istante prima spariscono dinanzi al suo volto, quando quest'ultima s'alza. Così come farebbe la stessa Callista che s'erge quasi come se la stessa ira che aveva pervaso lei notti addietro si riversasse contro di lei amplificata. Sapeva cosa avrebbe prodotto quella notizia. Cosa ha riversato nel suo animo, se le fosse stata accanto mai la avrebbe lasciata andare, almeno da sola. Sicuramente non avrebbe potuto fermarla. Si lascerebbe trascinare da Eiluned, da quella presa salda che mai si sarebbe attesa da una figlia dell'alba, ma infine tenterebbe di liberarsi da quella morsa. Labbra scarlatte che si riaprirebbero e questa volta ne uscirebbe quasi un sibilo. } Lasciami! { La stessa cosa che disse ad Hagall. Chissà se anche lei la perdonerà? E questa volta la sua furia sarebbe tutta per Callista. } E tu? Tu cos'hai fatto per impedire che Mistral se ne andasse? Cos'hai fatto!? { E' come se ribollisse la sua stessa voce di quell'ira che aveva tentato di sopire, ma invano. } Mitrhil... { Lo sguardo artigliato su quelle iridi opache. } Ha scelto lei stessa di andarsene. Raine le ha proposto di farle vedere contro cosa dovremmo realmente combattere e lei l'ha seguita. { Si avvicinerebbe soltanto d'un passo a lei. } Se fossi stata con lei pensi davvero che avrei lasciato che la seguisse? { E' rabbia quella che prova, quasi che chi le sta davanti non si fidasse di lei e la stesse punendo per qualcosa che non è stata in grado di arginare. } Le ho dato una settimana. Se non tornerà o non mi farà avere sue notizie andrò io stessa a cercarla o a riprenderla, se il Ductor non la lasciasse libera. { E questa volta la sua voce si abbasserebbe e forse per quel motivo potrebbe ferire ancora di più. } Pensi davvero questo Callista? Pensi che abbandonerei una delle mie Sorelle? { Una sfida ed una domanda al tempo stesso. Le spiace soltanto che Eiluned sia presente. }

NYMERIA {ingresso tempio} affannata, nuovamente corre verso il tempio. Ma possibile che questa ansia questa angoscia sia giunta a mozzarle il respiro con un senso di furia ed allarme e provenga dalle consorelle? Finirà che il popolino farà girare voci strane sulla regina che ogni due per tre corre a perdifiato verso il tempio, ma, regalmente, la silvana se ne infischia. Una mano di fuoco sembra averle torto i visceri, e lei non può esimersi dall'andare a constatare che non vi siano minacce o pericoli per le altre sacerdotesse. Risale in un baleno le scale, sfila fra le colonne e irrompe nella navata centrale, già frugando ovunque con lo sguardo, alla ricerca di chissà che o chissà chi... e si ferma di botto. Callista, Nivienne ed Eiluned son lì, ma.. nessun pericolo per lo meno visibile. L'elfa apre la bocca, la richiude. Deglutisce e si guarda in giro, avanza di un passo.. e tentenna, dandosi della mezza matta da sola. Alla fine cerca di ricomporsi e abbozza un saluto flebile.. ''Rispectae aveas...''

Nella notte dell'eterna primavera c'è una voce che tuona con forza, riscaldata dalle fiamme di Cerridwen, che non accetta che l'ago della bilancia penda da una parte, che una ferita venga inflitta al Tempio e alle Sue figlie. Una voce che tutte hanno imparato a temere e ad amare allo stesso tempo. E sembra che quell'ardore, quella rabbia impetuosa, scenda anche sull'animo candido della Stella dell'Alba. E, d'improvviso, trema il Tempio, trema la luna con le sue stelle, trema la rossa Regina che si avvicina a loro. Si scuote l'Isola, par risvegliarsi con le parole di Nivienne, una furia che si abbatte contro la stessa Somma. Dietro alla Custode troneggiano alte le Sacre Fiamme, superando il confine metallico, per riversarsi su Nivienne stessa. Una mortale torcia, che brucia ma non ferisce. E' Cerridwen che abbraccia Sua figlia, riconoscendola in quelle parole, facendola Sua.

CALLISTA {.Tempio.} . E quanto era l'ardore e la ferita che le parole della Somma Stella ha riversato sulla Custode, tanto le ritorna, sputandole sentenze che mai dalle sue labbra aveva udito. Ad entrambe le sorelle si avvicina, portandosi nel centro del Tempio, accanto al Sacro Fuoco. Ode una voce giungere, un tocco di fiamme che riscaldano maggiormente l'aria nei dintorni. Si volta leggermente, la bionda mezzelfa, per cercare il volto di Nymeria, solo per un istante. Perchè quello che accade è ciò che aveva lasciato la sua bocca pronta per parlare ma senza emettere suono. Trema l'Isola sotto di lei, ma è la figura di Nivienne cosparsa dalle fiamme che attira maggiormente la sua attenzione, trovandola sorridente, con un'espressione di gioia negli occhi, come se la rabbia di Nivienne non l'avesse investita. { Eccoti, Stella del Meriggio. Brucia, difendi, attacca. Lei così ha deciso. Sarai la Guerriera che incute timore, la Madre che protegge ogni Suo figlio, la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare }

EILUNED { Tempio } Continua a scivolare la valanga, ma ora non fa più paura . Le fiamme di Cerridwen ora ardono terribili e meravigliose intorno a Nivienne, nel volto rilassato di callista e ardono anche in Nymeria che giunge a rinvigorire ancora di più la notte che pare portare ils egno della Giusta. E appaiono naturali, quasi scontate le parole della Somma Stella che infine, proprio come l'abbraccio di una Madre accolgono l'infuriata Nivienne nell'infuocato abbraccio della Madre. Un sorriso perciò nasce spontaneo sulle labbra della Stella dell'Alba che tuttavia rimane immobile, lì dove Nivienne l'ha bruscamente lasciata, volgendo solo un lieve inchino del capo alla Regina.

NIVIENNE { Tempio } . { Sguardo che permarrebbe artigliato in quello di Callista che si avvicinerebbe a loro, eppure rimarrebbe lì a fronteggiarla la rossa Custode, non ha paura di lei o di cosa potrebbe farle questa volta, il dolore e la furia sono troppo grandi per permetterle di pensare più che razionalmente. Lascerebbe quello sguardo solo un istante, per voltarsi verso l'entrata del Sacro Luogo, verso quell'arcata da cui sa che sta giungendo Nymeria. Solo uno sguardo, un istante, prima che le fiamme ardano alte e maestose alle sue spalle, quelle fiamme sempiterne che lì s'agitano in continuazione e che ora si riverserebbero su di lei. Eppur non sarebbe un tocco letale quello che avvolgerebbe in quell'abbraccio la Fenice, ma il tocco del Fuoco della Madre, della Guerriera, della Giusta. Pura estasi di Fuoco e Fiamme, come lava incandescente che si riverserebbe nel suo stesso animo andando a ravvivare quella fiammella che in lei era sopita e si stava risvegliando pian piano. Brucerebbe e pulserebbe il sangue nelle sue vene come il battito dei tamburi allo scoccar della battaglia e le urla dei suoi guerrieri. Lascerebbe che quel tocco, che quelle fiamme la pervadano, mentre lo sguardo si poserebbe sul sorriso di Callista e sulla sua gioia. E rifulgerebbe la stella scarlatta sulla sua fronte delle tonalità del fuoco (//Luce di Stella lv. 5) a quella voce che sembrerebbe sancire questo nuovo richiamo. Labbra scarlatte che si riaprirebbero di rimando, la voce forte e sicura che fenderebbe l'aria. } Lei ha il mio giuramento. Come Madre avrò cura delle Sue Figlie, così come Guerriera le difenderò e sarò Giusta. Se dovessi romperlo le Sue Fiamme avranno la mia Vita. { Ha sempre giurato di difenderle a costo della sua stessa vita e certo non si tirerà indietro ora. }

NYMERIA {.TEMPIO.} solleva lo sguardo verso le fiamme crepitanti ed è un attimo.. e vola, vola il cuore verso l'ardore e verso la nuova Stella che viene avvolta dalle fiamme e ne rinasce come una fenice fiammeggiante, splendida e sfolgorante. Ogni timore è fugato e non ha motivo di essere più, non ora che la Dea ha appena avvicinato a sè di un ulteriore passo una propria figlia, dirompe la gioia nell'animo della regina, che si accosta ora senza fretta alle altre sacerdotesse, attirata come una calamita dallo splendore di Cerridwen che ancora riverbera attorno a Nivienne. Un sorriso campeggia sulle labbra della silvana che percepisce come amiche le fiamme testè apparse, una benedizione l'aver avuto l'onore di testimoniare ad un richiamo a sè da parte della Trina.

CALLISTA {.Tempio.} . La Dama del Lago lascia che tutto si compia, che il volere di Cerridwen si manifesti attraversi la Sua nuova Stella, la Sua prediletta. Incrocia lo sguardo di Nymeria, comprendendo che anche lei è rimasta attratta da quell'inaspettato evento [//Empatia liv.1]. E non potrebbe essere altro, con la rossa luce che il volto di Nivienne rimanda su di loro, durante il suo giuramento. { Era una prova difficile, Sorella, e l'hai superata. Non hai avuto timore di me, ma ti sei schierata in prima fila. E' questo che fa di te quello che sei } Le fiamme piano piano si spengono sul corpo della mediterranea e la Somma Stella si avvicina a lei, per posarle un ardente bacio sul simbolo della Dea che ha sulla fronte { Mitrhil è nelle mani della Triade. Quindi anche nelle tue } un sussurro che tutte le Figlie lì presenti riusciranno ad udire, una voce calma e serena, seppur rauca come le profondità dell'Isola.

NIVIENNE { Tempio --> } . { Lascerebbe che quelle fiamme la abbandonino, lasciandole lo spirito rincuorato e fortificato dopo un nuovo giuramento. Così come la stella che sulla sua fronte dovrebbe smettere di rilucere, così come l'abbassarsi ed il sopirsi di quel fuoco che le hanno infiammato l'animo. Scarlatte labbra che si aprirebbe in un sussurro, ma che forse tutte potrebbero udire. } Non mi tirerò mai in dietro, lo sai. { Sicura la sua voce, perché mai lo farebbe. Preferirebbe combattere e rimaner dilaniata dalla battaglia piuttosto che starne in disparte a vederne lo scempio. Lascerebbe così che la mezzelfa le doni un bacio su quella stella scarlatta, socchiudendo le palpebre, prima di ribattere. } Non esiste Ombra senza Luce. Lei è la Sua Custode e può dominarla, annientando l'Oscurità. { E' la speranza. Ne è più che certa, così come chi ha innanzi ha potuto dominare quelle stesse Ombre. Eppure tutto è un Cerchio, e Cerridwen ne è la Signora. } E' nelle sue mani. { Annuirebbe leggermente, prima di avvicinarsi ad Eiluned e prenderle la mano. } Verresti con me? { In fondo si deve scusare, Callista e Nymeria capiranno. } Ho paura che abbiamo svegliato il piccolo Bryok e tu sai come trattare i bambini. { E se lei acconsentirà, la avvicinerebbe a sé, lasciando che il fuoco e la luce si uniscano nuovamente. } Rispectae Aveas Sorelle e che Cerridwen Vi Benedica. { Null'altro, prima che entrambe scompaiano lungo il corridoio dell'Ala Sacerdotale. }

NYMERIA {.TEMPIO.} ''Mithril?'' mormora.. non riuscendo a comprendere come mai la somma affidi alle cure di Nivienne la custode dell'alba. Che stia male? Che sia accaduto qualcosa al piccolo Byork? Le domande si affannano e affollano i pensieri della Sapiente che corruga la fronte liscia, arrovellandosi per trovar risposta al proprio dubbio. Sposta lo sguardo argenteo da Callista a Nivienne, mentre questa si allontana assieme alla Stella dell'Alba. appena in tempo per salutarle entrambe e rivolgere un nuovo sorriso a Nivienne, prima di rivolgersi a Callista, piegando leggermente il capo. Non subito le rivolge la parola, prima la osserva attentamente, avendola vista sovente provata negli ultimi incontri.. Qualora si sentisse rassicurata dallo stato della mezzelfa, le chiederebbe, accostandolesi come una fanciulla farebbe con la propria sorella maggiore ''Che accade Callista? Ho quasi perso coscienza per l'urgenza e la forza del richiamo che mi ha condotta qui a vedere cosa stava accadendo.. mi sbaglierò, ma non credo fosse solo il volere di Cerridwen che richiamava a sè Nivienne..'' Lascia la voce sospesa, temendo forse qualche risposta che non vorrebbe udire, ma che deve, suo malgrado. ''Mi sbaglio?'' Un mormorio le ultime parole.

CALLISTA {.Tempio.} . Annuisce a Nivienne, certa che non verrà mai meno al suo giuramento. E' questo che ha visto, dopotutto, prima ancora che accadesse, prima che le fiamme la avvolgessero. Osserva le due Stelle allontanarsi, diverse ma inesorabilmente simili. Le segue con lo sguardo, le accompagna fino al mortal riposo, volgendo poi lo sguardo verso Nymeria, avvicinandosi maggiormente a lei { No, come potresti mai sbagliarti? } Cerca un solido appiglio nei chiari occhi della Regina, come se fosse l'unica in grado di sopportare il suo stesso peso, per raccoglierne parte sulle proprie spalle. Sospira lentamente, prima di continuare { A quanto pare, Mitrhil ha seguito Raine sulla terraferma. Per... farsi mostrare cosa dobbiamo in realtà temere } La sua voce trema, incapace di credere a ciò che ha appena detto. { Non mi fido di Raine e mai lo farò } Deciso il suo tono ed il suo volto, macchiato da preoccupazioni che giungono su più fronti { Griffit mi ha detto del messaggio che hai ricevuto } Ecco, l'ha detto. Doveva rimanere un segreto, probabilmente, perchè egli le disse che la Regina gliel'aveva fatto promettere. Ma come può non chiedere la verità alla Sapiente?

NYMERIA {.TEMPIO.} sente arrivare il colpo, ma non è pronta a pararlo.. perchè dopo l'estasi di pocanzi, il gelo che dilaga nello spirito della silvana è qualcosa di maligno, che vorrebbe soffocare le speranze e che ottunde i sensi. Un maglio che violentemente impattasse contro l'esile silvana non le arrecherebbe forse altrettanto dolore. Mitrhil, dolcissima, colei che vede un risvolto di luce anche nelle più cupe evenienze si trova sola, come un agnellino nella tana di una torma di lupi. Hai voglia a passare anni ed anni della tua vita ad esercitare l'impassibilità e la volontà a mascherare quello che senti, quando un simile peso giunge inaspettato, l'ultima cosa che la silvana si premura di fare è mascherarne l'effetto, soprattutto agli occhi di Callista, cui nulla nasconderebbe. Ancora incapace di rispondere a parole, scuote il capo varie volte, stringe gli occhi e prende un respiro. ''E' andata di sua volontà, perchè altrimenti avremmo trovato un puzzolente mucchietto di cenere al posto di quella.. quella.. femmina.'' Si trattiene a tempo per non esprimersi altrimenti nella casa delle stelle. ''Fra quanto dovrebbe tornare, prima che io smuova cielo, terra e draghi per andare a riprendercela?'' Sorvola, almeno per adesso sulla domanda postale da Callista..

CALLISTA {.Tempio.} . E' come uno specchio in cui vedere la stessa espressione, il volto della silvana. Ha sentito la Guerriera richiamare Nivienne, ha avvertito la Sua forza. Ma ora, è della candida luce che ogni attenzione si deve riporre. Sono mille i perchè che risuonano nella testa della Somma Stella, incastrandosi come il più maledetto dei mosaici. { Una settimana } Risponde con un soffio di voce, come se fosse l'ultimo. { Draghi... } come se parlasse tra sè e sè, volendo ricercare ad ogni costo una via di uscita. I denti mordono il labbro inferiore, in uno stato di iniziale apprensione { Dovrò informare il padre di Byrok... tanti affronteranno questa guerra, se deve essere combattuta } Arresta la sua voce, riprendendo lo sguardo di Nymeria { Tu no. Non andrai là. Hai altri poteri } Lo dice solamente perchè la conosce. Sa che nuoterebbe al largo pur di salvare qualcuno, in particolar modo una Sorella. Per l'Isola, per la Dea.

NYMERIA {.TEMPIO.} fissa Callista in volto, ma già sa di aver perso in partenza. Ha già fronteggiato nei tempi andati vampiri, mannari e lo spettro, per andarsi a riprendere una sacerdotessa dell'alba che veniva da loro tenuta segregata a Barrington e non sarebbero certo quel manipolo di folli snaturati a potersi opporre al una giusta furia. Stringe la mascella ed evita di rispondere, respirando a fondo, per riguadagnare un minimo di controllo di sè. ''Hanno una settimana, non un giorno di più. Poi ne riparleremo.'' Sembrerebbe impossibile, ma anche nella voce melodiosa della silvana riescono a rintoccare note di gelo. E la pura forza di volontà le permette di proseguire, accantonando l'argomento, per dar risposta alla domanda finora inascoltata che la sua Somma le aveva posto. ''Qualche sconosciuto, come ti avrà riferito Griffit, ha lasciato sul portone del palazzo un messaggio, in cui mi diceva che sulla terraferma in molti stanno tramando contro di me. Qualcuno vuole il trono ed è disposto a tutto per strapparlo e pare che io sia il suo solo obiettivo. Aggiungeva anche, se ben rammento, che i nemici fanno parte di varie razze e che presto la tregua sarebbe stata infranta.'' Parla con voce controllata, come se stesse dialogando di qualcosa di comune.. probabilmente per reazione agli alti e bassi di pocanzi, o forse perchè da anni suo malgrado abituata ad essere un bersaglio designato per molti, forse troppi...

CALLISTA {.Tempio.} . Le conversazioni piacevoli tra le due sono state cancellate da vari colpi di spugna, inesorabilmente neri, non come la morte che fa parte del ciclo della vita, ma neri come i mostri che servono per spaventare i poveri bambini mortali. Quelli che si nascondono sotto il letto. Quelli che Nymeria ha combattuto e fronteggiato varie volte, ma che Callista ignora. { Non un giorno in più } ripete, meccanicamente. La ascolta attentamente parlare di quel messaggio, l'ultima sfida in ordine cronologico verso la Corona, ma di certo non l'ultima definitivamente { Da quel che rammento, durante il Concilio delle Congreghe, fu il caporazza dei Nani a voler comandare a tutti i costi un esercito. L'ho visto solamente in quel frangente, ma dubito che sia suo un tale avviso } Si piega su se stessa la nera stellina della fronte, dubbiosa su un unico punto { Varie razze? Chi veramente vive a Barrington, Sorella? }

NYMERIA {.TEMPIO.} rimane silenziosa per diversi momenti, un silenzio non lieve, ma pesante come le parole che son state pronunziate dopo l'allontanarsi delle due Stelle.. ''Callista, devo farti leggere alcuni documenti..'' La voce esita un poco, prima di riprendere sicurezza. Sa che di lei può fidarsi a tal punto da affidarle le sue annotazioni. ''Questa notte, se me lo concedi, vorrei passarla con te
qui al Tempio, e se vorrai potrai leggere e chiedere quel che credi.. del presente e del passato di Avalon e della terraferma.''

CALLISTA {.Tempio.} . Hanno davvero molto da dirsi, quelle due Sorelle che hanno la responsabilità dell'Isola. E la Regina ha vissuto più a lungo di lei, sia qui che su altre terre non benedette dalla Dea, perfino quando Callista rimaneva segregata nelle ombre e nella solitudine di Rhiannon { Sì, vieni con me. Nei giardini nessuno ci osserverà o ci sentirà } Detto questo, afferrando la mano della rossa Sapiente, insieme si avvieranno verso i Giardini Interni. La notte conoscerà segreti che pochi sanno, accompagnata dalla perfetta rotondità della Luna.
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