)O( Samhain 2009 )O(

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+-Mistral-+
00giovedì 12 novembre 2009 01:15

Riassunto: Le ancelle della Triade festeggiano la fine e l’inizio della ruota dell’anno, Samhain. Il rito si svolgerà al Tor e l’unico spettatore estraneo sarà Hilm.

Commento: Mi piacciono un sacco queste role! Sisi! Brava Arshal e anche la supervisore xD


[GDR START]

RENESME [°°..tor..°°] Ciocche dorate che nel buio di questa notte speciale danzano, agitate dallo Zefiro che delicatamente carezza la tua pelle chiara come la neve, resa cangiante dalla luce di Selene che gravida regna in >>
RENESME >>quella volta luminosa. Ma questa sera non saranno le uniche stelle quelle del cielo, infatti qui al Sacro Tor le sacerdotesse della Triade sono in un cerchio strette, unite da quel legame che le unisce, che le rende Sorelle, figlie dell’Una e >>
RENESME >>Triplice. Boccoli biondi che s’intrecciano con la coroncina che tu stessa hai fatto qualche sera addietro, che fanno risaltare quelle bacche di ginepro scure come un infero in contrasto con il verde acceso del sorbo. Colore smeraldo che ricorda >
RENESME >>la tua semplice veste, dalla quale le nude mezzelune fanno capolino, timide. Fissi la candela color della pece che al centro dell’Ara brilla, alloggiata fra le foglie cadute, che ospitano a loro volta la zucca bollita ed il melograno, Piccola >>
RENESME >>Luce. Sei emozionatissima, i grandi occhi luccicano, mentre per un attimo accarezzano il profilo della Somma Stella che al tuo fianco in silenzio attende. Attende cosa? Forse l’ultimo attimo di questa ruota che ha oramai terminato il suo giro.

MISTRAL {Tor- Cerchio}Zefiro sereno di notti e notti ambasciatore, zefiro di primavera che sulla collina di Misteri eterno soffia, di cosa sarai stanotte testimone? Zefiro che accarezza gentilmente le figure in cerchio attorno all’altare,>>
MISTRAL le donne sacre, le Sacerdotesse che già in cerchio son disposte. E cullata dalla voce si Zefiro sta la rossa Stella. Silente avvolta nella sua veste più bella, cinto il capo dalla corona di sorbo e felce ove bacche di sorbo e ginepro >>
MISTRAL adornano, come stelle nere su un cielo scuro, nero. Nero come il tempo che sta per giungere. Non v’è emozione alcuna sul viso, null’altro che la nera danza dell’ombre figlie della tremula fiamma della candela che nella mano sinistra >>
MISTRAL stringe, alta davanti al petto. E danza al vento la fiammella, come danzan le foglie del rametto di betulla che nella mancina la Stella stringe. Non uno sguardo alle consorelle già nel cerchio presenti. Non un cenno.. il viso già si>>
MISTRAL farebbe lontano, lo spirito solo alla Madre volto..e tutto tace, tutto è pronto..zefiro la sola voce che leggera interromperebbe il silenzio, quello carico di tensione che precede l’attesa che regnerebbe in cima al Tor, >
MISTRAL precede l’invocazione, l’arrivo della Dea..

NIXI (tor-cerchio) piena splende la luna nel cielo in questa notte di festa. Ella sembra voler osservare dall'alto ciò che sta per avvenire. Un cerchio, all'interno delle sacre pietre, c'è oggi intorno all'altare, un cerchio di diversi colori. >>>
NIXI Tante fiamme di colori diversi adornano la sacra collina in questa notte in cui il velo tra i mondi si assottiglia. Tra Mistral e Renesme, sta la giovane nordica. Candido è l'abito che l'avvolge come fosse di luce. I capelli ricci sono >>>
NIXI sciolti e oscillano lievemente alla brezza. Una ghirlanda di sorbo, felce e bacche di ginepro corona la sua testa. Il volto chiaro è leggemente illuminato dalla flebile fiamma della candela. E' ferma in piedi, silenziosa e solenne. Tra le >>>
NIXI le mani ha una candela bianca come la luna in cielo e una brocca metallica piena d'acqua, che tuttavia non è quella d'argento che normalmente avrebbe dovuto portare. Un senso di attesa prende la bianca Figlia, come le succede ogni volta >>>
NIXI che un rituale sta per compiersi. Giunge la notte degli spiriti...

MARTIA { Sommità del Sacro Tor } . { Ed infine il tempo dell’Oscura è giunto, come gelido manto ad accarezzare il terreno perché riposi, perché conservi i semi durante la stagione invernale. Vibra la terra a contatto con i piedi scalzi della Sapiente, °°
MARTIA °° vibra anche l’aere circostante. È Samhain, è la Notte di Celebrazione di Rhiannon, è l’ora delle tenebre. Veste di nero e di bianco la Bionda ed avvolta nell’abito bicromo appare ai più plasmata in quella fragilità ch’è degna d’un uccellino; °°
MARTIA °° gli Spiriti le artigliano gl’orli del vestito aggrappandosi con forza: inneggiano alla Velata questa notte come mai oltre durante l’anno e l’Irlandese li avverte, così come sente la ghiacciata energia che ogni anfratto, ogni particolare °°
MARTIA °° invade. I capelli del colore del grano maturo sono intrecciati con la coroncina composta di sorbo, ginepro e felce che da Renesme era stata preparata. Gl’occhi sono socchiusi, sono appena fessure quelle iridi ceruleee, del colore dei ghiacci, °°
MARTIA °° che si riescono ad intravedere fra le palpebre sottili e chiare ed il volto d’ea è illuminato dalla candela marrone ch’è saldamente tenuta fra le mani, donando ai lineamenti una sorta d’inquietante maschera di chiaroscuri. Giace sui due piedi,°°
MARTIA °° immota, alla sinistra della Dama del Lago ed alla destra di Roseline, la novella Ancella del Vespro. È ora di concludere il Cerchio, è ora di festeggiare Samhain. }

ROSELINE { . Sacro Cerchio . } Stelle. Puntini di luce in quel cielo nero che pare un manto gettato sulla volta celeste. Ma sono stelle lontane. In terra, riunite sulla collina dall'Isola Sacra, stanno le sue Figlie predilette, una accanto >>
ROSELINE >> un cerchio di anime unite tra loro all'interno di un cerchio ancora più sacro. Un rito sta per compiersi. La piccola francese si trova tra le sue sorelle, pronta ad onorare la Dea assieme a loro. I capelli color platino, argentei quasi >>
ROSELINE >>ricadono in boccoli morbidi sulle spalle esili. in netto contrasto la pelle chiara con la veste nera delle sacerdotesse del Vespro, gli occhi zafffirei attenti. E' arrivato il tempo in cui la Mano della Velata si stende sulla terra, >>
ROSELINE >> ditele che s'aggirano attorno alle sue caviglie, sche strisciano sulla terra ove tutte poggiano i piedi}

CALLISTA {.Tor.} . E' giunta l'ora. Le ombre si fanno più scure, più tempestosa l'aria. Qualcosa sta arrivando sulla corsa del tempo, tra le antiche pietre che in cerchio, esattamente come le Ancelle del Tempio, attendono quell'istante, quella morte che è >
CALLISTA anche inizio. Samhain. Fluttuanti vesti si sollevano nella tetra musica di questi istanti, velluti di differenti colori. Celesti come l'Alba, scarlatti come il Meriggio, oscure come la Notte. Non c'è l'oro che solitamente contraddistingue >>
CALLISTA quell'alta e sottile figura, bionda nel crine e pallida nel volto. Per lei, ora, sul limbo eterno della ruota, c'è la veste che per lunghe lune ha indossato, quella pregiata e raffinata del Vespro, tinta di candore e d'oscurità, che se da una >>
CALLISTA parte segue le stesse tonalità della nera Sapiente, dall'altra è accarezzata da quelle verdi di chi ancora non ha un volto, ma che splende come una piccola luce sotto la gravida forma di una luna che dona iridiscenti bagliori alla ghirlanda >>
CALLISTA posta sul capo della Dama del Lago. Foglie di vite, bacche di ginepro e sorbo e verdi rami di felce coronano la nuvola dello stesso colore dei campi di grano maturi. Gli occhi della mezzelfa celano i verdi smeraldi, mostrando, al contrario,>>
CALLISTA fini lineamenti cesellati nell'avorio, spezzati dalla nera stellina che giace nel centro della fronte, specchiandosi nella fiamma della violacea candela che le minute gemelle stringono, come prezioso dono.

HILM (sentiero->tor) Curiosità, inamovibile e pura.. Si dice che sia questo elemento a caratterizzare l'esistenza di ogni mezzosangue, insieme ad una dose esagerata di senisbilità.. Ed il ragazzino ne ha di entrambe, c'è poco da farci, e questa >>
HILM notte intende dare sfogo alla prima, alla curiosità che invade ogni fibra del suo essere, e che lo ha portato a diventare un apprendista di magia alla fortezza.. Non c'è la fede, crede nell'esistenza della Dea, come non credere? Ma allo stesso >>
HILM tempo ricorda anche che sua madre, Raisha, non andò dalle sacerdotesse per partorire, bensì dai druidi. Un motivo ci deve essere stato, e per tale ragione il mezzelfo deve capire ancora molte cose. E di fondo, vuole capire cosa spinge queste >>
HILM femmine alla venerazione della Dea.. Ed un giorno magari, potrà chiedere il motivo di quell'antipatia, più o meno profonda, che Raisha provava per loro. Avanza nel buio il ragazzino, avvolto nel mantello nero, dono del prefetto di Barrington, >>
HILM Vestiti semplici porta, come sempre, pantaloni scuri e larghi di un tessuto leggero, ed una casacca simile, di fattura molto scadente..alla cintola, legato al fianco sinistra porta un pugnale, ben nascosto sotto il mantello scuro, non si sà >>
HILM mai. Il capo, i capelli rossi spettinati, non troppo lunghi, che colorano la notte tetra, con il loro timbro color del fuoco. Avanza nelle tenebre, al massimo della sua velocità, convinto di essere arrivato troppo tardi, ma questi maledetti >>
HILM barcaioli sono lenti come la fame.. Già riesce a vedere alcune figure femminili sul tor, grazie alla buona illuminazione della luna, e verso di loro si avvia (infravisione +1)

Il Velo dei mondi è più sottile questa notte. Chi non è carezzato dalla brezza leggera che alita gentilmente sul Tor questa sera, quasi cercasse di spolverare quella collina per far posto al rito che ancora una volta andrà a ripetersi, non può >>

capire la sensazione che invece i presenti percepiscono chiaramente. La luna brilla intensa e a guardarla bene pare una serratura che si affaccia su un'altro cielo, più chiaro e luminoso di quello bruno che avvolge la notte di Samhain. Una >>

serratura che da un momento all'altro potrebbe adombrarsi per l'arrivo di un occhio curioso e invadente, che sbirci la scena per carpire qualcosa di questo mondo, per questa notte più vicino al suo. Solo per questa notte; quella in cui la Dea >>

ha l'orecchio più teso verso le preghiere dei suoi fedeli e questi, a loro volta, più voce per farsi sentire da Lei... [GDR PLAY, ORDINE PRECEDENTE]

RENESME + [°°..tor..°°] Saranno forse gli spettri che non vedi a spettinarti i boccoli biondi, Piccola Luce. Senti l’adrenalina scorrere dentro te, velocissima, come in subbuglio per l’attesa silenziosa. Eppure già le immagini le parole delle tue >>
RENESME >>porta voci della Dea, le senti dolcemente rimbombare nella tua mente, forse come un vago ricordo dell’ultimo Esbat. Ma ora quel tempo è passato, ora si sta compiendo la fine e l’inizio. Qualche foglia secche svolazza accarezzata >>
RENESME >>dallo zeffiro, mentre tutto ancora tace. Guardo smeraldo che volgi alle tue Sorelle, nei loro colori disparati, quasi fossero un arcobaleno.. Non te ne accorgi, Piccola Luce, ma stai sorridendo. Un sorriso che si fa spazio sulle rosee, >>
RENESME >>illuminandoti il visetto angelico, irradiando serenità. Perché sei fortunata, sei grata all’Una e Triplice per tutto ciò che ti ha donato, compresa questa nuova famiglia, della quale ormai ti senti parte, senza riuscirne più a farne a meno.

MISTRAL {Tor- cerchio}E or che il tempo è giunto, che il tempo è maturo.. il capo appena chino, l’iridi pian piano celate dal niveo sipario delle palpebre tornano a rivelarsi, il capo alto e fiero. Occhi che parrebbero assenti, lontani.. >>
MISTRAL occhi di chi il suo essere stanotte ha fatto voce e strumento di una volontà superiore, di chi a Colei chi Vita ha consacrato va a rinnovar la promessa stanotte.. e sarebbe col passo elegante, leggero, cadenzato, quello delle figlie del’isola>>
MISTRAL sacra che avanzerebbe verso l’altare la Stella. Gli occhi non guardano, non vedono attorno stanotte, o forse, difficile a dirsi.. sarebbe con elegante e sicura movenza che giunta all’altare la candela di cera arancione sinora nella>>
MISTRAL mano stretta poserebbe. Quella candela tenuta vicina al petto per non farne morir la fiamma, con la premura che s’avrebbe per una tremolante vita. Fremerebbe ancora zefiro? Ora che il silenzio dalla voce alta e melodiosa della>>
MISTRAL mezzosangue verrebbe squarciato “Tra ardenti fiamme le messi sono cresciute e fecondi hanno reso i grembi..Ora è tempo che giunga il buio! Dorma ogni fuoco in questa notte!” e leverebbe in gesto secco il rametto che nella >>
MISTRAL mancina stringe per portarlo sopra la fiamma e lasciar che su di essa prenda vita il fuoco che d’essa si cibi ardendone prima le foglie e poi i rametti.. e quando fiamma prenderebbe vigore il rametto solleverà lasciando che >>
MISTRAL spettrale imago sul pallido si lei viso disegni l’ombre della fiamma figlie mentre solenne leverà la voce “Cerridwen! Madre Guerriera! Fa che ogni cosa attenda una nuova vita!” e deporrà il rametto ardente nella ciotola che sopra>>
MISTRAL l’altare attende. E non vi sarà altra esitazione, non attesa, lesta tornerebbe sui suoi passi. Armonia è quella che permea le di lei movenze, l’armonia del Cerchio che gira in questa notte, quella del sole che alla note cede il posto..

NIXI (tor-cerchio) non solo per le Figlie è stasera questo rituale, altre persone, forse fedeli, si sono recati sulla collina per assistere all'avvento della stagione dell'oscurità. La nordica può vederne le sagome scure nel buio notturno. Volge >>>
NIXI all'inizio ora la cerimonia che darà il benvenuto all'inverno. Si fa avanti la rossa Stella, invoca la Madre e posa il rametto di betulla infuocato nella ciotola di sorbo, che tuttavia non si incendia a sua volta. La sua voce si leva alta e >>>
NIXI melodiosa, nell'aria silenziosa del tor. Quand'ella torna al cerchio, sono i passi della bianca figlia a muovere. Lenti e graziosi si avvicinano all'altare in un fruscio di candido tessuto. Posa la candela sull'ara di pietra. Si leva quindi >>>
NIXI la sua voce limpida ''L’alba ha donato nuova vita... la luce ha rischiarato il cammino... Ora è tempo che ceda il passo... così che il cerchio possa chiudersi e ancora una volta avere inizio!'' così invoca la Bianca Vergine, che è la sua Signora >
NIXI Infine solleva la brocca, che fino ad adesso aveva sempre tenuto con se, al di sopra della ciotola e la inclina. Lascia che l'acqua scorra lentamente fino a spegnere la fiamma che sta divorando il rametto. La luce delle vicine candele illumina >>>
NIXI leggermente il volto chiaro, dall'espressione serena e pacata. Prende un respiro profondo, prima di parlare di nuovo. ''Arianrhod, Vergine Fanciulla, Lascia che le ombre vincano la tua luce!'' si spegne dunque la sua voce, dal timbro dolce e >>>
NIXI basso. Riprendono i passi, si ritira la bianca figlia come si ritira la luce all'avvento dell'ombra, per riprendere il suo posto nel cerchio.

MARTIA { Sommità del Sacro Tor } . { La lieve brezza carezza dolcemente la figuretta della Sapiente, scostando i fili d’oro che liberi ricadono sulle spalle e mostrano la nera stella che come macchia su un bianco foglio troneggia sulla chiara fronte. °°
MARTIA °° La notte brulica di Anime impigliate fra i Mondi, di aliti, di soffi e di sospiri che possono valicare il Velo sempre più sottile, per tentare di sfuggire attraverso le maglie dell’invisibile e serico tessuto di cui è composto. Avanza°°
MARTIA °° dapprima la Stella del Meriggio, seguita dalla Sacerdotessa dell’Alba: entrambe poggiano la propria candela, pronunciano l’invocazione e compiono i gesti che son di loro pertinenza sulla ciotola in legno di sorbo. Una volta che l’eco °°
MARTIA °° dell’esclamazione di Nixi si sarà dissolto nell’aere Martia avanzerà, le scalze mezzelune s’alterneranno al di là dell’orlo della bicroma veste: adagerà la candela del colore della terra sull’Altare e lascerà sfuggire dalle pallide labbra °°
MARTIA °° la preghiera con voce calda e forse un poco più roca del solito } Le ombre sono giunte, S’aprano le porte dei mondi, S’uniscano agli uomini gli antichi spiriti. { Allungherà la mancina per stringer fra le dita la ciotola colma d’acqua, la °°
MARTIA °° solleverà ponendola perpendicolare al nero stelo acceso e quindi la inclinerà quanto basta perché da essa coli una goccia. Il cero darà l’impressione di sciogliersi amalgamandosi alla grigia pietra dell’Ara nella forma di Hagalaz, Runa che °°
MARTIA °° sembra costituita d’ebano e non di cera. Nuovamente la graffiante voce dell’Irlandese si leverà al cielo, mentre ambo le mani ancora reggono il contenitore in legno di sorbo colmo della pura acqua di Arianrhod } Che il cerchio non si spezzi °°
MARTIA °° e regni in quest’ora l’Oscura Signora. { Farà appena in tempo a terminare di loquire che un refolo di vento spezzerà la fiamma delle candele sull’Altare come di quelle ancora tenute fra le mani delle Ancelle e solo allora compirà una mezza °°
MARTIA °° giravolta per dirigersi verso Callista, verso la Signora di Avalon fino ad incontrarla ed a porgerle la ciotola senza ancora far ritorno al posto che all’interno del Cerchio l’è stato destinato. }

ROSELINE { . Sacro Cerchio . }{ La ghirlanda di sorbo posata sul capo, i boccoli che fluttuano appena nell'aria. Attende la sacerdotessa, la candela marrone stretta tra le mani. La voce della stella del Meriggio si leva nella notte, passi,>>
ROSELINE >>poi la voce di colei che per questa sera è stella dell'Alba, Nixi. E infine la stella del Vespro, le parole che penetrano nell'animo della piccola francese, mentre la cera si riversa sulla pietra formando una runa che solo lei, >>
ROSELINE >>l'Irlandese e la Somma Stella saranno in grado di vedere. Hagalaz. Si, ora le fiammelle delle loro dovrebbero tremare e spezzarsi. E infatti così accade. Non appena il loquir della Sapiente termina le lucine si spengono. Si volta poi>>
ROSELINE >> la sorella, dirigendosi verso la Somma Stella, senza tornare al proprio posto, senza tornare accanto alla ragazzina, che osserva la scena, che percepisce le sorelle più vicine che mai.}

CALLISTA {.Tor.} . Si spalancano come scrigni pregni di preziosi smeraldi le bianche palpebre della Dama del Lago, nell'udir le voci che si seguono l'una con l'altra, si rincorrono nell'invocazione all'Una e Trina. La Giusta, che lascia spazio alle>>
CALLISTA ombre di divenire tali, la Vergine, che giungerà nella rinascita ed infine, la Vecchia, la Morte. E con lei il suono degli spiriti che la bionda mezzelfa osserva nell'aere che pare più rarefatta, tra il tuonare della terra che si leva dalla >>
CALLISTA sommità della collina e la luna che risplende su tutte loro. Unite in un cerchio, nel Suo cerchio. Il verde sguardo della mezzelfa vaga, prima che la Stella del Meriggio apra le danze ed il rito abbia inizio, sulla vegetazione che sigilla >>
CALLISTA l'antica spirale. Solo una cerca, rapida quanto il suo tornare sull'altare e sulla fiammella accesa che le sue mani ancora sorreggono, avanzando di qualche passo solo per accompagnarla nell'unione con le altre candele, di differente colore,>>
CALLISTA sigillando il disegno. Le sue stoffe si confondono con quelle della nera Sapiente, i loro sguardi inevitabilmente si incrociano nello scambio della ciotola di sorbo, che dalle mani di Blath passa a quelle della Somma Stella. Sguardi gelidi eppure >
CALLISTA sinceri, consapevoli entrambe, insieme alla novella vespertina Sacerdotessa, che un arcano simbolo dovrebber essersi impresso sulla pietra dell'altare. Hagalaz, la Tempesta, la Grandine che giunge, insieme al Suo tempo. Le basterà un attimo, il >>
CALLISTA tempo di un respiro, prima di innalzare la sua gracchiante voce sotto la volta stellata di quella notte { Al vostro richiamo rispondo. Come è sempre stato, come sempre sarà, cala l’oscuro manto a scacciare la luce e dormirà la terra sotto il>>
CALLISTA mio gelo. } Gli occhi della Dama del Lago rimangono fissi su quel contenitore, tra i ceri che dovrebbero essersi spenti in un refolo di vento { Il cerchio si chiude, il cerchio si apre. Ed il tempo delle Tenebre è giunto. } L'acqua mescolata con>>
CALLISTA le fiamme scende tra le sue labbra, nella sua gola. Poi la ciotola viene donata nuovamente alla Sapiente, fissando le verdi iridi non più in quelle della nera Sorella, ma su quella macchia oscura, su quella Runa comparsa. Perchè se così sarà,>>
CALLISTA non sarà più una semplice mezzelfa a partecipare a quel Cerchio.

HILM (tor - pressi cerchio) Solo femmine, tutte, nessuna esclusa, tutte in cerchio.. Che la popolazione sia così poco interessata a simili riti? Non si ferma troppo su tali penseri, avanzerebbe fino a fermarsi a circa 3 m dal cerchio, >>
HILM guardando ad intervelli i volti di quelle donne così diverse, soffermandosi più a lungo sull'unica conosciuta, callista, e sull'altra mezzelfa.. La guarda e la sente parlare, cominciando così nel vero senso della parola, il rito. >>
HILM Non ha idea di cosa debba succedere, e con interessa osserva senza staccare gli occhi da quella che è la fase centrale, quasi fosse illuminata, come il protagonista sul palcoscenico di un teatro. Tocca, dopo Mistral, a Nixi, ed il >>
HILM giovane mezzelfo segue lei, ascoltando le sue parole.. Segue tutto in silenzio, senza osare intromettersi, aspettando che il volere di quella Dea di cui tanto parlano si manifesti. Non si leggono facilmente emozioni nel viso del ragazzino, >>
HILM gelido e distaccato come al solito ormai, intenzionato solo a scorpire quanto di veritiero si racconta, ed ancora, quanto siano imponenti i poteri della Dea.. Ancora conosce troppo poco simili concezioni.

[ATTENDERE RESPONSO]

Ogni movimento è preciso eppur naturale, ogni parola decisa da tempo eppur nuova nel suono che la voce di ciascuna sacerdotessa sceglie di darle; fin anche quel refolo di vento che per un attimo si insuperbisce, andando a sfidare la resistenza>>


delle fiamme sulle candele, piegandole, giunge al momento più opportuno, come se ogni cosa fosse guidata da una mano più antica e saggia, ogni gesto osservato con sguardo compiaciuto da Colei che tutto vede. Resta in disparte Hilm, da bravo >>

apprendista vuol vedere e conoscere, quale migliore modo di farlo se non nel silenzio e nell'ascolto? Ma è sulla superficie ruvida dell'altare che si manifesta il prodigio atteso dalle ancelle di Rhiannon: la cera cola, si divincola e si dimena >>

come una serpe presa in trappola, fino a prender le vesti della Runa che soltanto chi del Vespro respira l'aria potrà riconoscere. E fra tutte, Callista verrà rapita da quel segno, i suoi occhi persi in quei tratti semplici, come di due vie >>

parallele per un attimo congiunte da un passaggio... come i mondi questa notte. E in quell'attimo di eternità, altrove finirà la mente della Somma Stella, lontano da quel corpo che pare per un attimo finire in balia dello stesso vento che ha >>

smorzato le luci dei ceri, sollevati i piedi dal terreno per poco più di una spanna. La chioma dorata di Callista, perde il suo luminoso colore, si diramano dalla stella che le riposa sulla fronte, rughe più o meno marcate a darle l'apparenza >>

non più di una mezzelfa nel fiore degli anni, ma dell'Anziana che le voci del Tor hanno invocato. E da quelle labbra ora raggrinzite e secche, un sospiro darà forma a parole che saranno udite da tutti i presenti fuorchè da Callista stessa, che >>

di tutto ciò non avrà ricordo. È Rhiannon stessa che parla, datele ascolto °°Verranno... di nuovo verranno e saranno molti... a seguito di un nuovo Re usciranno dalle viscere della terra...°° La gola di Callista pulsa come se fosse mossa da >>

invisibili fili °°... ed altri ancora, celando il viso faranno proprio quel che non gli appartiene...°° Volto verso il cielo, il viso di Callista ha un ultimo spasmo, andando a comporsi in un sorriso rassicurante e malinconico, mentre sulle >>

iridi dei presenti, scorrerà per un attimo l'immagine di uomini incappucciati che s'aggirano nel mezzo di una indefinita folla. Poi tutto tace e torna quieto, i piedi della Somma tornano ad avvertire il terreno solido sotto di sè e starà a lei>>

il governo del proprio copro, di nuovo mezzelfico, di nuovo giovane, di nuovo suo. [CALLISTA TIRA IL DADO]

CALLISTA ha ottenuto: 74
[GDR PLAY, TURNI PRECEDENTI]


RENESME [°°..tor..°°] La luna è piena come quando sei stata chiamata, Piccola Luce, brilla come una goccia di rugiada attraversata da un raggio di luce, come uno specchio che riflette il sole. Brucia la fascetta, quelle fiamme si animano, si >>
RENESME >>divincolano e sono la vita. Potresti quasi scorgere l’anima di quel fuoco sacro, fissandolo con gli smeraldi attenti. E poi la brocca, quell’acqua che spenge quell’ardere, che placa ogni paura, che rasserena ogni animo. >>
RENESME >>Cera che cola e si plasma, formando la runa Hagalaz, che tu non puoi vedere Ren, la puoi percepire solamente come una macchia scura, nera come le ombre del Vespro. Buia come l’infero, come quei veli di Martia>>
RENESME >> che dall’altare danzano verso la Dama del Lago, ondeggiando come i tuoi boccoli biondi. E ti cullerai poi nelle parole della Somma Stella, quella che seppur porta vesti colore di corvi che nel suo passato sono volati, brilla >>
RENESME >>più di qualsiasi altra figlia prediletta nel cerchio devoto all’Una e Triplice. Anche se ora sembra appassire, come il più bel bocciolo di rosa che rimane tale anche quando i suoi petali precipitano giù, nel prato. Ora è Rhiannon>>
RENESME >> e le sue parole sgretolano il silenzio, catturando l’attenzione collettiva di voi che nel cerchio siete strette. Eppure c’è qualcuno che osserva, in disparte, curioso, come è giusto che sia alla sua giovine età. Lo cerchi un attimo>>
RENESME >> fra le ombre con lo sguardo smeraldo, lo accarezzi con la dolcezza che sempre ogni tua movenza accompagna. Ma poi torni a perderti nel sorriso della Tua Signora che ti riscalda il cuore, mentre uomini incappucciati vagano>>
RENESME >> come figure indefinite nei tuoi occhi.

MISTRAL {Tor- Cerchio}Tesa, come l’aria, come la corda dell’arco pria che freccia scocchi. Tesa come la fiera che in agguato attende, tesa come par essersi fatta l’aria attorno al cerchi, nel cerchio delle ancelle.. Ancora una volta,>>
MISTRAL ancora una volta.. eccola giunger la Signora dei Corvi, eccola la Saggia, la nera, principio e fine nella notte che segna l’inizio.. fisso il viso della mezzosangue sulla Somma stella, lei che più non è lei. Trattiene in fiato a quella vista, >>
MISTRAL inconsapevole.. trattiene in fiato finché dell’aria non sarà necessità vitale e l’ultimo sussulto scuoterà il corpo sospeso della pari razza. Finché i piedi della somma non toccheranno ancor terra e le parole della Saggia non siano impresse>>
MISTRAL nella memoria della Stella… muta la preghiera dello spirito alla Giusta, muto grido dell’anima alla Signora del Cerchio mentre innanzi all’iride si sussegue quella inesistente processione..muta ora ad osservar solo la Dama del Lago.. che>>
MISTRAL più lei non era e che or forse tornerà lei stessa..rimarrebbe ad osservar la Signora, pronta a partire, a scattare lesta come sol chi ha vene sporche del sangue immortale sa essere per esser alla Dama del Lago sostegno, conforto ora che la Dea>>
MISTRAL ha avuto dalla sua Diletta Figlia quel che doveva. Eppure ancor non si stacca dal Cerchio. Non s’allontana e attende che sia chi deve a concludere la celebrazione..

NIXI (tor-cerchio) si susseguono i gesti rituali. Ogni gesto pare antico, eppure senza tempo, come fossero da sempre impressi dentro alle Figlie. Si sussegue la Ruota, passano e ritornano le stagioni. Martia invoca l'Oscura. Così diversa appare la >>>
NIXI sua voce dalle precedenti. La ciotola in cui fuoco e acqua viene in parte rovesciata sull'altare: sulla pietra si forma una chiazza scura. La Somma Stella riceve la ciotola, da cui beve un sorso. Si avvicina all'ara osservando la macchia scura. >>
NIXI Eppur non è più Callista colei che sta dinnanzi all'ara. Voce di vecchia è quella che si leva nell'aria carica d'attesa, voce gelida e secca come il vento invernale. E' Rhiannon stessa a parlare dinnanzi alle figlie della Triade. Oscura è la >>>
NIXI profezia che giunge, negativa suona alle orecchie della bianca figlia, che con attenzione coglie ogni singolo verbo. Un breve attimo... L'Oscura sorride malinconica ma rassicurante e un'immagine scorre dinnanzi ai suoi occhi: alcuni uomini >>>
NIXI incappucciati nel bel mezzo di una folla. Sbatte le ciglia scure quando alla sua vista si palesano di nuovo il tor e le Sorella. Notte di presagi è questa, in cui si fa sottile il velo tra i mondi e gli Spiriti prendono il sopravvento.

MARTIA { Sommità del Sacro Tor } . { Una volta che fra le dita della Sapiente avrà fatto ritorno la ciotola, ella riprenderà il proprio cammino e dopo pochi passi si fermerà accanto a Roseline, che ancora fra le mani regge il cero, ora spento. °°
MARTIA °° Trasfigura Callista nella Regina dei Corvi: si rende rugoso il suo volto, gracchiante la voce e quella profezia è così agghiacciante! Osserva Martia la Domina dell’Isola Sacra e ne ode i verbi, sente la Sua presenza nel Cerchio, avverte la °°
MARTIA °° Sua potenza ed il brulichio dal terreno le avvolgerebbe i piedi e quindi come pianta rampicante risalirebbe alle caviglie ed ancora più su, ai polpacci; ricollegherebbe forse le esclamazioni a ciò che sta accadendo in Foresta. Nefande, °°
MARTIA °° atroci novelle Ella ha portato questa Notte. Sorride infine la Vecchia. Melanconica, nostalgica… ed infine sallontana dal corpo della Dama del Lago. Solo quando il rito sarà giunto al termine la Bionda porgerà la ciotola a Roseline e quindi °°
MARTIA °° da ea ogni Sacerdotessa s’abbevererà in essa per poi tornare fra le mani di chi per prima l’aveva accolta. Ne berrà un sorso, avvertendo il liquido gelido carezzarle la gola, eppure quand’esso avrà raggiunto lo stomaco ea sentirà un lieve °°
MARTIA °° calore irraggiare dal torace ed avvolgerla con dolcezza, quasi fosse un abbraccio amico. Infine porgerà la ciotola allunico spettatore presente. Un tempo i Riti della Ruota dell’Anno erano seguiti dal popolo, erano attesi ed i Sabbat °°
MARTIA °° festeggiati… eppure ora questo non accade più. Le tradizioni si vanno perdendo ed un’oscura presenza minaccia lIsola; un sospiro ed una preghiera silente abbandoneranno le morbide labbra della Vespertina. }

CALLISTA {.Tor.} . Il nulla si impadronisce di lei, relegandola in un limbo popolato di soli spiriti e ombre, in una terra sconosciuta ai mortali e perfino agli immortali, nel grembo materno d'una Madre oscura, che utilizza la propria figlia prediletta >>
CALLISTA come unico mezzo per comunicare la Sua volontà, per lasciar udire ciò che l'Isola stessa dovrebbe udire. E quella mezzelfa, ignara di ciò che sta avvenendo al suo corpo, nell'oscillante altalena tra due razze, non vede l'Oscura Regina della notte >
CALLISTA rubare i suoi lineamenti, la sua voce, il suo dorato crine. Non avverte la terra mancare sotto le sue nude estremità. E' il nulla, semplicemente, che la culla, portandola all'estremo, rapendole il respiro, che tenta di riprendere quando il >>
CALLISTA Velo si sarà scomposto, relegato ad una semplice nebbia nella sua mente. I verdi smeraldi, specchio del gioiello che giace sulla curva del suo petto, si riprendono la visione della realtà, del volto d'ogni sorella fisso nel suo, della ciotola che>>
CALLISTA viene passata all'interno del cerchio ed infine, oltre. Verso colui che la Dama del Lago riconosce, senza donargli sorrisi e parole, bensì cercando risposte in ciò che è accaduto in ogni espressione, in ogni sguardo.

HILM (tor - pressi cerchio) Può solo osservare, ad una distanza minima da quel cerchio clericale. Osservare con interesse certo, ma senza partecipare realmente a quel rito, chiedendosi molti dei significati che stanno alla base di tutto questo, >>
HILM o anche solo di quel che dicono. In un primo momento si limita a guardare distrattamente le sacerdotesse, soffermandosi più a lungo sulle frasi, e sui loro significati. Solo che quando incontra con lo sguardo il volto di Callista, nota in >>
HILM pochi momenti.. La cera, prima colata, ha formato una forma che lui non dovrebbe riconoscere, con suo immenso dispiacere. Eppure è la somma socerdotessa che pare realmente attirata, o almeno più degli altri, da quella forma, ed in poco >>
HILM tempo si realizza qualcosa di inaspettato. I lineamenti d'ella sembrano rinsecchirsi, invecchiarsi di colpo come per magia, una magia ben diversa da quella che sta imparando lui a conoscere. Parla, come in trance, dicendo cose che per >>
HILM il momento il ragazzino non riesce a collegare, anche se riesce ad avere una breve visione di uomini incappucciati che si muovono in mezzo ad una folla.. Un nuovo Re, uomini incappucciati.. Non riesce a capire realmente cosa voglia dire, ma >>
HILM non intende perdersi nulla di quel che sta avvenendo.. Eppure allo stesso tempo, un dubbio gli sovviene, e decide di tentare altro.. Vuole provare a mettere alla prova ciò che ha imparato, per capire meglio cosa sia successo, e con precisione.>>
HILM Ma prima dovrà liberare la mente.. Per questo proposito, prova ad allontanare da sè ogni sensazione, rumore ed immagine superflua. Il corpo si rilasserebbe, le braccia lungo i fianchi.. Cerca ancora di richiamare l'ars di cui abbisogna. >>
HILM Tenta quindi di ampliare ed allargare la propria mente cercando di avere sull'ars un completo controllo o per lo meno non scadente come è sua solita facoltà. Prova quindi a richiamare a sè il terzo occhio, di cui una certa elfa noiosa gli ha >>>
HILM parlato tempo prima, l'occhio della mente concentrandosi con lo sguardo fisso su Callista [Percezione auree liv 1, concentraz 1/2]

[ATTENDERE RESPONSO]

La ciotola percorre il Cerchio, baciando le labbra delle sacerdotesse che sentiranno il gelo nella gola ma il fuoco nello stomaco, tornando infine fra le mani di Martia che la porge verso Hilm, unico ad assistere al rito. Si chiude dunque >>

la serratura aperta sui mondi, questa notte torna ora ad essere soltanto una notte, dopo esser stata Prodigio e Profezia. Il Mezzelfo però sembra assorto in altro, lo sguardo fisso verso Callista non riconosce l'offerta della Sapiente, rimanendo>>

concentrato nel percepire l'aura che gli è stato insegnato appartiene ai viventi. [GDR PLAY; L'ORDINE NON CAMBIA]

RENESME [°°..tor..°°] Come uno spiffero glaciale quel liquido s’insinua nella tua bocca, fin a raggiungere le fiamme che nello stomaco bruciano, come la fede che nel tuo cuore celi. Tra le mani mantieni la coppa, la tieni stretta, >>
RENESME >>percependone l’energia speciale. Gli occhioni socchiudi, assaporando quelle ultime lingue di fuoco che nel tuo ventre si divincolano, agitandosi. Silenzio di nuovo nel cerchio. La fine ha avuto il suo inizio, la coppa >>
RENESME >>ha avuto il suo giro, la profezia ha avuto il suo termine, il Sabbat ha avuto il suo rito. E questo zefiro ricorderà, da qui in eterno i vostri volti, che cambieranno colore e s’avvicenderanno. Arderanno fra le fiamme, >>
RENESME >>geleranno fra le ombre, si purificheranno nell’acqua. Ma c’è qualcuno che non è realmente interessato, qualcuno che sta cercando solo per curiosità di capire ciò che avviene. Ma non gli presti molta attenzione, ti soffermi >>
RENESME >>solamente sul tuo respiro lento, che scandisce gli ultimi attimi di quel lunghissimo sorso. Per questo passerai a tua volta la ciotola in sorbo, senza dire una parola.
MISTRAL - {Tor-Cerchio}e infine il tempo è concluso, tornerebbe a soffiare sereno zefiro sulla cima del colle sacro, tornerebbe quasi alla normale vita quella collina sacra ove anceh tempo parea essersi fermato ad ascoltar quelle parole truci, crudeli >>
MISTRAL eppure cariche di un significato assai eloquente... come quel nettare gelido che dalla ciotola l'è sceso fin nelel viscere, quasi volesse congelarle l'anima eppure... in esso racchiudea speranza. e di speranza ora è colmo lo spirito della Fiamma >
MISTRAL Antica che immota, silente, verso la Somma ora procede, ifine sciogliendosi dal Cerchio. Verso la Dama del lago avanza, quasi a volersi accertar che nulla sia accaduto che possa avrele fatto del male... e solo allora lo sguardo attorno volgerebbe >
MISTRAL pria all'altare ove attendono i doni, ove langue il banchetto che sarà offerto.. e chi? alle consorelle e all'unico fedele accorso questa notte... una figura sconosciuta.. eppure, figlia della sua stessa illusione d'eternità su cui sguardo>>
MISTRAL eisterà per vari istanti mentre verso la Somma procede il passo...
CALLISTA {.Tor.} . E così tutto termina. O meglio, tutto inizia. La ruota ha girato, portando la morte su tutte loro, sulle Figlie del Tempio che s'abbeverano a quella ciotola, come lei dapprima ricorda d'aver fatto, prima dell'oblio, prima della sua >>
CALLISTA voce irriconoscibile. Verso di lei la sorella dei secoli, pronta a sorreggere un corpo uguale al suo eppure così differente. Forze che non vengono a mancare nell'esile corpo della Dama del Lago, tornata alla realtà, a quel terreno che>>
CALLISTA vibra come ha sempre fatto. Eppure in lei qualcosa dovrebbe essere differente, saper d'essere stata Suo ricettacolo, di nuovo, come lo sarà sempre, per Sua volontà. Gli occhi, d'un sbiadito verde, si soffermano su ognuna delle sue>>
CALLISTA sorelle, soffermandosi poi su quelli della Stella del Meriggio, chinando il dorato capo solo per sussurrarle { Cosa è accaduto? } Perchè seppur celata in quel limbo di nebbia perlacea, ha avvertito il freddo gelo dell'Oscura entrare in lei. >>
CALLISTA Sguardi che non demordono, seguendo piuttosto la nuova direzione della figlia di Cerridwen, verso quel crine del colore del fuoco che par avere le loro stesse caratteristiche, o forse nessuna di quelle. Mancina che trova appoggio sulla>>
CALLISTA stessa di Mistral, non per solidità fisica, bensì spirituale.

HILM (tor - pressi cerchio) Prosegue serio, senza accorgersi del gesto gentile di Martia, sciocco di un mezzelfo, che vuole risolvere più di quel che gli è concesso.. E pensare che lo stregone glielo disse anche, che i suoi attuali poteri >>
HILM erano di ben basso livello.. Ma se la concentrazione fosse riuscita dovrebbe ormai sentire una specie di energia che vuole farli aprire quel terzo occhio. Sarà quest'occhio a vedere per lui, ciò che i suoi occhi mortali non possono >>
HILM vedere. Cerca infatti di guardare la mezzelfa somma stella, non più con gli occhi fisici. Cercherà ancora di mantenere quella ben flebile concentrazione, guadagnato poco prima, aggrappandosi come se fosse la sua salvezza. E se vi >>
HILM riuscisse, tenta di sovrapporre alla sua mente, quell'occhio interiore. Cerca l'essenza della somma, osservando ciò che pochi, e probabilmente nemmeno lui, sono in grado di vedere. [Perc.Auree 2/2] Rimane in silenzio, senza disperdere >>
HILM la sua attenzione. Ed anche se non vedesse nulla di interessante, per lo meno avrà provato a fare

[ATTENDERE RESPONSO]

Quando ogni cosa è compiuta, quando ogni parola è stata pronunciata e ogni velo è stato risistemato a separare un mondo dall'altro, a proteggerli l'uno dall'altro perchè il peso reciproco non li schiacci... mentre tutto ciò ormai è concluso, >>

c'è un giovane animo che non si accontenta e che concentra le proprie energie verso la Somma Stella, nonostante sia ormai passato il tempo dei prodigi e della magia. Hilm sforza quel terzo occhio che se non proprio aperto, sarà ora socchiuso >>

verso il Cerchio delle sacerdotesse che pian piano si disfa, cercando e annusando l'aria alla ricerca della magia che la Vita dovrebbe sprigionare... ma non è lì che il Mezzelfo trova Auree per il suo Occhio. Ha studiato e si è appliacato, >>

perdendo giornate sui libri della Torre, ma le lezioni più importanti si imparano sul campo. Dunque avvertirà qualcosa il giovane Mezzosangue, qualcosa di molto vicino e dall'aura minuscola che pare saltellare come una scintilla. Se guardasse >>

con più attenzione fra il cespuglio di rossi capelli che ha in testa, anzichè rimanere chiuso nella penombra della Dimora dei Maghi, non avrebbe bisogno di incanti per scoprire di avere i pidocchi.

[GDR END. GRAZIE A TUTTI...]
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