)O( Ma da oggi sarai la loro Guida. Si, lo sarò. )O(

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Nivienne
00venerdì 1 febbraio 2013 13:55
Arshal, Guida delle Novizie
o0)O(0o


Riassunto: Link FM


Tarda mattinata al Tempio.
La Stella del Meriggio e la Custode dei Simboli si incontrano nelle cucine. Molti saranno i discorsi scambiati fra le due: la sala visite piena di degenti, il gelo di Avalon, la morte del Re Cervo e cosa potrebbe nascondere, la piccola Naresh, i maghi ancestrali e le razze oscure. Si possono condannare? Si, no, perchè.
Infine la Decana donerà un nuovo compito ad Arshal, essere la Guida di coloro che si avvicinano ai Misteri della Sacra Isola.
Terminando con una palla di neve finale u.u


//Commento:
Era da molto che Nivi ed Arshal non si incontravano, viste le discordanze di orari fra le player, ma finalmente è accaduto! =)
Molti i discorsi fatti (non metto in approvazione perchè è un semplice scambio di info fra le due tessine, nel caso ai Master l'ardua sentenza). E finalmente abbiamo una Nuova Guida delle Novizie [SM=g27836]
Per la palla di neve non ho saputo resistere [SM=g27821]

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ARSHAL [Mensa] s'è attardata e forse è stata l'ultima delle sacerdotesse a recarsi al tavolo rotondo per la colazione...o forse no...comunque, sta togliendo le tazze di legno dal ripiano, impilandole una sull'altra, pronte per essere portate in cucina. Forse, sarebbe un compito di cui Rois s'occuperebbe comunque, ma lei non ha nulla d'urgente da fare e continua a preferire il tenere la mente occupata, in questi giorni freddi. Lo scialle rosso è posato sullo schienale di una sedia e lei, dunque, indossa soltanto l'abito delle ancelle del Meriggio. I suoi piedi si muovono scalzi, sotto l'orlo ondeggiante, mentre i capelli scuri sono immobili, fissati in cima al capo in una stretta acconciatura.


NIVIENNE { Sala Visite --> Cucine } - { Manto nevoso che si perde oltre la vetrata, che ricopre ogni singola collina o altura avalonese. Risucirà mai a farci l'abitudine? La sua sorpresa di bambina è venuta meno con il passare dei giorni, le vesti sempre bagnate a starci ammollo ed il gelo che sembra infilarsi fra ogni piega degli abiti. Stare al caldo al Tempio non le dispiace. I degenti riposano, mentre l'Ancella del Fuoco passerebbe fra i letti a raccogliere piatti di biscotti o focaccine ormai scolmi, brocche vuote e bicchieri usati. Insieme a posate di ogni genere. I vassoi vuoti impilati uno sull'altro raccoglierebbero tutto questo. Tenendoli in bilico su una mano aprirebbe la porta che dà sulla mensa, per poi passare oltre l'uscio. Sa chi l'attende, ancor prima di aver oltrepassato la soglia. Un calore che la rinforza. Cerridwen. Fiamme e lingue di fuoco che sembra vadano a render più rigoglioso il proprio animo. Ancor prima di aver alzato lo sguardo per posarlo su di lei. } Arshal, mia cara, ti sei attardata anche tu? { Parole calde, nel tono che usa solitamente soltanto con le proprie Sorelle. Amore incondizionato. }


ARSHAL [Mensa] starebbe per avvicinarsi alla porta, aperta, che da sulle cucine...ma sente il calore di Nivienne, i suoi passi ed infine la voce della Stella del Meriggio che risuona nell'aria. Sorride, prima di voltarsi, con cautela e senza rovsciare ciò che porta in mano. ''Sì, non ero più abituata a giornate così fredde, che sembrano fatte per trascorrere le ore sotto le coperte.'' attende, vicino alla porta, senza ancora varcarla. Una ciocca sfugge dalla sua acconciatura severa, segno che i suoi capeli, per quanto lisci continuano ad essere ribelli...o che lei con le acconciature è brava come in cucina, quasi per niente.


NIVIENNE { Mensa --> Cucina } - { Altri e nuovi passi, mentre la porta si richiuderebbe alle proprie spalle, accostandosi. Riprenderebbe il vassoio con entrambe le mani, in maniera da stare attenta a non rovesciare nulla di ciò che vi porta sopra. Supererebbe il tavolo rotondo, ascoltando ogni parola dell'altra. Una risata cristallina, ma che porterebbe con sè una punta di ricordo, o forse amarezza. } Si, trovo che faccia sempre più freddo. Le coperte sono ottime compagne in questa stagione. { La guarderebbe un'altra volta in viso, affiancandola, per poi farle un cenno del capo, in modo che possa oltrepassare la soglia e lei immediatamente dopo, dietro. } Ci svegliavamo sempre all'alba, il sole ci ricordava che era il momento di alzarci. Le dita gelide della Velata, invece, preferiscono ghermirci nel sonno. Un sonno che non dovrebbe durare a lungo, presto sarà Imbolc. { Un sospiro leggero, mentre le vesti forse si scontrerebbero. Fuoco nel fuoco. Riccioli ribelli, sciolti, che le danzano oltre le spalle ricadendole sulla schiena, quasi a darle un caldo conforto maggiore. } Come ti senti? Ancora stanca? { La guarderebbe in volto, aspettando che l'altra le riveli gioie o preoccupazioni. }


ARSHAL [Mensa/Cucina] scuote il capo, mentre i piedi si muovono, raggiungendo lo spazio della cucina e quella ciocca di capelli ribelli danza nell'aria. ''No, non sono più stanca...o almeno, non è la stessa stanchezza. Mi sembra sempre d'essere meno attiva in questi giorni, ma come ho detto, è il freddo. Uscire là fuori'' ed indica la finestra con un cenno del capo ''è sempre più stancante di quanto non fosse prima.'' posa le tazze sul tavolo, poi si volta ad osservare quella che è sua sorella, ma allo stesso tempo madre ''E tu?'' domanda semplice, breve e diretta, con quel tono di voce basso e caldo che la caratterizza.


NIVIENNE { Cucina } - { La seguirebbe in cucina, andando infine a posare i vassoi accanto al lavello, in maniera che ogni cosa che sopra vi dimori sia presto messa a mollo nell'acqua calda ed infine lavata. Si girerebbe verso la Sorella, appoggiando il fondoschiena al piano, me mettendo le mani dietro le reni. Preferisce guardarla, ora. Annuirebbe leggermente alle sue parole. } Capisco. E' così anche per me. Non è la mia mente a stancarmi, ma questa situazione. Insieme a tutto ciò che le gira intorno. { Un nuovo sospiro, respiro leggero. } La sala degenza sembra riempirsi maggiormente di giorno in giorno. Lady Lisirya è scappata, ma potrai averlo letto. Ser Valstaf praticamente ristabilito, presto lascerà il Tempio. Il cavaliere ha iniziato a muovere i primi passi. Rashin si è risvegliato e spero di potergli parlare quanto prima. Inoltre sembra che a turno i cavalieri dei draghi finiscano qui da noi per farsi curare. Lady Alexandra è al Tempio per stare accanto alla Figlia. { Una mano lascerebbe il suo posto, mentre l'indice verrebbe portato alle labbra, pensierosa. } E poi...ah si, una draghessa sosta nei Giardini Esterni, sempre alla ricerca di cure. { Scuoterebbe il capo leggermente. } Ed abbiamo un nuovo ospite nelle stalle. Anche se non sono ancora riuscita a trovargli un nome, un altro arabo nero. { Si, le sembra che come inizio questo riassunto comprenda la parte razionale della loro situazione. O almeno quella della Sala Visite. }


ARSHAL [Cucina] incrocia le braccia e s'appoggia, come ha fatto Nivienne, ma al tavolo. Un elenco i nomi e situazioni...alcune cose le conosceva già, d'alcune persone aveva riconosciuto i volti nella sala visite ed altre ancora l'erano del tutto ignote. ''Ho portato anche Stranger alle stalle.'' aggiunge ''Gli anni iniziano a farsi sentire e non può continuare a vagare nella neve. Forse, chiederò a lady Dodaiux di darmi un suo parere, ma...è il cerchio che giro.'' e quelle parole le fanno tornare alla mente un altro volto, ma prima affronta un discorso differente ''Lady Lysiria dev'essere la donna che ho curato e che non era in sé, quando ho richiamato il potere della Dea.'' scuote leggermente il capo ''Decisamente non era anora l'ora di lasciare il Tempio, per lei, ma immagino si sia sentita più in forze di quanto non fosse in realtà.'' pare riflettere per un istante, perché anche lei pare aver dato inizio ad una sorta d'elenco ''Mia sorella è tornata.'' ne è stata felice, ma ora la sua risuona soltanto come una constatazione...in fin dei conti, per quanto possa volerle bene, loro due non sono mai state una famiglia ''...e Naresh è ancora al Tempio, ma mi preoccupa la sua tendenza a vagare. tace nuovamente e gli occhi chiari osservano il volto della Stella.


NIVIENNE { Cucina } - { Il dito che prima aveva portato alle labbra s'abbasserebbe, lasciando che la mano s'appoggi alla veste scarlatta, su quella stoffa cremisi che tiene sempre insieme i suoi brandelli di vita. Annuirebbe alle prime parole di lei. } Fa freddo e ci metterebbe una vita ad asciugarsi, è bene che stia al caldo. { Anche se le labbra si stringerebbero leggermente alle nuove parole della Sorella. } Ne sei certa? { No, non è una buona notizia. Basti pensare a tutto quello che ha passato Arshal il queste lune. Senza contare la scomparsa di Inish. Un sospiro leggero sulle labbra della Stella del Meriggio, mentre s'avvicinerebbe, la mano destra s'alzerebbe andando a sistemare quella ciocca ribelle sul capo della Sorella. Quasi che quel gesto possa rinfrancarla, ma sanno entrambe che non è così. La Ruota Gira, si. Sono Sacerdotesse abituate al cerchio della vita e della morte, lo sanno entrambe. } Fammi sapere cosa ti dirà. Per il resto, saprai dove trovarmi. { Nuove parole, donate in tono morbido e caldo, mentre la mano si fermerebbe sulla guancia sinistra dell'altra. Arrivando al discorso di Lisirya scivolerebbe per tornare ad incontrare l'altra, intrecciandosi a livello del basso ventre. } Non è la prima volta che Lady Lisirya viene curata grazie al Potere della Trina. Senza contare che è una cosa sconsiderata uscire ancora ferite con questo tempo. Non mi meraviglia che le sue condizioni siano peggiorate. { Scuoterebbe un'altra volta il capo. } Solo dovremo decidere come comportarci con lei la prossima volta. { Questa volta il tono della Rossa Stella sarebbe più duro, rimarcando il comportamento sconsiderato della protettrice della foresta. } Tua sorella? { Non ricorda bene se si fossero mai incontrate o parlate, anche se ha il ricordo che fossero così simili. Si, forse la aveva conosciuta. Non le farebbe ulteriori domande su di lei, lasciando che sia Arshal stessa a decidere se dirle dell'altro oppure no. } Naresh è una bambina. Sai che non puoi tenerla rinchiusa. { Per quanto la Custode potrà starle accanto ed indirizzarla toccherà a lei posare i piedi uno dopo l'altro sulla strada del mondo. }


ARSHAL [Cucina] un cenno d'assenso, dopo aver lasciato il tempo, a Nivienne, di sistemare la ciocca ''Probabilmente ci saranno altre estati ed altri inverni, per lui, ma credo sia soltanto il tempo ad indebolirlo e non la malattia.'' un altro cenno dassenso, poi l'argomento muta e su Lysiria lei non avrebbe altro daggiungere. ''Sì, riconoscerai mia sorella, se dovessi incontrarla.'' sorride, mostrando come quell'evento l'abbia rasserenata e infine alza appena le spalle ''Inizia a vedermi come una madre, credo, e a me sembra d'avere nuovamente una figlia, ma...lei non è Inish e non mostra un interesse particolare verso la Dea, per il momento. Sceglierà da sola la propria strada e dovrò rassegnarmi alla preoccupazione.'' a quel punto, il suo sgardo si fa più serio ed è una frase sibillina, quella che le sfugge dalle labbra ''Il Re Cervo è morto.'' la fissa per un istante, prima di spiegarsi ''Non il Re che ha donato il suo corpo al Dio nell'ultimo rito, ma quello che io ho conosciuto. Il padre di Inish, è morto. Ho incontrato molti guardiani, nelle ultime lune e d'alcuni non ho avuto impressioni positive, ma...dovremmo poterci fidare e lady Leia dice d'aver lei stessa vendicato il suo confratello e ucciso il colpevole, per poi gettarlo nelle acque del lago.'' scuote il capo...''Non vuole dire di chi si tratti, per paura che chi è innocente ne faccia le spese. Non deve avere una grande considerazione di noi sacerdotesse, se pensa che potremmo colpire chi non ha fatto nulla.'' il suo sguardo è duro, ma non triste, non lo è più da molto tempo.


NIVIENNE { Cucina } - { Annuirebbe alle parole della Sorella, lasciando che lo sguardo smeraldino si posi su quel sorriso sulle sue labbra, che vede così raramente. Loro sono l'Equilibrio, sempre in costante movimento e mutamento. In bilico fra le leggi della natura. } Nessuna potrà mai essere Inish, ma sappiamo entrambe che a volte alcuni legami possano essere più forti del sangue. Anche se raramente... { Il sangue, un richiamo antico e naturale, al quale nessuno pare possa resistere. } Sappiamo entrambe che potrà sbagliare o farti preoccupare, ma se è una madre ciò che tu vorrai essere per lei, quando sarà il tempo sarai lì accanto a lei per rialzarla, asciugarne le lacrime, e darle la Forza per non arrendersi mai. { Le altre parole la fanno rimanere per un istante in apnea, alzando lo sguardo nei suoi occhi verde chiaro. Per poi rilasciare un respiro con calma, poco a poco, mentre Arshal le confiderebbe il resto. Perso, ha perso tutto nell'attimo di un breve sospiro. } Mi dispiace molto Arshal. { Una mano s'alzerebbe per posarsi su una spalla di lei, per poi ridiscenderle lungo il braccio e prenderle una mano fra le sue. } Prima Inish, ed ora lui. Eravate molto legati? { S'informa la Stella sapendo bene lei stessa che potrebbe non aver avuto altri contatti con colui che donò il suo seme per Avalon. Non v'è tristezza sul volto della Sorella (//Empatia lv. 1), quasi non riuscisse a comprendere cosa realmente s'annida in quella mente di fuoco. } Come ti senti? { Lo sguardo tornerebbe al suo volto. } Vuoi scoprire altro? Ti fidi di questa Leia? { E poi scuoterebbe il capo. } Sembra che nessuno ci conosca davvero. { Questo ormai è certo. Il tono più duro della Stella del Meriggio si unirebbe a quello della Sorella. }


ARSHAL [Cucina] pare riflettere, per un lungo istante ed anche le preoccupazioni per Naresh e il ricordo di Inish sembrano essere spezzati ''Fino a poco prima di morire non sapeva nemmeno d'avere una figlia.'' pronuncia, infine, con lo stesso tono piatto di prima, ma con altrettanta durezza negli occhi chiari ''Non è stato il Re Cervo che ci si potrebbe aspettare. Aveva lasciato Avalon, ma alla fine era tornato.'' riflette ancora, sulla domanda che le è stata posta e la sua voce esce sicura ''Se quello che la guardiana m'ha detto è vero, è morto come un guerriero e questo non può che fargli onore. Non ho motivo di non fidarmi, anche se sono pochi i guardiani a cui m'affiderei, ma allo stesso tempo, so che qualcos'altro c'è da sapere. Non ha saputo dirmi dove fosse il corpo. Vorrei sapere se la Dea è soddisfatta, in questo modo, o se ancora questa storia ha dei capitoli che devono essere scritti.'' è la sacerdotessa che parla, la donna non si concede più alcun diritto su questi argomenti ''Era stato scelto dalla Dea, come posso escludere che Lei non voglia vendetta per qualcosa che era suo?'' e infine attende, ma lo sguardo ardente non s'abbassa.


NIVIENNE { Cucina } - { Sacerdotesse e Donne. Quanto di una e quanto dell'altra c'è in loro? Le Sacerdotesse tendono sempre ad avere la meglio, mentre le donne soffrono. Sempre sull'orlo di nuove prove. Annuirebbe impercettibilmente alle parole dell'altra. } Quindi lo avevi rivisto e glielo avevi detto. Persi entrambi. { Un sospiro leggero. Se pensa che la nuova Figlia di Beltane è appena venuta alla luce, mentre quel Re Cervo è stato scelto fra chi è legato al Tempio e s'aggira in esso, servendolo. Il tono della Sorella è duro, pungente. } Non spetta a noi giudicare, Arshal, ma a Lei. Anche se ciò che ci si aspetta dal Re Cervo non è soltanto donare il suo seme per Avalon, ma ben altro. { Attende, in silenzio, mentre l'altra riflette. Annuendo nuovamente. Una morte da guerriero. Si, una morte onorevole. } Comprendo le tue intenzioni e non tenterò certamente di fermarti. Se v'è ancora qualcosa che deve essere scoperto è giusto che sia tu a farlo. { S'umetterebbe le labbra, prima di proseguire. } Prova ad invocarLa insieme ad una delle Ancelle di Rhiannon, se Ea vorrà scosterete il velo e protrai sapere altro... { Lo sguardo ardente della Sorella potrebbe bruciare ogni cosa. } ...anche se voglia vendetta. { Suo. Solo loro possono comprendere il significato di quel termine. Non si può scappare da Lei. }


ARSHAL [Cucina] china il capo in segno d'assenso, prima di replicare ''Lo farò, chiederò a una delle nostre sorelle di richiamarla e...forse so cosa potremmo usare, al posto d'un oggetto che gli sia appartenuto, perché il potere della Dea giunga amplificato. Preferirei non dover chiedere nulla ai guardiani, non finché non sapremo cosa sia giusto fare.'' ora è preatica, Arshal, mentre espone ciò che dovrà fare e nella sua mente si formano linee, che collegano un passaggio all'altro ''Ad ogni modo, le figlie della velata sapranno meglio di me come procedere.'' si morde appena un labbro, internamente, senza che i denti siano visibili, prima di parlare ancora ''A proposito dei guardiani...tempo fa io e Roseline ne accogliemmo uno e lui chiese una benedizione per una serie di medaglioni. Spiegammo che ciò non era possibile e che ogni guardiano avrebbe dovuto richiedere personalmente la benedizione della Dea. Non fummo gentili, Nivienne. Io conoscevo quell'uomo e vedere quanta poca considerazione portava per il potere della Trina...'' sbuffa, non crede ci sia bisogno d'aggiungere altro, non con la Stella di Cerridwen ''Ad ogni modo, non ho più saputo niente da lui, né dai suoi confratelli ed ora un altro guardiano è giunto al Tempio. Non ha negato che le voci su oscure creature l'abbiano spinto da noi, ma non vuole chiedere nulla, finché non sarà certo di potersi considerare fedele alla Dea.'' l'ultima parte del discorso viene pronunciata senza particolari emozioni, soltanto come qualcosa che viene riportato per com'è accaduto.


NIVIENNE { Cucina } - { Lo sguardo smeraldino si posa sui lineamenti di quel volto dalla carnagione più scura della sua, eppure dagli occhi chiari come l'erba che non vede mai il sole. Non si perderebbe nessuna parola, nessun ragionamento della nordica Sacerdotessa. Sol un sopracciglio s'alzerebbe quando l'altra le accennerebbe a qualcos'altro da poter utilizzare, al posto di un oggetto che gli sia appartenuto di diritto. Ma non farebbe domande, annuendo alle parole successive. } Si, aspettiamo ad avvisarli. Attendiamo la risposta dell'Oscura, poi decideremo come muoverci. { Si, le Ancelle della Velata la guideranno. Callista la aveva guidata nello stesso modo, quando ricercarono informazioni sull'Armata delle Fiamme. } Forse dovrai prepararti al digiuno, così il Suo Potere non incontrerà resistenze. { Una semplice constatazione, che sicuramente anche l'altra avrà già a mente. L'altro discorso le farebbe incrociare le braccia al petto. Impettita da quella richiesta. } Mi fido del tuo giudizio, mia Custode. Ogni cosa deve essere guadagnata ai Suoi occhi, così come ogni cosa ha un prezzo. { Lo sbuffo dell'altra rimarcherebbe ciò che s'agita nell'animo della Rossa Stella. } Vedremo come quest'altro guardiano si approccerà a Lei, poi Ea stessa ci guiderà. { Annuirebbe leggermente, per poi riprendere. } Le creature Oscure. Sono temute da molti, mentre altri le proteggono. Una guerra potrebbe scoppiare se le acque presto non smetteranno di agitarsi. Ho dichiarato fermamente che non ci schiereremo, per ora, ma Ser Valstaf è stato attaccato da Mannari. Tu stessa sai a cosa potrebbe portare. { Le braccia si scioglierebbero, mentre le mani verrebbero portate sui fianchi. } Hai voglia di uscire? { Ha bisogno di camminare, muoversi, lasciare che il proprio intelletto corra a briglie sciolte, di pensare. }


ARSHAL [Cucina/Mensa] alla proposta di Nivienne si scosta dal tavolo e le braccia si sciolgono dal loro intreccio. ''Sì, il freddo non sarà piacevole, ma aiuta a schiarire le idee.'' pronuncia con un sorriso ''La prima volta che vidi ser Leonidas, era venuto al Tempio per sapere cosa pensavamo di quelli che, ora, immagino potremmo chiamare mannari, ma...non me la sentii di condannarli del tutto. Lui parlava di creature che divorano corpi umani, ma qualunque belva lo farebbe per sfamarsi.'' scuote il capo, mentre raggiunge lo scialle, lasciato nella stanza a fianco e se lo posa sulle spalle ''Credi davvero che sia possibile evitare di schierarci? E credi che ognuna di queste creature vada affrontata alla stessa maniera? A me pare che si mettano insieme esseri che non hanno in comune una stessa natura.'' si volta verso la Stella ed attende che sia lei a rispondere ed a guidare la loro passeggiata.


NIVIENNE { Cucine /Mensa --> Tempio } - { Lo sguardo vagherebbe per alcuni istanti per la cucina, per poi posarsi sulla figura di Arshal, intenta a spostarsi dal tavolo. Sapeva che lei l'avrebbe compresa. Il sole le manca, ma non può nemmeno nascondersi all'interno del Tempio sino alla fine dell'Inverno. } Si, esatto. { Un risposta leggera, alla quale farebbe seguito un sorriso sulle labbra rosso sangue. Ne ascolterebbe ogni parola, per poi annuire a sua volta. } Molte sono le creature che vengono definite oscure. { La seguirebbe nella stanza adiacente, per poi avvicinarsi alla porta che dà sul Tempio. Non vuole disturbare chi sosta nella Sala Visite. } Ed ognuna di loro è differente dalle altre. In molti aspetti. { Un sospiro leggero. Lei non ha con sé il suo mantello, ma poco le importa. Uscire per poco tempo non le arrecherà alcun danno. } Tu stessa avrai udito la voce del popolo del lago, così come quelle stesse voci hanno soltanto rafforzato informazioni che sapevamo già, anche se aggiungendone altre. { L'uscio verrebbe aperto in maniera da sgusciare all'interno della Sala Circolare del Tempio. Lo manterrebbe aperto, attendendo che l'altra la segua, per poi continuare. } Nemmeno io mi sento di condannare i Mannari, certo è una razza maledetta, e chissà cosa li ha portati ad esser creati, ma come te li vedo come una parte della Natura. { Le mani verrebbero portate dinanzi al ventre ed intrecciate. Attenderebbe che la affianchi, prima di muoversi lungo la navata laterale verso l'ingresso del Tempio. }


ARSHAL [Cucine/Tempio] segue la sua Stella e si ritrova nella parte principale del Tempio, davanti alle tre nicchie, ma non è lì che i loro passi hanno intenzione di fermarsi. Non ha con sé i calzari, come Nivienne non ha il mantello, ma non riesce a immaginare una lunga passeggiata con il tempo invernale e non dovrà, lei, abituarsi al digiuno, se vuole prepararsi a ciò che ha in mente? Il freddo non è una sofferenza peggiore. Si muove lungo la navata ed ascolta ogni parola, finché la voce della sorella non s spegne. ''...e per quanto riguarda le altre razze? Come dovremmo comportarci, noi sacerdotesse?'' Gli occhi chiari sono rivolti verso l'ingresso del Tempio, ma l'attenzione della Custode è del tutto rivolta a quella conversazione.


NIVIENNE { Tempio (Navata laterale --> Ingresso)} - { Passi, mentre le vesti si scontrano e si separano. I ciondoli ondeggerebbero leggermente sul petto della Stella del Meriggio, così come i lunghi riccioli corvini danzerebbero oltre le sue spalle. Non la guarderebbe in viso, ora una affiancata all'altra, ma la sua attenzione è rivolta alle sue parole. Sguardo smeraldino che si poserebbe per un istante sulla Nicchia di Cerridwen, sulla Gravida statua di granito rosso, per poi ridiscendere sull'Altare ed infine sul Sacro Fuoco. Nel quale permarrebbe per alcuni momenti. } Sono tutte differenti una dall'altra. Anche se non mi sento nemmeno di condannare gli Elfi Oscuri. Molte volte ho parlato con la loro Regina, lei stessa mi ha rivelato ciò che potrebbe distruggerli. Ed in cambio di questo e del loro aiuto contro l'Armata delle Fiamme le ho promesso che non li avremmo attaccati per prime. { Informazioni, alleanze che si disegnano nell'aere. } Inoltre la loro vita naturale segue il Cerchio, anche se non credo ad una loro eventuale nuova rinascita. { Snocciola pensieri ed opinioni, attendendo le risposte dell'altra. Si fermebbe accanto alla colonna che sostiene l'arcata dell'ingresso del Tempio, appoggiandovi una mano. Lasciando che il gelo che arrivi dall'esterno ne sferzi il volto. }


ARSHAL [Ingresso/Giardini Esterni] sì, è come immaginava, ma la custode vuole che ogni cosa sia chiara ''Dunuqe, tu ti sentiresti di condannare soltanto quelle creature che, con la loro stessa esistenza, dovessero aver spezzato il Cerchio?'' nessuna sorpresa riempie la sua voce, al contrario, è soltanto qualcosa che viene esplicato. Raggiunge l'esterno assieme a Nivienne, ma scende anche gli ultimi gradini, arrivando a toccare il terreno gelato. Il freddo è impossibile da ignorare e la pelle reagisce immediatamente, sotto la stoffa e là dove la mancanza di calzari la rende più vulnerabile...sa che la vedrà arrossata, una volta tornata al tepore del Tempio, ma per il momento vorrebbe resistere a quelle sensazioni e si volta verso la sorella, che così ben integrata appare, sotto l'arco rosso del Tempio. [Skill Resistenza, liv 1]


NIVIENNE { Tempio (Ingresso --> Giardini Esterni)} - { Un sospiro leggero uscirebbe dalle labbra rosse della Stella del Meriggio, condensandosi quasi immediatamente in una nuvoletta bianca, svanendo in pochi istanti. Annuirebbe quasi impercettibilmente alla domanda dell'altra. } Si, questo era il mio pensiero iniziale, Arshal. I vampiri non sono realmente vivi, ma rinati, per chissà quale oscura maledizione. Si nutrono di sangue per vivere e certo non potranno mai avere una nuova e vera rinascita. Non fanno più parte del cerchio. { Lo sguardo si poserebbe su di lei, mentre scenderebbe lentamente i gradini. Un contatto pungente, freddo, vivo. } Eppure Lady Alexandra ha tentato di farmi cambiare idea. Pare che ve ne siano fra i protettori delle gocce e quindi dell'Equilibrio stesso. { Quello l'ha fatta vacillare. } Potrei condannarli, ma non so ancora se dobbiamo vederli come nemici. { Si fermerebbe accanto a lei, lasciando che il freddo risalga fra le pieghe della veste. Nemmeno lei ha indossato i calzari, non li porta mai al Tempio. } Tu cosa ne pensi? { Non ne ha ancora parlato con Eiluned, invero. }


ARSHAL [Giardini Esterni] ascolta con attenzione e riflette, mentre Nivienne la raggiunge ''Cosa sono le gocce?'' domanda in un sussurro, con quel tono basso e caldo che l'altra, grazie alla breve distanza, potrà certamente udire ''Penso che condannare sia una cosa e considerarli nemici qualcosa di differente.'' scuote legermente il capo, qualche ciocca scivola nuovamente sul volto ambrato ''Per quello che il Tempio m'ha insegnato, rompere il Cerchio non può essere giusto, ma allo stesso tempo, io non credo che potrà mai essere rotto realmente. Una caccia a queste creature, dunque, potrebbe non avere senso, ma...l'avrebbe se in altri modi tentassero di distruggere l'equilibrio.'' per la seconda volta scuote il capo ''E' difficile parlare di qualcosa che non s'è mai visto.''


NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Un tono basso e caldo la raggiungerebbe, quasi potesse dilaniare il gelo con un solo guizzo di fiamma. } Mmh...credo che sia ciò che dona i poteri agli Ancestrali, ma non saprei dirti di più. Dovresti chiederlo direttamente a Lady Alexandra. { Quando gliene ha sentito parlare è tutto ciò che ha pensato, ma invero non si è avveduta nel domandarglielo. } La Maga Suprema sostiene che i vampiri seguono essi stessi il Cerchio, che non lo vogliono distruggere, perchè hanno bisogno di sangue per continuare a vivere. Ma hanno rotto il Cerchio della Rinascita, il loro spirito non vedrà più nessuna nuova luce. { Muoverebbe leggermente il capo, tornano a muoversi, quasi potesse allontanare il pensiero del freddo, eppure è proprio quello ciò che continua a mantenerla vigile. } Se mi chiedi di scindere le due cose. Si, li condanno. Ma no, non li vedrei come nemici. Almeno sino a quando non tenteranno di distruggere l'Equilibrio stesso. { E forse non accadrà mai, stando a quanto detto da Alexandra. } O di attaccare qualcuna di noi. Ma anche in quel caso prima d'intraprendere una guerra bisognerà conoscere a fondo ogni cosa. A volte l'atto di un singolo, non è il pensiero di molti. Ci sono molti umani, o elfi che potrebbero comportarsi in modi peggiori. { Una risatina lieve, bassa, ripensando ai caotici. } Si, possiamo snocciolare idee e pensieri, ma la strada si snoderà davanti a noi al momento opportuno. { Si volterebbe per guardarla in volto e fare un paio di passi all'indietro, per poi fermarsi. }


ARSHAL [Giardini Esterni] ''Dunque preservano il Cerchio, soltanto perché, altrimenti, la loro stessa esistenza non sarebbe possibile.'' ma anche in queste parole non v'è condanna, perché somiglia molto a ciò che ogni predatore fa ogni giorno. Si muove, al fianco di Nivienne, perché sa che per quanto la sua carne possa accettare i morsi del gelo, rimanere immobili in inverno non è consigliabile, nemmeno per i figli del nord, cresciuti circondati dalla neve. ''No, non mi permetterei mai d'agire contro un'intera razza, quando fosse soltanto il singolo ad attaccare. Ad ogni modo non posso negare che la loro esistenza mi renda inquieta, più di quella delle altre creature.'' riflette per un istante, poi aggiunge alcune parole ''Chiederò a lady Alexandra, o a qualche altro mago, allora, se ne avrò l'occasione. Ho sentito tante persone parlare d'equilibrio e non sempre nello stesso modo in cui noi lo intendiamo.''


NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Un perfetto riassunto, ciò che uscirebbe dalle labbra della Custode dei Simboli. Annuirebbe alle sue parole, attendendo che si fermi proprio dinanzi a lei. } Non ti posso nascondere che le creature che mi rendono più inquieta siano, invero, i seguaci del sire oscuro. { Scuoterebbe leggermente il capo, lasciando che i riccioli corvini si muovano con lei. } Difficili da fermare sulla loro strada verso la distruzione. Attaccano ogni cosa, anche i bambini. { Un sospiro leggero. } Molte cose mi sono state narrate su di loro e spero di non dovermeli mai ritrovare sulla via. { Pensierosa per un istante. } Quasi come coloro che abbiamo conbattutto all'interno del vulcano, ma in maniera amplificata, direi. Continuano a muoversi anche se smembrati e soltanto noi credo che potremmo avere una possibilità di fermarli con la Sua Sacralità. O il fuoco ovviamente. { Un sorriso soddisfatto che s'aprirebbe sul volto della Stella del Meriggio. } So cosa intendi. Noi parliamo di Equilibrio naturale, non della differenza fra bene e male. { Due cose completamente differenti. }


ARSHAL [Giardini Esterni] si ferma, di fronte alla Stella del Meriggio e ne ascolta le parole. Solo al termine del discorso replica, con aria pensierosa ''Non dico che vampiri, o altre creature m'appaiano maggiormente temibili...ma gli essere di cui parli hanno una coscienza, Nivienne? Perché è a quella che pensavo, quando ho detto che m'inquietano, all'uscire dal Cerchio di propria volontà.'' Il freddo sale, lungo quei piedi scalzi e s'insinua sotto la veste, ma la sua pelle pare essersi nuovamente abituta a quel tocco gelido, come quando era bambina, in Scozia. [Skill Resistenza, liv 1] Le parole successive, escono in modo più semplice, perché ha avuto modo più spesso di pensare al secondo argomento, che la sua voce va a trattare con calma ''Proprio perché esistono modi diversi di considerare l'equilibrio vorrei parlare con i Maghi. Potrebbero esistere altre prospettive ancora e io non sapevo nemmeno che gli Ancestrali si preoccupassero dell'equilibrio.''


NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Eccole una dinanzi all'altra, nuovamente. Al fermarsi dell'altra la Rossa Stella non alzerebbe la testa, ma solo lo sguardo si solleverebbe verso l'alto. Occhi d'un verde intenso persi in quelli di una tonalità più chiara. Un sospiro leggero, un movimento del capo, mentre i riccioli corvini danzerebbero attorno al suo volto. } Sinceramente? Non lo so. { Pensieroso il tono dell'Ancella di Fuoco. } Non ne conosco così bene l'assenza da dirti cosa può spingerli, oppure se abbiano o no una coscienza. { L'immortalità può davvero portare a tanto? Lasciarsi tentare? Annuirebbe alle altre parole. } Si, si occupano di mantenere l'equilibrio inalterato. Puoi parlarne con Lady Alexandra se vuoi. Sono certa che la Suprema Maga risponderà ad ogni tuo dilemma. Si trova qui al Tempio, ora. { Quasi a specificarle che ora sarebbe molto più semplice parlarne, che non attraversare il lago. Entrambe le mani s'alzerebbero, sino a posarsi sulle spalle dell'altra. } Ho una richiesta da farti. { Il tono differente da poc'anzi. Quasi non si aspettasse un no come risposta. }


ARSHAL [Giardini Esterni] ascolta, annuisce, ed altre ciocche sfuggono dall'acconciatura, che si fa sempre meno rigida...poi, le mani dellaltra la raggiungono e ad Arshal parrebbe di non aver mai udito un tono simile nella voce di Nivienne. Non ha sempre saputo che a lei poteva chiedere tutto? La sua attenzione è nuovamente risvegliata, anche se non ce ne sarebbe alcun bisogno...osservandola, non le pare ci siano dubbi sull'importanza che l'altra sottintende. [Skill Empatia, liv 1] ''Chiedi pure.'' due sole parole, che si condendano nell'aria gelida...e quel gelo lo sente, mentre risale il suo corpo, ma ancora non è insopportabile, ancor la nordica parrebbe essere in grado d'accettarlo e altrettanto la Stella. [Skill Reistenza, liv 1]


NIVIENNE { Giardini Esterni } - { L'altra annuisce, così come la sua acconciatura sembra disfarsi lentamente. Il viso s'alzerebbe leggermente, mentre lo sguardo artiglierebbe quello dell'altra. Le parole uscirebbero nuovamente nello stesso tono di prima. Lente, calde, importanti. } Tu sai che i simboli sono importanti. Ne sei la Custode. { E l'altra potrebbe comprendere che non si riferisce soltanto a quei simboli che deve proteggere. Ma a tutto ciò che le circonda. Ogni cosa è Sua. Ogni cosa appartiene a Lei. Ed ognuna d'esse ne fa parte, impercettibilmente, in quel disegno che si delinea per loro. } Avvicinarsi a loro, senza esserne preparati, potrebbe significare la morte in alcuni casi, in altri il fallimento di ciò che si vorrebbe ottenere. { Quasi sibilline le parole di colei che è Stella del Meriggio e Decana. } Tu stessa lo sei e lo sei stata, così come hai generato, e forse farai ancora, fertile nei tuoi anni migliori. { Un discorso che sembra slegarsi per quella via che ha calpestato, che l'ha fortificata, che le ha donato il Fuoco in ogni parte del proprio essere. } Tu ne conosci i Misteri, ne sei Custode, non soltanto Iniziata. Ma da oggi sarai la loro Guida. { Eccola la richiesta, che invero non è una richiesta. Un nuovo compito che sembra posarsi sulle spalle dell'altra. Stratificarsi e rendersi più intenso. Così come quella stellina marchiata a fuoco sulla propria fronte inizierebbe a rilucere inizialmente d'un tenue bagliore rossastro, per poi perdersi nelle mille tonalità del Fuoco (//Luce di Stella lv. 5). E se l'altra glielo permetterà, se s'abbasserebbe leggermente, andrebbe a poggiarle un bacio delicato su quella stellina gemella alla propria. }


ARSHAL [Giardini Esterni] come potrebbe non permetterlo? Come potrebbe non chinarsi, sotto il tocco di colei che è madre e sorella? Si piega, sì, lasciando che le labbra di Nivienne sfiorino la sua fronte ed è in quel momento che Arshal da la sua risposta, o forse, non è lei a darla...la rossa stella s'illumina, delle stesse tonalità di fuoco, ma leggermente più tenui. E' il potere della Giusta a rispondere, non la voce di Arshal, non subito. [Skill Luce di Stella, liv 4]...e che importanza può avere il gelo, ora che la forza di Cerridwen le avvolge? I piedi inizierebbero ad essere decisamente arrossati, forse, ma lei non se ne cura e nemmeno sembra sentire più le temperature rigide dell'inverno. [Skill Resistenza, liv 1] Non ha esitazioni, le paure sono state scacciate quando è stata richiamata come Custode ed ora sono sepolte in profondità. ''Lo sarò.'' semplice la risposta, forse, fin troppo...ma lei sente che non c'è bisogno d'altro, non ora...


NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Le labbra piene e scarlatte della Stella del Meriggio si poserebbero delicatamente sulla fronte della Custode dei Simboli. E da quella stellina nuove fiamme divamperebbero, quasi come sangue. Il loro, quello che donano a Lei. E non esisterebbe più neve, ghiaccio o freddo che s'insinua fra le vesti delle due Sacerdotesse di Cerridwen, perchè entrambe immerse nell'abbraccio di Fuoco della Giusta (//Luce di Stella lv. 5). Più forti e rinfrancate, in Lei. Annuirebbe alle parole leggere, ma forti della Sorella. Così come le mani scivolerebbero via dalle spalle dell'altra, permettendole di ritornare nella sua posizione iniziale. } Sai un'ottima Guida delle Novizie, Arshal. { Se non ne fosse più che certa non avrebbe scelto lei e confidato in quella Figlia e Sorella. Le mani s'ancorerebbero a quelle della Custode per un istante, per poi lasciarle compiendo alcuni passi all'indietro. Solo in quell'istante, quando si saranno separate, la stellina sulla sua fronte smetterebbe lentamente di rifulgere. }


ARSHAL [Giardini Esterni] e la stella sulla fronte della Custode continua a brilare, in risposta a quella della Stella del Meriggio...e allo stesso modo si spegne, quando l'altra indietreggia, quando le mani si separano. [Skill Luce di Stella, liv 4] Eppure, quel fuoco sembra rimanere acceso in Arshal...perché, in fondo, non ha mai smesso di brillare, come mai può farlo per qualunque figlia del Meriggio. ''Farò di tutto per essere all'altezza di questo compito.'' la voce risuona ferma ed Arshal è nuovamente eretta. Se la paura esiste ancora, sembra aver imparato a dominarla.


NIVIENNE { Giardini Esterni --> } - { Annuirebbe alle parole della Sorella. Anche se non aveva bisogno di sentir pronunciare quelle parole, sa che sarà all'altezza del compito. Altrimenti non glielo avrebbe affidato. Eiluned stessa era d'accordo con lei, quando pronunciò il suo nome. Il fuoco la avvolge ancora, scorre nelle proprie vene e mai smetterà di ardere, ma sa anche che dovranno rientrare. Il gelo, sempre più imparziale, continua ad avvolgerle. Supererebbe Arshal di alcuni passi, avvicinandosi all'entrata del Tempio, per poi chinarsi ad un lato del sentiero e raccogliere un pò di neve in una mano. Non appena la pallina di neve sarà ben formata nella sua mano si girerebbe per lanciargliela addosso, forse riuscendola a colpire da qualche parte. } E' ora di rientrare! { Una voce calda, ma divertita. Ridacchierebbe la Rossa Stella, per poi spolverarsi le mani sulla gonna scarlatta, e precederla correndo verso il Tempio. Forse un modo per stemperare tutti i discorsi fatti in precedenza, o soltanto una maniera per divertirsi un pò. Spensieratezza. }


ARSHAL [Giardini Esterni/Tempio] e sì, la palla di neve colpisce Arshal, impreparata davanti a quell'improvviso scherzo...forse, le sacerdotesse dovrebbero ricordarsi più spesso di dare spazio al divertimento, lei sicuramente. Ride piano, anche se la neve è gelida al contatto con la pelle del collo, là dove l'ha colpita, andando a bagnare il tessuto rosso ed insinuandosi sotto di esso, in piccole gocce che iniziano a sciogliersi. La rossa Stella è, ormai, all'interno del Tempio e la Custode evita di replicare con un'altra palla...o lo scherzo sarebbe per chi si ritrovasse, poi, a pulire. Scuote lo scialle, per togliere in parte la neve e s'avvia alle spalle di Nivienne. Ha resistito al freddo, sì, ma l'altra ha ragione, è ora di rientrare e il tocco gelido della palla gliel'ha ricordato bene.

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