)O( La Nuova Guida degli Spiriti )O(

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00sabato 14 novembre 2009 19:03
Callista Magistra degli Spiriti

CALLISTA {.Nicchia di Rhiannon.}.{Non vi sono Nubi ad oscurare il Vespro che lento discende sull'Isola, non v'è Grigiore ad incupire quelle Tenebre che splendidamente ricadono sugli Angoli del Sacro Edificio, che avvolgono anzichè colpire l'Imago della vespertina Sapiente, eterea Figura nell'Alabastro scolpita, regale Statua d'elfiche Origini che s'accompagna con le Ombre più fitte della Nicchia dedicata alla Velata Signora. Solitaria ed immersa in silenti Canti, che il candido Fiore delle sue Labbra non osano dischiudere. Fisse le Iridi che nello Smeraldo si disperdono, unica nota di Colore nella sua Essenza, che sol nel Bianco e nel Nero par trovarsi. Opposti, come il suo Carattere, come la sua Storia. Opposti come tutto in Natura è. Morte e Amore. Donna e Uomo. Notte e Giorno. Da poco rientrata sull'Isola, già le sue Estremità son tornate nude, abbandonati i Calzari che su lastricate Vie divenivano utili, ma non sul Sacro Luogo della Triade, ch'Ella calpesta sol con la sua stessa Vita, con lo stesso Sangue. E muta dunque Ella ivi rimane, perchè non v'è Motivo di rendere partecipi le Sorelle del suo Viaggio. Non ancora. Questo è il Tempo della Preghiera.}

PRIMAROSA {{ Colonnato }} °° { Chissà da quanto l'osserva, forse da ore, forse da Nulla. I suoi piedi pallidi e bianchi come spicchi di luna sfiorano la pietra senza lasciar alcun rumore e addirittura il vento soffia con più insistenza che il respiro che abita le sue labbra esangui. Passi leggiadri i suoi, inconsistenti, perchè vaga immersa in un Limbo dove le ombre hanno suono di note flautate e gli spiriti, aggrappati agli angoli della realtà come funamboli incerti, le mormorano all'orecchio la solita nenia inquieta. Sì, Cambiamenti. Nell'aria, come elettricità che faccia alzare i nivei capelli sulla nuca. Raccolti, questi, in una treccia che ruota attorno alla testa, come il Cerchio che sempre si ripete, sempre si rinnova. Aureo l'abito che si trascina appresso, vestigia materiale di uno spirito che è come l'Acqua.. sfaccettato e poliedrico, fluido e creativo, freddo e tortuoso. Non si può interrompere il silenzio, che cpsì sacro e pregno della stessa volontà della Notte, pare incitare al Sonno. Ma non lei, che Veglia su quelle Pietre come se fosse la Becchina.. eppure non lo è, non è ne becchina ne contadina, non è ne moglie ne artista.. è Sacerdotessa, lo è forse da Sempre. Si ferma, presso una colonna che in linea obliqua si congiunge alla nicchia in Ebano dove le Tenebre come petali rilasciano appena il chiarore di un incarnato conosciuto. La mancina si alza, si adagia sulla liscia superficie di pietra, il petto si agita in un richiamo che, invece di raggiunger la mente e il cuore, vuol sfiorare cristallino le orecchie. } Callista.

CALLISTA {.Nicchia di Rhiannon.}.{Come non aver avvertito prima quella Presenza? Come aver fatto sì che la Mente si disperdesse nell'Oblio dei Pensieri e delle Preghiere, che le sorde Puntute non avvertissero l'Aere vibrar di quella Forza che nell'Isola stessa trova Fondamento? Meraviglia, dunque, nell'Estasi finale della Sapiente. Volge con estrema Lentezza il dorato suo Crine, corto quanto basta per solleticarle la perfetta e candida linea della Nuca. Eccola, la Dama del Lago, Figura che irreale lascia divenire tutto ciò che le è intorno, come se ogni Energia la sua Presenza volesse inglobare. Un Mormorio che scivola, un Sorriso che non viene a mancare sul Volto della Mezzelfa, estranea ad umani Sentimenti, ma non al Piacere di riveder la Somma Stella. Occhi della stessa Tinta che si studiano dapprima, riflettendo lo stesso Animo di due Sorelle che per molte Lune han percorso lo stesso Sentiero, trovando l'Una la triplice Benedizione, l'altra la Soluzione del Passato. E nuovamente sono qui, insieme.} Spirites Aveas, mia Signora {Formale il Saluto, ma carico quel Tono che abbandona le esangui Labbra della Sapiente. or completamente rivolta verso la Prima delle Sacerdotesse, in una Giravolta che l'ha vista scomparire nelle semplici Vesti di Candore e d'Oscurità. Quanto in Realtà la giovine PrimaRosa tale più non sia, vien marcato dal suo Sguardo, che l'Essenza della Triade stessa vede riflessa in quell'Albina Figura a lei cara.}

PRIMAROSA {{ Colonnato -> Presso il Fuoco }} °° { La voce leggermente roca e fredda di Callista l'investe come lo scampanellio argenteo di un qualche strimento inorganico e passivo, eppur capace, al tocco della Dea, di brillare e emanar note intense. Ecco: nell'attimo che precede l'incontrarsi degli Occhi, l'anima s'avviluppa in un soffio che più forte vuole sospingersi.. e difatti la trova, nella trama liquida della Notte, come una cupa Ombra che abbia forma di donna. No, di mezza Eterna. Quelle tenebre che lo spirto assaggia di nuovo, sono familiari e conosciute. Parlano di anni trascorsi l'una accanto all'altra, nel lungo cammino, fra incenso e candele, fra preghiere e canti, fra lacrime e sorrisi. Sporadici quest'ultimi, eppure pieni di Valore, come questo che le labbra della Sapiente donano, come questo che le labbra della Somma ridanno, senza timore, senza Paura. Altri passi la Sibilla che ora è d'Oro vestita, che maestosa sembra portar avanti quelle spalle un tempo tanto esili ed eteree. Fino al fuoco che luccicor fa vedere sull'abito e sul fondo degli occhi tondi e vagamente malinconici, poi, quivi s'arresta. } Avvicinatevi, Sorella mia.. Il Viaggio è stato proficuo? { Le domanda, porgendole appena una mano, di colomba graziosa, illusione della notte quelle Dita eppure carne che pulsa di tre Energie che convergon alla fronte, Iridescenti. }}

CALLISTA {.Nicchia di Rhiannon->Braciere.}.{Volano le Ombre, si seguono l'un l'Altra come Bambini smaniosi di rincorrersi, sotto l'argentata Luce di quella Luna che ogni Cosa avvolge con Cura e Protezione, donando perfino Bagliori estranei alla Nera Stella che la Sapiente sulla Fronte ha tatuato, Simbolo per l'Eternità della sua Devozione alla Velata. Invito raccolto dalle sue Membra, Vesti che scivolano sulla Pietra del Tempio, fruscii di Velluti che sol rendono Reale il suo Cammino, Fantasma stipato nelle Profondità della Notte. E già volano altre Parole, grave la sua Voce che roca risuona nella Distanza tra Ella e la Somma} Sì, e con me porto i Saluti della Suprema Conoscitrice, che in ottime Condizioni prosegue la sua Gravidanza {Basterà quello a far capire alla Signora di Avalon che tutto si è svolto senza Intoppi, senza Conseguenze? Oppure basterà quel suo Tocco gelido, di Chi la Morte ospita nelle sue Stanze, quando quella candida Mano le verrà offerta, sfiorata e catturata dalla sua Mancina dello stesso Colore?} Ancora non m'avete fatto conoscere Vostra Figlia {E' un altro Sorriso che le rivolge, quella Piega che il suo Volto d'Avorio assume? Enigmatica la Sapiente, ma per nulla decisa ad abbandonare quel Momento, quell'Incontro. E questa Decisione sembra venir accentuata dal non rifuggir dalla Presa donata, lasciando che la sua Pelle di Ghiaccio si riscaldi con l'Essenza delle Tre Stelle, nella Somma riunite.}

PRIMAROSA {{ Presso il Fuoco }} °° { Strano come la luce languida del focolare rimandi sui volti effimeri e pallidi come eco di sogno. Onirico il paesaggio notturno, nei suoi fruscii, nei suoi mormorii di Fantasmi. Gli Spiriti sembrano ballare eccitati questa sera, perchè la sua pelle ha un brivido quando la Sorella le sfiora la mano che le porgeva. Quel contatto le parla, come fosse la bocca di una Sirena oscura eppur veritiera. Le dice di momenti che verranno. Momenti già accaduti. Gli Occhi della Somma si fissano in quelli della bionda Sapiente. Le sue labbra perdono il sorriso. Il Buio sembra più grave, ora, mentre le labbra disegnano poche parole. } Mia figlia.. avete ragione. Sento che le insegnerete voi.. molte cose. { E non Sianna. Perchè? Sbatte le palpebre, delicatamente. Le labbra si districano da quella posa un po' arida e inquietante, tornando morbide come colline sulle quali nevica perennemente. } Sono lieta di apprendere che lady Isabeau bene.. e la Terra, sorella mia.. la Terra di quei luoghi, invece, che vi ha Detto? { Le domanda, la voce che esce morbida e bassa, par quasi che siano sorelle di sangue che si confidano, alla luce di candele, segreti importantissimi. }}

CALLISTA {.Braciere.}.{In Cuor suo Ella sa perchè di futili Avvenimenti va discorrendo, lasciando che il suo Volto non diventi Maschera di reali Intenzioni, di Preoccupazioni che lacerano la sua Anima, strappandone nuove Lacrime e Disperazioni. Giungerà il Tempo e sarà crudele. Della Vita si dialoga, d'un nuovo Germoglio a cui insegnar a divenire Sacerdotessa. Non si sciolgono da quell'Abbraccio forzato le verdi sbiadite Gemme delle sue Iridi, ma la candida Gemella lascerà quel Tocco, perchè le Vibrazioni di alcuni Ricordi risuonano come profondi Echi in quell'Unione che sotto le Ali d'unica Maestra ha visto crescere le due Sorelle. Mute le sue Labbra, muta la sua Espressione che dalla Realtà vuol abbandonarsi, rifugiandosi nelle Ombre amate. L'Occasione di trovar nuova Svolta nella Conversazione le viene offerta, ma non lieta la Domanda, non lieta sarà la Risposta, che sol un Mormorio Ella lascerà percorrere la sua Gola} Soffre quella Terra, canta melanconiche Poesie d'una Vita che era {Tremano le sue Labbra prive di Colore al Ricordo della Morte avvertita e della Sofferenza che nelle Viscere risuona} Giunge il Solstizio, ma è nelle Viscere che Ella soffre, nelle Profondità che non tutti possono avvertire. {Umidi divengono i suoi grandi Occhi, che lesti vengono nascosti alla Somma Stella, discendono sulla lunga Veste, fin ritrovar lo stesso Elemento di cui va discorrendo. Qua sacro, oltre il Lago perduto.}

PRIMAROSA {{ Presso il Fuoco }} °° { Come tremuli sipari di nivea seta quelle palpebre si piegano alla forza di una rivelazione che già cantava tragicamente al suo cuore. Soffre quella Terra oltre il Lago, soffre di ferite che son così profonde che la tempesta facilmente vi si infila dentro e la pioggia e i ghiacci devastano l'equilibrio interno della madre di ogni Cerchio. Sente soffrire dello stesso dolore questa creatura che più a lungo di lei Vivrà in questa Esistenza e ancor più il legame con Callista s'annoda, ancor più gli Spiriti sembrano sussurrarle di lacrime che verranno versate tra non molto, patimenti, responsabilità. Eppure, in quel fosco teatro dove le tenebre sono appiccicose, si fa strada una certezza che salda l'espressione. Ogni Timore svanisce sotto il tocco di dita che non possono essere umane, ma fatte della stessa Essenza che vortica nel Cuore del Mondo. Un'immagine si sovrappone ai lineamenti quasi sempre apatici e freddi di Callista. Riesce a vedere in Lei come se fosse puro Cristallo, un Prima che filtri il Buio e rimandi attorno una Rivelazione comprensibile. Lenta, come un sogno che non possa spezzarsi, la mandritta andrà sotto il mento della Sapiente. Vuole vedere i suoi Occhi, cingerli e comprendere fino a che punto questa Notte sarà decisiva. } Ma voi potete, Callista. Avete il Dono. E sento, ancora sento, che presto la Terra accoglierà qualcuno che a me è molto caro. Ma è proprio questa sicurezza, che si fa spazio in me come lama d'Athame, ad avermi aperto ora gli occhi. { tace, un solo attimo. La sua voce si fa più forte. Come fiume di neve che scivoli a valle, d'inverno. } Gli Spiriti si appoggiano sulle vostre labbra. Aleggiano attorno a voi. Vi bramano ormai da Tempo. Io li ascoltai. Li ascolto. Ma essi abbisognano che qualcuna li protegga.. ancora. { Null'altro, adesso. }}

CALLISTA {.Braciere.}.{Lingue Scarlatte a pochi Passi illuminano la Corona dorata della Sapiente, non più visibile il suo Volto, ch'Ella stessa ha voluto celar al cospetto di quelle Lacrime per l'insopportabile Dolore di quella Terra che par perduta, irrecuperabile sotto i Fiumi di Sangue che sono stati riversati, combattendo con le naturali Leggi della Triade e dell'Equilibrio. Ma con Forza viene obbligata a trovar Rifugio nuovamente nel Volto della Dama del Lago, trovando in Ella l'innocenza della Vergine, la Forza della Madre e la Saggezza dell'Anziana, che in quello Sguardo ed in quelle Parole si fonde, come per una Magia vecchia quanto la Terra stessa. Ecco, Ella sa, è conscia che come se fosse una Vittima Sacrificale, il Corvo Bianco abbandonerà questa terra di Mortali, per ritornar a far parte del Cerchio della Vita. Canta l'Aere attorno alle due, danzano le Ombre che d'Argento si tingono ma sol fermo Sguardo trovano nella Sapiente, Espressione che ogni Sillaba della Somma assorbe, percependone l'Incanto} Gli Spiriti mi chiamano ed io li ascolto, mia Signora {Concisa la Risposta, che in sè molto di più raccoglie. Ma Callista è fatta così. Non spreca le Parole, ma dal suo Sguardo tutto è visibile, ogni Lampo di Smeraldo attende, senza la Fretta che caratterizza chi la Morte ancora non conosce. Ed Ella non la teme, non può.}

PRIMAROSA {{ Presso il Fuoco }} °° { Sì, lo Sguardo di Vetro si dispiega al suo come un libro di cui possa conoscer ogni pagina. Lampeggiante ed oscuro, vivido e forte. Eppure in lei non c'è più nulla di umano che possa accogliere quella voce che le risponde, nulla di particolare, nulla di personale. Iridi contro iridi, energia contro energia, respiro contro respiro e nuovo contatto che s'innalza. Il Fuoco che Etterno brucia e scalda impallidirebbe al sentire come adesso quelle Tenebre che hanno forma di Sacerdotesse si riempiono di Oscuro Potere. La mano abbandona il mento di quella creatura, in bilico fra Miseria e Grandezza, e va con le sue dita d'alabastro ad sfiorare le ciglia bionde che come lance sembrano opporsi ad ogni tentativo del Sonno di farvi assalto. } Voi siete Mia, Callista. In ogni respiro, in ogni goccia di Sangue. Gli Spiriti hanno Scelto la loro nuova Custode. Ascoltateli e seguiteli, voi che della Notte non avete timore, baluardo che Tenebre avanza a mento alto, a mente limpida. { E adesso, le dita risalgono come su linea immaginaria, posandosi sul profilo di quella stella Nera che nella fronte candida trova il suo letto. Ricalcano il suo profilo, che par inghiottire la perlescenza candida dell'albina carne. Immobile l'espressione della Settima Signora di Avalon. La Vecchia è fra loro. La Vecchia è in loro. La Vecchia è loro.. e loro sono Lei. }}

CALLISTA {.Braciere.}.{Scompare l'Immagine che la Sapiente avea della Sorella, che al suo Fianco aveva percorso la Via della Saggezza, la Via della Velata. Ella diventa Essenza di Perfezione, di Tenebre e di Conoscenze che entrambe avvolge, come Sudario d'impalpabili Ombre. Ed Ella si lascia carezzare, si lascia inghiottire dal Tocco di Triplici Essenze della Mano della Signora di Avalon, si lascia accarezzare dalle sue Parole che nella Mente non si disperdono, raccogliendo le ultime Insicurezze della Mezzelfa per spazzarle in una folata di Vento, Brezza che dal Nulla proviene, dal Nulla e dalla Terra, dalla Vecchia. E loro sono la Vecchia, perchè l'Oscura tuona con il battito dei loro Cuori. Come non percepire questo Mistero, come non avvertirla. Non vi saranno Parole, non per Colei che viene scelta, non per l'eterna Fuggiasca. Regolare il Respiro della Dispersa nella Visione, Contorni che da Netti sfuocati divengono, Significati che come Parole nella Pietra scolpita battono, martellanti. Ella è Saggezza, Ella è eterna. E Callista ne è sua Figlia.}

PRIMAROSA {{ Presso il Fuoco }} °° { Per un lungo Attimo che si dilata come se fosse di miele che cola da chissà quale cielo per atterrar in ritardo su pavimento di cristallo, ella riesce a rendersi conto di Se Stessa e anche della Divinità che ha preso possesso delle sue membra. Così fra le ciglia nivee riesce a vedere contemporaneamente Callista, avviluppata da una coltre di tenebre che par come un abbraccio di amante che non voglia abbandonarla, e gli spiriti dorati che in ogni dove, nello Spazio fra i Mondi, danzano accorati fra lei e l'Altra, con i loro visi lunghi e i denti candidi e le voci che ammaliano. Grande festa nel limbo, solo frammentata percezione qui in questa Terra, dove le Sacerdotesse possono Sentire i tamburi delle profondità e gli echi delle Stelle. Espira, più rumorosa, quando del tutto la sua anima smette di vorticare e si riallaccia alle sue ossa. L'espressione glaciale si attenua, torna solo il suo volto ovale, i suoi occhi Malinconici. La linea severa delle labbra trema. Emozioni l'azzannano.. la gioia per Callista, il dolore per Quella che perderanno. Vinta, eppur con eleganza, cercherà di abbracciarla con dolcezza di sorella, sugellando quell'attimo ora terminato. }}

CALLISTA {.Braciere.}.{Vortici di Potere, Spirali che si creano, s'uniscono e si spezzano all'Infinito a loro attorno, Tenebre che non si sfaldano, nemmeno quando sotto le sbiadite Iridi della Mezzelfa, il Volto della Signora del Lago ritorna ad essere Mortale, più la Velata aleggia in quei candidi Lineamenti, ma ancora risuona ogni Respiro della sua Presenza, ogni Pietra echeggia di quel Potere che a lungo non abbandonerà la Figlia del Vespro, in queste Notte prescelta. Un Abbraccio, uno Scambio ancora di gelide Espressioni, di eguali Membra che nell'Oscurità sono state scolpite e nella Saggezza forgiate. Profumo di Lavanda che s'innalza al Tocco, Essenze di Spiriti che attorno alla nuova Magistra abilmente si abbandonano, Echi di Anime che reclamano a gran Voce la loro Guida. E' avvenuto, ciò che la Tessitrice aveva già scritto. E la Mezzelfa esegue la Volontà di quella Signora che tra le sue Braccia di Strega l'ha accolta, allora senza Memoria di una Vita da dimenticare. Riusciranno forse gli Spiriti a guidarla verso la sua nuova Consapevolezza? Si scioglie l'Abbraccio, un'ultima Parola mormorata, quando ancora tra le Braccia della Somma Stella giace} Grazie {S'incontrano ancora quelle Iridi, come se una maggiore Intesa si fosse creata. E saranno poi le Ombre, di nuovo, a raccogliere entrambe le Sacerdotesse. Divise per questa ultima Notte, ma unite per l'Eternità.}
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