)O( L'ultima guardiana della soglia )O(

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
.callista.
00giovedì 7 gennaio 2010 12:11
Chloe Sapiente del Vespro


RIASSUNTO: dopo essere stata accolta da Mithril al Tempio, l'elfa Chloe incontra la Somma Stella. Fredda l'accoglienza iniziale, finchè la conoscenza dell'Una e Trina, nonchè il racconto di Chloe stessa, fanno rendere conto alla Dama del Lago che colei che ha innanzi è tornata per prendere il posto che fu suo, quello di Sapiente del Vespro. La nera stella viene rimarcata e nuove parole escono dalle labbra della mezzelfa, raccontando a colei che fu la sua maestra gli ultimi avvenimenti sull'incontro con Morgana.

COMMENTO: grazie per essere tornata con noi [SM=g9505]

Link al forum master: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9018836&

CALLISTA {.Giardini interni->Tempio} . Oscurità assoluta quella che si trova innanzi la Somma Stella del Tempio; il tappeto erboso accarezza le sue nude estremità, solleticando la dorata veste ondeggiante nella fresca brezza di quella neonata notte, vivace culla di madre che sussurra inesistenti voci alle orecchie appuntite della mezzelfa. Un medaglione stretto nella mancina, nascosto da eventuali occhi che mai potrebbero essere indiscreti tra quelle nere mura che ella s'accinge a varcare, sotto alti portali creati da mortali braccia e non da mostruose creature che già sono state osservate dalla mezzelfa, già protagoniste di troppe vicende per colei che non solo abbandona la vegetazione dei giardini interni del sacro luogo, ma perfino dondola insistentemente tra due razze, incapace ed impossibilitata a scegliere a quale appartenere. Un essere misto, dotato d'una eleganza che mai semplice fanciulla potrebbe possedere e d'un agilità tale da permetterle che solo il fruscio della preziosa gonna potrebbe sussurrare all'oto altrui il suo avvicinarsi alla Sala circolare [//Agilità +1], da dove spunta come anima evanescente dalla rossa nicchia di Cerridwen, accogliendo a sè la fredda pietra di quel luogo che da lungo tempo chiama ormai casa.

CHLOE {Stanza Ospiti -> Sala Circolare} Seduta sul letto ed avvolta dalla leggera veste borgogna, l'Immortale Dama, stringe nella mano mancina la Runa che l'oscura apparizione le ha lasciato in dono sul suolo del Sacro Tor poco meno di una Luna fa. Elegante, si alza lanciando un ultimo veloce sguardo al giaciglio che l'ha accolta in queste notti poi, pochi leggeri passi la portano all'uscio della stanza che senza indugi si apre lasciando che l'Elfa possa attraversare il piccolo corridoio. Ancora una volta sono calate le Ombre sull'Isola delle Mele, un'altra notte accompagna il vagare dell'Eterna che dirige i cadenzati passi in direzione dell'ampia Sala Circolare. Le puntute odono un unico suono, il leggero fruscio di una veste sul pavimento e le sguardo trafitto da lame di ghiaccio si leva per posarsi sulla splendente figura della Mezza. Le mani si portano ad unirsi sul grembo mentre il corvino capo si china insieme alle spalle, lasciando che poche ciocche le ricadano dinanzi agli occhi, alcun verbo riesce ad emettere l'Elfa, alcun suono preme d'uscir da quelle pallide labbra.

CALLISTA {.Tempio.} . Ferita. Nell'orgoglio e nel fisico. Rinata grazie alle mani della Sacerdotessa dell'Alba. Almeno nel fisico, perchè l'esser stata sconfitta da quella anziana donna è qualcosa che ancora brucia nel petto della Dama del Lago, qualcosa che sanguina amaramente da quello spirito abituato ad ogni avversità, ad ogni dolore, ad ogni visione. Ma quello che è accaduto stringe troppo quell'esile corpo, seppur il suo passo sia lento e misurato come di colei che tutto richiude con doppia serratura nella propria mente, estraniando ogni possibile contatto o preoccupazione [//Imperturbabilità liv.6]. L'ampia gonna descrive un ballo preciso in quei misurati passi e lo stretto corpetto della stessa tinta dorata par essere stato creato appositamente per sorreggere quel ciondolo di scintillante oro e smeraldo. Due i colori che vivono in lei. Eppure è uno solo quello che si fa strada sul suo pallido volto, il colore della speranza, la tinta del ritrovare una figura che da lungo non osserva. Amata in differente ere, lontana, vicina, destinata a nuova vita. Non ha ancora avuto tempo di leggere ciò che la bacheca reca inciso, non sa che l'immortale che ha innanzi non è lì per la catenasse. E' semplicemente Chloe, ora, la sua maestra. { La Triade vi benedica, Sorella } Continuerà semplicemente a chiamarla così, avvicinandosi verso la sua direzione, sicura che l'elfa l'abbia già riconosciuta.

CHLOE {Sala Circolare} Il niveo volto va ad osservar ancora una volta la figura poco distante, Oscurità e Luce sembrano fondersi perfettamente in quella Mezzelfa, la Trina ha posato infine la Sua Mano su di Ella ed ha lasciato che risplendesse in Suo nome. D'etera bellezza l'Elfa che adesso porta nuovamente le mani lungo gli esili fianchi e la melodiosa voce, finalmente, par tornare ad uscirle dalla bocca, senza esitazione alcuna, fredda, distante *Sid a Voi Signora*. Solo adesso un lieve sorriso sembra disturbare l'immobilità di quel volto. Dopo l'abbandono del Tempio mai più aveva potuto rivedere la sua allieva, la sua sorella, l'unica per cui abbia provato un affetto così forte. Ed ora eccola lì, nella veste più bella. Null'altro proferisce, però, niente può cancellare quella distanza che si è frapposta.

CALLISTA {.Tempio.} . Non si chiede, la Dama del Lago, perchè colei che ha innanzi proviene dalle stanze dedicate agli ospiti, nè perchè non sia stata avvertita dalla sorelle della sua presenza. Ma quanto è accaduto in questi giorni? E quanto ancora non sa? Ha vagato come anima errante per i giardini interni, ha ascoltato i respiri notturni delle sorelle attraverso le lignee porte delle loro stanze. E non v'è sorriso a superare la distanza tra le due, solo dei freddi saluti che parrebbero appartenere a due estranee. { Siete qui per la decisione di unirvi in catenasse? } distante la sua voce, rauca come la gelida luna che le osserva, nell'equilibrio della sua vita, destinata a morire rapidamente, sotto i loro sguardi che nulla di mortale hanno. Quasi identica la loro statura, quasi lo specchio della stessa stella che si riunisce in quei brevi passi che insistentemente nessuna delle due tenta di superare. Una sbiadita, un leggero alone d'oblio tra una chioma corvina e l'altra, tinta di pece per volontà dell'Una e Trina, che nell'ora della Saggia ha deciso questo incontro. Eppure i suoi occhi, chiari come lo smeraldo sbiadito che l'Anziana le ha derubato nei lunghi anni al Suo servizio, non si disperdono nelle ombre di questa notte, ma fissi rimangono sull'elfa.

CHLOE {Sala Circolare} Ricordi si affollano della sua mente, piccoli frammenti del passato che ha vissuto tra quelle mura, al cospetto dell'Oscura che le ha lasciato un indelebile segno nell'anima e sulla fronte, anche se ormai par sbiadita e senza alcuna luce. Ella ancora non sa. La Bianca Sacerdotessa non le ha riferito niente, per adesso. Forse è meglio, lo scoprirà dalle sue stesse parole. *No, mia Signora..* si sofferma, lascia incompiuta quella frase per pochi attimi, poi decisa prosegue *L'Anziana mi ha richiamato a sè una Luna fa, lasciandomi in dono una Runa ed una profezia* Alza la mancina e lascia che la pietra d'onice sia visibile anche agli occhi della Dama del Lago. Gli occhi, algidi come le notti senza Luna, osservano ancora la Mezza, senza insistenza.

CALLISTA [manca inizio post] … corpo, eppur appartenente a qualcosa di maggiormente elevato. Sogni, profezie, parole. Ed ora, lei. Lei che non ha mai dimenticato, lei che forse, da qualche parte, in qualche momento, ha sempre atteso. Brucia quel medaglione, scalda come riuscirebbe a fare quell'abbraccio mancato tra le due, al suono glaciale che giunge alle sue puntute, a parole che probabilmente già conosce. E' la Sua portavoce, conosce la Sua volontà e ciò ch'Ella desidera più d'ogni altra cosa { E cosa vi ha condotto, in realtà, a tornare qui? Le parole di quella profezia oppure Othila? Rammentate il suo significato? } Domande che hanno poco senso perfino alla Dama del Lago. Tutto è già stato deciso, tutto accadrà. Eppure la sua rauca voce non si arresta. Non è facile tornare a servirLa, non dopo aver scelto di vivere accanto ad un uomo, rinunciando definitivamente a Lei e al Tempio { Credete sia veramente questo il Suo volere? } Altro quesito, altre parole che odorano di veleno e severità, esattamente come il suo volto, algido e distaccato. Come se nulla le importasse [//Imperturbabilità liv.6].

CHLOE {Sala Circolare} Occhi inespressivi che eppur celano esitazione, indugiano sulla figura vestita dell'Oro dell'astro diurno. Ode la miriade di domande che la Dama le pone, alcune sembrano quasi non avere senso, ma sono poste con astio, con durezza.*Ella mi ha condotto di nuovo a Casa* proferisce con durezza, sottolineando quell'ultima parola; ancora continua ma con risentimento nella gelida voce *Come potete chiedermi se ricordo il significato di ciò che io stessa insegnavo alle Sacerdotesse? Ebbene, se volete saperlo indica Othila è Quella che chiude in cerchio, è l'ultima guardiana della soglia. Con Essa si è chiamati a pagare il prezzo delle proprie scelte, a restituire ciò che non ci appartiene, ad essere responsabili di ciò che si è scelto*. Le iridi del colore del ghiaccio si spostano per andare a posarsi per pochi attimi sull'impassibile e oscura statua dinanzi alla quale si è inginocchiata e raccolta in preghiera per così tante Lune. Nuovamente tornano ad osservar la Mezza *Credete che non sia il Suo volere? Credete che non sia Ella che abbia deciso ciò che sto facendo adesso?* mormora con diffidenza, quasi non riconoscesse più la persona che le sta di fronte.

CALLISTA {.Tempio.} . Ogni parola udita, ogni diffidenza che da quella voce così vicina raggiunge le puntute della Dama del Lago è simile ad oro colato che discende nella sua anima, colmando ogni residuo dubbio, riempiendo di ambrosia il suo cuore ed i suoi occhi, ora pregni d'ogni luce che la Triade mai possa averle concesso. Ed ogni barriera viene infranta, esattamente come quella distanza che fino ad allora era simile ad un muro insuperabile ed indistruttibile. Si avvicina a colei che fu la sua maestra, la Somma Stella, derubandola di quella piccola pietra d'onice che reca quell'arcano simbolo, raccogliendolo tra l'indice e il pollice della sua mano sinistra, abbandonando il sicuro giaciglio tra la sua dorata veste {... l'ultimo guardiano della soglia, sì } I suoi occhi non demordono dalla presa che mai è stata abbandonata, eppure niun sorriso compare, nessun gesto quando quel cristallo torna nelle mani dell'Una e Trina { E voi saprete chiudere nuovamente i Suoi cancelli, accompagnando ed ascoltando i Suoi spiriti e le Sue ombre? Affidarsi alla Sua instabile realtà? E resistere a tutto quello che sta accadendo, cercando nell'oscurità totale delle risposte che forse mai giungeranno? } Suona pesantemente la voce della mezzelfa, s'innalza tra gli echi delle arcate che conducono verso l'argentato astro. Attende una risposta quella pietra d'onice. Lei e la Somma Stella.

CHLOE {Sala Circolare} La osserva avvicinarsi e prender possesso della piccola pietra che è stata per un po' l'unica cosa che le segnava la strada di Casa. Giungono alle puntute parole forti, come la richiesta di rinnovare una Fede che nell'Immortale mai è crollata, nè vacillata. Mai. Lo sguardo sorregge quello della Signora dell'Isola Sacra senza esitazione, determinato a lasciar capire che la nuova, eppur antica, vita che la aspetta non crei nel suo animo paura o dubbio alcuno. *Saprò esser ciò ch'Ella mi chiede* chiara e glaciale la voce. Impassibile il volto, potrebbe anche risultar indifferente od insensibile, colpito dai nivei raggi della Luna, mentre una mano va a sfiorar quella stella, appena accennata, che ancora la tiene legata a quei luoghi che adesso calpesta con i nudi piedi.

CALLISTA {.Tempio.} . Giunge ciò che attendeva. E come mai avrebbe potuto essere differente, quando fu la stessa elfa ad accompagnarla per la prima volta nell'oscurità della Vecchia, tra le sue affilate unghie assetate e le sue volte di spiriti che solo attendevano una nuova vittima? Eppure la mezzelfa ora non è più solo questo. E' stata ricoperta dell'oro più splendente, ha conosciuto la felicità della Nascita ed il coraggio della Vita. E' completa e sa che ogni avversità sarà meno pesante se potrà sorreggerla con qualcuna. Ed eccola, misteriosa ed oscura come sempre è stata. { Sono stata appellata Callista degli Spiriti, quando di tenebre era la mia veste. Ora voi, Cigno Nero, prenderete il mio posto, conducendo le giovani figlie del Vespro nel Suo silenzio e nella Sua verità. } La mancina s'innalza a quelle dure parole, l'onice, glaciale come un pezzo d'antico ghiaccio, viene poggiato sull'ombra di quella stella che fu, debole ricordo di un passato che riaffiora prepotentemente. E tutto si dipinge di quell'oscurità che dal cristallo proviene, la candida mano della Dama del Lago e l'intera stellina di Chloe, tinta delle ombre più cupe. Dipinta da lei, da quel cristallo che si scioglie, fondendosi con la pallida carnagione dell'elfa, rimarcando quell'antico simbolo { Sapiente del Vespro. Bentornata tra noi, Sorella } Non c'è altro che possa uscire da quella rauca voce oltre a questo augurio, non ci sarebbero parole migliori. Sorelle ritrovate, Verità ritrovata.

CHLOE {Sala Circolare} L'ha vista affrontare le tenebre più cupe quando entrò a far parte delle Ancelle di Rhiannon ma adesso eccola qui, splendente, un nuovo spirito è sorto ora ch'Ella è stata pretesa dalla Triade come Figlia Prediletta. La Dama dell'Eterna Razza socchiude gli occhi mentre le parole della Somma Stella fluiscono a lambire il suo animo fino a giungere nei più reconditi spazi a cui nessuno mai potrà accedere. *Servirò la Velata Signora e Voi, Dama del Lago, fin quando mi sarà concesso. E sorreggerò coloro che saranno chiamate a camminare sul sentiero del Vespro* la voce sembra tornar più melodiosa, così come lo è nei suoi Parirazza, ma è priva d'ogni perplessità od indugio. Schiude gli occhi posando nuovamente quello sguardo di marmo sul volto della Mezza. La lunga strada verso Casa sembra esser giunta al termine, finalmente. Ed una Sorella, o forse La Sorella, ritrovata nell'oscurità di questa notte.

CALLISTA {.Tempio.} . Sì, la lunga strada verso casa è terminata, figlia dell'Oscura. Ed il volto della Somma Stella par rilassarsi al suono delle sue stesse parole, come se riuscissero a riempire quel fiume in piena che sono le sue preoccupazioni. Ritrovate, riunite. Tornare come allora sarebbe solo un'ennesima illusione, una stupida fine. { D'oro è la mia veste grazie ai vostri insegnamenti. La vostra assenza ha pesato come un macigno sullo stesso Tempio. Ringrazio l'Una e Trina per avervi ricondotto da noi, Sorella } Non l'abbraccia, non le concede quel tenero sorriso che ha imparato a conoscere nei volti precedentemente sconosciuti, semplicemente abbandona la sua mano dalla fronte pallida della nuova Sapiente, lasciando che le loro iridi di differente colore si incrocino, in un lungo sguardo che vale più d'ogni parola che mai potrebbe risuonare in quell'istante, tra le mura oscure di quella notte, di quella Casa. Ritornano a pendere come rami fioriti lungo i suoi fianchi quegli arti, tinti del colore più prezioso, per poi lasciar risuonare la sua rauca voce nella breve distanza che ancora le separa { Troppe sono le cose che vorrei e dovrei raccontarvi. Ma ora so che posso condividerle anche con voi } Ecco che compare, infine, quel timido sorriso, una piccola smorfia su esangui labbra incorniciate da alabastrine gote, che mai potrebbero apparire all'elfa distanti, seppure d'un paio di passi ella s'allontani da lei, avanzando verso una delle panche accanto all'Altare.

CHLOE {Sala Circolare} Torna a splendere di quell'oscurità, così conosciuta e ricercata, la piccola stellina sulla cerea fronte. Una distanza, quella che separa Callista degli Spiriti ed il Cigno Nero, che in alcuni momenti par aumentare ed in altri scemare fin quasi a farsi piccola ed insignificante. Mai avrebbe chiamato in altro modo se non Sorella la Mezza che ha dinanzi. Calma la voce si alza dalle labbra pallide *Il suo volere è stato fatto ed io La ringrazio per avermi permesso ancora una volta di percorrere questo sentiero al Vostro fianco* si sofferma ad ascoltare con attenzione le altre parole della Somma Stella, annuendo impercettibilmente *Parlatemene* null'altro preferisce. Ecco, adesso, che per la prima volta le vede atteggiare la bocca ad un flebile sorriso e ne segue a passi leggeri la figura, verso le panche ove potranno discorrere in tranquillità.

CALLISTA {.Tempio.} . E da dove iniziare, dunque? Da coloro che sono improvvisamente sparite, dagli attacchi ai reggenti, da PrimaRosa, antica sorella, che par sempre più allontanarsi dalla realtà? Ci sarà il tempo per parlare di tutto quanto. Ora lei è lì ed è forse l'unica rimasta che in fondo la possa capire, senza il terrore dello scorrere del tempo sul proprio capo, senza la necessità del notturno riposo e con la consapevolezza del dolore che solo la Vecchia è in grado di chiedere. { Inizierò dalla fine, probabilmente. Una fine che è un inizio, perchè tutto è cominciato molto tempo fa. O almeno così sembra } Appare indecisa la Dama del Lago, sottili come lame di ghiaccio che troppo si avvicinano al fuoco della verità le sue parole, mentre sulla prima delle panche di pietra a lei più vicina trova il suo scranno, sistemando la lunga veste dorata così che anche la sorella del Vespro possa sedersi accanto a lei { Io e Eiluned abbiamo incontrato un'anziana dama, Morgana. } Attende qualche attimo dopo questa frase, per tentare di capire se questo possa avere un significato per la nera Sapiente { Ella ci ha condotto, attraverso bugie e sotterfugi, in una grotta segreta all'esterno del Tempio. Una grotta che conosceva solamente lei, a quanto sembra. Un oggetto magico è stato afferrato dalle mie mani, capace di celare l'Isola dal mondo esterno attraverso una cortina di nebbia. Questo è quello che le sue parole ci hanno detto, ma non sono così stolta da non aver compreso che maggiori sono i suoi poteri. O potrebbero essere, giacchè questo oggetto, il Magiliot, non è più nelle mie mani, ma nelle sue }

CHLOE {Sala Circolare} Dopo molte Lune tornano a parlare le due Antiche Sorelle, Figlie dell'Anziana Saggia sotto la quale sono cresciute ed hanno imparato ciò du cui Ella le riteneva meritevoli. Si sofferma la Signora dell'Isola per poi sedere su di una fredda panca di pietra ove anche la Sapiente si adagia. Con le minute mani sistema la veste del colore del vino invecchiato, osservandola, riflettendo proprio sul quel capo d'abbigliamento che presto dovrà sostituire con l'abito delle Ancelle di Rhiannon. Senz'ansia la voce fuoriesce dalle labbra dell'Elfa *Nonostante non conosca bene come Voi ciò che Vi è accaduto, non posso che dirVi che nessuna donna è capace di tanto se non cela più potere di quello che Vi ha lasciato solo intravedere* Le sopracciglia dalla fattura delicata si aggrottano andando a strappare il niveo volto da quell'immutabile imperturbabilità *Cos'altro sapete di quest'oggetto? Il Magiliot, lo avete chiamato*. Adesso non le resta che attendere altre risposte, che forse richiameranno ancora domande.

CALLISTA {.Tempio.} . Sospira, la Dama del Lago. Le chiari iridi di smeraldo abbandonate verso l'Altare maggiore, probabilmente anche oltre. Verso quelle tre nicchie che osservano quelle sorelle rinate sotto la stessa Stella, dipinta dell'oscurità più crudele { Ha detto d'essere stata la Prima Sacerdotessa. Ha lasciato indizi al Tempio, enigmi che mai furono risolti, prima di quell'incontro. } Denota una certa tristezza la voce della Somma Stella, appare appesantita dal suo stesso verbo, da ciò che ha subito { Ha obbligato Eiluned, che ora è la Stella dell'Alba, a bloccarmi, utilizzando lo stesso potere che la Triade ci ha concesso } Nella stessa frase ha provveduto anche ad aggiornarla su colei che forse rammenta come semplice figlia di Arianrhod, ora Sua prescelta, ora Decana e sostituta della Somma stessa. { Lei ci ha convinte dicendo che questo oggetto avrebbe salvato il Tempio dal Regno d'Inghilterra... che già cerca questo manufatto. Ma ci ha imbrogliate! } Uno scatto d'ira riempie le alte colonne del Tempio, la sua voce si innalza e potrebbe far tremare l'intera struttura, se la sua capacità di controllare le proprie emozioni non fosse così profondamente studiata [//Imperturbabilità liv.6] . Eppur si tingono d'un ardore scarlatto le sue gote, prima di ritrovare il suo solito tono amaro e impossibile da comprendere { Sono certa che presto l'arazzo della Tessitrice verrà terminato e che anche questa avventura troverà il suo esito. } Ecco la mezzelfa che l'altra potrebbe riconoscere, la stessa che di nero vestita ascoltava le sue parole. Sono cambiati veramente i loro ruoli?

CHLOE {Sala Circolare} La osserva, la ascolta. La notte pare adesso più buia e la luce dell'astro notturno sembra non riuscire a donare Luce su quell'incontro. Parole forti, dotate di un ardore forse mai udito uscire dalle labbra della Mezza, mai giunte così cariche di emozioni alle puntute dell'Immortale[//Empatia liv. 2]. *Sono lieta di sapere che Eiluned adesso è al Vostro fianco come Eletta della Bianca Signora* proferisce tutto d'un fiato, senza però riuscire a dimostrar la gioia per la notizia appena appresa a causa di tutto ciò che la Sorella le sta narrando. Troppe cose son accadute prima ch'Ella tornasse, prima d'oggi. *Bugie. Inganni. Falsità. É stata una donna scaltra per poterVi aggirare così, Sorella.. oh, perdonatemi Signora.* si sofferma notando adesso che la voce della Prescelta dalla Triade è tornata quella che un tempo la caratterizzava, quella che dava all'Elfa la sensazione che le fosse vicina, quella che le faceva capire quando le due Dame fossero simili, nate, cresciute e rinate dentro il buio abbraccio di Rhiannon. *Ella porterà a termine ciò che è iniziato e lo farà tramite Voi.* Forse le aveva già parlato così, quand'Ella era la sua Allieva prediletta, ma adesso aveva veramente bisogno che tali parole le fossero ripetute?

CALLISTA {.Tempio.} . Attimi che nella notte volano come falene attratte da una differente luce. Si incontrano, si scontrano, discutono. Due stupende farfalle di tenebra che conoscono la morte e la rispettano, in ogni sua forma, nella bilancia dell'equilibrio. E quella che d'oro è vestita, ma maggiormente attratta da ciò che fu assieme all'oscura Sapiente - come sempre le capita quando con i Suoi differenti Volti si trova a confrontarsi - diventa perfetta statua d'alabastro, eretta ed elegante nella seduta di quella fredda panca. Solo la mancina si innalza per sfiorar delicatamente la nera stellina sulla propria fronte, prima di scostare una bionda ciocca dalla stessa. Un gesto così normale, così umano, se non fosse per quella punta che affiora senza timore tra il corto crine. { Ed io attendo il Suo volere, come sempre. } Le mani abbandonano il ventre ove si erano poggiate, per far presa sulla fredda superficie di quello scranno, così da permetterle di riprendere la posizione eretta e di osservare Chloe dall'alto della nuova postura { Vi accompagno nella vostra stanza, dove vi farò trovare l'abito consono al vostro nuovo rango e altri oggetti che vi saranno utili, nella permanenza al Tempio } Ma è un pò come spiegare ad uno studioso l'alfabeto. Un solo semplice gesto, un sorriso appena accennato alla nera Sapiente { Avremo modo di discutere d'altro, così come ci sarà tempo per conoscere le vostre nuove sorelle } Così termina quella discussione, mentre i passi verso la Dimora Sacerdotale la accompagnano tra il fruscio dei preziosi tessuti della sua veste, sottili come le stelle che alte nel cielo osservano la Dama del Lago superare le ultime arcate. Non ci sarà bisogno di voltarsi per accertarsi che l'immortale stia seguendo il suo passo. E' un'ombra nera che vaga dietro di lei, accerchiato da spiriti, lieti d'avere qualcuno che li può ascoltare.

CHLOE {Sala Circolare -> Dimora Sacerdotale} Leggero, fragile il sorriso che increspa le labbra della Sapiente. Qualcosa di forte ancora le unisce, Niente può esser distrutto se potente come quel sentimento, e sicuramente non lo farà la prolungata distanza tra le due. Interminabile è parsa, al Cigno Nero, il la lunga separazione da quel luogo, da quella voce, da quelle parole così affini alle sue. Ode forte e sicuro il verbo della Somma Stella, immaginava quella risposta, non è cambiata in tutto questo tempo. La osserva alzarsi, precedendola. Anch'Ella si leva dalla modesta panca portandosi nuovamente ben eretta, mentre con cadenzati passi segue l'elegante figura vestita dei toni dell'oro più sfolgorante *Vi ringrazio, sarò ben lieta di poter nuovamente portare le vesti del Tempio* si sofferma, come a voler riordinare i pensieri prima di proseguire con voce ferma e lo sguardo che fissa un imprecisato punto oltre le spalle della Signora dell'Isola *Ne discuteremo, certo. E sarà un piacere poter conoscere le nuove Ancelle che l'Una e Trina ha lasciato giungere fin qui* mormora. Un'altra volta oltrepassa quel confine che non è dato attraversare ad alcuno che non sia una Figlia del Tempio e lo fa con Callista come compagna. No, Callista degli Spiriti non è più colei che conosceva, deve convincersene, adesso è la Dama dell'Isola delle Mele. Ed è con questo pensiero che un nuovo sorriso, forse il più immenso che sia mai stata capace di fare increspare l'immobilità del candido volto.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:34.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com