)O( L'amore è un abbraccio che comprende tutto... Il bene, il male. )O(

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Mitrhil
00martedì 29 maggio 2012 22:53
Samarah - Sacerdotessa dell'Alba

)O( RIASSUNTO )O(

La nuova Dama del lago e la Custode della luce si ritrovano nei giardini interni nella parte riservata lla Vergine Fanciulla. Nella notte di luna crescente Eiluned, richiamerà la giovane Samarah, perchè la raggiunga alla fonte sacra. L'iniziata giungerà nei pressi della fonte ma una visione prenderà il sopravvento sui suoi sensi, portandola ad immergersi totalmente nelle sacre acque fintanto che sarà proprio Arianrhod, nella voce di Eiluned e nell'eco di Mitrhil a richiamarla a sè come nuova figlia dell'alba.

LINK FM


)O( REGISTRAZIONE )O(


SAMARAH {Giardini interni/ parte di C.} Una bella serata come ne ha viste tante, trapuntata di stelle e di una luna ancora lontana che tinge appena d'argento le fronde dei giardini interni del tempio. Finite le incombenze giornaliere ha preso abitudine a ritirarsi tra i suoi tronchi , sedendosi vicino alla polla dell'acqua sacra. Il brullo legno fa da sostengo alla schiena della figlia di Lhynna, avvolta nelle vesti verdi da iniziata. nessun orpello, nessun appiglio, siede con le mani congiunte in grembo, la veste discende sulle gambe coprendo il corpo. Ea sta a occhi chiusi anche se non dorme. le ciglia auree sfiorano le guance candide, Si gode quel momento di pace e di silenzio, quel luogo porta un atmosfera d'incanto , quasi alleviando le fatiche dle corpo e della mente. E' sola, come nei giorni passati tuttavia non pare pesagli troppo. accanto a se sull'erba il flauto chiaro che ha sempre portato con se mentre riposa nella sua stanza il kantele. Da molto non ne aveva le note, e quella sera di beltane passato, pareva proprio la serata giusta epr allietarsi i giorni con le melodie e le baltane della sua terra.


MITRHIL {[ Giardini interni – Sacra fonte ]} )O( { Notte di luna crescente. Notte per non dormire, ma nelle sacre acque rigenerarsi e purificarsi. L’acqua fresca lambisce le sottile caviglie della Custode, la veste si apre sulla superficie cristallina, come petali di una rosa bianca in sboccio. Il canto d’amore degli usignoli e il dolce gorgoglio della piccola cascata sono gli unici suoni che si odono all’interno di quella parte dei giardini dove, anche di notte, la luce sembra rifulgere in modo particolare, come se i raggi d’argento venissero amplificati, lì dove tutto è in perpetuo germoglio, dove la vita pulsa come il battito del cuore di un bambino appena nato: forte, vigoroso. E’ in quello stato di pura ed eterna bellezza che la Custode della Luce se ne sta silenziosa, le palpebre socchiuse per sentire e vedere il canto neonatale con il cuore, più che con i sensi. La luce che le si affianca la riconoscerebbe tra tutte quelle presenti nella sacra dimora, la luce gemella, la sorella a cui è più affezionata. Ma qualcosa di estremamente luminoso questa sera sembra rischiarare la notte… e quell’intensità proviene proprio dalla sua Eiluned. Solleva lo sguardo verso di lei e i suoi occhi si fissano per un momento su quella stella dorata tatuata sulla fronte. Ella non appartiene più ad Arianrhod, ma alla Triade. Le labbra si allungano in un sorriso radioso. Vorrebbe proferire parola, ma è la sua mano che si protende a cercare la sua e, qualora la trovasse, la stringerebbe nella sua, perché quel contatto vale tutte le parole che il cuore non riesce ad elaborare. }


EILUNED { Giardini interni- sacra fonte } L’aria sempre tiepida dell’Isola, pare, ora che Beltane è passato, essersi fatta ancora più mite e tiepida, carica di odori che solleticano i sensi inneggiando alla vita che freme in quella notte di inoltrata primavera. La luna crescente fa brillare di riflessi d’argento ogni cosa, in modo particolare l’acqua della sacra fonte che lambisce le caviglie e le vesti di Mitrhil ed Eiluned. Una leggerissima e piacevole brezza profumata di fiori accarezza il volto della nuova Somma Stella di Avalon. Accanto a lei una luce che risplende di una purezza assoluta le trasmette quella serenità e pace alle quali un tempo ella stessa apparteneva. Lascia che la consorella le prenda la mano, stringendo con essa anche quella dolcissima e quieta luce che rende meno inquietanti le ombre che ormai la circondano notte e giorno e che si mescolano a creare un tutto con la forza del fuoco e la purezza della luce. La sua mente tuttavia non si ferma a pensare e ad assaporare ciò che l’anima sente . La sua mente cerca una piccola luce in particolare, e la trova, non lontana da dove loro stesse attendono. Come una carezza di madre dolce, seppure ferma Eiluned la chima *Samarah… vi attendiamo alla Sacra Fonte* . La richiamerà così per farla giungere a loro.[Telepatia liv. 6]


SAMARAH {giardini interni / parte C.} La leggera brezza crea un lieve suono tra le fronde quasi che la natura cantasse, e involontariamente si ritrova a seguirne le melodie ( espressività artistica +1) canticchiando sotto voce una delle tante canzoni , forse sentite da niamh forse udite in una di quelle sere d'inverno che neve e fuoco in cui si tessono storie di dei e giganti di fate e di creature splendide uscite dalla mente del cielo , per esorcizzare i timori della notte del futuro. ma quella sera non è affatto impaurita ne infreddolita . i giorni dle tempio si ripetono tutti uguali, uin una ruota che per lei gira lenta e tranquilla facnedola adagiare come una stoffa leggera di seta morbida sulle ore, trascorse tra le preghiere solitarie e le incombenze da iniziata. tranne rare volte come la passeggiata con arshal al tor, o la lezione fatta da Callista sulle rune, camei di ricordo che si imprime nella mente come cristalli inaccessibili. non so fa domande ha imparato a ascoltare il silenzio.. e da esso giunge ora una nuova chiamata. ogni volta che succede prova una sensazione strana. non è la prima volta che sente nella mente la voce di qualcuna dlele ancelle che a quanto apre sono dotate di una capacità telepatica insita in un legame che lei ancora non comprende appieno.. ciononostante, riapre le ciglia andando a tirar un lungo sospiro alzando le labbra in un lieve sorriso, mentre le mani gia prendono il terreno per aiutarsi ad rizzarsi in piedi. avvolgendosi la veste alle gambe per non inciampare solo dopo, una volta tornata in eretta, si dirige come sempre scalza, verso la polla d’acqua dove la Somma le ha indicato.


MITRHIL {[ Giardini interni – Sacra fonte ]} )O( { Lo sguardo torna a volgersi verso la roccia lì dove l’acqua zampilla allegra. Avverta la piccola luce che danza all’interno del giardino, leggiadra come una piccola lucciola in una notte estiva. Così come avverte quel filo tendersi, un filo dorato che cerca quello della giovane iniziata per intrecciarsi ad esso e richiamarla a sé. Ma la somma stella e la sua custode non attendono, attratte al centro della fonte cominciano a muoversi, lasciando che le acque dalle caviglie arrivino fino all’altezza del seno. Quante volte le due ancelle si sono purificate sotto i raggi della luna crescente? In questa particolare notte qualcosa spinge l’ancella della bianca ad affidarsi in colei che rappresenta il cerchio perfetto della vita. Ed eccola la vede arrivare, i suoi occhi mortali distinguono ora la sua figura nel chiarore della luna. Lascia la mano di Eiluned per mettersi davanti a lei così da guardarla negli occhi, fondendo l’argento con lo smeraldo degli occhi della prediletta delle ancelle, mentre le acque cristalline coprono buona parte dei loro corpi. Agli occhi della giovane iniziata probabilmente potrà sembrare una forma di rito propriamente legato alla Vergine Fanciulla e, con tutta probabilità, è proprio di questo che si tratta. }


EILUNED { Giardini interni- sacra fonte } Con lo sguardo che non proviene dagli occhi vede avvicinarsi quella piccola luce che come un bocciolo ancora non ha mostrato il colore dei suoi petali. Gli occhi della Somma Stella si chiudono appena, lasciando che le lunghe ciglia nera sfiorino le gote bianche e lisce come porcellana. Lentamente lascia che la sua mano scivoli via da quella della Custode della Luce e , con movimenti gemelli ai suoi si sposterà verso il lato della Fonte sacra lasciando che l’acqua, fresca e limpida vada a lambire tutto il suo corpo, fin al seno. Anche i lunghi capelli neri, lasciati sciolti quella notte, si apriranno a formare una corolla intorno a lei. Lo sguardo, ora di nuovo vigile si sposta prima su Mitrhil, quindi verso la riva della fonte, direzione nella quale ormai si dovrebbe intravedere Samarah, nel suo abito verde, come i germogli, giungere a loro.


SAMARAH {sacra fonte / giardini interni} Passando tra le fronde si dirige ora alla polla d'acqua sacra .. li intravede due figure, una la conosce molto bene. e per prima a Mithril si rivolgerebbe la svedese dando un lieve inchino di capo e regalando alla custode un sorriso luminoso{la dea vi benedica Mithril.. sono lieta di incontrarvi. } per poi spostar sguardo e attenzione all'altra figura la conosce solo di sfuggita ma la stella che ha in fronte, la veste farebbero una nuova conferma per lei, su chi abbia davanti sebbene poco la conosca..e di nuovo torna a dar un sorriso{la dea vi guidi Signora avevo letto della vostra carica ma ancora non ero riuscita a incontrarvi per esprimervi la mia gioia, } e i frammenti della memoria si ricompongono.. e ritorna il tor e il comportamento di callista che le era sembrato così diverso allora pur non facendosi granchè caso. quindi la mezza è tornata nelle Ombre di Rhiannon e la Luce è stata risollevata ed ora una sua ancella guida il tempio e l'isola intera. {Vi dona Eliuned, sembrate ancora piu bella..}non si trattiene , diretta e sincera come sempre. rivolta alla nuova Dama del lago.{mi avevate chiamato?- chiede or rivolta a entrambe - ditemi in cosa posso esservi utile.. }cristallina ingenuità forse la sua ma non nasconde a nessuna dlele due quanto le parole che pronuncia vengano solo dal suo animo e non dalle seduzioni di qualche pensiero.


Nessuna risposta giunge dalle labbra di Eiluned, né da quelle di Mitrhil. Pare invece soffiare più rumoroso il vento, pare gorgogliare l’acqua limpida che lambisce i corpi esili delle due sacerdotesse. Corpi e volti che per ben poco tempo saranno visibili all’iniziata. Una fitta nebbia si alzerà infatti dall’acqua e dalla terra celando le loro sembianze . Lo sciabordio dell’acqua diverrà sempre più musicale, fino a trasformarsi in una melodia e quindi in una voce, dolce come il canto degli usignoli, bella come la risata di un bambino. La nebbia nel frattempo andrà a cingere le caviglie della fanciulla vestita del colore dell’erba, e la voce meravigliosa eppure terribile la chiamerà: «Samarah» la voce che la chiama è quella di qualcuno che lei conosce bene, che ha amato « Hai visto la vita e ne hai assaggiato il dolce ed il terribile amaro!» Il tono di nuovo cambia divenendo, quasi ad ogni parola, differente tonalità, tonalità che la fanciulla potrà riconoscere come voci lontane, voci che hanno lasciato un segno nel suo cuore, un’impronta sul suo cammino «Ma quello che ora potrai assaggiare è dolce» Dopo queste parole che sono nell’acqua, nell’erba, in Samarah e ovunque l’iniziata sentirà una spinta quasi incontrollabile ad avanzare nell’acqua, verso la fonte, verso il luogo in cui dovrebbero trovarsi le due sacerdotesse, ma dove la fanciulla non potrà vedere altro che una densa nebbia. L’acqua della Fonte Sacra intanto lambirà le sue caviglie, dolce, suadente, come se delle mani delicate le carezzassero richiamandola verso di loro. [GDR PLAY- solo Samarah ]


SAMARAH {giardini interni/ sacra fonte}Si avvicina a passo lieve andando ad accorciar la distanza tra se e le altre due sacerdotesse immerse nella polla, tuttavia ancor non accenna a entrarvi mentre lo sguardo passa lieve da Mithril alla Somma . Succede tutto in un attimo,l'acqua sembra avvolgere le ancelle inghiottendole in una nebbia.. non il velo della morte, lo scricchiolare delle foglie morte, il gemere della terra rinsecchita , il fremere di fronde avvizzite no, una nebbia diversa e per un attimo rimane disorientata osservando intorno il giardino scomparire dentro le sue volute, il velo leggero scivola sull'erba avvolgendola, si insinua tra gli steli . le sue dita di seta fresca arrivano a lambirla circondandola . Un unico attimo nel battito di ciglia, spalancate a tentare i capire cosa accade. la nebbia cancella tutto, la nebbia è tutto, sfiora la pelle del nord , carezza il crine biondo ribelle, strappandogli un lieve brivido di incertezza.. è un sogno? o è qualcosa di diverso..? si guarda attorno cercando di intravedere qualcosa.. qualunque cosa tra le volute , esili spirali di bianco cristallino che coprono ogni cosa. Una voce, da dietro? Da di fronte a lei? Non sa da dove venga ma il timbro è conosciuto anche se tutto le scivola via..la certezza si dissolve, la sicurezza si sgretola, il se si sbriciola in una manciata d'argento bianco accecante, appena sollevato sopra le acque. la nebbia fa sentir soli, ma quella nebbia, no. sua madre? Niagmh? non lo sa, sa solo che per un attimo si sente cadere, il vuoto ove prima c'erano sacerdotesse sicura ancora sempre e comunque, presenza continua bianca come la fanciulla, pura come l'acqua, eterna come la vita. ma quella nebbia ha inghiottito anche loro.. ma è solo un attimo. la voce trona a parlare, e l'oto si rifugia nell'eco concentrandosi su di essa, come se fosse la sola traccia per.. andare ovunque ma andare . e uscire da quella visione. Non c'è morte li, ne terrore, ne solitude. c'è solo un vago senso di calore rassicurante, la mano di una madre, o forse l'abbraccio della genitrice, qualcosa di inspiegabile che la culla{cosa singifica questo.} un uncio sussurro che esce dalle sue labbra. appena pronunciato come se temesse di perder la risposta e al contempo volesse trovarla. vuole che la voce continui a darle la traccia.. non una domanda la sua, non un affermazione.. entrambe forse. o forse solo il reso dell'istinto mosso che ora la spinge a avanzar verso le acque quasi tendendo la mano alla ricerca di quella che si trova al di la delle nebbie,. si deve trovare.. la nebbia sfiora i piedi scalzi, quasi guidadone i passi.. socchiude gli occhi samrah avanzando..


Il fondo vischioso della Fonte Sacra scivola sui piedi scalzi di Samarah. L'acqua bagna piano piano le sue caviglie, i polpacci, le ginocchia, le cosce e sale poi all'inguine, fin quasi a lambire il petto. La sua veste color dei prati in primavera si allarga ondeggiando come se fosse costituita di alghe, come se fosse il corpo di una medusa... L'acqua è quasi fredda, di quel freddo che forse in un altro luogo, in un altro tempo spingerebbe chiunque a tornare indietro. Ma per Samarah ora è inevitabile lasciarsi lambire da quell'acqua, fin da quando ha mosso il primo passo quella ha iniziato ancora di più a chiamarla, a volerla per se mentre la nebbia, bianca, fitta, non accenna a diradarsi. Solo una novità colpirà ora la fanciulla, dopo un ultimo passo il fondo non sarà più sotto i suoi piedi, o meglio, lo sarà, ma troppo lontano per poter essere toccato da essi, e la nebbia si dilaterà allargando la visuale della fanciulla e facendole scoprire di trovarsi ora nel Lago, grande e profondo, non più nella Sacra Fonte con le consorelle, ma sola, nelle acque grigie del lago. Di nuovo le voci torneranno a risuonare, come un coro di un'antica tragedia un solo dire, eppure voci diverse, le stesse prima udite tra le quali più forte risuona una più che umana « Ogni cosa deve finire perchè possa iniziare ». Un'affermazione perentoria che precede solo di qualche istante il sopraggiungere di una forza impossibile da contrastare, una forza che spinge la giovane iniziata verso il buio fondo del lago, la luce della luna sempre più distante l'acqua che prende il posto dell'aria... [Gdr play, TURNI Samarah- Mitrhil- Eiluned]


SAMARAH {sacra fonte }Avanza, cercando di manteren calmo il ritmo del cuore e del respiro, espiro.. inspiro.. espiro.. inspiro.. un ritmo continuo del naturale insito del petto, tentando di livellar ad esso il ritmo del cuore, nel petto, cerca di mantenersi calma.. ( sangue freddo +3) mentre un passo dopo l'altro, l'acqua inizia a salire lambendole il corpo avvolgendo le gambe e salendo su fino al alla vita.. Se fosse stata un altra, avrebbe pregato la voce di tornare, di chiamarla ancora, di guidarla verso qualcosa.. verso l'uscita ? I piedi sotto sentono il contatto con la terra, che via via dirada mentre la stoffa verde impregnata del tocco gelido delle acque si distacca. Una carezza appena, una mano fredda a lambire il cuore e la pelle, scivolando su verso l'oto a sussurrare parole di nulla, di fine , di oblio. nell'abbraccio di cristallo delle acque ..è così che deve essere? è questo che vuoi da me? morire dissolta nel buio senza che una parola abbia dimenticato ? la nebbia non da voce ai pensieri, l'acqua è la sola padrona di quel mondo senza radice, senza ora, senza domani, e senza sempre. Acqua, soltanto. ovunque, e avvolta di vento e di nebbia, avvolta di quel velo che si apre a inghiottire anche lei, un lungo profondo respiro mentre il passo contionua ad avanzare , rassegnazione, forse . o forse abbandono. non conta più nulla, li, tranne la nebbia.. un piede avanti all'altro come un condannato che sa di star andando verso la sua fine. il suo abisso, la sua voragine è bella come una dea, e fredda come la morte. Un piede avanti all'altro. ora cercando di rallentare man mano che si avvia verso un '' largo'' che ha nome solo nella sua mente. ma via via che la terra dirada il passo rallenta, fino a che la pianta si trova a prender il nulla. e quella stessa acqua che l'ha generata , la riprende. Non ha tempo ne forza per opporglisi.. la voce parla ancora ma ptroppo tardi.. mancasto l'appiglio rimane lo sprofondare nel nulla cerca di trattenere il fiato per quel che può, fino a che i polmoni reggono..mentre le braccia cerca di riportare in alto per ridarsi la spinta e riguadagnare aria. poi anche quando essa venisse meno altro non potrebbe fare che abbandonarsi all'abisso.. '' non c'è modo di opporsi al disegno'' s'è sempre sentita dire.. la dea ha motivi solo suoi.. solo questo l'ultimo pensiero coerente.. se la fine deve esser quella.. può solo sperare che ci sia almeno un perchè.


MITRHIL {[ Giardini interni – Sacra fonte ]} )O( { La vede avanzare verso di loro e perdersi allo stesso tempo. Lo sguardo vitreo fisso davanti a loro, probabilmente non avrà nemmeno più la percezione di essere lì, ma continua ad avanzare, finchè non entrerà nel cerchio formato dalla Custode e dalla Somma Stella, alla quale tenderà le mani perché le afferri così da lasciare Samarah al centro di quel cerchio perfetto. E nel momento che le mani si congiungeranno l’iniziata perderà peso e forza nelle gambe lasciandosi sommergere dall’acqua che dolcemente la cullerà nel suo ventre per poi restituire quel corpo alla superficie privo di sensi. Supina con il viso rivolto alla luna, ondeggia dolcemente sorretta dalle dolci acque protetta ancora in quel cerchio simbolico formato dalla Dama del Lago e dalla Custode della Luce. Lo sguardo d’argento si perde nelle iridi smeraldine di colei che chiamò sorella di Luce e, in quello istante come se la regista imboccasse le parole sulle labbra di entrambe, le loro voci si intonerebbero all’unisono, come erano solite fare. } L'amore è un abbraccio che comprende tutto... Il bene, il male. Quel che era più non sarà, una nuova Luce guiderà la tua via, rinasci dall'acqua sacra a Colei che ti ha scelto, Samarah, figlia dell'Alba! { La luce della stellina posta sulla fronte dell’ancella della vergine, prenderà a brillare di una luce intensa, brillante e pura. Il raggio primordiale della vita si irradierà fino ad illuminare parte del corpo della giovane nordica, cullata dall’abbraccio divino di Arianrhod. [// Luce di Stella lvl 4] }


EILUNED { Sacra Fonte } Ode il saluto di Samarah, ma poi scorge altrettanto rapidamente il suo sguardo perdersi in visioni che solo a lei sono state concesse ma delle quali può in parte comprenderne la natura. La vede avanzare e poi immergersi nell’acqua fino a perdere i sensi per poi tornare a riemergere, il viso accarezzato dalla tiepida brezza di Avalon, la veste che le ondeggia intorno come la corolla di un fiore. E quello che la sua mente prima aveva intuito, ora si trasforma in una certezza, il motivo del suo impulso a chiamarla, quella visione solo per lei. La Dea parla ora ad Eiluned in un modo così chiaro che quasi la nuova Somma Stella ne resta sconvolta. E basta un’occhiata a Mitrhil perché anche lei comprenda senza che alcuna parola venga proferita. In sincronia perfetta con la Custode della Luce, Eiluned si muove andando a formare con le braccia dell’altra un cerchio che racchiude e protegge Samarah, ancora priva di sensi, ma che in breve dovrebbe tornare in se. Poi le medesime parole che la consorella pronuncia risuonano nello stesso istante tra le sue labbra * L'amore è un abbraccio che comprende tutto... Il bene, il male. Quel che era più non sarà, una nuova Luce guiderà la tua via, rinasci dall'acqua sacra a Colei che ti ha scelto, Samarah, figlia dell'Alba!* Anche la stella impressa sulla sua fronte prenderà a brillare, prima di tutti i colori dell’iride, per poi risplendere più a lungo di una luce bianca meravigliosa che brilla tutta per quella nuova creatura che Arianrhod ha scelto come sua. [Luce di stella liv. 6]


SAMARAH {sacra fonte } Il tutto ritorna al nulla. il corpo alla cenere si dissolve nelle acque che creano il mondo, e dalle sue radici un nuovo giorno, una nuova alba, un nuovo seme che rinasce..Guarda il tutto come fosse riflesso in uno specchio, lontano, distante, nulla riesce a lambirla . Uno sguardo in cui passa davanti una vita intera, breve , forse, per alcuno.. vista attraverso le acque, il mondo appare sciolto, la guerra, la morte, ogni fatica e ogni dolore provato appaiono offuscati. velati da una lacrima che sa di addio, trasparenti di un calice che sa di perdizione. ,ma alla fine, c'è quasi il giusto , persino in quella fine. nell'abbandonarsi ai suoi flutti, nel lasciare che ricopra tutto ponendo fine ai giorni, alle albe ai tramonti. dissolve il rimpianto di un sogno mancato, il dolore di un giorno perduto, il rimpsrso di qualcosa che è rimasto inespresso. Non pensava che sarebbe finita così, no.. ma in fondo, può anche quello bastare,persino per una creatura assetata di vita, oltre la mera e semplice sopravvivenza.. all'inizio era acqua, alla fine sarà acqua, e che importa in fondo se dietro rimane coloro che ha amato, guardarli mentre attraversa la bianca porta.. per sfumare via anche lei finalmente libera da ogni cosa. eppure un filo sottile permane a trattenere uno spirito fin troppo libero, ribelle, indomo.. un filo di luce, che tesse nell'aria la sua anima e la sua vita, un filo legato a chissà quale volontà per chissà quale speranza.. la follia pura del semplice, o la forza ardente del debole che non pare smettere mai neppure nell'abisso piu profondo.. e quell'acqua, viva che la circonda e la beve, la divora facendola affondare, rimane sospeso. Un filo, debole eppure presente, sfuocato, lontano, realtà? o visione? non lo sa.. eppure gli apre di sentire la voce della custode o forse è il sogno.. l'estremo sogno di un anima avida di un amore della vita, come pane dell'essere. e tra il nulla ovattato forse un'ancora che torna.. forse..


La luna accarezza come una madre amorosa le figlie della Dea, le due che da più tempo sono state chiamate e quella che solo quella notte, dopo una dura prova che da sola potrebbe essere un assaggio del sacrificio che la Dea richiede alle sue ancelle, è stata scelta dalla Vergine Fanciulla, da Colei che è signora dell'acqua. Ed è proprio da quell'acqua che la nuova Samarah è rinata. Non più la fanciulla venuta dalle lontane terre del nord, ma la Sacerdotessa prescelta da Arianrhod per camminare sul suo sentiero di Luce e Speranza, per essere un faro nell'oscurità di chi, pregando la Dea, cercherà nella sua ancella conforto. Brillano bianche luci nella fonte sacra, quelle di chi da molte primavere è stata chiamata e quella nuova di chi è appena germogliato come un bianco fiore; un fiore candido e delicato che dovrà però sopportare incubi ben più reali e spaventosi di quello che le Dea le ha posto innanzi come prove e dal quale è uscita vittoriosa, splendente della Sua luce. Anche la luna sorride nel cielo mentre la Somma Stella e la Custode accolgono la nuova sorella che questa notte è rinata alla sua vita nuova. [Gdr End]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:35.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com