)O( Intrecciate, Tonal - La preparazione di Oestara )O(

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)Krysliin(
00martedì 17 marzo 2015 14:34
RIASSUNTO

Scivola un foglietto sotto l'alcova di Krysliin.
Inwe l'attende nelle cucine dove il tavolo è colmo di erbe, fiori
e rametti che serviranno per intrecciare e creare le ghirlande per Oestara.
La Sacerdotessa preparerà l'occorrente per disegnare, inoltre,
delle rune sugli alberi della foresta e nel mentre giunge Tonal.
Dopo alcuni convenevoli, Krysliin lo invita ad intrecciare i fiori delle ghirlande.




) TEMPIO § CUCINE (








INWE [Cucine] E' tutto pronto: ha lasciato una missiva sotto la porta di Krysliin - controllata e trascritta decine di volte fin quando non è stata convinta d'aver raggiunto il miglior risultato possibile colto i fiori dai Giardini e preparato le bacche di sambuco con cui ha riempito una ciotolina di legno. Rois l'ha fulminata quando le ha domandato la possibilità di riservarsi la cucina per l'intera mattinata, restia a cedere il suo regno per un tempo tanto lungo e per faccende tanto distanti dalla preparazione dei pasti, ma ha ceduto. Ora è in piedi davanti al caminetto, lo sguardo perso nelle fiamme, in attesa dell'arrivo della consorella: ha addosso l'abito rosso delle figlie di Cerridwen, ma coperto da un grembiale che arriva a coprirle anche il busto, così da limitare al minimo i possibili disastri che è facile avvengano durante la preparazione della tinta. Ha raccolto i capelli in modo da lasciare collo e viso totalmente liberi da intralcio, lasciando scoperte anche le orecchie appuntite. Aspetta, in silenzio, osservando la danza che si svolge nel camino.



KRYSLIIN | . --> Cucine . | Tutta la Notte con il Fuoco, con la cenere e con il fumo. L'acqua è passata, violenta, rapida, ha sconquassato ogni cosa, ma il Fuoco della Giusta esala odori completamente differenti. Più vicini a ciò che ti preme, ti dilania. Hai visto scivolare il foglietto, sotto la spia lucente di un'alba che è già lontana. Hai avvertito passi avvicinarsi e dopo allontanarsi, oltre quel corridoio delle figlie di Cerridwen. Sei uscita poco dopo, lasciato il nulla sul letto, i sogni rotti, le gambe doloranti per aver mantenuto a lungo una posizione statica sul letto. I capelli sono sciolti, ondulati, mossi di quel cenere di biondo che sospinge in cambi di grano bruciati dal sole troppo vicino alla terra. L'abito è rosso come la fiamma di ieri. La stella sulla tua fronte è fiamma ancora viva. Solo per le tue sorelle, o per tutti sei un inganno. Ma qualsiasi avventore del tempio vedrebbe in te una Sacerdotessa del Meriggio. E' così dev'essere. Scavalchi a piedi nudi la navata, giri per le cucine. Viso bianco, occhi trasparenti di un fantasma di rogo che si muove.




TONAL [sentiero>ingresso] Cammina l'elfo, in viso il sorriso malinconico, come le orecchie a punta e gli occhi parte stessa dell'essere elfo, cammina diretto al tempio, pronto ad apprendere una nuova lezione sulla dea, ad abbeverarsi a quella fonte di sapere. Non indossa armi, non ancora anche se di recente ha comprato spada e scudo Indossa la sua curiosità, l'armonia della sua razza, la sua determinazione e la sua fede incrollabile.



INWE [Cucine] La consapevolezza dell'arrivo imminente di Krysliin si fa strada nella sua coscienza senza fretta, ed in breve è in grado di distinguere facilmente la luce della consorella... rossa, sì, come le fiamme che danzano nel cuore e davanti agli occhi verdi della Sacerdotessa, ma ancora in transizione: non ha raggiunto la definitiva stabilità, la nordica, perché questo è il volere della Dea. La mezzosangue si volta verso la porta mettendo su un sorriso cordiale, pronta ad accogliere con esso la sorella non appena ella varcherà la soglia: il saluto proprio della via del Meriggio le sale alle labbra con spontaneità disarmante, mentre intreccia le mani avanti a sé. "Rispectae aveas, Krysliin. Grazie per aver accettato d'aiutarmi, Nixi mi ha chiesto di collaborare alla preparazione del rituale di Oestara e abbiamo pensato di coinvolgere anche te, spero non ti dispiaccia" Scioglie le mani per indicare il mazzo di fiori candidi margherite, principalmente, ma anche roselline e altri fiori di campo … e la piccola ciotola con il sambuco, andando ad avvicinarsi al tavolo su cui è posato il tutto. "Dovremo preparare una tintura con queste bacche per poter poter disegnare delle rune sulla corteccia di un albero nella Foresta, e ovviamente delle ghirlande" sorride lievemente: i fiori non possono mancare, se si festeggia l'arrivo della primavera. "Dimmi, hai mai preparato una tinta di questo tipo, in passato?" domanda quindi, spostando gli occhi dai materiali sul viso della donna: se sapesse come fare sarebbe certo un passo avanti, ed e risparmierebbero un bel po' di tempo. Ha studiato un possibile procedimento, ma non avendolo mai messo in atto non è assolutamente certa della riuscita.



KRYSLIIN | . Cucine . | Oltrepassi l'ingresso. Inwe è lì, pronta con le erbe, le ghirlande. I fiori ed i fili d'erba da intrecciare. ''Inwe, Ringrazio io te per avermi chiamata.'' sono le parole del mostro che sei, dell'ibrido che porti con te, della rapidità del cerchio, della ruota. Asserisci in modo lento, avvicinandoti al tavolo, spostando di poco la sedia in modo che tu possa sederti. Non è lontano quel ricordo in cui fu proprio con Oestara che celebrasti il primo rito dell'anno nei panni verdi dell'iniziata. La prima volta in cui ballasti nel cerchio e già s'era tracciata quella Via sotto ai tuoi piedi. La stessa che calpesti oggi. Abbassi di poco il viso verso i fiori, i gambi lunghi ne prenderesti qualcuno e li tireresti verso di te. Le dita li posizionano dritti, poi cominceranno ad essere intrecciati con una buona velocità, gambi di erbe e quelli di margherite, i colori di Oestara sono ancora legati al filo dell'inverno, ma anche al rosso del sole che nasce dalla terra, termine dell'inverno. ''Se maceriamo tutti gli ingredienti, questi rilasceranno delle proprietà spesse e potremmo usarla come tintura, alcune piante rilasciano dei colori in modo naturale e direi -indelebile- come il fiordaliso, ad esempio.'' [//Conoscenze Naturali +1]. Ed in quel parlare, in quella conoscenza che, ha fatto parte della tua preparazione come Sacerdotessa, non sollevi lo sguardo su altro, ma lo tieni basso ad intrecciare erbe e fiori, mentre la circolarità di quella ghirlanda prende forma.




TONAL [Ingresso] L'ombra delle mura scivola silente sul viso diafano di Tonal, mentre l'immortale assaggia l'atmosfera mistica di quel luogo. Sull'uscio dell'ingresso vede danzare la fiamma perpetua, arrotolandosi su se stessa per poi arrampicarsi verso il cielo e da li all'infinito. Sentirebbe, forse, l'odore di incenso, mentre vibra in lui la madre. ***sid*** mormorerebbe timoroso di rompere quell' atmosfera di pace e meditazione che in quel luogo si respira.



INWE [Cucine] Krysliin entra e s'accomoda al suo posto, sotto lo sguardo vigile e cordiale della Sacerdotessa del Meriggio: non è di tante parole, non lo è mai stata, ma un profondo affetto, inspiegabile fosse basato soltanto sulla normale conoscenza , la lega a tutte le sue sorelle nella Dea. Sono una famiglia, come disse Hagall un tempo, ed in una famiglia vi sono legami indissolubili. La guarda sedere e iniziare ad intrecciare le prime ghirlande, dunque, senza smettere di sorridere leggermente, mentre ascolta il suo consiglio: annuisce, quindi, avvicinandosi a sua volta al tavolo ma restando in piedi, allungando appena il braccio per portare il recipiente con le bacche più vicino. "Potremmo farle macerare, sì... oppure bollirle in un po' d'acqua, anche, così che il colore sia meno pastoso e più facilmente utilizzabile." [Conoscenze naturali liv.1, Potere della stella liv.1]. Riflette qualche momento, osservando la coppetta piena di bacche scure che ha fra le mani, prima di prendere una decisione con un'alzata di spalle ed un mezzo sorriso sghembo: "In fin dei conti abbiamo bacche a sufficienza per colorare un albero intero: possiamo permetterci di provare entrambi e decidere successivamente quale utilizzare." Si volta verso la credenza, cercando e trovando in fretta una coppetta di dimensioni analoghe alla prima, in cui va a trasferire metà dei frutti. "Frantumo tutto, che dici?" domanda quindi, afferrando il piccolo pestello che aveva già posato sulla superficie del tavolo nel preparare il piano di lavoro. Non le arriva il mormorio basso di Tonal, essendovi diverse stanze a separarli, ma probabilmente alle orecchie dell'elfo giungerà il chiacchiericcio proveniente dalla cucina.



KRYSLIIN | . Cucine . | Strappano un sorriso quelle parole, quella tranquillità che nasce e vive nelle cucine del Tempio. In fondo nei hai sfornati di biscotti, fatto essiccare erbe, legate con piccoli e sottili fili di lino, a testa in giù. ''Sì...'' sussurri sorridendole ''Proviamo, per disegnare le rune andrà comunque bene.'' La ghirlanda è conclusa, così mentre Inwe prepara la tintura, tu continueresti ad intrecciare erbe e fiori, con manualità e perizia. ''Frantumane una parte, l'altra la faremo bollire, coleremo via il colore dentro una scodellina.'' segui a tratti le tue dita, alternando lo sguardo sulla sacerdotessa. Lasci passare qualche istante, il tuo respiro è regolare, le mani - a guardarle bene - sarebbero ancora sporche di terra, di quelle zolle. Non arriva la voce bassa di Tonal dall'ingresso, troppo distante per udirne quel saluto, così continueresti ad intrecciare le ghirlande, più o meno sempre le stesse dimensioni, come sempre. Forma, colori. Profumi.




TONAL [Navata centrale] Ascolta malinconico il fruscio della fiamma, avanzando nel tempio, brucia e danza. Ma presto un altro fruscio perviene, lo sguardo scivola sereno ed accorto accarezzando le mura, [sensi sviluppati, olfatto, vista, udito], fino quando, sulla sinistra, gli sembra di aver individuato la fonte di quel rumore. I passi si susseguono, conducendo l'elfo alla soglia della sala mensa, ***sid Lady*** pronuncia L'alendar, ora con voce sicura, non oserebbe mai varcare quel limite senza un invito.



INWE [Cucine] "Bene" commenta, iniziando l'opera: il mortaio è piccolo e pesante, ma si adatta perfettamente al palmo della sua mano, così che non ha alcuna difficoltà nel pestare le bacche. Lo fa con cura, così da evitare che qualche schizzo raggiunga lei o qualsiasi altro oggetto nelle vicinanze, giacchè ha il sospetto che Rois non ne sarebbe affatto contenta. Il succo sgorga con facilità dal sambuco, scuro e denso, ed in breve si ritrova con una poco invitante poltiglia scura nel piccolo recipiente. Poco lontano dal tavolo è presente un grosso secchio con dell'acqua, ed è verso quello che si rivolge, avvicinandoglisi: piega le ginocchia, cercando di tirarlo su grazie al manico circolare e di porre il più rapidamente possibile una mano sotto alla base, così da evitare di ritrovarsi a stringere solo l'impugnatura a causa della rottura del suddetto secchio... sarebbe un bel danno, se allagasse la cucina. "Uff.." sbuffa, mentre barcolla verso la pentola di rame più vicina per versarvi una parte dell'acqua, abbastanza da permettere alla poltiglia di sambuco di rilasciare in essa il proprio colore. Una volta fatto questo, rilascerà il secchio a terra, tirando su la schiena con un sospiro. "Bene, e anche per oggi l'esercizio fisico è andato" commenta, passando il dorso della mano sulla fronte. È proprio adesso che le giunge il saluto di Tonal dalla soglia della mensa: incuriosita si muove verso la porta della cucina, affacciandosi soltanto con il capo e dando uno sguardo nella sala adiacente. "Oh, ser Tonal!" è sorpresa, chiaramente, ma si ricompone in fretta sfoderando il sorriso cordiale che riserva ad ogni fedele in visita. "Rispectae aveas, ser... perdonate la tenuta poco consona, ma siamo in fase di grandi preparativi per Oestara" sorride, nel dirlo, mentre fa mostra del grembiule con cui è abbigliata.



KRYSLIIN | . Cucine . | Osservi il lavoro di Inwe, finisci un'altra ghirlanda e ne inizieresti una terza. ''Benissimo così, Oestara è vicina, la fine e l'inizio. E' un equinozio molto importante, saremo pronte a recidere ciò che va lasciato all'inverno e ad accogliere cio che di nuovo arriverà.'' Parli in un tono di voce sereno, serafico. Se il fuoco è stata fiamma viva di battaglia questa notte, ora è tepore gentile, culla le tue parole, rimbalza dentro quella stellina rossa appena nata, ma che tramuterà. E sei un mistero. Sei l'Enigma. Incurvi le labbra in un altro sorriso mentre senti lo sbuffo di fatica di tua sorella. ''Dai che stai andando benissimo, forza e vigore, mano salda.'' le dici, scherzando, per poi udire subito il saluto di un avventore nel tempio, quando Inwe si affaccerà alla soglia, ti volgeresti con un giro del mezzo busto sulla sedia, per guardare al meglio chi arriva così all'interno del Tempio. Ne odi il nome, spii l'imbarazzo di Inwe [//Empatia +1] dopo di che, ti solleveresti anche tu dalla sedia, lasciando per il momento quel lavoro di intreccio e di ricamo dei fiori. ''Rispectae Aveas ser, siete il benvenuto nella casa della Dea, vi prego entrate pure.'' la voce è cordiale, ed è seguita da un vero gesto di invito della mano ad invitarlo a varcare quell'ingresso. Un'occhiata affettuosa alla sacerdotessa, per poi tentare di capire di non essere di troppo…




TONAL [Sala mensa] permane sull'uscio della mensa attendendo, ascolta Inwe sorridendole cordialmente ***Sid Lady Inwe, se disturbo posso tornare dopo*** dice serenamente ***oppure, se preferite, posso dare una mano*** malinconiche le iridi violette accarezzano il bel viso della sacerdotessa. Quindi una nuova voce ***sid Lady, ser Tonal Hathel Aglar, vi ringrazio***dice chiando il viso ossequiosamente, per poi varcare la soglia della mensa. Elegante sarebbe il suo incedere, armonioso e fiero [agilità +2] ***sapete venivo per rubare una nuova lezione sulla nostra Dea, ma come dicevo alla vostra consorella, se preferite posso tornare dopo o dare una mano diversamente*** sorride pacato se pur sempre malinconico.




INWE [Cucine] Si scosta dalla soglia per far entrare l'elfo, per tornar poi vicino al camino. "Non disturbate affatto, ma temo che oggi non avrò sufficiente concentrazione per rispondere degnamente alle vostre domande.." Sorride, volgendosi quindi verso Krysliin per spiegare. "Ser Tonal ci ha già fatto visita nei giorni passati, ed è una costante fonte di quesiti, da quel che ho potuto vedere". Si china verso la pentola, sollevandola " questa sì " senza eccessiva fatica ed andando a porla sul gancio nel camino, così che l'acqua si riscaldi. "Sedete pure, non disturbate affatto" ripete, assicurando definitivamente il paiolo sopra le fiamme e tornando a volgersi verso il tavolo, dove il resto delle bacche aspetta. Mette da parte la ciotolina con quelle pestate, e si dedica a preparare quelle per la macerazione. "Mi serve un barattolo…" mormora a mezza bocca, quasi fra sé, cercando con gli occhi uno che possa fare al caso suo fra i mille utensili di Rois. "Ecco, ser Tonal, rendetevi utile e prendetemi quel grosso recipiente lassù, per piacere" chiederebbe fintamente burbera, indicando un barattolo posto troppo in alto per lei. Dal canto suo si sposterà verso la dispensa dove sa essere conservato l'alcol necessario per il passaggio successivo.



KRYSLIIN | . Cucine . | ''Non dovete crearvi alcun problema ser Tonal, mi presento, il mio nome è Krysliin e, se seguite i miei movimenti, potete anche intrecciare una ghirlanda per noi. '' accoglie quella voce, spegne la notte rinasce la vita, la luce. Ti accomodi nuovamente e riporti l'attenzione al lavoro poco prima interrotto. Scatta uno sguardo buffo verso Inwe, poi tornerebbe sull'elfo, notando la grazia delle sue parole, dei suoi gesti. ''Chiedete e vi risponderemo, in ciò che possiamo.'' la tua figura è sottile, spigolosa, però rimbalza quel biondo in te, miscelato al silenzio, alla dolcezza ed alla crudezza di questo, tra le mani scivolano via le trecce delle erbe e ascoltando le parole di Inwe susseguirebbero le tue. ''Devo dedurre che siete un fedele della Trina, ser Tonal?'' se lascia uno spazio quella domanda, quel quesito, è solo per far passare tanta difficoltà nel dare spesso una risposta. Direbbero tutti 'sì'. Ma a conti fatti, quanti lo sono realmente? ''Il tempio è il luogo di tutti.'' spingi quelle ultime parole, mentre alzi lo sguardo per guardarlo.



TONAL [Cucine] Annuisce all'invito di Inwe ma non fa in tempo a sedersi che arriva la richiesta di prendere un barattolo. Un paio di passi e raggiunge il luogo indicato, le braccia si sollevano (nel favore dei 2.00 mt dell'alendar) e le mani cingono il barattolo con premura, prima di trarlo a se. Si sposta nei pressi di quella che parrebbe la posizione di lavoro di Inwe, pronto a consegnarli il "bottino"***prego*** dice porgendo il barattolo a Inwe. Quindi giunge gradita la voce di Krysliin, le sorride mentre, che brillano malinconiche, cercano quelle di lei ***è un piacere lady Krysliin, noi elfi siamo amanti delle ghirlande, e le vostre sono bellissime ***gentile, melodiosa la sua voce, come quella dei suoi fratelli di razza. Si sforza di tenere un volume adatto agli umani. Per un attimo si volge ancora a Inwe ***siete fortunata Lady, sono un giovane elfo, ho poco più di un secolo, ho avuto poco tempo per accumulare domande *** dice con fare confabulatorio. Ma lo sguardo torna su Krysliin, si ferma ad osservarne le verdi iridi, il sorriso, dipinto sulle rosse labbra *** Si sono un fedele della trina e, come ha detto la vostra consorella un fedele curioso*** continua con un po' di autoironia. Quindi si attarda un attimo al fianco di Inwi attendendo di comprendere se può spostarsi ad intrecciare ghirlande o gli è riservato un altro incarico.



INWE [Cucine] Trovato l'alcol, stappa la bottiglia ed immediatamente l'allontana da sé, storcendo il naso al sentire l'odore fin troppo penetrante del liquido in esso contenuto [Sensi sviluppati: olfatto]. "Vi ringrazio" riceve con un sorriso il barattolo vuoto da Tonal: avrebbe dovuto procurarsi un panchetto per raggiungerlo, lei, mentre l'elfo non ha fatto nessuna fatica a conquistarlo. Lo aprirebbe, versandovi attentamente tutte le bacche rimaste, così che nessuna vada perduta, e porgendo nel mentre l'orecchio alla conversazione fra Tonal e Krysliin: quindi andrebbe a ricoprire i frutti con una miscela di alcol ed acqua, in modo da permettere la macerazione. Ad occhio verserebbe prima l'alcol, quindi recupererebbe un paio di abbondanti mestolate d'acqua dal fedele secchio ancora a terra. Fatto questo, sigillerebbe il barattolo con il suo tappo, e andrebbe a riporlo in un luogo fresco e asciutto, dove non arrivi la luce del sole: non sono molti giorni che li separano da Oestara, devono sperare che la tintura sia pronta per allora. L'acqua sul fuoco dovrebbe ormai essere arrivata al bollore: se così fosse, andrebbe a versare al suo interno la fine poltiglia precedentemente ottenuta, così che il sambuco rilasci definitivamente il colore o almeno questo è quello che spera. "E ora aspettiamo" conclude, prendendo un panchetto e sedendosi su di esso: il composto nella pentola deve bollire per almeno un'ora, perché l'intensità della tinta sia sufficiente. "Così poche domande in un intero secolo di vita? Ser Tonal, mi meraviglio di voi!" scherza, fintamente indignata, spostando lo sguardo divertito fra l'elfo e la sorella nuovamente impegnata con le ghirlande.




KRYSLIIN | . Cucine . | Ascolti i complimenti dell'areldar, sorridi nemmeno di sfuggita, mentre lo osservi prendere il barattolo per Inwe. Le parole spigliate di Tonal ti sorprendono, ti spingono a voler continuare o ad iniziare quella conversazione, ma il tempo del Meriggio è in arrivo e senti la necessità di inginocchiarti ai piedi della Giusta, per questo motivo, se Inwe incrociasse il tuo sguardo vedrebbe un occhiolino molto confidenziale e solo per lei. ''Sono felice di sentirvi parlare in questo modo, ma il Tempio non vi avrebbe negato nulla ugualmente, l'importante è che si adotti sempre la buona educazione e il rispetto delle figlie della Dea nella loro casa.'' armonica voce, mentre ti solleveresti in piedi. ''Intrecciate Tonal, vi attenderò nei prossimi giorni, se vi aggrada parleremo ancora.'' lanci uno sguardo a tua sorella, per poi passarle vicino e parlare ad ella in un tono leggermente più basso. ''Molto bene, Inwe. Chiamami quando hai bisogno, sai dove trovarmi. '' le sfioreresti la mano e con un ultimo sguardo verso Tonal, un chino del capo, ti congederesti '' Vi lascio, che la Dea vi benedica, Ser.'' lasceresti la cucina. [//exit]




TONAL [Cucina] china il capo in segno di commiato per Krysliin ***vi ringrazio e spero di non annoiarvi con le mie domande *** le risponde prima di sedersi e prendere ad intrecciare ghirlande, quindi osservando Inwe *** anche intrecciare ghirlande ha i suoi lati positivi *** la voce sarebbe leggermene più bassa, ma sempre armoniosa, il sorriso malinconico, mentre le iridi si sollevano a cercare quelle di lei, cercando di rubarle un pensiero, e così rimarrebbe finché non finissero per poi congedarsi da lei e tornare nell'amata foresta.[uscita].



INWE [Cucine] Osserva Krysliin alzarsi in piedi, seguendola con lo sguardo affettuoso che riserva alle sue sorelle: annuisce alle poche parole che le rivolge, prima di dedicarle un caloroso sorriso di congedo e tornare a dedicare la propria attenzione al tavolo avanti a sé. Allunga le mani verso i fiori lasciati da Krysliin: non è in grado di restare senza far nulla, è evidente. Le dita lunghe iniziano a intrecciare gambi e foglie con maestria, come faceva da bambina, riprendendo il lavoro della nordica. “Forza, ser Tonal, abbiamo ancora tanto da lavorare prima di Oestara... e queste” solleva delicatamente l'intreccio “non si fanno certo da sole”. Non sarà contenta fin quando non avranno esaurito tutti i fiori, e terrà Tonal al chiodo fin quando ciò non sarà avvenuto: povero elfo, non sa in cosa s'è andato a cacciare!
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