)O( Il rito di Yule )O(

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Ardia.
00giovedì 23 dicembre 2010 17:31
Link al forum master: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9576181&#idm1...

[[ RIASSUNTO ]]


Le Sacerdotesse della Triade si ritrovano presso l'Altare maggiore e si dispongono in cerchio intorno a quest'ultimo, sotto gli occhi di Shalindar e Teobromie; il Rito di Yule ha così inizio, ogni sacerdotessa interpreta la sua parte, totalmente assorte nel loro compito. Volgendo poi alla fine, qualcosa sembrerà accadere: le luci dipinte sulle fronti delle sacerdotesse s'illumineranno d'una luce soffusa e fredda, che sembra lentamente ingoiar ogni forma di luminosità nel luogo. Tutto diventa buio fin quando, dopo pochi attimi, una meteora di ghiaccio, ch'emana una luce leggera come quella della luna, si forma 15 metri sopra il braciere che nel frattempo s'è spento e congelato. La meteora cadrà proprio sul braciere, esplodendo, ma nulla investe le sacerdotesse, tantomeno l'urto smuove le loro vesti e capelli, segno che quella meteora di ghiaccio è priva di corpo, bensì formata sol da innocua energia visibile solamente a loro che son figlie della Dea. I frammenti della meteora si sparpagliano ai loro piedi, sotto la forma d'una sottile e cotonosa bruma impalpabile che, dopo pochi attimi, inizia a concentrarsi in un punto, forgiando le fattezze d'un Cervo, ma non uno qualunque, bensì il Vecchio Re Cervo morto la notte di Samhain ed ora pronto a rinascere ancora una volta. Infine lo spirito del Cervo scompare, così come quella fitta tenebra che le avvolgeva come uno spesso mantello; sol a questo punto, certamente, le Sacerdotesse noteranno un simbolo scavato su d'un tizzone spento dentro il sacro braciere, probabilmente creatosi durante l'impatto della meteora su d'esso... Un emblema che si rivelerà essere una runa: Hagalaz.



[[ COMMENTO ]]


Chiedo dieci, cento volte scusa per la mia lentezza e mancata chiarezza/folle fantasia negli esiti. Sò per certo di non essere stata abbastanza all'altezza della situazione, anche perché fra febbre, pc impazzito e caos qui casa non riuscivo a stare abbastanza concentrata... Ma spero vi sia piaciuta la piccola "sorpresa finale". A fine role alcune player dovevano scappare, ma tutte hanno presenziato al rito fino alla fine (tranne teobromie che se n'è andata prima che il rituale avesse fine).



[[ VARIAZIONI/ANNOTAZIONI/SPECIFICHE ]]


- Non credo serva togliere punti mente o salute, lascio però questa scelta al master che approverà.

- Le sacerdotesse hanno visto una meteora, apparentemente di ghiaccio, cadere sul braciere sacro, senza causar danni, far rumore o smuovere l'aria (come se fosse stata una "visione realistica"). I frammenti della meteora son divenuti come nebbia cotonosa che, concentrandosi, ha dato forma a quello che sembra il sacro cervo, morto la notte di Samhain. Dopo aver detto poche sagge parole sparirà, come anche l'oscurità.

- Alla caduta della "meteora" una runa è stata incisa su un tizzone spento: Hagalaz. La scelta di questa runa è stata fatta insieme a master Erebo! ^_^



[Azioni Mancanti]


NIXI (polla sacra-->altare maggiore) La ruota ha girato nuovamente, il giorno più oscuro dell'anno è giunto nuovamente, portando con se l'inverno. E una sacerdotessa sta percorrendo il giardino, dirigendosi verso l'altare maggiore dove si festeggerà questo giorno che appartiene alla Velata. I capelli ricci sono sciolti e ricadono liberi lungo la schiena. L'abito è candido come la neve che cade oltre i confini di quest'isola in cui l'aria tiepida potrebbe far dimenticare che è giunto l'inverno. Ma tutte le Sue figlie sanno che non è così. Tra le mani la sacerdotessa tiene una caraffa di legno d'abete piena di acqua pura appena raccolta dalla sacra polla di Arianrhod. La nordica lascia il giardino entrando nella sala circolare attraverso il passaggio vicino alla nicchia della Rossa. Subito il profumo dell'incenso si fa sentire. L'altare è stato decorato con sorbo, pigne e vischio. Intorno ad esso sono disposte in cerchio le sue Sorelle, venute a partecipare al rito. Rosse come il fuoco vi sono Arshal e Elysiane. E Renesme oggi è un fiore bianco che un velo nero ha ricoperto. Un sorriso si disegna sul volto del Giglio, felice di poter condividere con loro ancora una volta il mistero del rituale ma soprattutto di poterle rivedere dopo un lungo tempo. In silenzio prende il suo posto vicino all'altare. Il Cerchio è stato aperto.

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ Yule, il dì ove le Tenebre sono più veloci della Luce, ove il cinguettìo degli uccelli tacerà prima, ove i Fuochi per riscaldarsi e per illuminare la Notte verranno accesi per tempo. E' tempo di festeggiare, è tempo che le Ombre si prendano per mano, silenziose e vigili. Par una di loro la giovane Ancella del Meriggio, più pallida e sciupata del solito. Leggere occhiaie segnano la pelle fanciullesca e diafana al di sotto dello sguardo color dei prati. Cremisi è la veste che abbraccia il corpo snello ed acerbo, così come la Stella che spicca sulla fronte nivea e priva di rughe. I riccioli ramati son domati in uno chignon alla base della nuca che le conferisce un aspetto solenne, che si sposa perfettamente con l'occasione. Eppure freme la ragazzina, fulgida Fiamma di Cerridwen, la più giovane fra le Ancelle di tutti i volti, freme perché le sue Sorelle sono accanto a lei, silenziose e bellissime. Le sente, le sente tutte: rosse, bianche ed oscure. Anche la fiammella della candela rossa che regge in mano si dimena, sembra la Romana in miniatura: rossa e longilinea. Di nuovo uno sguardo fugace alle altre Ancelle mentre si posiziona fra di loro. }

SHALINDAR [Giardini Esterni-Interno][Vesti Semplici][Disarme]Or percorrerà la navata centrale, mentre vede all’altare figure che stanno incominciando il rito. Lei si appresterà ad avvicinarsi, il più possibile. Vuol seguire quel rito, farlo proprio, così da fedele partecipare anche lei a quella festività. I piedi si muoveranno dunque verso l’altare, passi veloci e silenziosi, come se stesse volando e non toccasse il terreno sotto di lei. Agile l’elfa ed elegante nelle sue movenze. Si avvicinerà sempre di più, per poi spostarsi sulla sinistra e trovare un posto nel quale poter stare. Le braccia cadranno lungo i fianchi e il corpo rimarrà in posizione eretta. Smeraldine iridi, incastonate come gemme nel suo viso, guarderanno adesso l’altare, nel quale sembra che le Sacerdotesse stiano incominciando il rito. Non lo conosce, ma spera di capirci qualcosa, sperando che un giorno possa essere dall’altro lato e al posto di guardare eseguire.



[ATTENDERE ESITO]

Il sole del meriggio risplende nel cielo, privo di densi nubi, perfettamente terso, d'un colore azzurrino tanto intenso e puro che perfino l'acqua del Lago l'invidierebbe, seppur ora quest'ultimo risplenda al dolce tocco del Padre, custodendone geloso il suo riflesso sulla sua superficie ch'ondeggia soave al tocco leggero del caldo vento. E cosa succede lì, in quel Sacro Tempio, posto nel pulsante nucleo dell'Isola, dalla intensa colorazione rossa, come lo spirito ardente d'una Guerriera ed il cuore d'una madre ed amante? Lì, innanzi all'altare maggiore, minuziosamente decosato dalle vestali, si ritrovano tre sacerdotesse, pronte a dar inizio al loro rituale in onore di Yule, una delle otto festività della Sacra Ruota dell'Anno.

[GDR PLAY - Ordine: Arshal, Renesme, Nixi, Elysiane. Teobromie e Shalindar. - ] [Esterni post limitati a 4 ]



ARSHAL [Pressi Altare Maggiore] entrambe le mani s'alzano e portano in alto il Sacro Braciere, in alto sopra la sua testa l sue fiamme vanno a danzare...e le labbra della sacerdotessa si schiudono, la voce calda esce, tentando d'armonizzarsi con quelle delle altre due sacerdotesse che, assieme a lei, leveranno le proprie voci verso l’Una e Trina “Il biglio ci circonda, la tenebra c’attanaglia. La terra si riposa nel giorno in cui accoglie il frutto della luce. Arianrhod attende l’Alba, il Meriggio di Cerridwen è ancora lontano, ora è il Tempo del Vespro. La Saggia ci Offre il Sonno della Saggezza. Yule porta con sé il freddo e l’inverno, Rhiannon Noi Ti Onoriamo.” Solo brevi respiri tra una parte di frase e l’altra ed infine le labbra tornano a chiudersi, il silenzio a regnare. Le braccia s’abbassano ed i piedi scalzi dell’ancella del Meriggio inizieranno ad avanzare in direzione dell’Altare Maggiore, quell’altare che lei stessa ha provveduto a decorare per la festività che, ora, le ancelle stanno celebrando.

RENESME {cerchio | pressi altare maggiore} † {Gli occhi si spostano per incunearsi fra le trae delle tenebre, fra quelle ombre che si intrecciano come una ragnatela intricata. Scorgono figure estranee a voi sorelle, minuscole fiamme che nel loro cuore covano fede. Diverse le loro storie, chi si è allontanata e chi probabilmente si avvicinerà. Strano come possano esser dissimili le sorti altrui. Ma tu questo non puoi saperlo nemmeno cercando le risposte, dato che la Dea ti ha dotato tutt’altre capacità rispetto alla veggenza. Ma non è tempo per gli interrogativi e i subbi, è il tempo delle ombre. Quelle che ancora ti cercano come loro padrona in questo giorno speciale. Le braccia alzi al cielo, le allontani dalla terra che sembra inghiottirti pian piano, trascinandoti sempre più giù. La fascina di frasche di sorbo viene portata in un gesto che appare di trionfo, mentre con voce roca pronunci all’unisono delle altre sorelle.} Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. La Terra si riposa nel giorno in cui accoglie il frutto della Luce. Arianrhod attende l’Alba, il Meriggio di Cerridwen è ancora lontano, ora è il Tempo del Vespro. La Saggia ci Offre il Sonno della Saggezza. Yule porta con sé il freddo e l’inverno, Rhiannon Noi Ti Onoriamo. {Terminano nel vuoto quella serie di parole che vanno a formare una preghiera solenne rivolta alla Velata. Austera la tua presenza, severa, apatica. I piedi sono freddi, come ogni altra parte del tuo corpo che sembra essere morta insieme alla luce. Ed infine formicolano le braccia, esala un ultimo respiro la tua bocca tesa in un’espressione algida e distante. Vengono richiamate le mani verso la tenebra che avvolge le tue caviglie.}

NIXI (altare maggiore) Il silenzio regna nella sala circolare, il rituale del solstizio d'inverno presto inizierà. Le Sue figlie sono già dinnanzi all'altare, pronte a compiere quei gesti dall'apparenza semplici ma ricchi di un significato che non tutti sono in grado di comprendere. La bianca sacerdotessa è ferma al suo posto nel cerchio. Le tenebre non riescono a sfiorare la sua figura, nemmeno in questo giorno che è il più oscuro dell'anno. La luce di Arianrhod non permette alle ombre di toccare le Sue figlie. Alza le braccia, sollevando la brocca lignea piena d'acqua pura. ''Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. La Terra si riposa nel giorno in cui accoglie il frutto della Luce. Arianrhod attende l’Alba, il Meriggio di Cerridwen è ancora lontano, ora è il Tempo del Vespro. La Saggia ci Offre il Sonno della Saggezza. Yule porta con sé il freddo e l’inverno, Rhiannon Noi Ti Onoriamo.'' dice. La sua voce si leva insieme a quella delle Sorelle nella prima invocazione alla Dea, una sorta di melodia fatta di voci diverse ma che tutte si rivolgono a Lei. Abbassa le braccia poi e rimane in silenzio, in attesa al suo posto. Lo sguardo azzurro va a seguire Arshal che si avvicina all'altare. Ora è il momento del rosso.

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ Dapprima Arshal, la Sorella che, come lei, è votata alle Fiamme, quindi Renesme la limpida Sacerdotessa dell'Alba cui è stato richiesto di rappresentare la Velata ed infine la graziosa Nixi, portatrice del Verbo della Vergine. Tre voci, una calda ed avvolgente, una gracchiante ed una squillante si succedono, spazzando via il silenzio che dominava il Tempio. Di nuovo quest'ultimo è il Cuore dell'Isola delle Mele, pulsante ed arcano. Non proferisce verbo Elysiane, stringe più forte la sua candela, però, socchiudendo le palpebre fino a serrarle ed umettandosi delicatamente le labbra. E' il momento che i Volti si manifestino. }

TEOBROMIE [ingresso Tempio | navata centrale] I passi scalzi della giovane lasciano la terra e l'erba del suolo, per giungere sulla pietra. Tuttavia il contatto con la Natura non viene interrotto. L'energia sembra crepitare in torno agli allenati sensi dell'ovate, che volge intorno lo sguardo per scorgere alcune delle figure delle sorelle nella Dea intorno all'Altare addobbato con i simboli di Yule. Il druido percepisce il condensarsi dell'energia delle Ancelle, ed il loro salmodiare. La Madre ha fatto giungere la sua figlia nel momento del rito. Ecco perchè forte le era venuto lo strano impulso a porre su di una piccola pergamena la domanda prima di avvolgerla e stringerla con un sottile laccio. I piedi scalzi avanzano silenziosi lungo la navata, avvicinandosi verso le Ancelle.

SHALINDAR [Interno Tempio]Ascolta le parole che dalle Sacerdotesse vengono dette, che le entrano nella mente e le catturano l’anima. Le vede muoversi vicino l’altare che è stato decorato per questo giorno, così incantevole e preciso nei dettagli. Or si sposta un po’ indietro, portandosi verso la navata di sinistra, lì rimarrà, guardando il rito e ascoltando le parole delle Sacerdotesse. Magari un giorno il suo sogno di divenir una di loro avrà luogo e un giorno..chissà, forse anche lei farà il rito di Yule…[//Uscita]



[ATTENDERE ESITO]

Le voci delle consacrate alla Dea risuonano nel grande Tempio ad ella dedicato, dei versi recitati da tutte la sacerdotesse, fuorché da una, rappresentante la rossa, colei ch'è madre e guerriera e figurata nella nicchia centrale, in fondo alle navate, come una statua rossa dal gravido ventre. Tutte paion profondamente assorte, concentrate, mormorano quelle frasi come se fossero mosse dall'essenza stessa della Trina. Il Tempo stesso sembrerebbe rallentare il suo fluire, come anche - pare - la vita all'esterno del tempio. Non s'odono risate, non s'odono versi d'animali, perfino il vento sembra essersi sopito, rimanendo vittima di quella magia che sta per sbocciare, come ogni anno. La druida sembrerebbe quasi percepir che qualcosa stia accadendo, cosa che già, le figlie della Dea, ben hanno percepito giacchè attraverso di loro quest'energia sembrerebbe fruir verso l'esterno, la mano della Dea si stende sul mondo dei Mortali.

[GDR PLAY - Ordine: Arshal, Renesme, Nixi, Elysiane, Teobromie. ]




ARSHAL [Pressi Altare maggiore] in silenzio continua ad avanzare, fino a raggiungere l'Altare Maggiore e qui, in un punto lasciato libero dai rami che lo ricoprono, l'ancella del meriggio posa il Sacro braciere. Ancora un breve istante, poi la sua voce torna a farsi sentire ed è alta, perché l’invocazione alla Madre sia ben udibile a tutti i presenti, rimbombando in quella stanza silenziosa…e mentre le parole iniziano a sgorgare, le mani s’alzano al cielo, i palmi rivolti verso l’alto, ma le chiare iridi non si scostano dalle fiamme che nel braciere continuano la propria danza “Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. L’Estate è lontana, L’Inverno è Giunto. Signora del Fuoco, Madre, Guerriera, Giusta, Rossa Signora, proteggete con il Vostro Calore il frutto della Luce, Vegliate la Terra.” Le braccia s’abbassano, il Braciere viene lasciato sull’Altare e la sacerdotessa gira su sé stessa. Riprendono a muoversi i piedi, per portarla nuovamente all’interno di quel cerchio che forma assieme alle sue sorelle. In silenzio, ora, attende che vengano le parole rivolte all’Anziana e alla Vergine. Le mani rimangono inerti lungo i fianchi, posate leggermente sulla stoffa scarlatta della veste che indossa.

RENESME {cerchio | pressi altare maggiore} † {Ti lasci sospingere da quell’aria carica di ombre, che sfiorano gelide la tua pelle congelata. Attenderai che Arshal termini le sue parole, lasciando che gli occhi a loro volta scivolino sulla sua pelle scura della sorella figlia della Madre. Il braciere è sull’altare e proprio in quella direzione i tuoi passi scalzi si dirigono. Lo scialle cade giù dalle spalle, si ferma nelle giunture dei gomiti. Il vestito sibila, insieme a quell’oscurità che silenziosa attende di essere consacrata e resa unica. La fiamma divampa, danza contorcendosi e donandoti le sfumature più particolari in quel calore dove i tuoi occhi si specchiano freddi. E si infiamma sfavillando il fuoco quando il sorbo dalle tue mani viene gettato fra le braci e le lingue, avvolto nel bollore di Cerridwen. Si fondono i due volti, diventano tutt’uno attendendo che la Vergine possa unirsi a quella mescolanza di simboli. Roca ancora la voce, profondo il tono, le braccia di nuovo al cielo si levano.} Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. L’Inverno è Giunto. Signora della Terra, Saggia e Sibilla, Nera Signora, Voi che camminate fra i Mondi proteggete il frutto della Luce, così che i Vostri Corvi possano nutrirsene alla maturità. Vegliate la Terra. {Sacre e altisonanti risuoneranno, antiche come la vita e l’inizio del mondo. Ricadono esauste le tue estremità che toccavano l’oscurità, accostandosi ai fianchi. Riprendi il tuo posto nel cerchio, sapendo che ora a parlare sarà Nixi.}

NIXI (altare maggiore) Avanza il rosso con il calore delle fiamme e segue il nero che pone a bruciare la fascina di sorbo sopra al bracere. La fiamme subito iniziano a divorare la fascina e la luce del fuoco illumina la zona circostante di un caldo chiarore. Le due Sorelle invocano i due volti della Dea che sono chiamate a rappresentare in questo giorno particolare. Le loro voci si alzano ad invocare e pregare Colei che è sempre presente sull'isola. Solo Elysiane rimane silente nel cerchio. E verso di lei per un attimo il Giglio si volta sorridendole. E infine giunge il turno del bianco, quando le due Sorelle avranno ripreso il loro posto intorno all'altare maggiore. La sacerdotessa dell'Alba avanza verso l'ara di pietra, sembrando una nuvoletta bianca in movimento. Quando si trova dinnanzi al braciere, solleva le braccia e la caraffa di legno al di sopra delle fiamme. Inclinando la brocca fa scorrere tutta l'acqua contenuta sopra alla fascina infuocata. Ma l'acqua non spegne il fuoco che invece continua a brillare. Anche questo fa parte del Mistero del rituale. E poi il Giglio invoca la Vergine, levando le mani verso il cielo. ''Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. La Primavera è vicina, l’Inverno è Giunto. Signora dell’Acqua, Vergine e Pura, Bianca Signora, proteggete con le Vostre Limpide Acque il frutto della Luce. Vegliate la Terra!'' esclama con voce limpida. Infine arretra, andando a riprendere il suo posto nel Cerchio insieme alle Sorelle.

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ La Romana è l'unica che mantiene la sua posizione iniziale poiché una ad una le altre sue Sorelle si preparano a compiere ciò di cui sono state incaricate. Ecco Arshal del Meriggio che inizia a verbiare...sì, l'Estate è davvero lontana. Poi è il turno di Renesme, bisogna ammettere che è strano vederla nelle mani della Mietitrice, con le Ombre che sussurrano ai suoi orecchi e lambiscono i suoi piedi; infine Nixi, che porta la Luce dell'Alba. Indi, visto che d'una Ruota si tratta, di nuovo è il turno del Meriggio, Come a voler rafforzare la preghiera anche la quattordicenne fa un passo in avanti, la veste cremisi striscia adagio sul pavimento. Le braccia alza leggermente e la fiammella danza sotto i suoi movimenti sapienti e per nulla goffi. Si umetta di nuovo le labbra, è presa da quella febbricitante emozione che la pervade ogni volta. Si concentra, chiude gli occhi ed infine anche la sua Voce risuonerà nel Tempio } Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. L’Estate è lontana, L’Inverno è Giunto. Signora del Fuoco, Madre, Guerriera, Giusta, Rossa Signora, proteggete con il Vostro Calore il frutto della Luce, Vegliate la Terra. { Di nuovo tace, abbassando le braccia e la candela e notando che le altre Figlie del Tempio sono ritornate nel Cerchio. }

TEOBROMIE [navata centrale] Senza disturbare le Ancelle della Signora, la bretone si avvicina un poco per lasciare il messaggio in cui chiede di poter incontrare le Vestali della Dea. Senza disturbare il rito nè le Sacerdotesse, la giovane appoggia il piccolo rotolo di pergamena, raro poichè poche scritture vengono poste dai druidi. La piccola pergamena è stretta da un sottile laccetto che abbraccia un giglio rosso ed alcuni grappoli di glicine a concludere il messaggio. Come un'ombra, la giovane si allontanerà, senza disturbare, per tornare tra le spire della notte, regina dei giorni che stanno vivendo.



[ATTENDERE ESITO]

Ogni sacerdotessa, proferendo il suo verso, torna a comporre il sacro cerchio, simbolo della totalità, del divino che tutto abbraccia, dell'unione, di ciò che non ha inizio e mai avrà fine, un segno che tutti conoscono e san figurare su carta, ma che pochissimi han in cognizione nel suo intimo e potente significato, essendo la saggezza e sapienza strada scelta da pochi animi arditi. Il Rosso, il Nero ed il Bianco s'uniscono nella luce della Dea, che sembra ora volere far risplendere ancor di più quel Tempio, già rischiarato dalla luce del meriggio. La giovane sacerdotessa di Cerridwen, infine, rafforza la grande preghiera dedicata alla loro Dea, in onore della sacra festività, tornando anch'essa, per ultima, nel grande cerchio attorn all'altare.

[GDR PLAY - Stesso ordine precedente. ]




ARSHAL [Pressi Altare Maggiore] Meriggio, Vespro, Alba e nuovamente Meriggio…il cerchio si chiude e tutte le Sue figlie sono tornate a farne parte. Le mani della Diaconessa tornano ad alzarsi verso il cielo. Le labbra, ancora una volta, si muovono per pronunciare quelle parole che l'ultima parte del rito formano e che, insieme a lei, anche le voci di Nixi e Renesme dovrebbero unirsi a pronunciare “Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. La Terra si riposa nel giorno in cui accoglie il frutto della Luce. Arianrhod, Cerridwen e Rhiannon Vegliano la Terra. Rhiannon, il Gelo ricopre la Terra, Arhianrod attende il frutto della Luce ora è il Tuo Tempo. Gli Spiriti camminano fra noi,” ancora poche parole, un lieve respiro prima di concludere “Donaci il Sonno della Saggezza. Rhiannon Noi Ti Onoriamo!” e a queste ultime parole ogni lume dovrebbe spegnersi, eccettuato il Sacro Fuoco posto davanti all’Altare, le cui fiamme non cessano mai di danzare, ed il potere della Dea manifestarsi. Le chiare iridi si posano, dunque, sul Sacro Braciere per osservare ciò che accadrà. In quel silenzio che si viene a creare, la rossa stella sulla fronte della sacerdotessa inizierà a risplendere lievemente, come manifestazione della Madre, in quella tonalità così simile a quella della Sue fiamme e con il loro stesso calore, che va a donare conforto e forza all’ancella e a chi la osserva. [Skill luce di stella, liv 2]

RENESME {cerchio | pressi altare maggiore} † { E così anche l’alba si congiunge a quel cerchio che si completa, sia nel reale tempo che nel braciere come anche fra le sorelle poste intorno all’altare. Le due fedeli se ne sono andate, lasciando forse voi al momento più intimo e speciale del rito, dove le tenebre prenderanno il sopravvento almeno per questa notte che sta per iniziare. Tenaci vogliono essere gli ultimi raggi che illuminano le vostre sagome penetrando dall’apertura sul tetto. Le ultime parole profferirai solennemente.} Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia. La Terra si riposa nel giorno in cui accoglie il frutto della Luce. Arianrhod, Cerridwen e Rhiannon Vegliano la Terra. Rhiannon, il Gelo ricopre la Terra, Arhianrod attende il frutto della Luce ora è il Tuo Tempo. Gli Spiriti camminano fra noi, Donaci il Sonno della Saggezza. Rhiannon Noi Ti Onoriamo! {Gli occhi si alzano, le luci si spengono, le fiamme divampano, tutto si congela in quell’attimo in cui le braci rimangono comunque a vegliare sopite sul Tempio che si addormenta e viene accolto nell’ombra della Vecchia. La stellina manifesta la sua luce sulla tua fronte sparpagliandosi in mille raggi candidi, Lei è con voi [luce di stella liv.1] e voi siete con Lei.}

NIXI (altare maggiore) I gesti rituali si sono compiuti, le tre invocazioni ai singoli volti si sono elevanti verso di Lei per mezzo delle voci delle figlie. Ora le sacerdotesse sono tornate tutte e completare il cerchio intorno all'altare. Il fuoco nel bracere brucia ancora nonostante vi sia stata versata l'acqua. Ma il mistero del rituale non è ancora compiuto. La bianca sacerdotessa alza le mani verso il cielo, ancora una volta. La sua voce va ad unirsi a quella delle Sorelle per invocare ancora una volta la Dea. ''Il Buio ci circonda, la Tenebra ci attanaglia, la Terra si riposa nel giorno in cui accoglie il frutto della Luce. Arianrhod, Cerridwen e Rhiannon vegliano la Terra. Rhiannon, il Gelo ricopre la Terra, Arianrhod attende il frutto della Luce ora è il Tuo Tempo. Gli Spiriti camminano fra noi, Donaci il Sonno della Saggezza. Rhiannon Noi Ti Onoriamo!'' esclama. Lo sguardo ora si posa sul sacro bracere e un senso d'attesa si impadronisce del Giglio nell'attendere di vedere che cosa accadrà. E in quel mentre la stella candida sulla sua fronte prende a brillare di una luce bianca e pura [Luce di stella liv.1]. E mentre tutte le sorelle si avvolgono nella luce della Stella che le ha scelte, la presenza della Dea si può sentire ancora più forte.

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ Il Tempio si svuota a poco a poco dei pochi fedeli presenti al rito. Rimangono solo le tre Sacerdotesse, concentrate nei loro compiti. All'unisono le voci delle tre Ancelle della Trina s'innalzano e vanno a tingere l'aere del Tempio di bianco, rosso e nero. Sorride Elysiane, non può farne a meno: alla fine anche Yule è arrivato. Come ha detto anche ella prima, l'Estate è ancora lontana. Ma non importa. La fiammella che serba fra le sue mani affusolate danza senza sosta e la stella che porta in fronte inizia ad illuminarsi, emettendo fiochi bagliori rosei [Skill luce di stella, liv 1 ]. Indi, quando il rito si conclude ella sente un brivido percorrerle la schiena: è Yule, il tempo della Luce è passato in secondo piano. S'accorge poi che una delle fedeli ha lasciato qualcosa...una missiva. La raccoglie, stando ben attenta a non sualcirla e la porta con sé. La consegnerà alle sue Sorelle al più presto. }



[ATTENDERE ESITO]

Scorre il tempo, ma tutto rimane immobile attorno alle sacre figlie, tutto rimane immoto, come bloccato in lastre di ghiaccio.. Perfino gli aromi, ch'alleggiavano nell'aeree, bruciati dalle sacerdotesse or esalati dai rametti di Foglie di Sorbo, Pigne e Vischio ch'adornano l'altare, sembrerebbero cristallizzati, imprigionati da quel gelo, simbolo di Yule, lo stesso ghiaccio che riveste tutta la terraferma che circonda l'Isola per miglia e miglia, sin quando l'occhio avvede. Tutte le sacerdotesse della Dea ripetono lo stesso verso, come se per loro bocca parlasse la loro Somma, o perfino la Dea stessa, il qual riflesso lo si può ben scorgere nella stella pitturata sulla loro fronte, ch'or sembrerebbe illuminarsi d'una luce fredda, priva di calore. Ad ogni turno, l'aeree sembrerebbe farsi più denso, cupo, come se la luce emanata dalla fronte delle sacerdotesse stesse inghiottendo la stessa luce presente nel grande Tempio, cosa ch'anche l'aspirante - posta lungo le mura dell'arco d'ingresso - percepirà: il buio che lentamente inghiotte la luce, divenendo fitto, freddo, come una notte priva di luna e stelle: Buio assoluto. Dopo pochi attimi che Elysiane avrà scandito l'ultima nota della sua frase, tutto muterà, ma Solo le figlie prescelte della Dea potranno vederlo, perfino Elysiane che nel frattempo s'era chinata ad afferrar una missiva. In alto, proprio sopra al sacro braciere ancor acceso [15 mt], si formerà una grande meteora, grande quanto un bambino in fasce, dalle apparenze sembrerebbe esser forgiata dal ghiaccio e da essa esala una lieve aura che illumina appena, una luce leggera, come quella della luna. La meteora, d'un tratto, cadrà giù, proprio sopra il braciere ove il fuoco arde e divora i tizzoni, disintegrandosi - ma senza cagionar danni o smuover un solo capello delle presenti, simbolo ch'è forgiata sol da divina energia - e frammentandosi in una leggera bruma davanti a loro, una nebbiolina bianca dall'apparenza cotonosa eppure impalpabile che rivestirà il pavimento, un'energia che sembrerebbe - dopo pochi attimi - condensarsi in un unico punto, come se stesse prendendo forma.

[GDR PLAY - Nixi, Elysiane]




NIXI (altare maggiore) Brillano le stelle sulle fronti delle Figlie della Dea, come luci che fendono l'oscurità del giorno di Yule. Il mistero si è compiuto. La fiamma è divampata e ciò che era contenuto nel bracere diviene ghiaccio, simbolo del duro inverno. Ora solo il fuoco sacro rimarrà a rischiarare la sala circolare. Lo sguardo della bianca sacerdotessa segue i movimenti della rossa Sorella Elysiane che va a raccogliere qualcosa nella navata centrale. Farebbe per chiederle che cosa sia, ma non ne ha il tempo. Una strana oscurità, più densa e scura di quella notturna. Questa oscurità sembra inghiottire tutto nella sua densa coltre. Lo sguardo corre prima sulla Sorella, per assicurarsi della sua presenza. Poi qualcosa attirerebbe la sua attenzione, un qualcosa che troneggia sopra di loro. La Sacerdotessa alza lo sguardo e vedrebbe quella che appare una grossa meteora dei colori della luna. E questa meteora poi cade sul bracere, frammentandosi in mille pezzi. Il Giglio alza istintivamente un braccio per proteggersi il viso, ma non ve ne è bisogno perchè non accade nulla. Quando lo riabbassa vedrebbe per terra una nebbiolina bianca nella quale si confonde l'orlo della sua veste candida. Questa nebbia sembra condensarsi in un punto. Allunga la mano sinistra verso la Sorella, chiedendole tacitamente di avvicinarsi a lei. Poi farebbe qualche passo avanti verso il punto, facendo attenzione. Cos'è?

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ La scena che si consuma davanti agli occhi delle due giovani ha dell'incredibile, del divino. Nella destra stringe forte la missiva che presto fa scomparire fra le pieghe della frusciante veste cremisi. Si avvicina di soppiatto alla Sorella e riduce gli occhi verdi a sottili fessure: è difficile vedere poiché il Tempio è rischiarato solo dalle Fiamme del Sacro Braciere. Indi quella specie di meteora si scaglia contro il Braciere e si frantuma, facendo sussultare la quattordicenne, che rimane a bocca aperta. Che cosa sta succedendo? La nebbia generata dalla caduta inizia a condensarsi. Istintivamente la mano della ragazzina cerca quella di Nixi, chissà se anche l'Ancella dell'Alba è stupefatta quanto lei. }



[ATTENDERE ESITO]

Il fuoco, che nella caduta della meteora s'è spento al termine del sacro Rito, sembrerebbe aver anche aver perso del tutto il suo calore originale divenendo ghiaccio, proprio come il Tempio adesso, dove le giovani sacerdotesse si trovano innanzi ad una delle manifestazioni che la Dea dona spesso loro, rispondendo alle loro preghiere ed invocazioni con amore e severità. Lentamente la nebbiolina, come scossa da un vento inesistente, si riunirà tutta in un punto, dando lentamente una forma, un quadrupede, un animale. Non tarderanno le sacerdotesse a comprender che, quell'energia impalpabile, è divenuta ora l'immagine d'uno spirito, ma non uno spirito qualunque, bensì quello del Cervo. ''Io sono lo spirito del Sacro Cervo, morto la notte di Samhain ed ora pronto a tornar a nuova vita... Giro dopo giro mai la ruota dovrà trovare la sua fine.'' Queste son le parole che dovrebbero echeggiar, enigmatiche, nelle menti delle Sacerdotesse presenti nel loco, detto ciò la nebbiolina candida che forgiava il sacro animale svanirà, così come il buio che avvolgeva le donne, come un manto omogeneo. Ora è certo, il Cervo rinascerà, dando un nuovo inizio a questo cerchio ch'oggi trova il suo compimento nel ghiaccio di Yule, nell'oscuro abbraccio di Rhiannon. Un buio fitto che fra non molte lune verrà illuminato dalla luce della vita. Forse solo adesso che tutto tornerà alla normalità, le figlie della Dea potranno notare una stranezza nel sacro braciere. Su d'un pezzo di carbone, avvolto dal ghiaccio, v'è incisa una runa: Hagalaz.


[GDR END - Proseguite se volete in Automastering]


NIXI (pressi altare maggiore) Sente la Sorella prenderle la mano e le due stanno vicine mentre osservano questo evento particolarissimo che sotto i loro occhi prende forma. La nebbiolina si condensa in un solo punto assumendo pian piano l'aspetto di un cervo. La bianca sacerdotessa osserva con gli occhi spalancati, piena di sorpresa. E lo stupore aumenta quando l'immagine parla, rivelando di essere uno spirito. Lo Spirito del Cervo sacro... quindi ciò che accade è volontà della Dea? Sicuramente è così. E poi quando, lo spirito termina di parlare l'oscurità comincia a dissoversi per poi sparire completamente. Il Giglio si guarda intorno, tutto sembra essere tornato come prima, senza alcun cambiamento. Dopo un attimo di silenzio, mormora verso la sorella: ''Era una visione... vero?'' domanda, cercando conferma. In fondo i doni che la Dea le ha dato sono altri e non comprendono la visione. Infine si volta a guardare il braciere. Dopo aver visto cadere sopra la meteora chissà se è rimasto tale e quale a prima o se qualcosa è accaduto... Certe cose talvolta sono più reali che mai. Si avvicina quindi al braciere per assicurarsene. Ma c'è qualcosa di strano: uno dei carboni congelati sembra marchiato. ''Guarda!'' dice alla Sorella. Sembra una runa incastonata nel ghiaccio e nel carbone. Una profezia ed un simbolo. Oggi la volontà della Dea si è espressa dinnanzi ai loro occhi molto oltre il semplice rituale.

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ La nebbiolina si accumula ed inizia ad espandersi in verticale, fino a prendere le sembianze d'un cervo. La mancina stringe un po' più forte la mano di Nixi, gli occhi sono ancora spalancati per lo stupore. Lo spirito del Cervo sacro! E si è manifestato secondo il Suo volere! Indi la nebbiolina si dissolve di nuovo e tutto sembra essere ritornato come all'inizio. Tranne un piccolo particolare. Una runa incisa nel carbone e nel ghiaccio. } Incredibile { mormora a fior di labbra. Annuisce gravemente } Sì, Sorella. La Madre ci ha mostrato qualcosa. { Come se l'accaduto l'avesse resa un briciolo più adulta, più consapevole. Più Vecchia. E' ancora scossa da tutti gli avvenimenti della giornata. La mano della Sorella lascia delicatamente } Ora è nostro compito avvisare le altre e la Signora. Magari le Figlie del Vespro sapranno dare a tutto ciò un Significato ben preciso. E devo anche consegnare alle nostre Sorelle questa... { estrae la missiva dalle pieghe cremisi della veste e la mostra a Nixi. }

NIXI (pressi altare maggiore) Ancora i suoi pensieri sono presi da quello che sta accadendo. Il Cervo e poi la Runa. La Sua volontà si è mostrata a due delle Sue figlie più giovani e ora sarà loro compito riferire quanto accaduto alle Sorelle. ''Si, hai ragione'' dice. Poi la sua attenzione va alla missiva che Elysiane mostra. ''La leggi?'' chiede. Poi ascolterà le parole della Sorella, se questa la leggerà. Infine, desiderando riflettere su quanto accaduto, decide di tornare alla sua stanza. Dopo aver salutato con affetto la Sorella, si avvierà verso l'ala sacerdotale.

ELYSIANE { . Pressi Altare Maggiore . }°{ Annuisce e, stando attenta a non sciupare i fiori allegati alla missiva, la srotola velocemente } Naturalis Sorelle nella Dea. Quando i vostri doveri vi concederanno la possibilità, saremmo lieti di potervi incontrare. Che la Madre vi preservi tutte ed alimenti il sacro fuoco che ha acceso in voi. Teobromie, il Vischio dei Druidi. { Quindi tace, finché la Sorella non decide di ritirarsi } Rispectae Aveas, Nixi. Che la Dea Vi preserVi. { Con un sospiro arrotola di nuovo la missiva e vi posiziona i fiori quasi esattamente come erano stati disposti all'origine. Probabilmente la loro presenza ha un senso. Indi si alza anche lei, è giunto il tempo di avvisare le altre Ancelle dell'accaduto. }
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