Elysiane Sacerdotessa del Meriggio
Fiamme che rinvigoriscono, fiamme che cancellano il passato, denudando il giovane corpo di colei che fu iniziata, privandola della verde veste con cui era stata accettata al Tempio. Ecco, la nuova Elysiane, colei che supera il fuoco ardente, ora ridotto a fioche lingue. La notte incombe su di lei, sulla sua carne lievemente arrossata per il contatto con il sacro elemento. La luna è calante, la gravida che solo pochi attimi precedenti osservava, ha già mutato il suo corso, discendendo lieve verso l'oscurità. Ma quanto tempo è passato e dove è stata realmente la piccola romana? Il sentiero percorso non è più lo stesso, del gatto non c'è traccia così come nemmeno del cadavere del padre. E' sulla cima del Tor, su quella collina sacra agli Avalonesi e alla Triade. A pochi passi da lei, quattro sono le figure che si stagliano nella penombra illuminata dalle deboli fiamme. Due sono di rosso vestite ed una, in mezzo a loro, ha lo splendore dell'oro fuso.
ELYSIANE { . Sentiero .}°{ S'è arrossata la pelle eppur niun segno di bruciatura ha rovinato la rosea superficie. Dove sei stata,Bambina? E quanto tempo è trascorso? Verso il cielo vanno le verdi iridi e scorgono Selene,ch'ora non è più gravida. Continua ad avanzare la quattordicenne,le sue nudità celate dal buio della Notte. Si guarda attorno Elysiane,cerca qualcosa di familiare or che il calore delle Fiamme non le tiene più compagnia. Nota poi qualcosa: deboli lucine illumano le stoffe di abiti a lei noti. E corre verso quelle fanciulle la ragazzina,sperando,in cuor suo, ch'esse siano colore che ella ha in mente.}
NIVIENNE { Sacro Tor } - { Notte calante, notte che miete le stelle, eppur notte che dona alle Sue Ancelle. Attende silente la Sapiente del Meriggio sul Sacro Tor. I riccioli corvini le discendono oltre le spalle morbidi, mossi soltanto dal sacro vento del Tor e dalla bramosia delle calde e vaporose lingue di fuoco che si stagliano verso il terso cielo nero. L’abito bicromo bianco e rosso le fascia morbidamente le membra, le maniche rosse ricadono morbidamente sulle mani intrecciate una con l’altra in grembo. Al collo il rubino destinato alle Ancelle della Giusta riluce, come di rimando a quelle calde e rosse fiamme. Tutto si tinge di rosso in questa notte, rosso come è Rossa la Stella tatuata sulla fronte della Sapiente, rosso come le sue labbra rosse serrate. Attende, ma non da sola, accanto a lei altre figure potrebbero scorgersi, ma non ha bisogno di girarsi, di guardarle, le può sentire, eccome se il suo spirito può udirle…Quante cose sono cambiate Nivienne! E finalmente…Eccola! Ecco la piccola Elysiane, silente iniziata che ha compiuto il suo percorso iniziatico, eccola ora rinascere dalle Fiamme! Chissà quali cose ha veduto, chissà quali scelte ha compiuto, lungo questo percorso diverso per ognuna. Eppure ora è lì, di fronte a loro, denudata della sua veste. Quali cose ha ancora in serbo per te piccola fiamma? }
CALLISTA {.Tor.} . Fiamme in lontananza, debole eco di quel viaggio riservato solo all'Iniziata che più non è. Volge lo sguardo verso quella direzione la Somma Stella, verso quel punto ove sa ch'ella giungerà. Quanto tempo è in effetti passato dalla sua partenza dal Tempio? Forse solo il tempo d'un battere di cuore o forse l'eternità intera. Il suo corpo, esile e regale nella veste dorata, rimane immobile come una statua di pregiata bellezza tra il calore che dalle presenze delle figlie di Cerridwen s'espande fin a lei, colmandola di giustizia e di passione. Respira lentamente il suo petto, assorbe quell'aria mutata tra il sacro Cerchio di pietre, quell'evento che raramente viene compiuto, quella Chiamata che la Rossa ha effettuato. E le sue Figlie sono giunte, una dopo l'altra. Non si volta ad osservare i rubini dei loro gioielli, nè le loro rosse stelle. I suoi colori sono differenti, come pece la stellina sulla fronte e smeraldo come i suoi occhi il cristallo che riposa sulla candida sua pelle. Eppure lei è la Madre, ora, come lo sono tutte loro.
MISTRAL {Sacro Tor}una notte… solo una notte come tante n’hai viste mezzosangue. eppure, stanotte l’aria è viva. Vibra, è calda, come l’aria che sale sopra le fiamme ardenti, come l’aria colma della musica e della passione, come l’aria del tempo del Meriggio. Stanotte è la notte. Freme la Stella, freme allor che le fiamme in lontananza si fan manifeste, ora che da esse giunge una figura. Lei che più non è lei. Eccola, la farfalla uscita dal bozzolo, eccola bambina non più bambina. La osserva austera la Figlia della Giusta. Osserva quella bambina prigioniera del silenzio per molte e molte lune. Vieni giovane Elysiane, vieni par dir lo sguardo. Ora che della presenza delle sorelle, della signora più che mai è forte, ora che la Madre tutte le permea. Tutte. Le Ancelle dalle vesti rosse come la sua. Elegante, antica. Tutte ghermite stanotte dallo stesso zefiro..
ARSHAL [Tor] la sacerdotessa attende nel suo abito rosso, a fianco delle sorelle che da più tempo di lei la Rossa ha chiamato a sé e della Somma Stella, che ora non ha più lo stesso volto del giorno in cui lei stessa è giunta al Tor, senza sapere che le fiamme l’avrebbero accolta. I lunghi capelli scuri sono stretti in una treccia che ricade oltre la spalla destra, sul suo petto e gli occhi chiari vagano su quel volto scuro…e scorgono la giovane che giunge dal sentiero, senza più la verde veste da iniziata con cui per tanto tempo ha potuto vederla e come per lei, anche questa volta le fiamme giungono quando le ombre calano sull’Isola Sacra. Le mani sono unite, all’altezza del grembo e quasi immobile potrebbe apparire in quell’attesa, in quel silenzio spezzato dal suono del vento.
ELYSIANE { . Tor . }°{ Dunque è sul Tor che si trova! Come ha potuto non riconoscerlo? Illuminate dalle Fiamme riesce a dar un nome ad ogni volte delle fanciulle ch'ha davanti,tutte fasciate da rosse vesti meno che una. Sorride loro,la sua voce non può render omaggio alle Sorelle, e china il capo dinnanzi alla Dama del Lago. Sol ora si rende conto di quanto ha camminato,di quanto le sue membra siano stanche. Le gambe si fanno pesanti e le ginocchia cedono,trovandosi presto a contatto con l'erba. Le dieci dita delle mani vanno a stringere gli steli così forte da spezzarli quasi,gli occhi si fanno lucidi e ben presto le guance si bagnano. Il Tor,le sue Sorelle,la sua Signora...è a casa! Sol ora se ne rendo davvero conto,è tempo di far festa,d'accogliere quella Bambina cui è stato imposto di lasciare il suo giaciglio e che è riuscita a ritrovare la strada.}
NIVIENNE { Sacro Tor } - { Fremono le membra della mediterranea, pulsa il sangue nelle vene della romana come durante la notte di Beltane quando aveva danzato sotto l’influsso della Passione della Giusta. Ed è così che si sente questa notte, inebriata dalla Passione di Colei che è Madre, Giusta e Guerriera. Rossa Signora che tutto può donare e tutto togliere. Le smeraldine iridi si fissano sulla piccola fiammella, può già esser stanca? No, non può esserlo! La forza la deve ghermire e dilaniare! Sol allora la Sapiente avanzerà di alcuni passi verso quella piccola figura rosa inginocchiata al suolo. }
AlzateVi Elysiane del Meriggio! Ve lo ordino! Le Sue Figlie Ve lo ordinano! Pensate che sia questo che Cerridwen abbia in serbo per Voi? Il Ventre della Giusta Vi ha accolta e le Sue Fiamme Vi hanno reclamata! AlzateVi Elysiane, perché da oggi Voi la servirete per l’eternità e oltre! Vivrete con orgoglio la Sua Passione e la sua Forza, ma donerete anche il Vostro Sangue per Ea se mai la Giusta Ve lo richiederà! {
Lungo e difficile è il cammino del Meriggio, giurate con tutta la Vostra anima Elysiane e la Giusta Vi donerà tutto il suo Regno dell’Estate! }
MISTRAL {Sacro Tor}eccola la giovane rosa. Eccola la figlia che non è più figlia, Elysiane. La osserva la mezzosangue… la osserva già distaccata al fianco della Dama del lago. Osserva il corpo nudo della ragazzina con occhi già vuoti, lontani… come lontana si farebbe già la mente, estranea ai richiami del vento, ai rumori della notte [volontà ferrea livello 1], tanto che il capo andrebbe a chinarsi, gli occhi a chiudersi e la mente.. lo spirito. Parrebbe un guscio vuoto in balia del vento alla vista ora quella minuta ancella… Fiamma Antica che il suo spirito tutto andrebbe a volgere alla Signora, alla Giusta, alla Madre guerriera… andrebbe a ricercarne il potere con ogni suo respiro, ogni suo battito… non un verbo da lei, non un gesto… pare un foglia fremente stanotte, una giara che si farebbe vuota per accogliere il potere della Madre che lo spirito andrebbe a richiamare.. la mente lontana…Solo alla Madre stanotte regalata, solo il di lei contatto andrebbe a ricercare la mezzosangue ora, ora che vuota si fa la mente, lontana e solo alla Madre volgerebbe lo spirito [incanto- concentrazione 1/3]
ARSHAL [Tor/Altare] ancora s’avvicina la giovane iniziata e mentre lei giunge, la sacerdotessa si volta per raggiungere l’altare su cui la coppa di ciliegio è stata posta. I suoi piedi si fermano, quando giungono davanti ad essa e le mani avanzano per permettere alle dita sottili di chiudersi su quel legno e sollevarla. Nessun liquido v’è contenuto, per il momento. L’ancella del meriggio alza la coppa fino all’altezza del proprio petto, per poi tornare a voltarsi ed avvicinarsi alle sorelle di rosso vestite, alla Somma, alla giovane che nessuna veste indossa. Il silenzio che fino a quel momento ha regnato sul Tor è stato spezzato dalla Sapiente ed ora lo sguardo si posa sulla piccola Elysiane…piccola, eppure lei non è mi riuscita a vederla come una bambina. Ascolta, ancora una volta in silenzio e torna a fermarsi, le mani ancora alte, la coppa stretta tra di esse.
CALLISTA {.Tor.} . Tremano le fiamme, aumenta la forza di questa brezza costante che accarezza le loro lunghe chiome, di differenti colori, e le loro vesti che di scarlatto dipingono l'intera collina. Tuona severa la voce della rossa Sapiente sulla piccola che ancora il semplice profilo di quel simbolo reca su di sè. Solo quello le è rimasto, seppur il verde sguardo della Dama del Lago afferri più del tangibile in lei, comprenda lo sforzo che non è stato solo mortale. Il peso dell'athame al suo fianco, intrecciato nella cinta d'una tonalità più scura dell'oro, quasi bronzea, diviene quasi insopportabile. Richiami, parole e gesti divengono la realtà, ora. E alla bionda mezzelfa, vestita dal richiamato rosso di Cerridwen, non rimane che afferrare quella lama benedetta, per incidere a fondo il palmo della propria diletta, lasciando scorrere alcune gocce di sangue che dal terreno del Tor andranno assorbite. Verso la sacerdotessa del Meriggio alzerà la propria mano, sopra quel calice che diverrà ricettacolo della sua anima stessa, del suo potere. E lo stesso gesto verrà ripetuto sull'ambrata mano di Arshal e successivamente su quella di Nivienne. Sangue che si mescola nel contenitore di ciliegio, sangue che diviene uno. {
Alzatevi Elysiane! Lasciate udire la vostra voce alla Madre! } S'unisce alla Sapiente il suo richiamo e la sua profonda voce s'innalza nell'oscurità della notte.
ELYSIANE { . Tor . }°{ Ha ragione la Sapiente,deve alzarsi. Annuisce la ragazzina,fa forza sui palmi delle mani,solleva le ginocchia da terra e riacquista la posizione eretta. Osserva i movimenti delle Sorelle con vivo interesse,ode indi il dire della Somma Stella e,per la prima volta dopo tanto tempo, la sua voce tornerà a tingere l'aere }
Sorelle mie,mia Signora...{ sorride fra le lacrime,la voce è rotta e roca }
io...tenterò di non deluderVi e di non deluderLa. Ho acquisito il dono del Silenzio,l'ho scoperto dentro me,ho preso delle decisioni - sempre sotto il Suo vigile sguardo - ,ho fatto delle scelte...ed ora sono qui. Tutto quello che mi viene in mente mi suona scontato,perciò...che sia fatta la Sua Volontà,nulla vale di più { così finisce il suo dire }
NIVIENNE { Sacro Tor } - { Le labbra rosse come il sangue si serrano nuovamente, si perde nell’aere la sua voce severa questa notte. Le smeraldine iridi attendono che Elysiane si rialzi, che dimostri la sua Forza alla Madre, poi si accosterebbe alla Somma. Andrebbe a specchiarsi in quelle smeraldine iridi come le sue, nuovamente, come in passato faceva, eppur una era rossa e l’altra nera…mentre ora ha di fronte la Dama del Lago. Sguardo che si abbassa leggermente, palpebre che si socchiudono sol per pochi istanti in segno di quell’eterno Rispetto che al suo cospetto deve esser donato. La punta dell’Athame andrebbe ora ad inciderle il palmo della man dritta, ad aprirle le carni per lasciarne uscire il suo sangue. Rosso rubino, rosso intenso, rosso come il fuoco. Lascerebbe sgocciolare il suo sangue all’interno della coppa di ciliegio, lascerebbe che il loro sangue si mescoli e che nel frattempo Elysiane del Meriggio riacquisti la voce, quale dono più grande che vada usato con parsimonia? Ed infine intingerebbe le dita nella coppa, andando a prelevare un pò di quel sacro liquido, quasi allo specchio, immagine speculare che Arshal del Meriggio, ed insieme si avvicinerebbero alla Sacerdotessa per gettarle sulle membra nude le stille del loro sangue, quello stesso Rosso sangue che andrebbe a lambirla, ad espandersi come a macchia d’olio sul suo corpo, andrebbe così a cucirla addosso un vestito. Un vestito nuovo per Elysiane del Meriggio, quello destinato alle Figlie della Giusta! }
MISTRAL {Sacro Tor}vento leggero vento che accarezzi questa terra antica, che soffi tra le pietre una melodia che solo a pochi è dato di sentire, di cosa sarai testimone stanotte? Saresti forse tu col tuo fischio, la notte coi suoi rumori a deconcentrare la mezzosangue? sarebbero forse le voci delle consorelle? A tutto il suo controllo, a tutta la sua esperienza farebbe appello la Fiamma Antica [volontà ferrea liv 1] mentre il ricettacolo andrebbe pian piano a riempirsi… e solennemente, lentamente, con la grazia del cigno che dal lago il volo si leva le braccia alte si farebbero, tese verso il cielo alte, bianche falene contro il rosso della veste, cigni che nascono da lago di sangue. Tese, frementi, come fremente sarebbe la sacerdotessa ora, lo spirito, la mente, il corpo, tutto alla Signora dedicato ora estatica solleverebbe il capo, alto, verso il cielo, il viso velato dal corvino crine, gli occhi ancora chiusi alle stelle volti, ebbra del potere della Madre, giara ormai ricolma, fremente [incanto- caricamento 2/3]
CALLISTA {.Tor.} . Ogni stella nel cielo brilla di quel sangue che le verdi iridi della Somma Stella osservano cadere nel calice, lasciando la viva impronta di quella vita e di quell'energia sulla fredda e metallica lama, stretta con forza da una minuta e candida mano. La presenza della rossa Stella al suo fianco è per lei come una calamita in grado di attirare ogni pensiero, capace di intendere il suo volere e la Sua volontà. Tiepido sorriso va a smembrare ogni rigidità del suo alabastrino volto, dai chiari lineamenti d'origine elfica, attendendo che le figlie del Meriggio compiano le loro gesta con il sangue, con lo spirito e con quella magia che è a loro stata donata. Uno sguardo colmo d'affetto per colei che ha intrapreso il lungo e doloroso viaggio imposto dalla Madre, così rapido prima che ella venga avvolta da spire di scarlatto liquido. Solo allora la punta dell'athame verrà bagnata con lo stesso rubino che ancora giace nel ligneo calice e rivolta verso Elysiane {
Il Tempo è Maturo. Tu hai scelto, io ti ho scelta e la Giusta ti ha scelto. Ella è l'abbondanza, Ella genera e divora. Conoscerai il mistero dei rituali e proteggerai il sacro fuoco del Tempio. Rispetterai la guerra degli uomini e sarei per sempre sua. La onorerai, Elysiane? } Serie le sue parole, acre la sua voce.
ELYSIANE { . Tore . }°{ Il nudo ed acerbo corpo vien bagnato col rosso liquido,che s'estenderà sulla rosea superficie fino ad avvolgerla completamente,come una rossa veste. Anzi,in una rossa veste. La punta del sacro athame verrà bagnata dal rosso liquido e la Dama del Lago,avvolta nel suo meraviglioso vestito dorato andrà a porle una domanda,l'ennesima domanda,eppur vitale: La onorerai,Elysiane? La fanciulla cercherà con le iridi lo sguardo di Callista e muoverà il capo in un cenno d'assenso }
Mi impegno ad onorarLa,mia Signora { solenne e sincera come non lo è stata mai,lo sguardo smeraldino è già asciutto,a fatica reprime un sorriso di pura euforia che,altrimenti,le andrebbe da un orecchio all'altro.}
MISTRAL {sacro Tor}Eco lontana la voce della Signora, la voce delle sorelle, eco lontana che alla mente non sarebbe altro che un sussurro [volontà ferrea liv 1] . ora, è una corda tesa. La corda dell’ arco pria che freccia scocchi. È la spada scintillante cui lama la sol rifulge. Così parrebbe la minuta Stella. Tesa verso l’alto, i palmi aperti quasi volesse strappar dal cielo le stelle…La giara or colma sarebbe… e il capo abbasserà di scatto, le braccia scenderanno lungo i fianchi e ora, fino alla vita, aperte, come in un abbraccio un abbraccio volto a tutte, solo ora sarebbe visibile agli occhi delle consorelle il baglior rossastro della stella sulla fronte… un baglior cui sol per poco si farebbe caso… e sarebbe come se giara colma d’un tratto venisse rovesciata, come se tutto il suo prezioso contenuto venisse infine riversato. Fiamme si creerebbero, fiamme tutt’intorno a loro, una colonna che le avvolgerebbe, le riscalderebbe… ma non sarebbe per loro danno alcuno. Una colonna di alta abbastanza da contener tutte le ancelle e larga altrettanto si sprigionerebbe attorno a loro, fiamme alle loro spalle, fiamme attorno a loro, fiamme che guizzano alte verso il cielo sopra di loro… che siano le fiamme monito e ricordo della tua promessa Elysiane del meriggio. Che siano le fiamme il tuo battesimo, la tua rinascita… sorgi, Elysiane de meriggio![dominio elementale liv 5 [ cast 3/3 - colonna di fiamme che avvolge le sacerdotesse]
NIVIENNE { Sacro Tor } - { Attenderebbero le due Ancelle del Meriggio, una accanto all’altra che il liquido scarlatto abbia ricoperto il corpo roseo di Elysiane donandole la sua nuova veste. Sorriderebbero le rosse labbra della Sapiente all’udir la risposta di quella piccola Fiamma prima sopita fra le braci e che ora sta prendendo il sopravvento. Eccole Sorelle e più che Sorelle in questa notte, un patto di sangue è stato stretto fra le Ancelle, patto che mai le separerà nello spirito e nell’anima. Vento che soffierebbe più forte ora, prima di calmarsi quasi all’improvviso alla comparsa del bagliore prodotto dalla stellina rossa sua fronte della loro Stella, che andrebbe ad allungare le braccia ed aprendo i palmi andrebbe a scatenare un incendio rovente. Fiamme, fiamme ed ancora fiamme, fiamme sopra, sotto ed intorno a loro, ma fiamme benevole, che non bruciano le loro Figlie ma le lambiscono e le abbracciano, donando Forza e Passione. Rosse Fiamme che non dilaniano, ma che infondono nuova Ardente Linfa Vitale. Respirerebbe a pieni polmoni la Sapiente e con lei farebbe altrettanto la giovane Arshal, andando a bearsi di quello spettacolo e di quella Forza che si è appena scatenata. Tutto questo è per te Elysiane del Meriggio, gioisci fra le Sue Fiamme! }
CALLISTA {.Tor.} . Ardono le fiamme, arde l'intera collina. Chissà quanti abitanti dell'Isola delle Mele potranno assistere a questo prodigio, a quel richiamo che invade il Sacro cerchio, a quella colonna di fuoco che non brucia ma scalda i loro corpi e le loro energie, fortificate, accresciute ed amate dalla rossa Cerridwen, che così manifesta l'ingresso di una nuova Sua figlia, quella più giovane, quella che accetta le parole della dorata Dama del Lago. L'athame è ancora puntato verso quel corpo che si colora d'una nuova veste, completamente scarlatta, completamente di Sua proprietà. E la veste preziosa tessuta nell'oro della Dama del Lago avanza verso di lei, tra quella cortina di fiamme che tutte circonda. Sorride, d'un sorriso simile a quello di una madre che non vede più la figlia da tempo e che ora vuole riabbracciare, accarezzare, stringerla a sè per non perderla mai più {
Eccoti tra di noi, Elysiane. Figlia del Meriggio, Sacerdotessa di Cerridwen. } E la stellina, nera come la notte, che è tatuata sulla candida fronte della mezzelfa, riluce d'ogni colore visibile, d'ogni sfumatura del rosso. Di quel colore che s'innalza nel cielo, testimone della lama che rapida sale per poi discendere sulla romana, colmando con il sangue delle sue sorelle e della madre la sua stellina. Athame che viene abbandonato a terra, dove tra le fiamme donerà quel sangue rimasto alla terra stessa. Solo per ricercare tra le sue vesti, ove dapprima era stato abilmente celato, il gioiello che ogni figlia del Meriggio reca con sè, per donarlo a lei, alla Sua Sacerdotessa. Nessun'altra parola, solo un leggero bacio che sugella quella nuova stella. Rossa come la Madre.
ELYSIANE { . Tor . }°{ La colonna di Fiamme s'innalzerà dando l'illusione di lambire il cielo e tenendo compagnia all'Isola delle Mele. Ed il sangue delle Sorelle andrà a tingere di rosso rubino la Stella tatuata sulla fronte d'ea,immensa gioia la pervade. Or le vien consegnato il gioiello che la identifica quale Figlia della Giusta. L'indice destro sfiora il monile con delicatezza,quasi avesse paura di romperlo. Sorride Elysiane alle sue Sorelle e alla Signora,e si crogiola nel tepore di quel Bacio che solo la Madre sa dare.}
E così tutto è compiuto. Cerridwen, la Madre, la Giusta, la Gravida ha posato le sue fiamme sul capo di una nuova figlia, sulla giovane Elysiane. Testimoni ne sono state le altre Sue figlie e la Dama del Lago, che tramite il suo braccio ha colmato di scarlatto la stella dapprima incolore della romana. Le fiamme alte si levano su di loro, sulla collina, sull'Isola stessa. Lo sforzo per quel richiamo costerà alla rossa Stella attimi di stanchezza, che solo la felicità per quella nuova figlia e lo stare con le proprie sorelle riuscirà a smorzare. La ruota ha girato per una di loro. Benvenuta, Elysiane del Meriggio.