)O( Il Tempo è Giunto (Alba) )O(

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Nivienne
00domenica 15 novembre 2009 16:25
Nixi, Sacerdotessa dell'Alba [16/10/09]
1^ PARTE:


E' notte. Quel momento in cui i gufi e le civette si richiamano nella luce di un ultimo graffio di luna, uniche voci che resistono tra la fresca brezza notturna. C'è silenzio nel Tempio, un silenzio che nemmeno un sussurro riesce a spezzare. Il silenzio delle ere, del tempo che passa. Tic, toc. Quiete nella Sala circolare, tra il crepitio di ardenti fiamme. Lente le acque che dalla Sacra Polla nei Giardini sgorgano. E' la pace dell'Isola, avvolta da un eterna primavera, che non vede mai sfiorire i propri boccioli. Ma li vede crescere, mutare, divenire. E così, eccole. Tre figure che forse hanno abbandonato la loro veste del colore dei prati per riposare, cullate dal Tempio stesso. Probabilmente dormono perchè è ormai lontana l'ora del tramonto. O forse riflettono su quanto ogni giorno l'Una e Trina sia presente nella loro vita. Ignoriamole ancora per un attimo. Non possono le tre Iniziate varcare l'uscio che conduce al corridoio delle sacerdotesse, ma c'è una di loro che ha sorpassato quel confine. E' la Bianca Magistra, splendore di Arianrhod, portatrice di speranze cantate da una voce d'usignolo. [TURNI: NIXI, ELY, ROSE, MIT. A VOI!]

NIXI (alcova) penombra e quiete, solo questo c'è nell'accogliente piccola stanzetta dove lei riposa. La candela è appena stata spenta e ancora manda un leggero fumo. Lei, avvolta dalla camicia da notte, giace sotto la coperta leggera, ferma ancora gli occhi non sono chiusi, ma già le palpebre chiare cominciano a farsi più pesanti. L'oscurità la culla e la sua mente si perde nei pensieri leggeri che precedono il sonno. Ma più di qualche volta essi si posano su di Lei, che è la più importante all'interno di quel luogo consacrato. Ed è così che infine la mente smette di galoppare tra mille sentieri diversi per fermarsi e raggiungere quel mondo di sogno dove chissà cosa si potrà incontrare, dove ci può essere la neve insieme ai fiori, dove dolore è solo immaginazione.

ELYSIANE { . S.P. | Giaciglio . }°{ Un lontano ricordo par il tramonto a quest'ora,anzi,forse lo è davvero. Il Buio è già sceso sull'Isola delle Mele,invadendo anche il Tempio. Molti degli Avalonesi hanno lasciato che la loro mente giungesse ai cancelli del mondo dei Sogni,ma Elysiane,la più giovine delle Novizie,no. Seduta sta con le gambe incrociate sul suo giaciglio,il letto è fatto anche se un poco sgualcito. Indossa ancora la verde veste,la toglierà sol nel momento in cui deciderà di coricarsi. Pensa la fanciullina, nella sua mente scorrono le immagini del Meriggio passato con Nixi a fabbricar candele e dei dì in cui le Sorelle le han voluto insegnare qualcosa sulla Dea. Un sorriso affiora sulle rosee labbra sue mentre ripercorre tutti questi momenti,lì può vedere,forse quasi toccare,eppure le palpebre son calate. Appoggia le spalle e la nuca al muro ed espira lentamente,il crine è sciolto,non le crea impiccio. Or gli occhietti riapre e lo sguardo va a cercare un angolo della stanza che non sia stato investito completamente dalle Ombre,invano. Il Silenzio culla i suoi muti pensieri,lo stesso Silenzio che le è stato imposto e di cui ora conosce le virtù.}

ROSELINE { . Stanza Privata . }{ E' notte ormai, silenziosa notte che avvolge col suo manto l'isola e la terra ferma. Non c'è rumore a parte il respiro del tempio, respiro di tante sorelle, di figlie, di madri, respiro di tante donne, bambine, adolescenti. E lei, la francese, tra le più giovani, giace nel letto immota, il respiro regolare. Dorme? No, si vedon le palpebre dischiuse a fissare il buio della stanza, gli occhi gelidi fissi al soffitto. E' sveglia la sedicenne, avvolta nella sua camicia da notte azzurrina, e nulla di tutto ciò che la circonda le par reale. La mente è distante da quel luogo così familiare, naviga lontano.I pensieri si perdono all'interno dei meandri dei ricordi, rincorrono aspettative future, sogni, desideri... Eppure, nonostante la mente sia lontana, il suo corpicino è ancora immobile sul giaciglio sfatto, pallido, minuto, magro. La chioma color platino è sparsa sulle lenzuola, i boccoli che hanno ben poco del consueto ordine, Ma questo di sicuro è l'ultimo dei suoi problemi in quel momento di riflessione.}

MITRHIL { ala sacerdotale - corridoio } °° { Il momento è giunto, Mabon è quasi alle porte, è il tempo dell’equilibrio. Ogni cosa ha una sua nascita…una sua crescita e una sua fine, ma l’inverno deve ancora giungere e le piccole luci, che giacciono forse addormentate, devono ancora intraprendere ciascuna il proprio sentiero. Figlia della Dea Vergine, questa è una notte importante, tu aprirai la via a quelle giovani che, con i loro SI, hanno consacrato la loro vita all’Una e Trina. Sei l’Alba che rischiara questa lunga notte, è il tempo di Rhiannon, è vero, ma la tua luce rifulge nel corridoio, dove solo le fiamme delle torce danzano sinuose lungo i muri, rompendo l’oscurità che avvolge il tempio. Sei l’essenza di una eterna primavera, sei il canto degli uccelli, sei il gorgoglio delle acque, sei il cucciolo che viene al mondo, sei il fiore in sboccio; sei la timida luce che avanza dissipando le nebbie delle notte, sei la lieve brezza che accarezza i giovani germogli. La Signora del Lago ti ha chiesto di essere guida e faro, in questa notte, alle tre giovani i cui sogno sono vegliati dalla Dea Velata. Avanzi come piuma candida trasportata dal dolce refolo di vento, sospinta lungo il corridoio dove le novizie riposano; piedi nudi che s’adagiano silenziosi, sul freddo marmo. Perfetta eppure così semplice in quella veste che richiama i cieli primaverili, l’orlo sfiora appena il pavimento in un delicato frusciare di stoffe. Scendono liberi i capelli a coprire tutta la schiena, solamente qualche fiorellino di caprifoglio adorna quel capo che, alle spighe dorate, han rubato il colore. Il monile a forma di stella con l’acqua marina incastonata, scende dal collo posandosi sulla curva del tuo seno, il chiaro simbolo di appartenenza ad Arianrhod, così come quel tatuaggio posto a sigillo sulla tua fronte nonché sulla tua anima. Ti fermi in prossimità delle stanze delle giovani iniziate, senti pulsare quelle giovani luci, ma non percepisci solamente le loro, ma di tutte le sorelle che dimorano al tempio, diversi modi di rifulgere, eppure unite sotto lo stesso sguardo, sotto le stesse fiamme, sopra la stessa terra. Il tuo volto si veste di luce, morbide le labbra, che come boccioli di rosa, si schiuderanno in un delicato sorriso. Il momento è giunto. I tuoi occhi d’argento scivolano lungo le tre porte ma, varcherai quella soglia materiale, con quella forma di comunicazione che vi rende sorelle nello spirito, oltre che nella carne. Una per uno lascerai che quelle parole oltrepassino quei confini, giungendo direttamente a chi è predestinata all’ascolto. [ Telepatia lvl 4 ] °° Destati, non è questo il momento di dormire! Apri gli occhi, figlia della Dea. Il tempo del raccolto è giunto. Il tempo è maturo! °° Accarezzerai dolcemente le loro menti, con quella voce che agli usignoli è stata paragonata, una per volta, sarai per loro il più dolce dei risvegli in questa notte. }

Avanza la notte silenziosa. C'è chi osserva mondi incantati distanti dalla realtà tra il profumo di lenzuola pulite, chi ripensa ai migliori momenti passati in compagnia di coloro che sono divenuti la sua famiglia, le sue sorelle, la sua vita. E c'è chi invece cerca di aprirsi al proprio futuro, ai propri desideri. Una notte come un'altra, una notte come tutte quelle passate tra queste mura. Ma che tra leggeri passi armonici che con sè portano la freschezza della Vergine ed un sorriso sempre pronto per essere donato, muta. Ha un senso questa notte. Qualcosa che penetra nelle menti delle tre iniziate, che le distoglie dalle loro attività. Dormire, pensare, riflettere, sognare. Svegliatevi, ascoltate la Bianca Fanciulla! [TURNI: NIXI, ELY, ROSE, MIT. A VOI!]


NIXI (alcova) nel mondo dei sogni si perde la sua mente, modo incantato che niente o poco ha a che fare con la realtà nella quale si riposa pacificamente il piccolo corpo dell'Iniziata. Sereno parrebbe quel viso chiaro se qualcuno entrasse nella stanzetta. Ma non rimarrà a lungo ignara nel suo sonno la giovane. Una voce giunge nella sua testa. Una voce che inizialmente sarebbe potuta sembrare frutto dei sogni, ma che poi diventa man mano più reale e quella mente intorpidita può finalmente riconoscerla. Gli occhi lentamente si aprono, si fa avanti la consapevolezza di essere stata realmente convocata. Ancora l'alcova è avvolta dal buio della notte, ma non vi è necessità di alcun lume. Si sfila la camicia da notte per la veste color dei prati, più velocemente che il sonno appena interrotto le consente. Si avvia dunque, senza sistemare le lenzuola sfatte verso la porta e infine esce nel corridoio. Ed è lì nel luogo ombroso che i suoi occhi incontrano la figura della Bianca Magistra. ''Sid, siate benedetta dalla Dea'' dice con un filo di voce leggerissimo, che non è in grado di nascondere il fatto che la giovane si è appena svegliata. Rimane ferma dunque in attesa.

ELYSIANE { . S. P. > Corridoio . }°{ Come una nave in balia delle ciclopiche onde d'una tempesta è la mente della quattordicenne,che vaga saltellando da un pensiero all'altro,proprio come se fosse una notte comune. Ma non lo è e l'Iniziata se ne rende conto non appena una deliziosa Voce le rimbomba in testa,dipingendo tutti i suoi pensieri del più candido fra i Bianchi. Sa chi la sta chiamando ed annuisce silenziosamente nel Buio della sua stanza. S'alza in tutta fretta poi,il suo solito sorriso luminoso le tinge già le labbra.. Nell'Oscurità cerca la lignea porta e la maniglia,che vien ben presto abbassata,lasciando avanzare Elysiane nel corridoio sacerdotale. Lì trova - come già s'immaginava - la Bianca Magistra ad attenderla ed assieme a lei v'è anche Nixi. Sorride ad entrambe e china il capo dinnanzi alla Bianca Sacerdotessa,la mancina va poi a cercare la spalla dell'altra Novizia,un gesto che lascia trasparire la confidenza e l'affetto che lega le due fanciulle di verde vestite.}

ROSELINE { . Stanza Privata > Corridoio . }{ Non fa a caso a ciò che la circonda, all'oscurità che permea la stanza, ma come potrebbe ignorare la voce d'usignolo che le risuona d'un tratto nella mente. Sussulterebbe se quella voce non fosse così dolce, Non si chiede perchè, non esita quando il messaggio smette risuonare nella sua mente, ma si alza di scatto, si libera della camicia da notte e, gettatala sul letto indossa la veste verde delle iniziate, poggiata su una sedia che allungando la mano a destra può raggiungere senza difficoltà. Non si cura di aggiustare i capelli, ovviamente, ma si precipita al di fuori della piccola alcova, ove alla luce tremola delle torce potrà scorgere le figure della bianca magistra e delle due iniziate che da tempo come lei dimoravano in quel tempio} Siate benedette dalla Dea, sorelle {andrebbe a dischiuder la boccuccia dando aria alle corde vocali per farle vibrare, e tramutare in parole i propri pensieri. Non aggiungerebbe altro, limitandosi ad attendere, curiosa tuttavia di conoscere il motivo di quella convocazione}

MITRHIL { ala sacerdotale - corridoio } °° { Ed eccole piano piano, una per una, aprire i loro usci e varcare quelle soglie che le separa dal mondo dei sogni, come piccole falene attratte dalla luce e dal suono della tua voce. Sei lì ad attenderle, sei lì per guidarle in questa notte, se lì come loro sorella, ma sei lì soprattutto come una delle ancelle predilette della Fanciulla Vergine. Le osservi, osservi i loro volti, alcuni impiastricciati di sonno, altri ancora con quella luce negli occhi di chi ancora non si è abbandonata alle braccia della Velata. Non solo la Dea le unisce, ma un profondo affetto ha legato quelle tre giovani e di questo non puoi che non esserne compiaciuta. } Sacrum Aveas Mie piccole luci! { sguardo d’argento che in ognuna dei loro occhi si fissa oltrepassandoli, cercando di osservare quello che nei loro animi si cela. [ empatia lvl 3 ] Smarrimento, curiosità, attesa… sorridi a ciascuna di loro mentre nuovamente la tua voce si alzerà a riempire il silenzio di una notte destinata ad essere diversa dalle altre. } Avete iniziato a percorrere un sentiero che conduce a un futuro che non potete conoscere. Dovete percorrerlo senza guardare al passato e lasciarvi guidare da coloro che vi hanno precedute, confidando nella loro saggezza. Accettate, figlie dell’una e trina… accettate e seguitemi, percorreremo insieme, almeno per il momento, questa via! { Non attendi le loro risposte, possono scorgere sul tuo viso la beltà che dell’animo traspare, serenità, gioia; questo trasmetterai loro, mentre volterai loro le spalle per dirigerti verso la sala circolare, al cospetto dell’una e trina. }

Tutto inizia, la Ruota gira. Non riuscite a sentire i suoi meccanismi che scivolano, i suoi denti che perdono la presa per poi agganciare quella successiva? Le iniziate si lasciano alle loro spalle quella che è stata la loro alcova, il loro rifugio, il nascondiglio dei loro segreti, delle loro lacrime, delle loro risate. Così differenti l'una dall'altra. Fisicamente, d'origini, di ricordi distanti che mai le abbandoneranno. Chissà se si volteranno per un'ultima volta, dopo aver udito le parole di Mitrhil, verso quelle stanze. Non le vedranno più. Diverranno sacerdotesse o dovranno abbandonare il Tempio. E' spietata la Dea, non ammette errori, nè esitazioni. Avete scelto voi di servirla, adesso è giunto il momento d'esserne degne. L'invito posto dalla Bianca Magistra non lascia spazio a dubbi. Seguirla, prendere in mano le redini della propria vita. Non è solo la voce di Mitrhil a parlare. E' l'Una e Trina stessa che esige una risposta. [TURNI: NIXI, ELY, ROSE, MIT. A VOI!]

NIXI (corridoio-->sala circolare) quattro figure ora popolano il corridoio ombroso. Tre vestono di verde, una è candida come la luce più pura. Sorride la giovane verso le due Sorelle giunte dopo di lei, un sorriso affettuoso come se fossero sorelle di sangue, figlie della stessa madre umana. In realtà sono più di questo, sono figlie Sue. La voce d'usignolo di Mitrhil rompe ancora il silenzio che per un attimo si era formato. Sono parole che invitano a seguire e a fidarsi di coloro che hanno già visto questa strada. Ed a questo si attiene la giovane nordica. Muovono i passi della giovane nordica. Si accinge a seguire quelli della Bianca Magistra che si sta avviando verso la sala circolare. ''Sì, accetto...'' solo questo sibilo sfugge dalle labbra chiare. Non si volta verso l'alcova appena lasciata. I suoi pensieri sono un misto di curiosità e timore per le parole appena udite. Esse suonano misteriose alle sue orecchie, sibilline. Cosa le riserverà la notte che pian piano sta giungendo? Si fida, di Lei e della Sorella.

ELYSIANE { . Corridoio sacerdotale > sala circolare . }°{ Anche Roseline raggiunge le fanciulle di verde vestite e la Bianca Figlia della Dea e vien accolta da sorrisi calorosi ed affetto,come se fossero Sorelle di sangue. Indi le Tre Novizie tacciono e lasciano che il dire della Magistra raggiunga il loro oto. Ascolta senza batter ciglio Elysiane e sta quasi per voltarsi per cercare la lignea porta della sua stanza almeno con lo sguardo,ma una parte di lei glielo impedisce ,quella parte di lei che,fortunatamente,riesce a prendere il sopravvento. Non si guarderà più indietro Elysiane,forse non avrà più occasione di farlo,mai più. Forse lo farà,ma sol quando l'Ibrida Stella ch'ha tatuata sulla fronte non brillerà di bianco o di rosso o di tenebra. Annuisce quindi e segue la Sorella verso la sala circolare,conscia in cuor suo della decisione presa dalle altre due Novizie.}

ROSELINE { . Corridoio > Sala Circolare . }{ Eccole tutte e tre, le piccole luci del Tempio, la Dea attraverso la Magistra le chiama, esige la loro presenza. E loro sono accorse, hanno risposto al richiamo. L'avevano giurato dopotutto una dopo l'altra danno il loro assenso, senza indugiare, senza esitare. Loro, che sono divenute in quei mesi sorelle al di là dell'affetto, al di là della fede. Non si volta indietro la giovane nordica, non torna con lo sguardo alla propria alcova, c'è spazio solo per il viso della magistra in quel buio spezzato dalle torce, posto solo per le sue parole, per le parole della Dea. } Accetto { esce secca, decisa quella vocina da ragazzetta, l'accento francese ancora presente nei suoi lemmi. E' arrivato il momento dunque? Diranno addio a quel luogo o verranno avvolte da luce, fiamme o ombre? Vorrebbe quasi stringere le mani delle due iniziate, lei, sempre fredda e scostante, si lei. Eppure non lo fa. Non uccide le distanze che vi son tra di loro}

MITRHIL { corridoio => sala circolare | nicchie } °° { apri loro la strada, ti sei voltata prima ancora che potessero parlare, ma hanno accettato di seguirti, odi i loro passi poco dietro di te. Quel sorriso si rafforzerà sul tuo viso, mentre procedi verso la sala circolare diretta alle tre nicchie. Nessun rumore proviene dal tempio, solo il crepitio delle fiamme del sacro braciere fa da sottofondo, mentre spira la fresca brezza notturna, ora che oltrepassi la soglia che divide l’ala riservata alle ancelle, dalla sala circolare. Carezza di luce su quel sentiero buio, leggera e delicata avanzi portando le tre iniziate davanti alle nicchie. Il bianco della tua veste si scontra con l’oscurità del quale il tempio è pervaso, ma procedi tranquilla, certa che i tuoi passi, così come le tue azioni, siano guidati dall’Eterna Fanciulla. Solamente una volta arrivata lì finalmente ti volterai verso di loro ad osservar i loro visi. Puoi comprendere il loro stato d’animo, sei tu stessa passata su quel sentiero che di verde ha colorato inizialmente la tua vita, per poi sfociare nella bianca luce, riversandoti nelle Sue acque cristalline. } il tempo è giunto… non abbiate timore alcuno ma siate fiduciose e aprite il vostro cuore all’una e trina! L’acqua vi monderà, il fuoco vi purificherà, la terra vi accoglierà… donatevi e siate allo stesso tempo dono! { parole di incoraggiamento, parole sussurrate dal cuore stesso, dolci, musicali lemmi a placare le ansie e i dubbi delle giovani iniziate. Attendi ora anche tu Figlia della Vergine. Attendi ciò che deve esser finalmente compiuto. }

Le tre statue osservano la venuta di quelle figure, che senza altre parole rincorrono la chiara veste della Magistra, arrestandosi poco oltre l'Altare Maggiore, lasciandosi avvolgere dalle spirali di fumo che dal braciere si levano verso la volta notturna, popolata da brillanti cristalli e da una sottile falce calante. E' il tempo dei mutamenti. E' il tempo delle scelte. Una fitta nebbia discende dalla volta aperta del Tempio, una luce perlacea che avvolge ogni colonna, una ad una, lentamente. Rapisce quel silenzio che diviene innaturale, raccoglie ogni sussurro. Si spengono le torce, smorzate le fiamme del braciere. Solo Mitrhil non potrà vederla e per lei le tre iniziate rimarranno a pochi passi, con gli sguardi rivolti verso l'uscita della Sacra Dimora. Cosa stanno osservando, tra quella cortina irreale, ognuna sola, separata dalle altre da quell'incanto? Sarà la prima Nixi ad accorgersi d'una creatura che poco distante dai suoi passi la osserva, il muso levato verso di lei. Verde come la stessa veste della nordica, più piccola del suo stesso piede. Una rana. (//http://www.treviambiente.it/13_ricette/images/rana1.jpg) Toccherà poi alla piccola Elysiane, attratta da un debole miagolio, un suono simile ad un richiamo. E' un gatto che dapprima la osserva, poi le volge il posteriore e di nuovo il musetto (//http://web.tiscalinet.it/miaoo/images/Giove1.jpg). Ed infine, invisibile alle altre apparirà a Roseline un magnifico esemplare di gru (//http://farm4.static.flickr.com/3087/2508027587_ac366c95c5.jpg?v=0), che non esiterà ad aprire le sue ali per tre volte, prima di richiuderle nuovamente, osservando la francese. Tutti e tre gli animali vi stanno chiamando. Li seguirete, come avete fatto con la Bianca Magistra, attraverso quella nebbia?

Nivienne
00domenica 15 novembre 2009 16:26
PROVA NIXI


NIXI (tempio) muovono i passi, si accingono a seguire la bianca Magistra. Oltrepassano il corridoio per addentrarsi nel sacro luogo. Ma questa sera c'è qualcosa di diverso nell'aria, nell'atmosfera... Qualcosa che non tarda a manifestarsi. Il silenzio diviene completo, neppure il più flebile sussurro si sente. Una fitta nebbia cala, tutto si riempie di luce perlata. Non vede più nessuno accanto vicina a lei. Cosa accade? questa è l'ovvia domanda che sale nella sua mente, ma non vi è tempo di pensarci. Una piccola creatura salta alla sua attenzione. E' piccola, verde: una rana. La chiama il piccolo anfibio, la invita a seguirlo. E così i passi della nordica fanciulla muovono in mezzo a quel paesaggio di perle per seguire la creatura.

Ogni cosa conosciuta è scomparsa. O forse è ancora lì, dove sempre l'hai vista ed accarezzata. Gracida il piccolo anfibio davanti a te, saltella senza sosta, rapido tra la nebbia che rapida come è scesa si dissolve in un refolo di brezza che accompagna il profumo delle dolci acque del Lago, unite alle fragranze di biancospino che dal braciere si levano. La luna, un sottile spicchio crescente, un'unghia nella notte di rare stelle, fa capolino dall'arcata d'ingresso del Tempio, ove la rana si sta dirigendo e ove tu hai deciso di seguirla, attraverso quelle possenti mura che non conoscono più il dove e il quando del tuo stesso essere. Sei sola, Nixi. Dove sono finite le tue sorelle, dove la Figlia dell'Alba che t'ha richiamato nella notte?

NIXI (tempio) i passi proseguono dietro a quella piccola creatura. Essa saltella tra la nebbia che ben presto si dissolve. Il profumo del lago, il profumo del biancospino che dal braciere si leva. La luna splende nel cielo, si vede oltre l'arcata d'ingresso dove la rana ti sta conducendo. La giovane è sola in quel luogo... No, non realmente sola. Lei c'è, c'è sempre. Ed a Lei si affida del tutto l'Iniziata. Una preghiera si forma nella mente, silenziosa. Le mani si giungono in grembo. Nessuna parola sfugge alle labbra chiare. I passi non si fermano. Seguono quella che sembra essere la sua guida in questa notte non molto illuminata. Ed infine i piedi accarezzano il suolo esterno. Nella sua mente vorrebbero formarsi molte domande. 'Fidatevi dell'Una e Trina...' questo è il monito che nella sua mente rimbomba. Lei c'è.

E la rana prosegue nel suo viaggio, senza fermarsi ad attenderti, senza rivolgerti quei piccoli occhietti neri. Canta e danza sui tre gradini del Tempio, quelli che per la prima volta ti hanno concesso d’osservare l’Una e Trina; la sua voce si leva sicura nei giardini esterni, donando una sensazione di piacere e di gioia, eco incondizionato del suo essere, perennemente in bilico tra terra e acqua, unendo questi due elementi così differenti tra loro. Scendi da quei gradini, Nixi, perchè li potrai salire nuovamente solo se riuscirai a superare questa prova. La Dea è amorevole e saggia, ma sa essere anche terribile con coloro che non si dimostrano degni. Scendi da quei gradini e osserva quella che la notte ti dona. Ci sono sempre stati quei due sentieri inizialmente paralleli, che partono dai tuoi piedi, spingendosi fino a dove la luna riesce a mostrarti? Uno, quello di sinistra, è pianeggiante, come il resto dei giardini che sempre i tuoi occhi hanno visto. E quello di destra è in rapida salita. Quale ha scelto la rana con il suo gracchiare ritmato? Quello di sinistra, ove pergamene e antichi tomi di trattati sulle erbe e le loro proprietà di guarigione giacciono ai suoi lati o quello di destra, spazzato da una leggera brezza che porta con sè i bianchi fiori di biancospino, che radunandosi disegnano sul sentiero stesso la Runa Perth?

NIXI (esterno) continua a seguire la creatura ed ecco che il giardino è raggiunto. Scende i tre scalini, che così tante volte aveva già percorso. Lo sguardo spazia in quel luogo così pieno di quiete. Ci sono due sentieri paralleli, uno pianeggiante ed uno in salita. Uno poco faticoso da percorrere ed uno più impervio. Uno è cosparso di tomi sulla guarigione. L'altro hai una runa formata da fiori di biancospino. C'erano già quei sentieri? Forse si, forse no. Non riesce a ricordarlo, stranamente. Solo ciò che vede davanti a se sembra realtà. La rana gracida e continua a saltellare. Imbocca il sentiero di destra, quello in salita, dove troneggia la runa. E lo stesso fa la giovane Iniziata. Le mani sollevano leggermente la verde gonna. Anche lei quindi comincia a percorrere quella strada seguendo la sua guida. Il percorso sembra lungo, prosegue fin dove la luce della luna le permette di vedere. Continuano i passi, rapidi abbastanza da star dietro alla rana. Il vento le agita la chioma sciolta, qualche petalo candido le carezza il viso. Non si guarda indietro, con fiducia si lascia portare via dal sacro luogo. Lei c'è e questa certezza le basta. Per un attimo il pensiero si posa sulle sorelle rimaste indietro. Probabilmente sono ancora nella sala circolare che aspettano il suo ritorno... O forse sono tornate nelle loro alcove a riposare... chissà. Ma non è il momento di pensare a loro, che sono al sicuro. La mente si volge al suo viaggio, alla rana, a ciò che sta per incontrare.

Hai scelto il sentiero di destra, quello di Perth, quello dell’acqua, quello che rappresenta l'iniziazione, la fertilità ed il mistero. Sarà quello giusto, Nixi della Cornovaglia? Perchè non hai scelto quella via che tanto volevi seguire prima di raggiungere l'Isola delle Mele, quella conoscenza che tanto anelavi nella tua terra d'origine, tra il mare burrascoso e le alte scogliere? Così poggi il primo passo sul sentiero che ai tuoi occhi la piccola rana ha scelto, seppure tu non possa più scorgerla lungo il sentiero. E' il silenzio incombe su quella nuova realtà colorata dai toni pastello, dal verde al rosa pallido che discendono nella notte, come una cortina leggera ed umida, simile ad una nebbia che non t'impedisce la vista. Solo il lento rumore di cascate, lontane, ed il gorgoglio di ruscelli, che s'unisce alle note delicate ed argentine di campanelli d'argento. Ogni albero canta quella musica, ogni stella ne fa l'eco. E dietro di te, le oscure mura del Tempio non ci sono più.

NIXI (esterno) continua il suo cammino lungo quel sentiero impervio in salita. Eppure non c'è più la rana a guidare i suoi passi, dove sarà andata? Forse ha già raggiunto la fine del sentiero... non sa la giovane. Spariscono alle sue spalle le mura del tempio, che fino ad allora erano state il simbolo della sicurezza, ma lei non lo vede. Ma ora qualcosa di strano accade. Il paesaggio perde le tinte della notte, colorandosi di rosa, verde pastello. Colori ovattati, irreali eppure così belli. Una nebbiolina leggera ma non fastidiosa le carezza il viso bianco. Un suono lontano di fragorose cascate e quello dolce di ruscelli distanti sfiora le sue orecchie che fino ad adesso avevano solo ascoltato il canto della rana. Proseguono i suoi passi. Ha scelto quella via, dentro di se la sentiva come corretta. Ma non può sapere se la sua scelta è stata quella corretta. Ma forse presto lo scoprirà. Per ora tutta la sua attenzione è rivolta al sentiero che sta percorrendo e al paesaggio sul quale i suoi occhi forse stanno per posarsi.

Oh, no. La rana c'è ancora, non ti ha mai abbandonata. Osserva il piccolo e verde anfibio tra quella nebbiolina, distante qualche passo da te. Osservala mentre quella magnifica cortina che ha assorbito il paesaggio si riversa su di lei, circondandola in un alone di luce che diviene fine pioggia. Ritorna la luna crescente e con lei la notte della realtà, quella della cruente e terribile verità, quella che ti rivela due figure vestite dallo stesso colore dell'animaletto e anche del tuo. Non sono forse Roseline e Elysiane, le tue sorelle, le iniziate che stanno affrontando lo stesso cammino insieme a te? Perchè credevi che fossero rimaste indietro, al Tempio ad attenderti? Giacciono sul lato del sentiero, i volti pallidi, scavati, hanno il segno della malattia e della morte che sta giungendo. Le vesti troppo abbondanti scendono sulla terra, rivelando scarne membra di chi soffre. Non è forse la stessa malattia che ha contagiato il tuo villaggio, portando verso l'Oscura la tua maestra e tutti quei bambini innocenti?

NIXI (esterno) gli occhi sono ancora puntati avanti, ecco la rana, credevi di averla persa ma forse era solo distrazione. La luce del paesaggio si riversa d'improvviso sul piccolo animaletto e infine la luce diviene pioggia. Le piccole gocce le sfiorano il viso, la chioma si riempie di perline d'acqua trasparenti. Ma il paesaggio è tornato ad essere quello notturno che prima aveva lasciato. Ma c'è qualcosa di diverso. Due figure ci sono ai lati del sentiero. Si avvicina la nordica. Il volto si fa pallido. Sono le sue sorelle Elysiane e Roseline, distese al suolo. I volti sono pallidi e scarni. Un ricordo giunge rapido alla sua mente. Una malattia, una malattia conosciuta. Un brivido gelido le percorre la schiena nel vedere le due amate sorelle con cui aveva percorso la stessa strada nel tempio, colpite dal quello stesso male. Si avvicina a loro lesta. Credeva fossero al sicuro nel sacro luogo, quanto si era sbagliata... Corre vicino a loro, si inginocchia sul terreno umido. Chiama il loro nome con un filo di voce... Lo sguardo gira ancora, tuttavia. Si posa sulla rana che ancora dovrebbe essere lì vicina a lei. Forse da colei che è stata la sua guida apprenderà ancora qual è la cosa giusta da fare, il sentiero da prendere. Cosa le consiglierà stavolta la guida?

Brilla la luna crescente sul tuo capo e su quello delle tue sorelle. Ma su di loro c'è anche l'alone della malattia, e quel che su di te è argentato splendore, sui loro volti è il pallore della morte. Gracchia nuovamente la rana, s'allontana dalle due figurette per fissarti immobile, senza più cantare nè danzare. La natura è immobile attorno a te, la musica è cessata e perfino quelle cascate paiono così distanti e così irreali. Non c'è nemmeno il Tempio dietro i tuoi passi; ci sono solo loro e la fine. Cosa potrai fare Nixi?

NIXI sono lì davanti a lei, distese al suolo le sue Sorelle. Ma non luccicano di vita i loro occhi, non c'è colore nei loro visi scarni. E quale sofferenza suscita dentro di lei quella vista. Gli occhi azzurri diventano lucidi e alcune perle cadono dai suoi occhi che più non riescono a trattenere le lacrime. Non la guida più la rana, la fissa, immobile. I suoni sono remoti. Vorrebbe aiutarle ma l'unica cosa che può e deve fare è rimettersi alla Sua volontà. Le palpebre si chiudono, le mani si giungono in grembo. E verso di Lei corrono i pensieri della giovane. Si fida di Lei anche in questo momento in cui la fiducia potrebbe venire meno, vinta dal dolore. Prega per loro, in silenzio. Anche il paesaggio sembra piangere assieme a lei per mezzo di quella pioggia d'argento. Anche la rana sembra condividere il dolore... Un tempo aveva promesso di accettare qualunque cosa Lei volesse. Forse è proprio adesso il momento di sperimentarlo...

Il tempo par essersi fermato. Che senso hanno le stagioni quando si vive sull'Isola delle Mele, che senso ha il battere della terra che mai conosce il riposo oppure cercare tra le stelle il segno del mutamento? Minuti, ore, giorni, forse mesi trascorrono. Respiri silenziosi e lacrime che superano ogni distanza e ogni confine, incapaci di trattenersi, scivolano come la dolce pioggia che scende libera in quella terra sconosciuta. Non c'è dono più grande della preghiera, del rivolgersi a lei, all'Una e Trina, per l'iniziata che sosta accanto alle sue sorelle, prive di coscienza, forse già destinate a conoscere la chiusura del loro cerchio. Solo un attimo, solo un batter di ciglia bagnate dalle lacrime e dalla pioggia per comprendere che non ci sono più innanzi a te, fuse in un unico essere che prende forma dove dapprima quei pallidi corpi osservavi. E' una splendida fanciulla dal lungo crine dorato, lungo fino alle caviglia, d'una bellezza semplice e splendente, vestita d'un abito candido che volge le braccia verso di te, sorridendo lieta.

NIXI il tempo par non scorrere o forse semplicemente è lei che non lo sente, avvolta in quel torpore di tristezza. E nonostante tutto continua a pregare fiduciosa. Ma basta poco, un solo attimo perchè quella visione di morte si dissolva. Non ci sono più quei corpi scarni e malati. L'atmosfera di morte sembra dissolversi lentamente, trasformandosi in qualcos'altro. Ed ecco che la visione cambia e davanti alla giovane nordica appare una fanciulla. Gli occhi azzurri si spalancano nell'osservare quello splendore d'oro e bianco, quella bellezza così perfetta. Ella le tende le braccia e le sorride contenta. L'Iniziata è ancora inginocchiata al suolo, le mani sono ancora giunte. Ma le lacrime smettono di scorrere lungo le bianche guance. Gli occhi riprendono a brillare davanti alla Fanciulla, lieti a loro volta. Ella la chiama. Così si alza la nordica, muovono i passi verso quel bianco splendore, in silenzio.

E' un'immagine eterea, uno splendore in cui ogni raggio lunare sembra essere intenzionato a scivolare, sulla sua candida veste, sul perfetto incarnato di quella fanciulla. Il cielo smette di piangere e solo la rana gracida ancora una volta, come se fosse stata richiamata dalla fanciulla stessa. Una voce si leva dalle rosee labbra, che mai cessano quel sorriso dolce e amorevole "Precipita nel gorgo oscuro del pozzo dei tuoi pensieri. Lì troverai la risposta a ogni perché." . Sono musica le sue parole, incantato suono l'indovinello. Il braccio destro, avvolto in bianchi veli ondeggianti nella fresca brezza della notte, indicano una pozza a lei accanto, ove forse è sempre stata, vicino alla verde ranocchia.

NIXI quell'immagine eterea continua a sorriderle in modo amorevole. E questo non può che confortare l'animo della nordica che fino a poco prima era preso da un profondo dolore. Ora la sua voce della fanciulla rompe il silenzio, come note musicali che si librano nell'aria. Ma sono molto più dolci di quelle di un'arpa o di un flauto. E al suo comando la pioggia cessa. Un braccio leva nell'indicare una pozza d'acqua accanto a lei. L'Iniziata si avvicina come le viene indicato. A lenti passi si avvicina alla polla. Gli occhi si posano sullo specchio d'acqua reso scuro dall'ombra serale. Un passo compie avanti ancora, all'interno della pozza. L'iniziata si fida di Lei. Perciò fiduciosa continua ad avanzare. L'acqua sale, le lambisce la veste, le gambe. Sale sempre di più il suo livello, è fresca e scura. Cosa troverà nel pozzo dei suoi pensieri? Ogni risposta ha detto la fanciulla...

L'acqua è fresca ed oscura come la notte stessa; la polla è profonda e ad ogni passo dell'Iniziata, centimetri di verde stoffa vengono lambiti e trattenuti dallo stesso gorgo delle acque, strappati nel vortice della forza che la costringe a sprofondare sempre più nelle tenebre. Un ultimo sguardo e forse il dolce sorriso di quella fanciulla ancora ti viene mostrato, fiducioso e dolce. Non temere l'acqua, Nixi. Respira tra quelle onde, lasciati prendere da quei mulinelli che ti stringono, ti accarezzano dolcemente, ti solleticano soavi. Precipita nell'abisso di quelle acque, là dove una chiara luce sembra chiamarti; abbandona quella verde veste che non ti serve più. Acque che non demordono, creando onde più alte più di lei. Ma lei non è più un'Iniziata del Tempio, ora.

NIXI continuano i suoi passi all'interno di quel pozzo scuro. Ma l'acqua non è fredda ne minacciosa, bensì fresca, accogliente. Il vortice la trascina giù, sempre più giù. Ora l'acqua l'avvolge completamente, può vedere i capelli fluttuare dolcemente all'interno del gorgo. La veste verde sembra sparire, strappata da quella forza che tutto prende. Ma è una forza benevola, avvolgente. Si lascia andare la nordica che ora non è più Iniziata a quella fresca carezza. Grandi sono le onde intorno; sono onde che non annegano, ma che neppure la lasciano andare, la reclamano. E non le teme la nordica fanciulla, che con fiducia si lascia trascinare sempre più in basso. E nel fondo dell'abisso comincia a farsi strada una luce, sempre più vicina e più bella. Risponde al suo richiamo la giovane lasciandosi portare dalle onde. Non c'è paura, nemmeno il minimo timore in lei. Ecco la luce, è sempre più vicina. E' bianca, chiara. Sfiorano i suoi raggi il corpo chiaro che di luce par cingersi. Sorride...
Nivienne
00domenica 15 novembre 2009 16:26
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Nixi Sacerdotessa dell'Alba


Avvolta completamente dall'acqua, una sensazione piacevole, dolci carezze d'un elemento che rifiuta di lasciare a se stesso il nudo corpo della nordica. Nuota Nixi, verso una luce che dal fondo della pozza risplende, lieta d'essere come libera sirena tra quelle onde, lieta forse di rinascere. La luce si avvicina, circonda di magia colei che fu iniziata. E più si avvicina a quella bianca fonte, più le acque si ritirano, mostrandole una sottile ferita nella volta notturna, una debole luna calante. Quanti giorni sono trascorsi in quel luogo senza un tempo? L'astro ha mutato il suo corso, nulla sarà più come prima. Un sentiero nasce dalle ultime onde che si infrangono contro l'oscurità quasi totale della notte, spezzata da una nuova luce, splendente e magnifica, che sulla sommità di una conosciuta collina mostrerà a Nixi tre sagome illuminate dalla stessa bianca luce. Le sembreranno tre colonne di candido barlume. Bellissime.

NIXI (tor) l'acqua lambisce quella pelle così chiara, è fresca ma non fredda, è piacevole. Essa la trascina verso quella luce bianca che pian piano comincia a mostrare delle scaglie scure. Ed eccola, la notte si mostra ai suoi occhi. La luna splende sottile nel cielo. Sembra trascorso un tempo lunghissimo da quando ha lasciato la sua alcova. Ma forse esso è molto breve. Ora i piedi possono sentire la terra sotto i piedi. Lo sguardo si alza fino a posarsi su un luogo conosciuto. Il sacro cerchio di pietre è proprio innanzi a lei. Ma in esso ci sono tre figure ammantate di una splendida luce bianca. Sono bellissime a guardarsi. Verso di loro muovono, forse timidamente, i passi di colei che non è più iniziata. Tutto è avvolto da quella chiara luce, sebbene sia notte. Come sembra tutto magico, irreale, splendido... ecco, infine arriva all'interno del sacro cerchio.

MITRHIL { Sacro cerchio di pietre } °° { E’ quasi il tempo della luna nuova. Luna che ha in sé la rinascita della luce, una luce alla quale presto se ne aggiungerà un’altra. Sei già passata per quel sentiero che ti ha portata a Lei… e ora attendi che quella fioca fiammella possa risplendere della luminosità che merita. Figlia della Bianca Vergine, eterea creatura di rara beltà d’animo, attendi perché possano le tue mani stringere quelle della giovane, accogliendola come si accoglie una figlia, una sorella, perché tutto possa avere nuovamente inizio. A te l’onore di incoraggiarla, mentre la Stella dell’Alba e la Somma Signora risplendono di quella luce di cui tu stessa fai parte. L’Una e Trina questa notte si veste del candore e della purezza di Arianrhod. } Non temere figlia della Dea, lascia pure che Ella vi guidi; ci fu un tempo in cui la sua voce parlò al vostro animo. Voi l’ascoltaste divenendo sua ancella, lasciate ora che la sua luce avvolga nuovamente il vostro cuore e la vostra mente! { musicali le parole che da quelle labbra che, come boccioli in primavera si schiudono, mentre tenderai verso di lei le tue mani affusolate, invitandola a percorrere quella breve distanza che ormai vi separa. } non abbiate timore, siete uscita dalle sue acque, siete rinata a nuova vita…abbracciatela e abbandonatevi a Lei! { si dipinge sul tuo viso un sorriso dolce, materno, perché tu, insieme alle tue sorella, possiate essere il ponte per condurla definitivamente alla Vergine. }

CALLISTA {.Sacro Cerchio.} . Sta morendo la luna e con lei ogni forma di quella luce che potrebbe inondare l'antico cerchio di pietre, erette verso quella sottile falce, poco più di un graffio nella totale oscurità. Muore per poi rinascere. Esattamente come colei che le tre figlie del Tempio stanno attendendo, una dietro l'altra. Chissà quali prove ha affrontato, chissà se con sorrisi o paure il suo animo accoglierà la loro visione. La figura centrale tra le due ancelle della Vergine si mostra da sopra il capo della bianca Magistra, completamente vestita d'oro, una cascata di prezioso colore che tuttavia verrà meno nello scorcio mostrato a colei che risale lungo la spirale della sacra collina. Splendono di bianca luce, in ognuna di loro è presente la purezza ed il candore di Arianrhod, la Fanciulla. Sorriso che fa eco alle parole di Mithril, braccia che si sollevano parallelamente al terreno, allargando quel candore che non si smorza, aprendo un varco nelle tenebre che la Vergine mai permette di troneggiare. La sua voce s'espande nel silenzio del Cerchio, rauca eppure nella melodia più dolce di cui possa appropriarsi { La nuova vita vi attende, Nixi. Superate l'ultimo scoglio, abbracciate la Sua innocenza } Esattamente come colei che la precede e come colei che la segue, sorelle e più che sorelle strette nell'abbraccio di Arianrhod, le gambe vengono divaricate il necessario affinchè la giovane possa oltrepassare quel corridoio di vesti e di bianchi bagliori.

EILUNED {Sacro Cerchio} Ormai è vicina la notte di Rhiannon, la notte in cui il velo tra i mondi diventa labile come la tela di un ragno. Ma stanotte le stelle del Tor, e la piccola falce di luna che regna nel cielo vedono brillare sotto di loro la luce dolcissima di Arianrhod. La piccola luce che il mondo chiama Nixi , dopo chissà quali scosse il suo animo ha dovuto subire, si ritrova nuda, così come quand'è nata a questa sua vita. Forse , se lei ed Ella infine lo vorranno, oggi per la delicata fanciulla di Cornovaglia si aprirà una nuova esistenza. Ma prima il suo corpo dovrà attraversare un nuovo percorso, di nuovo un tunnel che non si sa cosa preservi. Un passaggio pieno di luce bianchissima. La stella dell'Alba è l'ultima arcata di quel passaggio. Nessuna parola potrebbe espire appieno ciò che la sua anima sta provando in quel momento, è tutta la gioia più pura. La gioia del primo respiro, la gioia del vento che accarezza le guance, la felicità del primo amore...In lei sente turbinare tutte queste cose, e tutte queste cose fanno parte di Ella. La bianca veste ondeggia leggera intorno al suo corpo minuto, i capelli , scuri come la notte danzano cullati dal vento. Prima la voce della Magistra, dolce come il canto di un usignolo, poi quella della Somma Stella, roca ma alle sue orecchie perfetta hanno cancellato il silenzio che regna sul sacro monte. Infine la sua, leggera come lo zefiro, dolce come il fruscio delle foglie si innalza con una dolcezza quasi sovrannaturale ad intonare un canto alla Bianca Vergine, un canto antico come quelle pietre, un canto che ha il sapore della primavera e che infonde coraggio e un dolce tepore.

NIXI (sacro cerchio) i passi si arrestano, sulla cima del sacro luogo. Tre figure splendide ammantate di bianca luce stanno dinnanzi a lei. Esse sono circondate da un bagliore uguale a quello della luce che l'ha appena condotta fuori dalla acque verso il tor. Non tarda a riconoscerle. Una è la Bianca Magistra che l'ha guidata nel primo tratto del cammino. Al centro c'è la Somma Stella ammantata d'oro. Infine vi è la Stella dell'Alba. E' la voce di Mitrhil a levarsi per prima delicata e melodiosa. Essa è rassicurante e la invita a non avere paura. Dopo il silenzio e i rumori ovattati ascoltati in quel viaggio che ora forse sta giungendo al termine il suono di una voce reale suona strano alle sue orecchie. Segue quella della Dama del Lago che questa notte è ricolma di melodiosa dolcezza. Infine quella di Eiluned si leva in un canto incoraggiante. Un ultimo ostacolo da oltrepassare le viene indicato. Nessuna parola viene pronunciata dalla nordica. Solo un sorriso viene rivolto alle Sue Figlie che sono lì per lei. E così si accinge ad oltrepassare quel passaggio. Le mani vanno ad accarezzare l'erba come le sue ginocchia. A gattoni prosegue come una bambina che ancora non può camminare. La stoffa delle vesti le carezza la schiena nuda. La candida luce l'avvolge mentre attraversa quel percorso. Il canto la rassicura nel profondo. Passo dopo passo, prosegue, in quella strada di rinascita che la porterà alla Sua innocenza. Finchè ancora una volta la brezza estiva della sacra collina non la tocca.

MITRHIL { ° Sacro cerchio ° } .°. { Senti l’eco delle tue sorelle che dopo di te l’esortano nuovamente, prima la dama del lago e poi la stella, l’ultima che vedrà Nixi passare attraverso quel breve corridoio di luce. E sarà la sua voce delicata a risuonare in quel sacro cerchio, alzandosi come filo d’argento verso le stelle, mute spettatrici della luce della Fanciulla. Si lega alla Stella dell’alba la tua voce, una terza sopra, fondendosi in un tappeto armonico, facendo risaltare ancora di più la melodia principale di colei che è figlia prediletta di Arianrhod. Si inchina la giovane iniziata iniziando a percorrere l’ultimo tratto che la porterà definitivamente da colei che l’ha scelta. La tua veste la ricopre, lambendole delicatamente la pelle nuda, non più Nixi, ma un’anima di luce scivolerà sotto di te, proseguendo oltre. }

CALLISTA {.Sacro Cerchio.} . Si levano le voci ed i canti melodiosi delle Figlie dell'Alba, melodie che la mezzelfa non riesce ad eguagliare con la sua profonda voce, preferendo non pronunziare parola in quella rinascita, in quell'attraversamento simbolo, colmato dalla bianca luce della Vergine, musicato da suoni pregni d'amore e da fruscianti abbracci. L'ignudo corpo della figlia della Cornovaglia scivola sotto i veli della dorata veste della Dama del Lago, perdendo quelle gocce che ancora inumidivano il suo crine e la sua candida pelle. L'ultimo ricordo di ciò che fu e che presto diverrà. Il volto dai fini delicati d'origine elfica vaga nella pienezza della volta notturna, soffermandosi sui cristalli che splendono meravigliosamente, come una cornice strutturata appositamente per quell'occasione, per quel rito di passaggio. E sorride il suo pallido volto, perso nel piacevole momento, perso nell'amore della Fanciulla. Ogni traccia di preoccupazione e di timore vengono spazzate via da quei canti e da quei bagliori che elle stesse emanano, per volontà dell'Una e Trina vestita a bianco in questa notte.

EILUNED {Sacro Cerchio} Non è molto alta la Stella dell'Alba quindi Nixi tocca con il suo corpo le gambe leggermente divaricate e per lei, che mai ha dato alla luce un suo bambino è come la nascita di una figlia, il suo cuore ed ogni più piccola fibra del suo essere sembrano vibrare dalla gioia di quella nuova nascita, la nascita di una bianca Luce. La nascita di un aura che è stata scelta, tra tante dalla Bianca Vergine. La Bianca Dama esulta in Eiluned ed è come se una luce chiarissima e superba intrecciasse ora le quattro donne. Come se la Sua luce le legasse indissolubilmente, le cullasse leggera. E ancora il canto, ora intrecciato a quello di Mithril si innalza sempre più potente, quasi l'urlo di una madre che dà alla luce suo figlio. Ed infine la giovane Nixi supererà anche quest'ultimo passaggio senza che alcuna traccia dell'acqua in cui era immersa rimanga sulla sua pelle. Nuda eppure rivestita della Purezza di Arianrhod. Nell'aria sembra che si espanda il dolce profumo dei fiori di primavera, mentre ancora, di nuovo dolcemente risuona il canto delle ancelle della Bianca.

NIXI (sacro cerchio) il canto continua a levarsi intenso e dolce, come il fumo dell'incenso. Tutto sembra cancellarsi al suo passaggio, non ci sono più paure ne preoccupazioni. E' rassicurante, infonde coraggio e amore. Colei che non è più iniziata continua in suo percorso, circondata da quella chiara luce, portatrice di rinascita. La sfiorano stoffa e pelle. Infine l'aria estiva riprende a soffiare leggera e a sfiorare il corpo minuto della nordica. Il percorso luminoso termina. Si rialza lentamente. Le gocce che prima la ricoprivano ora non ci sono più, portate via dalla stoffa delle vesti. Lo sguardo si volta verso coloro che la stanno accogliendo nella nuova vita che Ea le sta donando. Ancora c'è il sorriso sereno sulle sue labbra, poichè non ci può essere alcun dolore in questa notte. E' come una bambina che ha appena lasciato il grembo della madre... nuova.

CALLISTA {.Sacro Cerchio.} . Non ha bisogno di voltarsi per accertarsi che Nixi ha superato anche la Stella dell'Alba ed è libera da ogni residuo di quel faticoso viaggio; si libra come farfalla dal suo bocciolo nell'aria fresca della collina, racchiusa nel potere del sacro Cerchio, esplosa come una fiamma di luce bianchissima dai loro mortali corpi. Ella sa, l'urlo della prediletta di Arianrhod è stato colto dalle sue puntute, libere da ogni acconciatura, chiaramente visibili. E' il vento che glielo ha sussurrato, è la terra che ha tuonato solo per i suoi piedi scalzi, sono le onde del lago che mormorano lentamente. Un passo laterale viene affrontato, l'erba fresca della collina solletica la sua dorata veste ed una giravolta riempie d'oro la sua alta ed esile figura, volgendosi verso Nixi con un sorriso ch'ella ricorderà come totalmente estraneo dal loro primo incontro, quello che gettò le basi per il futuro. Per questo futuro. { Avete visto la morte e siete rinata. Avete scelto di proseguire e Lei vi ha accettato nel Suo abbraccio. Conoscerete la felicità d'un nuovo pianto ed i segreti di ogni nuova nascita. La Primavera vi attende, Nixi della Cornovaglia. } Dolce come il miele la sua voce, seppur grave e profonda rispetto a quelle delle figlie dell'Alba, differente per natura, non per divina scelta. I suoi passi la conducono, senza fretta alcuna, mentre scorrono altre nuove parole, di fronte a Nixi, chinando il suo delicato volto per catturare il suo { Sentite questa nuova brezza che giunge dal lago? E' Lei che vi reclama, con i Suoi profumi e la Sua musica. La accettate con voi e dentro di voi? } Non attende risposta la Dama del Lago, perchè ogni parola diviene inutile, in quel momento. La abbraccia semplicemente, con un radioso sorriso prima e con una dolce stretta poi. Le sue labbra si abbassano per posarsi su quella piccola stellina priva di colore, tingendola con un delicato bacio di assoluto candore { Benvenuta, Nixi dell'Alba, Sacerdotessa di Arianrhod } E la sua stellina, nera come la pece, diviene pura come la stessa che conosce la nascita, risplendendo pura tra le antiche pietre {// Luce di Stella liv.6}

EILUNED {Sacro Cerchio} Una sensazione di calma e dolcezza la inonda come un fiotto di acqua tiepida. Le sembra che ogni cosa intorno a lei partecipi al canto delle ancelle di Arianrhod, la terra, l'erba, le pietre, il lago ed anche il cielo stellato è come se l'Isola che Lei ha voluto e creato esultasse con loro per la nascita di questa nuova figlia. E nel momento in cui la stella che non aveva colore si tinge del bianco della Vergine un fremito che ogni ancella della Dea potrà sentire le pervaderà il corpo. La luce limpida della Vergine inizierà a brillare sulla sua fronte, sorella di quella della Somma Stella [//Luce di stella liv.5]. Un gesto leggiadro e veloce le farà prelevare dall'altare di pietra una semplice collana ornata da un ciondolo a forma di stella fatto acquamarina, lo stesso colore della veste delle due figlie di Arianrhod e di quella che avrà la nuova prescelta. Con passo leggero la Stella raggiungerà poi Nixi e, dopo aver messo il delicato monile sul collo anch'ella l'abbraccerà ponendo un bacio sulla stellina bianca e dicendo con voce melodiosa come se stesse ancora cantando *Il suo sguardo su di voi si è posato, e mentre voi percorrevate il suo sentiero, le sue acque vi hanno circondato mondandovi e donandovi un Aspetto nuovo come un fiore di primavera*. La stella dell'Alba ne carezza il volto con affetto quindi ne prende la mano come per condurla alla Magistra che lì accanto l'attende.

MITRHIL { ° Sacro cerchio ° } .°. { Si leva ancora con forza la voce della Stella, quasi quanto quelle madri che hai assistito nel mettere al mondo la loro progenie. E’ dunque giunto il tempo anche per la piccola iniziata ora rivestita della luce della Fanciulla Vergine. Ti volti per osservare colei che sarà sotto la tua protezione, sotto la tua guida. Le sorridi dolcemente, colmi di un amore sincero sono i tuoi occhi che rifulgono come le stelle questa notte. Il tor è illuminato da Colei che è l’inizio, da chi porta tra le mani il dono della vita. Ed è proprio nel bacio della Somma, sulla fronte di Nixi, che Arianrhod suggellerà la sua promessa fatta con lei molte lune addietro ormai. In quell’attimo risplende insieme alle altre, la stella sulla tua fronte, candida, pura, irradierà il tuo volto della Sua presenza. { // Luce di Stella liv.4 } Sboccia il nuovo fiore, sboccia in quell’eterna primavera della Vergine fanciulla. Partecipi della sua gioia, perché invero non c’è cosa più bella di una vita che nasce. sospinta da quella leggera brezza tiepida, che porta con sé i profumi dell’eterna primavera, muovi qualche passo per raggiungere il sacro altare di pietra, dove giace su di esso, la nuova veste dai colori dei cieli tersi. Morbida la stoffa che solleverai tra le mani, per porgerla alla piccola Nixi accompagnata dalla Stella. } Tu sarai la primavera che scioglie il freddo inverno, sarai la luce che brilla nel buio più scuro, la Speranza nell'ora della disperazione! Vestiti di nuova luce, perchè tu ora sei Nixi, figlia dell'Alba! { aiutata dalla Stella, vestirai così di quel nuovo abito, la giovane sacerdotessa dell’alba. }

NIXI (sacro cerchio) il percorso di luce è terminato, lei è rinata. La Somma Stella si volta verso di lei. Un sorriso c'è sulle sue labbra, così in contrasto con lo sguardo severo che tanto tempo prima le rivolse al loro primo incontro. E la sua voce si leva, grave, ma ancora dolce come il miele più pregiato. Parole portatrici di gioia, di sorrisi. Sì, la giovane nordica sente la brezza profumata che viene dal lago. Riceve un abbraccio e un bacio sulla fronte che tinge di bianco la stellina. Una stretta che viene ricambiata. Non può far a meno di sorridere, felice, la nordica fanciulla che da ora appartiene alla Vergine. E' la Stella dell'Alba a raggiungerla poi. Al collo le pone un monile a forma di stella chiaro come le loro vesti. Anch'ella si accinge ad abbracciarla. Le sue parole si levano ancora soavi, seguite da quelle di Mithril. Una veste candida avvolge ora il corpo della fanciulla. Una lacrima scende lungo la guancia chiara. Essa esprime tutta la gioia profonda e l'emozione che pervadono la sua anima. ''Mi impegnerò con tutte le mie forze per servirLa.'' per la prima volta la sua voce si fa sentire nel sacro luogo, dopo il silenzio del viaggio. Si richiudono così i boccioli delle sue labbra, con un dolce sorriso.

Danzeranno e canteranno per tutta la notte le figlie di Arianrhod, com'è loro tipico festeggiare. Ci sarà l'amore per questa nuova sorella ricolma di bianco splendore, ci sarà la dolce musica ad accompagnare la sua nascita. "Precipita nel gorgo oscuro del pozzo dei tuoi pensieri. Lì troverai la risposta a ogni perché". Questo aveva sussurrato una fanciulla a Nixi, durante il suo viaggio oltre il dove e oltre il tempo. Questo è il tempo delle risposte e del Suo amore. Benvenuta Nixi dell'Alba.

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