)O( Il Dono come Prova. La Sacerdotessa delle Tre Vie. Nixi ed Isolde )O(

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)Krysliin(
00mercoledì 4 febbraio 2015 10:37
RIASSUNTO


L'attende Krysliin proprio ai piedi della Vergine. Isolde non tarda ad arrivare
ma un'altra ombra di fanciulla tenta di tenersi lontana
dagli occhi della Triade. La bianca sacerdotessa a metà le richiama
entrambe e la lezione per Isolde diventerà per Nixi la prova del suo coraggio.
Ricordare quel cammino nella luce che un tempo le apparteneva.
Isolde ascolta ed impara il Volto di Arianrhod, i sacri oggetti e
conoscerà i nomi delle Sacerdotesse che l'hanno servita.
Krysliin appare come la Goccia d'acqua che impersona e alla fine
vince forse la conquista di qualcosa che da tempo non trovava.
La Speranza.



COMMENTO

Bellissima e sottile giocata tra queste tessine!
Grazie e a presto.




{ NICCHIA ARIANRHOD }






KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | La stai attendendo. Oltre il fuoco del Braciere per spostare lo sguardo sul Volto della Fanciulla e nel mentre a quanto -contrariamente- usi fare di solito, non stai pregando. No, non ora, che cammini avanti ed indietro tra le fiaccole accese e le erbe bruciate, scalciando la veste sacerdotale del bianco slavato tra le ossa della tua carcassa che ti ha resa pazza, questo Bianco, è ogni giorno di più, un fardello gravoso, non sai il perché. Forse un destino che scende e poi si spacca così in picchiata. Hai i capelli raccolti in una specie di coda che è libera e lunga oltre le spalle e sfiora il mezzo delle scapole, un'immagine pura, purissima di te, nemmeno sai fingere perché la voglia di felicità e di canto eterno è intrinseco tra le membra e la stoltezza di questo tempo che passa. Vano. Passa ma vanamente, così pensi. C'è qualcosa da molto tempo che ti rende inquieta. La maledizione prima, le nebbie calate dopo. Nell'aria c'è il frutto dell'oblio e a te tocca portare una stolta e vuota speranza. Non sai quanto possa valere questo gioco, quando sei terrore. Orribile corvo che apre le proprie ali e scavalca il mondo per morire. Cadere ai tuoi piedi. Per questo motivo ispiri dalle narici. Controlli con lunghe occhiate i corridoi dai quali Isolde potrebbe arrivare.



NIXI (stanza ospiti->sala circolare) Con un lieve rumore la porta della stanza per gli ospiti che le è stata assegnata si è chiusa alle sue spalle qualche minuto prima. Ora percorre lo scuro corridoio che da lì porta alla sala circolare, il cuore del tempio stesso. Luoghi un tempo noti si aprono davanti a lei eppure la donna non può fare a meno di percepire qualcosa di diverso, che sfugge alla comprensione. Forse è soltanto l'effetto di un lungo periodo di lontananza, in fondo. Stasera indossa un abito nei toni del marrone in semplice lana, stretto in vita da una cintura priva di decorazioni. E' un abbigliamento degno di una donna di umili origini, non certo di una dama o qualcuno di importante. Evita con molta cura di indossare colori che si avvicinino a quelli della Triade. Solo la stella bianca sbiadita sulla sua fronte può ricondurla alle Sacerdotesse che lì dimorano. I capelli castani sono raccolti in una treccia che pende pesantemente lungo la sua schiena. Sul suo volto vi sono occhiaie scure e l'espressione è stanca, afflitta. Qui ad Avalon vi sono stati il lutto e la pena ad aspettarla al suo ritorno. Giunge nella sala circolare infine. I suoi passi non sono così silenziosi da celare il suo arrivo, tuttavia ancora non si accorge della presenza di Krysliin. Non riesce a percepirla o forse non vuole farlo inconsciamente, ma non sta a lei saperlo al momento.



ISOLDE [Ingresso Tempio] ha lavorato tutto il giorno e ha studiato e pensato alla lezione del giorno prima e non si è resa conto del passare del tempo fino all'imbrunire, si è preparata di corsa, lavata cambiata la veste verde delle iniziate, i capelli sono sciolti e lei li lega con un nastro verde mentre si reca all'appuntamento con Krysliin, e di corsa entra anche nel tempio fermandosi a guardare verso l'altare per individuare la giovane iniziata che per lei è più una sorella e un'amica, dopo la malattia si sono incontrate poco e finalmente stasera la vedrà, è contenta e vuole raccontarle tante cose anche se quello non è il luogo giusto ma almeno potrà parlarle e sapere come stà, ferma sull'ingresso sente dei passi ma non si gira a guardare chi può essere, continua a scrutare nella penombra del luogo per individuare la figura di Krysliin e infine la vede fa un lungo respiro di sollievo e si reca verso di lei e verso la statua di Arianrhod con calma anche perchè li dentro lei si sente sicura e serena, anche se l'inquietudine si assopisce soltanto ma non sparisce. arrivata vicino alla giovane iniziata si schiarsce la voce per farsi sentire e intanto anche i passi si sono fermati dietro di lei.



ELOY_ [lettino degenze] In disparte, celato dalle ombre delle pilastrate del Tempio, il ragazzino dagli occhi azzurri continua a dormire, stressato per la malattia, nonostante le iniziali cure ricevute... ha mangiato, ha bevuto in abbondanza, ma ancora deve riposare. Cio' che lo consola e' l'accoglienza che le sacerdotesse gli hanno concesso, i loro gesti amorevoli i loro sorrisi. Cosi' le folli risate, tipiche della malattia si sono tramutate in qualche colpo di tosse e un male intenso alle costole e polmoni... di certo la permanenza nel Tempio Sacro e le mele di cui si e' cibato hanno recato notevole sollievo. Egli ricade all'indietro sulla sua branda, gli occhioni del ragazzino osservano il cielo, stellato, bellissimo che fa da volta al Tempio di Avalon.



KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Sei vestita di Bianco. Sulla tua fronte campeggia una bianca stella, come fiocco di neve decora l'aria tra la pelle della fronte e dona un chiarore mai visto sul tuo viso. Sei una sacerdotessa dell'Alba. A metà. Sembrerebbe uno scherzo. Un crudele scherzo di una bambina che si diverte a tastare quanto sia temprata la pazienza. La fede già cieca e la Disperazione mista alla Speranza. Hai abbandonato il verde dell'iniziate questo è l'unico elemento certo. Poi passerai al Rosso del Meriggio ed infine al Nero del Vespro. E' una Ruota. Tu sarai in grado di percorrerla tutta. E' una solida affermazione. Se è questo che chiede a te la Dea, allora ti farai sempre più umile, sempre più schernita. Perché nelle prove della Dea non conta dignità. Conta la sopportazione delle carni e delle anime. E mentre questi pensieri scorrono come ceneri volanti e sparse… arrivano. Isolde dalla Navata centrale. L'occhio però è attento a rivelare anche la presenza di Nixi. Le richiami entrambe. Se è una lezione quella che ti è stata richiesta di tenere al cospetto della Bambina, sarà testimone vivente la stessa Nixi. ''Sacrum Aveas… venite qui, al cospetto della Vergine.'' la voce ne nasce amorevole. Muore e si spegne rimbalzando in un lago di nero. Il bianco è purezza. Ma paradossalmente sei preparata a cadere tra il Fuoco e poi nel Nero.



NIXI (nicchia di Arianrhod) E' il profumo delle erbe bruciate e degli incensi ad accogliere il suo arrivo nella sala circolare. Inspira profondamente, sperando che quella sensazione abbia il potere di rilassarla per qualche attimo. Il luogo è piuttosto buio, del resto sono le ombre della Velata a dominare a quest'ora del giorno. Tuttavia non le sfugge una figura in movimento che attraversa praticamente di corsa la navata centrale. Non riesce a riconoscerla, però seguendola con lo sguardo riesce a notare che vi è anche un'altra persona vicino alla nicchia della Vergine, il luogo più luminoso di tutta la sala. E' la voce di Krysliin che la chiama, invintandola ad avvicinarsi alla statua del Volto che un tempo l'aveva chiamata a sè. Non si fa aspettare quindi, riprendendo a camminare in direzione delle altre due donne. ''Dia abar'' saluta utilizzando la formula nordica. Un mezzo sorriso si apre sul suo viso, in netto contrasto con le occhiaie e gli occhi spenti. Lo sguardo corre su Isolde. ''E' un piacere incontrarvi, Piccola Luce'' le dice ''Io sono Nixi'' non dice nient'altro su di sè, come se non vi fosse effettivamente null'altro di lei al momento. Osserva l'Iniziata con uno sguardo vacuo, la vista del verde rievoca fin troppe memorie. ''Sto disturbando qualcosa?'' chiede rivolta alla Sacerdotessa. E' ritrosa come non lo è mai stata in passato.



ELOY_ [branda] Le palpebre si chiudono, il fresco della notte vince la voglia di star sveglio, di fare un giretto nel tempio, anche perche' egli e' consapevole che persino le sacerdotesse possano essere da lui contagiate... e sa gia' come Hyade cosi' facilmente abbia potuto trasmettergli il morbo. Anche per questo egli si e' rigugiato nel tempio, per evitare guai in Magione, chissa' che guai sarebbero successi se fosse ritornato a casa. E' valsa la pena aver vagato per giorni da solo, senza incontrare anima viva.



ISOLDE Nicchia Arianrodh] si avvicina a Krysliin vestita di bianco che sembra quasi emanare luce propria le sorride '' sacrum aveas '' risponde sperando di non aver sbagliato, ma a lei può chiedere senza vergogna e senza paura, la osserva e cerca di immaginare se stessa vestita di bianco, ma non riesce così si concentra su Krysliin forse è troppo presto pensa, La Dea non le ha ancora mostrato che strada prendere e a chi vuole che sia votata la sua vita, scuote la testa e sente anche l'altra donna, si gira verso di lei e le sorride annuendo col capo '' io sono Isolde '' risponde e nota le sue vesti '' siete un'ospite?'' ma dall'espressione di Krysliin le sembra di no, le guarda entrambe e poi guarda verso l'altare verso la vergine fanciulla illuminata si rivolge a Krysliin '' dovete comunicarmi qualcosa?'' Guarda anche le altre due immagini pensando ai fiori che possono rappresentarle infine la sua attenzione torna alle altre due donne.



KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Dov'è l'Alba? Dov'è la Consolazione? Le voci di questa casa si accendono e si spengono troppo presto, muoiono le Sacerdotesse, si staccano come fili di capelli da una vecchia che non ha mai curato e mai nutrito. Hai un officio da adempiere questa notte e sarà proprio Isolde che imparerà ancora a riempire il calice della Bianca. Osservi Nixi e pensi che lei sarà la tua immagine riflessa, per Isolde una nota in più. Accenni un saluto per entrambe, ma i tuoi occhi scrutano maggiormente quelli di Isolde, a cui sei molto affezionata, ma questa notte sei Luce di parole per lei. ''Isolde, non ti appartiene ancora il saluto della Vergine, 'Sacrum Aveas' è il saluto delle sacerdotesse devote al Volto di Arianrhod.'' le spieghi certa che lei comprenderà questa piccola correzione, che non è dovuta affatto a negligenza ma ad una più profonda appartenenza ad uno dei Tre Volti. Cerchi di guardare anche Nixi, provando a coinvolgerla in quello che è stato il suo cammino di un tempo. Un tempo che - cambia- tutto. ''Isolde, Nixi… mi è stato chiesto dalla Stella del Meriggio di parlare del Volto dell'alba ad Isolde, di spiegarle gli oggetti sacri e di rimembrare le Sue figlie… Nixi, cara Isolde, è stata una Figlia della Bianca, Io, lo sono diventata, ma non è ancora questo il Volto che mi appartiene. Non lo so. Purtroppo la mia è una prova come Nixi già è al corrente, passerò al Meriggio e poi nuovamente al Vespro, come quella che fui stata allora. '' Se fosse dolce la tua voce sembrerebbe miele, senza ombre, senza nemmeno male da incatenare a qualche parete. ''Vieni Isolde…'' -più avanti- la inviti proprio davanti a quella bambina, che una volta, ti tese una spada. Per uccidere. L'amore.



ELOY_ [branda - sala degenze] continua a dormire // exit



NIXI (nicchia di Arianrhod)Rimane qualche secondo a fissare la candida statua di Arianrhod, come assorta in un sogno ad occhi aperti. Osserva i dolci tratti del volto che aveva servito e che forse servirà ancora. Ma non è cosa che le è dato sapere, può solamente sperare, pregare e attendere il suo divino giudizio. Solo dopo lo sguardo torna su Isolde, abbozzando verso di lei un nuovo mezzo sorriso. ''Sì lo sono, per adesso'' le risponde dicendo nient'altro che la verità. Fino a quando la Somma Stella non darà un suo responso nemmeno la nordica può immaginare quale sarà il proprio futuro. E' solo un'ospite, una creatura dell'attesa. Solo la stella sbiadita sulla sua fronte ricorda agli altri cosa lei era in passato. Lo sguardo torna su Krysliin, la sacerdotessa bianca, immagine di ciò che lei stessa era un tempo e di tutte le sorelle che ha perduto durante la sua assenza. ''Una prova... e se fosse un dono?'' chiede alla fanciulla in bianco. ''A parte le Somme Stelle non ho mai sentito di nessuna sacerdotessa che abbia mai percorso tutte le tre vie'' spiega. ''Io non ho nulla da insegnarti e nemmeno il diritto di provarci, però...'' lascia la frase in sospeso. Sembra che lasciare le frasi a metà sia diventato un vizio per lei, come se non avesse il coraggio di finirle. Resta nuovamente in silenzio poi, sa di essere solamente una spettatrice per stasera. Deve solo ascoltare e ricordare.



ISOLDE [Nicchia Arianrhod] guarda ancora entrambe le donne e ascolta Krysliin, guarda fissamente la statua della vergine bianca e si avvicina di più a lei '' ascolto allora'' guarda Nixi '' il mio cammino è appena iniziato'' le sorride '' non so cosa la Dea mi riserverà e per ora imparerò tutto ciò che mi sarà insegnato'' pronta ad ascoltare la lezione su Arianrhod e sugli oggetti sacri si avvicina all'altare e cerca di sgombrare la mente da tutto ciò che la riempie per non distrarsi, ha paura di sbagliare di non ricordare, i suoi pensieri sono sempre in movimento e non sempre riesce a fermarli e molte volte si sente posseduta e oppressa da loro come se fossero vivi, lei quella la chiama inquietudine e la combatte costringendosi a concentrarsi su cose magari più materiali per non sognare ad occhi aperti, corre e si affaccenda tutto il giorno per evitare di fermarsi a pensare ma ora è giunto il momento di farlo e di affrontare quei pensieri senza timore.



KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Dal lato dell'abisso le anime scivolano. Dal lato della luce le anime nascono. E' questo che stai comprendendo. Quando Nixi non indugia su una Verità, tu la racchiudi in quel tuo sguardo che ricorda tanto gli aghi di ghiaccio, ma coltre bagnata da un mare molto freddo, ed è per te un pensiero, lo stesso pensiero che hai tentato di voler offrire a te stessa. Abbassi quello stesso sguardo per un rapido attimo. Lo volgi a lei, a Nixi, il viso. ''Non potrebbe che recarmi gioia, nessuna sacerdotessa ha percorso le Tre Vie, Nixi è come dici tu… eppure sento come se la Prova fosse costantemente con me. Non ho mai perso la fede, ho commesso un errore. Spero che la Dea possa perdonarmi, non posso che attendere, capire pregar, ma…'' A questo punto rivolgeresti ad Isolde un lungo sguardo mesto. ''Se sbagliamo paghiamo. Forse con me la legge divina è pesante perché ho realmente offeso Lei.'' dici -lei- e punti il viso e lo sguardo verso la Vecchia. ''Siamo qui per Isolde, anche tu Nixi, aiutami…'' le sorridi, capace di sbarazzarti del peso del Dono come Prova, probabilmente oggi, Voi, lo chiamerete così. ''Bene Isolde, ella è Arianrhod, la Vergine, la Fanciulla.'' principi affiancandola, mentre la coda del tuo abito si allunga dietro di te e orienti il viso sui lineamenti della Vergine. ''Arianrhod incarna l'aspetto amorevole della Dea. La sua purezza, come una fanciulla vergine, il principio, l'inizio della vita. Il primo Volto.'' {//Conoscenze religiose +2}. Attendi e prosegui con un tono piano di voce, senza note di disturbo. ''Le sacerdotesse votate al Volto della Vergine, come sai usano il saluto che hai appena udito da me, a loro sono noti i segreti della Nascita e della guarigione, nel senso più fisico, mentale e spirituale. '' termini per questo primo momento.



NIXI (nicchia di Arianrhod)Ascolta le parole delle due donne che ha di fronte, mentre lo sguardo indugia prima sul volto dell'una e poi su quello dell'altra. E' su quella vestita in verde che si sofferma di più però. ''Credo che nessuna di noi lo abbia mai saputo, nemmeno quando uno dei Volti ci ha già chiamate...'' le risponde. ''Nemmeno io ho idea di cosa mi accadrà d'ora in poi, se la Dea mi vorrà di nuovo...'' racconta, il sorriso torna assumendo una sfumatura quasi ingenua, cercando di nascondere senza molto successo quello che invece questo pensiero le fa provare, un profondo timore. Annuisce verso Krysliin, è il momento di concentrarsi e istruire Isolde adesso, non di pensare alle proprie croci. ''Non posso aiutarti in questo, non posso insegnare. La mia stella è sbiadita...'' di nuovo quella ritrosia che si è portata dietro dal suo arrivo, vi è rammarico nella voce. Abbassa gli occhi, non riuscendo a guardare ne le due donne e tantomeno le statue della dea. C'è qualcosa che la rode e non dovrebbe essere troppo difficile da notare, però non ne parla. Si limita a tacere, rimanendo in disparte.



ISOLDE di una madre amorevole pronta ad accogliere le nuove vite '' poi il suo sguardo cade sulla brocca la indica con la mano destra '' dimmi perchè l'acqua?'' continua a guardare quell'acqua e senza alzare lo sguardo'' ma da dove arriva l'acqua? e non viene mai cambiata?'' mille curiosità le affollano la mente ma si ferma pronta ad imparare una cosa per volta e a farsi guidare in quella strada alza il viso e guarda ancora Nixi '' sono convinta che anche voi abbiate molte cose da dare e insegnarmi, non allontanatevi da noi''.



KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Lasci che Isolde possa registrare tutte le informazioni e non perdi quel battito di diffidenza particolare, ritrosia, di Nixi {//Empatia +1}, ma le offri un sorriso compiendo un cenno della mano affinché lei non stia nemmeno così in disparte. ''Dai, Nixi… mostra il cuore alla Fanciulla, Ella si ricorda di te.'' Per poi lasciare anche a Nixi qualcosa su cui pensare per i prossimi giorni. ''Quindi, proseguendo, a Lei spetta il compito di guarire alcuni tipi di ferite e malattie ricorrendo al potere della Dea, anche alla sua spiritualità. Assiste alle Nascite e l'arte che possiede le permette di scoprire antetempo il sesso del nascituro. Arianrhod è Amore, l'Amore che la Dea spande ai suoi figli. La luce delle sue sacerdotesse è una forza positiva, una forza -benevola-, ma in caso di pericolo esse possono dar spazio anche al lato più oscuro della Dea.'' Prendi un attimo di pausa e cerchi di terminare almeno sul Volto. ''All'alba è consacrata la Sacra Brocca d'argento ed il Sacro pozzo, dal quale viene stillata l'acqua… che è elemento naturale di questo Volto.'' {//Conoscenze religiose +2} Detto questo parlerai ancora. ''Mitrhil, Eiluned, Samarah e -Nixi-'' dici indicandola cordialmente ''Sono state le bianche sacerdotesse, le Sue figlie.'' Annuisci sulle parole di Isolde, le sorridi, le vai a prendere le mani e le stringi per un attimo ''Forse un giorno sarà la Vergine a chiamarti Isolde.'' Vivi con lei, attimi che hai già inseguito e respirato, per poi ora attendere ancora. ''Nixi, v'è qualcosa che credi si debba aggiungere, prima di ritirarci tutte nelle nostre stanze?'' glielo domandi, perché continui quel filo intessuto per lei e con lei. La senti agitata. No, fuori stato di calma per nulla apparente.



NIXI Sia la sacerdotessa che l'iniziata la esortano a parlare, a insegnare come aveva fatto un tempo. La nordica sulle prima abbassa gli occhi di nuovo, la ritrosia non sembra volerla abbandonare. Vi è qualcosa che la blocca ed è ormai evidente. Sentirsi nominare nella lista delle figlie che hanno indossato il bianco in passato le fa quasi trattenere il respiro per un momento. Quei nomi le fanno stringere il cuore, è un passato che deve costringersi a lasciare alle proprie spalle un po' alla volta. Fissa di nuovo i lineamenti della Bianca. Il dubbio è stampato sul suo viso. ''Non dovrei...'' dice di nuovo a voce più bassa. Fa un sospiro poi e scuote il capo. ''Arianrhod è la Speranza. E' la luce in fondo al tunnel, è la forza che consente di superare anche l'oscurità più nera...'' prende a parlare. ''E' la gioia, l'innocenza. In ogni bambino si può vedere il suo Volto. Arianrhod è la consolazione di ogni sofferenza...'' risponde. Fa una pausa. ''Perchè l'acqua è ciò che lava ogni male, porta via tutto, lenisce. E ogni cosa nasce nell'acqua... Avete mai visto una donna partorire, Isolde? E' l'acqua a dare la vita, ciò che avvolge il bambino nel ventre della madre'' spiega. Fa di nuovo un sospiro e tace, non ha altro da dire.



ISOLDE [Nicchia Arianrhod] ascolta la spiegazione di Nixi e sorride '' si ho visto partorire e immaginavo che il significato dell'acqua si riferisse a quello ma non ne avevo la certezza '' quanta sofferenza in quella donna vorrebbe consolarla ma cosa può fare lei semplice iniziata se non ascoltarla e sorriderle '' la Dea vi consiglierà, vedrete '' si rivolge a lei '' anche perchè la vostra fede in lei, dalle vostre parole, si comprende che è grande '' sorride a Krysliin '' vi ringrazio della lezione e della pazienza ma è ora di andare per me '' si gira e se nessuno la fermerà andrà verso la propria stanza a meditare e riposare.



KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Era questo che volevi. Era questo che cercavi. Il coraggio di cercare se stessa, di cercare colei che ella è stata. Forse proprio sotto lo sguardo dell'Innocenza di Arianrhod si è accesa una nuova linfa per quella fanciulla che -credi- non dovrebbe sentirsi così persa al Tempio. Il tuo sorriso è luminoso, per un momento avresti la goccia dell'acqua che scorre rapida dal pozzo. ''Bene. Ottimo. Ci siamo.'' favelli compiaciuta tenendo entrambe in uno sguardo ora radioso. ''V'è una Speranza. L'alba tornerà, nessuno sa come… Tornerà.'' dici nemmeno sibillina, perché v'è bisogno di semi. ''L'acqua è purezza, candore, lento movimento. E' Pace che disseta.'' Farai un passo indietro, ormai non v'è più molto da dire sul volto della Vergine. ''Isolde, fai tesoro di questa notte, ma ricorda… prega sempre tutti e tre i volti, fino a quando Ella non ti chiamerà al Suo cospetto, non cadere nell'errore di avere una preferenza. Sìì sua, in tutto… mostrati così buona come sei, Ella lo vedrà e avrà una strada per te.'' Chini il capo per salutarle, l'ora della notte è ormai tarda, ascolti il dire dell'iniziata ''Andiamo tutte." Così come l'acqua di cui avete narrato scomparirai nell'alcova delle Sacerdotesse. Prima di girare l'angolo del colonnato, volgi gli occhi su quella fanciulla. Le sorridi, ma forse Nixi non ti vedrà farlo.



NIXI (nicchia di Arianrhod) Le parole di Isolde fanno sorgere un nuovo sorriso sul volto mogio della nordica. ''Vi ringrazio per le vostre parole, sono davvero come acqua...'' le dice e alla luce di quanto appena spiegato non dovrebbe essere difficile capire cosa intenda. ''Ho sentito dire così tante volte che anche la notte più oscura sorgerà sempre l'Alba che non riesco ad immaginare il contrario' aggiunge. Quelle parole hanno rimbombato a lungo nella sua testa, finendo quasi per perdere significato, ma in qualche modo sta ricominciando ad apprezzarle davvero grazie a Krysliin. Osserva il sorriso luminoso della bianca sacerdotessa, ricambiando con un po' più timido. Quando le due donne si congedano la nordica rimane sola nella sala circolare, ma non vi rimane molto a lungo. Riprende a camminare, ma la sua meta stavolta sono i giardini esterni. Ha molto su cui meditare stasera.
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