)O( Ella non vi ha dimenticata )O(

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.callista.
00sabato 14 novembre 2009 18:54
Riammissione Sasha [Alta Sacerdotessa dell'Alba]

)O( Riassunto )O(
Kagome attende, nel Tempio, che Sasha giunga e lasci la Sala Visite, come se sapesse che già lo farà. Ha un calice tra le mani, poste nel Sacro Fuoco, bollente, con dell'acqua al suo interno, di temperatura elevata, ed una perla sul fondo del bicchiere. Quando l'Elfa giunge, la Stella del Meriggio la richiama subito presso di sè, porgendole il calice e comandandole di ricercare Arianrhod, senza nulla aggiungere. Sasha comprende ciò che Kagome le sta chiedendo, e, affidandosi a Lei e alla Fede, immerge le mani nell'acqua, che non la brucia. Raccoglie la perla, e la stringe nel palmo. La Stella del Meriggio, rispondendo al comando della Dama del Lago e alla volontà della Dea, alla natura di Sasha che si manifesta, versa allora l'acqua del calice sul capo di Sasha, acqua che non la bagnerà e che si limiterà a restare in piccole gocce tra i capelli dell'Elfa. La Stella del Meriggio farà infine penetrare la perla nella fronte dell'altra donna, di modo che la Stella Bianca riappaia. Sasha sarà riaccolta come Figlia, ed una nuova Bianca Alta Sacerdotessa illuminerà la notte del Tempio.



KAGOME {Tempio | Sacro Fuoco } - { Silenziosa, attende, aspetta. Gli occhi aperti, ma che in realtà non guardano ciò che hanno dinanzi, ma che Vedono altro. Solo Fiamme, solo Fuoco, e quella calda, avvolgente presenza. Lei. Vicina al Fuoco, la mano sinistra, ma non tra le fiamme. Perfettamente a contatto con esse, invece, la mano destra. Tuttavia, stranamente, stavolta Kagome non si limita a bearsi di quel contatto, a perdersi nella preghiera e nella Rossa. Un calice regge in mano, poco profondo, per così dire, nella dritta, nel fuoco. Tremendamente caldo, sicuramente. Tant'è che l'acqua al suo interno da i primi segni dell'ebollizione. Chissà quanto sarebbe dannoso quell'oggetto di metallo se venisse a contatto con la pelle di chiunque non sia Figlia. Bolle, il liquido puro, l'acqua della fonte sacra, eppure la perla immersavi e poggiante sul fondo del calice non sembra portare il minimo segno di danno su di sè, o il minimo cenno di deterioramento. Forse è il vapore acqueo, a richiamare infine l'attenzione della Stella, a riportarla a vedere in ogni senso quel calice ed il Tempio. Mentre il capo vien voltato verso l'ingresso. Le spalle all'Altare, la fronte all'arcata. La parte sinistra del corpo che si discosta dal fuoco, e la destra, invece, che ne rimane vicina, con la mano avvolta dalle fiamme rosse della Dama del Meriggio. }

SASHA [Sala delle Visiste] Si sente a proprio agio in quella piccola stanza., ove la Stella del Meriggio le ha eprmesso di sostare.. Una stanza dall'arredamento semplice, quasi spoglio.. In quella stanza, ella e le Consorelle dell'Alba, aiutavano le le Dame che, per volontà della Dea, attendevano una nuova vita in loro.. Sorride, mentre cammina lentamente, ricordando quei tempi passati.. Le labbra rosee appena dischiuse, imcrespate da un dolce sorriso.. La lunga e liscia chioma bionda ondeggia lievemente, seguendo il movimento elegante e sinuoso del corpo.. Un corpo avvolto in unacandida veste.. Ciocche ribelli, paragonabili ad oro colato, scivolano in avanti, incorniciando il viso dalla candida carnagione e dai delicati lineamenti.. Si vedno appena le orecchie appuntite, segno distintivo della propria Razza.. Sarà il bracciod estro a muoversi, consentendo alla mano di posarsi sulla maniglia, comiendo poi una lievissima pressione verso il basso.. che costringerà questa a muoversi, cedendo verso il basso.. Andrà ad aprirsi il battente ligneo, consentendo all'immortale creatura di trovarsi nelle Sala dell'Altare.. Scivola oltre la soglia, per poi arrestarsi appena.. La percepisce, ancor prima di poterla scorgere.. Colei che fu sua Consorella.. Non sa esattamente di chi si tratta, poichè quel potere non è più suo.. La mancina trattiene appena un lembo del tessuto, mentre le gambe tornano a muoversi, portando l'Elfa ad avvicinarsi alle tre nicchie che custodiscono le Statue.. Statue che rappresentano le tre Stelle.. Lo sguardo cristallino va a scorre su ognuna di esse.. La candida Statua che rappresenta la olceArianhod.. La rossa Statua che rappresenta la Matura Cerridwen.. e la Statua d'ebano che rappresenta l'Oscura Rhiannon.. Sorride, chinando il capo in segno d rispetto.. prima di portarsi d'innanzi alla Statua candida.. che raffigura quella fanciulla.. alla quale è devota.. Si porta la destra sul cuore, mentre le palpebresi abbassano del tutto.. ed una lieve melodia, paragonabile ad elfica nenia, s'espande piano..

KAGOME { Tempio | Sacro Fuoco } - { Giunge, Sasha, e Kagome non ha neppure bisogno di alzare lo sguardo per capirlo. L'intuisce, da sè. Quella strana sensazione ritorna, quel senso di incompletezza, come di anima che vaga tra i destini, il cui ruolo nel Disegno è ancora interto, Limbo delle anime e delle percezioni. Si volta il capo a cercarla, lo sguardo scorre su di lei. Austera, la Stella. Severa come solo Cerridwen può essere, ed al contempo benevola con l'elfa. Seppure il volto faccia tutt'altro intendere, è con voce cortese e gentile che la Rossa richiama l'altra donna, proprio mentre s'accosta alla statua di Arianrhod. Ne apprezza la devozione, la sincerità della fede, la solidità del credo. Ma ora, è tempo di sapere e conoscere. } ° [ Sasha...venite qui. ] ° { Dirà, voltandosi verso di lei. Togliendo il calice dal Sacro Fuoco, spostando quel calice incandescente dalle fiamme, con l'acqua che bolle al suo interno, e la perla perfetta sul fondo. Lo prende con entrambe le mani ora, lo abbassa, portandolo all'altezza del ventre. Fertilità. E' anche quello, il calice, l'acqua. E' la Triplice e l'Una, Arianrhod e la Triade tutta. Resterà immobile, senza più rivolgersi a colei che della Bianca fu l'Eletta. Forse ora quell'oggetto rosso tra le mani dovrebbe ustionarla, ma come potrebbe? Sacre Fiamme l'hanno alimentato, Acqua Pura ribolle all'interno, Bianca Perla attende, terrena. Come potrebbe mai il Sacro danneggiare una Figlia? }

SASHA Quella voce.. la Sua voce.. Kagome.. Questo il nome che affiora nella propria mene nel momento in cui quelle poche, delcate ed al contempo imperative parole vanno ad accarezzare il proprio udito.. Scivolerà lungo il fianco la mano destra, mentre le palpebre andrano a risollevarsi piano, consentendo allo sguardo di posarsi cu ciò che la circonda.. Si muove, in direzione della Stella del Meriggio.. Colei che parla e comp il volere della Rossa Cerridwen.. L'ha vista, poco prima, intenta e concentrata.. per questo ha perferito non rivolgerle la parola.. parola che proprio dalla Rossa è giunta.. Si avvicina, senza provocare il minimo rumore, dotata di una leggerezza che le è propria.. attraversa la navata.. per poi trovarsi d'innanzi a quella Donna che un tempo chiamava Sorella.. E si abbassa il capo, in segno di profondo rispetto e saluto.. [ Aaye, Kagome, Stella del Meriggio ] proferisce in tono pacato e lieve.. paragonabile ad un sussurr, che tuttavia giunge chiaro all'altrui udito.. Torna poi a sollevarsi, restando immbile nella propria posizione.. E la osserva, senza nulla proferire.. attendendo che sia nuovamente l'Ancella di Cerridwen a parlare.. ad interpellarla..

KAGOME { Tempio | Pressi Sacro Fuoco } - { Basso, il Calice, al Ventre. Come madre che attende per rivelare il proprio segreto, e lasciar sbocciare il proprio fiore. Una e Trina, stanotte. Alza il calice. Lo tende a Sasha. } ° [ Il Rosso domanda Giustizia. Il Rosso chiede Equità, il Bianco si tende, alla ricerca del Vero. Ringraziate l'Una e Trina, poichè Rhiannon acconsente a svelare il Mistero, a concedere il Sapere, e la Triplice posa il Suo sguardo. ] ° { Alto e solenne il tono. Chiaro. Come sempre quando parla di Lei o La invoca. } ° [ Guardate, Elfa dei Boschi. Cercate la Purezza, cercate la Vergine, e accostatevi a Lei. ] ° { Molti, probabilmente, ora pregherebbero. Si porrebbero vicino alla Nicchia della Pura, e innalzerebbero una preghiera a Lei. Ma davvero Kagome richiede questo? Davvero è questo che l'Eletta di Cerridwen ora domanda a Sasha, o c'è altro? In pochi, probabilmente, conoscono la risposta. Probabilmente, Sasha è una di questi. }

SASHA Lo sguardo resta posato su quel volto di donna.. Un volto ch'ella già conosce.. eppure.. un volto diverso da quello che ha visto prima di partire, prima di aver abbandonato il Sacro Luogo.. Sospira appena.. un sospiro leggero, paragonabile ad una tenue folata di vento tiepido.. Non svanisce il dolce sorriso da quelle labbra rosee.. E l'espressione del viso non pare turbata.. ma mesta..umile.. Ascolta con estrema attenzione le parole della Stella del Meriggio.. e ne comprende il significato.. Tre volti.. un'Unica Entità.. Ed ecco che ora, le viene offerto il calice.. quell'oggetto che arde, brucia nelle mani della Figlia di Cerridwen.. sua Eletta.. Bolle l'acqua al suo interno.. ed eccola.. la preziosa sfera.. la perla.. Si socchiudono le palpebre, fino a ridurre lo sguardo terso in due fessure.. nulla più.. Ricordi.. Immagini, molteplici che si riversano nella propria mente.. Ricordi che non fanno altro che aumentare la sua gioia.. la sua speranza.. le labbra schiuse.. appena.. Nulla sfugge da esse.. Fede.. Nel buio della mente le sembra d'intravedere la Luce.. la Sua Luce.. quella Luce nella quale era rinata.. quella Luce che l'apprateneva.. La mancina abbandona il lembo della veste, che ricade a terra.. e la mano scivola lungo il fianco.. morbida.. La destra invece, si sollevam restando sospesa a mezz'aria per qualche lungo istante.. Nulla sembra turbare il corpo o l'anima della figura immortale.. così piccola d'innanzi a colei che è Fiamma e Fuoco.. Cerca di mantenere la concentrazione.. e la Fede par aumentare.. quella Fede che mai ha perso.. E le affusolate e candide dita, andranno senza indugiare a sfiorare la superficie dell'acqua stillata dalla Sacra fonte.. per poi cercare di penetrarla.. per poter proseguire oltre e cercare di recuperare la perla all'interno del calice..

KAGOME { Tempio | Pressi Sacro Fuoco } - { Calice di certo di calore non indifferente, per altri, ma non per lei. Non per le Figlie. Ustionerebbe sicuramente chiunque altro, e invece...invece le dita e le mani di Kagome sono perfettamente sane, perfettamente integre. Saranno altrettanto, quelle di Sasha? Non bolle più, l'acqua, ma di certo la temperatura si mantiene elevata. Vapore acqueo. Penetrano le prime dita, e non paiono scottarsi, non pare che ustioni prendano a formarsi sulla pelle. Ma riuscirà in tutto il suo compito? Già, un poco, l'ha fatto. Ha compreso cosa Kagome richiedesse. Ha compreso la prova di Arianrhod, e senza indugio tenta, per quanto possa significare un danno a se stessa. Resta immobile, la Rossa, respiro regolare. Non guarda il Calice, ma Sasha. Non osserva gli esiti della prova, poichè, n'è certa, potrà ben comprenderli da sè e dalle reazioni di colei che fu Bianca Ancella. Riuscirà a prendere la perla senza bruciarsi? }

SASHA Sente l'acqua lambire la sua pelle.. ancora.. ancora.. e ancora.. Si muovono l'indice ed il medio, leggere in quello spazio limitato.. Ed ecco, che l'unghia va a sfiorare qualche cosa.. un qualche cosa di duro.. che verrà tastata meglio dai polpastrelli delle dita.. di tutte le dita della mano destra.. Accarezza quella superficie liscia, sferica.. E nel mentre i ricordi restano tangilbili, forti.. vivi.. Il cuore batte lento, regolare.. e soltanto qualche ciocca ribelle si muove sfuggendo alla presa delle orecchie appuntite.. Il resto del corpo è immobile..eccezzione fatta per la mano destra, ed in particolar modo delle dita.. che ora si stringono con estrema leggerezza su quella perla che riposa sul fondo del calice..nell'acqua.. nel vapore acqueo.. Cerca cos di recuperare quella sfera.. per poterla porgere alla Figlia del Meriggio..

KAGOME { Tempio | Pressi Sacro Fuoco } - { Attenderà, ancora. La prova giunge al termine, il tempo sta per finire. Le mani dell'elfa ancora non si ustionano, ma la perla ancor non è presa, ancor non è disgiunta dall'acqua. Fede e Coraggio, nell'elfa che sembra tanto giovane quanto in realtà non lo è. Riuscirà nel proprio scopo? Kagome l'avverte, Kagome sente. Tende se stessa e le percezioni, verso l'Una e Triplice, in ogni suo volto e sfaccettatura, a comprenderne il Disegno. Ma la Signora è stata chiara...ed ancora una condizione, una soltanto, manca. Sol se Sasha riuscirà infine, solo allora, l'Elfa sarà di nuovo Figlia. Solo allora Arianrhod si manifesterà. Ne percepisce la vicinanza, Kagome. Ma non è ancora, non del tutto, qui. Non è ancora qui per accogliere una Figlia. }

SASHA Si avvicinano maggiorente le dita.. i polpastrelli smettono di tastare la fera.. per poi afferrarla del tutto..E la mano compierà il gesto opposto a quello precedente.. Si muoverà verso l'alto, verso il ordo del calice, per sollevarsi, lasciando soltanto l'acqua al proprio interno.. Sarà nella propria mano la perla.. umida e calda.. come le dita che ancora la stringono.. Le palpebre si sollevano del tutto, e le iridi cristalline ora si posano sulla destra.. e poi, sul volto dell'Eletta di Cerridwen.. Non para.. resta silente.. Il palmo della mano s porta verso l'alto, lasciando che la perla vada a scivolare al suo intenro.. quasi volesse custodirla..

KAGOME { Tempio | Pressi Sacro Fuoco } - { Tutto si compie, tutto accade come doveva essere. L'acqua oltrepassata, la perla presa ed estratta, Arianrhod si manifesta. Regge ora il calice solo con la sinistra, la destra che va a fermare la mano dell'Elfa. La guarda, nel silenzio, con tutta la tenerezza di cui è capace, ed è certa che già allora, Sasha comprende, se non l'ha già fatto. Sfiora la mano di Sasha, come a volerne arrestare la chiusura. Non dice nulla, attendendo che le sia possibile prendere la perla. Non guarda più Sasha, ma si tende verso di Lei, nel compito che ora deve andare a svolgere. Una e Trina, Cerridwen e Arianrhod, Arianrhod e Rhiannon. La Purezza e l'Innocenza. Stringe tra l'indice e il pollice la piccola sfera, e l'innalza, insieme al calice. } ° [ L'Una e Trina è giunta, l'Una e Trina s'è manifestata ed ha scelto. Rhiannon ha sciolto il Mistero, Cerridwen ha avuto giustizia. Arianrhod ha trovato la Verità, nella sua innocenza. Terra, Fuoco, Acqua, io Vi invoco e richiamo, affinchè il Vostro Disegno si realizzi, ed una donna sia nuovamente innalzata a Figlia, come desiderate. ] ° { Avvicina il calice al capo di Sasha, e poi lo svuota su di esso. Ed è certa che gocce chiare andranno a ornare i capelli dell'elfa, ma non li bagneranno. Poi, sporge la mano sinistra, e adagia il Calice nel Sacro Fuoco. } ° [ Arianrhod, Cara Vergine Sposa, Signora della Purezza e dell'Innocenza, colei che fu tua Prediletta è giunta, e tu non l'hai dimenticata. Nel tuo nome io la consacro, con Acqua, Fuoco e Terra, unite nel frutto che l'Una e Trina rappresenta: Perla, Bianca come la tua Luce, Perla, Calda come il Fuoco, Perla, frutto della Terra. Sasha dei Boschi, Elfa dell'Estate, Figlia della Triade: accogli il suo dono, accetta la sua benevolenza, amala e servila, nel candore della giovinezza. ] ° { Avvicina la perla alla fronte di Sasha. La sfiora, con essa. E spinge, non si ferma. Spinge, con forza, ed è di certo dopo ben poco che la piccola sfera penetrerà. Che la fronte non sarà più ostacolo, ma foglio su cui incidere e disegnare. Su cui far risplendere, nuovamente, Bianca Stella...nell'esatto punto in cui la perla penetra e scompare, fondendosi con la fronte di Sasha. Poi, Kagome si sporge, per baciare la guancia sinistra, le labbra, la gota destra di Sasha. } ° [ Bentornata, Alta Sacerdotessa di Arianrhod! Le Figlie gioiscono, del tuo ritorno. Possa tu sempre servirla, possa tu sempre onorare il compito al quale sei stata chiamata. Che l'Una e Trina ti assista, Sasha di Arianrhod, e che il tuo cammino sia sempre dalla Sua luce illuminato. ] ° { Quindi tace, socchiude gli occhi. E quasi, forse, s'accascerebbe. Stanca, provata dalla prova forse quanto, o più, di Sasha. }

SASHA Ascolta le parole della Stella del Meriggio.. E' soltanto quando ne sente la voce, la pelle sula propria, che il cuore comincia a battere più veloce.. per l'emozione.. una bella ed intensa sensazione che va a pervaderle le membra..ed ancor più..nell'anima.. Si lascia sfiorare la fronte, mentre le papebre tornano ad abbassarsi del tutto.. celando lo sguardo.. La sente.. e la Vede.. La percepisce sotto ogni punto di vista.. [ Arianrhod.. ] sussurra appena.. quasi tra se e se.. Poi, le palpebre si sollevano, e le iridi cristlline vanno a posarsi sul volto della Consorella.. China il capo, in segno di rispetto e ringraziamento.. [ Sono felice di potervi chiamare nuovamente Sorella, Kagome.. E sono lieta che Ella mi abbia accettata nuovamente, tra le Sue Figlie.. come Sua Figlia.. ].. Si solleva il capo.. [Ora, perdonatemi.. ma vorrei rotorarmi, per poter esprimere tutta la mia gioia e la mia gratitudine alla Triade.. ad Ella.. ].. attende, prima di potersi congedare, percorrendo la navata del Sacro Luogo.. per poi svanire oltre..in direzione della Dimora delle Sacerdotesse..

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