)O( Due nuove luci )O(

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.callista.
00sabato 14 novembre 2009 18:43
Martia e Mitrhil Iniziate - 9.2.08

)O( Riassunto )O(
Hagall, Martia, Mitrhil, Rohana e Teobromie giungono al Tempio, mentre la Stella Rossa Kagome sosta nei pressi del Sacro Fuoco. Tutte le aspiranti entrano, e si reca nella sala centrale anche Samara del Lago, la quale è chiamata a compiere uno dei suoi tanti compiti. Kagome sembra presagire qualcosa, e promette di attnendere la Signora nei giardini. La Dama del Lago parlerà per un poco con le aspiranti, poi reclamerà per Ella due di loro: Mitrhil e Martia, nuove iniziate del Tempio. Su Hagall, Rohana e Teobromie la mano della Dea non si sarà posata, e loro tre lasceranno tristemente il tempio, mentre invece le due nuove Figlie si recano in locanda per poter trasferire le loro cose al Tempio.


HAGALL { Sala Visite } . { Il lettino su cui solitamente dorme è stato rassettato da tempo, sopra di esso, la sacca chiusa. La mancina è stretta attorno al bastone, fedele compagno di viaggio, sostegno per l’animo, più che per il corpo. Dove è volto lo sguardo della Sciamana? Perché sembra esservi sopra un velo di malinconia? Oltre la finestra, le piante, il cielo. Addirittura oltre l’Isola, il Lago, la Terraferma. Forse nel passato, forse nel futuro. In ogni caso, non qui. Non ora. Con un sospiro la ragazzina distoglie il ciglio dalla finestra per spostarlo sul manico della sacca che va a prendere con la man dritta. Lenti passi scalzi sul familiar pavimento, ed ecco raggiunta la porta che la separa dalla Sala Circolare del Tempio.

KAGOME { Sacro Fuoco } - { Ferma. Immobile l'Ancella della Rossa, come se aspettasse qualcosa, entrambe le mani vicine alle fiamme che tuttavia non la bruciano, e la fronte rivolta all'Altare e alla Sua Nicchia. Silenziosa. Pare lontana e distante sia -> con l'anima che con il corpo...ed in realtà così è. Non è qui, Kagome...non almeno del tutto. E' tra le braccia della Madre, e tra esse si culla, prima che dolcemente e lentamente l'abbraccio sia sciolto. Che tempo si avvicina ora, Madre? che, ancora, non può sapere - se non in maniera del tutto inconsapevole - cosa accadrà questa notte. }

MARTIA { collina | ingresso tempio } . { E' alto il lunare astro nel cielo e gli argentei raggi carezzano ogni superficie… una figura avvolta nel consueto manto blu cobalto avanza di buon passo ma senza eccessiva celerità sulla collina non distante >> dalla Sacra Struttura. Proviene dalla spiaggia la giovane Martia, ove ha lasciato la piccola imbarcazione; il capo come di consueto è scoperto lasciando che la fresca brezza solare scompigli con dolcezza i corti capelli color del grano d'ea e gli occhi celesti son fissi avanti a sé ed a destra, ad osservar il fossato che impedisce ai fedeli di raggiunger il Tempio via terra. Cammina a destra del profilo della Costruzione la fanciulla fino a raggiunger l'entrata dalla quale è >> è separata dai tre marmorei gradini che ormai almeno un poco conosce. Non entra ancora Blàth, rimane per pochi istanti ad osservar l'interno illuminato dalle candele, dal fuoco sacro del braciere e dagli argentei raggi della notturna signora. }

MITRHIL [collina>entrata tempio] La Bianca Signora è alta nella volta scura. Grigi e fermi gli occhi della fanciulla si posano sulle alte cime del tempio mentre risale lentamente il sentiero preso dalla piccola spiaggia posta dietro il tempio, che la porterà al tempio. Ricorda bene la sua ultima visita. Il tempio era tinto di rosso, momento centrale della giornata, quando il sole passa l’apice e comincia a scendere verso la terra. Ora invece le tinte sono scure, blu… tendenzialmente al nero. La dea Rhiannon accompagna i sogni degli abitanti di avalon, scura, austera eppur dolce e accogliente, come una madre che culla il suo bambino per farlo addormentare. I pensieri vagano ch’ella si accorge di esser arrivata davanti al tempio. Uno sguardo alle imponenti, austere e sacre mura, un respiro profondo per poi varcare l’ampio arco ritrovandosi nell’ampia navata circolare dove già c’è qualcun altro che condividerà quella notte con lei.

ROHANA [collina->tempio] {al tempio l'umana suoi passi dirige, placido il sembiante ma emozione profonda la sommerge, sol leggero tremito alle mani rivela suo stato d'animo, composto il ramato crine acconciato in unica treccia e candido di semplice fattura l'abito, solo color indosso quello del mantello color della foglia d'autunno, l'erta risale ed al tempio giunge percorrendone il perimetro onde giunger al suo ingresso, ancora non fa il suo ingresso, ma a rimirar ancora una volta sua semplice ma imponente architettura l'umana permane}

SAMARA [ala sacerdotale>sala Tempio] Scivola lenta come ombra liquida si fonde nella luce fiocca del corridoio che dall'ala sacerdotale conduce al Tempio..d'oro vestita, ed i lunghi capelli scuri raccolti in un'elaborata acconciatura, al collo brilla il suo rubino, prezioso dono della Stella Kagome,la sua Stella..l'eletta di Cerridwen..ad ogni passo precepisce impetuosa la presenza della Dea questa sera che attraverso il suo corpo esprimera' il suo Volere. Il Tempio si allarga avanti a se'.. ..con lo sguardo sereno,simil alle acque quiete del Lago osserva in direzione del Sacro Fuoco ove l'attende Colei che di quel fuoco e' custode..* Kagome...* flebile sussurro accompagnato da un sorriso aperto...* Sono arrivate...*.

TEOBROMIE [collina] Gli occhi verdi come il Bosco in cui è nata e cresciuta scrutano il sentiero che la ragazza sta percorrendo per giungere al Tempio. L'inverno si sta allontanando dalle terre intorno al lago, ma sull’Isola ove è sempre primavera l'accenno> della nuova stagione è l'attardarsi dell'astro diurno sopra l'orizzonte. Anche il vento che spira dalla terraferma sembra essere più tiepido. “Quanti giorni che aspetto questo momento” La ragazza fa fatica a deglutire e non riesce a contenere l'emozione.La giovane avanza lentamente lungo il sentiero indossando la veste smeraldina delle grandi occasioni.. “Ho paura di non essere all'altezza”Sussurra fra se la ragazza Ma la preparazione e lo studio sono più forti della paura.

HAGALL { Sala Visite -> Sala } . { Ancora qualche istante la Sciamana sosta davanti alla porta chiusa. Ligneo confine che, una volta varcato, la condurrà fuori da quella camera non sua. Stai andando via ragazzina? Si. Non lascerà l’Isola. Ma oramai Rossa ivi staziona, sembra raccolta in preghiera, ma non può andar via senza salutarla. Una donna giunge infine. Silenziosa, scalza, Hagall si porta vicino a loro. } Sid { sussurra piano }

KAGOME { Sacro Fuoco -> Giardini Interni } - { L'abbraccio la scioglie, poichè ora non è tempo del Fuoco. E' tempo dell'Una e della Trina, che giunge nella sua incarnazione: Samara del Lago. Sorriso si sviluppa, mentr'ella ritorna cosciente di sè e la vede apparire accanto a lei. } ° [ Vi attenderò, Mia Signora. ] ° { Dirà soltanto. Certa che lei capirà...perchè la Sua luce l'Eletta di Cerridwen vede, ma anche altra. Più piccola...infinitamente più piccola. Acerba...che aspetta di essere chiamata. Ma quale delle creature che si avvicinano e giungono al Tempio sarà, quella che verrà Scelta e illuminata da Lei? } ° [ Contorniata da nuova Luce. ] ° { Poi, si discosterà da lei. Sempre con quel sorriso. Passo sarà mosso verso i giardini interni. Solo un cenno del capo ad Hagall. E poi, lì Kagome del Meriggio attenderà la Luce. }

MARTIA { ingresso tempio | navata centrale } . { Permane ancora un istante la ragazzina ad osservar le sacre mura esterne dai toni cupi, blu notte, per poi ascendere i tre gradini e varcare la soglia immettendosi nella Navata Centrale. Ha un lieve tremito Bàn Blàth, ma nello sguardo una minor timidezza rispetto all'ultima volta che avea superato l'ingresso del Tempio: ha cercato di seguire il consiglio datole dalla Stella del Meriggio. Senti appena dietro te la presenza di qualcuno, piùd'una dunque le anime chiamate e nel voltar il capo per scorger con la coda dell'occhio chi dietro te procede riconosceresti Mitrhil, la Cantante: le labbra allora s'increspano in un principio di sorriso ed il capo vien chinato in segno di >> saluto. Così avanti a sé ora potrà vedere sia Kagome, che si allontana dalla Sala Circolare, che Hagall ed infine senza sorridere loquirà quasi in un sussurro rivolto alle presenti } [ Sid Vobis ]

MITRHIL { tempio navata centrale } Le fredde quanto austere mura, sembrano, nonostante i colori scuri, avere un calore particolare quella notte. Le tre absidi risplendono ciascuno della sua luce mentre la giovane si avvicina all’unica fanciulla di sua conoscenza, colei che parrebbe sua sorella per chi non le conoscesse. “…a quanto pare la Dea ci ha chiamate allo stesso cammino” proferendo sottovoce avvicinandosi a Martia. “…sid vobis mia cara!” Le sorride dolcemente mentre il suo sguardo viene catturato dalle altre donne che lentamente fanno il loro ingresso nel sacro tempio.

ROHANA [tempio/sala] {si decide alfin e, sorreggendo con le punte di entrambe le gemelle l'abito, i tre gradini ascende, silenziosa entro la sala scivola, scorge la stella del meriggio ch'ella ha avuto l'onore ed il piacere di incontrare che dal sacro >>fuoco si allontana, dopo aver conversato con sconosciuta dama, ch'ella percepisce ammantata di grande potere, altre dame altresì scorge fare il loro ingresso nella sala, niuna conosciuta le par di ravvisare ma saluto con melodioso tono a coloro a rilasciar si accinge [sid vobis] null'altro per ora aggiunge ed immota dinanzi alle tre absidi al centro della sala ella ristà, sol lieve inchino alla Dea Trina ed Una compie portando il capo in basso verso il suolo per onorar la Dea}

SAMARA [Sacro Fuoco] Lo sguardo si perde in quello della sua Stella e un sol gesto del capo ad annuire per quel loro appuntamento privato, sospira lievemente schiarendo la voce mentre osserva placida le fanciulle che fanno il loro ingresso nel luogo Sacro..non riconosce nemmeno una di loro..ancor meglio..sara' effettivamente la Dea a scegliere questa sera chi verra' riconosciuta adatta a servirla . Si muove ora portandosi avanti al Fuoco perpetuo sovrapponendosi alle fiamme che si'innalzano sprigionando fumi e scintille..la luce delle deposte lungo la navata centrale tremano..in risposta al suo richiamo..* Rispectae Aveas..a Voi...* scrutandole una per volta senza averne veramente bisogno di guardarle in volto...*Con quale nome la Triade riunita dovrebbe riconoscervi...?”

TEOBROMIE - [ingresso] passando sotto l’ultimo melo sullo spiazzo di fronte al Tempio, i germogli verdi e delicati sembrano augurali alla ragazza. Mentre attraversa la radura vede altre figure nell’ombra della notte che scivolano verso l’abbraccio tinto d’inchiostro del tempio. Varcato l’imponente ingresso la giovane si avvicina al gruppo delle fanciulle, sperando sia loro concesso di ritrovarsi sorelle nella Dea, e le saluta sorridendo “sid vobis”, ma già il suo sguardo è rapito dalla visone della Stella accanto ad una Dama dal vestito dorato.

HAGALL { Pressi Samara } . { Perché ti allontani Stella di Fuoco? Perché, quando la Sciamana giunge per dirti addio, tu voli via come capriola di fumo? Non sai, ragazzina, che lei non va da nessuna parte. Semplicemente resta in disparte, come spettatrice silente di qualcosa di Sacro che va compiendosi. Sarai parte di questo Cerchio Grandine? Non puoi saperlo, come non puoi sapere chi è Colei che accanto a te permane, immota, bellissima, Figlia anch’ella della Dea. Lo sguardo della bambina si posa su Samara, assorto, quasi incapace di accorgersi delle neogiunte presenze. Ti chiamano la Sciamana, la Grandine, la Custode…Ma…} …io sono solo Hagall { sussurra la bambina in risposta }

MARTIA { tempio navata centrale } . { Lieve sussurro quello che giunge come dolce brezza ristoratrice all'orecchio della giovinetta ed ea si volta per qualche istante ad osservar i lineamenti di Mitrhil, simili ai propri per poi nuovamente sorridere. >> . Niun altro verbo rotola dalle vermiglie labbra giacché ha fatto il suo ingresso una dama dalla vaste dorata e dallo sguardo almeno in apparenza materno. La osservi con le cerulee iridi screziate d'argento senza indiscrezione ed infine nell'udire la domanda Blàth alle coralline labbra sale la risposta appena meno sussurrata rispetto al precedente saluto } [ Il mio nome è Martia ] { Austera Sacerdotessa cui le fiamme del Sacro Braciere donano una maggiore severità eppure non ti spaventa, questa sera appari molto tranquilla quasi come avessi esaurito i tuoi timori durante il colloquio con la Stella Rossa… }

MITRHIL { tempio navata centrale } Ed eccole lì tutte al cospetto della Dea. La Somma sacerdotessa, che rifulge in quella oscurità, fa la sua comparsa al tempio. La giovane donna volge un rapido sguardo alla Stella rossa, colei che ha l’ha nuovamente accolta sull’isola, che silente abbandona luogo. Si inchina al volere della Somma, al suo Saluto. Il fuoco delle fiaccole brilla di una luce viva riconoscendo l’incarnazione della Dea in quel luogo. “…Mia Signora… il mio nome è Mitrhil… e a voi rimetto la mia anima!” voce chiara, ferma, solo dopo aver proferito rialza il capo a guardare la Stella delle Stelle.

ROHANA [sala del tempio/fuoco sacro] {verso la sacerdotessa si dirige quasi magicamente attratta e lo sguardo delle smeraldine iridi sol su di ella rimane fisso mentre con dolce tono favella in risposta [Rohana mylady, o come mi appella la stella del del meriggio Rohana dell'estate]null'altro aggiunge quasi di sua casata dimentica poichè alla Dea importa sol il nome che i genitori han scelto e con il quale ad Ella l'han presentata nel sacro cerchio di pietre della sua contea di nascita}

SAMARA [sacro Fuoco] Brilla di Luce mutlicolore la stella che tatuata porta in fronte, simbolo di una scelta fatta anni prima..Colei che conosce la linea sottile fra i Mondi..Colei che ora sente chiara e forte la voce della Madre ripetere quei nomi le osserva senza mutar espressione ...Lei che nel corpo appar esile, ma di Spirito salda e lucida ora le chiama..una dopo l'altra...* Vedete le Tre Statue deposte dietro l'altare...* si volta appena dando loro le spalle...* Andate verso di loro fermatevi avanti a Colei che vi chiama....io restero' qui ad osservarvi....

TEOBROMIE Le mani tremanti strettamente allacciate tra loro, le dita sono ghiacciate come se fossero infilate nella neve. Quanti i pensieri che pervadono l’animo della giovane, l’agitazione stringe in una morsa i visceri della ragazza, mentre il suo respiro è affrettato e superficiale: “Perché le paure sono tante e il coraggio è uno solo?” La voce soave della Dama dorata attira l’attenzione della fanciulla che le risponderà semplicemente: “sono Teobromie”, abbagliata dal suo rifulgere contro la luce Dea decida di accoglierla nel suo abbraccio

HAGALL { Pressi Samara } . { Una dopo l’altra altre voci femminili fanno eco alla sua, presentandosi in un luogo che in realtà le conosce già tutte molto bene. Il capo biondo della ragazzina si volge indietro a guardarle per qualche istante,quindi, lento, torna ad osservar la Domina del Lago. Sulla sua fronte brilla un simbolo familiare, che la Sciamana ha scorto su ogni Sua Ancella. Alle sue parole senza annuire, senza pensare, acconsente in tacito accordo, spostandosi quindi nel punto da ella indicato…Eppure…una volta giunta dietro l’Altare, il suo passo si ferma incerto. } Una di loro? { chiede confusa. Nessuna in particolare la chiama. Lei si sente fedele a tutte e tre nella loro interezza, nella loro Completezza. Torna accanto a Samara quindi la Sciamana, chinando il capo } Perdonatemi ma…io sento esser di ognuna di loro. Io sento esser parte del Cerchio. { quindi tace, in attesa che le altre compiano la loro scelta }

MARTIA { tempio navata centrale } . { A fianco avverte la fanciulla la presenza di Mitrhil, il cui fazzoletto accuratamente conserva in ricordo della calorosa accoglienza e dei consigli ricevuti… ogni presente loquisce il proprio nome, ognuna delle >> aspiranti si identifica agli occhi ed all'oto della Somma la cui stella tatuata al centro della fronte risplende di molteplici brillanti colori ed ea infine nuovamente si esprimerà in una richiesta che all'udito della giovanetta non appare >> ignota. Non ti muovi piccolo Fiore, Blàth, rimani ferma ove sei giacché a niuno dei Tre volti mostri preferenza, come già alla Stella del Meriggio avevi replicato qualche giorno addietro: preghi la Dea nella propria totalità, a tutti i Volti >> ti rivolgi. E così come eco alle parole di Hagall dagli occhi nocciola favelli } [ Non da un Volto in particolare mi sento chiamata ma da tutti… non v'è preferenza nemmen nella preghiera… ] { Infine rimani silente lasciando che ognuna si esprima

MITRHIL { tempio navata centrale } Accoglie il volere della Somma Stella con un rispettoso cenno del capo e con una lucidità che mai le era appartenuta avanza lungo l’ampia navata circolare dirigendosi verso colei che l’ha chiamata. Avanza giungendo all’altare maggiore, si sofferma, un lieve inchino a rendere omaggio alla Dea. Alza il capo soffermando lo sguardo sulla luce bianca, alla sua destra, la rossa al centro ed infine la luce scura alla sua sinistra. Un sorriso si insinua sulle labbra dal color dei boccioli di rosa. “… La Dea mia chiama a sé nella sua totalità…e io in quella totalità voglio servirla!” Proferisce volgendo un umile sguardo verso la Somma Sacerdotessa.

ROHANA [sala del tempio/pressi Samara] {ascolta i nomi delle fanciulle che bramano anch'esse di servire la Dea, mentre le iridi alla Somma restan fissi scrutando quasi il risplender ed lo sfavillar della stella d'ea... i tre volti della Dea ella rimira, lo sguardo attento dall'una all'altra va, ma il cuore all'interezza brama e niuna scelta l'umana è capace di compiere, come le precedenti fanciulle anch'ella niuna scelta compie ma si limita a verbar alla sacerdotessa rivolta [anch'io come le sorelle nella Dea non mi sento chiamata da niun volto in particolare ma ciascuno onoro e tutti io prego] china il capo e la lunga treccia in cui oggi ha attorto i ribelli riccoli a carezzar la vita va mentr'ella immota permane}

SAMARA [Sacro Fuoco] Le vede sfilare accanto a se'..una dopo l'altra..e le labbra si increspano in un sorriso sereno che trasmette pace e devozione..Mentre tutt'intorno piccole pagliuzze dorate si espandono come lucciole nella Notte..Le luci tremule delle candele si allungano verso l'alto ,mentre le ombre si allungano avvinghiandosi alle colonne del Tempio come serpenti..* Cosi' sia...* socchiude appena le palpebre occludendo la mente e con mano solleva il Velo tra i Mondi..non vi e' emozione nel tono della sua voce...poiche' Ella non umana ..ma divina si manifesta...* Sol due nomi per questa sera posso pronunciare..saranno loro che prendero' con me...* ritrova coscienza di se ' e delle fanciulle che sono intorno,lento l'incedere verso Martia e Mitrhil...* Cosi' e' stato deciso..* ..solleva il braccio destro verso la fronte di Martia e sfiorandone con due dita la fronte poche parole proferira'...* Siate fedele alla Triade..poiche' Ella sara' per Voi una Madre generosa ma anche severa...*...e ripetera' lo stesso gesto con la mano sinistra sulla fronte di Mitrhil...Sulla fronte di entrambe comparira' una piccola stella a cinque punte visibile solo in controluce.

TEOBROMIE La richiesta della Somma Luce lascia perplessa la fanciulla. Mentre continua a chiedersi “ma come posso decidere quale petalo di un fiore è il più bello?,” intravede le altre fanciulle muoversi nella Sala intorno alla Luce di Avalon. Cosa rispondere alla Somma, non ricevendo alcuna chiamata da nessuno dei Tre Volti? Pochi passi, poi la giovane torna con lo sguardo mesto presso la Dama, rispondendo “non ho sentito alcuna chiamata particolare da uno dei Volti della Signora Trina, perché mi chiama nella Sua completezza. Sempre L’ho pregata, amata e venerata confidando in tutti e tre i Suoi volti”. La giovane segue la Dama ed il suo discorso, la cui fine le serra il cuore in una morsa di angoscia ed è accolta da un grosso lacrimone che le rotola lungo una guancia.

HAGALL { Pressi Samara } . { Familiare la prima voce che segue quella della Sciamana. Il capo non volge, poiché consapevole di chi appartenga. Sorride impercettibilmente, sentendosi come sostenuta in una scelta che scelta non è. Lo sguardo segue >> quindi una fanciulla sconosciuta, che invece si dirige sicura ad asserir anch’ella medesima Scelta. Improvvisamente qualcosa cambia. Un tumulto di sensazioni si palesa sia dentro che fuori. La Sciamana diventa Grandine, scroscia dalle Sue mani >> e nelle Sue mani. Il silenzio si fa rumore, assordante rumore privo di suoni, e Lei, nel corpo di Samara, discende. Due nomi. Solo due nomi. Ed il suo non è fra questi. Eppure non delusione nel cuore della ragazzina, che sol s’inchina davanti >> all’Altare. L’ora è tarda, e lei deve lasciare il Tempio. Tornerai vero ragazzina? Certo, finchè ai Suoi occhi, non sarai pronta. Così abbandona il tempio la Sciamana, dopo aver salutato a bassa voce } Congratulazioni…Per me è giunto il momento di andare { scompare nella Notte la bambina }

MARTIA { tempio navata centrale } . { Ascolta il dire simile di tutte… ed infine le parole della Somma Stella e nemmeno sua appare la voce ma di un'entità ben superiore mentre ancora la stella tatuata brilla. Solo due delle aspiranti saranno accolte nel Tempio, due su cinque e per certo non sarebbe stata lei una delle prescelte… troppe son ancora le cose che non sa riguardo alla Dea. Eppure, mentre già un accenno di scoramento si va dipingendo sul tuo volto ancora infantile, ancora un poco rotondo, verso di te la Sacerdotessa che ora è Verbo della Madre avanza andando a posar sulla fronte il destro palmo. Una lacrima, una sola stilla di salato liquido va ad imperlar gli occhi per poi rotolar lungo le gote rigandole. Un lieve sospiro emesso dalle morbide labbra prima di loquir quasi in un sussurro } [ Oh, Mia Signora… Mia Dea… ] { La prima parte della sconnessa frase è rivolta alla Somma, a colei che il palmo ha poggiato sulla bianca fronte di Blàth, l'ultima è invero diretta ad Ella… }

MITRHIL { tempio navata centrale } Voce ultraterrena, la voce della Dea si spande in quel sacro luogo. Questa è la prima volta che la sente, che la percepisce con le sue orecchie. Nel suo cuore ha sempre parlato, ma sentirla… percepirla in questo modo lascia quasi senza fiato la giovane donna. E’ come se si risvegliasse da un bellissimo sogno, due nomi sono stati pronunciati… la somma sacerdotessa ora è davanti a lei e alla piccola Martia. Il viso si illumina di una luce diversa, le iridi brillano come fulgide stelle. China il capo mentre la Dea reincarnata, seria ma dolce allo stesso tempo, le impartisce la sacra benedizione, imprimendo sulla sua fronte il simbolo della stella. “…mia Signora la mia anima vi appartiene…” proferisce risoluta. Per poi inchinarsi nuovamente al suo cospetto.

ROHANA [sala del tempio/sacro fuoco] {scorge la potenza d'Ella impadronirsi della Somma e per un attimo spera di essere una delle prescelte, ma diversamente la Dea ha stasera deciso e un piccolo singulto le sale alle vermiglie, riesce pur tuttavia a trattenerlo e con sereno e distaccato sembiante alle due fanciulle si rivolge e con dolce favella si congratula [auguri a voi prescelte dalla Dea, indi si inchina alla Somma Sacerdotessa incapace di altro verbo che andrebbe sicuramente a spezzare la compostezza di cui si è ammantata ed altro profondo inchino alla Triade mentre suo cuore sussurra *quanto tempo ancora dovrà trascorrere acchè tu mi accolga tra le tue figlie? non ne sono ancora degna o Madre? perchè non vuoi concedermi di appartenere a questa famiglia? dove ho errato? perchè?* domande tutte che per stanotte le stritoleranno il cuore ma senza risposta resteranno, mentre ea alla solitudine vien di nuovo consegnata }

SAMARA [pressi Sacro Fuoco] Riprende coscienza del suo animo e del suo corpo ,questa sera la Madre e' stata prodiga accogliendo due nuove Figlie. Saranno Esse in grado di soddisfare il suo volere mettendo da parte il proprio? Solo il tempo potra' verificare predisposizioni,serieta' e devozione..La Madre' ama le sue Figlie nella stessa misura in cui le potrebbe disprezzare..il filo che lega il reale con il divino e' molto fragile, bisogna far attenzione a non spezzarlo. Osserva le altre fanciulle… notando la loro delusione.. ma non vi sono parole per consolarle..Ella non conosce i progetti della Dea ne assimila solo le intenzioni facendone strumento..* Portate rispetto alle vostre Sorelle..Mitrhil..Martia...preparate il vostro animo poiche' il cammino della Dea e' lungo e a volte doloroso..Benvenute..le due Stelle del Tempio saranno il vostro punto di riferimento oltre me....* un sol cenno del capo per congedarsi e come raggio di Sole al tramonto si allontana dirigendosi verso i giardini interni del Tempio...

TEOBROMIE la scelta è fatta. non sono ancora pronta, si ripete la fanciulla. la giovane si inchina al volere della Dea proferito dalla Somma. così sia. Verrà un altro momento. Sorridendo alle prescelte, la fanciulla guarda la Somma che si allontana, poi si volta verso Martia e Mitrhil e dice loro ''sono molto felice per voi. Continuerò a frequentare il Tempio e spero sempre che la prossima volta saremo sorelle nella Dea.''

MARTIA { tempio navata centrale } . { Hagall ha abbandonato il Tempio, lei che era ospite presso di esso se n'è andata e com'ella or si volgono al ritorno le aspiranti non prescelte. Ancora meraviglia v'è sul volto della ragazzina: stupore per aver udito la Voce, stupore per esser stata scelta. Un inchino del capo vien infine volto alla Somma ed alle sue raccomandazioni seria annuisce giacché già dalle parole di Kagome avea intuito che il cammino sarebbe stato arduo, ma ea si sarebbe lasciata guidare dalla mano della Dea, ovunque questa l'avesse condotta. S'allontana ora, Samara, mentre Blàth volge lo sguardo alla nuova Sorella, a colei che fin da subito le si era dimostrata amica. Lieve sorriso a Teobromie della sincerità della quale è certa… l'avrebbe incontrata spesso, nel proprio cuore lo sapeva. Nuovamente alla Cantante lo sguardo per poi sussurrare } [ Il nostro destino par unirci sempre più.. ] { Sarebbero tornate insieme ad Avalon. A prender i propri averi alla locanda della Filippa, la quale si sarebbe forse sbalordita nel veder la stellina tatuata sulla fronte loro… }

MITRHIL { tempio navata centrale } Si alza la donna investita di una nuova luce. Silente ascolta ancora il verbo della somma Stella che le accoglie e le esorta a perseverare nel lungo cammino. I suoi occhi si rivolgono verso Martia, un sorriso caldo porgerà nei suoi confronti. “… unite nel destino per volere della Dea!...” le mormora dolcemente. “…che io sia per voi e voi per me, figura di sostegno, supporto e consolatrice nei momenti difficili.” Un sorriso sincero proferisce poi verso la fanciulla che gentilmente porge loro le congratulazioni. “…Abbiate fede… la Dea non lascia mai le cose incompiute… sarà presto visibile anche a voi il suo volere!” Di nuovo lo sguardo volge verso la neo consorella e insieme a lei si dirigerà all’esterno del tempio per recarsi all’antica cittadella per prender le loro cose alla locanda.
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