)O( Cresci nella Mia Luce )O(

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+-Mistral-+
00domenica 15 novembre 2009 13:32
Mitrhil - Alta Sacerdotessa di Arianrhod
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Riassunto:

Giunge il Tempo dell'Equilibrio di cui Mabon è padrone e le Sacerdotesse della Triade si ritrovano al Tempio per festeggiare. Tempo che riluce dei Colori dell'Equilibrio, Tempo carico di significati e di una Nuova Promessa che verrà stretta tra Mitrhil, la Nuova Alta Sacerdotessa di Arianrhod, e la Domina del Lago, ora ammantata della Sua Luce.


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KAGOME {{ Giardini Interni -> Sala Circolare }} - {{ Mabon. Tempo di equilibri e ponti di cristallo, passi che si susseguono su leggero e sottilissimo filo. Brezza fredda che si appropinqua, Velo che divien più vicino, Fuoco che s'allontana, ma, ancor, permane. Sente la Signora di Avalon, sente con un'intensità mai provata prima, e pure familiare, oramai. Lughnasadh. Ricorda il tripudio del Raccolto, ricorda Lei scendere in se stessa, nel suo corpo e nelle sue carni indegne. Ogni Cosa è simile e differente. Acqua. La può sentire scorrere sotto di sè, in infiniti canali che attraversano tutta la superficie dei giardini interni; fuoco, lo può sentire ardere all'interno del Tempio, nel Braciere; Terra, la può sentire sotto i piedi nudi, l'odore del suolo benedetto le pervade le nari come le formiche s'insinuano tra le dita dei piedi pallidi, come le farfalle si sono posate sul suo corpo, dall'ultima Chiamata. Ha gli occhi socchiusi, l'Ultima, e regge una semplice mela rossa tra le mani, matura, integra, perfetta. L'abito di Dama del Lago ricade morbido nelle sue pieghe dorate, la Stella mostra la propria natura scura, come durante tutte le ore notturne. D'improvviso, l'ancella riapre gli occhi, e con uno scatto si china. Chiunque la vedesse, forse, potrebbe pensare che troppa rapidità e repentinità v'è nei suoi movimenti e nei suoi gesti, ma in realtà è soltanto il Cerchio che si ripete ciclico ed eterno. Raccoglie la candela arancione che brucia dinanzi a lei da chissà quanto tempo: non ha importanza, ora. E' giunto il Momento. Si rialza lesta, e muove rapida, percorrendo in breve l'esigua distanza - non più di cinque passi - che separavan la Signora dal centro del Tempio: con il crine sciolto si presenta, lungo fino a metà schiena, mosso ed ordinato, compare al di sotto dell'arcata d'ingresso alla sala circolare, si mostra a coloro che Sa, pria ancora di vederle, Sente essere lì. Figlie. Sorelle. }}


MITRHIL { nicchia Arianrhod } °° { figlia dell’Alba, sei davanti alla Bianca Vergine, a lei solamente rivolgi i tuoi occhi bagnati d’argento. La veste scende lineare lungo tutta la tua figura, non una sola piega a rovinar le linee morbide mentre una dolce fragranza di caprifoglio si spande intorno a te. I capelli raccolti sulla nuca in un dolce e morbido chignon, solo alcune ciocche, di fili dorati, sfuggono da quella delicata acconciatura, delineando il viso amabile della fanciulla. Inchina il capo in segno di sottomissione e di eterna appartenenza a colei che della purezza è l’emblema. Ha appena attinto dell’acqua dal sacro pozzo con la brocca d’argento che ora tiene in mano, mentre nell’altra conserva l’immacolata candela, la piccola fiammella allegra oscilla lieve; solo l’ambra è celata ai suoi occhi, posta ancora nel piccolo sacchetto di cuoio legato alla piccola cintura alla vita. Mabon è giunto… l’equilibrio tra luce e oscurità si è ormai manifestato. Nessun vincitore, nessun vinto, solamente due forze di egual spessore che si incontrano. Si volta così verso l’altare maggiore, lasciando che prima i suoi occhi cerchino le sorelle. Eccole… rispettivamente davanti alla Madre e alla Saggia. Sorriso che sempre adorna quel viso, mentre serena attende l’arrivo della sua mentore, colei che l’ha accolta tra le sue braccia al ritorno sull’isola; colei che è sorella e madre, la sua guida… la Somma. Fulgida stella, l’incarnato dei tre volti si manifesta ora a loro oltrepassando la soglia che divide il tempio dai giardini interni. }


NIVIENNE { Tempio (Nicchia di Cerridwen) } – { Il sole sta tramontando, serata che trepida d’attesa, notte di equilibrio, sia all’interno del Tempio che in ogni dove. Odore di pioggia che impregna l’aria, pioggia che da giorni non smette di irrorare la Terra, che siano lacrime della Dea? Molte volte se l’è domandato, ma questa non è la sera per le domande, è la sera di Mabon, Equinozio di Autunno, momento che si tinge dei colori dell’equilibrio. Trepidano d’attesa le membra dell’Alta Sacerdotessa del Meriggio che ai piedi della Statua della Rossa Cerridwen si appresta a prelevare il Sacro Braciere dalla Nicchia della Giusta, la candela rossa tiene con la man dritta, mentre l’Ambra rimane celata nel sacchetto che tiene legato alla cintola, il sangue le pulsa nelle vene, questa sera dovrà ricoprire i panni della Stella del Meriggio, ne sarà in grado? Ne sarà all’altezza? Dubbio che forse trapela dal suo sguardo, ma che i lineamenti del viso non lasciano trasparire, niun sorriso, volto che all’apparenza parrebbe sereno, niun movimento che dia l’impressione che sia agitata, nulla. Lo sa, si affiderà alla sua Dea, a Cerridwen, come altre volte ha già fatto, non avverrà nulla che Ea non vorrebbe accadesse. Sente le luci delle Sorelle, che come lei, presso le Nicchie di Arianrhod e Rhiannon si apprestano a festeggiare Mabon, ed ora percepisce nettamente anche la Luce, carica di purezza, forza e saggezza, della Dama del Lago che ha appena fatto il suo ingresso al Tempio. Si gira lentamente, smeraldine iridi che andranno ad incontrare la figura maestosa di colei che incarna i Tre Volti, prima Maestra, sua Stella ed ora Signora di Avalon, avvolta nel suo vestito dorato. }


SIANNA [°Tempio|Nicchia Rhiannon°] Infinito è il succedersi delle cose.. ed il riproporre gesti e movimenti che sempre uguali paiono, mentre la realtà par trascender l’abitudine, rendendo quella monotonia pregna di significato… Innanzi alla Velata andrà scivolando il Niveo Corvo, lasciando che per un istante, il torpore della quiete vada addensandosi nel proprio spirto… S’andrà il passo d’ea arrestando, una volta raggiunta l’effige di Colei che Tutto Vede… Ed a quella una lieve preghiera andrà rivolgendo… Richiesta di consenso pria che le proprie mani possano profanare il Sacro Simbolo dell’Oscura… Decisione nel lasciar che la mano tesa vada sfiorando l’Athame… la destra andrà si con sicurezza cingendo l’impugnatura della Sacra Lama… allontanandola dalle mani della Regina Mundis… Appena scostatasi dalla Velata, andrà or principiando di percepir quel formicolio ch’attesta la presenza delle Sorelle ad ea prossime… Sfocata come percezione, non come nel tempo della fioritura quando ogni senso fremeva al contatto del mistico… Or, sol tiepida carezza che il cuore e la mente sua andrà accogliendo, pria che di figura in figura vadan le sorelle del Cerchio palesandosi al Corvo… Eppur or può assecondar dell’ondata d’energia la scia, abbandonando l’Oscura ed il suo scultoreo volto, per dirigersi all’indirizzo dell'Altare, ove il rituale andrà svolgendosi… Lieve il passo, appesantito dalla spossatezza, eppur ancor rimembrante l’antico fulgore di quell’eleganza trascesa agli umani canoni… Avanzerà dunque, guadagnando la vicinanza della neo Somma non ancor incontrata, e delle sorelle che questa notte andranno componendo l'umana proiezione della Triade... Ancora mossa, qual vento invernale che nelle vette innevate soffia... eppur immota come la terra che incessante lascia espandere il suo battito profondo...


KAGOME {{ >> Altare Maggiore }} - {{ Incede, la Dama del Lago, inoltrandosi, addentrandosi in quel Tempio che è Suo e proprio in quanto terrena Incarnazione. Vibra il suo essere, vibra lo spirito e l'essenza di tutto ciò che Kagome - donna, iniziata, figlia del Meriggio, ed ora foglia secca nel vento caldo dell'estate, morta creatura che va a donar nuova vita alle terre ed ai raccolti - è ora ed adesso. Non guarda le Figlie, le sente accanto, nel fisico e nell'anima. Non è tempo di conversar con loro amabilmente, d'Ella e del più e del meno: Mabon è giunto, l'Equilibrio è presente. Alcuni seguaci del servo bianco asseriron che l'eternità, per il loro dio, è il presente. Il presente, per le Figlie, è la Ruota, il Cerchio, è Mabon, Samhain, Yule, Imbolc, Oestara, Beltane, Litha, Lughnasadh. Otto, come la Signore di Avalon, e l'Ultima di queste s'accosta all'Altare, nella destra la mela e nella mancina l'arancio del cero, il qual vien infine adagiato sulla pietra, al suo centro perfetto. Solo allora alza lo sguardo, ed osserva dritto dinanzi a sè. V'è serietà, sul viso di donna oramai matura, su quel volto che è stato effige di Cerridwen e che ora sente entro sè anche la purezza più limpida e la saggezza più sconfinata. A questo s'abbandona, a tutto ciò che sa di essere, ama essere ed è si affida. Attenderà che Mitrhil, Nivienne, Sianna, Sacerdotesse della Triade, si pongano dinanzi a lei, pria di parlare. Tuttavia, non le guarderà come semplici ancelle: ma come creature che, stanotte, dovran richiamare la Potenza e la Magnificenza delle Tre Splendide Stelle. Allora verbo sfuggirà alla gola, alto e chiaro, intenso, forte, di modo che sia udibile in tutta la Sala Circolare, di modo che le vibrazioni del suono penetrinino nelle colonne e tra esse si addensino, mentre una ghirlanda di vite ed edera sarà raccolta dall'altare ingombro di offerte per Lei. }} °° [[ La Ruota Gira, l’Equilibrio è Giunto, Giorno e Notte si Equivalgono. L'Estate è passata E le messi sono state raccolte, Ora la Vita scorre verso il Buio e il Riposo, In Attesa che la Luce della Primavera ancora una volta faccia Ritorno e le stagioni della Pienezza Ricompaiano. ]] °° {{ Stringe la mela tra le mani, e l'alza al cielo. }} °° [[ La Ruota Gira, l’Equilibrio è Giunto, Onoriamolo. Venite Sorelle, Venite Stelle, Rispondete al mio Richiamo Per Onorarla e Ringraziarla in Questo Giorno. ]] °° {{ Si chiudono, le labbra, ed ella ora cede il posto. Equilibrio: Una e Trina, l'Alba attende, l'Alba è prossima. Posa la mela sulla superficie marmorea, e poi fa tre passi indietro: lascia il posto a chi verrà, lascia il posto alle Tre Figlie, attende la risposta delle Tre Stelle. Mabon. }}


MITRHIL { nicchia Arianrhod > Altare maggiore } °° { Ascolta l’invocazione della Dama del Lago, avvertendo quel formicolio che sempre la coglie quando è parte attiva di ogni rito. La ruota gira. Sempre. Ora è l’equilibrio su cui si posiziona l’ago. movenza della sua Signora, la quale si adorna della ghirlanda per lei commissionata. La mela al centro dell’altare fulcro di vita, carminio il suo colore, che riflette le fiamme del braciere delle piccole candele. Avanza ora verso l’altare, adornato di ogni frutto e dono della terra, non prima di aver reso omaggio alla Somma passandole davanti e chinando il capo. Anche per lei v’è la ghirlanda che con delicatezza, una volta posata la brocca sull’ara, si cingerà il capo, facendola scendere fino al petto. Bianche le mani che leggermente tremanti prenderanno la mela alzandola al cielo per poi volgersi verso le sorelle } …Arianrhod, Signora dell’Alba e degli Abeti, Vieni a noi che ti Adoriamo, Vieni a noi che ti Ringraziamo. L’Equilibrio è Giunto, possa esso Splendere fra le Acque Pure che lo Proteggono…{ le parole sono state pronunciate la vergine è stata chiamata. Si volta nuovamente ponendo nuovamente la mela al centro dell’altare. Ma l’acqua deve ancora irrorare il frutto scelto, così la brocca d’argento viene presa e chinata, lascerà scendere in filo d’acqua. Gocce che scivoleranno sulla liscia buccia cremisi. Lascia ora la brocca alla destra della mela, prendendo dal piccolo sacchetto la pietra d’ambra, posizionandola anch’essa vicino la brocca poco distante dalla mela. La vergine è stata chiamata, lascia ora il posto alla madre, muovendo alcuni passi indietro a chiudere il cerchio. }


NIVIENNE { Tempio (Nicchia di Cerridwen --> Altare Maggiore) } – { Passi lenti muove in direzione dell’Altare Maggiore, verso Colei che tutto vede e tutto sente, portando con sé il Sacro Braciere e la Candela Rossa, fiammella che si muove lentamente al suo incedere, che par danzare nella semi-oscurità. Niun verbo, niun suono verrà proferito alle altre Sorelle, solo un cenno col capo, piccolo inchino, che andrà a loro rivolgere. Si sistema nel Cerchio, intorno all’Altare, di fronte alla Signora di Avalon. Minuti che paion secondi, mentre il Rituale ha inizio, le smeraldine iridi sono fisse sulla figura della Dama del Lago che cinta dal suo abito dorato si avvicina all’Altare ed indossa una ghirlanda, dono per Lei e le Tre Stelle, parole che risuonano nell’aere cariche di potenza e significato. Sente dentro di lei quelle parole che risuonano, equilibrio…Ora il turno della Stella dell’Alba, è il Tempo di Arianrhod, che si avvicina all’Altare con tutto il suo candore e la sua purezza, parole che paion sgorgare limpide come gocce d’acqua dalla Sacra Fonte, ne segue i movimenti ed i gesti. Ecco il Tempo di Cerridwen, la Ruota gira. Ed ora tocca a te Nivienne, lentamente, con tutta la sacralità dei movimenti e dei gesti che accompagnano il rito, ti avvicini all’Altare andando a posizionarti al centro, proprio di fronte a quella mela che poco prima la Figlia dell’Alba ha irrorato con l’acqua della Sacra Fonte. Con delicata movenza appoggia la Candela Rossa sull’Altare, insieme al Braciere ed andando a sistemarsi sul capo una Ghirlanda intrecciata con Foglie di Vite ed Edera, prende la Mela Rossa che pare cosparsa di rugiada. Sente la Fiamma della Giusta che Brucia in lei, che Arde, che si spande sempre di più, le mani vengono portate al Cielo tenute a coppa con all’interno il rosso frutto. Le labbra si schiudono e le parole vengono proferite con una tonalità alta e ferma per l’aere. } Cerridwen, Signora del Meriggio E delle Betulle, Vieni a noi che ti Adoriamo, Vieni a noi che ti Ringraziamo. L’Equilibrio è Giunto, possa esso Rifulgere fra le Fiamme Rosse della Giustizia. { Abbassa lentamente le braccia, la Madre è stata invocata, lasciando cadere la Mela fra le Braci del Sacro Braciere, piccolo crepitio che verrà udito quando la brace andrà a danneggiare la buccia cremisi, indi andrà a recuperarla, senza bruciarsi, fiamma che Arde in Lei, che Brucia come non mai, posizionandola in seguito al Centro dell’Altare. Anche l’Ambra, fatta scivolare fuori dal sacchettino verrà lasciata alcuni centimetri dietro la Mela e ancora più in là il Sacro Braciere. Indi alcuni passi verranno compiuti all’indietro, per lasciare il posto alla Stella del Vespro, è il Tempo di Rhiannon, la Ruota Gira. }


SIANNA [°Tempio|Altare Maggiore°] Andrà si arrestandosi una volta raggiunto l'Altare... Il crepuscolo par vorticar tutto intorno.. ombre su luce... e tenebra nel candore sanguigno della fiamma ardente... Reggerà ancor l'Athame, qual estensione della sua mano e del suo spirto... e l'Ambra a rilucere d'aurei riflessi... Silente s'andrà ponendo alla destra della Somma... al suo riflesso d'oro e trino che tutto andrà comprendendo quella notte... accoglierà dunque il principio della sua invocazione, mentre i sacri oggetti verranno disposti sull'Altare... Socchiuderà appena quegli occhi di liquida oscurità tentando dì mantener ben eretta la sua composta postura... mentre le mistiche convergenze verranno ridestate... Voci che si amalgamano alla Sua, in tutta la sua morente forza.. E' lei che chiude i Cancelli, ed il Corvo andrà proteggendone la Chiave... E' giunto il tempo dell'Oscurità ed ea andrà portando quella stilla di buio dopo la luce.. Seguirà il timbro delle loro voci, quand'anche il suo turno giungerà, alla sinistra della mela benedetta andrà ponendosi, incorniciandosi poscia della medesima ghirlanda che fu della Triade... Seco la mela andrà sollevando, mentre si roca e piatta andrà sollevandosi la voce del Corvo... Amplificando dell'invocazione il potere... {Rhiannon, Signora del Vespro e del Sorbo, vieni a noi che ti adoriamo, vieni a noi che ti Ringraziamo. L’Equilibrio è Giunto, possa esso Oscurarsi presto fra le Fredde Ombre della Terra e della Sapienza} Così andrà onorando il suo Simbolo, brandendo con delicatezza la lama, pronta ad incider la buccia del frutto della sacra terra... Il sigillo, sulla mela andrà scolpendosi, mentre sull'altare andrà riponendo il frutto, accompagnato dalla gemma 'ambra ed il medesimo Athame alla sua sinistra... Altro non saranno che braccia di una stella dalla triplice spirale... L'Antica ha risposto all'appello ed or anch'ella indietreggerà, prendendo il suo posto nel sacro Cerchio...


KAGOME {{ Altare Maggiore }} - {{ Ascolta, Accoglie, Dona. Questo è Ella, questo è Kagome del Lago. Isola, Dea, Sacerdotessa, donna mortale: innumerevoli aspetti e volti racchiusi nella stessa essenza, differenti concetti racchiusi nel medesimo essere. Identità, differenza. Guarda in volto le tre Ancelle che stanotte si tingon dei colori e dei poteri delle Stelle, guarda negli occhi e scruta nell'anima delle Tre che rispondono al suo richiamo, le osserva tramite i Suoi occhi ultraterreni. Vede, Sa, Conosce. Mitrhil dell'Alba, incontrata anni prima, ancor pria d'esser chiamata quale Novizia; poi, riaccolta sull'Isola, trovata nel Tempio, istruita, guidata, amata. Figlia Bianca. Nivienne del Meriggio, conosciuta in una fredda notte di Barrington, un giro di ruota addietro e più, donna che ancor non era Luce, che ha veduto divenir tale ed esser chiamata dall'amata Rossa Signora. Figlia Rossa. Sianna del Vespro, Sapiente dalle tinte oscure, che lo stesso abito e gli stessi doni possedeva quando l'Ultima divenne novizia del Tempio. Figlia Nera. Il Cerchio si apre, il cerchio si chiude: tutto torna alle origini, e chissà che un giorno una di quelle stesse donne e Stelle, creature che hanno in sè in gradi più intensi e per un momento infinitamente più alti, uguali, intensi, non divenga, un giorno, Signora del Nuovo Ciclo. O, forse, Mabon sarà l'Ultimo degli Equilibri, e poi il Caos cadrà sull'Isola, per Sua mano e Suo volere. Ora, però, non v'è disordine: tutto corrisponde al Disegno, tutto ha senso perfetto e preciso, tutto è Logico ed ineccepibile. Acqua che bagna, Fuoco che Scalda, Lama che Ferisce. Avanza senza indugi, fissando l'altare, l'attenzione oramai spostata sul Rituale e sul suo fulcro: quel frutto, quelle pietre, la sacralità di quell'attimo e la celebrazione di Lei. L'animo intero si tende verso Colei che è in lei stessa ed è lei stessa: Arianrhod, Cerridwen, Rhiannon, Dea Una e Trina dall'Unica e Molteplice forma. Raggiunge l'Altare, alza le braccia al cielo, e parla, d'una voce che è la sua, non lo è, è tutto e nulla. }} °° [[ La Ruota ha Girato, l’Equilibrio è Giunto, Giorno e Notte si Equivalgono. ]] °° {{ Brilla la Stella, si tinge l'aere circostante. Non v'è più il nero sulla fronte, il nero della notte e del vespro, di Rhiannon e dei corvi. Compare il Bianco, con la sua luce pura; il Rosso, con l'intensità del suo fuoco, e poi il giallo, dorato come l'abito lungo, l'azzurro, dell'antica veste da iniziata, il verde, il viola, l'arancio, e tutti i colori che si possano immaginare. Luce sprigiona dalla sua stella, Ombri e Lucori circondano l'Ambra, il prodigio si compie, come Lei ha deciso e stabilito, come Lei desidera. Risponde, la Signora: risponde, la Domina dei Mondi, l'essenza stessa dei Cosmi e dei Tempi, la Dea Sovrana e Padrona di ogni cosa, in primis la vita della Dama del Lago. Abete, Betulla, Sorbo. }} °° [[ E sia l’Equilibrio: Arianrhod, la Vergine, Cerridwen, la Madre, Rhiannon, la Saggia Infondi alle Tue Figlie Purezza, Passione e Saggezza. ]] °° {{ Ed allora, il viso, alto verso il cielo, si abbassa. Fissa le Tre Figlie, fissa i Tre volti, e d'improvviso, come in un lampo, ella Sa. Raccoglie un semplice ramo dall'altare, con la destra, e con la sinistra indica una di loro: colei che di bianco è vestita, colei che dell'Alba si è fatta portavoce: Abete nella mano. }} °° [[ Tu Sarai la Mia Ancella, Tu Sarai di nuovo mia figlia. Io ti chiamo, nel nome del Bianco, del Rosso e del Nero: accogli l'innocenza dentro di te, accetta la purezza più candida, ama la cura delle erbe, degli infanti e delle gravide. Tu mi hai risposto, tu mi hai chiamata: io, ora, ti scelgo. Onora i tuoi compiti, Alta Sacerdotessa di Arianrhod, e cresci nella Mia Luce! ]] °° {{ E raggio bianco tingerà l'aere, dall'abete alla stella di Mitrhil, a colorarla di nuovo del colore della Vergine Sposa. Poi, la Somma Stella lascerà quel semplice ramo, a raccoglier di nuovo la candela ed a terminare il rituale, con un più intenso fiume bianco nel Tempio, ed una nuova serenità nell'animo, ma stesso, medesimo, intenso Equilibrio nei Mondi e nei Tempi. }} °° [[ Possa questa candela che ora brucia e si consuma Trovare un giorno nuova vita, In questo punto di Equilibrio dell’Anno. E sia l’Equilibrio. ]] °° {{ Così, in un semplice soffio, terminano le sue parole. Soffio che è come preannuncio del vento che prenderà a soffiare nella Sala Circolare, a spegnere le candele, a segnare nuovamente il cambiamento, l'equità e la ciclicità. Spifferi, soffi, pallidi aliti di vento freddo: permane Mabon, si preannuncia il tempo dell'Oscura. Ma, ora, è tempo di banchettare, e di onorare il l'Equinozio d'Autunno. }}


MITRHIL { Altare Maggiore } °° { Ascolta ancora l’invocazione della sua Signora. Ascolta come i tre volti sono richiamati, come le loro presenze si incarnano in ciascuna delle figlie chiamate a rappresentarla. E così nuovamente il cerchio si è chiuso… Mabon è stato celebrato, il giorno dell’equilibrio e della tolleranza è giunto a compimento. Samahin si avvicina, presto sarà l’oscurità ad esser regina. Una certa serenità avverte nel proprio cuore, mentre la Dama del Lago si veste di luce. La stella che brilla sulla sua fronte racchiude in sé la spiritualità, resa visibile, dei tre volti. Risplende di luce bianca, la purezza, che lentamente sfuma verso il rosso, la passione per poi scurirsi fino a raggiungere il nero più assoluto… la saggezza antica. La Dea è presente in quella donna che il volto ha trasformato. Aureo, ultraterreno. La Somma volge i suoi occhi verso la fanciulla di bianco vestita. Magnetico il suo sguardo… voce che non le appartiene ma della Dea stessa è il verbo. Non comprende subito quel suo dire… ma le sue parole sono chiare, precise. Sta di nuovo chiamando l’ancella al suo cospetto, nuovamente conferma della sua totale appartenenza. Opalescenti gli occhi della fanciulla che si fissano in quelli della Madre. Non può volere lei, con tutti i suoi dubbi e le sue imperfezioni. L’abete è puntato su di lei. La Deal’ha scelta nuovamente nonostante tutto. Non riesce a trattener le lacrime che, come l’acqua che come l’acqua che sgorgata dalla brocca ha irrorato il frutto divino, ora scendono a bagnar le gote arrossate della fanciulla. Piccole gocce di rugiada che lavano via ogni amarezza e ogni dubbio. China il capo come segno di resa, di totale appartenenza a colei che tra le sue braccia ha accolto. } …che il volto di Arianrhod possa risplendere sempre nei miei occhi, nel mio cuore e nella mia mente… ma possa Cerridwen essermi anche di sostegno e Rhiannon guida per coloro che in te cercheranno la via! { poche le parole e smorzate da una evidente commozione… lascia dunque che la dama del lago termini il rito, mentre il lieve vento che s’alza spegne le piccole fiammelle. Tutto torna nel silenzio più assoluto, ma la sacerdotessa ha con sè la luce rinnovata della Bianca Stella. }

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