Posto la seconda visita di Roseline su richiesta di Vera che ha problemi col pc. Riassunto e note arriveranno appena avrà rimesso in sesto la carretta!
ROSELINE { Esterno Torre }{ FU }{ Sono passati anni dall'ultima volta in cui mise piede a Barrington. Non ricorda quanti. Eppure la cittadella oscura è proprio come la ricorda: lercia, lurida, maleodorante. In questo non è cambiata per niente. Forse niente è cambiato, neppure sotto il tumulto confuso degli ultimi giorni. La Magistra del Tempio sta davanti la soglia della >>
ROSELINE Torre indicata dalla Decana. La fissa in tralice, con gli occhi spenti che sono comuni a chi nel Vespro ha intessuto le notti e i giorni. Un tempo aveva iridi vive, di un azzurro profondo, oggi i suoi sono occhi che potrebbero appartenere ad un vecchio cieco, pallidi e velati. Non indossa l'abito di congrega, ha rispolverato invece per l'occasione un vecchio >>
ROSELINE vestito color glicine, di pizzo e taffetà, sul quale i raggi timidi del sole mattutino si infrangono e creano giochi di luce. Non ha simboli con sè: non il ciondolo a forma di stella, non l'athamè, non le rune. E' tutto nella sua borsa, poggiata ora in terra. Non poteva separarsene, eppure forse non è saggio mostrarli in quel modo, non lì. Non che sia difficile capire >>
ROSELINE a chi appartenga, nè da dove venga. Il glifo nero sulla fronte, tra le sopracciglia, sta lì in aperta denuncia a coronarle il capo sotto i capelli tirati all'indietro. Lì ha sistemati in una lunghissima treccia che supera il bacino e nel quale sono stati infilati, qui e lì, come sempre, piccoli fiori di biancospino. Avanza di qualche passo, le scarpe che col loro >>
ROSELINE tacchetto di legno fanno rumore sul lastricato, e si erge nella sua considerevole altezza ad un palmo dalla porta, trascinandosi dietro la borsa. ''Toc. Toc. Toc.'' Il pugno chiuso della destra batte tre volte contro il legno. Nasconde la paura [ imperturbabilità lvl 3], tutto è Inverno dentro di lei. E ora?
EDAVE (atrio) Lei e Grant hanno ripulito e tirato a lustro tutta la torre, un buon odore di limone si sparge ovunque solleticando l'olfatto. Tutte le finestre sono spalancate a lasciar entrare la luce. Il Decano osserva soddisfatto il loro lavoro, ha fatto disporre anche dei fiori che sono stati raccolti in baia su un tavolinetto basso in ingresso. Quella non è la loro casa, loro sono li di >>
EDAVE passaggio sino a quando il nuovo sanitarium non sarà pronto e completo, sino a quando non si ergerà e potrà accoglierli di nuovo. Dalla cucina un buon odore di cibo preparato non solo per i congreganti ma per i numerosi ospiti che trovano accoglienza tra quelle mura e i loro degenti, non molti in questo periodo per fortuna. Un bussare lieve al portone e si volgeranno gli occhi verdi>>
EDAVE facendo cenno al custode di andare pure ad attendere alle sue faccende. Sarà il Decano steso in quel semplice abito turchese a muoversi ad aprire a chi giunge. I rossi capelli stretti in una crocchia sulla nuca. La porta in quella casa non è mai chiusa a chiave e sarebbe sufficiente per chi giunge sospingere il portone per entrare, si apre lasciando che la sua figura sia bagnata>>
EDAVE dal sole alle spalle di Roseline *Dia ABar et mentis Vivacitatem a voi* uno sguardo veloce a chi giunge, non la conosce ma inconsciamente la attendeva e il segno della Dea le racconta chi sia *Presumo lady Rose* un sorriso inequivocabile di accolgienza spostandosi per lasciarle il passo *Entrate pure e siate la benvenuta*.
ROSELINE { Esterno > Atrio }{ FU }{ Basta bussare: sotto il tocco leggero del suo pugno il portone oscilla, e basta un'ulteriore , lieve spinta, per far si che si crei uno spiraglio abbastanza largo dalasciarla passare. Non che sia necessario poi troppo spazio, per lei. Avanza, trascinando ancora il peso della borsa fino a che la porta non le si richiude alle spalle con un tonfo leggero. >>
ROSELINE incontrando con gli occhi la figura dell'umana. La gatta, come lei, è agitata e annusa l'aria con sospetto. La prima cosa che la investe, lì, è il sovrapporsi di odori: quello di limone pizzica il naso, quello di cibo le sferra un pugno nello stomaco, accompagnato ad un momento in cui tutto sembra girare attorno a lei. Si morde le labbra, facendo appello alla forza >>
ROSELINE d'animo che certo non le manca per affrontare la nausea [volontà +3] e concentrarsi sulla donna } Spirites aveas { C'era un tempo in cui lei stessa si fregiava del saluto dei nordici. Sa oggi di non appartenere più a quella razza, di essere una creatura a metà, seppure le nevi della sua terra le restino impigliate addosso, dichiarando la sua provenienza nel pallore >>
ROSELINE dei suoi colori } Presumo lady Edave { Ribatte, senza accennare ad un sorriso che non trova spazio sul suo volto. Le labbra restano serrate in una linea stretta e severa, affilata come lo sono i tratti del suo viso. Non è il ritratto della salute, questo l'ospitaliera, con l'occhio critico che certo le appartiene, potrà notarlo di certo. Alta, al di sopra della media per >>
ROSELINE una donna, si presenta estremamente pallida ed emaciata. Gli zigomi spiccano al di sopra di guance scavate, occhiaie profonde accarezzano lo sguardo come se fossero stati pugni violenti a disegnarle attorno agli occhi. Ha polsi e spalle sottili, ginocchia ossute sotto l'abito, dita adunche, simili a pallidi rami, unghie affilate e lunghe, vestigia della gatta con >>
ROSELINE cui condivide animo e corpo } Vi ringrazio per la vostra ospitalità, e per la vostra offerta. { sentenzia, con una voce in cui sarà perfettamente riconoscibile l'accento franco che arrotonda tutte le erre, rendendo probabilmente l'ascolto insopportabile, ad un certo punto della conversazione. Un sudario di neutralità la avvolge, le sta addosso come un velo, quasi ci >>
ROSELINE fosse una lastra di vetro a dividerla da tutto ciò che la circonda [imperturbabilità lvl3] Non mostra paura, non mostra diffidenza, non mostra stanchezza nè dolore, sentimenti che pure le albergano nell'animo, e con viva forza le tempestano il cuore }
EDAVE (atrio) La osserverebbe senza lasciare che il sorriso cada dal suo volto, senza lasciare che quel suo alone di perfezione macchiato di dolore possa in qualche modo scalfirla (volontà 2). In fin dei conti ad avere bisogno di qualcosa è l'altra non il decano. Non passa certo inosservato l'aspetto di Roseline, l'occhio del cerusico passa veloce sulle sue fattezze e su quel corpo>>
EDAVE che poco assomiglia a quello di una donna incinta anche se di pochi mesi (percepire equilibrio 3) ma non le permetterà di destabilizzarla ocni suoi modi, ha viso di peggio di una sacerdotessa strana che intende abortire *Noi offriamo la nostra opera a chi più ne ha bisogno* e il tono si manterrebbe professionale ma delicato, persuasivo ma decisamente non invadente *Se volete seguirmi vi>>
EDAVE farò accomodare in stanza visite* e senza altro aggiungere le farebbe cenno di seguirla lungo il corridoio perfettamente frontale al portone di ingresso. A circa a metà di quel corridoio una porta che sarà aperta mostrano una linda sala con al suo interno un tavolo al centro e dei tavoli lungo le pareti nei quali sono ordinatamente raccolti non solo gli strumenti che utilizzano ma >>
EDAVE anche vari medicamenti che possono servire in sede di visita una volta giunte le aprirebbe la porta indicandole una delle due sedie poste a sinistra, due poltroncine della sala comune portate li per permettere di parlare con i pazienti *Non è ma intenzione tentare di farvi desistere dal vostro intento* e la osserverebbe sempre senza perdere quel sorriso che connota i tratti freddi del Primo>>
EDAVE Prefetto della razza umana *ma prima di porre in essere qualsiasi cosa vorrei parlare un pò con voi prima* il suo non è un invito e il tono è quello che si usa con i pazienti recalcitranti unito a quel modo diplomatico che sempre la contraddistingue (persuadere 3 + diplomazia 3). La mente della sacerdotessa allenata al tempio non vuole essere piegata come fa con quello di altre persone molto >>
EDAVE meno forti ma vuole che la donna compia una scelta consapevole.
ROSELINE { Atrio > Sala visite }{ FU }{ Strana. Forse lo è davvero. Quale donna, certa dell'amore del suo uomo, reagirebbe in quel modo nell'apprendere che una nuova vita fiorisce in lei? Probabilmente la risposta alberga negli anni passati a servire il volto oscuro della Dea, quello che non conosce nè pietà, nè misericordia. Probabilmente, ancora, risiede in una fanciullezza >>
ROSELINE sfumata china dinanzi all'altare della Vecchia, nei digiuni e nelle rinunce, nei doveri e negli orrori, nell'orda di spettri che anche adesso, qui, sulla terraferma, continua a perseguitarla, invisibili agli occhi dell'altra. Era già madre a diciassette anni, quando la stellina da incolore divenne nera, quando fu chiamata da Rhiannon ad essere Diaconessa, quando >>
ROSELINE fu costretta a puntare il pugnale sacro alla gola di Hagall e, in cambio di quel gesto atroce, le furono donate schiere di morti incatenati ai polsi e alle caviglie. Non credeva che, anni dopo, il suo grembo potesse ospitare qualcosa di vivo. Annuisce all'indirizzo della donna } Posso lasciare la borsa da qualche parte? { chiede, muovendo intanto passi nonostante tutto >>
ROSELINE decisi per seguirla, ancora una volta facendo uno sforzo per non lasciarsi sopraffare dalla nausea [volontà +3] e per non darlo a vedere [imperturbabilità lvl3] Gli occhi indagano la sala che si apre lungo il corridoio, e c'è scetticismo, e ancora, c'è diffidenza } Sarò sincera con voi, lady Edave. Non mi fidavo delle vostre arti curative, nè mi fido del tutto tutt'ora. >>
ROSELINE Ho passato molti anni al servizio della Triade, e solo al Suo potere mi sono sempre affidata. Eppure, oggi non ho motivo di dubitare dell'operato svolto dalla vostra congregante { Come potrebbe? La situazione ormai si presenta in tutto il suo nitido orrore. Si accomoda quindi su una delle poltroncine indicate, abbandonando infine il bagaglio e permettendo alle gambe, in cui >>
ROSELINE avverte una forte spossatezza, di riposare. Ascolta le parole del Prefetto e, di nuovo, annuisce piano, senza movimenti bruschi. Certo è una donna da cui traspare una certa aura di potere [empatia +1] e sembra essere abituata a trattare e a spuntarla nelle diatribe. E' anche vero tuttavia che, rigida come il ferro, la Magistra non è certo un soggetto facile da >>
ROSELINE piegare. Nonostante questo, unite le mani in grembo, schiude nuovamente le labbra } Vi ascolto. { Dice semplicemente, senza smettere di osservarla }
EDAVE (sala visite) Il bagaglio sarà deposto al fianco della seggiola e la porta richiusa, le spalle ancora alla sacerdotessa richiudendo la porta e volgendosi a lei con una espressione delicata *Ognuno si fida solo di ciò che conosce fine in fondo milady, quando venni da voi per chiedere alla Triade che togliesse dal mio volto il marchio del senza corona non mi fidavo in alcun modo del risultato>>
EDAVE ma come vedete* e si toccherebbe la parte inferiore del volto su cui campeggiava la mano di Kubren e su cui ora resta solo una sbiadita runa Kenaz *Ha funzionato, si chiama principio dell'affidamento e come io mi sono affidata a voi ora voi state facendo lo stesso con me* Non le è di certo sfuggito il fastidio che la donna prova (percepire equilibrio 3) e di certo la gravidanza non >>
EDAVE per tutti è uguale. Senza sedersi si muoverebbe sino ad un tavolo dove vi sarebbero alcune tazze perfettamente pulite e una caraffa con dell'acqua bollita. Il loro custode è li da anni e sa cosa deve preparare per accogliere un paziente nel lasso di tempo in cui una delle ospitaliere lo fa spostare sino alla sala visite. Gli occhi si muoverebbero veloci tra i sacchetti ordinati di erbe >>
EDAVE officinali pronte all'uso e con un cucchiaio di legno la dose sarebbe presto pronta versandovi menta e camomilla che sono un ottimo rimedio contro le nausee in gravidanza (conoscenze naturali 3 + preparare medicamenti 3) e vi aggiungerebbe un cucchiaio di miele alle rose per addolcirlo. Lo lascerebbe in infusione posandosi al tavolaccio con la schiena e volgendosi alla donna *Mi stavo>>
EDAVE chiedendo cosa vi spinga a non voler tenere vostro figlio, cosa sia sbocciato nella mente di una sacerdotessa della Triade per voler rifiutare la vita che cresce nel suo grembo. Capisco che magari se fosse frutto di una violenza potrebbe essere indesiderato ma se è figlio dell'amore, cosa di cui non ho certezza* e sempre la sua voce danzerebbe sui quei toni persuasivi e delicati ma forti che>>
EDAVE si muovono in un pentagramma definito e colorato, saltando da un punto all'altro per dare una armoniosa diplomazia al tutto e spingere all'ascolto, a quel convincimento della comprensione che è necessario per affrontare un passo così grave (diplomazia 3 + persuadere 3). E la osserverebbe lasciando che la tisana decanti alle sue spalle e sono quando il tempo necessario sarà passato la >>
EDAVE filterà con una garza pulita per poi muoversi con essa e porgerla alla sacerdotessa osservandola negli occhi.
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ Osserva i movimenti della Decana, con l'aria di una donna che è abituata a leggere tra le righe e nei silenzi. Di nuovo ha la sensazione che il Prefetto sia completamente padrone della situazione, e di se stessa. [ empatia+1 ] Questo le piace, apre uno spiraglio in quella muraglia di diffidenza che la circonda. Non rammenta la storia che l'altra >>
ROSELINE racconta, probabilmente all'epoca dei fatti lei era solo un'iniziata. Riesce tuttavia a vedere la pallida ombra di Kenaz sul suo viso adesso, non stentando a riconoscere il simbolo. Prende un profondo respiro, prima di iniziare } Comprendo che sia difficile immaginare le mie motivazioni { Come spiegarle? Non è affatto semplice, e soprattutto è molto, molto personale } Io >>
ROSELINE appartengo a Rhiannon. { con l'indice indica il marchio nero sulla fronte, come a sottolineare il concetto } E alla Triade, si. Ma sono stata chiamata a servire principalmente il volto Oscuro della Dea. Conosco la bontà della Vergine e la giustizia della Madre, ma sono le tenebre della Vecchia ad essere vive in me. Ora, capirete che - pure se lo volessi, e non voglio - >>
ROSELINE non potrei rivelarvi quelli che sono Sacri Misteri. Vi basti sapere che la vita di una vestale, specialmente per le figlie del Vespro, è irta di rinunce, dolore e sofferenza. Molte donne si spezzano. Molte abbandonano il cammino. { Il pensiero va a Sihnè, con una fitta al cuore } Guardatemi: vi sembra il corpo di una donna pronta ad accogliere in sè una nuova vita? { >>
ROSELINE e nel chiederlo conosce perfettamente la risposta. I digiuni le hanno provato le membra, rendendole spigolose, dure, affilate. Un mucchio di ossa tenuto insieme da pelle chiarissima } Nessuna violenza, no { chiarisce. Poi, con un pizzico della superbia che certo non le manca, aggiunge } Sfido chiunque a provarci { ed è solo adesso che le labbra si incurvano appena verso >>
ROSELINE l'alto, in un accenno di sorriso. Sembra più una smorfia, o un ghigno. Un taglio nel vetro } Non ho intenzione di affidare questo bambino alle ombre. La Vecchia non conosce pietà, nè misericordia. Preferisco ucciderlo io stessa, dinanzi all'eventualità di vedermelo strappare via { E, nonostante la voce non tremi, nonostante le parole fluiscano veloci dalle sue labbra, >
ROSELINE nonostante non ci siano lacrime a inumidirle gli occhi pallidi il dolore le sta addosso quasi quanto gli spettri, riempiendo ogni angolo di quella stanza. Accetta con un cenno di gratitudine la tazza che l'altra le porge, annusando l'odore che emana prima, bevendo a piccoli sorsi poi. }
SAMARAH {atrio-> sala visite }Il silenzio scivola tra quelle sale, l'odore degli interni è misto dell'aroma delle erbe, del pulito delle lenzuola, del balsamico degli unguenti, tutto sommato latmosfera non è tale da farla sentire estranea e a disagio , e neanche si differenzia troppo da quella del tempio. Ha in mano il libro sull'anatomia prestito di edave, ha passato la mattinata a studiare >>>>
SAMARAH e adesso è scesa dalla sua stanza per andar alla ricerca della decana e farsi dare qualche ragguaqglio.. certo che sotto la pelle c'è veramente un mondo.. e il dono fattole dalla Dea di poterlo vedere è amplificato da quanto scritto nel libro, che alla fine s'è trovata più presa di quanto non fosse all'inizio su una matera del tutto nuova. E' un mondo nuovo quello in cui ora si affaccia la >>>
SAMARAH svedese tenendo di mancina lievemente sollevata la veste bianca per evitare ruzzoloni sbuca nell'atrio dai piani superiori ma il solo che vede è Grant, il silenzioso inserviente dei dottori di Barringhton {Dia abar messer Grant, splendida giornata nevvero?} un dolce e leggero sorriso sul viso della donna {sapete ove posso trovare la decana? doveva darmi lezione ma non l'ho vista}>>>>
SAMARAH l'uomo si distoglie dai suoi affari dandole indicazione per la sala visite {vi ringrazio.. spero di non perdermi..} ridacchia tra se prima di riprender la via della sala visite. Attraversa a passo lieve l'atrio diretta alla sala delle degenze..Ed è allora che percepisce qualcosa che non sentiva da molto.. Un lieve formicolio al centro della fronte, la ove la stella della luce ha messo marchio>>
SAMARAH e l'anima percepisce lieve la presenza sdi una figlia della vecchia. Leggera quasi impalpabile il filo molto più sottile di quanto se ne aspettasse , ma il grido dell'ombra si sente eccome.. lieve forse soffocato. ma pur sempre tenebra. Che una sorella sia li giunta per lei con qualche nuova? Per scoprirlo non basta che attender d'esserci vicina e vederla, e a istinto accelera il passo >>>>
SAMARAH diretta alla sala indicata da Grant pregando di non sbagliare uscio .
EDAVE (sala visite) La vede prendere la tazza e iniziare a sorbirne il contenuto, piano piano dovrebbe aiutarla a tenere a bada le nausee (guarire 3) anche se ciò che le sue parole raccontano nascondono molto più della nausee e delle paure di una madre comune (empatia 2) Il volto non tradisce nulla ma è lo stesso modulare della voce che fa salire l'onda della sua preoccupazione di quella >>
EDAVE situazione nella quale destreggiarsi, nella quale sembra impossibile vedere il fondo, un filo tagliente che attraversa la sua anima e che non le fa vedere nemmeno un pò della luce che forse potrebbe scorgere se solo volesse scostare il velo *Non posso comprendere i misteri della dea così come non posso comprendere quali siano le difficoltà a cui una delle sue sacerdotesse va incontro >>
EDAVE il vostro corpo mi racconta di privazioni questo è vero (percepire equilibrio 3) ma vi posso assicurare che nessuna donna non è in grado di reggere una gravidanza, siamo state create per questo, siamo adatte ad essere madri e portatrici di vita, per quanto concerne la vostra salute non ci sarebbero difficoltà a farvi sentire bene, a rendervi forte, vi sono molte strade che potremmo>>
EDAVE percorrere per raggiungere tale scopo* e prenderebbe una scatola piena di biscotti alle fragole fatti da Dodaiux e li poserebbe sul tavolo alla destra della donna prendendone uno per lei *su ciò che voi temete per vostro figlio non posso eccepire, voi conoscete la situazione e se avete timore che vi venga portato via..* non le è molto chiaro il compito precipuo della dea, non si è mai>>
EDAVE addentrata a scoprire cosa la Vecchia faccia, forse potrebbe ora pensare che trattandosi del volto oscuro il timore della madre sia connesso alla morte del piccolo. e di nuovo la sua voce intonerebbe la musica della comprensione, quel suono basso e grave che dondola i quell'universo per cercare di sfiorare le corde dell'arpa dell'anima, di pizzicarle per permettere che il dialogo siA>>
EDAVE persuasivo e comprensibile *Potreste partorire e lasciarlo a noi, lo cresceremo nella felicità e lo terremo lontano dai pericoli* (persuadere 3 + diplomazia 3). Una proposta che nasce spontanea quasi sputata dalle labbra della Nordica, se alla fine l'altra persisterà nella sua decisione la asseconderà ma vuole darle ancora e ancora e ancora motivo su cui meditare e motivo di scelta. Rapida s>>
EDAVE sposterebbe vicino al tavolo e prendendo un sacchettino di garza inizierebbe a riempirlo di prezzemolo, una dose molto piccola di ruta, quasi infinitesimale vista la sua pericolosità, assenzio, ginepro, calamo selvatico, tutte erbe che provocherebbero l'aborto tramite sanguinamento e contrazioni del ventre per poi finire con una dose di Erbe medicinali controindicate in gravidanza Borragine,>>
EDAVE Farfara, Consolida, Farfaraccio, Senecione (con nat 3 + preparare medicamenti 3) e si volgerebbe a lei chiudendolo e tenendolo in mano *Per tre giorni mettete a bollire dell'acqua calda e mettetevi del sedano, lo toglierete e solo alla fine vi aggiungerete questa mescolanza di erbe, una caraffa da bere durante il giorno per tre giorni>>
EDAVE provocherà molto dolore, sanguinamenti, vomito e nausea..dopodi chè se è ciò che la dea vorrà perderete vostro figlio* ma la terrebbe stretta fra le mani guardandola negli occhi *Ragionate è ciò che vuole lei* e alzerebbe un dito al cielo *o ciò che egoisticamente volete voi?*.
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ La gatta le si dibatte dentro, punta gli artigli contro il cuore. Lei la ignora, mentre l'effetto benefico della tisane le si espande dentro, placando lentamente la nausea. Ed è in quella che la luce dell'alba si fa strada attraverso il mare di tenebre che sembra volerla soffocare } Samarah. { Dice soltanto, con semplicità. Sa che non potrebbe >>
ROSELINE trattarsi di altri, sa che lei è lì e ne riconosce l'anima. Non la chiama, tuttavia, poichè i suoi passi sembrano già dirigersi verso di loro. Dopo quell'attimo di distrazione, torna ad ascoltare le parole del Decano, in religioso silenzio, il viso ridotto ad una maschera di pietra. Nulla, oltre il respiro che le alza e abbassa il petto scarno, sembra tradire in >>
ROSELINE lei la duplice vita che le alberga dentro. Non la interrompe, fino all'ultimo istante. La osserva piuttosto, indaffarata con le varie erbe, riuscendo a riconoscerne qualcuna [conoscenze naturali +1] e memorizzando mentalmente i passaggi che l'altra descrive. Non le risponde subito. Semplicemente non riesce ad aprire bocca, torturata come se a bruciarle la carne >>
ROSELINE fossero le fiamme dell'Inferno tanto millantate da Goffredo. Forse ha ragione lui. Forse è davvero una strega, una bestia di Satana } Non voglio che mio figlio mi muoia dentro. Non voglio essere la tomba del mio bambino { Le mani, tremanti, si posano sul viso, coprendo gli occhi e svelando al contempo una fragilità fino ad allora tenuta nascosta. C'è paura, in lei. Un >>
ROSELINE terrore strisciante che le deruba ogni speranza da giorni } Non voglio che, una volta nato, le Nebbie lo richiamino a sè { La voce sguscia oltre le dita, in un sussurro che forse il Prefetto stenterà a comprendere. Ha visto troppi bambini svanire nel territorio delle Faerie per non esserne spaventata. La donna indica il cielo. Lei, scoprendo gli occhi e prendendo a torturarsi >>
ROSELINE le mani una con l'altra, guarda in basso. La sua Dea è lì. Nella pietra del pavimento, nelle fondamenta antiche di quella torre, nella terra in cui esse affondano, culla di vermi e cadaveri. Eppure dalla terra germogliano fiori e piante, e alberi altissimi e forti, e lì nasce il ferro, pianta esecrabile dura a morire, e tutto ciò che brilla rubando la luce >>
ROSELINE alle stelle. Samarah lo gridò ad Hagall, quando Eihwaz nacque: la Terra da la vita. Solo sperare che sia possibile anche per lei, tuttavia, sembra follia } Non l'ho neppure detto al padre... { mormora, confessa, tornando a coprirsi il viso. Non sa cosa fare. Mai, come questa volta nella vita, s'è ritrovata tanto sperduta e confusa. E' sempre stata sicura di sè. >>
ROSELINE Prega, servi, obbedisci, sacrifica. Era tutto estremamente semplice, una volta imparata l'arte della sopportazione. Ma adesso... Adesso tutto è diverso. }
SAMARAH {-> sala visite }Accellera il passo fin quando non è costretta a fermarsi dinnanzi alla soglia della sala indicatale da Grant come quella dei pazienti. La svedese lascia andare la veste bianca , e di dritta darebbe uno.. due.. tre piccoli tocchi all'uscio chiuso, per attender la risposta dall'interno per far ingresso. non vuole irrompere nella stanza quando magari la decana sta operando o >>>>
SAMARAH visitando o curando. Dopo tutto,la sofferenza esige rispetto, l'ha scoperto a sue spese al servizio della Dea, non sempre si può far quel che si vuole, la donna, in quie momenti è annullata dalla serva della dea, e se anche lo spirito porterebbe sitintivamente a spalancare quella porta e andare a vedere chi sia la sorella presente, non lo fa. E rimane immobile lasciando che il respiro gonfi>>>
SAMARAH ritmicamente il petto scemnando gradualmente nella quiete ( resistenza +1/ volontà +2) e controllando le proprie emozioni del momento, si riaggiusta la veste, dopo tutto anche se è stata giro non vuole sembrare come suo solito una ragazzina appena uscita da una balla di fieno.Il filo sottile è sempre li, teso all'anima ma sfibrato quasi, sfilacciato, come se da un momento all'altro >>>>>
SAMARAH si dovesse rompere, non può percepire gli stati d'animo della sorella o non ci sarebbero state mura e porte a fermarla, ma non sa se perchèè la terraferma non sa se è invece la soella a perder forza o è lei che non lo sente più come prima.. Dubbi.. tanti nella sua mente. E si trova a tender oto per aspettare che gli sia data licenza di entrare e spegner le sue ansie nel verbo della sorella..
EDAVE (sala visite) Si avvicina alla sacerdotessa, il sacchetto stretto fra le mani e una volta al suo fianco sinistro di inginocchierebbe posandolo in grembo e lasciandolo li ma cercando di sollevare entrambe le mani a prenderle il viso per accoglierlo nei palmi e con delicatezza farsi guardare negli occhi. Le sorriderebbe *Non devi avere paura* e non le da lei ora, non serve, in questo caso >>
EDAVE - è come se fossero due sorelle insieme, due donne che capiscono la paura e il dolore dell'altra (empatia 2) *non è detto che le nebbie lo richiamino, che lo portino, non puoi sapere cosa gli accadrà, cosa diventerà, non puoi sapere nulla, però ascolta* e cercherebbe di prendere la mano destra di lei e di fargliela posare sul ventre *chiudi gli occhi e ascolta il cuore di tuo figlio >>
EDAVE battere (percepire equilibrio 3) e se l'altra avesse permesso lascerebbe la sua mano sopra quella di roseline *non sai chi sarà, cosa succederà, tu non sarai la sua tomba perchè noi insieme renderemo forte il tuo corpo e quando vedrà la luce strillerà come un pazzo e poi c'è sempre la possibilità di portarlo via dall'isola se è questo che ti spaventa, di crescerlo qui in terraferma>A
EDAVE come uno qualsiasi che tu potrai visitare a tuoi piacimento..non decidere da sola e subito Rose* e vicino al cuore che ella sentirà battere di suo figlio posato il sacchetto con le erbe che potrebbero ucciderlo *dillo al padre e lui ti aiuterà, l'amore vince anche le ombre, l'amore può tutto e la madre me lo hai detto tu che ha tre volti, è misericordiosa e non vorrebbe che una delle >>
EDAVE sue figlie uccida una vita (diplomazia 3 + persuadere 3) e rimarrebbe li così mentre solo la avrebbe sentita mormorare il nome di samarha e al bussare andrà decisa *Entra siamo qui*.
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ Il Decano le si avvicina e osa -si, osa - prenderle il volto tra le mani. A quel contatto, in un primo momento, la Magistra si ritrae, schiacciandosi contro lo schienale della poltroncina, incassando il collo tra le spalle ossute. Poi, lentamente, la contrazione dei muscoli si ammorbidisce, lasciando spazio alla donna, e alle sue mani. >>
ROSELINE Le sue parole sanno di nenia, di culla, di speranza. Parlano di vita, e delle sue infinite possibilità. Lascia che la mano destra venga condotta sul ventre, a posarsi lì dove, inconsapevole di tutto, un nuovo cuore che batte. Un cuore che un giorno conoscerà l'ansia di vivere e la gioia di amare, ma solo se lei lo permetterà. Le dita si serrano sul tessuto dell'abito >>
ROSELINE per poi rilassarsi in una carezza che reca con sè l'impronta del prefetto. Ed è ora che la Magistra, inspiegabilmente, contro ogni logica o aspettativa, contro ogni pronostico, scoppia a piangere. Un singhiozzo nasce nel petto e le si gonfia dentro, all'altezza del cuore, per poi percorrere la gola e giungere, infine alle labbra, lì dove lacrime salate vanno a >>
ROSELINE depositarsi, seguendo sentieri invisibili. la luce di Samarah si fa più forte, la percepisce, eppure nonostante rechi con sè la speranza e la misericordia dell'alba non riesce a interrompere quel pianto irrefrenabile che la scuote tutta, come un albero squassato dal vento. Ed è tra i singulti che infine riesce a sillabare, e non senza sforzo } P- posso... Posso rimanere qui, >>
ROSELINE per un poco? { domanda, cercando lo sguardo del Prefetto }
SAMARAH {sala visite}Il tempo. A volte non basta mai a volte è anche troppo.. come in quel momento, quando vorrebbe che arrivasse preso risposta e i pochi secondo che passando da quando ha voce dall'interno, sono per lei lunghi una vita.. tuttavia cerca di calmarsi continuando a trattenere istinto di spalancare uscio prima ancora che gli sia dato accesso. ( sangue freddo +3/ imperturbabilità +2) >>>>
SAMARAH Tuttavia quando infine Edave da dentro gli da permesso la dritta si chiude sulla maniglia abbassandola e il palmo spingerebbe il legno per far ignresso nella sala. Il viso non cela il sorriso solare sulle guance, e gli occhi cercherebbero subito dritti la sagoma di Edave e l'altra a suo fianco.. {Dia abar Edave } saluta ragginate l'ospitaliera per poi andar a identificare finalmente la >>>>
SAMARAH figura di Roseline sul letto {Roseline sorella !Che bello vede..} rialza la veste per avvicinarsi verso di lei.. ma osservando la sorella qualcosa non quadra. Il sorriso si riabbassa e tosto le celesti guardano prima la sacerdotessa poi la decana dando a quest'ultima un'occhiata interrogativa {è successo qualcosa Edave?}chiede ora corrugando la fronte al suo indirizzo.. Poi lo sguardo si>>>>
SAMARAH posa su una Roseline mai vista. Vedrebbe le lacrime sul viso, gli occhi lucidi, la sente singhiozzare . D'istinto si getta quasi su di lei andandole vicino a prendere le mani{Rose... sorella..} sussurra appena sciogliendo la fronte in un'espressione dolce posando ambo le mani su quelle della figlia del vespro {Ci sono io adesso sorella. Non piangere . ci sono io. } tenterebbe di confortarla>
SAMARAH Ne ha viste di donne distrutte al tempio.. ma proprio Roseline.. non se l'aspettava , ha sempre pensato che lei e Hagall siano forti per sopportare il peso del velo, forse più grosso di quello che porta lei che invece con Arianrhod ha avuto la gioia pura della vita .. E le iridi si rialzano volgendosi verso Edave . Non ha la minima idea di cosa abbia ridotto così la sorella ma sa che >>>
SAMARAH non sarà qualcosa di leggero.. e tornano tutti i suoi timori maldissimulati dalla calma nordica e dal suo normale controllo sulle emozioni.
EDAVE (sala visite) Non può non sentirla irrigidirsi il decano, sente il suo corpo fare resistenza all'inizio ma poi si rilassa e inizia a piangere, un pianto liberatorio, un pianto che la fa sentire unita a Roseline a cui rimarrà vicina anche quando Samarah farà il suo ingresso *Rimarrai qui tutto il tempo che vorrai, prenderemo dei vestiti al mercato e potrai dormire qui in torre come vedi>
EDAVE anche una delle tue sorelle è qui da noi per motivi di studio e magari se ti starà vicino potrai affrontare tutto con più facilità* e con delicatezza prenderebbe il sacchetto con le erbe abortive dal suo grembo e lo farebbe scivolare in una delle tasche della sua veste rimanendo in ginocchio ma usando una garza pulita per asciugarle le lacrime con delicatezza* qui potrai girare >>
EDAVE libera e nessuno ti costringerà a nulla, potrai stare con noi e se lo desideri potrai dire al padre di raggiungerti e deciderete insieme che fare* e solo volgerebbe la testa alla sacerdotessa dell'alba *Vieni Samarah, vieni vicino a noi, Rose si fermerà qui e starà in nostra compagnia non trovi sia una bella cosa* non mente sullo stato della sacerdotessa ma le lascia la decisione di >>
EDAVE raccontare o meno all'altra perchè si trovi qui.
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{Come il fiume che rompe gli argini, così il pianto fluisce via, liberatorio, con la forza dirompente della disperazione. Il petto scarno, che inizia lentamente a gonfiarsi sotto il peso di quella vita che le sboccia dentro, si alza e s'abbassa con foga, come se avesse corso mille miglia e ancora non riuscisse a fermarsi. Samarah porta con sè >>
ROSELINE il potere della Bianca, Edave ha in sè certezza e la forza di chi ha attitudine al comando. Lascia che Samarah le prenda le mani, sottraendo al ventre quella carezza appena accennata. La guarda, ma è come se dietro il velo di lacrime, spesso come una lastra di ghiaccio, non la vedesse davvero. Non le piace che lei la veda così. Roseline dell'Inverno è una colonna, >>
ROSELINE e le sue spalle, all'apparenza tanto esili, hanno sempre sostenuto il peso del loro cammino senza che lei battesse ciglio. Sembra fragile adesso, spezzata. Più giovane ancora, quasi rannicchiata su se stessa, ancora più esile. Annuisce piano, spostando lo sguardo sul Prefetto } Ti ringrazio... { mormora, mentre il pianto lentamente scema, riducendosi a lacrime amare che>>
ROSELINE sfuggono alle ciglia chiarissime. Ed è guardando un punto indefinito oltre le due donne che mormora, a beneficio della Diaconessa, quella terribile verità } Aspetto un figlio { Rotola via dalle labbra, come una pietra lasciata cadere sul fondo di uno stagno. } Ma non so se voglio tenere il bambino. { Questo è ancora più difficile da dire. Fa quasi male, confessarlo. >>
ROSELINE Come se le parole risalendo lungo la gola bruciassero come veleno. }
SAMARAH {sala visite}Le iridi si posan ora su una ora su un'altra per ricercare risposta.. che arriva alal fine solo per metà. Edave rimane sul vago, adducendo unicamente al fatto che Roseline rimarrà al sanitarium con lei. Quel '' tutto'' da superare verrebbe catturato come una lepre negli artigli di un'aquila portandola a guardare la sorella quasi con insistenza ricercando le di lei iridi >>>>
SAMARAH ora sono tutte per lei, e la stretta delle mani della nordica vorrebbe trasmetterle tutta la forza che ha e che può darle {Edave ha ragione.Ci siamo noi ora. - un lieve sorriso sul volto della svedese andando a passar le dita della mandritta delicatamente sulle sue guance come volesse asciugarle le lacrime -coraggio Rose.. sono qui.. dimmi che è successo}e poi si chiude >>>
SAMARAH lo scrigno di neve a ad ascoltare in silenzio il peso terribile che la sorella si trova a portare. Tante ne ha viste, di nascite ormai, ma non c'è mai nulla di scontato, nulla di fermo, deciso o soprattutto semplice. E' un dono che non tutte accettan, e ora capisce fino in fondo quel che l'altra pensa. E' la donna che irrompe prorompente nella vita della sacerdotessa e la rende viva>>>
SAMARAH e la stravolge. La lascia finire. Non la interrompe lasciando che il dolore dia forma alle parole come preferisce.. poi alla fine si siede appena sul letto andando a cercare il suo volto. {Perchè?}chiede a tono basso e grave {Rose. non puoi farlo} ne cerca diretta lo sguardo. no lei è una figlia dell'alba non accetta che si interrompa una vita a meno di casi di violenza . lo capirebbe..>>>>
SAMARAH vorrebbe chiedere se sia il caso, se abbia invece un uomo che la ama e se egli sappia della sua intenzione. {Hai sentito edave, ci sono io.Pensa ad Hagall. Ho lottato per lei, ho pregato con lei e alla fine Rhiannon ha concesso la vita a quella bambina. Ora lo farò per te.}la guarda diretta ancora come se cercasse di capire quel che lei nasconde, il volto , il corpo >>>>
SAMARAH gli occhi che si spostano quasi non volesse che la legga o che capisca che in fondo è una donna e come tutte le donne , ha paura . Gliene farebbe cruccio? No. di certo.. Ea stessa ora ce l'ha per la sorella, per quella vita, e non lo nasconde se roseline accettasse quel contatto di sguardi che rende palese il legame che la dea a teso tra le sue figlie rendendole una cosa sola >>>
SAMARAH {Puoi farcela sorella, io sarò li sarò con te quando accadrà e questo bambino nascerà. - guarda Edave cercando appoggio. dovesse usare tutto il suo potere da diaconessa, farà nascere il bambino anche a costo della propria vita- Non lasciarlo alle ombre prima di provare. te ne pentiresti ne sono certa. E' un dono della Dea Roseline, e tu sei sua quanto me, sei sempre stata un modello per noi >
SAMARAH Se lo vorrà prendere.. che almeno sia dopo aver provato a farlo nascere.- ancora diretta- ti prego.} Poi tornerebbe a guardare Edave{posso visitarla? ci terrei..}chiede quasi a filo di labbra..
EDAVE (s.v) Sorride il Decano, le erbe abortive sono ben nascoste nella sua tasca e non le lascerà facilmente a Roseline, la ha sfidata consegnandogliele e lei ha vinto dimostrando che il cuore di una donna è grande quando parla di suo figlio *La visiterò io se lei vorrà e tu sarai l'allieva che impara come ci eravamo ripromesse* direbbe gentilmente e Samarah ma con tono che non ammette>>
EDAVE replica (persuadere 3 + diplomazia 3) *Pensa rose * e parlando preparerebbe il lettino invitandola a stendersi se lo vorrà *Avrai dalla tua non solo la dea ma anche il potere della scienza, il tuo bambino nascerà curato da due congreghe insieme e sarà la forza di questo legame, sarai una madre accudita come una regina e nulla e nessuno potranno farti del male* e le sorriderebbe immergendo le>>
EDAVE mani fino ai gomiti dentro una bacinella piena di acqua e saponaria e lavandole con cura *Ricorda Samarah* ora rivolta all'altra *noi non usiamo la magia per curare ma la forza delle nostre conoscenze e una delle prime cose che abbiamo imparato è che l'igiene è indispensabile quindi ti chiederei di volerti lavare le mani e di seguire il mio esempio, poi se tu vorrai mostrarmi come >>
EDAVE la visiti ci sarà tempo* e si volgerebbe asciugandosi un panno e volgendosi a Roseline *Per prima cosa appuriamo il suo stato di salute, se tu fossi così gentile da voler abbassare lìabito controlleremo come stai e come sta tuo figlio*.
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ Sa che le erbe sono lì, a portata di mano. Eppure non fa nulla per prenderle, nè le chiede. Non ora. Guarda Samarah, cerca gli occhi azzurri, vividi, occhi di chi è stata chiamata a servire la vita e non la morte. } Non lo so... { Mormora. } Io non sono come te. Non sono Nivienne, non sono Nymeria. Mi sono inginocchiata dinanzi alle Tenebre troppe >>
ROSELINE volte. { Gli spiriti, più opachi, più deboli lì sulla terraferma, le si stingono ugualmente addosso, come richiamati dalle sue parole, come a volerla stringere, rimarcare su di lei il possesso come farebbe una bestia col suo territorio. Una bestia che ha cento bocche, mille denti, migliaia e migliaia di artigli. Ma quanto sono dolci, quelle carezze. Carezze di figli gelosi >>
ROSELINE che temono di essere scalzati, di perdere il posto al centro del cuore della loro Magistra. Su invito della Decana si alza lentamente, tremante, passandosi le mani sul viso per spazzare via le lacrime. Il felino dentro di lei si agita, un animale in gabbia che vorrebbe fuggire, perdersi nella foresta, arrampicarsi sull'albero più alto del mondo. Sarebbe comodo rifugiarsi in >>
ROSELINE quel corpo morbido e minuto, eppure non lo fa. Si avvicina al lettino e , con gesti esperti slaccia l'abito, sfilandoselo di dosso in fretta. Dunque si distende, senza ombra di vergogna sul viso, tenendo ambo le mani sul grembo, come a proteggerlo. } Fai quello che devi. So che Samarah è qui per imparare. { sussurra in direzione di Edave } Ma ti prego, lascia che >>
ROSELINE richiami anche il potere della Vergine. Non ho mai avuto bisogno di Lei come in questo momento. { Tace. Chiude gli occhi. Respira a fondo, cercando un calma che non ha, ma che sa di dover trovare }
SAMARAH {sala visite}Ascolta in silenzio la risposta di edave andando ad annuire lievemente, pur essendo in ansia per la sorella di lei si fida della decana e alza un poco le spalle {va bene. come vuoi}. Prima di alzarsi però torna a guardare la sorella.{Allora non farlo Roseline. Non ti inchinare. Non lasciare tuo figlio alle tenebre come tributo. Hai il diritto di essere una donna, e le donne sono >>>
SAMARAH creatrici. Te lo giuro sorella farò ogni cosa in mio potere per farlo venire alla luce. ma tu devi aiutarmi. Non posos partorirlo per te. Ancora questo Arianrhod non me lo concede} lascia un debole sorriso quel lieve celio gettato come un petalo sulle acque in un momento così teso. Poi si alza facendo spazio a Roseline per farla alzare e mentre lei si mette sul letto, la sevdese va a seguire>>>
SAMARAH l'esempio di edave e alzandosi si ritira su le maniche della veste bianca fino ai gomiti, per immerger le mani nell'acqua della bacinella e strofinarle bene col sapone per lavarsele acuratamente. Dopo di che se le asciugherebbe con un panno tornando quasi subito al fianco di edave tenendosi pronta per quanto le verrà detto di fare o quanto farà ( volontà +2) {Dimmi che cosa devo fare} >>>
SAMARAH lo sguardo alternerebbe ora tra le due e il rimando della sorella le da una scintilla di speranza che quel germoglio dalla terra arriverà a crescere.. guarda il decano.. cercando la sua opinione. Non può decidere da sola, e rispetta il ruolo di Edave, e quello non è il tempio. quindi se ea darà consenso annuirebbe andando a guardare la sorella distesa mettendosi all'altezza del ventre >>>>
SAMARAH andando a prender la veste nera ad ambo le mani per tirarla un poco su e lasciar libera la pelle. Sorride alla sorella dando una nuova stretta di mano e un unico verbo {sono qui.} quindi appoggia ambo i palmi sulla pelle della sacerdotessa delle tenebre..e chiude gli occhi. cercherebbe di isolarsi completamente dall'almbiente togliendo dalla mente ogni pensiero si lascia andare >>>>
SAMARAH al ritmo naturale del respiro. lento e regolare che alza e abbassa il petto. ( volontà +2) Il viso scioglie ogni tensione, e le mani si abbandonano diventando quasi un tutt'uno con l'altra..( sangue freddo +3/ imperturbabilità +2)celando così ogni cosa che dentro di lei accade..Quindi va a ricercar come sempre l'intimo legame tra lei e la dea, cerca la sorgente di ogni suo potere >>>>
SAMARAH quel'acqua portatrice di luce e di vita che rende la terra fertile e generatrice.. E prega, prega dentro di se chiamando la Bambina perchè ancora una volta sia con lei, e la faccia nuovamente suo strumento . Non guarda roseline, ma l'anima della sorella ora è con lei, tiene l'attenzione e la concentrazione al massimo , pena il perder quel filo sottile che si tende tra il cuore >>>>
SAMARAH della donna e la Dea. I secondi passano lasciandoli scivolare addosso, la figlia dell'alba si prepara al contatto con la trina [ skill potere della stella +2 - 1/2 concentrazione ]
EDAVE (sala visite) E sia la donna avrà entrambe le cose, il tocco della sua dea e il tocco della scienza. Lascerà che Samarh si concentri in quel silenzio che non sarà lei a spezzare per ora, poserà le sue mani al fianco di quelle della sacerdotessa dell'alba, sul ventre, vicino all'ombelico ma il suo, al contrario di quello di samarh sarà un tocco attivo, le dita sfioreranno il ventre premendo>>
EDAVE e tastando, muovendosi in movimenti circolari dal centro verso l'esterno, controllerà se l'addome sia teso, cercherà di trovare il punto più vicino al bimbo, a dove si annidi, cercherà il battito della madre (percepire equilibrio 3) e solo quando darà soddisfatta lascerà che le sue mani scendano lungo il corpo della donna, che la invitino a posare i piedi sul lettino, che le ginocchia si >>
EDAVE pieghino così che le permettano di osservare la sua cervice. Una indagine attenta, visiva all'inizio per essere certa che vada tutto bene, le mani che prima sarebbero sulle ossa del bacino per verificarne la forza, che le fletterebbero per capire quanto potrà farsi spazio il cucciolo umano che quando sarà il tempo giungerà. Gli occhi sarebbero concentrati come tutti i sensi per percepire>>
EDAVE qualsiasi anomalia che potrebbe rappresentare un problema (ostetricia liv 2 + percepire equilibrio liv 3) e solo alla fine la mano destra cercherebbe di passare sotto la schiena di lei all'altezza dei reni per invitarla a sollevare il bacino lievemente, quel che basta perchè la mano del decano possa ispezionate e controllare che nulla vi sia che non vada bene. Sorriderebbe la donna nel >>
EDAVE farlo cercando gli occhi dell'altra e comunicandole che va tutto bene, non servono parole in certe occasioni. Continuerebbe la sua visita (guarire 3) delicata e inflessibile nello stesso modo annuendo ogni qualvolta rilevasse che tutto è in ordine.
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ Osserva la Diaconessa, riconosce in lei la concentrazione necessaria a richiamare il potere della Dea. In silenzio, torna a chiudere gli occhi, respirando piano in modo da rilassare il corpo e prepararsi alla visita del Decano. Torna a stendere su di sè il velo di gelo che appartiene a tutti i volti della Dea e trova spesso posto sul >>
ROSELINE corpo sciupato della Magistra molte più volte di quanto sia necessario [imperturbabilità lvl 3] Potranno vederlo entrambe quanto gli anni al servizio della Nera Signora l'abbiano provata. Le ossa del bacino sono sporgenti, le costole in bella vista, i polsi sottili, le clavicole in evidenza. Tiene gli occhi serrati fino a che le dita di Edave, precise e sicure, consapevoli >>
ROSELINE vanno a muoversi sul suo corpo, sondandolo alla ricerca del frutto acerbo che le sta dentro. La Vestale asseconda i suoi movimenti senza opporre resistenza, tentando attraverso la forza di spiritò di non chiudersi su se stessa, sfuggendo alle sue cure [volontà lvl 3] E quando incontra il suo sguardo, finalmente, sorride. E c'è gioia. E' un sorriso vero quello, che porta le >>
ROSELINE labbra ad arricciarsi verso l'alto, mostrando il candore dei denti [empatia +1] Non ha bisogno di parole. Non ha bisogno di chiedere. Coglie lo sguardo e legge in esso sincerità, e conforto. Si scioglie un sospiro, volgendo lo sguardo verso la Diaconessa della Bianca e attendendo da lei ulteriore conferma mentre il Prefetto prosegue con la sua ispezione }
SAMARAH {sala visite} Cerca l'Acqua, dentro di se, quello che all'inizio è solo una goccia, diviene man mano che progredisce un rivolo di nettare, che cresce a d ogni secondo diventando al fine un torrente impetuoso. Fonte e culla di ogni vita, Veniamo dall'Acqua e all'Acqua torniamo alal fine, i nostri corpi nella terra diventano a loro volta terra, erba, albero. vita. Ne sentirebbe quasi il rumore>>
SAMARAH crescere, dal gocciolare sordo, allo scivolare, fino al rombodella gioia di vivere e della furia , lo percepisce crescere come se stesse di fronte a una cascata, e ne mirasse la potenza. Non spegnerebbe la voce della sua richiesta , ma più si immerge nel silenzio di se stessa e più chiama, cerca. Dal lago profondo dell'anima sentirebbe risalire quel torrente. mentre il respiro rimarrebbe >>>>
SAMARAH sempre lento e regolare ( volontà +2/ sangue freddo +3) un controllo solo superficiale e fisico il suo, non potrebbe in ogni caso anche se volesse, controllar eil potere che ora percepirebbe quasi in sordina al'inizio pi man mano più forte. Nel buio della mente degli occhi chiusi, il cuore batte, lento all'unisono col respiro , e battendo porta il sangue a fluire come acqua nelle>>>>
SAMARAH vene a scivolare in tutto il corpo dal petto allargandosi come increspature nate da un sasso nello stagno. Un'onda leggera e man mano più forte che dalla terra dei piedi scalzi, risale le gambe, il petto e il ventre sempre vuoto della svedese, per arrivare al cuore e li quasi abbracciarlo per poi tornare a fluire libero alle braccia, e alle mani.. ai palmi poggiati sul ventre della >>>>
SAMARAH donna distesa. C'è quasi da lasciarsi andare anche troppo, ma ea cercherebbe come può di non farsi trascinare via dalla forza che la prende ( resistenza +1) rimanendo fissa con la mente sull'immagine di Roseline. Non è lei, adesso che decide è la Dea, e se Ea fosse presente la stella che ha sulla fronte andrebbe a illuminarsi di un alone bianco e candido( skill luce >>>>
SAMARAH di stella +2) e gli occhi dell'anima si dischiuderebbero eprmettendo alla nordica di andare ancora una volta oltre il limite dlela carne( skill potere della stella +2) . Quelle acque ora sono il legame tra lei e la sorella, solo loro due e nel mezzo il Suo volere. E se Ea vorrà la donna potrà riaprire gli occhi e e confortare la sorella nelle sue pene.
[ skill potere della stella liv.2- fase 2 / 2 rilascio ]
EDAVE (s.v) Continua la sua visita e poi la lascerà andare ripulendo le mani su un panno e poi sollevandosi in piedi e andando a controllare il seno, con delicatezza, la consistenza, il peso, se vi siano delle smagliature che in fase di allattamento potrebbero dare problemi, le prenderebbe poi il braccio destro e con esperienza cercherebbe la vena che in esso passa e una volta individuata>>
EDAVE socchiuderebbe appena le palpebre cercando di armonizzarsi con il battere del cuore, con il pompare e risucchiare dei polmoni quasi che potesse immergersi nella circolazione dell'altra e giungere al centro del suo cuore per coglierne i battiti. E comincerebbe a contare in silenzio, un pò per volta, lasciando che tutto scorra (percepire equilibrio 3) e lasciandola andare e sollevando gli occhi >>
EDAVE a samarah appena in tempo per vedere la stella sulla sua fronte illuminarsi segnale che la donna ha avuto presumibilmente la sua risposta *Per quanto riguarda ciò che è la mia arte Rose stai bene, ti darò un rimedio contro la nausea come quello che hai bevuto oggi e ti consiglio riposo non assoluto ma quasi* e recupererebbe il vestito di lei passandoglielo. *Sei molto gracile e il >>
EDAVE tuo fisico andrà rinf orzato per affrontare il parto ma le ossa del tuo bacino sono forti e anche i tessuti del ventre. Non presenti anomalie lungo il canale del parto e vedrai che rimanendo qui all'aria aperta, cercando di riposare il più possibile, mangiando e riposando quando verrà il tempo sarai pronta..samarah cosa ha risposto la dea, concorda con me?* e ora scherzerebbe solo un attimo>>
EDAVE in quella situazione strana nella quale quella vita che cova dentro roseline ha avutro già angeli custodi, due ospitaliere e una sacerdotessa oltre alla madre. (ostetricia 2 + guarire 3).
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ E' una sensazione strana, lasciare che le due donne si prendano cura di lei. Non è abituata. Non c'è spazio per l'abbandono, lungo la via oscura. Se cadi ti rialzi da sola, oppure lasci che gli spettri ti divorino. E' una lezione che ha imparato tempo addietro, quando Hagall le negò il suo conforto. Si è rialzata, l'ibrida. Sul corpo >>
ROSELINE il peso di molteplici condanne: bestia, bastarda, strega. E tutte queste
ROSELINE { Sala visite }{ FU }{ E' una sensazione strana, lasciare che le due donne si prendano cura di lei. Non è abituata. Non c'è spazio per l'abbandono, lungo la via oscura. Se cadi ti rialzi da sola, oppure lasci che gli spettri ti divorino. E' una lezione che ha imparato tempo addietro, quando Hagall le negò il suo conforto. Si è rialzata, l'ibrida. Sul corpo >>
ROSELINE il peso di molteplici condanne: bestia, bastarda, strega. E tutte queste
ROSELINE il peso di molteplici condanne: bestia, bastarda, strega. E ognuna di esse ricadrà sul capo di quella creatura che ancora non ha visto la luce. Si morde le labbra al solo pensiero, mentre l'ennesimo timore le si affaccia dentro, strisciante come una serpe infida, pronta a lasciare il marchio dei suoi denti sul cuore già provato della donna. Cosa sarà, quella >>
ROSELINE creatura? Sarà umana, come il padre, o condividerà con lei il dono e la maledizione di vivere come un essere diviso a metà, dilaniato tra l'istinto e la ragione? Impercettibilmente rabbrividisce, nascondendo ancora una volta il dolore dietro le palpebre, fino a che la luce della Vergine non filtra attraverso di esse, donandole nuova forza. Apre gli occhi, >>
ROSELINE traendo speranza dalla stella bianca che illumina la stanza, riconoscendo in essa la bontà di una Dea che è si feroce e capricciosa, ma che è anche amore, vita, inizio. Che è germoglio e ruscello, e non solo cadavere e fossa. Annuisce piano alle parole di Edave afferrando l'abito e mettendosi a sedere. Costringerla al riposo non sarà impresa facile, glielo si legge in volto. >>
ROSELINE Eppure c'è da parte della vestale la volontà di provarci. Forse... } Quanto tempo ho prima che... Le erbe perdano il loro effetto? { Ed è chiaro a cosa si riferisca. Lo sguardo si sposta, vacuo, sulla figura di Samarah. Attende. Non può fare altro. }
SAMARAH {sala visite} Il fluire sva diretto al ventre di Roseline , aprendosi quasi come una culla, e poi a poco a pococ, ritirarsi lentamente com'è venuta.. come quando una brocca ha esaurito tutto il suo contenuto.. Piano piano, la figlia dell'alba va a riaprire le palpebre tirando un lieve sospiro.. prima di riabbassar gli occhi guardando Roseline negli occhi. { sta bene } direbbe a voce >>>>
SAMARAH dando una lieve stretta cercando la sua mano mancina attigua. {è una bambina Roseline. A breve ci sarà un'altra bambina a sconvolgere il tempio.} per poi volgersi verso Edave {a quanto pare si Edave, è una bambina e sarà forte e bella come la madre..} nuovo stringer leggero {e concordo con te, devi mangiare di più sorella per poter darla alla luce o la decana ti farà provare >>>>
SAMARAH qualche suo metodo di convinzione e non te li consiglio..}adduce tornando a a ridistender le labbra prendendo una faccia sera come se realmente Edave le avesse mostrato quel che è capace. cosa che la svedese dubita altamente visto quanto da poco la conosce.. e il pensiero va alla stanza dei cadaveri{pensa che legano le persone ai letti per fargli stare fermi..vero edave?} adduce a tono basso>
SAMARAH e serio( sangue freddo +3/ volontà +2) lasciando dietro la sua proverbiale maschera di gelo quanto in realtà sia sollevata dalla visita fatta e quanto sia rasserenata al pensiero che la sorella sarà sotto i suoi occhi, così che in momenti di pausa dalle lezioni e dai nuovi suoi compiti possa correre da lei..
EDAVE (sv) Si rilaverebbe le mani e farebbe cenno a Samarah di fare lo stesso *Mai toccare un paziente dopo averne visitato un altro, si passano le malattie* una spiegazione veloce volgendosi con un sorriso *Una bambina che bella notizia* direbbe annuendo e facendosi seria comprendendo quanto sia faceto il dire di Samarah (empatia 2) per tenere ferma la donna che a quanto ha capito non è >>
EDAVE una delle cose più semplici *ancora per poco, massimo 15 giorni dopo di che nn saranno più utilizzabili* ecco la sua risposta asciugandosi le mani e volgendosi verso samarah *a dire il vero non li lego, di solito spacco loro le gambe per essere certi che non scappino (sotterfugio 2) * uno scherzo ovviamente ma supportato dal tono e dalle parole e anche dalla espressione . *Dire che visto>>
EDAVE il calibro della giornata mie care, è il caso di andare a mangiare qualcosa e poi riposare, c'è una stanza libera di fianco alla tua samarah, la farò preparare per rose.* e ciò detto si accomiata il decano in attesa che la raggiungano per il pranzo in sala comune con tutti gli ospiti della torre.
"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"