Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Arriva l'antica morte cavalcando la tempesta )O(

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2011 18:45
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26/10/2011 18:45
 
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Krysliin Sacerdotessa del Vespro

Riassunto:
Con la scusa di porle alcune domande, la Stella del Meriggio richiama a sè Krysliin nelle cucine, per farle poi bere un infuso composto da erbe psicotiche. Questo fa cadere l'Iniziata in una specie di trance, un viaggio che la conduce dove la Triade, in versioni completamente differenti da quelle finora studiate dall'Iniziata, la mette a dura prova. Krysliin riuscirà a superare il dolore, l'angoscia e la lunga agonia a cui è costretta, svegliandosi nuda nella nicchia di Rhiannon. Lì la Somma Stella e la Diaconessa del Vespro la nominano Sacerdotessa dell'Oscura, donandole gli oggetti (veste, ciondolo e athame) che spettano ad ogni Sua figlia.

LINK FM

NIVIENNE { Cucine } - { Passi lenti e felpati, rintocchi leggeri, profumo di miele che insegue il bocciolo di rosa dai petali scarlatti. Notte sull'Isola Sacra, mentre la Stella del Meriggio par aggirarsi per le cucine del Tempio, la veste che emette un lieve fruscio al suo passaggio intorno al grande tavolo che occupa quasi tutta la stanza, mentre i riccioli corvini ondeggiano leggermente, addensati sulle sue spalle ed oltre, ad ogni suo passo. Sembra che gli spiriti la inseguano e le dita ossute della Velata la agguantino. La bramino. Si aggira, senza una meta precisa, i pensieri ne occupano per la maggior parte la mente. Quante ne ha passate ultimamente? Ma non può dire di non esserne uscita vincitrice ed appagata. Forse troppo, forse solo in parte. La man dritta che si poserebbe sul ventre, sguardo perso nel vuoto, per ciò che le è accaduto nelle Nebbie. Futuro o Presente? E cose potrebbe celarsi? Un altro prezzo da pagare? Come se non ne avesse ancora pagati abbastanza. Labbra scarlatte che si aprirebbero in un leggero sospiro. Forse potrebbe soltanto trasformarsi in un mai. E le percepisce una dopo l'altra, ognuna in una sua luce particolare e differente, tutte Le appartengono, ma nessuna è uguale all'altra. Le ama, una per una, come una Madre. Non può forse bastare? }

KRYSLIIN )°Tempio . Altare Maggiore° ( Voci della notte, silenzio che rimbomba, vortici profondi di aria troppo calda sentiresti quasi soffocarti, nel tuo animo inquieto eppur dominato di quella calma apparente, una pace di Inferno per ricadere nelle nevi di un ghiaccio che feriscono, facendo in modo che le tue espressioni mutino, si induriscano per ammorbidirsi rendendoti diversa e uguale, in fondo sempre la stessa. Piuma di cristallo, dagli occhi di oceano con quegli stessi guarderesti le nicchie,i Tre Volti, tre colori diversi che ti rapirebbero in continuazione è stata una vita già per te, tutto un fascio di tempio che infine sarebbe passato, scrutandoti e piegandoti ancora per far sì che tu possa vedere oltre e riuscire a presentire la tua via come unica e diversa, rara e immobile eppur in continuo movimento. Saresti inginocchiata, curva su quel suolo Sacro, immacolata e calpestato dai desideri più differenti e dalle luci che una sono Tutte. Le labbra ermetiche, lo sguardo dritto ma oscillerebbe da una effige all’altra come altalena il tuo profilo che si sposterebbe a far lasciare una voce che sia quella che senti nel cuore. Non ti avvedi di nulla, nemmeno del vento che fluttuerebbe intorno a te, ferma e rigida, sacrifici che non senti nemmeno più, per quanto sia tutto naturale per te. Il vento salirebbe dal lago e ti accarezzerebbe il volto imprigionandosi tra le tue ciglia. Mai stanca ma sempre Sua.


Una normalissima notte avalonese quella che si apre come un guscio d'uovo sulle pareti ora bluastre del Tempio di Avalon. Le figlie della Dea lì dimorano, ognuna occupata in un particolare compito. C'è chi scrive, chi raccoglie erbe, chi accoglie i fedeli. Aogan sta badando ai cavalli, nella stalla, strigliandoli a dovere. Rois ha da poco lasciato le cucine, che ora appartengono solamente alla Stella del Meriggio, completamente a proprio agio e sicura in quella stanza che spesso la vede addirittura regina. Che stia preparando i suoi magnifici biscotti? E innanzi alle tre nicchie, una fanciulla dai bei lineamenti prega. E' vestita come una Sacerdotessa, ma tale non è. La sua fronte non brilla di alcun colore, è vuota. Vuota come vorrebbe fosse il suo cuore. Un leggero vento trasporta nella Navata il profumo delle acque del lago, un profumo che sa essere dolce quanto terribile. [GDR PLAY. TURNI: NIVIENNE/KRYSLIIN]

NIVIENNE { Cucine } - { Passi che infine si fermerebbero, mano sinistra che verrebbe adagiata leggera sulla superficie d'ebano, mentre la destra permarrebbe posata sul ventre, prima in una posa leggera e poi dita che stringerebbero la stoffa scarlatta. Lo sguardo perso ancora nel vuoto, in quel vuoto che si perde ooltre la finestra che da sui giardini. In quel vuoto che sono le Nebbie. E' lieta che Rois abbia da poco lasciato quel luogo, lieta che non la veda così. Assente. Assente come i suoi occhi, assente come la sua mente, assente come la sua voce. Solo il vento che entra timido e leggero par soffiare meno dolcemente del solito. Porta con sè l'odore delle acque del lago, ma non soltanto il profumo del liquido cristallino a mezzodì. No, è il profumo del liquido che si perde nella notte più nera, umido come le stesse nebbie. Un brivido le scorre leggero lungo la schiena, mentre il rumore dell'acqua a bollire sul fuoco la farebbe trasalire leggermente. No, non sta preparando i biscotti questa sera. Passi leggeri, fruscio di vesti, mentre si avvicinerebbe ad una mensola prendendone due tazze. Differenti misture di erbe verrebbero immesse nei due contenitori (//Conoscenze naturali lv 3, Potere della Stella lv. 5). Uno per lei, uno per chi presto la raggiungerà. Diversi composti, per diversi utilizzi. Per poi versarvi sopra l'acqua calda, coprire ed attendere. Battiti del cuore, veloci, come battiti di ciglia, mentre raggiungerebbe, grazie al dono che le ha fatto la Dea, la mente dell'Iniziata. Vento caldo d'estate che si riverserebbe nella sua mente, ma morbido e materno. °°Rispectae Aveas Krysliin, raggiungetemi nelle cucine.°° (//Telepatia lv. 5). Le labbra carnose strette in una morsa. L'attesa, forse, è la parte peggiore. }

KRYSLIIN )°Tempio . Altare Maggiore° ( Cosa chiedi a Lei in queste notti che ti torturano, quando il dolore avrebbe quegli artici artigli per riaffiorare e graffiare la tua anima, velare il tuo sguardo, oscurarlo per fino in alcuni momenti e diventeresti gelo, come quelle terre del Nord che ti avrebbero generato, poi cacciato. Non hai trovato nulla lassù, perché l’unica cosa che possedevi ora ti ha lasciato, abbandonato e condannato a camminare da sola per questi sentiero che non conosci, perché della tua vita non senti nemmeno l’odore come il respiro, quel batto di vitalità che dovrebbe affiancarti e costringerti ad andare avanti. Invece no...in queste notti non Le chiedi Nulla, sei Sua, malgrado tutto, ti lasceresti sfiorare dai Tre Volti, tu li guarderesti come se non valessi niente, un niente ricolmo di fede, sei come l’amante che segue un amore e alla fine della notte nulla avrà in cambio. Sei già schiava...lo sei stata da sempre, una vita di umiltà e di nessuna ricchezza. Porteresti le mani ad intrecciarsi sotto al mento lievemente appoggiate sul petto che, si alzerebbe e abbasserebbe, vinto anch’esso da una forza motrice che ti obbligherebbe a vivere. Vorresti urlarle quelle preghiere, vorresti , anche, avere per prima aver il coraggio di farlo. Non farai nulla...eppur hai quella sensazione che Ella sia lì, a poco da te, forse davanti, e ti incoraggerebbe a venir fuori per miscelare la vita con quel tuo sottile dolore. Abbasseresti il capo, come se non fossi nulla questa notte. Eppur qualcosa brilla di te, ma non sai ancora vederlo. Preghiere mute, ma intrise di una forza autentica dell’anima. Ancora un po’ rimarrai lì...alla fine ogni cosa giungerà al termine.La voce di Nivienne ti raggiungerebbe quasi ferendoti n quell’intimità che non sai scoprire. Non ci metteresti molto perché ti alzerai in piedi, prendendo una postura eretta. Principieresti così quel sottile e leggero passo nudo in direzione delle cucine.

[ATTENDERE RESPONSO]
Insiste quel vento tra le spesse mura di una delle più antiche strutture dell'Isola. Porta con sè le lacrime dei bambini che hanno visto perire le proprie madri, il profumo del sangue, della battaglia. Eppure è in grado di donare il sorriso, dolce come quei biscotti che Nivienne non sta preparando. C'è altro nella mente della Stella del Meriggio, ricordi di nebbie, di ferite, di mostri di pietra. E forse anche qualcosa che prima non aveva mai conosciuto. Le sue mani sanno quali erbe scegliere, quali contenitori in legno prendere per il suo scopo. Lavora nell'attesa che colei che ha chiamato la raggiunga. Paradossalmente, quello che sta vivendo Nivienne, la prescelta di Cerridwen, è un dolore che strappa la pelle e l'anima a Krysliin, una semplice iniziata. La Ruota gira, ma non per tutte alla stessa velocità. Procede l'avanzare dell'azzurra veste di Krysliin, fino a farle raggiungere le cucine del Tempio. [GDR PLAY. TURNI: NIVI/KRY]


NIVIENNE { Cucine } - { Attende. Ancora la attende. La sente muoversi, arrivare da colei che la brama. La postura eretta, la figura girata verso la porta. La mano destra appoggiata sul tavolo, poco distante dalle due tazze ora coperte. Sibila il vento, le si insinua fra i riccioli corvini, ma non dolce, suadente e caldo come le mani di lui. No, è come se glieli tirasse, strappasse, le sussurrasse all'orecchio note di musiche, ai più non udibili. Note che si perdono nelle notti dei tempi, note che non riscaldano, ma che bramano vendetta, sangue e morte. Vendetta per un'Isola che non vuol essere schiacciata da nessuno, vendetta da cosa può o potrebbe un giorno crescerle dentro. Nel grembo, ora piatto. Amore, Dolore e Morte. Chi le avrebbe detto che poteva percepirle insieme? Nello stesso istante, nello stesso momento. E' l'ora per tutto questo? Notte che tutto lambisce ed attanaglia. Fuoco che le brucia nel petto, che la divora dall'interno. Porta che s'apre, che cigola leggermente sui cardini, sguardo che s'alza leggermente in un verde smeraldo color dei prati, sotto il sole più caldo. Voce che s'alza, morbida e vellutata. } Siete riuscita a giungere infine. { Non le chiede come sta, o perchè le ha chiesto di raggiungerla. Sicuramente non perchè voleva un pò di compagnia. No. Il vento continua a soffiare, ad insinuarle nenie nelle orecchie. } Avvicinatevi. { La guarda, la squadra. I lineamenti, i capelli, il portamento. Come una Maestra severa, non come una Madre. Perchè è questo che è questa sera. Maestra, Madre e Carnefice. Non è buona o cattiva. E' semplicemente Giusta. } Cosa sapete sull'equilibrio? Cos'è per Voi Krysliin? { Cos'è per te quella Ruota che imperterrita continua a girare? In un equilibrio che potrebbe esser sbagliato per chiunque ma Giusto per Lei? }

KRYSLIIN )°Tempio . Cucine° ( Cammini, cercheresti di essere veloce e rapida verso la Stella, eppur qualcosa ti impedirebbe, apparentemente, di essere agile perché saresti come proiettata altrove, dentro qualche baratro, un dolore non tuo ma che dentro di te vorrebbe entrare, aprire e spalancare porte che farebbero male. Un’ agonia sottile, avresti brividi sulla pelle in un attimo veloce sentiresti il freddo e il caldo, poi di nuovo un freddo mortale, di più ti spingerebbe vorrebbe quasi annichilirti, spegnerti. Schiacciare. Ma arriveresti nelle cucine, cercando di omettere di aver avvertito il dolore e la rabbia, il freddo della paura. Saresti attenta sulle parole di Nivienne, eppur il tuo volto sarebbe macchiato di un’espressione di stupore. Celeresti ogni cosa su quel volto { //sangue freddo +2 } non vuoi che la prescelta di Cerridwen si accorga che qualcosa ti avrebbe turbato fino a smorzarti il fiato. Sentiresti tutto il suo sguardo addosso e infine quelle parole, quesiti che ti disturbano quasi forse perché lei arriverebbe a te così in un modo diverso e pesante. { Mi chiedete cos’è l’equilibrio... } dici mentre il tuo sguardo si allontanerebbe da lei, per andare oltre lei, oltre molte cose e oggetti in quella cucine. { L’equilibrio è una necessità, è una Forza...} proferiresti a lei per poi continuare { E’ il divenire, il tutto che muta senza cessare...senza finire mai, continuare in Eterno ... } parole che parrebbero arrivare da un qualche antro oscuro di te, sforzato ma vero.

[ATTENDERE RESPONSO]
Finalmente una di fronte all'altra. L'iniziata e la sua guida. Entrambe stanno vivendo qualcosa di nuovo dentro il loro spirito, perfino nel corpo. Artigli e sussurri spettrali si insinuano tra i boccoli neri della Stella, presentandosi meno ardente del solito, più distaccata, più severa. Incarna a perfezione quel colore che è tatuato sulla sua fronte. Ed è inutile tentare di celare lo stupore o ogni espressione. Lei riesce a scavare in profondità, a scoprire ogni piccolo dettaglio di quella fanciulla che ancora non ha luce dentro di sè. Sarà candida come la neve, pura e delicata? Rossa come una rosa con le spine? Oppure nera come la morte? Parlano di equilibrio, una semplice domanda per Krysliin, che ormai da parecchie lune vive al Tempio, ascoltando le parole di ogni Sacerdotessa. Il profumo dei due infusi si libra con forza nella stanza, riempiendola. Ma sono alcuni sapori che risaltano maggiormente, forse quelli più dolci. Perchè quelli velenosi non hanno sapore, esattamente come non lo ha la morte. Arriva e basta. Giungono così alle narici di Krysliin, insinuandosi nella sua testa, stordendola leggermente, offuscandole la realtà e la chiarezza dei suoi stessi pensieri. [GDR PLAY. TURNI: NIVI-KRY]


NIVIENNE { Cucine } - { Attende. Non si muove. Stessa posizione, le labbra serrate. Quella stella che spicca sulla sua fronte nel colore del sangue più scuro. La ascolta: ogni sussurro, osni sospiro, ogni parola. Ogni Passione. Smeraldo che si fonde nello smeraldo, come se si stesse specchiando in una polla d'acqua cristallina, ma che racchiude mille verità, mille angosce, segreti o visioni. Polla nera, in cui ci si potrebbe perdere. Sono una di fronte all'altra. Si guardano, si fronteggiano, la fronteggia. La squadra, ne lambisce non solo la figura, ma tutto ciò che la completa. Scava in profondità, in quelle pozze scure che possono contenere il fuoco o la morte. La Purezza, come potrebbe comprendere la purezza colei che ha amato, che ha perso, e che ora si strugge? No, forse la Purezza non fa per lei, non la lambirà mai nelle sue tonalità candide e cristalline, dolci come il sole all'alba. Come la dolcezza di Eiluned o la bocca di pesco di Mitrhil o la gaiezza di Nixi. No. Tutto questo per lei non accadrà mai. Ne artiglia lo sguardo, la sovrasta, anche se di statura inferiore. Annuisce leggermente, solo un lieve cenno del capo. Prima che le labbra scarlatte s'aprano ancora. Nuovamente. } Prendete una tazza dalla credenza. { La mano destra si avvicinerebbe invece ad una di quelle a lei adiacenti, spingendola infine nella sua direzione. Liquido che si muoverebbe leggermente all'interno, emanando profumi che rimanderebbero a dolci sapori. Cos'ha preparato per lei? } Filtratela e bevetene il contenuto. { Voce morbida, ma atona. Nessuna inflessione, come nessuna inflessione avrebbero i suoi lineamenti, il suo vuolto (//Imperturbabilità lv. 5). Perchè ciò che si cela nel suo animo, lì dovrà restare. E' una Sacerdotessa prima che una donna. Ora è la Sua Guida. La guarda, la attende ancora. Attende che beva fino all'ultima goccia, fino all'ultimo sorso. E' il tempo della scelta. Le Fiamme, gli Spiriti o la Morte se non sarà degna di nessuno dei due. E se così sarà la Ruota ricomincerà a girare in una nuova vita, in una nuova Alba. }

KRYSLIIN )°Tempio . Cucine° ( Non riusciresti a rimanere concentrata, eppur la vedi innanzi a te, l’ascolti, ma saresti proiettata oltre, come se dovessi valicar barriere di metallo, senza averne la forza né alcun tempo della vita. Gli occhi tuoi sarebbero pesanti, lucidi ma privi di qualcosa che tenteresti di trovare dentro di te e non c’è. Non c’è nulla, sei alla deriva di un mare nero, ti staresti facendo inghiottire senza combattere, perchè non vorresti nemmeno credere che tu abbia possibilità di vincere. Le fragranze dell’infuso salirebbero a te, come fumi che al contrario di quella battaglia, respireresti perché quella parte profonda di te, vorrebbe perdersi nel labirinto e non voler più tornare indietro, perché ti piace nasconderti, ti piace quell’assenza che tutto ciò potrebbe provocarti. Dimenticata nel nero, ecco cosa desideri per te. Il tuo viso sarebbe marmoreo e rigido il movimento che ti permetterebbe di arrivare alla credenza e prendere una tazza così come ti avrebbe ordinato Nivienne, andresti a filtrare e a bere. Per un lunghissimo attimo non saresti padrona dei tuoi pensieri, come delle parole... e delle tue azioni. Sei in viaggio, oltre il confine del nero. Berrai dunque, piano piano il liquido si impossesserebbe di te. Di quella piuma di cristallo che avrebbe lame affilate perché tu faresti male.

[ATTENDERE RESPONSO]

La tazza con il liquido filtrato da Krysliin non ha alcun profumo. E' acqua scura, in cui galleggiano i peggiori incubi, le speranze uccise e i ricordi tormentosi. Eppur non teme. C'è coraggio nella sua scelta oscurata dai fumi di quelle erbe velenose, così come lo fu quella di dedicare la propria vita al Tempio e regalarla alla Dea. Che ora la reclama, la prende a sè, stringendola in terribili dolori, mentre il liquido scende nella sua gola, nel suo corpo. Ti sei fidata della Stella del meriggio, piccola Iniziata. E dove ti ha condotto tutto questo? C'è la morte che arriva, Krysliin. I tuoi occhi osservano la figura vestita di scarlatto svanire lentamente, riducendosi ad una fiammella traballante che infine scompare del tutto. C'è solo oscurità davanti all'irlandese. La tazza è scomparsa e così anche il tavolo da dove tutto è iniziato. Eppure non è sola, in quel territorio sconosciuto, invisibile, intoccabile. No. Con lei ci sono ombre gelide, sì, ombre nelle tenebre. E evanescenti figure prive di contorni, impalpabili, impossibili da sfiorare ma non da udire. Cantano nenie strazianti, canti che fanno sanguinare le orecchie e danzano in preda a terribili convulsioni. Ovunque sia Krysliin, la Stella del Meriggio la vede scivolare lentamente verso il pavimento [GDR PLAY. TURNI: NIVI-KRY]


NIVIENNE { Cucine } - { Una Guida. Verso le Fiamme, verso gli Spiriti o verso la Morte. Di cosa sarà spettatrice questa notte la Rossa Stella? Ancora non lo sa, attende semplicemente che tutto si compia. L'Iniziata fa quanto le è stato ordinato, si fida ciecamente di quella Stella che ha innanzi, di quella Guida, di Lei. Perchè? Forse non avrebbe dovuto farlo. Forse ciò che la attende è semplicemente la Morte. Un nuovo inizio del Cerchio, l'equilibrio che si protende verso di lei. E quando lei beve, è come se lo facesse anche la Fenice. Le labbra si dischiudono, il volto s'alza leggermente, quasi per esser sicura che tutto il liquido le scivoli giù lungo la gola. Verso la sua stessa essenza. Giù, dentro le profondità più recondite. Un istante, un battito di ciglia, prima che quel liquido nero come l'onice più scura si impossessi di quella povera preda. Di colei che non ha abbastanza capacità per muoversi in quegli anfratti. Ma non sarebbe stata una prova, se non fosse stato altrimenti. Perchè è questo ciò che dovrà superare. Fra ombre, ostacoli, dita che vogliono ghermirla e tirarla verso il basso, a bruciare nel dolore più straziante. Oppure nel nulla più assoluto. Un nuovo battito del cuore, un nuovo battito di ciglia, mentre vedrebbe i suoi occhi chiudersi, le sue labbra contrarsi. Forse la tazza scivolarle dalle mani, mentre lenta si accascerebbe sul pavimento. E lei le si avvicinerebbe lesta, lei sarebbe lì per sorreggerla. Si inginocchierebbe sul pavimento, mentre le vesti scarlatte si gonfierebbero al contatto con il nulla, appoggiando la testa dell'Iniziata sulla sue ginocchia. La mano sinistra su una sua spalla, la destra ad accarezzarle i capelli. Perchè è la Sua Guida. Perchè rimarrà lì ad attenderla finchè non tornerà o il suo cuore non smetterà di battere. Giusta, come Cerridwen le richiede d'essere. Mai abbandonare una propria Figlia, anche se questo viaggio dovrà compierlo da sola. }

KRYSLIIN )°Tempio . Cucine° ( Avresti obbedito senza batter ciglio, così avresti bevuto fino all’ultima goccia e non avresti sentito alcun sapore. L’aria ti circonderebbe per pochi istanti mentre tenteresti di riportare lo sguardo sulla figura di fuoco di Nivienne, ma non riusciresti a contare il tempo che sotto ai tuoi piedi starebbe passando perché sentiresti solo dolore, un dolore che ti costringerà a cadere al suolo come se non fossi nulla. Ma ora non esisterebbero fiamme né luci argentate, ci sarebbe solo l’oscurità davanti a te e grida strazianti e pianti e un infinito dolore che spegnerebbe qualsiasi via di speranza. Non vedresti nulla, ma saresti come svuotata ancora di più, in quel tuo cuore pesante e non sentiresti altro che ferite. Cercheresti qualcosa, ma ti muoveresti, non potrai, non riusciresti nemmeno a gridare come a sentire altro suono che ti riporti indietro nelle cucine e ti permettesse di sentire la voce melodiosa della Stella. Sei sola. La tua vita è precipitata, involucrata, presa tra mani gelide e infine polverizzata. Volgeresti lo sguardo in quel territorio sconosciuto, senza pace né sentimento. Arido e vuoto mischiato a dolore infinito. Porteresti le mani davanti al volto, il tuo cuore sarebbe come sospeso, una sorta di paura di annienterebbe e avrebbe la forza di far scendere una lacrima scura sulla tua gota. Non c’è fine, non c’è un inizio. L’Agonia è interminabile.

Sì, un'agonia interminabile, ritratta nel volto che la Stella del Meriggio rimane ad osservare, incapace di aiutare l'iniziata ove lei stessa l'ha condotta. Incapace, o piuttosto, contraria ad ogni forma di aiuto. Nelle mani della Triade il destino di Krysliin, che potrà essere cosparso di fiori luminosi o di neri rovi. Oppure sottolineato dalla morte, dalla fine di quel ciclo a cui ella stessa si è offerta, parecchie lune prima. Un'oscurità avvolge il suo corpo, ma questa sembra avere uno spessore, tanto che portandosi la mano davanti al viso, non riuscirà a raggiungerlo, trovandosi innanzi un muro composto dal... nulla. Pesanti ombre le stringono il petto, gli occhi sono ciechi e i piedi intrappolati in quel che pare essere un liquido melmoso, che lentamente la accoglie a sè, come se fosse un amante voglioso. Solo una melodiosa voce riesce a raggiungerla, un canto che sa di creature antiche, una voce dolce, irresistibile. [VAI KRY]

KRYSLIIN )Tempio ° in luogo sconosciuto( Dove sei finita, dove cercheresti di allungare il tuo chiaro sguardo assottigliato non a causa di luce ma di un’oscurità che sembrerebbe perenne e infinita come accecante e calda. Avresti ancora una lacrima da versare, forse ne riverseresti altre questa notte, mentre la tua anima si farebbe ghermire da qualcosa da cui non riusciresti a sottrarti, perché sentiresti delle voci come fili di incanto trasparente venire al tuo udito, tu porgerai quella pura attenzione per cercare di ascoltare e ansimeresti in modo veloce, il tuo cuore scoppierebbe e si ricostruirebbe in tempi brevissimi e i tuoi nudi piedi sarebbero incatenati ad un suolo melmoso, sporco, eppure non ti creerebbe fastidio tutto ciò, mentre nulla ancora brillerebbe di te, nemmeno un filo della tua dorata chioma, nemmeno le rosee labbra, non si conoscerebbe la tua voce in quel mondo sconosciuto. Vorresti chiedere alla Stella del Meriggio dove tu sia, ma dove sia ella lo ignoreresti. In quel nero, lei ti ha lasciato sola, come farebbero tutti con te, da sempre e per sempre. Cercheresti di allungare una mano, sollevando il braccio e questa apparirebbe al tuo sguardo come lontana, non riuscirebbe tuttavia a cogliere nulla di quella mera vacuità che ti circonderebbe. Sei legata ad una catena che ancora non avresti conosciuto. Eppure vi è una voce che ti entrerebbe nella mente squarciando comunque qualcosa in quel buio che ti opprimerebbe, rapendoti.

La mano che Krysliin porge innanzi a sè, nella vana speranza di riuscire a vederne il contorno, viene afferrata da qualcosa, qualcuno. Sembra esser fatta d'aria stessa, evanescente e allo stesso tempo invisibile. Quel canto lontano che sente, quella voce dolce come il profumo dei biscotti appena sfornati, si libra tra le ombre { Se ti aiutassi, tu faresti qualcosa per me, Krysliin? } Nel mentre, ogni lacrima versata a terra diviene vita. Anzi, morte. Sono spiriti nati dalla sua impossibilità, dal suo dolore, dalla sua tristezza. Anime che risalgono velocemente il corpo esile dell'irlandese, attorcigliandosi nei folti capelli, strappandoli, tirandoli per procurare nuove lacerazioni. Dal dolore nasce solo altro dolore. Aspetta una risposta, quell'essere che finalmente si palesa innanzi all'Iniziata. Una creatura di pura luce, meravigliosa. Fanciulla dai lunghi capelli d'oro, con campanellini legati nell'acconciatura, occhi di una tonalità talmente magnetica da non appartenere a nessun colore conosciuto. Le ombre rifuggono innanzi a lei e la sua bellezza è talmente stravolgente da pensare che non ci possa essere altra creatura di eguale bellezza. Sorride ed emana un profumo di fiori e acqua del lago [VAI KRY]

KRYSLIIN )Tempio ° in luogo sconosciuto( Quali attimi eterni non vorresti più ricordare? Quale solitudine ti appartiene, perché quella che sentiresti nel cuore in quell’immenso spazio non avrebbe avuto eguali fino a quella momento così effimero eppur pienamente tangibile della tua misera vita. Perché questa è stata una infelice esistenza, segnata dall’ abbandono e da quel suo sottile dolore, come dalla morte e con essa quel vortice di sofferenze che quando queste giungono non rendono più indietro alcuna gioia o mera e insicura felicità. Questo non si vede che di te, fiore che ti sei fatta intrappolare dal vento perché quello è stato più forte di te, come metafora di una esistenza che quindi ti avrebbe battuta, prima ferita e poi dimenticata. Le tue lacrime colmano gli angoli spenti de tuo viso per poi non continuare a vedere nulla, ma soffrire ancora, qualcosa o qualcuno ti si attorciglierebbe dal fondo dei piedi fino a stringerti la vita e risalire per farti solo del male. Ti sentiresti come stretta in un’unica sofferenza, una condanna eterna senza speranze, perché in quel luogo avresti abbandonato ogni lucente fiammelle che ti teneva in piedi, nella casa della Dea. Ti faresti far del male, tirarti i capelli e smorfie di dolore comparirebbero sul tuo viso ma saresti come chi avrebbe ancora qualcosa di eroico da mostrare. Ad un tratto la tua mano verrebbe afferrata, non vedresti da chi inizialmente,parrebbe vivere dentro quel buio ma attimi dopo una luce andrebbe a risplendere sentendola anche proferire parole che sarebbero indirizzate unicamente a te. Vuoi essere aiutata- ponderi veloce, mentre il tuo sguardo si confonderebbe su ella e su quella luce che ti farebbe chiudere lo sguardo per altri attimi. { Io sono una serva, questo sono. } dici con tono che forse si avvicinerebbe a quello dello strazio { Non vorrei chiedere aiuto...ma non potrei esimermi dal farlo! } la tua voce si spezzerebbe. Non vorresti nemmeno sapere chi ella sia sul momento... ma le tue parole fuggirebbero veloci { Voi...che cosa ci fate in questo buio...prima era buio...} cristallo che si spezza, un solo schianto con la tua anima.

La fanciulla continua a sorridere, di un amore che par sconfinato. I lineamenti del suo viso sono talmente perfetti che non potrebbero appartenere a nessun altro, se non ad una divinità. Krysliin questo crede di vedere, riconoscendola come tale e offrendosi a lei come sua schiava, pronta a fare ciò che le viene ordinato, senza porsi alcun dubbio. Intorno a lei, al suo celeste abito, gli spiriti non cessano la loro feroce battaglia. E gli occhi di Krysliin possono ora osservarli, nella luce che ha spazzato l'oscurità, nella dolcezza che ha sostituito il dolore. Nella mano che ha tenuto ferma innanzi a sè, compare improvvisamente una spada, un'arma affilata e pulita, senza alcuna macchia di sangue versato. L'impugnatura risplende d'oro. { Oh, è solo un piccolo favore, nulla di che } risponde la figura di luce { Devi solo ucciderlo } E così dicendo, accanto a lei appare un uomo alto e muscoloso, con i capelli scuri e mossi ed una folta barba sul viso. Non dovrebbe volerci molto all'Iniziata per riconoscere colui che ora è a pochi passi da lei. Come se non l'avesse mai abbandonata. [//VAI KRY]

KRYSLIIN )Tempio ° in luogo sconosciuto( Non avresti alcun dubbio su quella imago talmente pura e odorosa di fragranze dell’anima e di quell’isola che ami, che ti avrebbe protetto fino a quel momento ma che anch’essa sarebbe scomparsa alla tua vista, come acqua di fiume che si riverserebbe nel mare per non distinguersi mai da gocce che andranno a formare altre gocce. Vedresti gli spiriti ora e finalmente andresti a capire che cos’è che ti ghermiva il corpo fino alle viscere della tua anima. Il dolore, come quella lotta contro ogni cosa di te, continuerebbe e saresti come allo stremo e sfinita quella luce non ti consolerebbe, forse quel sorriso amorevole, quell’amore che la fanciulla vorrebbe regalarti potrebbe aiutarti. Farai ciò che ella ti chiederà, perché riconosceresti senza alcun dubbio in ella quella divinità a cui sei devota, quella fede che non potrebbe mai abbandonarti nemmeno in quella fine universale di tutto. Una spada sorge come aurora davanti al tuo sguardo, una lama lucente che conserverebbe qualcosa di intrinseco malgrado il suo essere comunque letale. Ascolteresti il suo dire, penderesti per un istante dalle sue labbra che ti parrebbero pure e placide. L’elsa dorata avrebbe già colpito il tuo viso, rischiarandolo di una luminosità che ti sarebbe estranea. La parola uccidere però stonerebbe nella tua mente, facendo nascere quell’espressioni di stupore che si anniderebbe in ogni dove di te. Accanto a te qualcuno farebbe la sua comparsa, una imago che, non appena volgeresti lo sguardo, immobilizzerebbe i tuoi gesti, rendendoti inerme, piccola cosa e al margine ormai di ogni respiro. Le tue labbra si dischiudono, gli spiriti di stringono la vita, le tue lacrime si riversano all’immagine di Estheregon. L’amore della tua vita. L’unico amore per te. Il respiro che ti sarebbe stato tolto, la felicità che ti sarebbe stata strappata. Sei al bivio della tua coscienza, il dolore è ancora più forte e penetrante. Lo vedi e lui ti manca. E’ l’unica cosa che vorresti indietro nella tua vita, se solo potessi portalo via con te.. . Mormori il suo nome, egli non favellerebbe. Poi guarderesti la fanciulla e tu avresti la spada in pugno. { Io quest’uomo l’ho amato...perché mi fate questo!? } ti curveresti al suolo...non sai perché tutto ciò avrebbe il sapore dell’amaro. Non alzeresti la spada su di lui...forse non potresti mai farlo. Per un attimo però qualcosa ti farebbe voltare verso lui e urleresti delle parole che saprebbero ancora dell’inferno in cui vivi { Perché mi hai abbandonato?} senza forza, senza regole...uccideresti comunque tu stessa, per poterlo far tornare a vivere.

Non è in nessun luogo, la giovane irlandese. Il suo corpo è rimasto nelle cucine, controllato dalla Stella del Meriggio. Ti sei solo persa dentro te stessa, Krysliin. E questi sono i tuoi incubi, i tuoi dolori, da cui devi liberarti. L'uomo, che viene riconosciuto, non si muove e nemmeno risponde, rimanendo fermo ad osservare colei che fu la sua amata. Al contrario, la graziosa fanciulla incoronata di luce e dolcezza assume un' espressione chiaramente contrariata, tale da farle salire il rossore sulle guance. { Non hai detto che sei solo una serva? Allora alzati e uccidilo! } Cambia rapidamente la voce, non narra più di fiori e uccellini felici, ma di corvi assetati di sangue. Perfino la sua figura cambia, trasformandosi in una donna con delle profonde cavità oscure al posto degli occhi. Capelli bianchi ricadono sulla schiena ingobbita e le rughe sostituiscono i lineamenti dolci di una divinità amorevole. [VAI KRY]

KRYSLIIN )Tempio ° in luogo sconosciuto( Egli non ti risponde, ti guarderebbe solamente. Tu sei ricurva sul suolo, esprimeresti al meglio quanto tu possa soffrire, quanto sei figlia di quelle emozioni che ti hanno reso debole, allontanandoti dai sapori della vita, non chiedevi nulla ad essa, solo semplicità e quotidianità, piccole cose che potevano diventare grandi, farti felice. La spada è tra le tue mani, stringeresti l’elsa dorata con entrambi i palmi serrati dal pomo di essa. La fanciulla si dileguerebbe davanti ai tuoi occhi trasformandosi in una donna anziana dove capelli bianchissimi e lunghi le scivolerebbero sulla veste scura. Senti quelle parole dentro una voce rauca, in un attimo solo ogni cosa ti si farebbe più nitida, riusciresti a vedere in quel buio, ormai sei padrona. Quella parte più debole ora si rafforzerebbe, si annienterebbe la sofferenza, sei Sua, per sempre, sei Sua serva, Sua per non essere di altri. La guarderesti senza timore, senza ombre nella mente, perché una luce opaca vacillerebbe nella tua vita, oscurando quegli occhi chiari. Andresti ad alzarti in piedi, faresti ogni cosa per Ella e sarebbe così che taglierai con quel passato, uccidendo comunque una parte di te stessa. { Io farò sempre quello che mi chiederete. } proferiresti a quel volto che molte volte hai osservato sentendoti dentro e fuori ognuna di loro. Poi andresti ad alzare la spada tenendola a metà tra il suolo e il tuo fianco e prima di farla roteare verso Estheregon andresti a proferire guardando l’immagine di lui. { Io non appartengo più a te, ma ad Ella sola! Io sono Sua! } e queste parole aprirebbero n velo nella tua mente mentre infine qualcosa ti estremo andresti a compiere verso quell’uomo che non senti più. La tua spada si andrebbe ad infilzare con forza nel corpo di lui.Chiudendo così un conto con il tuo destino.

Alla fine, la scelta viene compiuta. Uccidere colei che ha amato, colui che per parecchie lune l'ha ridotta ad uno straccio, lacerandosi nel dolore ed evitando ogni altra possibile strada. Impugna la spada, la infilza con forza in quel corpo immobile. Ma non è carne che trova, non una struttura fisica quella che vorrebbe trapassare. Solo aria. Vento caldo, accompagnato da una risata allegra, proveniente dalla vecchia, che ha osservato e percepito le varie emozioni dell'Iniziata { Hai forse pensato, Figlia mia, che io ti avrei chiesto una cosa così orribile? } E' spietato lo sguardo fisso su di lei, che non ha occhi, ma solo ombre. Gli spiriti abbandonano, ad un gesto della Vecchia, i capelli e il corpo di Krysliin, lasciandola libera, in quella penombra inesistente. Libera da catene, finalmente la figlia d'Irlanda riesce a rendersi conto che attorno a lei non c'è nulla e che perfino la spada è scomparsa dalla sua mano. Come Estheregon. { Io ti chiedo di portare questo dono al mio amato figliolo } Così dicendo, le pone tra le mani una rosa rossa, con le spine acuminate che trafiggono la delicata pelle di Krysliin. { Egli è là. Ti aspetta. Corri da lui } E le indica un uomo che dista 5 metri da entrambe. Lo stesso uomo che prima doveva uccidere. [//VAI KRY]

KRYSLIIN )Tempio ° in luogo sconosciuto(Ella ti parlerebbe e ti ammonirebbe severa, posando su di te uno sguardo spietato che ti farebbe abbassare lo sguardo sul suolo e che ora sarebbe libero del nero e della lotta degli spiriti che poco prima attagliavano il tuo misero corpo. { Avete ragione, coma ho potuto di pensare solo ad alzare la mia lama contro egli. Non avrei dovuto. } e stingeresti i palmi delle mani al tuo vestito chiaro, umile e semplice, che non regalerebbe nulla a quella bellezza che non sapresti mostrare. Sei triste, infinitamente, il tuo cuore è un’ombra ancora, quel dolore lo porti con te, non vi sarà forse pace, in un duro destino forse non ce ne sarà. Ti porgerebbe la rosa, tu allungheresti quindi una mano per prenderla, questa ti pungerebbe all’istante e ti trafiggerebbe la pelle, ma non ci fai caso, come nessuna espressione di sofferenza verrebbe svelata sul viso. Il tuo viso sarebbe ora una maschera, sei come uno scheletro, con una rossa andrai davanti all’uomo e con un passo pesante, come se arrivassi ancora da più lontano, da qualche riva sconosciuta. Allungheresti la mano e tenterai di porgerla a lui...o a quello che rimane di lui nei tuoi occhi.

Mentre Krysliin avanza con la rosa rossa tra le mani, incurante di quelle piccole gocce di sangue che seguono il suo cammino, la Vecchia dietro di lei ride nuovamente, ma questa volta la sua voce è rauca e stride, superando il limite della sopportazione per un orecchio mortale. Davanti a lei, colui che fu Estheregon, afferra il fiore che gli viene offerto e cade a terra, privo di vita. Cosparso di liquido scarlatto, che diventa una vera e propria pozzanghera che si allarga spaventosamente sotto la sua armatura. Graffi sono incisi sul suo volto e l'odore che emana indica che il suo corpo è ormai in fase di putrefazione. D'altronde basterebbe osservare meglio per vedere le larve degli insetti che escono dalle narici e dalla bocca. { Alla fine allora è morto! } Una nuova voce esplode dietro le spalle dell'Iniziata. Un canto di fuoco e battaglia. Voltandosi, Krysliin potrà vedere che ora la donna ha i capelli dello stesso colore del sangue ai suoi piedi, la stessa tonalità in cui sono state tinte le sue dita { E l'hai ucciso tu! } Gli occhi della donna sono di pura fiamma ed ella ride, continua a ridere, come se non fosse in grado di far altro. Appare divertita, compiaciuta di quello che alla fine è riuscita ad ottenere. [//VAI KRY!]

KRYSLIIN )Tempio ° in luogo sconosciuto(Le tue mani allungano la rosa ad egli, il tempo parrebbe essersi fermato per poi riprendere movimento e velocità nello spazio e nella luce. L’uomo cade a terra, di lui non vi sarebbe altro che sangue e un corpo in putrefazione, mentre ti allontaneresti di alcuni passi repentina da lui e da quella immagine straziante e poi udirai quella risata, insopportabile davanti a quello che c’è davanti ai tuoi occhi. Ti volgeresti...ma prima ti entrerebbe nel cuore quella frase...annuisci e lo sapevi già che era morto che ogni cosa di lui non vi è più. Il tuo cuore è pesante sei infine alla deriva, la tua anima non riesce a consolarti né a calmarti, mentre il tuo respiro è agitato e hai ancora lacrime negli occhi. Un’altra voce e spire di fuoco apparirebbero i suoi occhi mentre tu proveresti a guardarla mentre diniegherai col capo, preda di una disperazione continua. Non hai voce, non hai parole...vorresti andartene via, come quel giorno che al tempio sei caduta e volevi morire anche tu. Perché non provi a fuggire ora?

Come si può fuggire dalla propria mente? E' lì che Krysliin è intrappolata, in un labirinto pieno di insidie e pericoli che lei stessa ha contribuito a creare. D'un tratto rimane sola, in quel limbo che non esiste. Non c'è più il cadavere insanguinato e neppure la donna. Sola, inerme. Un vento gelido soffia da ogni direzione, il ghiaccio ricopre il suo corpo e abbassando il viso, scopre che la veste azzurra è stata strappata da quell'aria che la circonda e la ferisce. Un conato di vomito si presenta, una forte nausea che non riesce a combattere. E poi, il nulla. [VAI KRY]

KRYSLIIN )Tempio ° Cucine ( E’ una lacrima immensa, è un dolore che non darebbe pace comunque anche ora che il fuoco prende il posto dell’oscuro e tu sei inerme,immobile mentre i tuoi occhi pulsano di emozioni e altre trasparenti lacrime occupano il loro posto sul quel viso stremato e sfinito. Avresti combattuto una battaglia con te stessa, con quelle afflizioni segnate di passato che finiranno ancora nel tuo futuro. Come alleggerirti l’anima nel momento in cui ogni cosa ancora ti verrebbe strappata e sei nuda, nuda e colma di vergogna davanti ad Ella che ti guarderebbe per ciò che sei. Il dolore tramuta in conato, dalle profondità di te stessa un germe starebbe nascendo, si muove sfiorando ancora la tua anima e dilaniando i pudori come la bellezza, il mistero come l’apparenza che è verità ora. Ogni cosa è avanti a Lei, ogni dettaglio. La nausea ti rapirebbe senza concederti pace, perché non vuole farti conoscere altro che oblio. Chiuderesti lo sguardo tentando di coprirti e cadresti a terra con le ginocchia su un suolo che ormai non riconosceresti nemmeno se ti dicessero dove sei. I capelli color del grano nascondono il tuo viso, sei sola...nuda, dolorante. Sei tu il nulla che ti circonda.

Una falsa realtà, residuo di quell'infuso che la Stella del Meriggio le ha fatto volontariamente bere, per portarla dentro il peggiore degli incubi, in quella dimensione che non tutti possono e riescono a raggiungere. Krysliin ce l'ha fatta. E' emersa da quel dolore, ha superato ogni prova. E' viva. Nivienne ha abbandonato le cucine, andando a chiamare Ardal, che, in perfetto silenzio e per nulla turbato dalla nudità dell'irlandese, prende tra le braccia il corpo inerte di Krysliin. Poco incline alla dolcezza, il nordico la accompagna, come da ordine della Somma Stella, verso la nicchia di Rhiannon. Difficile ch'egli abbia mai trasportato una donna in quella maniera, perchè, sballottata come par essere, altro non può che causarle nausea. La poggia ai piedi della Dama del Lago, in quelle ombre che nessun raggio di luna riesce a traforare. L'oscurità assoluta della morte. [GDR PLAY.ORDINE: CALLISTA-KRYSLIIN-ROSELINE]

CALLISTA {.Nicchia Rhiannon.} . Gli occhi spenti, di una statua, di uno spirito, colmi di saggezza e crudeltà. Gli occhi della Somma Stella. Incorniciati in una cascata di riccioli dorati, liberi come è il suo animo, come la sua veste, tinta d'oblio nella stessa tonalità della stellina che spicca inconfondibile nel centro della candida fronte. Sembra che splenda, in quella totale assenza di colore, che possa rilucere di un bagliore che non è tale, ma semplicemente ombra. Le ginocchia scivolano verso terra, i lembi della gonna ricadono come foglie morte sul freddo pavimento della Nicchia. La mano sinistra, gelida, sfiora la fronte della donna stesa a terra, come una leggera carezza d'infinità. Alle sue spalle, la figura di Roseline attende, dipinta dallo stesso pittore che ha scelto come musa la Dama del Lago { Svegliati Krysliin, ritorna tra di noi } La sua voce è cupa, le sue parole sono come uno schianto secco nel silenzio assoluto.

KRYSLIIN )Tempio ° Nicchia Rhiannon ( Nel tuo cuore vi è ancora un battito di te e sarà da quel battito che prenderai nuovamente vita, respiro e movimento. Qualcuno ti trasporta verso Ella, verso la notte dentro ad un’altra notte che ti ha avvolto sfidandoti e catturandoti a Lei per sempre. Nuda e sballottata così sei riemersa dagli incubi per poi diventare piuma leggera, poco avvezza a far sentire la tua voce come la tua presenza. Ora una mano gelida si posa sulla tua fronte e a quel sussurro glaciale non potrai non animarti perché attraverso la Dama scorgi ancora il Suo volere. Le tue palpebre sbattono morbidamente e freneticamente insieme. Il tuo viso non dona al mondo alcuna espressione forse ne donerai pochi di sguardi. Lievemente aprirai lo sguardo colorato di mare profondo ma è ancora buio quello che ti circonda... Sbatterei infine le palpebre per aprire gli occhi completamente. I tuoi occhi segnati a cui parrebbe che tutto sia stato tolto.

ROSELINE { Nicchia Rhiannon }{ Sta ferma, tesa nell'Oscurità della tessitrice come un fuso. Il Suo fuso. Sulla fronte la stella nera è cheta ed immobile, ma la terra vibra, e gli spiriti ne reclamano un'altra. La Dama del Lago le sta davanti, ma non ha bisogno di spalancare gli occhi chiari per sentirla. La percepisce, semplicemente, con quel senso in più che è concesso alle Figlie della Dea. L'Irlandese viene deposta dinanzi a loro, la Somma la carezza. La Diaconessa non fa che compiere un passo in avanti, e la guarda lungamente. Nuda e riversa in terra, già spezzata dal potere Oscuro. Ma Roseline sa che Krysliin in queste tenebre saprà presto rifiorire }

CALLISTA {.Nicchia di Rhiannon.} . Gli occhi di colei che fu Iniziata si riaprono al mondo, riprendono vita, la afferranno disperatamente, ora che ha conosciuto la Morte così da vicino da non poter far altro che servirLa, d'ora in avanti. { Arriva l'antica morte cavalcando la tempesta } annuncia maestosa la Dama del Lago, come se fosse una profezia vecchia di oltre mille anni, finora rimasta sepolta nelle segrete del Tempio { Hai sofferto Krysliin, hai vissuto. C'è una fanciulla vestita di nero che tesse nel cielo. Guarda come gira il fuso, guarda le Sue dita volare! } E così dicendo, si scosta leggermente, per permettere alla donna sdraiata per terra d'osservare la Diaconessa dell'Inverno. O forse, direttamente la statua di ebano che troneggia su di loro, spietata e saggia allo stesso tempo. { Amala, perchè Lei non lo farà con te, Sua Sacerdotessa } . Con estrema lentezza, tipica di coloro che hanno sangue elfico nelle vene, affonda la stessa mancina che dapprima aveva carezzato la fronte di Krysliin, nell'ampolla di onice, per estrarne una manciata di terra sacra { Con il Suo elemento sacro io ti consacro a Lei. Alla Vecchia, alla Saggia, alla spietata Distruttrice dei mondi! Giunto è il Suo tempo e giunta è la Sua chiamata } La voce è bassa, quasi un mormorio, mentre getta quella terra sul volto della nuova Figlia di Rhiannon.

KRYSLIIN )Tempio ° Nicchia Rhiannon ( Sei sveglia ora puoi vedere e sentire, puoi percepire con l’anima oltre te stessa e ancora verso quella volta notturna che lentamente ti riporterebbe nella Sua casa. La voce della Somma apre e chiude melodie dentro di te per poi udire le parole esatte e concise che ti consacrano a Lei. Guardi il nero e vedi Roseline ma è il volto dell’Anziana che occupa ogni spazio fuori di te. Sei Figlia, la Amerai, ti farai ancora Sua serva, ora che le Sue mani stringono il tuo destino, vicino alla Morte camminerai, vestita di ombre sarai...perché di te questo si potrà vedere. La terra è arida e ricca, fertile e povera, quella stessa sarà pronta a baciare il tuo viso dalle mani della Dama. Sei ancora nuda...ti tireresti lievemente seduta...guarderai una ad una quei lo sguardi, impenetrabili affini al tuo e sentirai la morsa della vita che si fa spirito avvinghiarti strettamente al tuo respiro. Odi l’eco delle voci, una e tante.

ROSELINE { Nicchia Rhiannon }{ La terra vibra per la nuova Sacerdotessa del Vespro, gli Spiriti danzano e si rallegrano nel vedere la nascita di una nuova giovane Custode. Roseline dell'Inverno chiude gli occhi per un momento, e la voce della Dama del Lago risuona nelle sue orecchie, le pulsa nelle tempie, rimbomba nel sangue. Non è per lei la chiamata questa notte, la sua chiamata avvenne molti giri di ruota or sono, eppure la Diaconessa non può fare a meno di essere così partecipe. La terra sacra dell'ampolla d'onice si riversa sul viso della nordica, e Roseline avanza di un altro passo, reggendo tra le braccia magre la veste che fino ad allora era stata nascosta presso il piccolo altare della Velata } Sei stata consacrata, Krysliin d'Irlanda. Lei ti ha scelto, e da ora sarai per sempre sua. {C'è una punta di orgoglio e soddisfazione nella voce sottile. Lentamente la normanna si inginocchia, tenendo l'abito dinanzi a sè, teso verso la nuova vespertina } Non più verde, come la tua terra, ma nero, come la notte eterna in cui il tuoi spirito sarà gettato. RispettaLa sempre, Krysliin dei Ghiacci, perchè Lei è Terribile e Magnifica {così dicendo tenterebbe di aiutarla a rivestirsi, ad indossare quella veste che sarà una seconda pelle, marchio, destino, fato e fede. Un simbolo, e tutto ciò che esso può racchiudere }

CALLISTA {.Nicchia di Rhiannon.} . E' così che si rinasce. Prima bisogna morire, soffrire nello spirito e nella carne. Non è una luce quella che avvolge il corpo della nuova Sacerdotessa, ma è un'ombra che si posa su di lei sotto forma di abito. E di terra. Alzandosi e mettendosi seduta, tutta la terra che dapprima la Somma Stella aveva gettato sul viso di Krysliin, ricade sul pavimento. Solo un poco ne rimane attaccata, fissandosi sulla stellina divenuta ora d'un nero profondo, colorata da Rhiannon nel suo colore preferito. Attende, la mezzelfa, che la Diaconessa aiuti la Sorella vestendola, allontandosi da entrambe di un paio di passi, quelli necessari per prendere da una piccola nicchia inserita nella pietra del Tempio, gli oggetti che mostreranno a tutti chi ora sia diventata colei che ha amato, sofferto per la perdita e che forse, riuscirà a farlo di nuovo. { Krysliin dei Ghiacci, queste saranno ora le tue sole armi. Sii i Suoi occhi, sii la Sua mente } Ultima frase rotta da una voce che nemmeno par appartenere a quella mezzelfa così gracile e pallida. Alza quindi le mani verso l'altra, mostrandole il ciondolo a forma di stella con l'ametista al centro e, come se fosse lo stesso oggetto, l'athame dal manico nero, uguale a quello che anch'ella porta sempre con sè. { Fidati solo di Lei } le soffia sul viso quest'ultima frase, prima di scomparire con Roseline tra le ombre. Non della notte, ma dell'Oscura.

KRYSLIIN )Tempio ° Nicchia Rhiannon ( La terra cade da te ma in te rimane e rimarrà sempre. Ti fai aiutare da Roseline, la scruti e lei potrebbe scorgere perfettamente quei tuoi occhi straripanti di immagini che hai vissuto e odori che hai sentito. Mormoreresti qualcosa a lei, dapprima affaticata... poi le stringeresti un braccio per capire se ora tu sia davvero viva. Osservi la Somma, mentre il tuo abito scuro ti coprirebbe, ma una parte di te sarebbe ancora nuda e a Lei visibile in eterno. Il verde non esiste più. Nessuna luce su di te, ma Ombre e notte le parole di Roseline arrivano prima di ogni cosa dentro il tuo cuore. - Krysliin dei Ghiacci- se tu ora quella immagine perfetta e distorta in un unico profilo di te. Amaro hai in bocca, un sapore che non ti abbandonerà. La stella nera ricopre la tua fronte, ti distacca dal mondo e ti avvolge come’athame che terrai legato alla vita della tua veste scura. L’ametista al centro della stella conferirebbe un’austerità che questa notte parrebbe aver ridato la tua identità. Ascolti Callista annuendo ad entrambe. Poco dopo le vedrai scomparire tra Sue ombre. Tu, invece la Pregherai davanti al Volto che ha saputo scrutarti e sceglierti...fino a che un sonno profondo non ti farà giacere ai Suoi piedi. Una Figlia e una Madre.


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