RIASSUNTO: Eiluned va a trovare Callista nella sua stanza, trovandola estremamente debole e provata a causa di quello che l'Oscura ha mostrato a lei e a Roseline. Le porta del pane e un vasetto di marmellata ai lamponi, sedendosi poi con lei sul letto per discutere di argomenti "più leggeri".
Giocata di riferimento:Come trovare le Dolci?
Callista e Roseline perdono entrambe 100 punti mente e 100 punti forza, che recupereranno con:
1 role di riposo assoluto + 1 role generico di recupero
LINK FM
EILUNED { Ala sacerdotale } Una notte passata a cercare quel dolce contatto che la preghiera le dona con la Bianca Signora , ed ora, al sorgere del meriggio è giunto per lei il momento di tornare a casa, tra le mura familiari del tempio, tra le consorelle. Sente le loro aure brillare lì dentro, sente la mancanza di alcune, di quella infuocata di Mistral, ma sente, con sollievo, quella gemella alla sua di Mitrhil, finalmente ritornata dal suo ''viaggio''. Sente soprattutto la luce più forte, la più completa di tutte, quella della Somma Stella. Tuttavia la sua aura splendente sembra turbata da alcune nubi che la annebbiano, come se la sua luce fosse più debole. Sospettosa verso questa strana sensazione la Stella dell'Alba decide di recarsi nella stanza della mezzelfa, ma prima passa per la cucina a sgraffignare un invitante barattolo di marmellata ai lamponi e un pezzo di pane. Pone tutti i viveri in un cestino e velocemente si muove verso la stanza di Callista. Con la mano destra bussa con decisione, aspettando che l'altra risponda.
CALLISTA {.Stanza personale.} . Con estrema fatica è riuscita a raggiungere la sua alcova privata, sorretta e nello stesso tempo sorreggendo, la nera Diaconessa. Notte senza luna, notte che le ha viste soffocare, morire nel tentativo di ritrovare l'aria. Notte che ha rivelato segreti che ancora rimangono confusi nella mente della Somma Stella. Riversa sul morbido giaciglio, tra le lenzuole candide e profumate, degne del miglior lavoro di Rois. Stropicciate, per la prima volta dopo parecchi anni. Non ha saputo trovare un rifugio altrettanto sicuro e confortevole, sebbene il sonno mortale mai l'abbia sconfitta, ignota conoscenza degli uomini. I suoi occhi sono piccole fessure che sbirciano nella penombra della stanza, illuminata solamente da una piccola finestra sopra il proprio capo. Due candele sono state accese, ma presto termineranno la loro vita, sciogliendosi esattamente come il corpo e lo spirito della bionda mezzelfa. Alle sue orecchie risuona un tocco deciso, ignora chi sia, come se la Triade l'avesse resa una semplice fedele, anzichè la Sua prescelta. Non riesce a far forza su quei poteri, non avverte la candida luce della Stella al di là della porta. Sussurra semplicemente { Avanti }
EILUNED { Ala sacerdotale- stanza Callista} Le orecchie sono attente nel percepire ogni rumore che può provenire dalla stanza della mezzelfa, ed ecco infine giungere la voce di Callista , il segnale che attendeva per spingere sulla maniglia della porta ed entrare nella sua stanza. Non vi è molta luce all'interno ed i suoi occhi umani fanno un po' di fatica ad abituarsi alla semi oscurità rischiarata soltanto dalla luce traballante di due candele. Con cautela la Stella dell'Alba poggia il cestino che porta con se a terra, non lontano dal letto, e si avvicina poi alla testiera lì dove scorge il volto della Somma Stella. Con grazia si siede accanto a lei, voltata in direzione del suo viso e dolcemente domanda *Mia cara, cosa è successo?* con grazia dona a lei una leggera carezza sulla gota quindi , in silenzio, aspetta che l'altra le risponda. Non mostra nel suo volto, che sa la Somma Stella può scorgere molto bene, la preoccupazione nel sentire la luce dell'altra così turbata. [Imperturbabilità liv. 5]
CALLISTA {.Stanza Personale.} . Il capo, con i lunghi e ricci capelli colore del grano maturo, sciolti sulle lenzuola, come un'aureola particolare, colorando la sua veste, nera come l'oscurità che ha affrontato, si volta verso l'ingresso della propria stanza. La luce presente le è sufficiente per riconoscere in quella figura, la Sorella più candida che abbia. Alla sua domanda, il braccio destro si alza, come se volesse dichiarare che non è nulla di serio, nulla di cui preoccuparsi. Le sorride gentilmente al tocco leggero della sua mano sulla pallida guancia, osservandola con quegli occhi che hanno conosciuto momenti migliori { E' solo l'Anziana. Come sempre } Una breve frase che a fatica riesce ad uscire dalle labbra tese della Somma Stella, in questi istanti che ne è solamente il ricordo, l'ombra stessa. { Anche Roseline è nelle mie stesse condizioni. Solo che... beh io ci sono abituata } Lenta la sua voce, bassa e roca, che riesce a raggiungere Eiluned solo perchè così vicina a lei e ai suoi spiriti.
EILUNED {Stanza Callista } Ascolta la voce fioca della Somma Stella con attenzione,non vi è bisogno di commenti a quanto ha detto, ella stessa sa bene quale sia il prezzo di servire la Dea, lo sa la sua anima e lo sa il suo corpo. Ma quella è la strada che entrambe hanno scelto di seguire, il giuramento che entrambe hanno proferito. Di nuovo una carezza sfiorerà il capo di Callista e la voce melodiosa della Stella sussurrerà * Passerà anche questa notte sorella mia * , un sorriso prima di continuare * Per la piccola Roseline sarà più dura, ma anche lei capirà... è quello che abbiamo scelto di fare* Un'ovvietà per entrambe, chissà se anche per la diaconessa? Mentre pensa questa cosa la Stella dell'Alba si alza, andando ad accovacciarsi accanto al cestino. Velocemente prenderà il pane facendone due parti uguali, quindi con un cucchiaio prenderà un po' di marmellata spalmandola su entrambi i pezzi, infine ritornerà dalla Somma Stella e porgendole una delle due parti dirà * Non servirà a molto, ma questa marmellata è così buona che ti farà di certo bene* Una leggera risata trillerà nella stanza prima che ella torni a parlare * E' così tanto tempo che non parliamo un po' sorella mia... * Di nuovo rivolgerà un sorriso alla Somma Stella prima di balzare ai piedi del letto , mettendosi seduta su di esso, con le gambe incrociate , la fetta di pane e marmellata preparata per se stessa, ancora nella mano destra.
CALLISTA {.Stanza Personale.} . Persino lì, in quella cupa penombra che ha scelto per la sua stanza personale, i raggi del meriggio sono riusciti a varcare ogni soglia e ogni difficoltà, illuminando la pallida fronte della Dama del Lago di scarlatto, nella stellina gemella, seppur di tinta differente, a quella di Eiluned { E' vero, è da molto } Non viene contagiata dalla risata della Sorella, perchè i ricordi della notte precedente sono come incubi che si aggrappano con forza e insistenza alla sua mente, al suo corpo stesso. Le mani vengono poggiate sul giaciglio, per cercare di prendere una posizione più consona per quelle chiacchiere che presto inonderanno la piccola stanza. Chiacchiere tra sorelle. Chiacchiere tra donne. Sfortunatamente, il suo corpo non riesce a sostenersi e scivola nuovamente sulle lenzuola, privato da ogni forma di resistenza. Un leggero sospiro ne alza il petto, sdegnata per non poter scegliere la posa che preferisce. Allunga semplicemente il braccio, per accogliere tra l'indice e il pollice la metà di quel dolcetto offerto, costretta ad alzare solo il capo per addentare quel cibo che si è negata per alcuni giorni. { Cosa vuoi dirmi? } Conosce la giovane Eiluned da anni, sono state Iniziate insieme.
EILUNED { stanza Callista } Osserva, seppure non riesca a vedere molto bene, la debolezza di Callista. Sa che sarebbe suo dovere chiederle cosa l'ha portata in quello stato, sa che il pegno che l'oscura richiede alle sue ancelle è spesso terribile. Ma non è lì per riporta alla mente della sorella le ombre che sicuramente ancora volteggiano nei suoi pensieri, vuole regalarle una distrazione, e vorrebbe farla distrarre dal dovere e dal peso che grava sulle sue spalle. La domanda così diretta della mezzelfa però la mette un po' in crisi, sa benissimo cosa vorrebbe dirle, sa bene che vorrebbe parlare del fuoco che sta bruciandole il cuore. Ma la prima cosa che le viene in mente è * Mitrhil è tornata...e... l'ho presa a schiaffi* pronuncia l'ultima parte della frase in un sussurro celando la vergogna che di certo le si disegnerà sul volto abbassandolo per addentare il pane, quindi, mantenendo la medesima posizione alzerà lo sguardo come a voler sbirciare la reazione della Somma Stella.
CALLISTA {.Stanza Personale.} . Il profumo di quel semplice dolce accarezza il suo olfatto, già assaporandone il piacevole gusto che presto viene addentato. Un morso, due. E le parole di Eiluned sbocciano nella dolcezza della sua voce, annuendo leggermente sulla ''questione Mitrhil''. Il pane viene ingoiato e solamente allora quel gesto viene completato dalla voce della mezzelfa { Lo so. Ho incontrato Raine. Me l'ha detto lei. } Una nuova espressione scende, come un velo, sul viso di Callista. Qualcosa che si trova a metà tra un sorriso e un dolore. Qualcosa di impercettibile, ben celato nella sua anima, rinchiuso a chiave [//Imperturbabilità liv.6]. { Credo che Mitrhil abbia compreso da sola quali siano i veri pericoli. Forse l'averla spinta così vicino a ... } Tentenna la sua voce, non riesce a dar forma a ciò che ha appreso da Nymeria. Il suo capo ritorna sul guanciale, fissando il soffitto della propria stanza, illuminato da quei pochi raggi solari che riescono a penetrare. { Credo di sapere ciò che ha visto. Sta bene, non è vero? } Non c'è traccia d'un sorriso, seppur l'immagine di Eiluned che prende a schiaffi la Custode della Luce possa essere divertente. { Sei cambiata. Stai cambiando. C'è qualcosa che ti preoccupa, Sorella? } Sposta su di lei solo i verdi occhi, così chiari e così terribili, dopo aver sollevato il Velo ed esserne rimasta prigioniera.
EILUNED { Stanza Callista } Ingoia tutto d'un fiato l'ultimo boccone di pane e marmellata, quindi si rannicchia, come una gattina bianca, ai piedi del letto di Callista, e da quella posizione dirà, in un sussurro leggero che sa per certo che la Somma Stella potrà udire * Sì...Mithril sta bene sorella mia... la sua luce è così splendente che sembra respingere ogni male* Dirà sorridendo per poi aggiungere *Voglio sapere che ha veduto, so che lo sapremo tutte... e credo che anche tu debba dirci molte cose, così come Nivienne... ma non voglio farti parlare di questo adesso sorella mia... * Un leggero sospiro lascerà la labbra della Stella *Sì...c'è qualcosa che mi preoccupa, ma ora voglio che sia tu a parlare di te... ho visto una luce diversa nei tuoi occhi prima di oggi e so che per chi porta un peso come il tuo è difficile trovare tempo per se stessi... ma io sono qui, siamo sorelle e questo adesso conta più di tutto il resto. Dimmi di te ed io ti dirò di me!* Sorride ancora Eiluned, aspettando e sperando che la Somma Stella le apra il cuore.
CALLISTA {.Stanza Personale.} . E se la Stella dell'Alba somiglia ad una bianca gattina, dolce e sorridente, i movimenti della Dama del Lago la portano a somigliare più ad una gatta nera e sofferente. Con estremo sforzo si gira sul fianco, portando il capo in avanti, per riuscire a cogliere la figura della Sorella rimanendo completamente sdraiata. Altro non riesce a permettersi, non dopo ciò che ha vissuto e che l'ha portata sull'orlo del precipizio. { Sì ne parleremo, tutte insieme. C'è molto da sapere e non saranno delle piacevoli chiacchierate } Le bianche palpebre si abbassano, per celare ciò che sa, quello che fa sanguinare il suo cuore per l'impotenza e per non aver mai sospettato di nulla. E' d'altro che vuole parlare, la candida figlia della Vergine. Qualcosa di più adatto per questo meriggio, pensieri che forse potrebbero allietare l'anima inquieta della mezza. { Una luce diversa...e chissà da dove proviene } mormora inizialmente, forse tra se stessa, ritornando a cercare con gli occhi nuovamente aperti Eiluned { Sì, ho conosciuto un uomo. Però...} si morde il labbro inferiore. Come se non stesse già soffrendo a sufficienza { ... però a coloro che servono la Vecchia non è possibile amare } Lo afferma come se fosse un dato di fatto, una legge scritta chissà dove che non ammette repliche.
EILUNED { stanza Callista } Annuisce alle parole della Somma Stella, ma quel meriggio non è fatto per le questioni grandi, quel pomeriggio Eiluned vuole sia dedicato a qualcosa di più piccino, ma non meno importante in realtà, così come ogni creatura, anche la più minuscola è importante per l'equilibrio del mondo. Ed infatti la notizia che Eiluned sospettava arriva ben presto, seguita però da parole troppo amare. Con uno scatto Eiluned salta a sedere nello stesso angolo del letto in cui si era rannicchiata e con veemenza dice * Oh sorella che grossa sciocchezza hai detto! * - osa - * Tu sei fatta per amare come ogni altro essere vivente... tu senti in te la potenza di cerridwen ogni giorno, senti il suo calore, il suo fuoco e non puoi rinnegarlo. La vecchia non ti toglierà nulla di tutto questo, e so che lo sai... non ne avere paura!* L'osserva ora , quasi in piedi sul letto, quindi con un sospiro torna a sedersi sulle proprie gambe, la veste candida intorno a lei come la corolla di un fiore.
CALLISTA {.Stanza Personale.} . Sorride, d'un sorriso triste ed amaro allo stesso tempo. Sì, forse le parole della bianca Stella possono essere vere: in quel corpo in bilico tra due razze vive anche il fuoco e la passione di Cerridwen, così come il candore di Arianrhod. Eppure basta osservarla ora, distesa in quella posa per niente regale, sofferente nella veste tinta di oscurità, con i capelli che non rispondono ad alcun ordine. { Non è una sciocchezza, Eiluned } le provocano dolore quelle parole, sgorgano come un fiume di sangue dal suo cuore, inzuppando le linde lenzuola { Ho vissuto a lungo, ho amato. Eppur ora sono arida, vuota } Sono pensieri che finora ha negato anche a se stessa, credendo nell'ardore di Cerridwen e in quelle risate che solo con lui riesce a far cantare { Guarda Chloe. Non riesce nemmeno ad amare sua figlia. Guarda Hagall, che mi ha chiesto le erbe per abortire. Noi siamo così. Altrimenti Rhiannon non ci avrebbe mai scelto. } Alza gli occhi, riportandoli sul soffitto { Dimmi di te. Di te e di lui } Sa per chi batte quel cuore che ha innanzi. Per un mezzelfo dai capelli rossi, di cui attraverso il Velo l'attuale Somma Stella ha visto la nascita.
EILUNED { Stanza Callista } E' un gesto stizzito quello che fa la Stella dell'Alba, al sentire le parole della consorella infatti batte i palmi delle mani culle sue gambe e con enfasi dice * Non è vero! Non giudicare te stessa guardando la vita degli altri! Primarosa ha amato e le ombre l'avevano scelta, e tu ami sorella mia, non puoi nasconderlo. Ami l'isola, ami la Dea e ami noi! Non puoi negarlo! Guarda cosa hai fatto per questa terra, per la Dea...non è questo amore forse, dare tutti se stessi? E credi di non poter amare un uomo? - scuote la testa- non è possibile! Lascia che sia quel che sia callista, non soffocare la fiamma con questa paura! * Si sdraia ora, accanto alla somma stella così che lei non debba sforzarsi a guardarla e che i due visi siano alla stessa altezza * Io gli appartengo Callista, più di quanto vorrei, forse più di quanto sia giusto* Sussurra infine Eiluned distogliendo lo sguardo e fissando lontano, un punto imprecisato, non pronuncia il nome che è inciso nel suo cuore, Callista lo sa e la Stella dell'Alba vorrebbe che la Somma Stella potesse provare quello stesso senso di calore.
CALLISTA {.Stanza Personale.} . Esausta come dopo aver percorso varie salite, spaesata come un uccellino fuori dalla propria gabbia. Trema leggermente, il corpo della Dama del Lago. Trema come ha tremato durante la Visione, cerca l'aria che questa volta arriva, tramite la dolcezza delle parole e del giovane viso di Eiluned, ora accanto a lei. E ha ragione lei, che ha troppi anni in meno della mezza { Sì, ho paura. Una paura così forte che quello che mi ha spezzato questa notte è nulla al suo confronto } Il fresco tocco del corpo della Stella dell'Alba, la sua veste candida che si unisce con la sua, scura come la morte stessa. Il suo volto, quello di colui che riesce a farla ridere e a sorreggerla, le appare d'improvviso. Come se fosse lì, accanto a lei, ad osservarla con quegli occhi nocciola. { Perchè più di quanto sia giusto, Eiluned? } I loro occhi sono alla stessa altezza, due tonalità di verde differenti, in cui l'amore e la paura, sebbene in forme inconsapevoli, si rispecchiano { Apparteniamo entrambe a Lei. Sono prove, secondo te, o veramente siamo libere di concedere il nostro cuore a qualcuno? } le chiede, infine. Dovrebbe essere lei colei che tutto sa. Non è così, non è mai potuto essere così, con quelle Sorelle che ama e protegge più di se stessa.
EILUNED { Stanza Callista } Una mano delicatamente va ad accarezzare il braccio di Callista più vicino a lei, un gesto di conforto ora che la sente tremare come una foglia scossa dal vento d'autunno. E' un sussurro, forse ben più dolce della carezza appena donata, quello che lascia le labbra di Eiluned * E' normale avere paura, ma non lasciare che quella paura sia una muraglia che non puoi varcare. Tu sei la Signora del lago sorella mia, sei la stella più splendente , pensi che la Trina ti avrebbe scelto se tu non fossi in grado di sorreggere il peso dei suoi doni? Forse chi ha acceso la scintilla del tuo cuore è un suo regalo, un modo per ricompensarti dei tuoi sacrifici, non una prova ma un raggio di luce tra le molte ombre che ci stringono l'anima* Adesso lo sguardo di Eiluned, fino a poco prima fisso in quello della Somma Stella , si abbassa mentre dice * Sono così felice con lui, mi sembra che ogni cosa sia più luminosa, più profumata e sento una gioia tale che non credevo potesse esistere... ma ...lui ... anche lui deve combattere contro le sue ombre...e io voglio aiutarlo* L'ultima confessione è un soffio, mentre le guance si arrossano come un sole al tramonto.
CALLISTA {.Stanza Personale.} . Discorsi da donne, non da sacerdotesse. O forse le due cose non sono esattamente differenziate. Ogni Sacerdotessa è prima di tutto una donna. Quante volte l'ha sentito udire da coloro che l'hanno avviata sul sentiero della Dea? Le stesse parole che da Eiluned nascono, andando a spezzare ogni corazza creata con il tempo, ogni diffidenza che è propria di chi non appartiene alla razza umana nè tantomeno alla prediletta elfica. Chissà se Eiluned riesce a sentire quel ''crac'' dentro di lei, quella fenditura che sgorga dai suoi chiari occhi sotto forma di lacrime. Non per tristezza, perchè sotto quella stella scarlatta si apre un sorriso, semplice ed unico nella sua bellezza. Non ha bisogno di aggiungere altro. E' tutto lì quello che prova, quel ringraziamento muto per averla ascoltata. { Lo devi aiutare, ne sono certa. Tu puoi sconfiggere le ombre, anche le sue } Si sciolgono sulle pallide gote quelle piccole lacrime, mentre la sua mano va a posarsi sulla spalla della Sorella { Se davvero tieni così tanto a lui, seguilo. Fai quello che ti è permesso fare } la sua voce è ancora sofferente, ma appare ora più decisa, più forte. E anche più... sotto l'occhio vigile di Arianrhod.
EILUNED { Stanza Callista } Vede sorgere, pure e limpide come l'acqua di una sorgente, le lacrime dagli occhi di Callista . Per un istante quelle lacrime la lasciano spaesata, non ha mai visto la Somma Stella piangere e la cosa la sorprende non poco. Ma d'altra parte il sorriso che sorge subito dopo non può che essere contagioso. A quello la Stella dell'Alba risponde con un sincero e delicato abbraccio *Ti voglio bene sorella mia* sussurra la Stelal dell'Alba, anche se forse non sarebbe necessario ripeterlo. Eiluned quindi si accoccola di nuovo al fianco di Callista sussurrando ancora * Farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarlo, non so se è questa la volontà della Dea, ma sento che devo farlo, che non potrei perdonarmi di agire diversamente, e sono pronta ad accettarne tutte le conseguenze.* la sua voce è delicata ma determinata mentre, guardando la Somma Stella pronuncia le sue intenzioni.
CALLISTA {.Stanza Personale.}. Come per magia, quelle lacrime che mai hanno bagnato le guance della mezzelfa divenuta Sacerdotessa, ormai asciugate e assenti sul suo bel viso, riescono a trasportare con sè anche parte di quella stanchezza, di quel dolore non solo fisico, ma anche della mente. Sofferenza che ha intrappolato lei e Roseline in un cerchio disposto in un'altra realtà. Quella che non lascia scampo, quella che succhia tutta la vita. Eppure le parole della dolce Eiluned, il suo contatto ed il semplice riuscire a parlare con qualcuna, rilasciano sul suo corpo stanco e privo di forze, una balsamo di vitalità. Non si alzerà dal letto per tutta la giornata, ma nel suo cuore c'è più tranquillità. E forse amore. { Io ho vissuto nelle ombre e ora vedo la luce, in un modo che mai ho conosciuto. Tu, che nel candore sei cresciuta, ti trovi a dover affrontare l'oscurità. Non temerla mai, Sorella. Da chiunque provenga, tu sarai più forte. Vedrai } C'è molto sicurezza nelle sue parole, e, nonostante quel meriggio passato in compagnia della Stella dell'Alba l'abbia rinfrescata, il suo corpo ancora chiede riposo. Lo chiede con disperazione, lo urla.
EILUNED { Stanza Callista } C'è ora in Eiluned un delizioso senso di completezza, il senso che le lascia ogni episodio in cui vede ogni cosa prendere il suo posto, le tenebre completare la luce e la luce le tenebre. Ed è tutto così perfetto che sembra che la Dea stessa sia lì in quel momento ad abbracciarla, a fare di loro due parti del tutto. Di nuovo abbraccia la Somma Stella, un abbraccio da amiche da sorelle. * Ti lascio riposare mia cara, sei così stanca...ti lascio anche la marmellata, a volte funziona meglio di una dormita!* Dice sorridendo prima di alzarsi a sedere, lasciare un bacio sulla fronte di Callista e portare il barattolo della marmellata con il cucchiaio sul comodino accanto al letto. * Che Arianrhod culli il tuo riposo sorella mia.... - si avvicina alla porta- dovremmo parlare così più spesso...fa bene all'anima* Dice con dolcezza sorridendo ancora prima di lasciare la stanza di Callista , leggera come una nuvola candida.