Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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Ultimo Aggiornamento: 13/05/2011 00:59
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Luna Nera
13/05/2011 00:59
 
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Samarah iniziata del Tempio


RIASSUNTO: mentre Nivienne e Callista passeggiano per i Giardini esterni, incontrano una fedele che si rivela essere un'aspirante sacerdotessa. Domande, risposte ed infine Samarah viene accettata come Iniziata.


NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Luna argentea si palesa alta nel cielo puntellato di stelle, mentre un flebile venticello s'insinuerebbe fra la chioma corvina della Rossa Custode. Pulsa la pelle rosea della Fenice questa notte, Beltane è da poco passato, ma può sentirne il cambiamento su di lei, la stagione del Fuoco. Quanto aveva atteso questo istante? Stagioni, forse passate troppo lentamente. La veste rossa le fascia le membra, mentre al fianco destro quasi nascosto fra le vesti l'Athame dal manico scarlatto che porta sempre con sè. Cammina per i Giardini Esterni la Rossa Custode, calpestando l'erba con i piedi nudi, eppur non è sola, accanto a lei un'altra figura d'oro vestita. Callista di Avalon. Scarlatte e morbide labbra che si aprirebbero per verbiar, quasi andando a terminare un discorso da molto intessuto. } Ti senti ancora provata dopo Beltane? Eri così sfolgorante, le Sue Fiamme ti avvolgevano, ardevano per te ed in te. Cerridwen, attendo ogni anno per poterla sentire sulla mia pelle. { Il calore, la Forza, quella determinazione che avvolge la Madre e che le sembra la sostenga con le sue fiamme. }

SAMARAH {Sentiero pressi tempio} Una nuova notte su avalon, bella, fresca e stellata, una notte mite e traquilla che porta il passo della nordica verso il tempio un altra volta.. Non che si aspetti qualcosa, eppure è forte il desiderio di tornare in quei luoghi attendendo la risposta da quell'arcana dea che sembra aver preso l'animo della figlia di Lhynna. Complice un fiore colto ai giardini, e un incontro con una druida, ha fatto cambiare la sensazione che portava verso l'isola grazie forse anche ai colloqui con arshal, ha deciso di tentare di intraprendere quella via.. Non sa se ci riuscirà ne se la dea la chiamerà effettivamente ai suoi lidi. Ma intanto il passo è assai piu leggero, come piu leggero è il cuore in ogni caso, ha forse trovato il suo motivo per abbracciare avalon e quel che incarna. Le mani sollevano lievemente la vetse verde, per evitare sonori capitomboli, mentre ariva in vista della grande costruzione del tempio. ha con se anche il flauto appeso alla cinta, forse se nessuno sarà presente potrà prender coraggio e far quello che ha sempre avuto in animo di fare per beltane , e che ancor non ha fatto.

CALLISTA {.Giardini Esterni.} . Rosso e oro che si abbracciano in quella notte in cui la luna, quasi gravida, custodisce i loro passi, in particolare quelli della mediterranea al suo fianco, dotata di una vista meno sensibile alla sua. La notte appar tranquilla, nonostante la missiva che ha trovato sotto la sua porta, vergata con un nero inchiostro che ha imparato a ben conoscere. No, di questo non vuole parlare con la Custode, ci saranno tempi migliori per sentire i pareri di chi fa parte del Consiglio delle Stelle. E, nemmeno a richiederlo, è proprio Nivienne la Rossa a parlare d'altro, rammentandole ciò che pochi giorni addietro è stato festeggiato { Sì, sto bene. Non è mai facile accogliere in sè la Dea. Ma ho conosciuto per lunghi giri di Ruota lo spirito freddo e terribile di Rhiannon. Le fiamme in qualche modo hanno riscaldato me e il mio spirito. } Abbozza un leggero sorriso in direzione della sorella { Ma come ben sai, ho trovato chi mi ha accudito } Semplici chiacchiere tra Sorelle, nulla di più. Quei piccoli misteri tra donne che vengono svelati tra i fiori dischiusi dei giardini, portando entrambe verso il sentiero principale.

NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Le smeraldine iridi si avvinghierebbero alle di lei fattezze, al suo sguardo, a quel timido sorriso che prima che divenisse la Sua prediletta quasi mai aveva potuto veder su quel viso dai lineamenti candidi come la neve. Ora ha imparato a racchiuder in sè quei Tre Volti e ad assorbirne in sè le differenze, la stella sulla sua fronte è corvina, eppur dal tono di voce e quel mezzo sorriso potrebbe comprender cosa racchiude quel cuore dorato eppur palpitante ed incandescente come mai prima d'allora è stato (//Empatia lv. 1). Risata cristallina che si spargerebbe per l'aere, come la gioia dell'estate, mentre la voce potrebbe risultar più dolce, come fra amiche che si scambian segreti amorosi. Eppur anche questo significa esser Sue Sacerdotesse. La Vita è un Mistero che va compreso appieno. } Si, ho notato. Non trovi che Cerridwen sia molto più appagante e calda di Rhiannon sotto certi aspetti? { Sguardo smeraldino che la fisserebbe quasi in maniera ingenua, ma complice. }

SAMARAH {Pressi giardini esterni} Il passo è tranquillo e lento, un po per la fatica della salita che da un lieve ansito al petto, un po perchè ha imparato ad apprezzare quel luogo, e la notte di avalon invita a godersi il tempo nella maniera migliore. Ogni tanto si ferma a riprender fiato e a assicurare il sacchetto di velluto nero alla cintura , visto che ondeggia lievemente battendogli contro il fianco mentre sale. la costruzione è avvolta dalle ombre, non ha mai capito se sia arcano o se sia solo l'effetto della sera e delle sue iridi di certo non adatte alla visione nell'ombra. Fatto sta che l'effetto che fa la distesa delle fronde che anticipa il tempio è assai ameno, c'è un gran silenzio e si ode solo il vento tra le fronde si ferma un attimo sull'argine, abbandonando di nuovo la veste a coprire i sandali, e a guardarsi intorno, una delle ultime volte ha incontrato arshal a una fonte ma non la vede da li. Qualche secondo, per riprendere il fiato, prima di entrare tra i giardini diretta alle scale di pietra che portano al sagrato.

CALLISTA {.Giardini Esterni.} . E' fresca e calda allo stesso tempo la risata di Nivienne alle sue orecchie appuntite. { Beh, ora conosco ogni aspetto della Triade nella Sua grandezza e nelle Sue differenze. Ho vissuto talmente tanto tra le ombre che ancora le considero casa mia. } Eppure in questo istante, vuoi per la presenza della rossa Custode o per l'aria di Beltane che continuare a stuzzicare aspetti dapprima poco considerati, gli spiriti che perennemente la seguono in circoli viziosi le appaiono più distanti, più rari. Solo la nera stellina tatuata nel centro della sua fronte e l'athame dal manico nero che si mostra tra le pieghe dorate del suo lungo abito, potrebbero ricondurla ad una figlia della Vecchia. La vegetazione attorno alle due sacerdotesse diminuisce vistosamente, ritrovandosi accanto al sentiero che conduce al Tempio. Gli agili occhi della mezzelfa trovano una figura sui tre gradini di ingresso e non attende oltre per riportare l'attenzione d'ella sulle due Figlie del Tempio { La Triade vi benedica } rauca e profonda la voce che ne esce, chiaramente raggiungibile anche all'oto umano di quella donna che si trova davanti a loro, rivolgendo le spalle.

SAMARAH {Giardini esterni} Il manto erboso a tratti passa anche lo strato sottile del cuoio solleticandole le piante, c'è una bell'aria, e quasi di sfuggita, sul volto della nordica apparirebbe un sorriso, se non fosse trattenuto or dall'udire una voce piuttosto bassa provenire dai giardini, si ferma, cercando di mantener fermo il lieve battito del cuore accellerato: le iridi scorrono le ombre tra le fronde per vedere forse di sfuggita confuse dalla notte due sagome, non sa chi delle due abbia verbiato ma la mente le dice che non si tratta di ancelle del meriggio.. il saluto lo consoce bene... ne quelle dell'alba che ha conosciuto da poco.. che sia qualcuna del Vespro? forse o forse no.. avanza di qualche passo per raggiunger le due fermandosi poco distante da loro. {Dia abar..}saluta a tono basso e tranquillo..passa da una all'altra osservandone le fattezze, e le vesti, poi passa a guardare la stella che portano in fronte.. non favella per il momento accontentandosi di rimaner in silenzio aspettando la sua risposta.. magari ha interrotto qualcosa e non vorrebbe certo esser loro di intralcio.

CALLISTA {.Giardini Esterni.} . I passi della Somma Stella e della Custode dei Simboli s'arrestano innanzi alla sconosciuta che lentamente si avvicina a loro, presentandosi con il saluto tipico degli appartenenti al clan nordico. E d'altronde, ogni cosa in lei lo conferma. Capelli dello stesso colore dei suoi e occhi che s'incontrano alla stessa altezza. { Siete forse in cerca di una Figlia del Tempio oppure il vostro desiderio per questa notte è solo di porgerLe un'ultima preghiera prima che la giornata abbia termine? } Il suo pallido volto cerca tratti familiari nella nordica, e non trovandoli, attende una semplice risposta. Le braccia, distese lungo i fianchi, non accennano a cambiar posizione. Solo il tiepido vento serale scompone i suoi ricci ribelli.

SAMARAH {Giardini} Lo sguardo va prima Nivienne, qualcosa in lei, la stella, le vesti, potrebbero far pensare che sia della Rossa, ma non lo chiede riportando il viso in un espressione immobile ma serena verso la donna che adesso le parla nuovamente {No in realtà.. ero venuta solo per rivolger una breve preghiera, } adduce, sottolinenadone il dire con un lieve chino di capo {è sempre un onore incontrare le figlie della dea...} Cerca di non sembrar troppo invadente nell'osservar le due mentre or le palpebre si abbassano lievemente per andar a sfiorar le guancie color della neve per poi ritirar su mento sguardo e riportare l'attenzione sulla figura che ha davanti, la stella ha un colore diverso, come diverse solo le vesti, rapido e nascosto calcolo che potrebbero fare intendere alla figlia di Uppsala che si tratti forse di un ancella del vespro, sarebbe una bella occasione ma frena gli animi.. e cerca di controllarsi, tra le tre la nera è quella che le da piu timore, sebbene anch'esso celato dietro il viso , cerca di non darlo a vedere.

CALLISTA {.Giardini Esterni.} . L'aria, in fondo, brucia ancora con i fuochi di Beltane. Ed altro batte nel suo cuore, qualcosa che le dà la possibilità di non mostrarsi ostile nè tantomeno gelida innanzi alla fedele che l'osserva con attenzione. Forse anche troppo, per il carattere della mezzelfa. { Io sono Callista. Sono la Somma Stella } Forse era questo quello che la nordica si aspettava. Un nome, una carica, un posto nell'Isola di Avalon. Si stringono le sottili labbra della Dama del Lago così il suo dire uscirà meno caldo e dolce di quanto avrebbe desiderato. { Posso conoscere il vostro nome? Non che questo abbia importanza per entrare nella Sacra dimora } Di certo sarebbe un gesto di gentilezza verso le due Figlie del Tempio, interrotte in chiacchiere meno filosofiche o diplomatiche di quanto sono abituate. Gli occhi della bionda mezzelfa sono d'un verde chiarissimo, slavato dalla Triade stessa. { E' da molto che avete scelto l'Isola come vostra dimora? } nuovamente chiede. Forse è semplice curiosità, ma come si può sapere cosa cela quel volto austero scolpito nell'alabastro e perfettamente cesellato nei lineamenti d'indubbia origine elfica?

NIVIENNE { Giardini Esterni } - { La segue, passo dopo passo, fruscio dopo fruscio e ne ascolterebbe ogni singola parola. Così come lo sguardo smeraldino si poserebbe su quella figura un poco più alta di lei dai capelli color del grano maturo, gli occhi color del cielo e la veste color dei prati. Sguardo che artiglierebbe quella figura, sicura di non averla mai veduta al Tempio, o almeno se diversamente fosse non le par di ricordarsela. Attenderebbe e lascerebbe parlar la Domina, anche lei curiosa su chi sia colei che hanno innanzi non ancora presentata alle Figlie della Trina, prima di rivolger saluto alla donna. Voce morbida e calda come l'estate che incalza. } Rispectae Aveas et Sid et Mare Asperum milady. Io sono Nivienne, Custode della Madre e Prefetto dell'Isola. { Per tacere infine, umettandosi le labbra, mentre lo sguardo permarrebbe artigliato sul viso della donna. La Dama del Lago ha posto le stesse domande che le erano venute in mente, anche questo fa parte del Mistero che unisce le Sue Figlie. }

SAMARAH a guardar l'elrba per un momento {è un grande onore incontrarvi.. io sono Samarah..}termina tornando a guardarla l'ha solo sentina nominare da arshal e non aveva ancora potuto vedere la signora di avalon, cerca di controllar l'alito di imore regalando un breve sorriso al suo indirizzo , in un nuovo batter di ciglia prende forza come quando il vento d'autunno spazza le foglie tornando a rimandare ancora tono basso {Da qualche tempo ormai..ma non credo che tornerò indietro} Si volta poi a guardare l'altra presenza di questa si riconosce il saluto.. {Piacere mio lady Nivienne ..}ancora sottolinear al suo indirizzo un lieve chino di capo. Anche a questa regala un lieve sorriso, apparentemente distaccato, per tornar a guardare la somma stella in silenzio.

CALLISTA {.Giardini Esterni.} . Non è dunque una semplice fedele, colei che si presenta innanzi alle due Sacerdotesse. Rapida la mente della Somma Stella va a ricercar quel nome vergato su una missiva. Quindi, come se si fosse dimenticata per un attimo della presenza della nordica, il volto di ghiaccio si rivolge alla Custode, nonchè Guida delle Novizie, titolo che ha omesso di riferire. E, in effetti, neppure lei era a conoscenza dell'elezione a Prefetto dell'Isola per la mediterranea, ma non si sofferma ulteriormente su cose che non interessano la sua razza. D'altro modo, è probabile che la stessa Nivienne non sappia che lei è la Guida dei Mezzelfi su queste terre. { Samarah... non è forse colei che ha chiesto di servire la Triade?} Non si sofferma più di tanto sulla domanda che le sue labbra si sono lasciate sfuggire, quanto al nome stesso della donna { C'era una Sacerdotessa con un nome simile al vostro, seppur l'accento sia chiaramente differente } Già, Samara. L'ha amata forse superando anche quei limiti di un rapporto tra sorelle. Perduta, svanita. { Dunque voi vorreste dedicare la vostra vita all'Una e Trina? E per quale motivo? }

NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Le risposte verrebbero snocciolate una ad una dalla donna che hanno innanzi. E sol ad udirne il nome un ricordo le tornerebbe alla memoria, seppur non sia un ricordo fatto di volti o toni di voce, ma di differenti calligrafie e tonalità di inchiostro. Sguardo smeraldino che si intreccerebbe a quello della Domina, mentre passo muorebbe verso Samarah, girandole intorno e guardandone infine le fattezze, mentre le scarlatte e morbide labbra si aprirebbero per verbiare, un tono differente da quello usato in precedenza. } Così Voi siete Samarah. { Altri passi. } Divenir una Sua Ancella non è un compito facile. Siete certa di poterle donare tutto ciò che Ea potrebbe volere? { E sol allora annuirebbe, da dietro le spalle della donna, in direzione della Domina. Samara del Lago, colei che fu Ancella del Meriggio, Somma Stella e la iniziò ai Misteri della Trina. }

SAMARAH {Giardini esterni}Lo sguardo color ghiaccio segue ancora il verbo della somma alla quale va ad annuir brevemente {sono io} conferma al medesimo tono tranquillo, per poi tornar a aprire l le labbra in un nuovo sorriso sottile {se mai ea vorrà}.. {ch'io entri tra le sue ancelle farò ciò che posso perchè non sia rimpianta..}per poi guardar Nivienne che le gira intorno, attende qualche secondo prima di rispondere a entrambe , non perchè non sappia cosa dire ma per lasciare anche al silenzio il suo peso, un attimo che vale una vita.Eppure dentro il petto il respiro è lento e regolare e il tono torna a uscire calmo e basso, pondera attentamente le parole {Sono stata messa in un tempio a Uppsala da mia madre a 15 anni, } {ho servito la figlia della dea dei nordici per quasi dieci.. eppure sebbene io l'abbia servita e col tempo forse anche amata. non si può dire che io la sentissi nel cuore come mia }sguardo che porta alla somma stella{ Un credo non può esser imposto, Io sono giunta qui senza conoscere la dea che dimorava e governava quest'isola.. e mi ci è voluto molto, per avvicinarmici. Compiendo forse anche troppi passi.. ma sono arrivata a conoscerla, e questo mi ha fatto nascer il desiderio di servirla.}si volta verso nivienne{Non conosco appieno la sua via, ne posso dire di esser stata chiamata , ma è una scelta che faccio di cuore, per qunto sia difficile vorrei poter avere l'opportunità di farlo..s'ea vorrà chiamarmi , se no ne resterò fedele comunque..} meglio forse non poteva spiegre quel che chiede.. che in se nnppure lei sa con certezza la motivazione è stata una decisione lunga e ponderata, ora lascia alla Triade la decisione. torna a guardar di riflesso ai pensieri la somma. di nuovo in silenzio.

CALLISTA {,Giardini Esterni.} . Guerriera come la Madre stessa, la rossa Figlia di Cerridwen si muove attorno alla nordica, nell'intento di studiarla, per lo meno fisicamente. Per la fede, bastano le sue parole e quella missiva che ha lasciato sull'Altare qualche tempo prima. { Conosco le divinità nordiche. } Un tono secco, il suo, di chi comprende il credo d'ogni popolazione [//Conoscenze religiose liv.3]. In fondo, ella stessa è stata cresciuta in quelle terre gelide, dove il sole spesso mai tramonta. { Eppure non trovo corrette alcune vostre parole, Samarah. Qualunque sia il nome che volete darLe, la Dea che trovate qui è la stessa che avete servito per lunghi anni. Forse ne avete conosciuto un solo aspetto, anzichè i tre che veneriamo. } Essere disposte a servirLa... una scelta che toglie quanto allo stesso tempo dona. La sua magrezza eccessiva e le ombre che coprono i suoi occhi sbiaditi tra visioni e trasfigurazioni, ne sono la prova. { Potrebbe chiedervi tutto. Di morire, di uccidere una persona che vi sta a cuore. O di amare quando amore non c'è. } Sono solamente alcune delle sofferenze che tutte loro hanno provato sulla loro pelle, di qualsiasi razza siano.

NIVIENNE { Giardini Esterni } - { Altri passi, sino a tornar accanto a Callista, ma fermandosi sul lato opposto. } Dite il vero Samarah, nessun Credo può esser imposto, ma la Fede, la Dea, quella è unica e potete sentirla affiorare in Voi sotto la vostra stessa pelle. { Parole che andrebbero ad intrecciarsi fra quelle della Domina. Sguardo che ha artigliato la donna ma non la lascia, che la squadra, quel tono di voce severo che implica la sua carica. } Ad Ea non interessa chi si siete stata e dove, ma cosa diventerete se mai sarete ritenuta all'altezza di divenir Iniziata e se poi sarete in grado di crescere in Ea, giorno dopo giorno, Luna dopo Luna, Stagione dopo Stagione. Vi sarà data l'opportunità di imparare, ma se arriverete al punto di pensare di avere dei rimpianti, potrebbe significare una cosa sola. { Un piccolo silenzio per umettarsi le labbra, per poi enfatizzare ogni singola parola. } Che non siete degna di Lei. { Andrebbe infine a terminare le parole di Callista. } La Vostra stessa Vita dovrà esser messa al Suo servizio. Ogni gesto, ogni parola, ogni movimento. Dovrete dare tutto per Lei, anche se Vi richiederà enormi sofferenze. Pensate d'esserne realmente pronta?

SAMARAH {Giardini esterni} Torna ad ascoltare la somma e riprende un lieve sorriso sul volto, apparentemente distaccato annuisce di nuovo brevemente, la mezza riporta alla mente i discorsi fatti piu volte con arshal..{E' vero, e forse l'isola stessa ne è la prova.. il fatto che tante persone ritrovino se stesse, me compresa, }torna a guardare l'ancella del meriggio tornando a pensare all'amica e ancora attende che entrambe abbiano terminato lasciando il silenzio di nuovo a scorrer tra quelle figure nel giardino. { forse semplicemente allora non era il momento ch'io la conoscessi.}torna con l'iride a callista{Ci sono molte cose che vengono chiamate volontà della dea..quando non lo sono. Non so se avrò questa possibilità, ma se Ea farà si che nel bene o nel male io ne comprenda anche un frammento, ne varrà la pena.qualunque essa sia} torna a guardare nivienne{Vorrei saperlo se c'è qualcuno che lo sia realmente, dirsi pronta forse p un dono raro e se anche lo fossi in toto non penso basterebbe a affrontare quel che verrà comunque. Ea ha avuto per me un destino atroce, e alle mie spalle non c'è piu niente che io rimpianga, espongo il mio desiderio a lei così com'è, ha troppo potere perchè io ne sia all'altezza e nessuna via preserva dal dolore o dalla fatica, o dalla rinuncia. e anche quelli possono essere doni se è ciò che chiede}torna a guardare la somma dando uno sguardo limpido mentre ne attende gli esiti.

CALLISTA mormorata dalla nordica, abbeverandosi come dopo una lunga salita che strema ogni forza. Cerca lo sguardo della rossa Nivienne, trovandone la complicità e l'assenso dei suoi stessi pensieri. La telepatia che spesso utilizzano tra di loro, nemmeno serve, quando l'empatia tra Sorelle diviene tale, come tra loro due. Annuisce con un lento movimento del capo, da cui alcune ciocche ribelli sfuggono, lasciando in chiara evidenza le punte delle sue orecchie. [//Comprensione liv.6] Assapora qualche istante di assoluto silenzio, spezzato solamente dai richiami di volatili notturni. Infine, la sua voce gracchia, profonda e rauca, mentre gli occhi rimangono fermi su quelli celesti della nordica { Dite il vero. Nessuna via ci impedisce di soffrire, ma credetemi... Lei riesce a togliervi tutto. } Con l'esasperante lentezza di chi non conosce la fine della propria vita, colei che ha vissuto più di cento primavere muove la mano sinistra, andando a cercare l'athame dal manico oscuro, chiaro segno che fu, un tempo, figlia dell'Anziana. Ma è con l'agilità del sangue elfico che le scorre nelle vene [//Agilità +1] che lo innalza verso la fronte, sopra quegli occhi color del mare che ha conosciuto in molte amiche di un'era ormai dimenticata { E così noi ti accogliamo quale Iniziata, Samarah. I tuoi compiti saranno quelli di aiutare le Sacerdotesse, spesso anche in lavori manuali e d'imparare quanto più possibile dai nostri insegnamenti. } La sua mano disegna il profilo di una stella, incolore, con la lama dell'athame. { Sarà Lei poi a scegliere la via che seguirai. Non ora, perchè Sua figlia ancora non potrai appellarti. } Dure le parole di chi vuol far intendere che niente sarà facile per lei, da ora. A Nivienne rivolge un nuovo cenno del capo, sapendo che riuscirà a completare le sue frasi anche ora.

NIVIENNE { Giardini Esterni --> Tempio } - { Ascolterebbe ogni singola parola pronunciata da Samarah, mai aveva udito parlare una persona così tanto se non durante le lezioni. Il Tempio è costellato più di silenzi, anche se ora vi sono nuovamente strilli, pianti e risate che lo arricchiscono come ad ogni nuovo giro di ruota, si tratta del Mistero della Creazione in fondo. Ed a proposito di tal mistero molto presto dovrà far visita alla Sorella, chissà se il Suo Grembo sia stato Benedetto da questa Sacra Unione? Dovrà scoprirlo al più presto, ma le servirà una mano da qualche Sorella dell'Alba. Certo, forse non tutto il discorso potrebbe esser perfetto, ma pare che la donna sia disposta ad imparare ogni cosa riguardo ad Ea ed a servirla, senza sentirsi migliore di nessun altra o veramente all'altezza. Sguardo che andrebbe ad intrecciarsi a quello di Callista, quel cenno del capo, quell'assenso da parte di entrambe, quella complicità che fra Sorelle regna. Sa cosa sta per accadere, così come lo ha provato altre volte sulla sua pelle. Folte ciglia nere che andrebbero per un istante a baciar le gote rosee, prima di inspirare e riaprile di scatto. Athame dal manico corvino che si innalzerebbero ad uno scatto della Domina, prima di andar a disegnar sulla fronte della giovane una stella dal bordo nero come la pece, sol un contorno che forse in un futuro potrebbe esser riempito d'un colore della Triade se mai verrà reputata all'altezza. Ma nevvero chi lo sarà mai? O si sentirà tale? Noi forse non potremmo esserne a conoscenza, ma lei si. Si avvicinerebbe così alla donna e tenterebbe di prenderla per le spalle, quasi per farla abbassare, mentre si innalzerebbe sulla punta dei piedi, per donarle un bacio su quella stella appena tracciata. } Benvenuta al Tempio Samarah, benvenuta Iniziata del Tempio. { Eppur ancora niun sorriso le donerebbe. } Da questo stesso istante iniziano i Vostri insegnamenti. Darete del Voi ad ogni Ancella, così come sarete cordiale con chi al Tempio si recherà. Non potrete uscire dalla Sacra Struttura, a meno che una Sacerdotessa non Vi accompagni. Così come pregherete la Triade tutta ogni giorno ed assisterete le Sue Ancelle in ogni momento della giornata. Siete qui per imparare fino a quando non verrete nuovamente giudicata da Ea. { Un ultimo sguardo a Callista, un sorriso, una nuova piccola luce. } Seguitemi, Vi mostro la Vostra nuova Alcova e ciò che indosserete fino a quando permarrete al Tempio. { E così facendo si incamminerebbe su per i gradini ed oltre, sicura che la donna la seguirà. Conosce bene la Domina e sa che le Ombre sono ciò di cui abbisogna. }

SAMARAH {giardini esterni} Rimane nuovamente in silenzio la nordica ascoltando la risposta della somma. cerca di controllar come può il lieve timore quando la mezzelfa prende il coltello, succede però tutto troppo in fretta perchè abbia il tempo, e il modo di reagire, si aspetta di prender quell'acciaio nel ventre ma così no è, il resto forse rimarrà nel ricordo . ci sarà tempo e modo di pensar a quel che è successo, ma ea torna or ad abbassare le iridi sfiorando nuovamente le guance fino a quando Callista non ritira la mano per poi tornar a sfiorar la somma e la custode ascoltando il dire di entrambe senza dare alcuna risposta. Solo un lieve sorriso torna quando Nivienne si deve alzar sulle punte dei piedi, per donarle un bacio ed ea la asseconderebbe piegando lievemente le ginocchia.. Quindi un univo inchino silenzioso stavolta piu profondo diretto a Callista prima e a nivienne poi, non ha molto con se, e non ha alcuna remora nel seguire la sacerdotessa negli interni, prende atto solo di quel che gli vine spiegato sarà il suo futuro piu prossimo, ma anche li on ci sarà alcuna risposta almeno per ora..


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