Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Oestara 2010 )O(

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2010 18:30
03/04/2010 18:30
 
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RIASSUNTO: Le Figlie della Dea si radunano nei giardini esterni per celebrare il rituale di Oestara, l'equinozio di primavera.

COMMENTO: Un grazie a tutte le player presenti! [SM=g2159746]


ARSHAL [giardini esterni] ed i giardini s'aprono davanti a lei...per un istante i passi della sacerdotessa si fermano del tutto ed un sorriso lieve si disegna sulle sue labbra, lì si sente a casa. Avanza ancora, superando la catasta di legno che in precedenza è stata preparata e avvicinandosi sempre più ai gradini che conducono alla navata centrale. Ora la sua andatura è più lenta, più simile a quella che è abituata a mantenere all'interno del Tempio. Si ferma, a circa due metri dalla catasta di legna ed attende osservando l'ingresso del Sacro Luogo, in attesa che le sue sorelle giungano e che il rito possa avere inizio.

ROSELINE { . Tempio > Giardini . }{ Meriggio. Rossigne pareti di pietra serena circondano la Sacerdotessa del vespro che avanza, con passo solenne e composto. La veste ondeggia attorno alle caviglie magre e pallide, simil ad ali di corvo che tentano di ghermirla. Dietro di lei la Sorella dell'Alba Nixi, che fu iniziata assieme a lei, e che affrontò la prova la stessa notte. Dietro di loro, la nuova, piccola, luce. Non ha bisogno di voltarsi per vederle, non ha bisogno dei loro passi per udirle. Percepisce, con quel sesto senso che tutte loro possiedono, la loro aura, le sente accanto a sè, legate inscindibilmente. I capelli vboccolati ondeggiano sulle spalle esili, al ritmo con quel passo scalzo che è antica ed eterna danza. Sul viso sguardo gelido, impassibile, implacabile, cerulee che scrutano innanzi a sè, acute. Sulla fronte alabastrea la stellina nera, assieme alla veste nigra e al ciondolo d'ametista, la contraddistingue come vespertina Tra le mani, uno dei più sacri tra i tesori. L'ampolla d'Onice, contenente terra consacrata, elemento dell'Oscura. Le mire zaffiree già scorgono la catasta di legno d'abete, nei giardini esterni, ed anche una figura di rosso vestita, che, presto non stenterà a riconoscere come Arshal. I piedi scendono i gradini, e toccano l'erba umida. Il tempo è giunto, la Ruota gira }

NIXI (tempio-->giardini esterni) Splende il sole su questo equinozio di primavera. Gli uccelli cantano, inneggiando alla primavera tanto attesa e le piante sembrano gioire sotto la luce del meriggio. E' il tempo di Arianrhod e dei fiori che ricoprono ogni prato. Cammina la silenziosa la figlia della Bianca, avvolta nella veste color del cielo terso. Solo il gioiello a forma di stella adorna il suo collo. I riccioli castani ricadono liberi lungo la schiena. Il volto è sereno, sorridente. E come non potrebbe esserlo nel tempo della sua Signora, in cui la speranza brilla nei cuori? Prosegue lungo la navata centrale, seguendo l'amata Sorella e amica, Roseline. Alle sue spalle una Piccola Luce, da poco chiamata dalla Dea, si reca insieme a loro per festeggiare l'equinozio. La nordica tra le mani tiene una brocca di legno d'abete, piena di acqua pura attinta dalla fonte sacra. Le tre Figlia infine giungono nei giardini esterni dove la Rossa Arshal le attende. Un sorriso è rivolto a quest'ultima mentre il momento della cerimonia si avvicina.

AKITIIA )tempio-->giardini esterni(Giorno importante è questo piccola ispanica,lo senti,lo percepisci nel tuo cuore,che batte molto più veloce del normale.Una verde veste indossi,la veste da novizia.I capelli sono sciolti,liberi di muoversi ad ogni tuo passo.Tra le mani,tieni tre candele,una vicina all'altra,a simbolo dei tre volti della Dea.Una candela bianca,una candela rossa,una candela nera.Ognuna con una piccola fiammella che danza mentre segui le tue Sorelle,e cerchi di non respirare verso le fiamme per non spegnerle.Un sorriso sembra non volersene andare dal tuo volto,perchè per la prima volta partecipi ad un rituale,ma sei anche emozionata perchè è la prima volta che partecipi e non vorresti sbagliare qualcosa. dunque seguirai le altre Sacerdotesse all'esterno del tempio,verso i giardini esterni.Una volta arrivate,un'altra Sorella vi attende tutte e tre,e dalle sue vesti riconosci una Sacerdotessa del Meriggio.

ARSHAL [Giardini esterni] scorge le figure muoversi lungo la navata centale per poi avanzare nella sua direzièone. La prima indossa le vesti scure dell'Anziana e la seconda quelle candide della Vergine...ma la terza porta l'abito verde delle iniziate, eppure Arshal non è Renesme ed Arshal non ha mai scorto il suo volto. E' su quest'ultima figura che il suo sguardo si sofferma per alcuni istanti con una certa attenzione. Vorrebbe porre domande, vorrebbe salutare le ancelle della Dea che procedono verso di lei, ma questo non è il momento. Ruota su sé stessa, facendo ondeggiare i lunghi capelli scuri che le ricadono sciolti sulle spalle, e s'avvicina ulteriormente alla catasta che dai tre legni sacri ai tre volti è formata: abete, betulla e sorbo. Lì accanto, piantata nel terreno e già accesa al sacro beciere si trova una torcia. L'ancella del Meriggio si china a raccoglierla e poca è la fatica che la sua mano deve fare per liberare il legno dalla terra che lo tiene fermo. Torna ad alzarsi e rimane ferma, attendendo che le tre sorelle abbiano formato il cerchio prima di pronunciare l'invocazione che andrà ad aprire il rito...e la voce risuonerà e alta nella quiete dei giardini ''L'una accanto all'altra in questa notte procediamo, Mentre le ombre dell'inverno cedono il passo alla luce E più vicino, Madre, si fa il tuo tempo. L'equilibrio è giunto, il cerchio gira.'' le labbra si chiudono ed Arshal torna ad avanzare, fino a fermarsi accanto alla catasta e abbassando poi la torcia che tiene nella mano destra. Le fiamme catturano la legna ed iniziano la loro danza. La torcia viene scostata ed un soffio di vento improvviso provvede a spegnerla. Ancora un istante, poi la sacerdotessa riprenderebbe il suo posto all'interno del cerchio per lasciare spazio alle parole del Vespro

ROSELINE { . Giardini . }{ La Sacerdotessa è ormai nei giardini, seguita dalle sorelle. Un mezzo sorriso rivolge all'Alta Sacerdotessa del Meriggio, andandosi a posizionare presso quella catasta di legna che, poco dopo, prende fuoco, per mano della figlia della Rossa. Ascolta le sue parole, concentrata, sentendo tutto attorno a sè l'aria mistica dell'equinozio. Gli spiriti l'avvolgono, le danzano attorno, spirano tra i suoi boccoli simili a vento, ma lei non li sente, e ed essi sanno che quello non è il loro momento. Un momento dopo lo sparire della fiamma sulla torcia, le labbra sottili s'andranno a schiuder per proferir verbo} Bianco e nero, luce e buio, donna e uomo { voce solenne quella della piccola normanna che non si interrompe } Ora ogni cosa accanto al suo opposto si pone, E le tue ombre, Oscura Signora, si ritirano. { solo una breve pausa, come a voler enfatizzare i verbi seguenti, pronunciati con tono mistico e misterioso} L'equilibrio è giunto, il cerchio gira. { Null'altro verrà proferito dalla vespertina, che andrà a infilar la man dritta nell'ampolla. La pallida carne stringerà una manciata di quella terra sacra, per poi portarla in superficie. S'avvicina sol d'un passo alle fiamme, e poi quel pugno di terra viene gettato nel rogo, librandosi in aria e ricadendo tra le fiamme, che improvvisamente diventano più scure, nere quasi. Silenzio. E' l'ora dell'Alba, è l'Ora della Luce }

NIXI (giardini esterni) scende i tre gradini di pietra rossa, i piedi accarezzano l'erba fresca. Una catasta di legno sta in mezzo al giardino e proprio lì vicino la Rossa Ancella, che da diversi giorni non si vede al sacro luogo, le attende. In cerchio si dispongono le figlie della Dea, attorno alla catasta. Il cerchio infine è aperto. La cerimonia ha inizio. Avanza la rossa figlia invocando la Madre e accendendo la legna secca mediante la torcia che tiene in mano. Le fiamme si alzano alte nel giardino esterno. Giunge poi il freddo dell'inverno con le parole di Roseline. La Vecchia è invocata e della terra gettata sul fuoco rende le lingue di fiamme nere come fossero ombre. Ora è giunto il turno dell'Alba. La Sacerdotessa, tenendo la brocca piena d'acquatra le mani, avanza. Il passo è grazioso, come se lei fosse una farfalla sospinta dal vento. Giunta dinnanzi alla catasta dice: "Si scioglie il gelo, sboccia il calore della nuova stagione. Per un attimo ancora bianco, rosso e nero sono pari. E la luce, Vergine Fanciulla, si prepara a risplendere. L'equilibrio è giunto, il cerchio gira!" melodiosa è la voce. La brocca viene inclinata e l'acqua scorre sulla catasta infuocata. Tuttavia la fiamma nera non si spegne. L'acqua si raccoglie sotto la legna e forma un piccolo canale che come un cerchio perfetto va a circondare interamente la catasta. E mentre questo Mistero si compie, la nordica torna a prendere il suo posto nel Cerchio.

AKITIIA )giardini esterni(Segui dunque nei giardini le tue Sorelle novizia,ti porrai come loro in cerchio,tenendo sempre le candele con tutta l'attenzione possibile.Delle parole verranno pronunciate dalla Sacerdotessa del Meriggio,che avanza verso la con la torcia accende la catasta di legno,e la torcia subito dopo verrà spenta da un forte soffio di vento.Prenderà il suo posto la Sacerdotessa del Vespro,che pronuncerà altre parole che tu ascolti attenta,e dall'ampolla prenderà della terra lasciandola cadere nel fuoco,che diverrà più scuro.Poi sarà il turno della Sacerdotessa dell'alba,con le sue parole,e che getterà l'acqua contenuta nella brocca tra le fiamme.Tanto è il tuo stupore vedendo che il fuoco continua ad ardere nonostante ciò.L'acqua adesso compare da sotto la legna creando un cerchio attorno ad essa,e tu rimani lì,spettatrice sorpresa.Ma ti senti già partecipe,e sei felice di esser lì a far parte di quel rituale.Una muta preghiera pronuncerai verso la Dea,sperando che sia lieta tu sia lì con le Sacerdotesse..Se lei vorrà,un giorno ti indicherà il tuo cammino e ciò che sarai..Ma questo pensiero non turba il tuo cuore,sei felice di servirla anche così.

ARSHAL [Giardini esterni] in silenzio l'ancella del meriggio ascolta le parole che le altre due sacerdotesse pronunciano, le mani ferme lungo i fianchi, gli occhi fissi sul fuoco ed il corpo quasi del tutto immobile, se non fosse per le ciocche di capelli che, di quando in quando, un soffio leggero di vento smuove. Si fanno più scure le fiamme, dopo i gesti compiuti dalla sacerdotessa del Vespro ed infine l'acqua della Vergine s'aggiunge al fuoco senza spegnerlo e andando a cingerlo in una sorta di strano abbraccio. Le tre invocazioni sono state pronunciate e qundo l'ancella dell'Alba riprende il suo posto all'interno del cerchio e le labbra di Arshal tornano a schiudersi, come dovrebbe essere per quelle delle tre sorelle che assieme a lei compongono il cerchio, compresa l'iniziata di cui per il momento non conosce il nome. Un istante di silenzio, poi tutte e quattro le voci dovrebbero alzarsi e pronunciare quelle ultime parole come se fossero una sola.''Io sono la Madre Guerriera e alle mie figlie porto la promessa di raccolti futuri. Io sono L'Anziana e dopo le tenebre v'indico l'inizio di una nuova rinascita. Io sono la Giovane Sposa e in questo giorno riprendo a camminare tra voi, in questo giorno riporto la primavera sulla terra. L'equilibrio è giunto, il cerchio gira. La Rossa e l'Oscura accompagnano la Vergine verso il suo tempo.'' le parole scorrono una dopo l'altra, nè lente, nè veloci e la voce della sacerdotessa è leggermente più bassa, per amalgamarsi alle altre e non rischiare di sovrastarle. Lo sguardo di Arshal s'andrebbe a posare sull'iniziata, perchè in quel momento il vento dovrebbe spegnere due delle candele che ella porta in mano e lasciare che solo la fiamma della più chiara continui ad ardere.

ROSELINE { . Giardini Esterni . }{ Le sue parole cedono il passo a quelle della Sorella dell'Alba, la terra lascia spazio all'acqua della Vergine. Si concludono così le tre invocazioni, ed è il momento di unirsi. Non più distinzioni, non più divisioni. Quattro voce che divengono di un solo colore, d'un solo timbro, d'un solo tono, unite nella fede, unite nell'adorazione della Triade. S'unirà alle sorelle Roseline, con la sua voce sottile e giovane, in cui facilmente sono individuabili le sue origini francesi } Io sono la Madre Guerriera e alle mie figlie porto la promessa di raccolti futuri. Io sono L'Anziana e dopo le tenebre v'indico l'inizio di una nuova rinascita. Io sono la Giovane Sposa e in questa notte riprendo a camminare tra voi, in questa notte riporto la primavera sulla terra. { Si leveranno quelle parole, alte, fino al cielo, per poi adagiarsi nuovamente in terra e spegnersi. Quasi di scatto, bruscamente, l'attenzione della figlia del Vespro verrà poi portata sullìIniziata, su quelle candele che reca in mano. Due di quelle, la rossa e la nera, dovrebbero spegnersi. Accadrà? La Dea si manifesterà per le Sue devote Figlie e Serve che la Invocano con tanto fervore? }

NIXI (giardini esterni) al rosso è susseguito il nero e infine è giunto il bianco. Le tre Sacerdotesse si sono fatte avanti per invocare i Volti di cui sono Ancelle. Arde ancora la catasta di nere fiamme, circondata dal rivolo d'acqua pura. Gli occhi azzurri della nordica sono rivolti verso le lingue di fuoco nero e di tanto in tanto si posano sui volti conosciuti delle Sorelle che compongono il cerchio. Un attimo di silenzio aveva accompagnato il ritorno al suo posto, ma ora è giunto il momento di invocare la Dea tutte insieme come un unico canto. La voce dolce e melodiosa si leva andando ad intrecciarsi con quelle delle Sorelle. "Io sono la Madre Guerriera e alle mie figlie porto la promessa di raccolti futuri. Io sono L'Anziana e dopo le tenebre v'indico l'inizio di una nuova rinascita. Io sono la Giovane Sposa e in questa notte riprendo a camminare tra voi, in questa notte riporto la primavera sulla terra." Le voci si intrecciano, diverse eppure perfettamente in sintonia, in un unica preghiera che sa di bianco, rosso e nero. "L'equilibrio è giunto, il cerchio gira! La Rossa e l'Oscura accompagnano la Vergine verso il suo tempo!". Lo sguardo è poi attratto dalle candele che la Piccola Luce porta con se. Un soffio di vento improvviso dovrebbe far danzare vesti e capelli, ma è sopra le tre fiammelle che si concentrerebbe. La candela nera e quella rossa si dovrebbero spegnere, mentre solo quella bianca dovrebbe rimanere accesa. Sarà la risposta della Dea, se Ella vorrà donarla. Sarà il bianco della primavera, il bianco di Arianrhod.

AKITIIA )giardini esterni(Una volta che le tre finiranno la loro invocazione,tutte insieme pronuncerete le stesse parole,nello stesso momento,e tu sei ben felice di far parte di quel coro.Ti senti veramente coinvolta in quel rituale,anche se non sei ancora Ancella di uno dei tre volti.Sei felice così,umile come sei sempre stata..Ed è con questa umiltà che dirai con la tua dolce voce,in tono lieve*Io sono la Madre Guerriera e alle mie figlie porto la promessa di raccolti futuri. Io sono L'Anziana e dopo le tenebre v'indico l'inizio di una nuova rinascita. Io sono la Giovane Sposa e in questa notte riprendo a camminare tra voi, in questa notte riporto la primavera sulla terra*un flebile sospiro uscirà dalle tue labbra,mentre continuerai alzando leggermente la voce,che si unisce a quella delle sacerdotesse diventando un'unica cosa,più forte insieme che separate*l'equilibrio è giunto,il cerchio gira!La Rossa e l'Oscura accompagnano la Vergine verso il suo tempo!* dette queste parole,osserverai le Sorelle,e subito dopo un soffio di vento ti raggiunge e ti accarezza il viso.Un soffio di vento che spegnerà la candela rossa e quella nera,mentre quella bianca continuerà ad ardere splendida.
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