Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Paura in una manciata di polvere )O(

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2010 10:01
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Luna Nera
25/03/2010 22:58
 
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Chloe Stella del Vespro

RIASSUNTO: nella notte la Somma Stella incontra la Sapiente del Vespro, Chloe, chiedendole di passaggiare insieme nei Giardini, mentre della pergamena strappata e vergata da una donna appartenente all'esercito del Caos discutono. Solo nel momento in cui arrestano i loro passi nella zona dei giardini di Rhiannon, la Vecchia si mostra attraverso il corpo di Callista, intonando parole arcane e scegliendola, nuovamente, come Stella del Vespro.

COMMENTO: Non sono una persona molto sdolcinata, per chi mi conosce. Ma Chloe è Chloe. Le ho dedicato (la trovate in corsivo) quella che probabilmente è la mia poesia preferita. Immagino che qualcuno la riconoscerà perchè è "La terra desolata" di T.S. Eliot. Ci sono poche persone a cui solitamente dedico qualcosa. Una di questa è proprio Claudia


CHLOE{ Dimora Sacerdotale -> Tempio } Una buia notte è scesa, ancora una volta, in questo eterno ciclo in cui il Sole lascia spazio alla sua splendente compagna, senza mai poterla davvero incontrare. Lenti i piedi nudi paion danzar leggeri su quel freddo suolo ad ogni passo, silenziosa sarebbe la figura se non foss'altro che la lunga veste produce lievi fruscii ondeggiando avanti ed indietro. I lunghi capelli corvino son lasciati ricadere mordibi lungo la schiena avvolta dal nero tessuto, un'inusuale libertà è lasciata a quelle chiocche normalmente intrecciate in austere acconciature. Le mani son congiunte all'altezza del ventre mentre le gemelle iridi son fissate ad osservare ciò che pian piano le si apre davanti: il Tempio. Luogo ove ha ritrovato ancora una volta ciò che era e ciò che mai smetterà d'essere. Ed ecco che adesso, prima che la vista stessa possa lasciarle intravedere la sagoma, percepice un'aura inondata da colori diversi. Rosso come un tramonto estivo, Bianco come la splendente luce della Luna e Nero come il freddo manto di un corvo. Non può sbagliarsi su quelle sensazioni.

CALLISTA{.Pressi Altare.} . Ed anche questo tramonto ha visto decadere ogni rossa fiamma su quelle possenti mura, lasciando che le ombre affiorassero lente ed inesorabili, tetre come la morte e sicure come un degno rifugio. Allo stesso modo, in quel lento calare di luce, la stellina tatuata sulla pallida fronte della mezzelfa ha perduto ogni scarlatto splendore per tingersi d'oblio e di perlacee sensazioni che artigliano le bionde ciocche, ormai cresciute, che come dolci onde scendono sulle sue minute spalle. Accanto all'altare ella s'è fermata, accerchiata dalle fragranze del braciere ed illuminate dalle sue ardenti fiamme, finora uniche a bruciare quella densa oscurità, che nella nicchia dell'Oscura trova il vortice finale, impossibile da spegnere, impossibile da varcare. E' lì che il suo sguardo di smeraldo si posa, abituata da lunghi anni ad ascoltare la Sua voce. Impegnata in quella conversazione a due, è per lei più facile assaporare la presenza di colei che fu la sua maestra ed ora nera Sapiente dagli occhi di ghiaccio. Non ha bisogno di voltarsi per osservarla, nè di parlare per richiamarla a sè. Le braccia rimangono così distese lungo i fianchi, ad accarezzare l'immobile veste dai riflessi dorati, accentuati dalla natura luce delle fiamme. L'attende, semplicemente.

CHLOE{ Tempio . Pressi Altare Maggiore} Una mezza Luna splende alta nel cielo di velluto scuro mentre nuove ombre scendono a sfiorare ed abbracciare la terra. Incedere elegante il suo, mentre lo sguardo osserva quella figura di una bellezza di cui alcuna fanculla umana più dirsi portatrice e nello stesso tempo portatrice di un'intera fede. Accede finalmente all'ampia Sala, tra quelle sacre mura tinte delle tonalità più scure e rischiarate solo dai pochi e flebili raggi argentati. É ombra tra le ombre il Cigno Nero mentre con calma si avvicina alla Dama del Lago, troppe poche le volte che le due si posson vedere senza che altro le disturbi. Anime perennemente in tumulto che un tempo condividevano un'unica Via come due farfalle che, spiegate finalmente le ali, volano lungo sentieri diversi eppur così vicini. Una voce melodiosa, che mantiene nonostante tutto il glaciale tono che la contraddistingue, fuoriesce dalle esangui labbra *Spirites Aveas mia Signora, Madre mia e Sorella mia* si sofferma mentre la mano destra va a portarsi sul cuore ed il capo lieve si inchina.

CALLISTA {.Pressi Altare.} . Ad ogni passo della nera Sapiente le ombre convergono maggiormente sulla Dama del Lago, risucchiate dalle tenebre che vivono nella sua anima, imprigionate con le fiamme del meriggio e con la dolce acqua dell'alba. Tutto convive in lei perchè lei è il tutto, è l'Isola stessa. Occhi che rimangono fissi sulla nicchia di Rhiannon, puntute che accolgono quel soave canto, quel saluto che più di tutti le è familiare. O forse è la stessa elfa a esserlo? Al suo fianco il passo della Sapiente s'arresta e rapido come il volo di corvi, gracchiante come le loro voci, il volto dai netti lineamenti elfici e dagli occhi leggermente allungati si volta verso l'altra, senza alcun sorriso a marcare quel felice incontro { Lei mi ha detto che stavate arrivando } Un dato di fatto, una conoscenza che supera il tempo ed il sangue mortale che nella Somma Stella vive { Vorrei fare dei passi nei Giardini Interni. Venite con me, Sorella? } Sorella, Figlia e antica Guida. E' tutto questo per lei, Chloe.

CHLOE{ Tempio . Pressi Altare Maggiore} Ed ecco che la Signora dal biondo crine si volta e sull'algido volto della Sapiente compare un fragile e fugace sorriso come a voler rigraziare per questo incontro che gioia dona a quel cuore che a molti par di pietra, eppure dalla carne è stato forgiato. Ed alcune parole giungon alle puntute, parole di profonda conoscenza ed altre di pura conversazione. *Vi terrò compagnia volentieri* mormora in sua direzione. Legame d'ombra quello che vi è tra loro, ma splendente ed antico come poche altre cose nella lunga vita del Cigno Nero. Le mani adesso tornano eleganti a scendere lungo i fianchi dalle esili fattezze mentre attende ch'Ella compia i primi passi verso i Giardini per poterla seguire e raggiungere quel loco di pace ove da molto tempo non ha più il piacere di camminare e sedersi a meditare.

CALLISTA {.Altare->Giardini Interni.} . Il tempo di un respiro, il tempo di scivolare nel ghiaccio eterno dell'elfa a lei accanto. Di ricordare quello che hanno vissuto insieme, quando questo nuovo Cerchio non era ancora iniziato, quello che ha scelto lei come prima Dama del Lago. Tutto è mutato, così come Oestara si avvicina con la sua calda brezza e le piante in fiore, oltre le acque e le nebbie. Lenti passi la muovono a seguire quel percorso che più volte al giorno si trova a compiere, scivolando su quelle ali di dorato velluto, avvertendo la notturna terra sotto le estremità nude e candide, abbandonando la pietra del Tempio. { Renesme ha trovato una pergamena nei Giardini Esterni, l'altra notte. Non m'è piaciuta affatto. } Le sue parole escono a rilento dalle sue sottili labbra. Non c'è fretta per chi ha sangue immortale nelle proprie vene e non necessita del mortale sonno ristoratore { "Non tutti gli occhi della Dea guardano gli angoli di questa Terra" } Ripete quella frase senza bisogno di ricercare quel pezzo di missiva che tiene nella tasca della sua veste {Questo è quello che c'era scritto. } ripete nuovamente, volgendosi ad osservare sopra i loro capi, la mezzeluna calante che le illumina e che le rende notturne predatrici { Viene dall'esercito del Caos, sorella} Non c'è altro modo per dirlo, se non la verità. Quella che ogni figlia del Vespro rincorre per tutta la vita.

CHLOE { Altare -> Giardini Interni } Armonioso eppur composto il passo dell'Ancella della Velata, segue la Mezza attendendo d'esser finalmente ove dimorano, ancora una volta, tutti i Volti di Colei che su quest'Isola regna sovrana. I nudi piedi calpestano finalmente la fresca terra ed il contatto con la natura è adesso ristabilito. Al fine olfatto dell'Immortale giungono i più disparati profumi con le loro diverse fragranze. Ode le lente e sicure parole della Somma Stella mentre lo sguardo va ad posarsi senza insistenza sulle forme di vita che albergano nei Giardini, ombreggiate dalla scura notte in cui fa capolino solo una piccola e fragile luna. *Come dite, Signora?* mormorma mentre le sopracciglia si aggrottano distruggendo l'immoto volto inespressivo *L'esercito del Caos ha osato calpestare queste Sacre pietre? E per di più minacciando coloro che sono Suoi Figli?* una nuova emozione adesso traspare dalla gelida voce della Sapiente, malcelata collera che però non le fa alzar la voce, anche se la rende meno musicale.

CALLISTA {.Giardini Interni.} . Solo al rammentare quel messaggio, la sua ira potrebbe affiorare come un fiume in piena, come una valanga distruttiva, un vulcano in eruzione. Eppure il suo pallido volto rimane lo stesso di sempre, freddo e distante dalla realtà [//Imperturbabilità liv.6]. Il contatto con la vegetazione dei giardini placa quel ghiaccio che affiora nei verdi smeraldi, il profumo della notte mescolato a quello delle acque del lago che risalgono l'altura smorzano ogni collera che nelle parole della Stella dell'Alba già s'era affievolita { Nessuna Sacerdotessa lascerà l'Isola senza il mio consenso } E questo vale anche per quel viaggio che da tempo era stato programmato { L'Una e Trina ha lasciato entrare colei che ha vergato quel messaggio e l'ha fatto trovare ad una Sua figlia. Credo che questa sia la Sua volontà } Avvisarle del pericolo che, ignare nella protezione della Sua terra sacra, avrebbero potuto correre. Per questo motivo, i suoi passi non si arrestano, ma avanzano senza interrompersi verso l'ala destra dei Giardini, ove il luogo di ametiste e brulla terra si contraddistingue quale regno della Vecchia.

CHLOE {Giardini Interni } Ancora avanzano i delicati passi seguendo la Sua Signora. Calda è la sera in quella terra ove l'eterna Primavera mai abbandona coloro che ne calpestano il suolo. Lontano e immobile è il volto della Mezza, come se ogni possibile emozione e senzazione non possano far altro che starle lontane, senza mai poterla neanche sfiorare. Un pericolo da non affrontare sarebbe potuto quindi abbattersi sulla Sapiente e le Sorelle che l'avrebbero accompagnata? Non è il momento di pensarci dato che un ordine è appena stato imparito da Colei che un tempo fu Allieva ed ora è Madre di tutto. Nuovo gelo scende a coprir gli elfici lineamenti mentre altra voce si leva a disturbar la quiete del loco *Se questo è il Suo volere ebbene, non partiremo. Ma sappiate che se anche me lo aveste chiesto in quanto Sorella avrei accettato di restare*. Parole di piena fiducia e confidenza quelle che escono dalle sottili labbra nivee.

CALLISTA{.Giardini Interni.} . Sono quelle le parole che riescono a smuovere l'arido spirito della bionda mezzelfa. Non la sciagura che sul Tempio avrebbe potuto abbattersi, non la sfida e la minaccia che mal si celano in quel messaggio. Il sapere che non è per la scelta che la Triade ha operato che l'elfa la segue, ma per quell'affetto che prova per lei, per la sua vecchia allieva. Un tiepido sorriso affiora sulle sue labbra, rischiarando le ombre che sul suo viso s'erano posate, come neri ragni velenosi. L'amore per le sue sorelle e per la Dea riesce a compiere quel miracolo, arrestando i suoi passi in una nuvola d'oro, quando accanto ad un imponente masso i suoi occhi si posano, prima di lasciarsi dietro le spalle il boschetto di bianche betulle della Rossa Guerriera { Sarete sempre la mia guida, Chloe, e sempre ascolterò le vostre parole } Attende che l'oscura Sapiente si fermi nella sua stessa posizione, fronteggiandosi e specchiandosi l'una nel volto dell'altra, tra quelle nere stelline che spiccano come nere luci nella notte.

CHLOE {Giardini Interni } La segue ancora, senza mai fermarsi ad osservar davvero cosa, grazie al Suo volere, vive in quei Giardini che passano da una magnificenza luminosa ad un ardore sfolgorante ad un tetro e brullo luogo ove adesso Ella s'è fermata. E quel sorriso appena visibile sul volto d'alabastro della Dama del Lago le scalda il cuore e le fa sentire quanto le loro anime siano vicine ancora adesso. Si soffermano i suoi passi ed una ciocca ribelle della nera chioma le ricade lungo la guancia, gli occhi tagliati da lame di ghiaccio si agganciano allo splendente sguardo smeraldo della Compagna. Le puntute odono la sua voce e nuovo verbo sgorga dalle labbra *É un grande onore, Signora.* si sofferma e pare non aver parole da aggiungere, ma per poco resta silente *Voi rimarrete sempre la Callista che ho visto giungere e crescere in Suo nome. Per me siete ancora quella Dama con cui ho condiviso discorsi costruiti di lunghi silenzi, Callista*. La chiama per nome senza voler usare l'appellativo che sempre le ha rivolto da quando è tornata al Tempio. La volta celeste punteggiata da piccole stelle le osserva da lontano.

CALLISTA {.Giardini Interni.} . Da tempo più nessuna sorella la chiama semplicemente con il suo nome, come se fosse divenuta una persona differente ora che è la Dama del Lago. Ma è sempre lei, quella diffidente mezzelfa pallida, restia al dialogo ma non all'amore verso le Sue figlie, le sue sorelle. Ed in particolare all'elfa che ha innanzi, che l'ha, con il gelo, condotta tra le ombre della Vecchia e tra i Suoi spiriti { Loro ci seguono sempre e quando sono con voi, paiono radunarsi in vortici perlacei, acclamati dalla vostra presenza } Sa che non c'è motivo per nominarli perchè entrambe seguono quelle macabre danze e quei voli evanescenti tra le rocce che a forma di cerchio, rinchiudono le due figlie del Tempio. { Una massa di spezzate immagini, dove picchia il sole. E l'albero morto non dà riparo, il grillo non d tregua. E la pietra arida non ha suono d'acqua. Solo... c'è un'ombra sotto questa roccia. Vieni nell'ombra di questa roccia rossa } E così dicendo la mancina vestita d'oro innalza spire di anime erranti, mormorando parole confuse. Apparentemente. Ma non è lei che parla, è l'Oscura che prende possesso della sua voce, vibrante attraverso la terra sotto i loro piedi e forte come un terremoto { Vieni e ti mostrerò qualcosa di diverso dalla tua ombra che di mattina ti viene dietro o dall'ombra che la sera ti viene incontro. Ti mostrerò la paura in una manciata di polvere!} E nell'epilogo dell'ultima frase, una rauca risata spezza il silenzio della notte dei giardini.

CHLOE { Giardini Interni } Occhi negli occhi mentre la fioca luce del notturno astro inonda i Giardini, nonostante adesso entrambe si trovino ove il chiarore si fa ancora più pallido e debole. La notte sembra sussurrare ogni suo suono, perfino il più piccolo e flebile, e tra quel lieve brusio le nivee orecchie a punta odono ancora una voce. No, non è più Callista degli Spiriti che le sta parlando. Tramite la sua Figlia Prediletta esce quella voce che sembra provenir da Regni lontani e oscuri. Per un attimo la bocca vien socchiusa come a voler rispondere a quell'irresistibile richiamo, non può esservi paura di Colei che le ha raccolto l'anima e l'ha deposta tra gli spiriti. Eppur ancora non fuoriesce la melodiosa voce dell'Immortale, sembra non riuscire a proferire alcuna sillaba mentre lo sguardo si posa su ciò che spesso ha visto, anime che non trovano una tregua, anime che non trovano risposo, ma questa volta è stata Lei a chiamarle. Perchè? Annuisce alle Sue parole ed ascolta con celata ansia quella roca ed ineguale risata. Una nuova prova? O solo il palesarsi della Velata?

CALLISTA {.Giardini Interni} . Sono due entità in un corpo solo, che ha vissuto esperienze sgradevoli, dolorose e colme di felicità. Il gelo dell'Oscura Regina vive a contatto con la sua mente e la Dama del Lago assapora quel momento lasciandosi trasportare da quel gelo e dal canto di poco distanti corvi, volgendo lo sguardo, terminata l'acre risata, verso di loro, per poi tornare a fissare con impazienza le glaciali iridi dell'elfa { Mi temete, Chloe? } Par ergersi nella sua superbia la mezzosangue, alzando con orgoglio il pallido viso e mostrando per un attimo solo, se la nera Sapiente riuscirà a coglierlo, il volto di una vecchia immortale, dagli occhi spietati e celati dalle nebbie e da una coltre nera dipinta sul volto. Una rapida visione, un cerchio che si compie. Si abbassa poi il suo corpo, governato da un'entità certamente non amorevole, raccogliendo granelli di polvere tra le dita, sotto quel masso brulicante di ripugnanti insetti. E dal basso, rialza quello sguardo che nulla mostra { Fareste bene a temermi }

CHLOE { Giardini Interni } Freddo, gelo, come neve che scende sulla pelle nuda. Sensazioni che da molto non provava in maniera così insistente. Eppure il Nero cigno la trova una sensazione familiare, che le culla l'anima. Alcuni corvi sembran gracchiare, intonare un canto di morte e lutto, ma l'Elfa non sembra udirli veramente, come se fossero un suono fuori dal mondo e dal tempo. E poi per pochi istanti scorge quel volto tetro, lugubre ma che fa parte d'ella stessa, del suo più profondo essere, di ciò che era, è e sempra sarà. Ascolta la Sua domanda e poi la scorge abbassare il corpo a raccoglier della polvere, è tornata Callista nel corpo ma Rhiannon è tuttora padrona della Somma Stella. Ancora la sua voce ed un ammonimento. Le labbra dell'Elfa si schiudono, la voce è quella di sempre gelida e distante *Come potrei non temerVi Signora?* una domanda che non ha bisogno di risposta, perchè Ella sicuramente sa cosa alberga nel cuore della sua Ancella.

CALLISTA {.Giardini Interni.} . Ed è naturale temere la Vecchia, colei che conduce alla morte, spietata ed ignara delle preghiere altrui. E' questo l'abito che Callista indossa, sebbene risplenda d'oro diffuso il suo esile corpo nel rialzarsi per portarsi alla stessa altezza dell'elfa. Alcuni granelli di polvere ritornano nella loro culla, ma altri rimangono ancorati alla candida pelle { Dovrete sempre temermi e insegnare a tutti cos'è la Morte e perchè è necessaria. Sarete la mia voce, i miei occhi, le mia mani } E le dita sporche di terra si calano come tempesta di ombre sulla fronte di Chloe, trafiggendo quell'immortale pelle, fredda come la fine di tutto e priva di vita { Riprendete il posto che vi spetta, Stella del Vespro } Quell'ultima frase gracchia ancora come i corvi che vigilano segretamente quella scena, ma proviene dalla Dama del Lago e non più dalla Saggia che ha abbandonato quel corpo, pronunciando la Sua sentenza.

CHLOE { Giardini Interni } Il tempo non sembra più scorrere come ogni abitante dell'Isola delle Mele è abituato. Davanti alla Sapiente quella figura ammantata dell'oro più splendente è avvolta ancora da oscurità, morte e sofferenza, ciò a cui Ella ha donato la propria vita ed anche oltre. Nuovo verbo fuoriesce dalle pallide labbra della Mezza mentre la sua mano candida e cerea si posa con rinnovata forza sulla fronte del Cigno, a cui pare di sentire quella ruvida polvere graffiarle la delicata pelle eppure non percepisce dolore adesso, solo un'ebbrezza per quel contatto così raro e così ricercato. E poi parole che non credeva di udire, che non aspettava. Stella del Vespro? Gli occhi di ghiaccio si fanno più grandi mentre osservano il volto niveo della Somma Stella. Eccola. Adesso è veramente tornata ad esser Colei che l'Areldar conosce. Sicuro il tono della voce nonostante l'emozione, deciso e fermo *Sarò ciò che Voi vorrete Signora e ciò ch'Ella desidera ch'io sia per lei* si sofferma lasciando che cali un attimo di silenzio, per poi proseguire *Grazie per la fiducia che mi accordate, farò il possibile perchè sia ben riposta*.

CALLISTA {.Giardini Interni.} . L'ombra di un sorriso illumina il volto solitamente severo e distante della Somma Stella. { Benritornata, Sorella. E' così che vi ho conosciuto ed è così che voglio vedervi ogni giorno ed ogni notte. Il Tempio ha bisogno della vostra saggezza e della vostra vista } Il tempo per l'Isola non è dei migliori, ma quella forza oscura che ora nasce da quella nera stellina ricalcata ancora una volta dalla Vecchia, servirà a tutte loro. Per protezione, difesa e attacco. Un bacio glaciale come quel tocco precedente la mezzelfa posa su quel nuovo simbolo. Un gesto di affetto, mentre il tempo scorre sopra di loro e sull'Isola. Finalmente in possesso dell'oscura Stella.



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Luna Nuova
Sailor Albin
26/03/2010 10:01
 
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È quando leggo queste role, che vorrei essere una Sacerdotessa.
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