Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Non dovrai smettere di danzare )O(

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2009 23:56
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Città: REGGIO EMILIA
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Luna Nera
16/11/2009 23:56
 
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Riassunto: Mistral guida Arshal al Tor, dove verranno raggiunte dalla Somma Stella. La Stella del Meriggio chiede ad Arshal se la sua condizione la preoccupi, poi le insegna ad ascoltare il battito del proprio cuore e a non temere la passione che scorre in lei. Le due inizieranno a danzare e la Somma Stella interverrà, parlando con la voce della Dea e utilizzando Mistral come mezzo per fare di Arshal un'Alta Sacerdotessa del meriggio.

ARSHAL [sentiero] in silenzio la sacerdotessa procede, solo un paio di passi dietro la Stella del Meriggio...gli occhi chiari sono fissi sull'orlo di quella veste rossa che davanti a lei si muove, tanto che potrebbe sembrare concentrata sul sentiero >>
ARSHAL che stanno percorrendo, per evitare che il buio la tragga in inganno...ma non conosce abbastanza bene quel percorso? Le gote, probabilmente, apparirebbero arrossate, ma già la sua pelle è del tutto rossa e nasconde bene il suo imbarazzo...>>
ARSHAL ...rosso...come la veste che indossa e i cui lembi stringe tra le mani, sollevandoli leggermente da terra, come quella stella sulla fronte ora praticamente invisibile, come il piccolo Pafunzio sulla sua spalla, che continua imperterrito >>
ARSHAL la sua cantilena...amore, passione, amore, passione, amore...ed il cuore di Arshal batte ancora una volta all'impazzata, per la figura che la precede, per il terreno sotto i suoi piedi, per gli alberi, per il cane che improvvisamente abbaia >>
ARSHAL e che le ha seguite da quando hanno lasciato il Tempio. La mano destra s'alza, afferra una ciocca dei lunghi capelli scuri lasciati sciolti ed inizia a giocherellare in modo distratto, come potrebbe fare una bambina.

MISTRAL {Sentiero-> cima Tor} dei profumi della primavere eterna s�inebria l�isola ove mai neve o tempesta scuoton le fronde e inaridiscono i germogli, il profumo dei fiori e dei frutti maturi, degli alberi di melo. Un profumo portato >>
MISTRAL dal vento come una dolce canzone� una canzone fuori dal tempo per una terra fuori dal mondo, almeno, così parrebbe. E sul colle più sacro dell�isola che Sacra è alla Triade due figure avanzano. Gemelle nella veste, d�identica>>
MISTRAL forgia nello spirito, sorelle. Sorelle. Eppure procede innanzi la mezzosangue, colei che or la Giusta ha scelto come guida delle giovani Sue figlie. Una guida antica, figlia di mondi diversi, lontani� una creatura minuta che procede >>
MISTRAL senza voltarsi indietro, non ve n�è motivo� procede come chi sa. Sa che dietro di lei v�è chi nello stesso suo Fuoco è stata forgiata. E sorride, stanotte. Un sorriso senza un motivo apparente, un sorriso che viene da lontano che sa >>
MISTRAL di Madre e sa di malizia. Un sorriso che stilla miele e veleno insieme. E guarda il cielo stanotte, occhi persi tra le stelle, occhi blu profondo che nella coltre oscura del cielo d�inverno vanno a perdersi mentre pallida la luce>>
MISTRAL della luna bagna la pelle pallida della figlia dei due mondi. Par non curarsi della consorella che la segue, come se esser seguita da una consorella dalla pelle del medesimo color della veste fosse naturale� solo, avanza� ancora,>>
MISTRAL ancora qualche passo. che la meta è vicina ormai, la cima è prossima� e il passo si farebbe quasi più spedito, le mani a stringer i lembi della veste rossa. Quella delle figlie di Cerridwen, non quella delle Stelle� quella che fruscia >>
MISTRAL al suo passo e danza qual lembo di fiamma attorno all�esile e armoniose forme della mezzosangue�

ARSHAL [sentiero/cima Tor] sembra farsi più veloce l'andatura della Stella ed i piedi della sacerdotessa si muovono di conseguenza, ma la testa non s'alza per osservare la cima del Tor a cui, ormai, le due sorelle sono giunte e nei suoi occhi >>
ARSHAL continua a regnare quell'imbarazzo che con determinazione tenta di cacciare. Come un sottofondo naturale è diventata la cantilena dell'esserino che ha sulla spalla e Arshal non fa quasi più peso alla sua presenza, al suo peso limitato, alla >>
ARSHAL sua voce insistente...Le labbra della sacerdotessa fremono e si socchiudono, come se un qualche suono volesse uscirne, ma subito tornano a serrarsi e la sacerdotessa deglutisce, scuote leggermente la testa e continua aprocedere senza >>
ARSHAL dire nulla, gli occhi ancora abbassati, ma una decisione maggiore sul suo volto, come se stesse contrastando i suoi stessi pensieri, i suoi stessi sentimenti.

MISTRAL {Tor-Cerchio}eccole salir fino alla vetta, piccole fiammelle fuggite alla notte paiono le due ancelle in rosso, eccole far la loro comparsa in vetta al colle che sacro trai sacri è ed è sempre stato�innanzi a loro ora, solo>>
MISTRAL il cerchio di pietre� non arresterebbe il passo la mezzosangue, ma verso quelle pietre antiche continua ad avanzare. Scalza, come sempre. Il passo leggero, silente, il passo sporco del sangue dei figli del popolo antico� un>>
MISTRAL passo due.. e ancor di spalle alla consorella andrà a loquire� �ascoltate Arshal� ascoltate sorella�� e le mani piano andrebbe a sollevare come a voler accarezzare il vento, cerchi leggeri in aria� mani che poco oltre >>
MISTRAL la testa solleva, il capo teso come chi l�orecchio tende ad ascoltare una melodia� una melodia� il vento. e verso la consorella ora si volta� la osserva, le sorride. Le tenderà le mani, il viso sferzato dal crine sciolto, sorride. Tronfia e serena>
MISTRAL come sol sa essere la Madre che la figlia richiama, osserva � la figlia che ora d�amore e passione è colma� rosso come fiamma antica il suo volto chino �non chinate il capo Arshal� venite�� e le mani tese restano a mezz�aria� in attesa�

CALLISTA {.Sentiero dalla Foresta.} . Da qualche giorno lontana dal Tempio, dalle sue sorelle. Persa e dispersa nella folta vegetazione, anima irrequieta che tace l'uragano tormentato nella sua mente, in un volto pallido e serio, distante da >>
CALLISTA quegli alberi che tentano la ripida scalata alla sacra collina, accompagnando il passo della Dama del Lago, tinta d'oro e di grano maturo. Inebriato il suo corto crine da quei profumi che solo l'Isola riesce a donarle, da quei richiami che >>
CALLISTA s'inseguono solitari nella notte. Tutto vive nella terra che le sue nude estremità calpestano, leggere come ali di bianca farfalla, solleticate dall'orlo della lunga veste, forse troppo elaborata, forse troppo esigente per quel corpo che canta i >>
CALLISTA lunghi inverni trascorsi, che tanto hanno donato ma altrettanto hanno chiesto in cambio alla sottile figura che non par far caso alla ripidità di quel tratto di collina, che non rallenta la sua andatura elegante e aggrazziata. Oh, di certo >>
CALLISTA chiunque possa scorgerla vedrà in lei ognuno di quei chiari lineamenti d'indubbia origine elfica, le orecchie a punta che dalle bionde ciocche fuoriescono, gli zigomi addolciti, il nasino arrotondato. Allo stesso modo in cui verrà classificata >>
CALLISTA quale Figlia del Tempio, per quella nera stellina che riflette le oscure ombre che già si sono impossessate dell'Isola. Non voce si leva dalle sue labbra, eppur la coscienza che alcune sorelle si trovino ove i suoi passi la conducono, la>>
CALLISTA costringe ad arricciare la bocca in un silente sorriso.

ARSHAL [cima Tor/cerchio] si costringe ad alzare lo sguardo sulla Stella del Meriggio, quando questa la chiama per nome e a mantenere il viso impassibile, relegando la passione che il Pafunzio le comanda in fondo alla sua mente. Ascolta, >>
ARSHAL come le è stato detto, ascolta il suono del vento che spezza il silenzio della sera...ed osserva i gesti che la sorella compie, per poi raddrizzare del tutto il capo, quando l'altra le dice di non tenerlo chinato. Lo sguardo si fissa sul >>
ARSHAL volto di colei che le sta davanti ed entrambe le mani s'allungano per raggiungere quelle più chiare, che verso di lei sono tese, per andare a posare su di esse quelle dita sottili e tinte del colore della Giusta. Ancora non parla, >>
ARSHAL si limita ad ascoltare...e in quell'ascolto la voce del Pafunzio si fa notare nuovamente, insistente, senza mai perdere il proprio ritmo...

MISTRAL {Tor- Cerchio}mani pallide, bianche come fossero di marmo, eppure calde� mani che andrebbero a stringere quelle rosse della consorella. Rosse di amore, passione, mentre lo sguardo nel suo si fissa, uno sguardo risoluto, ardente, >>
MISTRAL solenne. mani che tra quelle della stella sarebbero presto strette con la dolcezza con cui si stringe una piccola vita. e sorride ancora la Fiamma Antica. Sorride senza staccar dal viso della consorella gli occhi di rapace �sorella... avete forse >
MISTRAL timore di quello che vi è accaduto?� continua strngendo quelle mani in attese di un verbo�

CALLISTA {.Sentiero. -> .Tor.} . Serpeggia il sentiero sul colle, annidandosi lungo le rocce, scavalcando pietre antiche e alberi d'ere passate, pulsando di un'energia che non tutti riescono a percepire. Ma lei, la Somma Stella, la avverte. Ogni >>
CALLISTA battito di quel cuore tuona in sintonia con le profondità di quell'altura e ad ogni passo, tutto si amplifica, come un canto che non ha un'unica voce, ma un coro composto da ogni essere vivente e da ogni albero che i suoi chiari smeraldi tentano >>
CALLISTA di afferrare, in quel solitario ballo. Il sorriso che prima aveva rallegrato la sua dura espressione, rendendola simile ad una statua scolpita nell'avorio, si disperde nell'aria, ma è solo per lasciar seguire quelle presenze che, ineguagliabili, >>
CALLISTA insostituibili e amate scendono sui suoi stessi passi per incontrare la sua dorata figura. Fino all'arrestarsi del suo delicato moto, quando la sommità del Tor è stata carezzata dalle candide mezzelune, seguite immediatamente dalla sua alta e>>
CALLISTA esile figura e dal suo viso, di meticcia bellezza, antico eppur giovane. Lo splendore del rosso Volto dell'Una e Trina è lì, innanzi a lei. Colei che brilla della Sua luce più intensa e colei che, forse per uno strano disegno del destino, >>
CALLISTA forse tracciato nell'arazzo della Tessitrice, d'un unico colore ha la pelle, i capelli e la veste. Scarlatta come la Statua che regna nella nicchia centrale. Non prosegue oltre, la Dama del Lago. Si ferma ben oltre quel cerchio intimo che le >>
CALLISTA
CALLISTA sorelle hanno creato, eppure chiaramente visibile ad entrambe, nella fioca luce della notte priva dell'astro splendente.

ARSHAL [cima Tor/cerchio] le rosse mani si lasciano stringere e la voce della Stella risuona nuovamente...esita la sacerdotessa, per poi scuotere leggermente il capo ''No, forse all'inizio ho avuto timore...ma questo colore non m'ha fatto alcun >>
ARSHAL male e il Pafunzio,'' china leggermente il capo di lato, come ad indicare il piccolo essere cantilenante che se ne sta sulla sua spalla, senza sapere che la sorella non può vederlo ''inizio quasi ad abituarmi alla sua presenza e in realtà >>
ARSHAL penso d'essermi in qualche modo affezionata.'' amore, passione...quelle parole rimbombano nella sua mente, le labbra si socchiudono e la sacerdotessa distoglie per un istante lo sguardo dal volto chiaro, come per spezzare la tensione che >>
ARSHAL sente crescere, quell'attrazione mai conosciuta prima di pochi giorni fa, ma che pare tanto usuale, tanto naturale, tanto giusta...eppure tenta di controllare i suoi gesti e nel far vagare tutt'intorno il proprio sguardo, incontra >>
ARSHAL la figura che non troppo distante da loro s'è soffermata. Come spesso in quei giorni, le lacrime le offuscano leggermente la vista, eppure ai suoi occhi si presenta una figura femminile, dorata...

MISTRAL {Tor- Cerchio}un lampo, un sorriso su quel viso di solito così austero, solenne� stanotte non è Giudice, stanotte� questa sarà la notte della passione� �quello che consocete adesso Arshal� quello che ora accarezza la>>
MISTRAL vostra pelle, che scorre nelle vostre vene �quello che sentite sorella� quello che vi scorre dentro� liberatelo ora� inebriatevi di quello che voi siete ma che tutto no né di voi�� E le mani della consorella andrebbe a stringer >>
MISTRAL di nuovo tra le sue, andrebbe ad avvicinarle al petto della rossa ancella, quel petto che tuttuno parrebbe con la veste del medesimo colore sino a posar le mani sul suo cuore, fisso negli occhi lo sguardo �liberatelo� ascoltate� >>
MISTRAL ascoltate questa musica� sono i tamburi� i tamburi della battaglia, i tamburi di Beltane� ascoltate questa melodia� questo è il vostro cuore.. concentratevi su di lui Arshal�� e il capo china la stella, mentre la man >>
MISTRAL diletta dal petto della consorella stacca per posarla sul suo, sul suo cuore� e inspira profondamente, la testa reclinata indietro, gli occhi socchiusi�avresti visto la Dama del Lago giungere? Saresti conscia della >>
MISTRAL sua presenza Fiamma Antica? Estatica� assente� il viso che sa d�iniziazione lontano dalla consorella �ascoltatelo Arshal� e non temetelo� abbandonatevi a questa musica� continua dondolando piano la testa>>
MISTRAL avanti e indietro� piano dondolando sulle gambe� una danza al ritmo del suo cuore� del cuore della consorella�

CALLISTA {.Tor.} . Rimane ferma lì, la statua dorata. Le voci si levano tra le ombre degli antichi menhir, gli stessi che l'accerchiano, la proteggono, la chiamano. Ma le sue orecchie appuntite sono semplicemente per l'eco dei sussurri delle rosse Figlie >>
CALLISTA della Triade, sui gesti che la sua parirazza compie. Così chiari, così colmi di passione. La stessa che ora impregna il corpo e l'animo di Arshal, la stessa che apre il suo, di cuore, a quella visione. Due passi in avanti quindi compie, quando >>
CALLISTA il silenzio tornerà a padroneggiare. Due passi verso la conoscenza, verso l'amore che proviene come un mare di fuoco, trovando il proprio culmine in quelle due stelle scarlatte, identiche a ciò che la sua era, prima che il cielo si colorasse >>
CALLISTA di porpora. Due passi verso la compresione, nella direzione che i suoi passi, non mossi da un'essere in perenne bilico tra due razze, ma bensì da un'entità superiore, da Colei che per lunghi secoli venne e sarà onorata, su questa terra e >>
CALLISTA su altre. Con differenti nomi, ma con un'unica Voce. Quella che s'eleva al di sopra di quella danza compiuta, profonda e calda { Rosso, Sangue e Passione. Ecco, Arshal, ascoltati. }

ARSHAL [cima Tor/Cerchio] gli occhi tornano a posarsi sul volto della Stella del Meriggio e la sacerdotessa ascolta le parole che le vengono rivolte, con un'attenzione diversa da quella che normalmente adopera quando ascolta chi è più avanti di >>
ARSHAL lei nel percorso che la Dea le ha chiamate a percorrere...diversa, ma non meno intensa. Le palpebre s'abbassano, come volessero permettere al resto del corpo d'ascoltare con più attenzione, più liberamente...e sente il battito del proprio >>
ARSHAL cuore e quello della sorella che le sta di fronte. Ancora una volta le labbra si socchiudono, ma in modo automatico, incontrollato, senza dare l'idea che alcuna parola sia pronta per lanciarsi fuori da esse. Respira profondamente, con >>
ARSHAL calma e lentamente anche il suo corpo inizierà a muoversi, seguendo il ritmo di quei tamburi, in modo quasi impercettibile all'inizio...un movimento che coivolge la sola testa, per poi estendersi gradualmente al resto del corpo...>>
ARSHAL ...spalle, gambe, braccia...e la cantilena del Pafunzio le sembra ora ancor più giusta, ancor più adatta. Un semplice sottofondo, formato dalle parole giuste. S'unisce al suono di quei tamburi la voce sottile, poi un'altra voce, diversa...>>
ARSHAL conosciuta forse, che ancora una volta le ripete d'ascoltare sé stessa e la sacerdotessa continua a tenere le palpebre abbassate, le mani ferme dove quelle della Stella le hanno posate.

MISTRAL {Tor- Cerchio}sorride� sorride col capo alto, il viso volto alle stelle, il capo appena chinato verso quella voce� quella presenza chiara. No, non è solo lei che condivide quel suo sangue impuro, no� ora con loro v�è� sorride. >>
MISTRAL Socchiusi gli occhi che alla Signora per un attimo volgerà. Lo sguardo ebbro della passione, lo sguardo del soldato che pugna attende, lo sguardo dell�amate al disiato bacio. E ora� una danza il suo corpo. Una danza le suo movenze.>>
MISTRAL Aggraziata, solenne come sol sa essere nel passo e nelle movenze una figlia del Tempio. Una danza sinuosa, la mano ancor ferma sul petto della consorella su di lei lo sguardo di rapace fisso. Una danza che va di pari passo che cresce>>
MISTRAL che cresce� una danza antica, la musica stanotte è dentro di loro� sorride come Madre che figlia osserva crescere la Fiamma Antica. Sorride e sarà con voce alta, solenne che senza fermare il suo passo, senza fermar quella danza >>
MISTRAL loquirà �ascoltatela Arshal� e liberatela ora!� e la mano sinora ferma sul petto della consorella per levarla alta verso il cielo� che continui ora la sua danza la figlia piena di amore e passione �lasciate che la passione si>>
MISTRAL loquirà �ascoltatela Arshal� e liberatela ora!� e la mano sinora ferma sul petto della consorella per levarla alta verso il cielo� che continui ora la sua danza la figlia piena di amore e passione �lasciate che la passione si>>
MISTRAL impossessi di voi� e danzate� danzate la sua danza!� e le braccia al cielo leva�

CALLISTA {.Tor.} . Danzano come fanciulle innanzi ai fuochi di Beltane, come novelle spose in attesa del loro amato, come agguerrite combattenti pronte a partire per la battaglia. Un ballo antico come la terra stessa sulla quale poggiano le candide >>
CALLISTA estremità della Dama del Lago, relegata ad un sottile filo dorato, conscia che non è sua la voce che prima s'è innalzata, conscia che i suoi passi che la avvicinano alle due vibrano d'una energia rara e pura, calda come un assolato meriggio, >>
CALLISTA fiammeggiante come il più magnifico dei tramonti. La luna giace assopita nella sua culla preziosa e non ci sarà raggio argentato a colpire la fredda lama dell'athame che compare tra le mani della Dama del Lago, relegato dapprima tra le pieghe>>
CALLISTA dorate d'un abito simbolo di ciò che ora è. Splende la sua immagine, riflesso d'ogni sfumatura di quell'astro che ha donato parte del suo amore alla selenica gemella. Splende in sintonia con il proprio volto, candido eppure magnificamente>>
CALLISTA grato di quello che le viene offerto, di quei movimenti simili alle onde d'un rubineo lago. Sorride, perfino. E già questo potrebbe essere un evento raro, di quelli da appuntare sul proprio grimorio. Si muove non seguendo quel ballo pulsante>>
CALLISTA di emozioni, ma una parallela via che la conduce sul fianco della meticcia figlia di Cerridwen, alzando il pugnale verso le stelle, verso l'eternità, verso il tempo. Un arco compie la sua mancina, andando ad incidere il proprio palmo dell'opposta >
CALLISTA gemella, in un simbolo che si riflette l'uno nell'altro, nella runa delle messi e dell'abbondanza. Abbandonato il mezzo, che nella sacra terra del Tor si infila, simile ad una spada, è il turno della Stella del Meriggio, d'accogliere sulla sua >>
CALLISTA diletta quel simbolo, quel sangue della Somma Stella, la quale, pur senza arrestare la danza della prediletta di Cerridwen, le afferra il braccio, portandolo verso di lei, imprimendo Jera sulla sua pelle.

ARSHAL [cima Tor/Cerchio] cuori che battono, vento che soffia, voci che sussurrano...gli occhi di quella scozzese dalle origini mediterranee si socchiudono appena, mentre le labbra cotinuano a rimanere leggermente discoste l'una dall'altra. >>
ARSHAL Amore, passione...il rosso, il sangue...passione...danza assieme alla sorella, seguendo il suo stesso ritmo, quel ritmo che non può essere percepito con l'udito, finché le mani dell'altra non la lasciano le sue e lei può scorgerle vagamente, >>
ARSHAL tinte del colore della Madre, della Giusta, del colore della passione, dell'amore, del sangue...un colore che può dare tanto dolore e tanta gioia. La esorta a danzare la voce della Stella, a lasciar scorrere la passione dentro di lei, >>
ARSHAL senza temerla...ed anche le mani scarlatte s'alzano verso il cielo, mentre la danza prosegue, meno controllata di quanto non fosse prima e la sacerdotessa tenderebbe ad eliminare ogni pensiero, lasciando in secondo >>
ARSHAL piano anche la vocina che continua ad esortarla e lasciando che la passione scorra da sola nel suo corpo. Scorge le figure che attorno a lei s'alternano...le alte pietre che compongono il Sacro Cerchio, la terra sotto i suoi piedi, le >>
ARSHAL stelle, il rosso e l'oro che ricoprono i corpi delle due mezzelfe...Il capo si piega, i lunghi capelli oscillano e s'alzano sospinti dal movimento di quel corpo e non più dal quieto vento. In quella danza che ogni cosa fa vorticare attorno >>
ARSHAL a lei è difficile scorgere con precisione ciò che attorno a lei accade.

MISTRAL {Tor- Cerchio}danza, danza figlia del fuoco. Danza figlia dei due mondi, danza come la Fiamma danza al Vento. danza come il fuoco sui corpi, come la passione sui volti, corri come il sangue che corre nelle vene, come il sangue>>
MISTRAL che macchia la tua pelle ora. Una stretta. Una stretta a cui t�aggrappi ora, una stretta di cui sei solo strumento� come la Spada lo è del suo padrone. Ora, sei lama nel fodero, sei la lama che danza al vento come foglia d�autunno,>>
MISTRAL ora� capo china la fiamma antica, le mani si serrano attorno a quella della Signora, ora sei il mezzo, sei la lama e sei fuoco, carne e sangue. Madre a Amante danzano ora innanzi alla Signora� danza, non ti fermare fiamma >>
MISTRAL antica. Ma lascia che sia il voler della Somma ora a guidare i tuoi gesti� lascia che il tuo spirito danzi� e della tua carne faccia quel che vuole colei cui tutto hai consacrato...

CALLISTA {.Tor.} . Sangue che purifica, sangue che inonda. Sangue. Rivoli scarlatti che nascono dal candore della diletta della Dama del Lago, gocce che scendono sulla forte presa della Stella del Meriggio, mentre occhi di chiaro smeraldo afferrano>>
CALLISTA quelli delle profonde acque del lago della parirazza, in un muto scambio di parole che invero non ha necessità di nascere. { Il mio sangue è il tuo sangue, Mistral } Di nuovo quella voce, quelle fiamme, quell'istinto materno che picchia contro>>
CALLISTA quello battagliero. Ella è tutto questo. Freddo pugnale e bollente amore. Ma quegli attimi rivolti alla mezzelfa dal crine corvino, sono solo una manciata. Altrove vaga la sua attenzione, il suo sguardo afferra le ballate solitarie d'una >>
CALLISTA sacerdotessa che non si degna nemmeno di prestare un'occhiata alla Dama del Lago, alla sua figura dorata che non par decisa a lasciare la presa dell'avambraccio di Mistral, piuttosto a tenerlo legato a sè con decisione e determinazione. Sospinge>>
CALLISTA quel corpo che, come il suo, è il riflesso di due razze difficilmente destinate ad incontrarsi, fino a che entrambe si troveranno innanzi ad Arshal. Solamente allora, la mano della Stella del Meriggio diverrà il Suo tramite, il Suo nuovo mezzo. >>
CALLISTA Quel sangue che non è scivolato verso terra, quel marchio disegnato verrà prima portato all'altezza del cuore della sacerdotessa e successivamente sulla scarlatta stella che dipinge la sua fronte { Raccogli quello che hai seminato, Arshal. Danza>>
CALLISTA e canta al battito del tuo cuore, porta con te il calore dell'estate attraverso le ombre che ora discendono su di noi. Tu sarai l'abbondanza, tu, Alta Sacerdotessa del Meriggio, sarai lo splendore che ci attenderà. Tu non dovrai mai smettere di>>
CALLISTA danzare! } Sorride nuovamente la Dama del Lago, d'un sorriso radioso e colmo d'affetto per quella figlia che splende già del Suo colore.

ARSHAL [cima Tor/Cerchio] e continua a danzare la sacerdotessa, come le è stato detto, ma senza più pensare a quelle parole, come se fossero state assimilate ed il pensiero non fosse più necessario, come se quei
ARSHAL Sente una voce risuonare, voce che non si rivolge a lei, che pronuncia un nome ben conosciuto, il nome di colei che l'ha portata lì in quella notte priva di luce....silenzio ed una mano le sfiora il petto, la fronte...e nuovamente la voce >>
ARSHAL risuona ed è il suo nome quello pronunciato. In quegli attimi, mentre la mano della Stella viene guidata e posata su di lei, la danza rallenta, gli occhi s'aprono del tutto, le labbra si chiudono ed il capo si china in un cenno che >>
ARSHAL potrebbe apparire d'assenso. La Somma Stella sorride e sorride Arshal, mentre riprende a danzare, seguendo quel ritmo che le è stato indicato...ubbidiente alle parole che le sono appena state rivolte. Ancora la cantilena del Pafunzio >>
ARSHAL risuona nelle sue orecchie e non sembra minimamente decisa acessare, eppure ora davvero la giovane non vi fa più caso e continua muoversi allontanando sempre più ogni pensiero, lasciando che sia soltanto la passione a guidarla.

MISTRAL {Tor-cerchio}Lama che squarcia, mano che accarezza. Mano che cola sangue il sangue di due popoli, il sangue della Signora. Il sangue che purifica. E il cuore che batte sempre più forte, sempre più forte�mano che altro >>
MISTRAL non sarebbe che mero strumento, il corpo abbandonato come vuoto, come mera marionetta nelle mani della Signora. Sorella e più che sorella. Ora, Lei. Mano che toccherà il corpo della consorella� mano che sarà>>
MISTRAL il mezzo, il mezzo scelto� danza, danza spirito in quella giostra antica. Danza come le messi mature danzano al vento, danza come gli amanti attorno al fuoco nella notte di Beltane. ora freme la mezzosangue, freme come >>
MISTRAL la Fiamma innanzi al soffio forte e deciso. Una fiamma che non muore. Il viso seguierà quello della Signora, occhi sulla consorella. Sorride, la Madre ora. Osservala la Figlia che cresce. Guardala farsi splendente nel tramonto, guardala >>
MISTRAL danzare la danza della Fiamma al vento. sarà la sua mano il tramite, il contatto. Mano sul cuore, mano sulla stella rossa. Calore. Sangue che tinge, il suo odore� sangue che scorre nelle vene stanotte. Sangue che corre che è vita.>>
MISTRAL s�incrocerebbero gli occhi della Stella con quelli della nuova Alta sacerdotessa? Forse solo pochi attimi� come pochi attimi s�incrociano gli occhi de danzatori quando il ritmo dei tamburi si fa frenetico�freme la Fiamma. freme>>
MISTRAL come la corda dell�arco teso, freme il mezzo del volere della Signora stanotte. Ancor domo tra le mani della Signora, scalpitante, fremente�..

Brilla la sacra collina del Tor, risplende a giorno per la Sua discesa. Ella è qui, nella sua forma gravida, nel Suo volto di giusta, guerriera e amante. E' nella figura dorata della Dama del Lago, è nel suo sangue che diviene ricettacolo d'un >>
potere oltre ogni mortale capacità. E' nella Sua prediletta, mezzosangue che diviene fodero d'un pugnale abbandonato a terra, ancora pregno di potere, a sugellare un'antica alleanza. Ed è nella nuova Alta Sacerdotessa, nel suo cuore che>>
dà il ritmo ai suoi passi, nella danza di cui è felicemente prigioniera. Ecco cosa accade, lontano dagli occhi ignari della popolazione dell'Isola, lontano dal Tempio, ma al centro dell'Isola. Lei è qui, è stata qui. E ha scelto, nuovamente.



"Io sono sempre stata te."






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