Frammenti di memoria…
“ La prima cosa che ricordo sono i raggi di sole che scaldavano la mia chiara pelle. Poi, aprendo i miei occhi verdi troppo scuri per essere stati ereditati dagli Elfi, vidi sopra di me delle rigogliose fronde che ondeggiavano al vento. Aprii la mano destra, toccando delle piccole pietruzze appuntite, mentre le mie orecchie appuntite da mezzelfa riuscivano ad udire il sommosso mormorio delle acque. Mi alzai, quindi, ma la mia memoria mi impedì di riconoscere il luogo in cui mi trovavo, mai prima di allora avevo visto quelle acque, quegli alberi e odorato quei profumi… Era l’Isola di Avalon, questo mi dissero quando incontrai delle persone, l’Isola Sacra delle Mele…”
Quel passato ancora sconosciuto
Callista ha ora 128 anni, ma nulla sa di tutto quel tempo ormai passato, forse cancellato per sempre o destinato a riapparire improvvisamente. Nulla si ricorda della sua famiglia, che peraltro l’ha abbandonata ancora da piccola, dei suoi fratelli umani e degli scherzi umilianti che le hanno fatto subire.
Forse qualche ricordo dei lunghi viaggi che ha intrapreso alla ricerca di qualcosa, forse di se stessa, quelli sì, forse di quelli ha ancora qualche traccia di memoria. Ma lei stessa non lo può dire…
Come non può dire di essersi dedicata alla magia nera per quasi tutta la sua esistenza. Di Arkinn, la sua sorella di sangue, non ricorda nemmeno il viso. E delle lunghe passeggiate notturne al chiaro di luna piena, alla ricerca di erbe, di piccoli animali non ne sa nulla. Dell’amore che usciva dalle sue labbra per tutto ciò che la circondava e per Arkinn… nulla…
E ancora non sa come è giunta qui, nell’Isola Sacra.
Strano scherzo del destino, forse…
[Modificato da .callista. 16/11/2009 21:20]