Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Ora è quel Tempo, Sorella Mia )O(

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2009 16:23
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Luna Nera
Polvere di Stelle
15/11/2009 16:23
 
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Eiluned, Decana del Tempio [21/10/09]

RIASSUNTO: si ritrovano su una panca, la Somma Stella e la Stella dell'Alba. C'è angoscia nelle parole della Dama del Lago, che racconta alla sorella del sogno avuto e che, a quanto pare, è stato condiviso dall'altra. Un sogno di ombre di drago, sfere luminose e d'uno strano simbolo. Tutto questo le porterà a parlare della piega che l'epoca in cui stanno vivendo ha preso e le parole della figlia dell'Alba sapranno essere quelle corrette per placare gli animi di entrambe. Solo a quel punto, la Somma Stella la nominerà Decana del Tempio.

CALLISTA {.Tempio. Navata Centrale.} . E' tiepido e soleggiante questo meriggio. L'intera navata percorsa da ardenti fiamme, che avvolgono di cremisi e d'oro le alte colonne del tempio, rivolte verso un cielo terso, senza punto di fine, solo un'interminabile corsa verso quello splendore. Solitaria figura si trova immersa in quel tepore, in quel tempo difficilmente amato e desiato, eppure ora così ricercato. Brilla la sua veste di splendente oro broccato, si riflettono i raggi del sole sul suo corto crine dello stesso colore, che di niuna acconciatura s'abbellisce, libero d'essere accarezzato da quelle lingue di fuoco. Giace su una panca, quella più vicina all'Altare maggiore. La posa elegante ed allo stesso tempo orgogliosa e distinta, la schiena eretta, il mento leggermente alzato in direzione delle tre nicchie; su d'ognuna si soffermano i suoi verdi smeraldi annebbiati. La Bianca, la Rossa. Ognuna di loro ha chiamato a sè una nuova ancella. E la Nera, velata, oscura, tenebrosa. Ne manca ancora una all'appello, manca la giovane dai biondi capelli. Si fissa sull'Anziana infine il volto della mezzelfa, più per abitudine che per reale necessità.

EILUNED {Giardini interni--> tempio} Sono lievi come le dita di una fanciulla le carezze che il vento fa sfiorando la pelle del viso di Eiluned. Un viso di porcellana, dai tratti minuti al centro del quale i grandi occhi verdi, limpidi come l'acqua della fonte si stagliano come gioielli. La veste totalmente bianca che oggi l'ancella di Arianrhod indossa , si muove come l'acqua del lago ad ogni suo passo, accordandosi con le movenze dei capelli neri, sciolti sulla schiena fino a sfiorare i fianchi quei capelli che mai sono stati recisi da quando ella è stata accolta come ancella della Trina al tempio. Ora dai giardini dove si era ritirata a meditare, viene richiamata all'interno della sacra struttura come una falena dalla luce. E la luce che la attrae è quella della Signora del Lago. I passi infine la conducono all'interno del tempio ed ora anche le sue verdi iridi vedono, appena un po' distante, colei che il suo cuore aveva già veduto da tempo.

CALLISTA {.Tempio. Navata Centrale.} . Lunghi attimi in cui quel volto pallido, dai fini lineamenti d'indubbia origine elfica, si perde nelle tenebre assolute di quella nicchia che non conosce nè luci nè fiamme, Signora assoluta della notte. Bionde ciglia ricadono su gote cesellate nell'avorio, calmi respiri placano il suo petto intrappolato in una veste troppo preziosa e regale per la figlia dei secoli. Non v'è sorriso, nè dolore, nè amarezze. Dispersa nei mondi di cui ella stessa è creatrice, perduta nelle spirali di domande che non risposte trovano, ma solo altri dubbi in cui tessere le proprie ragnatele. Eppure v'è una luce, un forte bagliore che giunge all'improvviso. Non come quello osservato nella notte, quello che l'ha obbligata ad alzare gli occhi verso la volta stellata, nel riparo che i giardini interni sempre le offrono, quando le sorelle si dedicano al sonno mortale. Questa è la luce d'una amata sorella, d'un volto che sempre accompagna il proprio. Non avrebbe nemmeno la necessità di volgersi verso di lei per riconoscerla, per sorprendersi con quella fanciulla dal lungo crine d'ebano, per adorare quel sorriso che sicuramente le sta rivolgendo { Eiluned } Un tiepido richiamo ed una rossa stellina tatuata sulla sua fronte. Un sorriso, infine, e l'abbandonarsi su quello scranno con più leggerezza, allontanando ogni regale posizione, ogni austero comportamento.

EILUNED {Tempio}E' del colore del metallo più prezioso, del colore del sole la veste della Signora di Avalon, di quella che per lei è sopratutto una sorella. Si avvicina veloce e leggiadra a quella luce totale per la sua anima. un sorriso ancora più luminoso del solito rivolge alla mezzelfa quando sente pronunciare il suo nome. Di risposta le sue labbra, color dei fiori di pesco, si schiudono e sussurrano piene del più puro amore *Mia signora...Callista, sorella mia*. Ormai solo due metri la separano dalla prescelta dalla Triade e quella piccola distanza viene percorsa quasi di corsa. Con un movimento leggiadro si siede accanto a Callista e dolcemente l'abbraccia ponendole poi un bacio sulla rossa stellina che si staglia sulla fronte della consorella. Infine le carezza il capo coperto dei capelli colore del grano e le sussurra con dolcezza * Mia signora...come state?*. Infine fissa lo sguardo in quello di lei aspettandone la risposta e tenendo la mano destra della Somma Stella stretta tra le sue piccole e affusolate.

CALLISTA {.Tempio. Navata Centrale.} . I suoi occhi, chiari smeraldi che troppo hanno visto, eventi ed inverni interminabili, seguono la bianca figura della Stella dell'Alba, nel suo avvicinarsi, nel suo dolce bacio e nelle carezze che come mille ali di candide farfalle la sfiorano e l'amano. Ricambia lo stesso sorriso, la stessa espressione che finalmente può conoscere, dopo l'abbraccio della Vergine, che mai pensava di poter lasciare scivolare sul suo stesso corpo così freddo, così magro, così distante da quella realtà. { Non mi preoccupano mai i mali fisici, Eiluned } La sua diletta stretta nella leggera presa della sorella, capace di rassicurare il più tetro dei dolori e di far conoscere la vita ad ognuno { Ho fatto un sogno, questa notte } Non sa che chiunque ha avuto le stesse immagini, come se il tempo si fosse fermato in quel sussurro, in quello squarcio { O meglio, così lo potreste definire voi. Forse è stato qualcosa di più simile ad una visione } Liquida rapidamente la sua rauca voce la sua impossibilità a dormire, la sua completa differenza con le altre sorelle umane. Il respiro si fa più pesante, il gioiello a forma di stella, con il piccolo smeraldo nel centro, specchio degli stessi che non hanno abbandonato la sorella, sobbalza { Ho veduto l'ombra di un drago nel cielo ed una sfera luminosa, colpita da un fulmine, divisa in più pezzi splendenti. E quando ho alzato gli occhi verso la volta stellata, un bagliore improvviso mi ha colpita } Non cerca spiegazioni nel volto della sorella. O forse sì. Forse una semplice rassicurazione. Una voce che le può sussurrare che tutto andrà bene, come sempre.

EILUNED [manca post precedente] Ma quando la voce di Callista narra del sogno, o visione com'ella la chiama, sono gli occhi di Eiluned a spalancarsi mentre la mano si stringe più forte su quella della sorella. Ora, la Somma lo potrà scorgere se la guarderà, si nota sotto i gemelli color dello smeraldo, un'ombra scura, come quella che ha chi non ha avuto il giusto riposo. Quindi la voce , un sussurro appena udibile, si leverà nel silenzio del sacro loco* Ho sognato la stessa cosa...* dirà semplicemente prima di abbassare lo sguardo sulle mani che stringono forte quella di Callista

CALLISTA {.Tempio. Navata Centrale.} . Al contrario non trova quella rassicurazione nelle parole della bianca sorella, bensì un'angoscia e ombre sul suo volto nella rivelazione di quel sogno { Anche voi... e ditemi, avete visto anche quel simbolo, simile ad un sole con otto raggi? } Nel momento stesso in cui la sua voce, apra, pronuncia quelle parole, le labbra vanno a serrarsi, colpevoli d'aver macchiato la beltà di quel momento { Otto come le festività, otto come le Dame del Lago che mi hanno preceduta... cosa ci sta attendendo Eiluned? } La sua diletta, ancora stretta nell'abbraccio della sorella, va a stringersi maggiormente, come per trovare lì la forza per proseguire nel respiro che è stato mozzato, rendendo ancor più pallido, se possibile, il volto della Somma Stella. E più doloroso. Come se aghi infuocati avessero preso di mira i suoi smeraldi, incapaci di vedere oltre, di scorgere un'eventuale risposta. Un simbolo di grande potere. Otto sono anche le fasi della luna, otto sono... Si interrompe il filo oscuro dei suoi ragionamenti, la mancina abbandona il ventre ricolmo d'oro per afferrare quel bellissimo volto che ha innanzi a sè, nella speranza di poterlo rialzare e nella speranza di poter rivedere il sorriso della Stella dell'Alba { Presto sarà Samhain, sorella. Il tempo dei chiarimenti, il nuovo anno } E' lei, la Dama del Lago, a donare speranze in quella semplice frase.

EILUNED {Tempio- navata centrale} Ogni parola è come un pungiglione che l'addolora, come un vuoto che si apre davanti ai suoi occhi che sembrano osservare le mani e le vesti , che sono persi altrove in cerca di risposte, le stesse che domanda la voce rauca della Signora di Avalon. Per un momento sente un nodo stringerle la gola, un nodo che ha sentito spesso e che sa aprirà la strada alle lacrime, alla paura. Ma ora non è più tempo di piangere, nè tempo di temere. Il suo corpo, la sua vita consacrati e prescelti dalla Bianca Signora non le permettono questa debolezza inutile. Sente la mano di Callista stringersi alla sua, la voce cercare la risposta. Lo sguardo si rialza sereno e va ad incontrare quello della Somma Stella. Le mani a stringere quelle di lei che le hanno racchiuso il volto. Ed è la voce cristallina e dolce di sempre a risuonare ora nel Sacro Loco*Sì mia signora... anche io ho veduto esattamente tutto quello che voi dite e dopo il sogno non ho più potuto ritrovare il sonno. Le stesse vostre domande, le stesse coincidenze hanno stretto la mia mente, la stessa preoccupazione. Ma ora che voi, tu, sei qui con me tutto appare diverso...* Una piccola pausa viene fatta prima di continuare con un dolce sorriso *Quando la Dea ci ha scelto per essere sue sapevamo che le avremmo dovuto obbedienza anche quanto la ragione del suo volere ci fosse apparsa misteriosa e inscrutabile... ora è quel tempo sorella mia e mia signora i segni ci fanno capire che qualcosa cambierà, sta cambiando... questo sogno, gli strani avvenimenti in foresta, la pioggia di rane.... ma noi non dobbiamo aver paura, non dobbiamo disperare, dopo la notte viene sempre l'alba, dopo la morte rinasce la vita... anzi è proprio dalla morte che la vita prende senso e si forma... noi siamo Suoi strumenti e lei saprà guidarci se La lasceremo agire e io credo che non debba importarci se i frutti del nostro lavoro saranno colti da un'altra generazione.... se Ella vuole questo significa che questo è Giusto.* Ora la sua mancina va a stringere la mano della sorella ache ancora le scalda il volto, infine sussurra *Samhain ...- lo sguardo si perde per un attimo così come la frase che rimane sospesa.

CALLISTA {.Tempio. Navata Centrale.} . La mancina rimane ferma a carezzare il niveo incarnato della bianca Stella, ad avvertire il suo calore e la dolcezza che traboccano nella sua voce, nonostante il discorso non sia certo dei più piacevoli ad udirsi o da intrattenere. Ecco cosa veramente il cuore della Dama del Lago attendeva. Quelle parole che come balsamo calmano la sua angoscia, spezzano il dolore per quell'ago della bilancia che par spostarsi troppo da un lato, pericolosamente. { E dopo Samhain ritornerà la luce di Imbolc } Conclude così, a modo suo, con la voce che graffia nel silenzio del tempio, tra le ombre che lente già iniziano ad allungarsi. Ma è ancora rossa la sua stellina, è ancora il tempo del meriggio e di Cerridwen. { Siete sempre stata il mio specchio, Sorella. Io le tenebre, voi il candore. } La mano viene riabbassata, allontanandola da quelle morbide gote, riunendosi con la propria candida gemella. Un sorriso durante quei gesti, scintille di vita i suoi smeraldi, nuovamente fissi in quelli simili della sorella { Ed ora siete la mia parte più splendente. In voi cerco la luce e so di poterla trovare. E la Dea, l'Isola, tutti noi sappiamo di quanta luce c'è bisogno in quest'epoca.} La stessa mancina che ha ancora il tepore del suo contatto s'affonda tra le pieghe dorate della sua veste, per cercare e trovare l'oggetto che tali parole saprà suggellare. Un piccolo dono, un simbolo anch'esso. Un gioiello dello stesso metallo prezioso del suo abito, uno smeraldo eguale al proprio, indossato con orgoglio sulla curva del seno { Per questo motivo voi siete la Decana del Tempio, Eiluned. Per portare luce e speranza quando io sarò altrove. Per ascoltare e dar consigli, per discutere e decidere } Glielo porge, allungando l'arto verso di lei, tenendolo nell'incavo del proprio palmo come il più prezioso dei regali.

EILUNED {Tempio} Appena le parole della Signora del Lago accarezzano le sue orecchie sente un liquido caldo solcarle le gote. La dolcezza delle parole da lei pronunciate la riempiono di gioia, sente le guance farsi calde e molto probabilmente rosse per ogni dolce verbo della Sorella. Fa appena in tempo a rispondere , abbassando lo sguardo con timidezza* Sapete che non è mio il merito di tutto questo...* Che vede la Somma Stella fare un gesto da principio incomprensibile. Ma quando Callista apre la mano e all'interno di essa vede brillare un gioiello uguale al suo, ma con incastonata una pietra del medesimo colore di quella della Somma Stella, del medesimo colore dei suoi occhi. La voce le muore in gola, le guance sembrano prenderle fuoco mentre lo sguardo incredulo si sposta sulla somma stella, quindi di nuovo sulla collana, per ppi tornare sulla consorella *Ma... mia signora....io?* Le mani piccole tengono sul palmo il gioiello senza richiudersi lo sguardo incredulo pare ripetere la domanda fatta a voce, le lacrime ancora rigano le gote della Stella dell'Alba.

CALLISTA {.Tempio. Navata Centrale.} . Abbandona quel gioiello con il sorriso sulle labbra. Non ne sentirà la mancanza, no davvero. L'ha donato alla più splendente delle Sue figlie, l'ultima rimasta al suo fianco di quel gruppetto di iniziate che furono. Quanto tempo è passato, quanto sono differenti ora da quegli sguardi impauriti, da quelle domande che troppo spesso nascevano sulle loro labbra? Eppure, osservatele ora. Dolci lacrime solcano le guance della Decana, asciugate da un dolce gesto della Dama del Lago, che le raccoglie a sè { A chi altra avrei potuto donarlo, Eiluned? } C'è molto di più in quella semplice frase, molto che vorrebbe uscire da quelle sottili labbra che ritornano serrate. Comprenderà sicuramente, la Stella dell'Alba, ciò che rimane segregato nel cuore della mezzelfa, di rare parole, come sempre. { Presto mi allontanerò dall'Isola, lo sapete. Rimarrete qui voi, come fulcro di luce per ogni avalonese e per ogni sacerdotessa } Si sporge nuovamente verso la sorella, per donarle un tiepido bacio, che ancora profuma del meriggio che va morendo lentamente su di loro, su quella bianca stellina che sempre ella si ricorda sulla fronte di quella fanciulla { Il tempo mi reclama per sè, ora. La Triade vegli sempre su di voi, sorella } E con queste ultime parole, abbandonerà lo scranno di pietra tra nuvole d'oro e fragranze di lavanda. Solo quando il sole sarà definitivamente calato, il suo volto tornerà a mostrarsi.

EILUNED {Tempio} { A chi altra avrei potuto donarlo, Eiluned? } Le parole della Somam Stella sono come un dolce balsamo per le sue orecchie, un incitamento e una chiamata. Anche Questo è il Suo volere che si manifesta attraverso le labbra della Signora di Avalon. Decisa stringe ora il gioiello che dopo qualche istante con un gesto fluido e deciso andrà ad indossare. Callista e Eiluned, colei che era Ombra e che ora è Tutto e la figlia della Luce legate dal medesimo segno. Un segno che porta con se la responsabilità di molto e di molti. La Dea attraverso Callista l'ha scelta e lei seguirà il Suo volere. Al bacio e alle parole nelle quali legge tutto ciò che non è stato detto risponde con un abbraccio pieno di amore, un abbraccio che si estende alle loro anime e che le lega ancor più indissolubilmente. Quindi con dolcezza, mormora* Pregherò la Vergine con tutta me stessa per essere all'altezza del compito che mi è stato affidato, ma più di tutto pregherò per te, mia signora, quando sarai lontana... perchè la Trina vi preservi e vi guidi in ciò che dovrete fare* Si alza ora anch'ella e al saluto di callista risponde* Possa la luce di Arianrhod accompagnarti sorella mia adorata... sempre* E detto ciò, rimasta sola, si sposta verso la Sala Visite per compiere ciò a cui è stata chiamata.


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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