Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( Il Tuo Destino, Figlia Mia, Giunge a Compimento )O(

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2009 15:57
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Luna Nera
Polvere di Stelle
15/11/2009 15:57
 
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Mitrhil, Magistra delle Guarigioni [05/05/09]
)O( RIASSUNTO )O(


Beltane è passato, il tempo della Rossa è giunto. Mitrhil, trascorsa la serata nei pressi del giardino esterno, si appresta a far ritorno nella propria stanza, quando lo sguardo e la voce carezzevole della somma non giungeranno direttamente alla sua mente.
L'incontro della Signora del lago è sempre motivo di profonda gioia per la sapiente. Ed è la gioia il sentimento che anima anche il cuore di Kagome, che in Mitrhil vede compiersi il volere della Dea e, mentre la luce della stella irromperà nella sua bianca luce, la Somma Stella, promuoverà l'ancella della Vergine, a Magistra delle Guarigioni.


[...]Tu, Mitrhil, sei la nuova Signora delle Guarigioni. Tu, Mitrhil, sei la Magistra Bianca.[...]


)O( REGISTRAZIONE )O(


MITRHIL { giardini esterni -> tempio } { Beltane è appena passato, i tamburi hanno cessato di risuonare nelle valli, lì oltre il lago, dove i dolci pendii sono stati illuminati dai sacri fuochi, lì dove le coppie si sono amate. Sorge la luna, prendendo il posto al suo signore, un altro giorno volge al termine. Lieve la brezza che dolcemente accompagna il tuo incedere, aria che alla tua essenza di caprifoglio si mescola in un turbinio di odori e fragranze prettamente primaverili. Lunghi i capelli sciolti, si muovono appena mossi, nell’aree, incorniciando d’oro il tuo viso, mentre ti appresti a rientrare nel tempio, dopo aver passeggiato piacevolmente all’esterno dei giardini. Le ombre di Rhiannon cominciano a stendersi all’interno del tempio, mentre solo il crepitio delle fiamme perenni, fa da sottofondo al silenzio austero che regna nel luogo. Piedi che non solcano più la calda terra, non più la soffice erba, ma freddo il marmo che, a contatto con la pelle nuda dei piedi, ti provoca un leggero quanto piacevole brivido di freddo lì, dove la bella stagione, è eterna. Pochi passi, in direzione dell’altare maggiore, semplice eppure regale nel suo incedere, in quella veste, che il colore richiama i cieli tersi. Figlia dell’alba che si appresta a rendere omaggio alla Dea anziana, prima di prendere definitivamente commiato e nella sua stanza rifugiarsi. }


KAGOME { Giardini Interni >> Sala Circolare } - { Beltane. Batte ancora nel cuore, non lo sentite? Il vento caldo del cuore innamorato. Il sudore dei fuochi e dei prati. La brezza leggera, il sorriso sui volti. la fiamma nel cuore e nell'animo. E' il tempo del rosso, che tutto brucia e consuma, e che pure ad ogni cosa da la vita. La sentite, la Torcia, là nei giardini? Lo sentite il fuoco, là nel braciere? E l'acqua, sotto i piedi, sotterranea e silenziosa? E la cappa oscura della il freddo degli alberi dei morti che popolano la terra? Guardate gli spiriti, e come si avvolgono alle colonne, ai piedi, alle mani, quasi fossero catene d'argento, d'inconsistente nebbia invisibile ai più. Guardate la Luna, là in alto nel cielo, nella sua fase crescente. Un tempo su queste terre era Lei che si adorava, sapete? Le sacerdotesse della Dea Luna erano le Figlie, un tempo. Ha visto i loro volti, Kagome, ha visto i loro cori. E sono tutte racchiuse nell'animo e nella mente, le Sette Signore che la precedettero, i sette spiriti che la affiancano e sorreggono. Là, nel ciondolo a forma di stella, nello smeraldo incastonato al suo centro, nel sorriso morbido che incurva le labbra in questa notte luminosa. Negli occhi animati da una gioia infinita, forse frutto della dolcezza di Beltane, forse della luce bianca che le sembra invada, in questo momento, tutto. Ci sono tante sorelle, nascoste nel Tempio silenzioso. Eiluned, Callista, Mistral, Martia, Nivienne. Ma solo una le viene incontro ora, le si avvicina, forse senza neppure saperlo: Mitrhil, pura e innocente, leggera e delicata, come una farfalla da poco sbocciata, con quella grazia tipica solo di coloro che dalla Vergine sono state chiamate. Ed è la voce della Speranza che le si rivolgerebbe, tendendosi e spandendosi tra i fili che legano la mente di tutte le ancelle, che congiungono la Signora alle sue sorelle e figlie. Senza neppure bisogno di cercarla con gli occhi, di scorgerne la figura, ma solo percorrendo quelle vie oramai ben familiari, amate, conosciute, battute e praticate. Eppure, il corpo si muoverebbe in ogni caso: scostandosi dalla colonna al quale era appoggiato, al limite esatto tra sala circolare e giardini interni, addentrandosi di qualche passo appena nella Sacra Struttura. Rifulge d'oro la veste preziosa. Rifulge di gioia il viso della Somma. }


MITRHIL { tempio | altare maggiore } { Odore di incensi che nell’area sempre permangono, mentre la luna riempie in parte quell’apertura che la cupola adorna. Silenzio, se non per quelle fiamme rinnovate dalla Rossa Signora e dal suo tempo. Ed è proprio il suo sguardo che ti avvolge, sguardo che appartiene a colei che è figlia, sposa e amante prediletta dell’una e trina. Le ombre si sono già riversate sulle lunghe colonne, i colori di Rhiannon hanno colorato la sacra struttura, avvolgendola in quell’oscurità che non opprime, piuttosto acquieta gli animi. Eppure lì dove l’aria della sera si mescola con gli odori degli incensi, lì quasi nascosta nell’ombra stessa della velata, rifulge d’oro avanzando lentamente come regina di questo tempo. Ti inchini profondamente al suo cospetto, umile ancella della Vergine, per poi risollevare quel capo dorato e solamente a lei rivolgere quel sorriso. Un sorriso di gioia profonda, di chi incontra la propria madre, la propria sorella. } Sacrum Aveas, mia Signora! { dolce il timbro, fresco e cristallino come la sorgente di ruscello; vengon appena pronunciate quelle parole che trovano comunque il modo di giungere alle orecchie della somma. }


KAGOME { >> Altare Maggiore } - { Non sorride più, la Dama del Lago: e tuttavia permane quell'espressione di pacata serenità e benevolenza, sul suo volto pallido. C'è gioia, negli occhi? Sì, profonda, e da qualche parte, lì dietro, c'è anche l'angoscia, insieme alla sua cara amica paura. Ma ora non c'è spazio per tutto questo, ora non c'è spazio per le debolezze di una semplice umana, di una donna qualunque che si è ritrovata - di punto in bianco potrebbe dire qualcuno, anche se in realtà non è affatto così - ad essere l'incarnazione d'Ella. Mitrhil s'inchina, e lei ancora sorride, sorprendendosi ancora una volta di quei gesti, quasi non le paresse ancor vero, nonostante i numerosi mesi oramai trascorsi dalla sua, per così dire''investitura''...come se non si ritenesse degna, ed in effetti questo è. Tintinna il ciondolo, mentre batte contro il suo petto, mentre la dama del lago avanza e cammina rapida, sino a raggiungere l'altare maggiore, sino ad arrestarsi a pochi metri dalla Sapiente Bianca; e non ha bisogno di volgere lo sguardo alle tre nicchie, per sentire tutti e tre i volti, tutte e tre le Essenze splendere e avvolgere il suo cuore, la sua mente, il suo animo. L'ha sempre detto: schiavitù costante e scelta volontariamente. Questo è la vita sacerdotale: eppure, per lei non v'è nulla di più bello, nulla che desidererebbe di più, neppure l'amore di un certo uomo o la sua compagnia, che invero non da poco manca al suo spirito. } Come state, Sorella? Come procede la via della Bianca? [ E non si perde in quisquiglie, non si perde in chiacchiere o cose di poco conto, bensì va subito al punto. Da quanto non incontra Eiluned? Ed anche Callista, per la verità. E le figlie, più in generale. Digiuno, sacrificio, isolamento continuo e costante, nelle ultime settimane: questa è stata la sua vita. Meditazioni, per comprendere il tempo che cambia rapidamente, l'inquietudine che la affligge da tempo, l'agitazione senza nome che la coglie di notte e la costringe ad un brusco e tormentato risveglio. Qualcosa sta accadendo, la ruota scricchiola sotto i colpi del tempo, eppure si erge ancora alta e possente. E stanotte ha bisogno di completare il suo puzzle, o per lo meno di aggiungervi un altro tassello: e Mitrhil e la sua via, stanotte, sono il mezzo per tutto ciò. }


MITRHIL { tempio | altare maggiore } { seguono i tuoi occhi d’argento quella camminata solenne, sguardo che non riesce a scostarsi dal suo viso così rapita dalla sua luce. Giunge il suo saluto che accarezza la tua mente, come giungono anche le sue parole che colano come miele sul tuo cuore. } …Mia Signora, Beltane è giunto e non si possono non sentire i benefici che la Rossa signora concede ai suoi figli! { si sofferma il tuo sguardo in quello delal Signora del lago, che si preoccupa della sua bianca figlia. } …abbiamo molto da fare in questo periodo, La Dea è stata benevola con molte fanciulle in queste ultime lune! Non nascondo che a volte mi riesce difficile riuscire a seguirle tutte… ma sto cercando di eseguire il volere della Vergine… e poi.. } ti soffermi, mentre le gote si arrossano come teneri boccioli di rosa. } …la gioia che mi dà poter oltrepassare la fisicità umana, così da vedere quelle piccole creature in fiore, ripaga di ogni mia stanchezza fisica! { sincere le parole che escono dalle tue labbra. }


KAGOME { Altare Maggiore } - { E continua imperterrita, la Dama del Lago, nella sua serenità. Potreste dire, in questo momento, che qualcosa possa turbarla? No, con tutta probabilità no. Perchè ella ora si ricongiunge ad una delle adorate figlie, ad una donna che ha visto nascere e crescere, letteralmente ed in Lei. Ha mai avuto bisogno di sforzarsi, per questa ancella? Ha mai dovuto rimproverarla, o condannare come errato il suo operato? Punirla, disonorarla, scacciarla e rinchiuderla affinchè meditasse sui suoi errori? No, mai. La Dama del Lago lo sa. La Dea lo sa. E s'aprono sempre di più quelle labbra, quei lineamenti si piegano in un'espressione sempre più sincera e gioiosa, felice, amichevole, dolce, cordiale. Sentite il battito delle libellule? L'aprirsi delle corolle in fiore, l'arrivo delle state. La primavera è giunta già da tempo, e la rinascita prima di lei. Imbolc, Ostara, e ora...Beltane. Il fuoco dei campi, il proliferare della vita in tutte le sue forme. Se vi fosse modo, state certi che Kagome ora riderebbe. Riderebbe di quella purezza d'un neonato, della sua risata cristallina e pura, che sa di acqua fresca e di torrenti luminosi, il cui letto risplende alla luce del sole e della luna. Ma ora non v'è modo, ora la sua gola non è più quella d'una donna mortale, è già qualcosa di più, qualcosa di più intenso e forte, scintilla che si risveglia nel petto ed invade corpo e mente. } La vostra gioia, Mitrhil... è anche la mia. { E s'alzerebbe la mano sinistra, a cercare di sfiorare con la punta delle dita la gota destra della Sapiente, in un gesto tenero e delicato. Pulsa il ventre, come quello d'una madre che sente il proprio bambino scalciare. Risplende la Stella sulla fronte, Bianca e lucente come al momento dell'alba, come al momento della nascita del sole da oltre l'Oscuro, del suo ritorno sul mondo dei viventi dal regno dei morti. Gli spiriti, densi e scivolosi, arretrano, cedendo il passo allo Splendore. Non v'è spazio per nient'altro, stanotte: persino la Rossa si ritrae, persino il fuoco è un po' meno caldo, persino il Tempio intero si piega alla frescura delle acque limpide e rapide [Luce di Stella Liv.6]. Ora capite il perchè della sua gioia? Lei sa, Kagome del Tempio sa da sempre. Eppure, vedere coronati i propri sogni e le proprie visioni durante la propria vita, durante il proprio Regno. Eppure, sapere di non avere errato, vedere maturare in Lei qualcuna di loro è qualcosa...qualcosa di indescrivibile, e meraviglioso. E sorride, apertamente: e la sentite, la risata in sottofondo? E la sentite, la dolcezza della sua voce? Quel sussurro che sa di speranza, di promesse future, di luce intensa ed accencante, quale è quella della sua fronte, quale è quella dell'animo di Mitrhil stanotte, e che sarà per lungo tempo? } La vostra gioia, Mitrhil, è nata con me. E' cresciuta, ed ora aumenta ancora di più. Andare oltre la fisicità...giungere a Me. Questo io vi ho domandato, e questo voi avete compiuto. { Risalirebbero le dita, a cercare la fronte e la stella di Mitrhil, sfiorandola, come a voler provocare anche fisicamente quel trionfo di Bianco che è sotto gli occhi di chiunque, come lei, possa vedere. } Il tuo destino, figlia mia, giunge a compimento. Hai conosciuto il mistero delle nascite, hai visto creature che ancora non hanno visto la loro alba e la loro prima luce. Hai curato creature in fasce, hai donato il tuo amore e le tue arti ai Viventi, in me e con me, nel mio nome e secondo il mio volere. Io, mia adorata ancella, sospiro di gioia e d'amore per te. Mai la mia speranza ti abbandonerà. mai la mia luce ti lascerà sola. E tu non mi abbandonerai nè rinnegherai mai. { Non v'è richiesta, in tutto questo: v'è certezza, esigenza, sicurezza. Totale fiducia e consapevolezza, in Mitrhil e di Mitrhil. } Tu, Mitrhil, sei la nuova Signora delle Guarigioni. Tu, Mitrhil, sei la Magistra Bianca. { E verrebbe meno, ora, il contatto con la fronte: perchè ora, Maestra delle Guarigioni, tu puoi brillare di luce solo tua, e rinascere a nuova vita, stella di splendore proprio. }


MITRHIL { tempio | altare maggiore } { nel suo viso l’una e trina si fondono, potresti vedere ora la Rossa, ora la Bianca, ora la Nera… distinguerle separatamente eppure unite nello stesso istante. Ma è la chiara luce della Signora delle acque che prende il sopravvento illuminando il suo viso, la sua figura per intero… tutto arretra a quella emanazione di luce e splendore. Quanto affetto per quella donna, che ti ha accolta quando il tuo sentiero avevi perso di vista, donandoti nuovamente la gioia di appartenere a qualcuno, ad una famiglia… alla Dea stessa. Ed il suo amore, la sua fiducia in te, ti hanno fatto sbocciare… le sue parole sanano definitivamente delle ferite che, pensavi di aver rimarginato, ma che profondamente nel tuo cuore stillavano ancora sangue. E ora… quella luce, le sue parole, che per te ha solamente, sanano laddove nessun altro aveva potuto intervenire. Il suo tocco dapprima sulla gota, fresco eppure caldo, accogliente… una carezza leggera che racchiude stima, fiducia. Scendono le lacrime su quell’incarnato roseo, scendono a lavar via ogni ombra… rifulgi di luce bianca la stella che sulla tua fronte, viene nuovamente accesa dalla Signora del Lago, quelle dita sfuggevoli eppure così presenti sulla tua fronte. Un nuovo sigillo, sul tuo cuore, sulla tua anima. Piangi Mitrhil… piangi di gioia, piangi perché la Dea ha creduto in te, piangi… piangi pure in questa notte in cui la Rossa Signora si è fatta momentaneamente da parte per te. Piangi di gioia Mitrhil, perché quelle sono le parole più belle. }


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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