Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

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)O( L'ira e la Gioia )O(

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2009 15:50
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Polvere di Stelle
15/11/2009 15:50
 
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Roseline, Iniziata del Tempio [22/02/09]
)O( Riassunto )O(
Roseline sosta al Tempio da chissà quanto tempo, quando infine la dama del lago si decide a mostrarsi a lei, nelle vesti, tuttavia, d'una semplice sacerdotessa del meriggio. Curioso e singolare sarà il colloquio che seguirà tra le due, durante il quale domande strane e che ben poco - in apparenza - sono inerenti alla Dea verranno poste. Proprio pria di ammettere Roseline, in modo evidente scelta dalla Dea e da Lei illuminata, tuttavia, Kagome sarà colta da ira profonda, dovuta all'essere informata, da parte dell'aspirante, di una colpa gravissima da parte di Elysiane, che ne dovrà rispondere dinanzi a lei in persona. Seguirà, quindi, la manifestazione d'Ella e la Scelta di Roseline quale nuova novizia da parte dell'Una e Trina.

ROSELINE °°{Panca°Tempio}°° Silenzio. nessun rumore nel Sacro Luogo. La giovane francese se ne sta seduta su una panca, poco distante dall'altare maggiore, le mani mollemente abbandonate in grembo, i boccoli color platino adagiati sulle>>
ROSELINE >> esili spalle. Nera la veste che indossa, in forte contrasto con la pelle nivea. Le palpebre son chiuse, a celare le zaffiree iridi. Permane immobile, soltanto le labbra si vanno muovendo di tanto in tanto, mormorando senza suono >>
ROSELINE >> le preghiere che alla Triade vengono rivolte. Il sole splende nel luogo, attraverso il tetto scoperto della struttura, mandando i suoi dorati bagliori a bagnar il marmo, di una certa tonalità rossa nell'ora di Cerridwen. >>
ROSELINE >> or gli occhi va a schiuder e a posar lo sguardo sul Sacro Fuoco che sempre arde sull'altare. Si alza lentamente e, con passo leggero si dirige verso il braciere. presso di esso infine si inginocchia, chinando il capo.

KAGOME {{ Ala Sacerdotale >> Tempio | Margini }} - {{ Sosta, la Dama del Lago, da inifinito tempo. Sosta nel buio, nell'ombra, presso l'arcata che dalla Sala Circolare conduce pria alle stanze degli ospiti, quindi a quelle delle novizie e delle figlie **
KAGOME ** dell'Una e Trina. E' zitta, e osserva. Spia? Sì, si potrebbe anche dir che spii, per indiscrezione e malignità; ma chi ha anche soltanto una vaga idea di chi siano le Sue figlie sa per certo che non è così. Curiosamente, non ha indosso il **
KAGOME ** tipico abito dorato che contraddistingue il suo rango e la sua natura, bensì un semplice abito rosso, da sacerdotessa semplice, figlia del Fuoco, vermiglio così come la stella sulla fronte, come è usuale in questo momento della giornata. **
KAGOME ** Al collo, il gioiello a forma di stella, d'oro giallo, con uno smeraldo incastonato al centro; e tuttavia, il tutto è nascosto sotto l'orlo dell'abito infuocato. Raccolti nel consueto chignon, i capelli castani, gli occhi color delle nocciole *
KAGOME ** che vagano indiscreti per la Sua casa, seguendo l'unica donna che vi è, in quel momento, presente. Una bambina, una ragazzina che non deve avere ancora compiuto i vent'anni. Curioso, com'ella ultimamente mandi prevalentemente infanti o poco **
KAGOME ** più. Per poi chiamarle nuovamente a sè, come è successo ad Hagall e Martia, o costringerle in un letto per mesi, come è accaduto ad Ardèa. Scruta la sua figura, la sua altezza di certo non di poco inferiore alla propria, la chioma bionda, e **
KAGOME ** non assocerebbe quella creatura a nulla di noto o familiare. Eppure, l'ha già incontrata: ma allora, v'era Ella in lei, Ella per Liriel. Infine, si decide: muove qualche passo, si addentra nel tempio, lascia l'ala dedicata alle ancelle ed **
KAGOME ** ai loro ospiti. E tuttavia, non dice nulla, mentre a sua volta s'appropinqua al sacro braciere, come se non volesse disturbare la giovane donna intenta nella propria preghiera. }}

ROSELINE °°{Pressi altare maggiore}°° Assorta la ragazzina. Ferventi son le sue oreghiere, totale l'abbandono in quei fiumi di parole, nei meandri di quello che può sembrare un solitario monologo. Eppure ea è assolutamente certa che >>
ROSELINE >> non son pensieri che andranno persi nel vuoto, poichè la Dea ascolta tutti i suoi fedeli. In un primo momentoo non s'addona della figura che le si avvicina, non si accorge di colei che da tempo sta aspettando. Eppur la Somma le >>
ROSELINE >> si presenta in un forma che non la indica come Somma Stella, ma come Sacerdotessa del Meriggio. D'un tratto la normanna alza il capo verso la donna e su di lei posa le azzurre iridi. °Sid vobis° andrebbe a lei verbiando, >>
ROSELINE >> riconoscendola per mezzo della stella che porta in fronte quale Ancella della Dea. Su di ea permane la sua attenzione, mentre le rosee sottili niente più verbian. Attende. Che il saluto venga ricambiato o meno dalla Dama del Lago

KAGOME {{ Tempio | >> Sacro Fuoco }} - {{ Continuerebbe il proprio incedere, sempre fissando la figura biondiccia. Non ha bisogno, lei, di guradare le tre nicchie. Non ha bisogno del calore del sacro fuoco, non ha bisogno di statue che le **
KAGOME ** ricordino dell'Una e Trina: Ella splende di tutta la sua forza, di tutto il suo sapere e di tutta la sua speranza nell'animo, nelle carni, nello spirito e nel corpo della Dama del Lago. Il viso non si inclina neppure in un sorriso, nulla: **
KAGOME ** continua imperterrita nel proprio avanzare, come se niente potesse distoglierla da quella camminata lenta e modulata, da quei passi leggeri e da quella creatura che le sta di fronte, poco più avanti. }} °° [[ Rispectae Aveas a voi. Avete **
KAGOME ** bisogno di qualcosa, o cercate soltanto il Suo conforto? ]] °° {{ Conforto, da Ella. Molte figlie del tempio sorriderebbero, a sentirla parlare così: forse perchè le sue parole sono ingannevoli, forse perchè è gentile - e credetemi, questa **
KAGOME ** donna non sempre lo è con chi le si para dinanzi...provate a chiederlo a taluni miscredenti, provate a domandarlo a chi ha fatto soffrire il cuore della sua maestra - o forse soltanto perchè si abbiglia da figlia della Rossa quando non **
KAGOME ** lo è più. O, per lo meno, non l'è solo. Del resto, tuttavia, oramai non è inusuale vederla agghindarsi in modi diversi a seconda del volere di quel particolare momento: forse perchè le pesa la sua condizione, forse soltanto per poter meglio **
KAGOME ** comprendere l'animo e lo spirito di tutti coloro che sono i suoi figli. Dell'isola stessa, e di coloro che le camminano addosso. Raggiunge il braciere, vi s'accosta, alla sinistra della giovane donna che ivi già si trova. Fissa le fiamme, le **
KAGOME ** braci, il rosso. Ah, il sole infuocato del meriggio. }}

ROSELINE °°{Pressi altare maggiore}°° Ecco che la Domina le si fa più vicina, rispondendo al suo saluto e ponendole quesito, cui la ragazzina s'appresta a rispondere solerte °Non è il conforto che ad ea chiedo° afferma °E son qui non soltanto>>
ROSELINE >> per pregarla, ma anche per attendere. Attendo la Somma, o chiunque sia incaricato di esaminare le Aspiranti° e con quei lemmi va a sottointendere d'esser una delle giovani che aspirano a divenir Ancelle d'Ea. Come sempre il >>
ROSELINE >> suo dire è caratterizzato dal franco accento e da ''r'' arrotondate, a ben indicarla come proveniente dalla Gallia. Le mani intreccerebbe tra di loro, tenendole sempre in grembo, senza tuttavia alzarsi, non ancora. Rimarrebbe dunque>>
ROSELINE >> a guardarla dal basso verso l'alto, con i limpidi occhi azzurri

KAGOME {{ Sacro Fuoco }} - {{ Le fiamme, ben presto, spezzano il loro incanto. O, per meglio dire, è la voce dell'aspirante a strapparla alla contemplazione estatica di Lei e dei suoi segni, dei suoi simboli. Ma forse solo chi è stato effige del Rosso **
KAGOME ** può comprendere realmente il potere di quel fuoco, così come sol chi è effige di Bianco e Nero può intendere appieno la rilevanza della Brocca e dell'Ampolla. Rialza gli occhi, posandoli nuovamente sulla ragazza che le sta, ora, accanto. **
KAGOME ** Sì: l'aspirante è nettamente più bassa di lei. Ma l'altezza non è certo qualcosa di rilevante, in questo momento. }} °° [[ La Dama del Lago, ora, è impegnata ad adempiere ai suoi numerosi oneri. ]] °° {{ Non le rivela, dunque, d'essere lei **
KAGOME ** stessa colei che cerca. Ma in fondo non le sta neppure mentendo, vi pare? Sta davvero adempiendo ai suoi compiti. Tranquillo e pacato sarebbe il tono della sua voce, e tuttavia basso, flebile, come se temesse - o, per meglio dire, non **
KAGOME ** volesse - rompere il silenzio della sacra struttura. }} °° [[ Chi, secondo voi, è deputato a esaminare gli Aspiranti? ]] °° {{ Non le chiede chi è, non ancora. Un nome, in fondo, non ha la minima importanza, dinanzi all'essenza di sè. **
KAGOME ** Tuttavia, continua ad osservarla, come se avesse davvero bisogno di guardare la sua pelle bianca ed i suoi occhi blu, i suoi capelli biondi ed il suo corpo mingherlino, per capire chi ella sia realmente. Niente di più sbagliato. }}

ROSELINE °°{Pressi altare}°° Annuisce alle parole della Somma Stella, un cenno netto, secco. Impassibile il viso della ragazzina, le sottili labbra una linea retta e rosea. Non commenta con altro, non aggiunge inutili fronzoli a quel movimento>>
ROSELINE >> poi una nuova domanda le viene rivolta. Prima di aprir bocca riflette, poichè ea non è tipo da parlar a vuoto. Un attimo di silenzio per poi favellar °Penso sia dovere della Somma Stella esaminare le Aspiranti, o qualche Sacerdotessa>>
ROSELINE >> cui da lei è stato assegnato tal compito e nessun altro° come la Domina tiene il tono di voce basso, per non spezzare quella calma e quel silenzio che tanto ama e che vige nella Sacra Struttura. Nel frattanto non può fare a meno>>
ROSELINE >> di chiedersi il perchè di quella domanda... Sarà esatta come risposta?

KAGOME {{ Sacro Fuoco }} - {{ Annuisce appena, alle parole della giovane donna che le sta accanto; e tuttavia, ancora non sfugge nessun sorriso. Nessuna smorfia, nessuna espressione che lasci ad intendere amichevolezza o cordialità verso l'aspirante. **
KAGOME ** Del resto, oramai Kagome è così: estremamamente affettuosa da un lato, e viceversa terribilmente fredda dall'altro, in un alternarsi convulso che per molti è senza senso. Poveri sciocchi, poveri sciocchi. Ci sono mille interrogativi ai quali **
KAGOME ** coloro che non La conoscono non sanno rispondere, nè potranno mai. Come quello, appena postosi dall'aspirante - senza che la Domina nulla nè possa sapere - del perchè un quesito sciocco all'apparenza come quello espresso dalla Dama del Lago **
KAGOME ** sia stato posto. Ma le Ancelle, prima o poi, giungono invece a capire. Chissà se Roseline avrà tal privilegio. }} °° [[ E per quale motivo? ]] °° {{ Prosegue nella propria linea di pensiero; tuttavia, non crediate che, anche stavolta, ella **
KAGOME ** s'arresti ad una sola domanda, nossignore. }} °° [[ Chi siete? ]] °° {{ Ha un'idea di chi possa essere. Tutto sta in due nomi: Nixi, Roseline. Le uniche due aspiranti che ella non abbia ancora incontrato. E tuttavia, probabilmente, quella **
KAGOME ** domanda cela in sè molto di più che la richiesta di un semplice nome. Non ha con sè l'Athame, stavolta, la Dama del Lago: l'ha abbandonato sull'altare, qualche ora fa. E così ad esso s'avvicinerebbe, indicandolo. Domandando. Forse, il suo **
KAGOME ** modo di fare potrebbe confondere Roseline: o, più probabilmente, tradire la sua vera identità. Secondo il ragionamento dell'aspirante, ella è due cose: o la Domina, od una sua delegata. Ma come potrebbe esser quest'ultima, se la Somma Stella **
KAGOME ** non ha mai incontrato pria questa ragazzina? }} °° [[ A chi è sacro questo pugnale, secondo voi? ]] °° {{ Di nuovo, curiosa domanda. Strana, singolare. Chissà come mai è stata posta. }}

ROSELINE °°{Pressi altare}°° Nessun sorriso, nessun cenno che potrebbe mettere a proprio agio la sedicenne. E tuttavia ea non si lascia intimorire, non si lascia spaventare. Rimane anche lei impassibile, senza tradire nessuna emozione, sebbene>>
ROSELINE >> si senta piuttosto sotto stress. Risponde la ragazza, con voce chiara, sicura, a non tradire l'incertezza che sente dentro, la paura di dimostrarsi indegni innanzi ai Suoi occhi °Poichè la Somma è l'incarnazione dell'intera Triade>>
ROSELINE >> sulla terra.° poi la richiesta del nome... Del nome e di cos'altro? °Io sono una Sua creatura... Sono una Sua devota fedele... Sono un'aspirante.... Ed il mio nome è Roseline° non ''io sono Roseline'' perchè lei non è il suo>>
ROSELINE >> nome, non è un'etichetta. Poi la Somma si dirige verso l'altare ove sta l'Athame... Solo per un momento le sfioran sospettosi pensieri, poi nulla, ed in seguito una nuova domanda. Fissa lo sguardo sul pugnale e riflette...>>
ROSELINE >> dove l'ha già visto? E la risposta giunge facile °La statua della Velata tiene nella mano un pugnale...° e poi tace, alzandosi ora. °Dunque presumo che sia all'Oscura consacrato° silenzio

KAGOME {{ Pressi Altare Maggiore }} - {{ Ancora impassibile, quasi immobile, quasi statuaria. Eppure, non è più salda come era una volta: non c'è più solo la forza e la determinazione del Rosso, nel suo spirito. Un tempo, la si sarebbe potuta vedere facilmente **
KAGOME ** ferma per ore ed ore, all'ingresso della Sacra Struttura, intenta a scrutare l'orizzonte. Ora, tuttavia, non ne ha più bisogno. }} °° [[ Sì. Tuttavia, può essere associato prevalentemente anche ad un altro volto, o a entrambi. Sapete dirmi **
KAGOME ** quale principalmente, e per quale motivo? ]] °° {{ Approfondisce il proprio quesito, la Dama del Lago: stavolta, non perde il proprio tempo chiedendo a chissà chi di ripeterle chissà qual manfrina imparata a memoria in lunghe ore di studio **
KAGOME ** riguardo Lei. Chiede la luce e il buio, chiede il rosso e la scelta vera. Non basterà conoscere qualche cosa. Bisogna che Roseline sia in grado di pensare, di riflettere, di ragionare riguardo ciò che sa di Lei. }} °° [[ Un merlo, della **
KAGOME ** cannella, una ninfea...rosa. Quale di questi elementi è sacro a quale volto, e perchè? ]] °° {{ Continua quel che sembra sempre di più un interrogatorio serrato. Ma è contenta, entro di sè, la Dama del Lago. Infinitamente contenta, perchè **
KAGOME ** ama i suoi doveri. Infine, qualcosa che non c'entra. Forse realmente, forse solo in apparenza. }} °° [[ Avete già incontrato altre Figlie? ]] °° {{ Figlie del tempio, figlie della Triade. Figlie di Kagome del Lago. }}

ROSELINE °°{Pressi altare}°° Annuisce dando segno d'aver inteso, tace per un po', intenta a riflettere, a rammentare gli insegnamente ricevuti ... Tante domande una dietro l'altra. Rimane immota, come granitica statua, pensieri che le >>
ROSELINE >> affollano la mente. Il pugnale a quale altro volto è sacro? Non di certo alla Vergine... E se fosse alla Giusta? Amorevole eppur spietata... °Credo che il pugnale sia sacro anche a Cerridwen, lei che è Giusta° titubante questa volta>>
ROSELINE >> e l'altra domanda della quale non conosce risposta. Eppure tenta, chiude gli occhi, pensa... Associando tra di loro cose già conosciute... °La ninfea è un fiore acquatico dunque credo sia sacro alla Pura, il cui elemento è l'acqua, come>>
ROSELINE >> dimostra la sorgente ai piedi della statua di Arianrhod° si morde il labbro... V'è giunta per mere riflessioni, non ne è certa ed infine... °Ho conosciuto un'iniziata, lady Elysiane° scava nella memoria... Per il resto solo apparizioni>>
ROSELINE >> nessun dialogo con altre Sacerdotesse se ben ricorda

KAGOME {{ Pressi Altare Maggiore }} - {{ Annuisce appena, a sua volta, alle parole dell'aspirante. Cerridwen, la ninfea. Tuttavia, quel segno che apparentemente è d'assenso non cela nient'altro che la manifestazione dell'aver inteso le sue parole: non **
KAGOME ** l'approvazione. Non ancora, forse. Forse mai. Prende tra le mani l'Athame, sollevandolo dall'altare: ne ammira la lama, senza più degnare d'uno sguardo Roseline. E parrebbe quasi l'avesse dimenticata, tanto a lungo durerebbe il silenzio: **
KAGOME ** quando, invece, non è affatto così. E infatti, dopo qualche tempo, forse sol secondi forse lunghi minuti, le labbra della Dama del Lago tornerebbero a riaprirsi, la stella sulla fronte sempre rossa. Ma, tra poco, di certo il mutar del suo **
KAGOME ** colore potrebbe principiare a tradirla, a causa del meriggio che sempre più avanza verso il vespro. }} °° [[ E dunque cannella e merlo, nel vostro ragionamento, rispettivamente a qual volto sarebbero associati? ]] °° {{ Riprende, così, quella *
KAGOME ** parte di quesito lasciato cadere dall'aspirante, tornando a guardarla, e tuttavia non abbassa il pugnale, nè lo posta. E' una minaccia? }} °° [[ Che cosa vi ha detto, Elysiane? Che cosa avete inteso, dall'incontro con lei, riguardo come debba *
KAGOME ** essere una Sua figlia? ]] °° {{ Dovrebbe essere stata d'esempio, la novizia, per quanto un minimo esempio, dato dall'essere figlia da poco tempo. Eppure, ancora ella non sa. Ancora non sa della sua colpa gravissima. Ancora non sa della **
KAGOME ** vergogna di cui s'è macchiata, e della colpa terribile della quale dovrà rispondere innanzi a Lei stessa: non misericordiosa, stavolta, ma sol Giusta, com'è Cerridwen in persona. }}

ROSELINE °°{Pressi altare}°° La Somma sta adesso in silenzio, solo un cenno le rivolge. A ungo sta in silenzio, sollevando il pugnale... Passano i minuti, minuti che sembrano ore, che scivolano addosso all'Aspirante viscosi. E poi ancora domande... >>
ROSELINE >> E in tutto questo nessun sorriso, non un segno di cedimento... Viso come gelido marmo, nonostante il timore e la quasi ormai certezza che da quelle risposte dipenderò la sua ammissione in congrega. Che sia una delegata della Somma?>>
ROSELINE >> che sia la Somma in persona? Ma non si perde in questi quesiti ora... ma riflette, pensa, ancora e ancora... Merlo e Cannella... E fa un'associazione alquanto particolare, basata sul senso della vista... °La cannella è marroncina... e se >>
ROSELINE >> penso a questa spezia mi viene in mente assieme al marrone il rosso, colore di Cerridwen... Dunque per esclusione il merlo dovrebbe essere sacro a Rhiannon, che è però signora dei Corvi...° insicura... Avrà dato le risposte giuste? eppur>>
ROSELINE >> la voce è ferma. °Elysiane mi ha parlato della vostra comunità, della Dea, mi ha chiesto cosa la Dea fosse per me e cosa farei se trovassi un bambino moribondo...° elenca quanto dettole dall'iniziata, senza sapere di procurarle così dei guai

KAGOME {{ Pressi Altare Maggiore }} - {{ Guai? Oh, no. Non avrà guai Elysiane...avrà molto, molto di più. Il volto s'addolcirebbe, durante il discorso di Roseline, ridendo tra sè del ragionamento strampalato che conduce, e che tuttavia la porta alla **
KAGOME ** risposta corretta. Sì, Roseline, sì. Goia vi sarebbe nel suo animo, se non fosse per le ultime parole dell'aspirante. Come. Diamine. Si. E'. Permessa. Cosa. Diamine. Ha. Pensato. Elysiane è nei pasticci. In gravi, seri, tremendi pasticci. **
KAGOME ** Stringe i denti e le labbra, irata. Non è questo il momento, non è questo il tempo. Eppure, è difficile contenere la rabbia che nasce e matura rapida nel suo cuore; v'è pur sempre Cerridwen, entro di lei. Le passioni, gli impulsi. Ma vi è **
KAGOME ** anche la Saggia, vi è anche la Bianca: e consideratevi fortunati che ella ora sia Dama del Lago, o sarebbe già sbottata in parole e gesti decisamente poco carini, mettendosi subito a perlustrare la Sacra Struttura per punire immediatamente **
KAGOME ** quella sciocca novizia troppo orgogliosa e superba per restare al suo posto, e non osare domandare ad una aspirante quel che, invece, è responsabilità sol Sua esigere. Ma non è tempo, questo, di pensare a tutto ciò. Sorride, finalmente, **
KAGOME ** la Signora del tutto: si scioglie il ghiaccio sul viso e l'inespressività dei lineamenti, tradendo la profonda gioia interiore che, da qualche giorno, sempre più intensa l'accompagna. Avvicina l'athame, retto nella mano destra, all'indice **
KAGOME ** della sinistra, pungendosi soltanto, di modo da macchiarlo appena del proprio sangue. Quindi, l'avvicinerebbe a Roseline, senza dire, ancora, alcunch'è: solo accostandolo alla sua fronte, s'ea lo permetterebbe, senza spingere nè ferirla. }} **
KAGOME ** °° [[ In voi, Roseline, io vedo una bambina, una donna, una vecchia. Voi, come ogni creatura femminile, possedete la Sua scintilla. E tuttavia, in talune di noi, essa è più forte. Ravvivata da Lei, riaccesa, più splendente e brillante. **
KAGOME ** Più estesa. ]] °° {{ Movimento, appena, della mano destra in avanti. Punta del pugnale che andrebbe a ferire le carni di Roseline, e a principiare a tracciare il contorno di una stella. Sì, v'è dolore sulla fronte, creatura della Dea. Ma, **
KAGOME ** al contempo, una stretta dolcissima al cuore. Una felicità immensa, una gioia profonda. La senti? L'irradia, la Dama del Lago, come se fosse un Sole e questo fosse il suo universo, grazie ai Suoi doni [Infondere sensazione Liv.6]. Ed al **
KAGOME ** contempo, c'è una stella che brilla, rifulge dei colori di tutto l'arcobaleno, e non c'è più solo il rosso a colorarla, non c'è più quella parvenza da ancella di Cerridwen. La vedi, Roseline? Questa è tua madre. Questa è la dama del lago, **
KAGOME ** questa è donna e Dea insieme, abbandonata, consegnata, annullata in Lei e viva solo per Lei. }} °° [[ Tu sei mia figlia, Roseline dell'Estate. Tu mi conosci, tu mi hai nel tuo cuore, e io ti ho nel mio. Soffrirai, patirai le pene peggiori di **
KAGOME ** tutti i mondi esistenti, e dei quali io sono sovrana. Conoscerai, tuttavia, anche la gioia eterna. Un giorno vedrai gli infanti, nei grembi delle madri. Un giorno ti curerai delle erbe, preparerai amuleti e talismani nel mio nome. Un giorno **
KAGOME ** farai compagnia agli spiriti, e li accudirai. Io reclamerò la tua vita, io ti ucciderò, o ti donerò vita eterna. ]] °° {{ Gocciola, il dito. Gocciola il sangue, fluisce il potere, si accende una nuova stella su una nuova, adolescente fronte. **
KAGOME ** }} °° [[ Tu, da oggi, sei mia serva. Tu, da oggi, sei mia figlia. Benvenuta, iniziata del Tempio. ]] °° {{ Sorride. Sorride, sorride, sorride. Non è più fredda come il ghiaccio, lo vedi Roseline? E' gioia, quello sul volto della dama del Lago.*
KAGOME ** Gioia pura, mentre la Stella ancora brilla d'arcobaleno [Luce di Stella Liv.6]. E' felice, Kagome del Lago. E', ancora una volta, madre d'ogni cosa. Ed ha una nuova creatura da vegliare, in nome Suo. }}

ROSELINE °° {Pressi altare}°° La Somma serra le labbra... Rimane in silenzio poi un sorriso si va disegnando sulle sue labbra. Segue ansiosa i suoi movimenti la ragazza, mentre il vespro sempre più s'avvicina. Il pugnale vien preso dalla Domina>>
ROSELINE >> che si ferisce un dito per poi posarlo sulla sua fronte. Non si ritrae la giovine, nemmeno quando il pugnale viene posato sulla sua fronte ad incider la stella.Permane immobile la fanciulla e prova dolore. E in quel dolore sorride>>
ROSELINE >> sorride come la Dama del lago, la cui stella ora brilla di tutti i colori... Ed è felice, immensamente. La gioia la pervade quando la stella calca la sua pelle. Ascolta le parole della Domina come in un sogno e poi>>
ROSELINE >> cade ai suoi piedi in ginocchio... E il sorriso non l'abbandona... °Mia Signora... Sono Sua... Sono Vostra°


o0)O(0o Nivienne dell'Estate o0)O(0o
Pura Estasi di Fuoco e Fiamme
Polvere di Stelle

Figlia di Cerridwen








Brucia, difendi, attacca.
Lei così ha deciso.
Sarai la Guerriera che incute timore,
la Madre che protegge ogni Suo figlio,
la Giusta che mai permetterà al Caos di dominare.

o0)O(0o La Fenice o0)O(0o

Sii forte,
Sii gentile,
Sii bellissima.

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