Forum delle Sacerdotesse del gioco di ruolo Isola di Avalon

Questo forum fa riferimento all'ambientazione Fantasy www.isoladiavalon.net

Nomi e riferimenti usati in questo forum sono frutto di pura fantasia e si riferiscono al gioco in oggetto.






Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

)O( Beltane 2009 )O(

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2009 01:13
OFFLINE
Post: 967
Sesso: Femminile
Luna Gelida
12/11/2009 01:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

)O(Riassunto)O(

Le ancelle della Triade si radunano al Tor per festeggiare la notte di Beltane. Una celebrazione solenne, scandita dal ritmo dei tamburi della valle che annunciano l’arrivo della tempo della Giusta, una celebrazione che culminerà con la manifestazione di Cerridwen, un volto sfocato che le ancelle vedranno sospesa nel fumo mentre una voce, la voce della Signora del Cerchio, risuonerà nella mente delle ancelle.



)O(Commento)O(

Si, abbiamo ballato attorno al fuoco! Un grazie a tutele giocatrici per questo rito decisamente spettacolare secondo me… dobbiamo farli più spessooo!!!





MISTRAL {Sentiero->Cima tor}Notte di stelle trapunta, notte di piccole luci che danzano oltr la coltre oscura che fremono come candele al vento, come la fiamma della torcia accesa al sacro fuoco che solenne tiene stretta nella man dritta. Notte di magie, notte di passione, notte di fiamme che scalderanno animi, riscalderanno passioni antiche e sopite. Il viso della mezzosangue sereno par bearsi del vento caldo, brezza leggere e gentile che dalla vetta ormai vicina spira. I capelli sciolti sulle spalle esili, pallide, figura di marmo contro il rosso della veste, quella della Magistra dei Simboli, Custode dei tesori del tempio. Non v’è una stella per la rossa, non v’è una sua ancella prediletta… e quindi questa notte, la processione delle figlie della Dea l’apre la mezzosangue, minuta e fiera nel passo. Una danza quasi il solenne e sinuoso incedere, piedi scalzi che leggeri si posano sull’erba. Eccola, raggiunge la vetta la figlia della Giusta, prima della processione ad osservare la pira attorno all’altare al centro delle pietre antiche. Sorride, sorride mentre la fiamma sacra disegna sul suo viso arabeschi di mille e mille forme che ad ogni suo passo cupi si miscelano sulle carmi pallide. Sorride tronfia, solenne, il petto s’alza e s’abbassa regolare mentre estatica procede, mai il passo arresta ma una volta giunta in vetta, verso la pira muoverà. Verso il cerchio. Cerchio che percorrerà nel senso del sole per poi fermarsi isolo quando tutte le altre consorelle nel cerchio avran preso posto. Ispira profondamente la mezzosangue… freme la mano sinistra che stretta tiene una candela rossa, spenta. Freme la fiamma innanzi al suo viso, fiamma che danza al vento tiepido del Tor che danza quando assieme alle altre rappresentanti delle te stelle s’appresta a compiere un passo innanzi verso l’altare…



NIVIENNE { Sentiero --> Tor } – { Lento l’incedere della Sapiente del Meriggio sulla collina che conduce al Sacro Tor, molte volte ha solcato quel sentiero, a volte correndo, a volte chiacchierando, altre ridendo, eppure le sembra sempre la prima volta. le sue smeraldine iridi si stagliassero verso l’orizzonte e verso quel manto erboso che la Triade con tanto amore protegge. Il vento seducente del Vespro le scompiglia i capelli oltre le spalle, mentre crepita la fiamma della candela rossa che tiene fra le mani. È Beltane, finalmente il risveglio della Giusta è Giunto, sorride Nivienne del Meriggio, sa che la febbricitante attesa con la quale attendeva questo momento è finalmente finita. Il sangue le pulsa nelle vene più velocemente, cosa che le accade prima dell’inizio di ogni rituale, ma questa notte è diversa. È la Notte della Rossa Signora. Silenzio sul sentiero della collina che conduce al Sacro Tor, eppure a pochi passi da lei, Mistral, la Magistra dei Simboli apre la fila, portando con sé la Fiaccola Ardente. Ed anche se non vede le sue Consorelle è consapevole che la stiano seguendo, piccola processione che termina sulla Collina del Tor, fra quel Cerchio di Pietre silenzioso spettatore di rituali e festività. Si avvicina l’Ancella all’Altare, dirigendosi oltre la pira spenta ed andando a prender posto accanto a Mistral dei Simboli e più precisamente alla sua destra. Solo uno sguardo le rivolgerà, che parrà quasi ardente alla luce della candela che permane poco distante dal suo sguardo, carico di febbricitante attesa. }



NIXI (sentiero-->tor) la falce di luna troneggia luminosa nella scura volta del cielo spruzzata di stelle dorate. Limpida è la serata sulla sacra collina. Beltane. Oggi c'è qualcosa nell'aria sebbene lei non sia in grado di distinguere, ma forse è soltanto l'emozione per il primo rito a cui lei parteciperà da quando la sua vita nel Tempio era iniziata. In fila sono le Sue Figlie, si accingono a salire il colle. L'Iniziata è un punto verde in mezzo tra il Rosso e il Bianco. Nivienne è innanzi a lei, Mitrhil la segue. Tra le mani tenute alzate al livello del ventre, tiene una candela rossa accesa. Molti sono i lumi accesi, potrebbero sembrare tante piccole lucciole nell'oscurità della notte. La notte di Beltane... non conosce ancora tutte le festività, ma ha compreso che questa è legata alla Giusta. Cammina la l'Iniziata, percorre il sentiero insieme alle sorelle che oggi si riuniscono per festeggiare. La lieve brezza del Tor inizia a spirare come sempre, agitando vesti e capelli. Oscillano le fiamme sulle candele. Senso d'attesa, emozione, forse un po' di nervosismo, non c'è tempo perchè la sua mente vaghi lontano questa notte, notte della Rossa Signora. Ora la cima del Tor è raggiunta. Una casta di legna sta vicina all'altare di pietra, dove poi il rito verrà officiato. Intorno a loro, alte e imponenti si stagliano le pietre sacre, come un recinto protettivo. Silenzio per ora, solo rumori di vesti che strisciano sul terreno, di lievi passi sulla verde erba. Le Sue Figlie si dispongono intorno all'altare, in cerchio. Un cerchio fatto di bianco, rosso e nero... e anche un puntino di verde.>>>



MITRHIL { sentiero -> Cima Tor } { Notte di luna crescente, notte di fulgide stelle, notte in cui si celebra la festa del fuoco; notte di amori, notti di passioni, notte di sacralità, notte di purificazione. Notte della Rossa Signora. Notte di Cerridwen. I fuochi saranno accesi per tutte le terre, il bestiame sarà purificato e gli amanti si consacreranno l’uno all’altra. Beltane è giunta e tu, nel tuo abito bicromatico che dei cieli tersi sembra aver rubato i suoi colori, avanzi insieme alle tue consorelle. Non ricadono i lunghi fili d’oro, ma ordinati e raccolti in quelle minuscole treccioline per poi essere interamente tirate e avvolte sul capo, così da lasciare il collo libero; solo l’amuleto, a forma di stella, pesa sulla nivea pelle. Un peso che porti volentieri e che è la tua stessa forza. Sguardo d’argento, dolce, sereno che scruta questa notte dove l’oscurità non sembra opprimente. Segui in silenzio quella piccola processione dove e la Magistra dei Simboli ad aprirvi la strada. Dietro, ognuna di voi a rappresentare i volti della Dea. Stringi tra le mani una candela blu, il cui stoppino è ancora immacolato. I dolmen si stagliano ancor più scuri sulla sacra cima, e proprio al centro di quell’anello di pietre, l’altare vi attende… e così attorno ad esso vi disporrete. Alla tua destra Nixi, giovane iniziata, alla tua sinistra la sacerdotessa del vespro, Hagall. Scorre veloce lo sguardo sulle altre sacerdotesse, finendo sul volto della stella del vespro che chiude questa processione. La pira, il cui profumo di betulla pervade l’aria, attende di essere accesa, attende di essere consumata dal sacro fuoco. }



HAGALL { Sentiero -> Cima Tor } • { Ci sono bambini con le mani pulite d’acqua o sporche di fango, le sue sono decorate di Terra. Terra bruna che risalta appena sulla carnagione già scura della Sacerdotessa. Nessuno sa cosa rappresentino quei segni tribali, e forse non lo sa nemmeno lei, ma che importa? Tiene alto il mento mentre cammina, fiera nel portamento e leggermente più alta nella statura da quando è giunta a Tempio. Sta crescendo a Figlia minore di Rhiannon, la sua Ruota gira inesorabile come quella che oggi le ha condotte fino a Beltane. Notte di Passione, Notte di Fuoco. Notte. La Processione delle Vestali risale le pendici del Sacro Tor come torrente multicolore che scorre al contrario. La Vespertina tiene nella mano destra una candela Nera accesa, Nera come la Stellina che ha tatuata in fronte. La mancina giace invece lungo il fianco che le spetta. E lei avanza seguendo Mitrhil e precedendo Martia. Il silenzio è adagiato mollemente sulla sua bocca tenendola chiusa in un morbido abbraccio di carne e respiri }



MARTIA { Sentiero -> Tor } . { Affiorano alternativamente le punte dei piedi scalzi oltre l’orlo della bicroma veste, come ali di libellula che leggere si librano sul suolo; avanza la Sapiente nella notte serena, appena schiarita dalla pallida falce argentea, avanza senza un sorriso, senza un’espressione sul volto ch’è un marmo perfetto, scheggiato da profonde occhiaie scure. Occhi di ghiaccio osservano il proprio cammino, ricalcando le orme delle Sorelle, di Hagall in particolare. E’ Beltane, dovrebbe esservi un minimo di calore, di lietezza nel cuore ed invece è sceso il gelo. Dovrebbe esser notte di passione, di fuochi e d’amori… invece fa freddo nell’animo di Martia, pur avvertendo l’affetto delle Sorelle, di coloro che ormai hanno imparato a leggere nelle artiche iridi di lei. L’abito nero e bianco quasi sembra pesare su di lei, ch’ha le spalle lievemente incurvate, quasi reggesse chissà qual macigno - come Atlante sosteneva il mondo – e le stoffe sembrano così incredibilmente abbondanti per avvolgere il corpo magro d’ea, provato da digiuni e da angustie d’altro genere. Ambo i gomiti son piegati in modo che le dita affusolate, sottili si stringano intorno al nero stelo acceso che reca con sé ed il passo è cadenzato con quello delle Sorelle. Avanti a lei la piccola Hagall, dietro la Maestra, la sua Stella. Cammina fra coloro che più di tutte avverte vicine il Nero Bocciolo ed è forse questo pensiero ad acquietarla un poco, mentre il fiato si fa un poco più pesante a causa della salita più ripida. Giunge la processione infine a tornar a camminare in piano, raggiungendo la cima del Sacro Tor: ultimi passi vengon compiuti per raggiungere il cerchio composto di rami di betulla ed oltrepassarlo, disponendosi in circolo, con la fiammella della candela ad un passo dal volto, a renderlo forse più spettrale in un gioco di chiaroscuro. Ed il Silenzio, il Silenzio regna in questo momento, intaccato soltanto dal fruscio delle fronde alla notturna brezza e dal canto dei grilli. E’ la notte dei Fuochi, è la notte di Cerridwen… che tu possa tornare a sorridere Blàth, almeno per questa sera. }°°



CALLISTA {.Sentiero per il Tor.} . Proprio come colei che termina la Ruota dell'Anno, come la sigillatrice dei cancelli della morte, è la mezzelfa a chiudere il corteo delle sacerdotesse. Un passo dopo l'altro, silente la sua voce e muta perfino l'espressione, che nulla lascia trapelare. Fisso il suo pallido volto sulla candela dal colore della terra che tiene stretta nell'abbraccio delle due gemelle d'alabastro, spenta, priva di vita. Fruscii di stoffe interrompono i suoi pensieri, così distanti dalla realtà, abiti di differenti colori che la spirale della sacra collina percorrono, tra i filari di meli che la dolce delizia rilasciano nella brezza che più insistente si fa, man mano che la salita diventa ripida. Innanzi a lei, la sua Sapiente, sottile come lo è anche colei che la precede. Assieme porteranno la parola dell'Anziana, in questo periodo che appare così lontano alla loro Signora, in questo momento ove il fuoco e la passione bruceranno, tra le fiamme di Cerridwen. E perfino lo stesso colore dorato dei capelli le unisce, oltre ad una veste che scivola su quel corpo esile, privato a lungo dal solido cibo, così ampio da farla apparire ancora più denutrita. Ma vigile è il suo sguardo, penetranti i suoi verdi occhi quando l'ultimo passo sul sentiero viene compiuto. Risplende il cerchio dei dolmen sotto la fievole luce argentata della luna, neonata ancora. O forse è il tempo della festa, di Beltane che giunge, della terra che par esplodere sotto le sue candide estremità. Canta per lei quel terreno, danzano le pietre. E non sono sole, vi sono le anime che ondeggiano in quel ballo. Sì, arriva anche Callista degli Spiriti. Già le altre sorelle si sono disposte nel Cerchio aperto dalla Magistra dei Simboli, già il suo posto è stato segnato, tra Martia e la sorella di razza. Ed una pira a distanziarla dalle sorelle dal lato opposto, un fascio di rami di betulla, pronti per essere arsi, in questa notte.





MISTRAL {Cima Tor- Cerchio} S’arresta il passo, un cerchio nel cerchio quello formato dalla minuta ancella e dalle consorelle… inspira profondamente… e sorride. Come chi gode d’un momento che da tempo attendea e di quest’attimo si bea, sorride…come il guerriero che assaporata la battaglia torni alla sua dimora, come la madre che accarezza il suo primogenito per la prima volta…socchiude appena gl’occhi, conscia della presenza forte accanto a lei della vespertina stella e della sapiente dell’alba, conscia della presenza delle sorelle attorno a lei riunite nel Cerchio… sorride, tronfia, fiera. E in un gesto che par dettato più dallo spirito e dalla vista le braccia solleverebbe, all’unisono con le consorelle. Alta la torcia, alto il fuoco sacro e la rossa candela ancora spenta. Alto lo sguardo di rapace, assente perso tra le stelle e il bagliore della fiamma sacra. E una voce, la sua, una voce che già par lontana alla mente cosciente si leva dalla minuta imago, forte, solenne, musicale come sa essere quella dei figli della stirpe antica, una voce che sarà eco nell’eco a quella delle consorelle “Eccoci, Sorelle delle Tre Stelle! …Riunite nella Notte in cui il Fuoco è Padrone dell’Isola Sacra!...Cerridwen.. Rossa Signora…Stella e Madre, finalmente Beltane è Giunto ! …e con esso Ardono le Vostre Fiamme! …La Terra si prepara ad Accogliervi, …che Inizi la Raccolta dei Vostri Frutti! …Il Tempo è Giunto!...Il Tempo è Maturo!Vi invochiamo Giusta, bruci ogni cosa sulla quale si posano i vostri occhi di Fuoco!” e piano le braccia ridiscenderanno, lo sguardo che piano s’era levato ad osservar la danza eterna della fiamma sacra ridiscende, occhi di rapace che scendono piano assenti, lontani già. occhi che si posan sul centro del cerchio mentre piano d’un passo retrocede, senza voltarsi movenze fluide sinuose le sue…. Diverse forse dal solito suo portamento. E immota resterà in attesa, il capo alto e fiero, il crine sciolto che appena danza al vento la fiaccola ancor ardente all’altezza del viso…



NIVIENNE { Tor (pressi Altare)} – { Brillano la luna e le stelle rischiarando la notte e donando riflessi argentati agli alberi, al manto erboso ed alle sue creature. Eppure in questa notte presto il Rosso prenderà il sopravvento e predominerà sull’Isola Sacra, ecco cosa attende Nivienne del Meriggio e cosa ha atteso per tutto l’inverno, impazientemente forse ed ora finalmente la Ruota ha girato. Beltane, è Giunto, Notte di Fuoco e Passione, Notte di Amore ed Ardore. Le smeraldine iridi si posano sulle Sorelle, soffermandosi pochi secondi sullo sguardo di ognuna, in attesa, attesa carica di emozione. La voce di Mistral dei Simboli, di Callista del Vespro e di Mithril si alzano all’unisono, il Rituale è cominciato. Il tiepido vento che soffia perennemente sul Tor pare assottigliarsi ed il tempo fermarsi, antiche parole, antichi gesti per rendere omaggio a Colei che del Cerchio è Sovrana. Piccoli brividi la scuotono, mentre le palpebre si socchiudono in NIVIENNE mentre si concentra in quel contatto con la Madre che da tempo attendeva, Beltane. Sorride l’Ancella nello stesso istante in cui la rossa stella che ha tatuata sulla fronte comincia a rifulgere di sfumature rossastre (//Luce di Stella lv. 3). Nello stesso istante uno stato di benessere avvolge le proprie membra e quelle delle Sorelle, fortificandole. Sa che se decidesse di aprire gli occhi anche le stelle sulla fronte delle sue Sorelle avrebbero già cominciato a brillare. }



NIXI (cima tor) l'Iniziata rimane ferma al suo posto nel cerchio, immobile, con i mano la candela. Trattiene quasi il fiato, in attesa. Si fanno avanti le tre Stelle, parole che suonano di sacro vengono pronunciate. Parole di inno, di invito a festeggiare Colei che oggi giunge. Come sono diverse le voci che si levano, elevate e vigorose, trascinanti. Dev'essere la notte del Fuoco. Contentezza istintiva nasce nel suo animo. Festa... come si può non essere felici? Lei con gli occhi fissi su di loro e sull'altare rimane, vaga di tanto in tanto verso la volta punteggiata di minuscole perline dorate. Il volto giovanile, bianco, che talvolta potrebbe far dimenticare che la sua proprietaria non è più bambina e sereno come al solito, ma tutto il suo minuto corpo freme dalla curiosità. Arde la vermiglia candela tra le sue mani, rossa, illumina quasi impercettibilmente il suo viso. Sa della presenza delle sorelle, anche chiudendo gli occhi, sa che ci sono. Ancora la curiosità che fa fremere tutta la sua minuta figura non da segno di voler scomparire e nemmeno lei vuol cacciarla. Silente, ma attenta nel seguire quel che accade.



MITRHIL { Cima Tor – Cerchio } { fanciulle che solenne chiudono quel cerchio intorno all’altare. Dolce è il sorriso che lentamente si delineerà su quel volto, chiaro e fresco come l’acqua che di Arianrhod appartiene. Ma questa è la notte della Rossa. Sosti ancora mentre i vostri occhi si incontrano e poi, come se fossi mossa da una mano invisibile, insieme alla Magistra dei Simboli e alla stella del vespro, avanzerai verso l’altare sollevando le braccia verso la volta scura, verso quella culla d’argento. Ti inumidirai appena le labbra, boccioli di rosa in fiore dischiuse ai primi raggi del tiepido sole, proclamando insieme alle tue consorelle. } Eccoci, Sorelle delle Tre Stelle, Riunite nella Notte In cui il Fuoco è Padrone dell’Isola Sacra. Cerridwen, Rossa Signora, Stella e Madre, finalmente Beltane è Giunto e con esso Ardono le Vostre Fiamme! La Terra si prepara ad AccoglierVi, che Inizi la Raccolta dei Vostri Frutti! Il Tempo è Giunto, Il Tempo è Maturo. Vi invochiamo Giusta, bruci ogni cosa sulla quale si posano i vostri occhi di Fuoco! { Parole in musica che nella voce di soprano leggera si elevano come filo di fumo argentato verso le stelle silenti. Scendono le braccia nuovamente lungo il corpo, aggraziata nei movimenti, gentile e garbata tornerai a chiudere nuovamente il cerchio, lasciando Callista, la stella del vespro, l’unica davanti a quell’altare. }



CALLISTA {.Tor.Altare} . Piccole luci accese risplendono nella notte di Beltane. Poco lontano, forse già nei boschetti attorno alla sacra collina, ci sarà chi festeggierà con passione questa festa. Ma ogni pensiero di queste Figlie del Tempio è rivolto al cambiamento, al nuovo volto della Ruota che ora prende possesso d'ogni cosa. Così è anche per la Stella del Vespro, che nuovo passo muove, in perfetta sincronia con la Magistra del Meriggio e la Sapiente dell'Alba, ad un muto segnale al quale tutte e tre rispondono. Si levano verso la volta stellata le sue braccia, discende la nera stoffa delle maniche, svelando un pallido incarnato che stringe senza troppa forza la poca carne della mezzelfa { Eccoci, Sorelle delle Tre Stelle, riunite nella Notte in cui il Fuoco è Padrone dell’Isola Sacra } Grave la sua voce, profonda come sempre, gracchiante ed in netto risalto con i canti soavi delle sorelle, sì da risultare stonata nel nuovo cerchio formatosi, accanto all'altare { Cerridwen, Rossa Signora, Stella e Madre, finalmente Beltane è Giunto e con esso Ardono le Vostre Fiamme } Le mani ancora stringono la candela marrone priva di vita, ma è la nera stella tatuata sulla sua fronte a risplendere d'argento, ad unirsi al bianco e al rosso, a fondersi per creare un nuovo colore {//Luce di Stella liv.5} { La Terra si prepara ad AccoglierVi, che Inizi la Raccolta dei Vostri Frutti! Il Tempo è Giunto, Il Tempo è Maturo. Vi invochiamo Giusta, bruci ogni cosa sulla quale si posano i vostri occhi di Fuoco!} E la terra trema per lei, prediletta della Saggia. Tamburi, tuoni, la Sua potenza sta giungendo, non la sentite?



HAGALL { Cima Tor } • { Ed ecco che i piedi scalzi la conducono in cima al punto più alto dell’Isola, quello più vicino al Cielo. Quello più silenzioso e quieto. Come sembrano vicine le stelle da quel punto, come sembra fresca l’erba. Si dispongono in cerchio, come di consueto, lasciando che le Tre Stelle, o chi ne fa le veci, abbia modo di principiare l’invocazione. E si chiudono gli occhi della Grandine, che tiene la candela all’altezza del ventre. In silenzio quella che l’ha Scelta come propria Ancella, quella che, pur non essendo il Volto che viene festeggiato stanotte, fa comunque parte della Triade cara a tutte loro. E lei la sente, e la stella che ha tatuata in fronte comincia a svegliarsi tremolando appena, quasi fosse viva. La luce attorno sembra venir risucchiata da quel marchio in mezzo agli occhi ed esso inghiotte il tenue bagliore che lo circonda come fosse la bocca stessa del Buio } . { Luce di Stella Liv. 1 }



MARTIA { Sentiero -> Tor } . { Infine lo sguardo ceruleo vien sollevato da terra per andarsi a posare sul volto d’ogni Ancella, specchiandosi negl’occhi delle altre, cercando forse di carpire la loro energia, la loro serenità, almeno apparente. S’apre il Cerchio, le tre Stelle all’unisono esprimono la prima invocazione alla Giusta. E’ forse allora che l’animo della ragazzina – in piena crisi adolescenziale – s’acquieta un istante e che la magia, l’emozione incominciano a trapelare. La senti, Martia, la forza di Cerridwen, questa notte? Avverti questo canto della Natura intorno a te a celebrare Colei che del Fuoco è domina? Le palpebre calano fino a celar le acquemarine dei suoi occhi, le bionde ciglia baciano le gote ed una timida lacrima affiora su quel volto di pietra, segnando una riga sulla guancia e l’arrendersi, almeno per questa notte, a quel Fantasma che ancora non la vuol lasciare in pace. L’angoscia, quella stretta morsa che per giorni s’è legata indissolubilmente allo stomaco d’ea, sembra allentarsi. Le voci delle Sorelle s’ergono nella notte placida e punteggiata di infiniti baluginii ed il cuore incomincia ad unirsi a quel Rito, perdendo quell’egoismo che momentaneamente avea preso il sopravvento. Non è il momento di pensare a te, Martia. Non è il momento d’esser vittima. Le palpebre vengon infine risollevate e gl’occhi artici si ritrovano ad osservar la lingua di fuoco che lenta consuma lo stoppino della nera candela, mentre la nera stellina sulla fronte d’ea incomincia a rifulgere di scura luce, come pozzo che attiri i raggi di luna entro di sé (//Luce di Stella liv.3) unendosi al silente coro delle altre Ancelle. Trema la terra sotto i piedi, l’avverte vibrare e scuotersi ed in Silenzio, nell’animo, gioisce. Perché ora forse sa che si trattava soltanto d’una prova. }



CALLISTA {.Tor.Altare} . Serrate ritornano le sue sottili labbra, fissi sulla pira spenta di betulla i verdi occhi, il viso come una maschera di bianca porcellana, che il nulla riflette. Ma il suo sguardo si è già spinto oltre, illuminato dall'argentea luce che dalla fronte è nata, donandole la fierezza d'essere degna di quel Dono e di poter ora invocare la Saggia, il Volto Oscuro che nelle tenebre ancora rimane { Rhiannon, Nera Signora, Stella e Velata, Beltane è giunto e Vi chiedo di benedire con la Vostra Saggezza il Tempo della Madre Guerriera } E' rimasta sola innanzi all'altare, la presenza della dolce Mitrhil e della focosa Mistral è scemata lentamente. Eppure sono ancora tutte lì, ma la mezzelfa forse non le sente più. E' sola. Lei e l'Oscura. { Signora degli Spiriti, ancora il Vostro Tempo non è giunto, ma attende inesorabile nell’ombra misteriosa }. Ridotta ad un mormorio la sua voce, come se solamente ad Ella stia parlando, nonostante le braccia rimangano levate verso le stelle, riscendendo solamente quando le ultime parole diverranno verità sulle sue labbra { Ora è il tempo della Signora del Fuoco, Vengano le Fiamme e divampino con tutta la loro Forza! È il Tempo della Giusta } Muore così la sua voce, soffocata dal suo chinarsi verso l'altare, ove la candela del colore della terra poserà sulla fredda roccia. Poi, un passo indietro, per tornare nell'iniziale posizione, accanto alla vespertina Sapiente. Brilla ancora, la sua stella, non per rinforzare il suo spirito, non questa volta, ma per gioire del momento trascorso.



MITRHIL { Cima tor | Altare } { La signora dei corvi, maestosa, severa forse nel suo tono imperioso, ha invocato Rhiannon perché si celebri la notte della Giusta. Lontani tamburi si odono nelle valli, lì dove i primi fuochi sono già accesi, ritmi incessanti, danze intorno alle pire infuocate. Tutto questo appartiene al tuo passato e al tuo presente, del tuo futuro non puoi esser certa… ma ora è tempo che anche Arianrhod venga invocata cosicché la Rossa possa definitivamente mostrarsi. Avanzi nuovamente, come la più leggera delle brezze primaverili, ad occupar il posto di Callista, sistemando la candela blu sulla sinistra, ad una spanna da quella della Stella del vespro. Il capo si inclina verso la volta scura, nuovamente a mirar la luna che vi illumina i volti e nuovamente la tua voce si leverà nel silenzio. } Arianrhod, Bianca Signora, Stella e Vergine Sposa, Beltane è Giunto e Vi Chiedo di lasciare il posto alla Madre Guerriera! Signora delle Acque, Avete regnato nel Vostro Splendore, ma ora è il Tempo della Signora del Fuoco, Vengano le Fiamme E Divampino con tutta la loro Forza! È il Tempo della Giusta! { e mentre la tua voce si farà sempre più incalzante, la stella sulla tua fronte comincerà a risplendere di quella luce bianca [// luce di stella lvl 3] aumentando di intensità seguendo il ritmo della tua stessa voce, rifulgendo così insieme alle altre. Il tempo della Vergine è concluso, abbassi nuovamente le braccia facendo un passo indietro, per lasciare nuovamente il posto alla Magistra dei Simboli che, con la sua invocazione, chiamerà Cerridwen a mostrarsi, così di aprire definitivamente il suo tempo.



MISTRAL Piccola, minuta, parrebbe solo una bambina se non fosse per le forme perfette che dalla veste stretta stanotte non è difficile discernere. Forme perfette, mature, di donna. Forme su cui danza l’ombre scaturite dal fuoco, ombre che Piccola, minuta, parrebbe solo una bambina se non fosse per le forme perfette che dalla veste stretta stanotte non è difficile discernere. Forme perfette, mature, di donna. Forme su cui danza l’ombre scaturite dal fuoco, ombre che s’allargano e si restringon sulla veste, ombre che paion chiazze di sangue che s’allarga e si ritira, come onde di un mare in tumulto. Un passo innanzi infine… e la candela che sinora stretta tenea celata nella mano sinistra sull’altare appoggia, in piedi salda tra la candela marrone e quella portata dalla bianca consorella. È spenta ancor la fiamma sulla rossa candela. Si ritrae piano la figlia della Giusta, il petto s’alza e s’abbassa sempre più veloce… chi potrà sentirlo? Vibrante, frenetico… sta giungendo il tempo della passione, dell’amore… giunge il tempo della Rossa! Chi potrà sentirlo vibrare, correre… con la forza di un cavallo brado, con l’eleganza di una farfalla, con l’ardore dei baci d’amante? Freme la minuta imago della Magistra… freme avvolta dal calore avvolta dallo spirito delle consorelle tutte… spiriti che i questa notte alla Signora del Cerchio si volgono. E la voce leva la rossa fiamma mentre piano, solenne, sinuosa, qual fiera predatrice che alla preda s’avvicini, quale amante sinuosa, sinuosa fiera eppur solenne come madre amorevole e severa alla pira s’avvicina… lo sguardo assente, vuoto, occhi di ghiaccio in cui danzano i riflessi delle fiamme, occhi assenti anche quando giunge innanzi alla pira. E qui s’arresta. Gl’occhi dalle fiamme carpiti, alle fiamme consegnati…fiamme che innanzi al viso danzano, rosso bagliore della stella sulla fronte che par rispondere a quella danza [luce di stella liv 4]. una pausa, il viso s’è fatto austero. Lesta la man dritta si leva, la fiaccola alta sopra la testa si solleva, brandita come una spada di folgore. inspira profondamente la mezzosangue,e la voce, forte, alfin si leva, solenne e forte una preghiera che l’ancella alla Signora volge “Cerridwen! …Rossa Signora, Stella ed Amante …finalmente Beltane è Giunto e con esso Ardono le Tue Fiamme!” è una corda vibrante la sua voce, la corda di un violino, un tamburo di guerra il passo… chi potrà sentire quello che la figlia della Rossa sente ora? “Signora del Fuoco, Giusta e Guerriera, l’Alba tramonta, il Vespro è lontano….È il tuo Tempo Ora! Il Tempo… è Maturo!” scandisce l’ultime parole, solenne poi la mano che la fiaccola stringe piano cala verso la pira “Io ti Invoco Madre, quale tua umile Figlia … Signora del Cerchio… Innalzati dal Fuoco e …Divampa… con tutta la tua Forza!”si perde nel crepitar di fiamme l’ultimo eco della voce alta e melodiosa della mezzosangue, la fiamma sacra alla pira verrebbe consegnata, sul legno verrebbe adagiata… e ora so ora la forza della Dea si manifesterebbe… arderebbe la pira tutta… un fuoco che attorno a loro divampa… un fuoco che parrebbe avvolgere tutte le sacerdotesse… quelle fiamme di cui lo spirito della mezzosangue par bearsi… come la notte, quella notte in cui nelle fiamme fosti riforgiata… solleva la testa, le braccia aperte lungo i fianchi discendono, gli occhi appena socchiusi… mentre un fumo denso si leverebbe dalle candele sull’altare che or sarebbero accese..



NIVIENNE { Tor (pressi Altare)} – { Ferma e silente permane l’Ancella del Meriggio, il vento pare non scompigliarle più i riccioli corvini che le incorniciano il viso roseo e le efelidi risaltano quasi impercettibilmente sul naso e sulle guance. Alla luce fioca della Rossa candela, che tiene con entrambe le mani a poca distanza dal viso, le sue labbra rosse pion infuocate, forse perché per l’attesa e l’emozione, fino a qualche istante prima dell’inizio del Rito le umettava in continuazione. Si susseguono lente e cadenzate le invocazioni alle Tre Stelle in quel Cerchio che par diventato l’estensione della Dea, amichevole e confortevole, come un abito indossato tanto a lungo da assumere la forma di chi lo porta. Riesce a percepire il Potere nascosto come la luce celata dietro l’ombra nelle parole di Callista, Rhiannon è ancor lontana, celata nell’ombra, sino al momento in cui ingloberà l’Isola Sacra fra le sue spire; in quelle di Mitrhil, la cui Stella alla quale è votata cede il posto al Meriggio, a Cerridwen, alla Signora del Cerchio. Sorride ascoltando le parole di Mistral dei Simboli, istante in cui aprirà gli occhi, quasi a voler unire la sua voce a quella di Ea, quasi a voler urlare, ad Invocarla anche lei. Si, Rossa Signora, innalzati dal Fuoco e Divampa con tutta la tua Forza! Gioisce il suo animo, quasi a voler urlare al termine dell’Invocazione, non comprende se la differenza dipende dalla propria anima o da quel momento solenne, eppure i nervi le vibrano ed il sangue le ronza nelle vene. Non la sentite la sua Potenza? Il suo Ardore? Non sentite la Grandezza di Cerridwen? Rendete omaggio alla Giusta! Rifulge ancora la stellina sulla sua fronte brillando di riflessi rossastri (//Luce di Stella lv. 3) }



NIXI (tor) occhi fissi puntati su quel che accade, ancora. Immota, rigida è la sua posa, ma quasi non fa caso a quella posa. La candela rossa, tra le sue mani si consuma lentamente, passano i minuti, ma lei non pone attenzione a ciò. Lo sguardo gira per un attimo lungo il cerchio intorno al sacro altare, per poi tornare su Callista, che dinnanzi a esso, parla. La Velata ora viene invocata. Osserva l'Iniziata con un interesse che non accenna a scemare. Cosa aveva immaginato riguardo al rituale, ora nemmeno lo ricorda più. Solo il presente è al centro del suo pensiero adesso. Le voci di Mitrhil, che alla Pura son rivolta, e Mistral, che con forte voce chiama Colei a cui questa notte è dedicata, seguono, così diverse, diversissime... Le loro invocazioni risuonano nella sua testa, ognuna è rivolta a richiamare la Triade in questa notte che appartiene alla Rossa Signora. La pira prende fuoco, le fiamme rosse avvolgono. Una luce dorata ora illumina dolcemente le Ancelle raccolte in cerchio sulla cima del sacro tor, un fuoco divampante ricco d'energia. Ma esso ora par propagarsi, avvolgere tutte le sacerdotesse del cerchio, coprirle con il suo color rosso e oro. Come descrivere la meraviglia di un'Iniziata che per la prima volta vede un fatto simile? La si apre appena, gli occhi azzurri vorticano velocemente tutto intorno, granati, spalancati. Stupore quasi incontenibile, ma la contentezza è superiore. Un sorriso si disegna sul suo bianco viso, di certo non potrebbe essere diversamente...



MARTIA { Tor ° Altare } . { Favella Callista, invoca l’Oscura un passo avanti a lei ed il terreno vibra ancora, avverte un brulichio impossessarsi delle sue inferiori estremità e quando la Mezz’elfa arretra avanza Mitrhil la Bianca e quindi, per ultima, la Magistra dei Simboli. Non appena quest’ultima avrà terminato la propria invocazione ed avrà acceso la Pira il fuoco principierà a lambire la catasta di legna e le tre candele spente deposte sull’Altare s’accenderanno simultaneamente, senza che visibile mano ne abbia contaminato lo stoppino. Marrone, Blu e Rossa. E quell’esplosione di piccole luci sembrerà estendersi ad ogni Ancella, ogni parte di quel Cerchio Sacro raccolto intorno all’Ara in pietra serena. Sono Fiamme che non bruciano, sono fiamme che donano forza, tepore e passione; avvolgono ogni Sacerdotessa ed è allora che Martia sorriderà appena, sì. Perch’è adolescente, perché Cerridwen questa notte le ha scaldato quell’animo gelido e mesto, perché ora non v’è più un sapore metallico e salato sulle labbra. Ora è il Fuoco a governare ogni cosa. Ancora la stellina nera cattura la luce intorno a sé, prima fra tutte quella del nero stelo ch’ancora regge fra le mani (//Luce di Stella liv.3). }



MISTRAL {Tor-altare}è un urlo. Il fragore di una cascata. Il poter distruttore del fulmine. Il mistero della vita che rinasce. È l’abbraccio degli amanti che in questa notte s’uniscono. È l’ebbrezza del vino e della gioia… e la forza di una danza antica quanto il mondo…sospesa… par sospesa tra le fiamme l’imago della rossa ancella, fiamme che piano s’acquietano… occhi che s’eran serrati, che s’eran volti la cielo all’innalzarsi delle fiamme piano tornano ad aprirsi a volgersi d’istinto verso l’altare… e là, tra le fiamme, sospesa nel fumo denso che dalla candele accese s’è levato… un viso. Quel viso. Lei che tante volte hai visto, Lei che non dimenticherai mai d’aver deluso, Lei.. che nuova speranza in te ha riposto…sorride la mezzosangue, come anima inquieta che infine si sente viva, come figlia perduta che ritrova la Madre. Sorride al quel viso dai contorni sfocati, indefiniti… eppure così familiare… E una voce nella testa, una voce che mai potrebbe esser descrivibile s’è pregna di dolcezza e forza °°Eccomi Figlia, Eccomi mie devote Ancelle, ad accogliere le Vostre Preghiere. Guardatemi! Io sono la Madre! Arde la mia Fiamma Calda ed Impetuosa, senza consumarsi mai! Avvicinatevi Figlie, Avvicinatevi Amanti, Incontratevi in questa notte dove tutto è permesso, il Fuoco della Passione vi Reclama, vi Guida, Sorregge e Fortifica! Rifulgete Figlie, tingetevi di Rosso, accogliete il Fuoco in voi, siate i miei occhi e la mia Giusta Mano. Che il Disegno si compia! Rifulga la Terra dell’Estate!°° parole che risuonano nella testa, la stessa voce che tante volte ti ha accolto mezzosangue…e il tuo sangue,… il tuo sangue ribolle a quete parole… il cuore martella in petto…un respiro profondo…come l’annegato che alla vita torni, un respiro come chi schiacciato da una soffocante sensazione di libertà alla gioia e alla passione ceda. Sorride, il capo fisso su quell’immagine fatta di fumo. Ancor di rosso brilla la stella sulla fronte, sopra quel sorriso, raro, prezioso… inspira profondamente la mezzosangue pria di muover attorno alla pira… libera… libera da ogni freno, travolta dalla passione, dal desio… un passo, leggero, un altro…oscilla sinuosa, leggera, passi che appena risuonano sull’erba, passi di una danza la sua attorno alla pira che va spengendosi prende corpo…lentamente… una danza per colei che viene, per il tempo del Meriggio che infine giunge… si sollevano piano le braccia, sinuose accarezzano l’aria le mani “arwen en anmin…” sol questo sfugge alle sue labbra… mentre il capo piano china, gli occhi socchiude, guidata da una musica lontana o forse solo dall’eco dei tamburi… china il capo senza fermar quella danza, senza lasciar che il sorriso muoia…



NIVIENNE { Tor (pressi Altare)} – { Silente, immobile, trattiene il respiro per qualche secondo, il momento è giunto. Con un gesto solenne e veloce Mistral dei Simboli accosta la Torcia, accesa al Sacro Fuoco, alla Pira dandole fuoco. E le fiamme prendono diverse direzioni, a destra ed a sinistra, andando ad accendere ogni minuscolo rametto di Betulla di cui quel Cerchio è parte, fino al momento in cui ricongiungendosi andranno a formare quel Cerchio di Fuoco. Nello stesso istante le Candele poste sull’Altare si accendono all’unisono, mentre le fiamme si innalzano, lambendo le vesti delle Sacerdotesse, il Fuoco le avvolge, quasi abbracciandole, eppure senza bruciarle, ma fortificandole! L’attenzione di Nivienne del Meriggio è però verso l’Altare, le smeraldine iridi sono fisse sulle tre candele e sul fumo rossastro che sta salendo verso il cielo, quasi accrescendosi in grandezza. In quel momento avverte la presenza della Dea, di Cerridwen, di quell’imago che è sicura stiano vedendo anche le sue Sorelle, si sente pervadere dalle sue Fiamme, anche se comprende che quello che può percepire è soltanto un’eco del suo vero Potere. Eccola nella sua estasi di Fuoco e Fiamme, ecco Cerridwen, che si rivolge alla sue Ancelle con quella voce molto simile a quella della Somma Stella, Kagome. “Eccomi Figlia, Eccomi mie devote Ancelle, ad accogliere le Vostre Preghiere. Guardatemi! Io sono consumarsi mai! AvvicinateVi Figlie, AvvicinateVi Amanti, IncontrateVi in questa notte dove tutto è permesso, il Fuoco della Passione Vi Reclama, Vi Guida, Sorregge e Fortifica! Rifulgete Figlie, tingeteVi di Rosso, accogliete il Fuoco in Voi, siate i miei occhi e la mia Giusta Mano. Che il Disegno si compia! Rifulga la Terra dell’Estate!” La sua voce si innalza nel cielo? Possono sentirla tutte le Ancelle quella voce? Oppure non è reale e parla direttamente nell’animo di ognuna di loro? Non lo sa e forse non le importa, le basta ascoltarla e crogiolarsi in quel momento. Per qualche secondo era riuscita a pensare soltanto alle reazioni del proprio corpo, sentendo il cuore che le martellava nel tempo ed obbligandolo a rallentare il proprio ritmo, mentre la fronte le si imperlava di sudore. Rifulge sulla sua fronte la rossa stella, più intensamente di come brillava precedentemente, mentre un lampo rosso squarcia il cielo, andando a dissolvere quell’imago in una voluta di fumo meno densa. Le Fiamme si abbassano, allentando le loro spire sinuose ed ardenti. La Giusta si è manifestata, ora è il Suo Tempo, Gioisca la Sacra Terra d’Estate! Uno sguardo a Mistral dei Simboli, Magistra, Maestra e Rossa Sorella, le sorride, prima di chiudere gli occhi e lasciarsi rilassare, guidare dalla Passione, muovendo alcuni passi e cominciando ad intavolare una Danza attorno a quel Cerchio del quale Cerridwen è Sovrana. Finalmente Beltane è Giunto! }



NIXI le candele sono accese sul sacro altare, scintilla il loro lieve lume. Il fuoco par divorare ogni cosa, oggi regna sul tor. Un rombo, un fragore, un fulmine rosso squarcia il cielo oscuro, illuminato finora solo dalla falce di luna crescente. Lo sguardo in alto si volge, con meraviglia nuovamente. Attento è tutto il suo essere nel osservare ciò che sta accadento, incredibile e meraviglioso. Le candele ancora ardono sull'altare, ma rosso è il fumo che da esse si leva. Tutto è rosso questa notte. Il fumo sale e lentamente prende ad avere l'aspetto femminile. La voce è familiare, senz'altro già sentita. Parole remote che però risuonano possenti nella sua testa. Rimbombano nella sua mente e lei le ascolta, con rinnovata attenzione. Sono frasi che donano forza, che invitano a gioire, a sentire la passione dentro di se. Gli occhi azzurri contemplano rapiti la rossa immagine che si erge al centro del cerchio. Non comprende ciò che accade l'Iniziata e in questo momento nemmeno desidera farlo. Lascia che i suoi pensieri siano presi e trasportati da quella corrente che tutto prende in questa notte. Le fiamme ancora avvolgono le Sorelle in cerchio intorno all'altare. E' strano, non brucia questo fuoco... Lo vede lambire, avvolgere, illuminare. Pulsa veloce il suo cuore, come un puledro che corre. Ora la cortina infuocata si spegne, lasciando fumo scuro. Ma ardono ancora la pira e le candele. La meraviglia non si spegne. Come potrebbe? Molto più grande è la gioia, mentre la danza inizia e prende tutto, la felicità di essere presente, in questa Notte Rossa.



MITRHIL { Cima tor | Altare } { Fremete fanciulle, rifulgete della luce di Cerridwen, la Rossa è giunta, mentre arde l’altare di quelle tre candele, che dal soffio vitale si sono accese, così come arde la pira che, con i suoi fumi, avviluppa la cima del tor. Ed è proprio in quei fumi che Ella si manifesta. La Giusta si presenta, in quell’immagine che dal fuoco stesso, nasce. Fiamme che danzano sui vostri visi, fuoco che vi imprigiona e che vi fa sue… fuoco che arde anche nelle stelle tatuate di ciascuna sacerdotessa. Non c’è più le luce di Arianrhod, non c’è più la luce di Rhiannon, ma un unico colore a manifestazione della sua presenza. Il sorriso si irradia sul tuo volto, mentre le parole della giusta riecheggiano nella tua testa, nella tua anima…nel tuo cuore. La ruota ha girato. E’ Giunto Beltane.



MARTIA { Tor ° Altare } . { La Pira ora è completamente accesa e dai tre ceri al centro dell’Altare s’erge un fumo rossastro e denso ch’ascendendo al cielo si modella nell’imago della Giusta, della Guerriera, della Madre. Cerridwen si manifesta e le due Ancelle d’ea ripetono l’ultima veemente invocazione. Le Fiamme avvolgono ancora il Cerchio ed ognuna è in grado d’avvertire la presenza della Triade ed, in particolare, della Rossa Stella. Ed infine una saetta squarcia la volta notturna, mentre il Fuoco s’abbassa, arretra… ed ora, seppure il Cerchio si sia chiuso, brilla la nera stella sulla candida fronte della Sapiente, brilla d’un vago riflesso rossastro, incarcerando ancora ogni raggio, ogni luce. Il circolo composto dalle Sacerdotesse si spezzerà quando le prima arretreranno, per fare ritorno al Tempio. Il Nero Bocciolo attenderà la sua Maestra, la sua Stella e con essa farà ritorno, sicuramente accompagnata dalla piccola Hagall che ancora sosta accanto a lei. Beltane è giunto e, con esso, l’Amore nella sua forma spirituale ed in quella più fisica. Cervi e Fanciulle, benedetti dalle Fiamme di Cerridwen. E la mestizia, la desolazione sono scomparse, almeno per questa Notte Sacra. }



CALLISTA {.Tor.Altare} . E' tornata nel posto prescelto all'interno del Cerchio, la Stella del Vespro, ma non è più la stessa che l'ha abbandonato, poco prima. Ora ogni sensazione è ampliata, ora le fiamme avvolgono tutte quante, lasciando risplendere la sua alta e sottile figura nell'ardore di quel fuoco, che brucia ma non ferisce, che riscalda perfino la sua anima, solitamente così distante da tutto questo, così gelida. Ma è Beltane, adesso. Sboccia come un vermiglio fiore, erutta come un vulcano assopito da millenni, squarcia il cielo con un lampo rosso. Ed è lì, tra quei rami di betulla che cospargono di pungente profumo il suo dorato crine, nelle tre candele posate sull'Altare che di nuova vita si sono impreziosite. Fisso in quel punto diviene il suo sguardo, come se un'irresistibile calamita facesse presa sulla sua volontà. Una forza divina, superiore, che la costringe a non demordere innanzi a quel fumo rossastro che si sprigiona. Prende la forma di qualcosa che le è noto solo parzialmente, differente Volto dell'Una e Trina della quale non è stata prescelta. Madre e Giusta. Ed una voce trova spazio nella sua mente, tra la fitta ragnatela di pensieri, varcando ogni possibile confine con la realtà, distorcendo le immagini, fino ad osservare una rossa figura eretta in quel fumo, che ognuna delle Sue figlie osserva. Una voce familiare, così familiare da ricondurla rapidamente alla sorella che tale più non è, ma Dama del Lago e Somma Stella. Eccola, Cerridwen, risplendere tra le sue fiamme calde ed impetuose, eccola che invita l'oscura mezzelfa ad avvicinarsi, a festeggiare la notte dedicata agli amanti. Ma no, non è tempo per Callista degli Spiriti. Le figlie del Meriggio danzano per onorarLa, seguite dalla Sapiente dell'Alba. Ma coloro che nelle ombre vivono non potrebbero reggere a questa forza, così sconosciuta, così estranea alla loro vita. Non v'è nemmeno bisogno di interrompere le danze o di aprir le labbra, perchè silente com'era giunta la Stella del Vespro inizia la sua discesa, affiancata dalla Sapiente Martia e dalla vespertina Hagall. Forse festeggeranno a modo loro, forse no. Ma sarà un'altra storia.

Io sono la Madre e la Figlia.
Sono la Prostituta e la Santa.
Io sono la Carezza che placa il dolore e la Lama che ferisce e uccide.
Io sono la mano che regala morte e il grembo che dispensa vita.
Sono il fuoco che Distrugge e Crea.
Sono la Voce della Giusta.
Rispettami sempre.
Perchè io sono la Scandalosa e la Magnifica














... e ... la casinista dietro lo schermo...






Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com